di VALERIA ROSSI – Argomento che (stranamente) non avevamo ancora trattato: e che in realtà spesso non avrebbe neppure bisogno di essere trattato, perché c’è una marea di cuccioli a cui metti collare e guinzaglio per la prima volta… e loro ti seguono come se non avessero mai fatto altro nella vita.
Però è anche vero che ci sono soggetti meno “facili”, che magari si abituano al collarino in un nanosecondo ma non ne vogliono sapere del guinzaglio. E ci sono perfino quelli che non vorrebbero saperne neppure del collare, che si mettono a strisciare il collo per terra o che si grattano come se fossero stati invasi da un esercito di pulci assassine.
Vediamo quindi di dare qualche consiglio spicciolo:
1) A che età
Subito. Subitissimo. A due mesi. Più si aspetta e più diventa difficile per il cucciolo adattarsi agli strumenti (o “vestiti” che dir si voglia).
Per iniziare a lavorare al guinzaglio è però importante che il cucciolo conosca già il significato delle parole “vieni” e “no!” (che si imparano in due-tre giorni).
2) Quali collari, quali guinzagli
Che si parli di un microcane o di un molosso, il primo impatto deve sempre avvenire con un collarino leggero, sempre e solo fisso, di cuoio, stoffa o nylon: o – se la preferite – con una pettorina altrettanto leggera e rigorosamente di un tipo che NON passi subito dietro ai gomiti.
Le pettorine che sfregano sui linfonodi ascellari sono pericolose anche per gli adulti, ma con i cuccioli presentano un problema in più: insegnano al cane a “sgomitare”, ovvero ad allargare i gomiti quando cammina. Il problema diventa ancora più serio per i cani da expo, il cui movimento può risultare fortemente alterato (e quindi verrà penalizzato).
La scelta del guinzaglio, tutto sommato, è più libera: può essere di mille tipi diversi, per il cane cambia poco.
Però bisogna stare attenti alla pesantezza del moschettone: solo pochi giorni fa mi è arrivata al campo una cucciola di border collie che si portava al collo un peso tale da farla camminare a testa bassa.
Il guinzaglio era un normalissimo guinzaglio di nylon, ma il moschettone era una roba decisamente esagerata: e il suo umano non ci aveva assolutamente pensato.
E’ vero che la sicurezza è importante e che bisogna stare attenti a non comprare moschettoni da quattro soldi, pronti a spaccarsi al primo strattoncino che potesse dare il cane… ma non si può neppure appendere al collo di un cucciolo un chilo di ferraglia.
3) Come abituarlo al collare o alla pettorina
Il collare o la pettorina devono essere semplicemente indossati e “lasciati digerire” dal cucciolo, senza dar troppo peso alle sue eventuali reazioni: quasi tutti si grattano un po’, qualcuno si stra-gratta (specie con la pettorina, che è indubbiamente più fastidiosa al primo impatto), qualcuno fa le facce da cane ENPA e qualcuno arriva addirittura a rifiutare il cibo, in quanto mortalmente offeso dal fatto di dover indossare quella che gli sembra un’inutile robaccia.
E’ fondamentale ignorare qualsiasi reazione, da quelle appena accennate a quelle più eclatanti. Non c’è alcun bisogno di fare “preparazioni” particolari al collare o alla pettorina: non serve convincere il cucciolo attraverso abituazioni graduali, premi, coccole eccetera.
Dare troppa attenzione al cucciolo quando lo si “veste” per la prima volta significa fargli pensare che si tratti di chissà quale evento: invece portare un collarino o una pettorina dev’essere semplicemente una cosa normale, che come tale dev’essere vissuta dal cane.
Ergo: gli si mette addosso lo strumento che abbiamo deciso di usare e si lascia che il cucciolo si arrangi. Che si scrolli, si gratti, faccia l’offeso… non deve suscitare nessunissima reazione da parte nostra. Tempo due giorni (nei casi più “disperati”: di solito bastano due ore) il cucciolo si abituerà a portare collare o pettorina senza più farci caso.
Soltanto allora potremo cominciare a usare il guinzaglio.
