di VALERIA ROSSI – Ma come? Che titolo è? Non sei tu quella che ama, anzi adora i pit bull (e in generale tutti i terrier di tipo bull), che dice che sono i migliori cani da pet therapy, i più adatti ai bambini e così via?
Sì, confermo: sono proprio io.
Però mi riferisco a un terrier di tipo bull: perché averne più di uno – e non solo: anche affiancare al TTB un cane di razza diversa – non è che sia vietato, per carità: ma comporta qualche rischio.
Eh… ma non sei sempre tu quella che ha proprio un TB per casa, e sta per prendere una rottweiler, per di più dello stesso sesso?
Sì, sì: riconfermo, sono sempre io.
Però: a) io un po’ di esperienza cinofila ce l’ho; b) la mia TTB non soltanto è una staffy (ovvero, razza che ormai da moltissimi anni è selezionata quasi esclusivamente per la compagnia, con conseguente notevole abbassamento dell’aggressività intraspecifica), ma è anche un soggetto estremamente amichevole con tutti i suoi simili, maschi o femmine che siano; c) la mia cagna ha quasi dieci anni ed ha raggiunto la saggezza (ammesso e non concesso che “staffy” e “saggezza” possano stare nella stessa frase) della maturità. E nonostante tutto questo: d) sono comunque consapevole che la convivenza potrebbe comportare dei rischi, quindi prenderò tutte le precauzioni del caso.
Avere due cani, di qualsiasi razza o non razza, qualche effetto collaterale lo comporta sempre: in particolare, qualche scaramuccia ci può scappare (sì, anche tra maschio e femmina: basta dimenticare il classico osso in giro per casa, e si vedrà come la normale deferenza del maschio verso la femmina possa venir meno in un nanosecondo).
Il problema, con i terrier di tipo bull, sta nel fatto che la loro selezione (che, non certo per colpa dei cani, è stata mirata a farne animali da combattimento) ha cercato di inibire qualsiasi forma di ritualizzazione, ovvero il classico modo di discutere dei lupi – e di moltissimi cani – che consiste nel fare grandi sceneggiate napoletane senza però passare mai alle vie di fatto.
Le liti tra cani, nella maggior parte dei casi, sono più fumo che arrosto: grandi sfoderamenti di denti, ringhi, pelo dritto, insomma tanta scena ma pochi, veri morsi.
I terrier di tipo bull, al contrario, mordono per davvero. E vanno pure “in presa”, potendo così causare all’avversario ferite meno numerose di quelle che infliggerebbe un lupoide (che morde a raffica: snap snap snap…). ma sicuramente più incisive e più profonde.
Sono, dunque, davvero ferocissimi kanikiller?!?
Ma va là. Sono soltanto cani (che come tali possono sempre e comunque litigare), ma sono cani che sanno litigare con più efficacia degli altri, e con conseguenze più serie.
In realtà il rischio, per chi ha preso con sé il primo pit bull o amstaff o bull terrier, sta proprio nel fatto che l’immancabile innamoramento (spesso dovuto al clamoroso contrasto tra “ciò che dicono i giornali” e ciò che si vede con i propri occhi) induce spesso a pensare di prenderne un secondo. Ed è qui che il confine tra amore e imprudenza si fa labile.
Questi cani sono così dolci, così teneri con i bambini e con il gattino di casa, così adoranti verso gli umani… che viene proprio una gran voglia di fare il bis: ancor più se il primo cane l’abbiamo salvato da situazioni drammatiche (ex cane combattente, cane proveniente da nazioni con governi imbecilli che criminalizzano le razze a prescindere e così via).
L’impulso è, ovviamente, meno forte qualora il cane dimostri palesemente antipatia per i propri simili: ma se gioca con tutti, se scodinzola a tutti, se per diversi mesi si comporta in modo iper-amichevole con qualsiasi quattrozampe… allora la voglia viene, eccome.
E in molti casi cominciano i guai, perché i TTB sono quasi sempre cani “normalissimi” con i loro simili finché sono cuccioli/cuccioloni: è “dopo” che emerge il loro vero carattere. Diciamo dopo l’anno e mezzo-due anni, ma a volte anche dopo i tre.
E se il cane ha già tre-quattro anni ed è ancora amichevole con tutti, come talora succede?
In questo caso un pensierino ci si può fare (soprattutto sul secondo cane di sesso diverso): però bisogna tener presente che a volte possessività, territorialità e quel generico sentimento di avversione verso un potenziale rivale che possiamo chiamare “gelosia” (anche se non è proprio identica alla gelosia umana) possono causare bruschi cambi di carattere e di atteggiamento.
Insomma, è sempre una decisione da prendere con moooolta cautela, che andrebbe comunque presa solo da cinofili di lunga esperienza e dalle notevoli competenze.
Purtroppo le trasmissioni di Cesar Millan – oltre a far danno per quanto riguarda i suoi discutibilissimi metodi educativi – hanno anche fatto pensare alla gente comune che non ci voglia niente a tenere insieme veri e propri branchi di terrier di tipo bull e a convincerli a convivere pacificamente.
In realtà NON è assolutamente facile!
E a Cesar Millan – per quanto non mi piaccia il suo modo di lavorare – bisogna comunque riconoscere un’esperienza non comune, oltre a una notevole dose di fegato.
La Sciuramaria, sinceramente, non ce la vedo proprio a infilarsi in mezzo a una rissa tra pit bull e a farsi valere come capo di tutta la tribù: ma il fatto è che sono proprio le Sciuremarie, molto spesso, ad aver voglia di un secondo cane dopo aver preso il primo TTB… ed è soprattutto a loro che mi rivolgo, quando dico “anche no“.
