di VALERIA ROSSI – Quando i Club di razza si occupano di salute, di malattie ereditarie, di controllo dei riproduttori, i risultati si vedono.
Purtroppo gli esempi migliori arrivano tutti dall’estero, visto che in Italia la salute non sembra mai essere la priorità assoluta della cinofilia ufficiale: ma fortunatamente qualcosa si comincia a muovere anche da noi, e non soltanto a livello privato.
Il più recente esempio è quello del SAKI (la sezione del CIRN dedicata all’Akita), che ha lanciato proprio un “progetto salute” mirato, per il momento, al controllo della displasia e delle patologie oculari: a questo scopo sono stati creati due database, uno per gli allevatori ed uno per i privati che fanno qualche cucciolata.
Non aggiungo altro in questa sede perché potete leggere tutte le informazioni in merito a questo link:
http://www.saki.it/progetto_salute_53.html
C’è anche una pagina su Facebook: https://m.facebook.com/PROGETTOSALUTESAKI
L’unica cosa che mi preme – oltre al fatto di informare i lettori che hanno Akita, ovviamente, invitandoli a collaborare al database – è fare un doveroso plauso alla dirigenza di questo Club, che molto impegno mette sia nell’informazione, sia nel dare vita a progetti di grande interesse come questo. E siccome il buon esempio, a volte, vale più di mille “mugugni”, ci auguriamo che in molti lo seguano: perché se non si pensa soprattutto alla salute delle razze, allora definirsi “allevatori” diventa quasi una bestemmia.
Quando i Club badano alla salute…

Vedi Rita che tu non ne facessi un problema economico io l’avevo capito!!! Indipendentemente da quello che è successo o non successo a Rita, vogliamo negare l’esistenza di certi “personaggi”….quello che voglio dire io è questo…..e inutile lamentarsi senza mettere in campo delle “azioni” certe persone se ne fregano (non rispondono più nemmeno al telefono), delle nostre lamentele!!! Bisogna colpirle nel portafoglio o tramite delle azioni dirette (denunce,escposti,querele), oppure tramite il tam tam di internet….io ho preso un cucciolo in quell’allevamento, sono rimasto fregato , voi state attenti!!! Questo sistema “spacca” quel muro di omertà che è la forza di certi personaggi!!!
Luigi tempo fa mi ero iscritta ad un forum dedicato ad uno dei dieci gruppi la cui totalità delle razze riconosciute dall’ENCI sono raggruppate.
Si scriveva e si leggeva principalmente delle razze che appartenevano al gruppo. Personalmente intervenivo scrivendo dei miei cani, da dove provenissero, postavo foto, episodi di vita quotidiana, come fossero, ecc. E scrissi anche di quando capitarono cose che non avrei mai immaginato dover affrontare. Nessuno e sottolineo nessuno spese due righe a tal proposito, a nessuno interessò approfondire, nessuno volle commentare, ed avrebbero potuto, se non attraverso il forum, contattarmi per e-mail poiché resa da me disponibile. Neanche li cercavo alleati ma un segnale di intesa e sincera condivisione emotiva mi avrebbe aiutata.
Non frequento più quel forum poiché forse tra quegli stessi appassionati di razza non risultavo credibile come per altri in questo.
Da allora mi rifiuto di scrivere dei miei cani facendone riferimento alla razza di appartenenza.
@mc non mi sto lamentando in questo sito poiché di lacrime ne ho già versate abbastanza in privato.
Se sono riuscita a farmi capire e cioè che nel medesimo istante si decide di acquistare un cane tra le quasi 400 razze riconosciute, anche da coloro che ci ispirano la massima fiducia, non indugiando a chiedere ed informarsi anche su cose più ovvie, mi sentirei già di aver contribuito in minima parte affinché altri non vivano la mia stessa esperienza. Non cerco conforto, comprensione, solidarietà o credibilità, chi vorrà potrà valutare i mie “enigmatici” interventi, altri non considerarli.
Luigi nel mio caso non si tratta di porcheria economica ma di schifezza umana e debellare tali allevatari è più complicato che sterminare una colonia di scarafaggi.
Insomma @rita, stai lì a lamentarti, ma non si capisce nemmeno il perchè di questo tuo intervento. Non vuoi neppure raccontare quello che ti è successo…capisci bene che si fa perfino fatica a prenderti sul serio, no?