4) Come abituarlo al guinzaglio
Imparare a seguire un umano al guinzaglio è un po’ più complicato che abituarsi a indossare un collarino: infatti il guinzaglio comporta una piccola coercizione, impedendo al cane di andare dove vorrebbe lui, e alcuni cuccioli non la prendono esattamente con filosofia.
C’è chi si impunta e rifiuta di proseguire, chi sgroppa come un cavallo, chi “capotta” a pancia all’aria: l’unica cosa importante è non mettersi mai a fare il “tiro alla fune”, ingaggiando lotte con il cuccioletto recalcitrante, perché in questo modo potremmo innescare conflitti e far pensare al cucciolo che siamo dei prepotenti, il che non è certo il modo migliore per iniziare a costruire un rapporto.
Se il cucciolo l’ha presa proprio male, la cosa migliore da fare è agganciargli un guinzaglietto corto (trenta-quaranta centimetri: va bene anche un pezzo di corda), molto leggero, lasciando circolare liberamente il cane con quello che penzola dal collare: siccome il cucciolo è comunque libero di andare dove vuole, si abituerà intanto senza traumi all’idea di avere un guinzaglio attaccato.
Poi potremo prendere in mano il guinzaglio e seguire il cucciolo nei suoi spostamenti (dentro casa, o in giardino: insomma, in luoghi sicuri e senza distrazioni).
Terzo step, sostituiremo il guinzaglio corto con uno di lunghezza normale e cominceremo a “guidare noi”, invogliando il cucciolo a seguirci con l’uso di bocconcini o semplicemente con il linguaggio del corpo (dipende dalle reazioni del cane). Ricordiamo che il movimento ingaggia il cane: se stiamo fermi e tiriamo, il cucciolo probabilmente si ribellerà, mentre se camminiamo sarà spontaneamente portato a seguirci.
Meglio ancora se arretriamo a piccoli passi, invitandolo a seguirci con voce e gesti e premiandolo quando lo fa.
Se il cucciolo ogni tanto si mette a sgroppare o a tirare all’indietro, diciamogli semplicemente “No!” in tono calmo e pacato, e rimaniamo immobili: non appena si calmerà riprenderemo a camminare. Se si “pianta”, invitiamolo con un bocconcino: se il cibo non gli interessa sospendiamo le lezione, facciamogli saltare un pasto (non muore!) e riproviamo quando sarà affamato. ATTENZIONE: quello che si vede nella foto a destra è sbagliato. Se mostriamo un bocconcino al cane ma facciamo anche trazione sul guinzaglio, lui si sentirà forzato e tenderà a fare resistenza. Il guinzaglio deve sempre rimanere molle.
In alternativa, se il cucciolo ha un buon predatorio, potremo invitarlo a camminare facendo strisciare per terra uno straccetto o una treccia, simulando i movimenti della preda.
E’ importante che i primi incontri con il guinzaglio non siano mai motivo di nervosismo o stress: andare al guinzaglio dev’essere un momento di collaborazione, qualcosa che facciamo insieme e che il cucciolo deve trovare piacevole e divertente.
Moltissimi cuccioli provano a mordere il guinzaglio: è del tutto logico che tentino di liberarsene distruggendolo, quindi questo va considerato innanzitutto un segno di intelligenza. Però non bisogna permetterglielo, quindi diciamogli “No!” appena ci prova e togliamogli il guinzaglio dalla bocca, dandogli in cambio un bocconcino.
Non accettiamo neppure che il cucciolo “giochi” a mordere il guinzaglio, anche se contemporaneamente ci segue: il guinzaglio non è un giocattolo. Il cane deve considerarlo come un prolungamento del nostro braccio, quindi dovremo comportarci proprio come se masticasse noi... ovviamente impedendoglielo!
Se non sbagliamo proprio tutto (e purtroppo succede, a volte…), di solito non ci vogliono più di due-tre lezioni perché il cucciolo cominci a capire che col guinzaglio “si va a spasso”, o comunque si fanno cose divertenti, e quindi lo accetti serenamente.
Ciao a tutti, ho un cucciolo di 4 mesi di cecoslovacco che come vede le pettorina scappa o addirittura mi ringhia, costringendomi a stare perennemente in casa. Qualche consiglio?