NO se non sei un esperto cinofilo, NO se non hai spazi e strutture che ti permettano, in caso di necessità, di dividere i cani;
NO se pensi che “basti l’ammmore” a non far litigare mai nessuno; NO se sei un coccolatore (o una coccolatrice) coatta, che rischia di far scattare una rissa al giorno proprio per “gelosia”;
NO se non hai il coraggio di andare a dividere due cani che si stanno sbranando (e non illuderti che con questo tipo di cani basti tirargli una secchiata d’acqua).
E un secondo cane di razza diversa, magari il classico “pacioccone” del tutto sprovvisto di aggressività intraspecifica?
Premesso che un cane davvero “sprovvisto” di aggressività intraspecifica non esiste, perché anche il più bonaccione del mondo, qualora venga attaccato, si difende… i rischi di rissa sicuramente si abbasseranno, ma salirà il rischio che il TTB possa ferire seriamente l’amico (diventato nemico per l’occasione), tanto più se si è avuta la pessima idea di prendere un cane di dimensioni molto inferiori.
Guardate che il problema “taglie molto diverse” vale per tutti i cani: solo pochi giorni fa una lettrice mi ha scritto disperata perché il suo cane, al parchetto, aveva fatto fuori un piccolo levriero italiano. L’ha proprio ammazzato, purtroppo.
E indovinate di che razza era il “killer”? Golden retriever.
Quindi, come si può facilmente intuire, non c’è “dolcezza di razza” che tenga: quando litigano due cani di taglia drasticamente diversa, il rischio che un piccoletto ne esca malconcio (o addirittura che venga ucciso) esiste sempre e comunque.
Figuriamoci se al rischio “normale” aggiungiamo anche il fatto che uno dei due non sappia ritualizzare e che morda con particolare convinzione.
Tutto questo NON significa, ovviamente, che due terrier di tipo bull insieme siano sempre e comunque ingestibili.
Non è affatto così, anzi il mondo è pieno di cani che convivono senza problemi: però, ribadisco e tribadisco, si tratta quasi immancabilmente di cani che stanno in mano ad umani competenti. A cinofili esperti e capaci.
Se lo siete anche voi (e intendo: se lo siete davvero, non solo perché “avete avuto un sacco di cani” ma perché conoscete perfettamente queste razze, e poi le tecniche, la zootecnia, l’etologia…), allora potrete anche cimentarvi nell’impresa.
Se a disposizione avete solo “cuore e amore”, il mio suggerimento è quello di pensarci più che bene, prima di affrontare un simile impegno.
E giusto per aggiungere un’altra bottarella di terrorismo… vi ricordo che i vostri due cani, anche qualora si amassero alla follia e non pensassero MAI, neppure di striscio, a litigare tra loro, potrebbero formare una splendida associazione a delinquere e “fare branco” nei confronti di altri cani o di prede rigorsamente probite (tipo le galline del vicino), cosa che potrebbe offrirvi nuove e spiacevolissime gatte da pelare.
Insomma, niente buonismo disneyano, please: ma testa sul collo, profondo esame di coscienza e analisi seria delle proprie capacità e competenze, prima di pensare a prendere una coppia di TTB.
E se date retta a una scema – però con qualche annetto di esperienza – magari evitate di “accumulare” cani dello stesso sesso, se non volete sbeffeggiarmi oggi (perché già sento le prime reazioni: “Gnagnagnaaaa… io ho tre pit bull, tutte femmine, e vanno d’accordissimo!” “Io ho due bull terrier maschi e si vogliono un gran bene!”) per poi, magari, ritrovarvi a darmi ragione domani… mentre aspettate che il vet finisca di ricucirvi i cani.
Non ci vedo tanto le sciure marie, quanto i ragazzetti ornati di piercing e tatuaggi pagati coi soldini del papà, a fare i fighetti coi cani possenti, magari si prendono due TP e poi non sanno tenerli al guinzaglio: vengono stesi a terra dai loro stessi cani, che magari tra loro vanno d’accordissimo, ma quando da lontano vedono un altro cane, partono all’arrembaggio con conseguenze disastrose. Spesso questi cani vengono presi in coppia per fare cucciolate che non si sa poi bene in che mani finiscono, perché appunto fanno tanto figo e tendono ad attirare canaglie della peggior specie, la femmina aimé diventa una fattrice, e prima o poi quando la coppia diventa ingestibile le passeggiate si interrompono all’improvviso e i cani tanto amati finiscono per passare la vita in un serraglio, o peggio vengono ceduti al canile di competenza. E in canile, anche se è il canile migliore del mondo, questo tipo di razza tende a peggiorare per la frustrazione, perché più di ogni altra razza ha bisogno di un legame affiliativo con l’umano, che in canile, nonostante i volontari, viene inevitabilmente a mancare. Quanti ne ho visti e quanto ne vedo ogni giorno di questi cani così fantastici e così sfortunati e bistrattati!
Quante stronzate!