Ciao Rita mi dispiace della tua situazione ma è proprio su quella che giocano i cagnari…..senza voler fare un j’accuse potresti raccontare che cosa ti è capitato e sempre senza criticare nessuno potresti dire dove hai comprato il cane….chiaramente con fattura vero?….se si …bene se no….esiste la G.d.F che è ben lieta di prendere denunce di evasione fiscale….perchè di quello si tratta…..DOBBIAMO SMETTERLA DI ABBASSARE LA TESTA E ACCETTARE QUALSIASI TIPO DI PORCHERIA…… se non per la nostra dignità facciamolo almeno per la dignità dei nostri cani!!!!
Luigi tu neanche puoi immaginare il disgusto che provo verso chi …. e l’angoscia quotidiana che affronto nel sperare che tutto almeno rimanga così come è.
A chi dovrei urlare la mia disperazione? Chi mi sosterrebbe? Oltre l’omertà c’è complicità nel perseguire a far danni, interessi personali a cui non voler rinunciare, disinteresse dei cani venduti, e menefreghismo totale nei confronti dei proprietari fottuti. Non ho mai avuto, non ho e non avrò mai remore a parlarne con la più totale sincerità sia nella sala di attesa Vet, dal dentista, al supermercato o motivando il mancato rinnovo al Club di razza o la partecipazione alle expo canine, ecc. Chiunque voleva capire e sapere poteva chiedermelo personalmente poiché non ho niente da nascondere.
……..bisogna parlarne…..bisogna che la gente sappia….conoscere i nomi…per evitare che altri cadano nella stessa trappola. L’omertà è il peggiore dei mali in cinofilia!
@Mc se avessi avuto la conoscenza di un Ente super parte (come ho già scritto da qualche altra parte in questo sito) avrei fatto nomi e cognomi a chi di dovere. La mia testimonianza può apparire tra le tante altre di questo sito che come me hanno subito inganni ed essere di utilità per chi vuole, nell’affrontare l’acquisto di un cane con maggiore consapevolezza poiché “l’abito non fa il monaco” e ogni razza è potenzialmente sottoposta all’incapacità o nel peggiore dei casi, al menefreghismo di chi le produce.
Riassumendo chi vende cani (oggi più di ieri) non merita sempre rispetto e fiducia e se come immagino si potrebbe dire anche dei privati, gli allevatAri come gli allevatori DOC cedono il cane a fronte di un corrispettivo in denaro che sano è sempre e comunque e non riserva sorprese.
@Mc il mio caso non è speciale ma tanto assurdo nel susseguirsi degli accadimenti. Non né parlo volutamente poiché è marginale che l’allevAtaro abbia imbrogliato mentendo spudoratamente, quanto per il non aver mostrato il minimo interesse per la vita del cucciolo (e se tanto porta tanto di tutte le sue passate, presenti e future cucciolate) che grazie alla tempestività dell’intervento non è rimasto in orizzontale…
La corresponsabilità di cui tu parli è reale; avrei dovuto ascoltare le mie impressioni anziché soffocarle.
La genetica è si una scienza ma non è assolutamente esatta e le probabilità di imbattersi in lestofanti è nettamente superiore.
Credo che parlare così per enigmi non serva a niente, e privi gli altri della possibilità di far tesoro dei propri (purtroppo) errori ed esperienze, in modo da non ripeterli/e. Io credo invece che i lestofanti vadano smascherati e non sia bene nascondersi dietro ad un “tanto non serve a niente”. Se non vuoi far nomi, capisco bene, ma caspita, questo è un sito di cultura CINOFILA, ha un senso raccontare una brutta esperienza e magari pure i propri errori, e sperare che quanta più gente possibile impari.
Un’alternativa alla ricerca sfrenata dell’allevamento DOC della razza di cane prescelta, potrebbe essere quella di rivolgersi al Club di razza ufficiale autorizzato dall’ENCI che la rappresenta. Si dovrebbe dare per scontato che i membri fondatori di tali Organizzazioni specializzate siano oltre che conoscitori della razza e varietà predisposti alla tutela della stessa e prodighi nell’elargire suggerimenti, consigli, informazioni, notizie intese a divulgare esperienze e conoscenze d’interesse generale. Non meno importante altresì quello di divulgare, promuovere e soprattutto incoraggiare in maniera visibile e capillare (e non tra le righe..) nel riferire esperienze negative in ambito sanitario, comportamentale, genetico, etc. poiché, ancor più di interesse generale. Promuovere iniziative per mantenere contatti periodici con i privati proprietari atti a recepire testimonianze utili per la tutela della razza. Garantire anche un supporto futuro nel non essere abbandonati a se stessi nel gestire situazioni impreviste (e non mi riferisco all’aspetto economico, quanto umano, etico e civico).
