di VALERIA ROSSI – Aneddoto personale (ma penso che molti di voi possano raccontarne altri simili): quando avevo una ventina d’anni e vivevo a Ferrania, in Valbormida, frequentavo la classica “compagnia” di miei coetanei con i quali, molto spesso si organizzavano gitarelle in campagna. Eravamo una quindicina di ragazzi, soltanto uno dei quali aveva il Sacro Terrore dei cani (era stato morsicato da piccolo e gli era venuta una fobia incontrollabile).
Un giorno partiamo in comitiva, tutti in motorino, e decidiamo di andare a fare un pic nic in un prato decisamente fuori mano, raggiungibile solo per stradine di campagna in cui una macchina non sarebbe mai passata, ma le moto sì. Gli unici segni di civiltà, lungo il nostro cammino, sono un paio di cascine piazzate proprio in mezzo al nulla. La prima di queste cascine è apparentemente deserta: davanti alla seconda c’è un cane, il classico “cagnotto da pagliaio” che evidentemente non ha neppure grandi attitudini come guardiano (d’altronde, contro “chi” avrebbe dovuto fare la guardia? Davanti a una cascina così isolata presumo che passassero forse tre persone all’anno), tant’è che se ne sta seduto placidamente davanti al cancello e osserva incuriosito la trafila di motorini che gli passa davanti, senza dire “ba”.
Essendo la strada piuttosto dissestata, per paura di investirci reciprocamente qualora qualcuno fosse caduto, noi ci tenevamo ad un decina di metri l’uno dall’altro: quindi il cane sembrava lo spettatore di una partita di tennis. Seguiva il passaggio della prima moto, poi si voltava verso la seconda, la seguiva, poi si girava a guardare la terza e così via… senza muovere nient’altro che la testa e senza manifestare la minima ostilità: anzi, sembrava allegramente interessato, forse perché l’insolito spettacolo era una gradita alternativa alla sua noiosa routine quotidiana.
La scena, quindi, fu la seguente: il cane guarda passare la prima moto, poi la seconda, poi la terza, restando seduto e tranquillissimo. Sulla quarta o quinta (più o meno: non mi ricordo, sono passati i secoli!) ci sono io, che ovviamente lo saluto: “Ciao cane!”. E lui accenna pure uno scodinzolio, restando comunque seduto e immobile al suo posto. Passano anche il sesto, settimo, ottavo motorino… e quando tocca a Roberto (quello cinofobo), il cane schizza come una molla e parte al suo inseguimento, abbaiando furiosamente e tentando di azzannargli le gomme.
Roberto, ovviamente, dimentica ogni prudenza e sorpassa sobbalzando le due o tre moto che lo precedono, sempre col cane alle calcagna… ma quando ha fatto una trentina di metri il cane si volta, torna al suo posto, si risiede e si rimette a guardare gli altri, seduto come prima e con lo stesso identico atteggiamento da spettatore interessato ma assolutamente non ostile.
Insomma: si possono dare moltissime spiegazioni al fatto (secondo me inconfutabile) che i cani vengano attratti come calamite da chi ha paura di loro (e che di solito facciano pure il possibile per avvalorare questa paura).
Si può dire che i cinofobi si muovono in modo diverso dalle persone amichevoli; che si irrigidiscono (“segnale di guerra”, nel linguaggio canino); che si muovono a scatti, che sbagliano tutta la mimica: il che, sicuramente, è anche vero. Però ho raccontato l’aneddoto di cui sopra proprio per sottolineare il fatto che uno, quando sta guidando un motorino, non è che possa mandare chissà quali segnali corporei (e comunque non dovrebbe mandarli diversi da quelli di altre quattordici persone che guidano altrettanti motorini).
E con il casco in testa, penso che anche la mimica facciale non possa entrarci più di tanto.
Cosa rimane?
Ho idea che rimanga proprio il leggendario “odore di paura”, di cui molti autori negano l’esistenza.