Salve.. voglio dire in primis che il sito è fantastica e tu valeria mi sei di grande aiuto. Io ho sempre tantissimi cani, quasi tutti trovatelli, qualche anno fa ci hanno abbandonato fuori casa un cucciolo di staffordshire bull terrier, ci siamo innamorati di questa cagnolina, ma che dopo poco abbiamo scoperto che aveva problemi al fegato, è vissuta 4 anni, ma è stata il cane che più si è fatto amare nonostante avessimo già altri 4 cani. Dopo alcuni anni degli amici di mio fratello gli hanno regalato un pit bull, ovviamente nn credo che sia un pitbull con tanto di pedigree ma ci somiglia molto, abbiamo 5 cani di taglie differenti, tutti incroci, ma un solo maschio di taglia medio-grande, e tutte altre femmine di taglia media, tranne una di taglia piccola che per ora però vanno molto d’accordo (la pitbull ha ancora 3 mesi), inoltre ho 20 gatti, si lo so ti starai chiedendo ma che casa hai? Ho una villa con un ampio giardino, i cani vivono in casa e fuori casa quindi stanno benissimo. Per ora la pit bull va d’accordissimo con i gatti. Ora la mia preoccupazione è data dal futuro. so bene che ogni cane è a sè, e so bene che la staffy avuta in precedenza probabilmente era bravissima con tutti gli animali e nn è detto che lo sia anche questa nuova arrivata, quindi nn saprei come comportarmi nell’educazione. Cerco un libro sui pitbull insomma vorrei imparare qualcosa. La cagnolina di taglia piccola è quella più coccolata in casa e anche più indifesa perchè ha avuto un’intervento ad una gamba ed è zoppa, ed è anche la cagnolina più brava e buona.
Se cresciuti insieme e di sesso opposto andrà tutto bene, e comunque anche i pit bull sanno mordere senza per forza sbranare, dipende da cosa vogliono dimostrare, dipende dalla situazione.
Fonti: 20 anni di esperienza
Ciao Valeria. Ho trovato utile il tuo articolo in questione. Dato che è da un po che penso a prendere un altro cucciolone. Ho già un Amstaff e mi piacerebbe avere anche un Pitbull ADBA. Sarà una decisione ben ponderata qualsiasi sia appunto la decisione finale.
Grazie un saluto
Bell’articolo! Io però, non riesco proprio a rimanere completamente tranquilla quando c’è un pitbull o uno staffy sciolto nel parco. Purtroppo, molti dei padroni che decidono di prendersi un cane del genere, sono ragazzetti al primo cane, totalmente inesperti, che seguono la via “prendo questo perchè fa figo”, con conseguenze disastrose. Poi ci sono quelli del “io posso perchè ne ho avuto già un altro in passato”, poco conta se il cane in questione fosse aggressivo/iperattivo/ossessivo e chi più ne ha più ne metta. Ho conosciuto troppi proprietari di pitbull che viziano il loro “angelo peloso” come se fosse un bambino scemo (pure il bambino, se viziato, diventa scemo) o un chihuahua da portare in borsetta. Con la differenza che se un chihuahua ti morde, gli dai un calcio e ciao, se ti morde un pitbull invece…
Sì infatti, non ci vedo tanto le sciure marie, quanto i ragazzetti ornati di piercing e tatuaggi pagati coi soldini del papà, a fare i fighetti coi cani possenti, magari si prendono due TP e poi non sanno tenerli al guinzaglio: vengono stesi a terra dai loro stessi cani, che magari tra loro vanno d’accordissimo, ma quando da lontano vedono un altro cane, partono all’arrembaggio con conseguenze disastrose. Spesso questi cani vengono presi in coppia per fare cucciolate che non si sa poi bene in che mani finiscono, perché appunto fanno tanto figo e tendono ad attirare canaglie della peggior specie, la femmina aimé diventa una fattrice, e prima o poi quando la coppia diventa ingestibile le passeggiate si interrompono all’improvviso e i cani tanto amati finiscono per passare la vita in un serraglio, o peggio vengono ceduti al canile di competenza. E in canile, anche se è il canile migliore del mondo, questo tipo di razza tende a peggiorare per la frustrazione, perché più di ogni altra razza ha bisogno di un legame affiliativo con l’umano, che in canile, nonostante i volontari, viene inevitabilmente a mancare. Quanti ne ho visti e quanto ne vedo ogni giorno di questi cani così fantastici e così sfortunati e bistrattati!
Conosco un ragazzo con un Corso di 1 anno e mezzo (maschio) vorrebbe prendere una Pit di 7 anni (femmina), cosa gli consiglio di fare?
con così scarne info è impossibile risponderti
invece bisognerebbe sapere:
se il corso è gentile con le F e la pit va d’accordo con i M
se i 2 (cani) già si sono incontrati e com’è andato il loro incontro
se il propr potrebbe occuparsi di 2 cani senza problemi (dove vivrebbero, quanto tempo da soli, se lui vive solo, l’organizzazione delle passeggiate ecc)
più info = + possibilità di dire se sì o no
So dirti solo della Pit che conosco: va d’accordo con i maschi… per ora gli ho detto di fare un test e farli incontrare per vedere come va…
Buongiorno, ho letto e condivido quanto magnificamente scritto nell’articolo.
Sono in procinto di adottare una cucciola di Pit (6 mesi) proveniente dalla Francia.
Ho avuto altri molossi precedentemente e l’anno scorso è venuto a mancare il mio Dogo.
E’ giunto il momento per dare spazio ad una razza che mi ha semre affascinato per il suo equilibrio ma in questi giorni, parlando con le persone che gestiscono le adozioni, qualcuno mi ha fatto notare come i Pit che provengono dalla Spagna sono molto più tranquilli e socievoli di quelli italiani.
Ha un senso secondo voi quanto sostenuto? E quelli provenienti dalla Francia allora?
Sinceramente continuo a sostenere che la corretta socializzazione del cane sia quanto conta per avere un risultato equilibrato. Voi cosa ne pensate?