In realtà molto spesso gli organi sociali di alcuni Club specializzati e i relativi soci onorari (alias compari), sono allevatori e il conflitto di interesse è causa fondante della poca se non nulla autenticità del loro ostentato virtuoso Statuto.
Ma (pazientate per la mia poca flessibilità mentale) se l’ENCI non garantisce, il Club non si assume responsabilità, l’allevatore si fa i caz@@@ suoi, la conclusione è (perdonate la mancanza di fantasia) che gli acquirenti possono solo confidare nella benevolenza della dea bendata!
@Rita: sono d’accordo con te solo parzialmente. È vero che spesso, troppo spesso i Club di razza non tutelano proprio niente, che l’Enci non controlla, che c’è un evidente magna magna tra Club e alcuni allevatori. Però dire che tutto dipende dalla fortuna, be’, è vero per quelli che acquistano un cane d’impulso, come non farebbero mai per una macchina o una lavastoviglie. Se uno si documenta prima, visita qualche allevatore, non si ferma al primo o al piû vicino a casa, insomma, il rischio di incappare in un cagnaro diminuisce drasticamente. Basta poco per capire le differenze tra un allevatore serio e uno non serio, e anche tra uno serio e uno medio. Basta volerlo. Purtroppo la gente spesso non lo vuole, perchè preferisce magari risparmiare 3 o 400 euro pensando che un cucciolo valga l’altro, o che non valga la pena di informarsi a fondo sulla razza prescelta (o sui cani in generale!). Per questo, a mio avviso, la maggior parte delle responsabilità del traffico dei cuccioli dalle puppy mills sono da attribuire agli acquirenti.
@Mc non sono più (purtroppo!) una ragazzina e gli impulsi ormai sono acqua passata …. Li definirei più scelte dopo considerazioni e valutazioni a tutto campo.
Documentarsi su più allevatori, anche non proprio dietro l’angolo dovrebbe essere regola ammesso che esistano a iosa (e non mi riferisco ad allevamenti di razza toy da compagni!). Ho preso in considerazione allevamenti che erano presentati nel Club specifico di razza.
Non sono la “viziatella” che vuole postare la sua foto con il cucciolo su FB.
Non ho mai cercato “l’affare” né chiesto “sconti” ma da normalissima lavoratrice dipendente ho pianificato nei mesi precedenti economie (non senza sacrifici!) rimandando l’acquisto della lavatrice o dell’auto per raggiungere la somma dovuta (ben oltre quelle da te ipotizzate!).
Il traffico di cuccioli ora, fortunatamente è considerato reato e il responsabile ne pagherà le conseguenze, l’allevAtaro altresì ha il vantaggio di truffare nella legalità.
@rita, non conosco nè capisco il tuo caso specifico. Se per “truffa” intendi un cucciolo displasico, se i genitori e i nonni sono testati, può capitare, così come un cucciolo bruttarello da potenziali campioni. La genetica mica è una scienza esatta. Se invece ti sei presa una bella fregatura, permettimi,, continuo a pensare che in qualche modo ci sia un po’ di corresponsabilità. Magari mi sbaglio. Ci vuoi raccontare il tuo caso?
@rita, scusa, la genetica è sì una scienza esatta, ma parla di PROBABILITA’, mica di certezze 🙂
Sapevo di aver fatto bene a ringraziare in anticipo!!
Natasha Pisano, assolutamente NO! Non è normale chiedere prezzi aggiuntivi, anche perché un pedigree costa circa 30 euro… quindi è ridicolo farlo pagare “a parte”. E infatti solo i cagnari lo fanno.
