martedì 30 Settembre 2025

Cani rubati: realtà sottostimata o leggenda metropolitana?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

rapiti1di VALERIA ROSSI – Un amico mi segnala questo articolo, apparso su Repubblica.it, che mette in risalto una realtà apparentemente sottostimata/sottovalutata: quella dei furti di animali domestici.
C’è da dire, innanzitutto, che in molti casi il furto viene soltanto ipotizzato dai proprietari del cane (o gatto): in realtà si tratta soltanto di un’illusione tesa a contrastare l’ipotesi che l’animale sia scappato per conto suo.
“Il mio cane non mi avrebbe mai lasciato di sua spontanea volontà!” è il pensiero che fa scattare l’ipotesi del furto, anche quando la realtà è ben diversa.
Prima di ogni altra considerazione, quindi, terrei a ricordare che non si dovrebbe mai pensare alle fughe canine come a tentativi di “abbandonare” la propria famiglia: con rarissimissime eccezioni, quando il cane scappa, non intende certo andarsene per sempre.
Lui pensa di “andare a farsi un giro”, richiamato molto spesso – per non dire quasi sempre – dagli effluvi di una cagnetta in calore (che i cani sentono a chilometri di distanza); oppure, semplicemente, si annoia e pensa che sia una buona idea quella di ispezionare un po’ i dintorni. Non è un “tradimento” e non deve essere considerato un atto di “disamore” (cosa che spinge molti umani a rigettare l’idea della fuga e quindi a pensare al furto). Lui avrebbe tutte le migliori intenzioni di tornare: ma purtroppo può succedere che si perda (e succede con una certa frequenza: non è poi così scontato che tutti i Lassie sappiano tornare a casa…), o che finisca vittima di un incidente stradale, o magari di qualche bastardo a due zampe.
Se tutti ci rendessimo conto di questa realtà, forse si griderebbe meno “al lupo” immaginando ogni santa volta biechi figuri che si sono introdotti in casa nostra per portarci via il cane; e se si gridasse meno “al lupo”, forse sarebbero presi in maggiore considerazione i reali furti di cani o gatti, che purtroppo esistono.
E non soltanto esistono, ma sembrano essere anche in aumento.

Trilli, chihuahua rapita dal cortile di casa
Trilli, chihuahua rapita dal cortile di casa

Ma perché mai qualcuno dovrebbe rubare animali domestici?
L’articolo di Repubblica sostiene che solo in rari casi viene chiesto un riscatto, e per questo ipotizza uno scenario abbastanza apocalittico. Cito testualmente: “lotte clandestine, accattonaggio, il mercato di carne e pelle, vivisezione, allevamento irregolare, zooerastia, messe nere e sadismi”.
Personalmente non credo che queste terrificanti motivazioni siano poi così frequenti.
Non ci sarebbe alcun bisogno, infatti, di rubare animali da destinare a scopi così drammatici: basterebbe andare in canile.
Tant’è vero che, per quanto riguarda le messe nere, vengono spesso diffusi appelli alle associazioni che mettono in guardia contro personaggi che vanno adottando gatti (soprattutto gatti neri) presumibilmente destinati a finire vittime dei satanisti (anche questo scenario può sembrare fantascientifico: ma qualche anno fa, quando ancora facevo cronaca “normale” e non mi occupavo solo di cani, nel corso di un’inchiesta sul satanismo nella mia regione scoprii che queste pratiche sono diffusissime, molto più di quanto la gente non creda).
In ogni caso, procurarsi cani o gatti per pratiche illecite saltuarie è semplicissimo: basta “adottare” l’animale (intanto, anche in caso di controlli post-affido,  si può sempre raccontare che è morto per cause naturali, o che è scappato). Non ci sarebbe alcun bisogno di introdursi in casa di qualcuno per rubarlo, col rischio di essere beccati.
Lo stesso vale per altre pratiche mostruose come la zooerastia, che spero comunque sia davvero rara.
Per quanto riguarda i combattimenti, ho seri dubbi: è vero che in Italia siamo ben lontani dal concetto “sportivo” (tra virgolette, sia chiaro!) di tale pratica che esiste invece in altri Paesi, dove esiste una precisa selezione genetica, ma è anche vero che non è che puoi prendere un cane a caso e pensare che diventi un combattente efficace.
Forse qualche cane viene usato semplicemente come “sparring partner”… ma c’è anche da dire che al Nord i combattimenti sono quasi scomparsi da quando è apparsa (finalmente) la legge che li proibisce, mentre al Sud sono ancora diffusi, questo è vero… ma è diffusissimo anche il randagismo: quindi, perché si dovrebbe rubare ciò che si può tranquillamente prelevare per strada, senza correre il minimo rischio?
Escluderei, tra le motivazioni, anche la sperimentazione animale, che normalmente si avvale di soggetti accuratamente selezionati e controllati e non certo di cani/gatti “a caso”.
Il mercato di carne e pelle, infine, richierebbe ovviamente grandi quantitativi e non credo proprio che qualcuno possa rubare “un” singolo cane o gatto per scopi di questo genere: se è vero che i furti appaiono sempre più frequenti, è anche vero che non mi risulta che sparisca un numero di animali così elevato da giustificare l’idea di un vero e proprio “mercato” della carne o della pelliccia di cane o gatto.