Concordo su quasi tutto…però ci sono le eccezioni e ci tengo a farle sapere..Ho un pitbull di 4 anni. Castrato. Ipotiroideo con tutte le conseguenze del caso. Pure trovato x strada a 45 gg SOLO. Non sopporta i maschi. E ci sta. A volte pure le femmine se sono troppo “invasive”..è un tamarro con la T maiuscola. Mi sono fatta un mazzo così per socializzarlo il più possibile, essere credibile come leader, fargli prendere fiducia ecc..Ebbene..se capitano altri maschi, liberi…la scaramuccia parte. Ringhia, muso sulla nuca dell’altro..tanto rumore ma non tocca nessuno. Ed è successo diverse volte…(magari proprioetari che entrano in area cani di botto, senza chiedere…) sono molto fiera del mio piccolo pit…poi magari è solo cxlo 😛
Io Invece sono dell’ Idea che se a uno non dà noia dovrebbe portarsi sempre un cuneo dietro, anche se il cane da Presa non ce l’ ha!
Proprio per sopperirei a che dovrebbe portarselo e non lo fa.
Sono dell’ Idea che sul cane da presa dovrebbe intervenire il Padrone del cane da presa è più sicuro, ma se non lo fa per qualche motivo e devo salvare il mio sicuramente non stò li a guardare.
quanto meno intimo al proprietario di darmi una mano a tenerlo fermo anche se la prassi corretta sarebbe che ognuno tiene fermo il proprio e come priorità proprio il cane che è stato morso per primo, rispetto a chi età mordendo.
Anche lo strandgolo con il guinzaglio è abbastanza efficace anche se sicuramente poco simpatica, ma a mali estremi….
I cani Grandi hanno quasi sempre il collare piuttosto che la pettorina, l’ importante è prenderli da dietro cercando di bloccare il culo fra le gambe, afferrare il collare agli estremi del collo e fare un movimento prima verso l’ alto (leggermente e poi stringendo verso l’ interno come se si volesse unire i propri polsi.
Deciso ma PROGRESSIVO 4 5 secondi e lascia, nel frattempo se ancora non è intervenuto fare venire immediatamente il padrone, se poi si becca un morso Caxxi sua!
Se avessi dovuto far affidamento sul conduttore del pit anzi, per essere precisi dell’ amstaff allora stavo fresco. Il cane non era neppure suo ed è rimasto fermo come un baccalà. Il primo a intervenire sono stato io che l’ho sollevato per le zampe posteriori e lo spinto contro il tronco di un albero sbattendocelo contro poi sono intervenuti altri due amici, uno l’ha preso per il collare e l’altro gli tirava cazzottoni in testa. penso che sia questa azione combinata che ha reso efficace l’operazione che in tutto sarà durata un paio di minuto, e non potete immaginare lo sguardo terrorizzato del mio Orazio mentre accadeva il tutto.
Grazie dei preziosi consigli comunque, anche se spero di non doverne far uso.
Articolo impeccabile, come sempre del resto. Seguendovi da poco, volevo a tal proposito chiedervi, visto che qui giustamente l’avete solo accennato, se è dove avete parlato del miglior sistema per far mollare un pit dalla sua presa. Ho avuto, anzi il mio meticcio ha avuto un brutta esperienza che fortunatamente non ha avuto un epilogo tragico e che non sto qui a raccontare. Sulla rete e “in giro”, da quelli che la signora Rossi definirebbe cuggini, se ne sentono di tutti i colori, dalla proverbiale secchiata d’acqua gia menzionata sopra, all’ uso di un cuneo per far leva sulle mascelle (ma mi chiedo chi è che gira con un cuneo in tasca e soprattutto chi ficca le mani in bocca ad un pit), alla pressione sui fianchi, alla presa ai testicoli (per non parlare dei cretini che parlano solo di bastonate). Spero che un esperienza analoga a quella che già ho avuto non mi capiti più ma siccome tutte le volte che mi capita di incontrare al parco qualcuno con un pit libero mi coglie un pò di apprensione una vostra risposta sarebbe gradita.
Grazie Mille
Personalmente sono una fautrice del cuneo. In tasca se lo dovrebbe portare proprio chiunque abbia un cane da presa, perché è praticamente l’unico mezzo che consente di aprire la bocca senza metterci le mani in mezzo (basta incuneare la punta e fare leva, le manine restano fuori!), senza fare alcun male al cane e senza peggiorare la situazione come fanno, immancabilmente, quelli che vanno di calci e pugni o strizzate di testicoli (il cane, quando sta combattendo, se sente male non molla, ma stringe più forte). In alternativa l’unica cosa che si può fare è strangolare il cane, facendogli mancare l’aria: il che mi pare decisamente meno carino dell’uso del cuneo. Ah… ovviamente il cuneo dovrebbe usarlo il proprietario del cane, non un estraneo: i cani da presa difficilmente mollano l’avversario per girarsi a mordere qualcun altro, ma ‘nzomma… non è sempre così scontato e personalmente non ci proverei troppo volentieri.
Grazie mille per i preziosi consigli. Spero di non trovarmi più in situazioni analoghe (nella mia risposta a Yuri di qui sotto ho fatto un breve resoconto dell’ accaduto). Non so se mi procurerò mai un cuneo e sperare di trovare qualche padrone di cane da presa che se lo porti dietro mi pare una pia illusione. A mal partito e a malincuore se dovesse riaccadere una cosa del genere mi farò forza e tenterò con con la seconda tecnica che avete suggerito.
salve,
pitbull femmina (provenienza cagnaro, parcheggiata in negozio per essere mollata a qualcuno altrimenti l’avrebbe accoppata :o/ e avuta gratis a 4 mesi, selezione nulla). malinois anomalo (anomalo perché zero territorialità, zero aggressività, ossessionato da coccole e pallina ma questo è normale). convivono perfettamente, non litigano nemmeno per il cibo. sopportano 4 gatte e 4 galline. 3 anni quindi adulti. entrambi messi in riga :o) da una piccoletta di 8 kg ex canile … direi che m’è andata bene, non sono certamente un esperto.