Chiedo aiuto. Il mio cane non mi segue, sono tre mesi ormai che l’ho preso, lui ne ha sette, e quando gli metto il guinzaglio si pianta per terra e non va da nessuna parte oppure guida lui e se dico di no, sebbene conosca perfettamente il significato sia del no che del vieni, mi ignora bellamente. Preferisce tirarmi verso i muri dove va ad annusare le pipì. Cosa devo fare? Non trovo soluzione e questa cosa mi impedisce di portarlo a passeggiare perché le nostre uscite si riducono allo stare sotto casa ad annusare tutti i vasi delle piante. Corre felice solo quando gli tolgo il guinzaglio nel giardinetto, poi si pianta e si sdraia e rimane sdraiato sull’erba senza il minimo interesse a giocare. Se lo chiamo non risponde neanche in quel caso ma sembra prestarmi molta più attenzione e se faccio per risalire a casa lui mi precede e corre verso il portoncino. Qualcuno può spiegarmi? Grazie mille, attendo con ansia una risposta, spero avrete tempo!
aggiungo che ho pensato potesse esser colpa del guinzaglio che è lungo circa 70-80 cm, lui è un cucciolotto piccino piccino. Possibile che debba prendere un guinzaglio molto più lungo, magari di quelli che si allungano, per farlo sentire più libero? Ho veramente paura di portarlo al parco e lasciarlo libero perché temo non mi ascolti e non ritorni ma scappi via.
Buongiorno! Grosso problema (per me). Ho adottato, due settimane fa dal canile una cagnolina di un paio d’anni (incrocio con non si sa cosa e un whippet). Essendo stata, praticamente da sempre in canile, non solo non riesco a farle fare i bisogni fuori casa, sistematicamente mi “regala” i suoi bisogni appena rientriamo, sul pavimento di cucina o del salotto, ma al guinzaglio è una tragedia!!!! Va avanti e indietro, non mi segue, se non per un centinaio di metri o poco più. Annusa costantemente e non riesco a portarla lontano dal palazzo dove vivo. E pensare che a manco 200 mt c’è un bel parco con bosco adibito anche al passeggio dei cani, ma niente! Dopo pochi metri vuole tornare indietro!! Dove sbaglio? qual’è l’atteggiamento corretto da adottare con la mia Milka?
Grazie infinite!!
Dalle tempo (e modo) di acquisire sicurezza e autostima, che al momento le mancano. Si sente al sicuro solo dentro casa…e purtroppo i cani sporcano solo dove si sentono al sicuro. Penso che sia questione di tempo, soprattutto… ma forse potrà esserti di aiuto questo articolo:
https://www.tipresentoilcane.com/2013/12/09/il-cane-insicuro/
iniziare col guinzaglio a 2 mesi vale anche x i cuccioli di amsataff? ed invece la pettorina a che età posso mettergliela?…mille grazie in anticipo
E se il cucciolo non ne vuole proprio sapere? La mia cucciola di corgi (3 mesi) quando vede il guinzaglio svicola e fa di tutto per evitarlo. Lo morde, si impunta, si gratta o semplicemente si siede e si rifiuta di proseguire. Se la chiamo fa qualche metro poi si ferma di nuovo e non vede l’ora di tornare a casa, dove può scorrazzare libera nel terreno attorno a casa mia. Se la porto da qualche parte in macchina (e quindi non sa in che direzione è casa) è più “tranquilla” anche se si ferma a grattarsi ogni 10 metri. Quando è libera invece mi segue come un ombra ovunque. Come faccio a farglielo accettare?
Wow, quest’articolo mi sarà utilissimo visto che a fine mese finalmente prendiamo un cucciolo :)!