Eppure… eppure è stato fatto un esperimento utilizzando nasi umani (che notoriamente non sono neppure lontanamente paragonabili a quelli canini), dai cui risultati sembra saltar fuori che i nasi femminili sono in grado di captare la paura nel sudore maschile (qui trovate l’articolo che spiega dettagliatamente l’esperimento). E se ce la può fare il nostro handicappatissimo olfatto umano, figuriamoci se non ci riesce quello canino!
E se ci riesce, è probabile che l’odore di paura venga percepito come minaccioso, spingendo il cane ad affrontare chi lo emette.
Chissà: forse i cinofobi dovrebbero provare a mascherare le loro emissioni odorose utilizzando essenze capaci di confondere l’olfatto canino.
Come in: “Tesoro, che buon profumo! L’hai messo per me?”
“No, l’ho messo perché ho paura dei cani!”.
Magari qualche appuntamento galante finirebbe a schifìo… ma chissà che i cani non comincino a lasciarli in pace!
Io l ho sempre detto ! Son passata mille volte davanti a gruppi di randagi….e non avendo paura non ho mai avuto problemi ! Sicuramente chi ha paura ,sprigiona qualche odore strano ah ah!
C’entra moltissimo anche il carattere di ogni singolo cane. La mia prima (sempre fantastica, super, meravigliosa) belva, quando sentiva che qualcuno aveva paura, guardava con la coda dell’occhio la persona e sembrava pensare “così non c’è neanche gusto! T’ho sistemato con la mia sola presenza…” Già la figlia fifona, se qualcuno le si avvicinava con insicurezza e io o sua madre non eravamo presenti, ringhiava.. La Labradorina invece non percepisce proprio niente. Va felice da chiunque. Caratteri.
Secondo me c’è in ballo anche un altro fattore: i cani percepiscono molto meglio di noi il calore e in generale le variazioni di temperatura nell’ambiente. Avrete notato che i cani individuano subito le zone più calde o fresche della casa (ad es. il posto sul divano più caldo perché era occupato da un umano) in base alle loro esigenze. Il corpo umano diffonde calore in modi diversi in base alle emozioni, quando abbiamo paura il cuore pompa sangue più velocemente, quindi il torace risulta più caldo e le estremità più fredde. Il cane è un predatore, di certo nota un cambio repentino del nostro corpo. Dopotutto le emozioni sono solo in parte mentali, hanno una grossa componente biologica.
Sapete una cosa strana? Ho un malamute e una boxerina, quando sono con loro nessun timore, eppure quando sono da solo e qualche cane mi guarda storto devo trattenermi parecchio e cercare di non manifestare nessun timore ma dentro di me so che non voglio bisticciare con nessuno 🙂 sono da curare?
I gatti ho letto che rilasciano proprio un ormone nell’ambiente per ricordarsi in “futuro” che quel luogo è pericoloso.
Mi associo al Sig.Giovannini, anch’io in un documentario di X mila anni fa ho sentito una cosa simile, la paura incrementa l’emissione di adrenalina, che viene però prodotta anche sia da umani che animali in fase di attacco (per esempio alla preda), per cui quando incrociamo un cane di cui abbiamo paura il nostro corpo produce adrenalina, quindii possiamo essere scambiati sia per prede che per predatori… con idonee reazioni da parte dell’animale che abbiamo di fronte.