Penso che dipenda oltre che dalla razza anche dall’indole delle bestiacce. A casa nostra han convissuto quattro rottballer,tre maschi e una cana(piu’ una pinscher) tutti adulti,senza problemi.uniche discussioni nei pressi del calore,per evitare guai la signorina dormiva fuori casa per tutto il periodo
Il mio saggio lhasa apso di 12 anni ignora la pitbullina di 7 mesi. Raramente quando lei esagera giocando (soprattutto quando presa dall’euforia gli va addosso) la rimette al suo posto con una ringhiata appena accennata e lei si calma subito. Lui è sempre stato tranquillo e socievole con tutti tranne con i maschi troppo esuberanti e passa la sua giornata a dormire a parte le brevi passeggiate quotidiane (non cammina più molto). Lei invece è pazza di lui.
Per ora sembra andare tutto bene quindi, ovviamente restano sempre sotto l’occhio vigile di tutta la famiglia.
mio dio, che rischio ho corso, senza nemmeno saperlo!
Niente pittbull, ma due cani dal canile, sì, ce li ho.
Presi a breve distanza l’uno dall’altro, prima lei e poi lui. Lui, grosso e nero, chiuso da 6 anni in un box, da solo.
Ed è andato tutto bene ……
E non sono nemmeno lontanamente esperta di cani: loro sono i miei primi due …..
Se avessi letto questo articolo PRIMA, di sicuro non avrei avuto il coraggio di adottare il mio secondo cane
Ma, per fortuna, è andato tutto bene
Se avessi letto questo articolo e non avessi preso il tuo cagnone che NON è un terrier di tipo bull, non avresti capito una mazza di questo articolo 🙂
Ho avuto una pittbull, per un po’ …..
Era Sveva, della LAV. Adottata a distanza. Piena di cicatrici. L’avrei voluta con me, ma loro hanno detto di no.
Io ho 2 terrier tipo bull in casa(amstaff+staffy) più un bastardino: i bull sono 2 femmine di 3 e 5 anni e mezzo e il maschio(castrato) è un meticcio di 5 anni. Vanno tutti d’accordo, dormono e mangiano insieme, giocano tantissimo e si vogliono bene. Sono bravi, fanno la guardia e difendono il padrone, ma mai una volta sono stati aggressivi senza ragione. Dolcissimi coi bambini, pazienti, ubbidienti e coccoloni. Non amano molto le altre femmine i due TB ma non sono aggressive , semplicemente vanno avanti per la loro strada…eh si perché tre cani al guinzaglio sono praticamente impossibili….così abitando a venezia i 2 più vecchi li lascio liberi e mi camminano al fianco….al guinzaglio solo la + giovane (amstaff). Devo dire però che i nostri cani seguono le regole di Cesar Millan : esercizio, disciplina, affetto. Si fanno con me una decina di km a piedi al giorno per Venezia. …senza contare che 2 volte la settimana li porto a nuotare al mare o correre nei boschi in montagna. Sono fortunati in questo senso, forse è anche per quello che è possibile questa perfetta convivenza. Non tutti i cani e i padroni possono muoversi così tanto….inoltre devo aggiungere che noi abbiamo loro vietato alcune zone della casa (bagno, camere da letto e divano)…. sono parte della ns famiglia e sono amatissimi e sempre presenti, ma alcuni spazi rimangono solo nostri… questa è la mia esperienza di proprietaria di 3 cani di cui 2 instancabili TB e posso dire di essere felicissima e molto fortunata.
Piccolo chiarimento…staffy sta x american staffordshire? ci sono differenze di carattere tra loro e i pitbull? grazie 🙂
Staffy sta per staffordshire bull terrier. Il nome “per gli amici” dell’american staffordshire è “amstaff” :-).
Differenze di carattere? Gli amstaff sono molto simili, caratterialmente, ai pit bull UKC (entrambi allevati soprattutto come cani da show). I pit bull ADBA sono un po’ diversi (più reattivi, più “game” – in senso buono, non certo in quello dei combattimenti! – più amanti del lavoro).
Ho capito! E invece tra amstaff e staffy ci sono differenze sostanziali di gestione/ carattere ?
Sono proprio due cose diversissime! 🙂 Giusto per dire qualcosa di molto generico… in linea di massima l’amstaff è un cane da lavoro, lo staffy è un cane da compagnia (pur essendo bravissimo in diverse discipline).
BELL’ARTICOLO!!!!!! 🙂
Bell’articolo! Io spero proprio di poter vivere da sola (per ora sto con mio padre =_=) fra qualche anno e prendermi un altro cane. E poi un altro ancora a dirla tutta. Anche se l’articolo parla in modo specifico dei terrier di tipo bull, penso sia un ottimo spunto di riflessione per tutti. Per varie ragioni ho una Jackina, ma a dirla tutta sono una grande amante dei “cagnun” e pure quelli tosti. Si beh, insomma, mi piacerebbe prendermi un Dobermann. Ovviamente maschio, visto che la Jackina è una bella tipetta. E il terzo cane vorrei che fosse un levriero, mi piacerebbe adottarne uno. Mi sto già facendo ottomila problemi ancor prima del tempo …
Bellissimo Articolo,
che giustamente mi fa pensare ancora una volta alla scelta di voler fare il Tris affiancando un Corso per questioni anche di Difesa all’ interno della casa, con un Jack e una Staffordshire.
Sebbene il Corso al contrario dell’ Amstaff abbia un passato di collaborazione con cani di piccola Taglia, Sto valutando ogni cosa dalla casa adatta con il giardino adatto e con la possibilità fra tempo che si può’ dedicare in base alla sua crescita.