Natasha, fatti un giro nel sito di Valeria, troverai diversi articoli su questo argomento. Vediamo…tipo questo https://www.tipresentoilcane.com/2012/09/07/senza-pedigree-tanto-non-serve-ma-poi/ o questo https://www.tipresentoilcane.com/2011/04/09/ma-a-cosa-serve-il-pedigree/ e se scrolli in fondo a queste pagine ne trovi altri.
da OTTIMA ignorante e sciuramaria domando una cosa probabilmente stupida ed ovvia ma che ho sempre avuto in testa e non ho mai osato chiedere: è giusto/normale prendere un cane di allevamento pagandolo il pattuito e dover aggiungere un supplemento se si vuole anche il pedigree? tempo fa su un canale locale trasmettevano quotidianamente delle puntate monografiche sulle razze canine spiegandone tutto origini, costruzione, attitudini, impiego, tolettatura etc etc..lo seguivo spessissimo e ricordo bene che in una di queste puntate dissero che un allevatore vero non si fa MAI pagare per il pedigree perchè questo dev’esser dato per scontato al momento della presa in consegna del cucciolo, ma da sempre sento di gente che non ha voluto ritirare il pediree del cane perchè doveva aggiungere soldi. sarà sicuramente una stupidata ma mi frulla da così tanto in testa…qualcuno può chiarirmi la cosa definitivamente?! GRAZIE IN ANTICIPOOOOOO
Un allevamento con la A maiuscola DEVE darti il pedigree del cucciolo perché quello è il suo documento che attesta che i suoi genitori e i nonni sono di quella razza, altrimenti è un meticcio. Il pedigree costa circa 30 euro e fa parte del prezzo del cucciolo. Quando vai a prendere il cucciolo, l’allevatore ti deve dare un documento in cui attesta che ha fatto la denuncia della cucciolata all’enci e quando è pronto, se non sbaglio dopo che il cucciolo ha quattro mesi, vai a ritirarlo all’enci.
Quindi chi chiede un cane a 500 euro senza pedigree ma se lo vuoi con il pedigree te ne chiede 1000 è un cane che proviene dal traffico dell’est o è un meticcio e il pedigree è falso. Quindi è una truffa. Comunque su questo sito impari tantissime cose.
Esatto, è come dice Erika. Il pedigree è appunto dato per scontato: far pagare, per esempio, 500€ senza pedigree e 1000€ con indica una chuara truffa ( pedigree falso ).
Per fare un esempio, è come se una corsa in taxi costasse 30€, ma ti dicessero che se la fai con un tassista senza patente, può costarne 15: non ha nessun senso, perché è scontato che un tassista debba avere la patente, senza che ciò venga venduto come un lusso in più.
Buona iniziativa ed esempio da seguire, ma affinché la riproduzioni di cani di razza possa evolversi in meglio da poterla definire cinofilia con la C maiuscola, dovrebbero essere stabiliti parametri di allevamento unificati e più restrittivi. Inoltre per quanto riguarda noi acquirenti che, non dimentichiamocelo, siamo i principali azionisti di tali altrui attività, prendere coscienza che se ci lasciamo intenerire da un cucciolo o accettiamo condizioni sospette, alimentiamo il degrado canino e il c/c dell’allevataro.
1) sono riuscita a vedere solo il mio
2) mi ha presentato un papà ed una mamma, ma pure un fratello, che non erano affatto il papà la mamma, del fratello non so
3) il cucciolo mi è stato portato a casa e non camminava al guinzaglio… è stato trascinato dall’allevatore
4) ci ho impiegato 5 gg per accarezzare il mio cucciolo
5) vispo era vispo e aveva il pancino rosa… ma le orecchie piene di acari terribilmente puzzolenti
6) ovviamente nessuna fattura
a) il pedegree, dopo minacce, sono riuscita ad averlo dopo più di un anno.
7) aveva l’età giusta
8) il secondo giorno che l’avevo io l’ho portato dal mio veterinario che non voleva neppure vaccinarlo perchè secondo lui era un cane non in vendita in quanto nato con una malformazione ai denti (enognato). quando ho telefonato all’allevatore davanti al veterinario, il quale ha provato a parlarci, l’allevatore mi ha detto che potevo restituirlo (cosa che non ho fatto). Dopodichè l’allevatore non mi ha più risposto nè al telefono nè alle mail, neppure quando il cane ha compiuto un anno e gli ho mandato una foto.
L’ho trovato buono l’allevatore io… 🙁 era la prima volta che compravo un cane….