Posso chiedere un chiarimento? Nell’articolo c’è scritto di aspettare a lavorare sul guinzaglio dopo che il cucciolo abbia imparato i comandi “no” e “vieni”… ma nel periodo subito precedente, nei primissimissimi giorni quando ancora non conosce bene il “no”, se devo portare fuori il cane ad esempio a fare i bisogni, come mi devo comportare se dà problemi? Uso lo stesso il “no” anche se non gli è del tutto chiaro il significato? Vivo in appartamento e siamo vicini ad una strada, quindi portarlo fuori senza guinzaglio è escluso…
Ciao, io ho un bastardino di 3 anni, vivendo in campagna l’abbiamo abituato al guinzaglio abbastanza tardi, attorno ai 5-6 mesi (la prima volta che siamo dovuti andare in città). La sua prima reazione è stata quella dell’indisciplina totale (tralasciando il fatto che me ne ha masticati 3 e siamo dovuti passare a quello a mo’ di catena), invece togliendo il guinzaglio tornava il cane disciplinato e al passo che avevamo cresciuto tramite richiamo vocale. Da un anno il problema si è risolto (associa correttamente sia guinzaglio che collare alla passeggiata e fa le feste se appena sente che qualcuno li maneggia), tira solo se viene distratto da odori forti o altri cani, ma ho sempre avuto il dubbio, è possibile che percepisse il guinzaglio come una punizione? non sono mai riuscita a capire perché con il guinzaglio sembrava volesse andar e chissà dove, invece se sciolto non si allontana mai per più di mezzo metro da me. Oppure se al ristorante non lo si teneva d’occhio masticava i guinzagli in stoffa/nylon ma non per andarsene a zonzo per il locale (anzi non s’è mai allontanato da sotto il tavolo), sembrava l’avesse presa come una questione di principio più che di indisciplina….
Dopo 3 giorni di collarino di cuoio(glie l’ho messo in canile prima di prenderlo), l’ho portato nei prati davanti a casa mia e l’ho lasciato libero con una lunghina leggerissima, libero di correre, quando era stanco l’ho ripreso ed abbiamo camminato tenendo la lunghina “giusta” come se fosse un guinzaglio per prati e boschi, lui ha gradito molto la cosa, magari ho fatto una cosa “ad minchiam” ma da subito ha gradito avere addosso collare e guinzo.
PS ho letto della cavezza ad un cucciolo!!!! Ma come è possibile? Non mi sembra bello…bho?
Purtroppo penso che quando una persona qualificata come istruttore dice cavolate giganti, il cliente medio senza cultura cinofila si fida
Si ma vuol dire non aver mai visto un cane. Voglio dire, mi pare difficile credere a certe cose perché in giro si vedono cani senza cavezza che non tirano!
Secondo me gli risponde che se nn tirano è perchè è stato usato il collare a strangolo, che ripudia davanti al cliente perchè sarebbe anti commerciale (e a quel punto il cliente scapperebbe sul serio) e gli propina una soluzione col nome più carino e di cui striscia la notizia non ha parlato, si chiama pure “Gentle”
Ho visto persone mettere il gentle-leader o cavezza al cucciolo, sotto consiglio di addestratori famosi, dicendogli che è l’UNICO modo per non farli tirare da grandi quindi meglio abituarlo da subito e che lo terranno per sempre, non gli è stato neanche detto che lo possono togliere una volta che il cane impara. Vorrei sapere cosa ne pensi, anzi ne ho bisogno! sono un po’ scioccata e anche amareggiata quando gli esperti divulgano notizie del genere
Oddio, io non sono esperto ma devo ritenermi graziato allora, voglio dire avevo 14 anni che portavo a spasso la mia boxer senza nessun problema e senza aver mai usato la cavezza ahahah ma la gente non può crederci dai…
Cosa ne penso? Penso che i “famosi addestratori” non sanno insegnare una condotta al guinzaglio (o non hanno voglia di insegnarla). La cavezza non l’ho mai usata e non credo che mai la userò neppure con gli adulti, figuriamoci con un cucciolo 🙁 …
Domanda, io ho una cucciola di amstaff che nei primi giorni di guinzaglio tendeva a bloccarsi di conseguenza o provato a portarla fuori con le mie altre due cagnoline è la situazione è decisamente migliorata, quando sta con le altre due è coraggiosa e rilassata, invece quando la porto da sola tende sempre ad essere sul chi va la e ogni tanto a bloccarsi se sente abbaiare oppure con rumori forti, è una cosa normale che si risolve da se? Io al momenti cerco di portarla fuori anche da sola ogni tanto in maniera che affronti situazioni diverse da sola va bene come comportamento?