Altra Conferma su quello che scrivi l’ ho avuto con la Staffordshire, adesso ha quasi 18 mesi fino a 2 settimane fa è sempre stata molto remissiva, entra in Area cani e subito pancia all’ aria, gli ringhi e lei se ne va, gli abbai gli rubi il giochino e lei ti lasciava fare.
Addirittura una Jack russell mentre lei si è avvicinata per giocare l’ ha pinzata per ben 4 volte al labbro ringhiando a fil di denti causando solo in quel caso una piccola reazione… (e per fortuna direi povera la mia coglioncella)
Tutto questo avendo superato abbondantemente l’ anno di Età.
Proprio 2 settimane fa invece dopo un ora che era all’ area Cani e stava giocando con altre 4 femmine, è entrata una jack lei si è buttata a pancia all’ aria come al solito, ma come la jack le ha ringhiato è scattata in piedi e le si è avventata con una furia incredibile fortunatamente li abbiamo separati e il padrone della Jack ha preferito andarsene nonostante le abbia detto chiaramente che mi trovavo li da un ‘ ora e che sarei andato via senza serenamente senza problemi. Tempo 15 minuti dopo è entrato un Maschio piuttosto grande gli si è avvicinato tentando di Dominarla da dietro, e invece di mettersi seduta come al solito o accennare una pinzata a vuoto, gli è partita immediatamente alla gola.
Probabilmente era ancora agitata per lo screzio di prima, può’ essere stato anche un singolo episodio, però è veramente incredibile come possa mutare un cambio di atteggiamento in questo modo senza passare da vie di mezzo.
Bisogna avere veramente pazienza e aspettare Minimo un paio d’ anni meglio 3 prima di inserire un’ altro membro e comunque seguirli molto attentamente nella loro fase di crescita per limitare al massimo certi scatti perlomeno all’ interno del branco di casa.
Salve
In merito all’articolo avrei bisogno di un consiglio se non le crea disturbo, io ho 3 cani due femmine e un maschio: la femmina più vecchia è una meticcia ha 6 anni ed è bravissima (a parte la paura verso gli altro cani che manifesta abbaiando in faccia a tutti) la piccina invece è una pittbull di 1 anno ed è brava con tutti tranne i maschi più grossi di lei che la spaventano e si butta a pancia all’aria .. Il fatto è, va dietro alla vecchia la lecca le scodinzola e tutto, però se mi si avvicina le fa capire con sguardi e gesti che non le va bene, cosa dovrei fare secondo lei?
Grazie in anticipo
ciao valeria! io vorrei prendere una pitbulla di 1 anno e mezzo che viene dalle perreras spagnole, dove ha fatto anche combattimenti, il problema che piu mi preoccupa è che abbiamo gia una gattina, un po viziatella che odia ogni altro essere che le portiamo in casa… dici ci potrebbero essere problemi? il fatto è che come dici tu, io mi sono innamorata di quegli occhioni meravigliosi!pero non voglio mettere a rischio la mia gattina scema! mi puoi dare un consiglio?graziee!
Mi intrometto solo perché il gatto del mio fidanzato è uguale al tuo, e posso dire di aver maturato una certa esperienza a riguardo. Gatta viziata, vive in casa e non è mai uscita, non ha mai socializzato con altri esseri viventi.. come presentarle un altro animale senza traumatizzarla (né traumatizzare l’altro animale)? Ebbene, la responsabilità è tutta dell’altro animale. Il cane da introdurre in famiglia deve essere abituato alla presenza dei gatti, non li deve vedere come preda né deve essere troppo irruento nei suoi confronti. Giustamente il cane è già adulto, viene da lontano e voi non avete idea di come si comporti coi gatti, ma potete chiedere ai volontari che si stanno occupando di lei, sicuramente vi sapranno dire qualcosa. Io ad esempio le ho portato il mio collie, cane socievolissimo, tranquillissimo. Ha fatto capire al gatto che non era interessato a lei, e dopo qualche soffiata di rito il gatto ha capito. Ora convivono pacificamente, ma è tutto merito del cane.
Magari ti consiglio di cominciare a far incontrare il tuo gatto con qualche cane che già vive con gatti e semplicemente non li calcola. Lo fate entrare in casa senza dare troppe attenzioni né a lui né al gatto e vedete come reagisce il micio. Deve solo abituarsi, ecco. Ma con i cani GIUSTI. Una sola mossa sbagliata del cane (correre dal gatto scodinzolante e pesante da bravo pitbull per fargli le feste, saltargli addosso..) potrebbe rendere il lavoro di socializzazione 100 volte più difficile e sfiancante del previsto. Seconda cosa fondamentale è la calma (cosa difficile magari da trovare, nei primi giorni, con un cane salvato dalle perreras che sicuramente avrà tutte le sue buone ragioni per volervi dimostrare la sua gioia nel vedervi). Dovete fare in modo che siano tutti calmi, sia voi che il cane. Sarebbe perfetto farlo incontrare col gatto solo una volta che il cane si è calmato ed abituato a voi.. Ma sì, anche questo è un po’ difficile.