non solo adrenalina. Parlo da perfetta sciuramaria e tutto quello che dico si basa sulla microesperienza fatta con i miei cani soprattutto l’ultima di cui sopra…. Per me il cane dalll’odore della persone percepisce sfumature caratteriali tanto quanto noi dalla espressione del viso e dalle rughe percepiamo carattersiche caratteriali della persona. Così come la persona ‘perennemente incazzata col mondo’ sviluppa le rughe frontali (tra gli occhi), così si impregna di un odore particolare che al cane fà percepire lo stress. la persona sempre calma e tranquilla avrà un odore di fondo che al cane trasmette calma. Sempre la mia cana di cui sopra… ce l’ha a morte con un cugino di mio padre cacciatore che abita vicino casa dei miei,che definirei un personaggio un pò sopra le righe. Ebbene tale cugino non ha nessuna paura del mio cane, avendo svariati cani da caccia ‘sà’ come comportasi con i cani. Ebbene la mia cana gli ha sempre fatto capire chiaramente che non gradisce la sua presenza, non solo… riconosce la sua auto. Lui non ha mai fatto male al mio cane, semplicemente a lei lui non piace e lo ha considerato uno dei suoi peggiori nemici dalla prima annusata. Sempre la stessa cana, che alcuni giudicano non facile, la prima volta che siamo stati dal mio attuale veterinario, dopo 5 minuti che eravamo da lui la prima volta ha proceduto con la pesata… peccato che la bilancia si era rotta, quindi ha pesato la cana (33kg) per differenza su una normale pesapersone prendendola in braccio… ovvero il cane ha percepito che di lui poteva fidarsi e si è anche fatta mettere il termometro nel sederino in totale tranquillità dopo pochi minuti che l’aveva conosciuto. ora avrò un cane non proprio facile, ma di sicuro ha un metodo per discriminare le persone e il suo atteggiamento varia in modo impressionante a seconda della persona, io per quanto mi riguarda penso la componente odore giochi un ruolo fondamentale
anche il mio cane è particolarmente aggressivo con le persone paurose, ma io ho sempre pensato che fosse dovuto al modo in cui si muovono perchè teme anche le persone anziane nonostante abbia sempre vissuto con loro (però con gli anziani di casa è perfettamente a suo agio…)
completamente d’accordo per me l’odore della paura lo sentono eccome, qui dove abito, ci sono tantissimi bangladesh ed hanno una paura fottutta dei cani, i miei 2 sembra lo avvertano subito ed ogni volta che ne inconttriamo uno sembra si divertano ad avvalorare le loro paure.
Questa cosa dell’odore di paura me l’aveva detto anche la veterinaria per i gatti. La prima cosa, mi ha detto, da fare quando vanno in panico è aprire le finestre per lasciar passare via l’odore…
La mia esperienza è semplicemente personale, avendo un cane che probabilmente è finito in strada a 2 mesi (raccattato da me a circa 1 anno), non socializzato e forse malmenato, ho spesso notato che il giudizio sulle persone sia il 50% a base olfattiva. Tanto è vero che le persone che la infastidiscono di più oltre proprio ai cinofobi, sono le persone con profumi molto forti, così forti che forse coprono gli odori della persona (intesi come secrezioni legate allo stato d’animo/emozioni). La mia cana tratta la persona superprofumante sempre come uno sconosciuto/nemico con atteggiamento ostile.
Di fatto è capitato, almeno 2 volte, durante le riunioni familiari in abruzzo, che il marito di mia sorella sceso dal bagno dopo doccia e usato il nuovo profumo fresco di regalo, non sia stato riconosciuto dalla cana (che lo adora). Morale mi cognato attaccato al muro che mi guardo con l’aria interrogativa… il cane è impazzito? Io lo guardo e gli dico parlale, lui apre bocca il cane gli si butta addosso per le coccole, nonostante ciò mio cognato non voleva credere fosse dovuto al profumo. Al contrario la cana adora le persone sudate marce, tipo dopo una corsa oppure sui sentieri montani, dove capita di vedere il cane scodinzolante avvicinarsi verso il perfetto estraneo. Certo semplici osservazioni fatte su un solo cane, ma per lei l’odore della persona è sicuramente un parametro di giudizio fondamentale, più della stessa vista
E’ vero
Secondo me gli esseri viventi emettono anche vibrazioni e i cani le sentono benissimo. Basta essere molto nervosi e portarli a passeggio per vedere come li influenziamo. Un terrorizzato emetterà frequenze incasinatissime che incasinano il cervello del cane facendogli pensare “che intenzioni ha questo qui?”.
Come al solito sei fantastica, mi hai fatto tornare un po indietro: cani, moto e tanto sole…