Per il resto buona fortuna, e scusa se ho voluto fare un po’ la “maestrina”, cosa che certo non ho la competenza di fare. Diciamo solo che l’ho già vissuta questa situazione 🙂
@ nana – Non sono un’esperta, e non ho PT, “solo” un San Bernardo femmina, un papillon e tre gatti. Tutti salvati. Il papillon arrivava da una perrera spagnola. I problemi di inserimento li ho avuti fra cani e gatti. Infatti i gatti erano con me già da anni quando sono arrivati i cani. E all’inizio non li hanno accettati. Ho dovuto fare un percorso molto lungo (ora dormono addirittura insieme), dividendo le areee della casa e del giardino in modo che i gatti non venissero disturbati. I gatti non amano altri esseri che interferiscono con la loro quiete, e subito il primo giorno la più piccola ha attaccato la San Bernarda,l’ho presa in tempo altrimenti le cavava gli occhi. Secondo me (ma, ripeto, non sono un’esperta cinofila, solo di “inserimenti” gatti-cani) soprattutto se non conosci il cane e non sai come possa reagire, prevedi di tenerli separati per un pò, in modo che si abituino piano piano, magari annusandosi da dietro le porte. Io poi cambiavo area della casa “a rotazione”, cioè spostavo i gatti dove era stato il cane e viceversa, in modo che si abituassero anche al nuovo odore. Insommma farli andare d’accordo si può, ma prevedi davvero di tenerli separati all’inizio. Il mio papillon quando è arrivato era molto stressato dopo quel viaggio così lungo, fargli incontrare i gatti in quella situazione sarebbe stato davvero deleterio. Ed è un cane piccolo. Insomma, prudenza prudenza prudenza all’inizio, solo così poi le cose possono andare bene.
A proposito di cane pacioccone che convive con cane tosto, ho saputo proprio in questi giorni di un golden, il primo arrivato in famiglia, che vive sotto stress costante perché il secondo arrivato, un corso, lo punta costantemente. Non è ancora passato alle vie di fatto, ma da soli non li lasciano mai e il golden è una corda di violino. Ci stanno lavorando ma pare che stiano decidendo di dar via uno dei due, indovinate quale (ve lo dico io, il povero golden)
Non ne parliamo va, che a me han fatto branco pure con le gatee, meglio definirlo “criminalitä organizzata”.
Le mice si occupano dell´approvvigionamento (Aprire porte, buttare giü da posti elevati, ecc.), le cane arrivano di forza bruta ad aprir pacchi e pacchettini e tutte insieme si godono i frutti del crimine.
Non si puö lasciar piü nulla in giro ü_ü.
Ciao Valeria!
Ma non si può lavorare col pit perché perda l’aggressività intraspecifica (che è stata ricercata dall’uomo, mica dal cane, per motivazioni che oggi forse sarebbero pure un tantino illegali)?
Andrebbero selezionati gli umani che decidono per un cane (sei in grado, non sei in grado). Purtroppo non si può fare. A questo punto ri-lavorare sulla selezione della razza? Magari più dal punto di vista caratteriale …. È una gran stupidata?
Ciao!
A mio parere selezionare gli umani è più che possibile e si impiegherebbe molto meno tempo che togliere dei comportamenti radicati nelle razze canine.. la difficoltà sta nel fatto che tutti e dico TUTTI gli allevatori e operatori di canili facessero seguire dei corsi lunghi anche mesi ai futuri adottanti.. in modo tale che se la sciurmaria e il sciurmario se non sono davvero intenzionati a prendere un cane e a trattarlo come si deve ci rinunciano.. e,sempre a mio parere, in questo modo si ridurrebbero anche gli abbandoni.. sia di cani provenienti da allevamenti che da canili.. e vi dico che per esperienza questo metodo funziona alla grande! Nel canile dove lavoravo aperto da più di 10 anni possono vantare di non aver mai e dico MAI avuto casi di cani riabbandonati o riportati indietro!
ciao , la tua è tutto meno che una stupidata. anzi ! le ‘potature’ fatte sui segnali calmanti e le ritualizzazioni si POSSONO tornare ad inserire ma
a) non è roba facile e neppure x improvvisati
b) i risultati x diventare ‘fissati’ hanno bisogno di moltissime generazioni di cani
c) nel frattempo quelle generazioni intermedie dove le mettiamo? hanno cmq bisogno di proprietari estremamente consapevoli
d) è un lavoro certosino che richiede una presenza di cani particolari con i cuccioli, visto che le madri non sono in grado di insegnare, almeno nelle prime generazioni, e quei cani NON si trovano sotto ai sassi
..
se nn si è ancora capito, mi ci sono avventurata ….. e i risultati li vedo, piccolissimi, ma li vedo.
Tra 15 anni, non prima, potrò dire cosa si è trasmesso e cosa invece è solo (che è un solo relativo, perchè magarii ! ) appreso
Ma perchè mettersi a selezionare pit per fare in modo che non sia più pit? Perchè cercare di fargli perdere l’aggressività intraspecifica? Perchè pensare sia cosa giusta cercare di non far correre un levriero? Perchè ordinare una quattro stagioni ma solo con pomodoro, mozzarella e origano? Cribbio, ordinatevi una margherita e siete a posto no?
Per quanto possa essere eticamente e moralmente poco condivisibile la rete selettiva che tesse la storia dei TTB, quella è! Chi ama e rispetta un pit (come qualsiasi altra razza e qualsiasi altro animale), lo ama PROPRIO perchè è così. O quanto meno dovrebbe rispettarlo per quel che è.
Altrimenti significa che vorreste un cane che esteticamente sembri un pit, ma che in realtà non sia un pit…insomma, un po provocatoriamente, amate il PIT, o la FOTOGRAFIA del pit? 😉
Più un tempo che oggi, i pit avevano una tendenziale aggressività verso i loro simili INNATURALE: no controllo del morso, pochi segnali di calma, no ritualizzazione dei conflitti (quello sui pitbull si definisce maltrattamento genetico per questo motivo) e chi ama questa dote aggressiva, o anche questa dote, vuol dire che è il classico superficiale che vuole un pit da sfoggiare come se fosse una bella arma sotto il suo controllo: “guardate ho un pitbull, è aggressivo ma non vi preoccupate lo controllo io, obbedisce a me, io so forte” 😀 Troppe ne ho incontrate di persone così. Una buona educazione di base, e un buon sviluppo delle capacità cognitive possono rendere equilibrato anche un Pit “vecchio stampo” ma non senza rischio di incidenti di percorso. Quindi le cose sono 2: O si dà questa razza esclusivamente ad educatori cinofili di alto livello (cosa impossibile ormai), oppure, come fortunatamente stanno facendo da diverso tempo, si inizia una selezione volta ad alleviare questa indole a parer mio inutile, che un tempo era funzionale al combattimento tra cani. Io ho un incrocio pit salvato dalla strada e l’aggressività che inizialmente mostrava ha solo causato problemi, sia a me, che a lui stesso, quando partiva era difficile fermarlo, e quasi impossibile fargli mollare la presa, altro che secchiate d’acqua…ha iniziato a placarsi dopo 1 anno di incontri con un educatore e altri 2 anni di corso di educazione cinofila, oggi posso tranquillamente liberarlo in mezzo agli altri cani e, anche se non è puro, ammirare le vere qualità di un pitbull, che sono il legame con il suo compagno umano, la prestanza fisica e la dolcezza con le persone. Secondo la mia esperienza personale posso dirvi che l’aggressività è solo un ostacolo per la felicità del cane, non voglio fare demagogia è realmente così, un cane aggressivo non è un cane felice perchè si perde tantissime cose, provate a vedere la cosa da questo punto di vista invece di ragionare per questioni di principio “la razza è quella deve essere così”… la verità è che un’indole aggressiva è solo un’ostacolo da affrontare, come tanti, ma con la differenza che questo può anche essere un pericolo
Valveg, però non è così semplice: il cane non è fatto coi Lego e non è facile togliere solo il mattoncino “aggressività” lasciando al suo posto tutto il resto. Quando lavori in selezione, ogni caratteristica (fisica o psichica che sia) ne coinvolge altre: quindi non è che si possa dire “togliamo l’aggressività e lasciamo intatte le vere doti del pit bull”, come sostieni tu. Se abbassi l’aggressività intraspecifica rischi di andare a intaccare anche la tempra, la resistenza fuori dal comune e tutto ciò che fa del pit bull un cane davvero speciale (il legame con il compagno umano e la dolcezza sono doti comuni a migliaia di cani: mica c’è bisogno di avere un pit).
Siccome non sta scritto da nessuna parte che un cane adulto debba giocare con tutti (e non sono soltanto i pit bull a non poterlo/volerlo fare: anche la stragrande maggioranza dei pastori tedeschi maschi, per esempio, è aggressiva con i suoi simili dello stesso sesso), io ritengo che, vista l’esistenza di oltre 400 razze canine, chi vuole il pit bull debba prenderlo per quello che è, senza andare a pasticciare con la sua genetica. Chi vuole il “cane da parchetto” ha ampia scelta tra razze amichevoli con gli altri cani.
L’aggressività intraspecifica non è un problema per il cane: semmai lo è per noi!
sono d’accordo con entrambe e, nello stesso tempo, ho un mio terzo parere da proporre..
lavorando sui cuccioli, attraverso l’inserimento di un cane adulto e adatto al compito, estremamente comunicatore, è possibile ‘insegnare’ a pit e simili il linguaggio della pacificazione, senza stravolgere le loro doti caratteriali.
lavorando quindi non in selezione d’allevamento ma in ‘educazione al bon ton canino’ con i cuccioli quando Ancora sono in allevamento.
“L’aggressività intraspecifica non è un problema per il cane: semmai lo è per noi!”
Ma nei fatti lo è anche per loro, intendevo dire che a un cane aggressivo, prorpio perchè aggressivo, vengono spesso precluse molte cose importanti, la libertà dal guinzaglio ad esempio o la socializzazione, per forza di cose è così, quelle poche volte che potevo liberare il mio pit, per lui era un EVENTO, ed ovviamente avevo problemi con il richiamo. Correggimi se sbaglio ma io so che il pitbull “vecchio stampo” è cmq diverso da quello di oggi, nel senso che la selezione di cui ho parlato è stata già fatta.. il pitbull oggi dovrebbe essere meno emotivo e più tollerante, insomma meno “schizzato”. Poi ovvio se si volesse andare sul sicuro si sceglierebbe magari un retriever, ma se la selezione fatta oggi sui pit ha cmq ottenuto cani che almeno tollerano i propri simili sarebbe già abbastanza, anche se rimarrebbe in ogni caso una di quelle razze da non mettere nelle mani di chiunque secondo me
@dani: non solo è possibile quanto affermi, ma direi che è fondamentale per TUTTI i cani, come ho detto una buona educazione di base, e un buon sviluppo delle capacità cognitive possono rendere equilibrato anche un Pit “vecchio stampo”. Ma in ogni caso non credo sia possibile stravolgere le doti caratteriali di un cane (a meno che non ci siano traumi), ad es il mio direi molto semplicemente che ha smesso di attaccare. Il carattere è rimasto quello, non apprezzerà mai la presenza di altri cani, non giocherà mai con loro, ma almeno non li attacca quasi mai, così che io lo possa liberare dal guinzaglio e farlo correre, non chiedo di più, difatti se iniziasse a giocare con i cani non sarebbe lui
Ottima analisi
Articolo perfetto e non solo per chi ha un pit bull!
Articolo perfetto e non solo per chi ha un pit bull!
Complimenti stupendo articolo
Complimenti stupendo articolo
Sempre innamorata delle tue parole, scrivo x confermare la leggerezza con cui a volte si fanno delle scelte, io ho 3 pit in casa e una chinese con i qualo faccio anche pet therapy, purtroppo però i due maschi devono essere tenuti separati… troppo amore non basta! Le due femmine invece, seppur di taglie opposte sono inseparabili, merito di un istinto materno infinito della pit… Grazie Valeria