rapiti3Quali sono le ipotesi più plausibili, dunque?
Una temo che sia quella della vendetta personale: ce l’ho con l’umano, e per fargli dispetto gli rubo il cane (e poi magari lo uccido e lo butto in qualche posto dove non verrà mai ritrovato).
E’ plausibile (e conclamato, in diversi casi) anche lo scopo di estorsione: ma qui c’è una richiesta di riscatto e questi sono anche i casi in cui il cane viene più facilmente ritrovato e il colpevole condannato.
L’ipotesi che mi sembra più probabile in assoluto, però, resta quella del furto a puro e semplice scopo di rivendita: vedo il cagnolino carino, magari di razza pura, me lo porto via e poi lo propongo a prezzo stracciato.
Figuriamoci se non trovo qualcuno che se lo compra.
Anche l’ipotesi delle femmine rapite per dar vita ad allevamenti irregolari mi sembra plausibile (ma se la gente imparasse a dare il giusto valore ai documenti di origine, forse questa motivazione verrebbe a mancare).
Infine, c’è il caso di chi ruba un cane per tenerselo, punto e basta.
E’ capitato proprio a me. Forse ho già raccontato questa storia su TPIC o forse no, non ricordo: sta di fatto che questi due bei tomi (marito e moglie) finirono per arrivarmi in allevamento, chiedendomi se avevo “un pedigree da vendere” (!).
Il cane, che avevano rubato da casa del mio cliente (non potendo quindi sapere che era un cucciolo nato da me) ormai era adulto, ma io lo riconobbi lo stesso e misi alle strette i ladri, che alla fine confessarono, anche se mi diedero una versione un po’ personalizzata dei fatti: mi raccontarono che avevano visto che era “tenuto male” e che quindi se l’erano portato via.
In realtà il cucciolo era stato acquistato solo due giorni prima, quindi sarebbe stato ben difficile “tenerlo male” in modo tanto palese da invitare qualcuno al furto: la verità è che non avevano i soldi per comprarselo e quindi se lo sono procurati così.
Devo dire che il cane era in splendida forma, felice e perfettamente curato: e ho motivo di credere che altri cani rubati stiano vivendo una vita altrettanto serena.
A stare male, però, sono i veri proprietari, perché vedersi sottrarre un membro della famiglia (e non sapere che fine ha fatto) è un trauma veramente terribile: per questo trovo davvero allucinante che non esista un database degli animali rubati, come ha risposto l’Arma dei Carabinieri alla richiesta della giornalista di Repubblica.
E trovo davvero triste la risposta (sempre citata nell’articolo) che un altro carabiniere ha dato a una signora andata a sporgere denuncia: “Non riusciamo a ritrovare le biciclette, figuriamoci i cani”.
Come se un cane valesse meno di una bicicletta.

rapiti5C’è un evidente contrasto, stridente e brutale, tra il concetto di “valore commerciale” di un cane e il valore affettivo che l’animale domestico ha per i suoi proprietari.
Se a me (e penso ad ognuno dei miei lettori) rubassero la bicicletta, sicuramente mi incazzerei… ma per cinque minuti: se mi rubassero uno dei miei cani o anche una delle mie gatte, il cui valore commerciale è del tutto inesistente perché sono due “gattasse di strada” fatte e finite, credo che finirei sparata nella depressione più nera.
Ma neppure se mi rubassero la macchina, o se mi svuotassero l’appartamento, soffrirei come per il furto di un mio animale. Non c’è proprio paragone.: o meglio, l’unico paragone che mi sembra poter stare in piedi è quello del furto di un figlio, anche se questo è sicuramente sproporzionato nel senso opposto… ma la sproporzione è sicuramente meno eclatante di quella tra “animale domestico” e “oggetto”.
Perché questo fattore non viene tenuto nella debita considerazione dalle Forze dell’Ordine?
Perché, quando viene rubato – o anche ucciso – un animale questo viene considerato più come un oggetto che come un membro effettivo della sua famiglia?
La risposta sta, ovviamente, nel fatto che la legge considera gli animali esattamente come oggetti: ma forse bisognerebbe fare un passo in più e chiedersi per quale motivo li consideri ancora tali, nonostante tutte le scoperte scientifiche (e inconfutabili) che li descrivono come esseri senzienti, sensibili e perfino raziocinanti.

rapiti6Credo che il motivo sia da ricercarsi nella scarsissima cultura animalista (in senso buono, e non nel senso fanatico della parola) dell’italiano medio: e cioè nel fatto che ancora moltissimi italiani (molti più di quanto non si creda) ritengano che gli animali “siano solo bestie” (maltrattabili ed ammazzabili a proprio piacimento), mentre moltissimi altri ne hanno sì, un concetto diametralmente opposto, ma ugualmente limitativo: ovvero quello di “poveri innocenti animaletti” da proteggere, amare e coccolare (anche fino alla nausea, a volte)… ma non da rispettare.
In Italia non c’è sicuramente omogeneità nel sentire comune verso gli animali: e questo impedisce, di fatto, che si facciano battaglie comuni che a mio avviso sarebbero fondamentali. Chi cani e gatti non li ama e li considera solo oggetti, ovviamente, non è interessato ad ottenere maggiori diritti per loro: ma chi li ama e li considera membri della famiglia è sempre troppo impegnato nelle guerre tra poveri per impegnarsi in guerre più importanti.
Stiamo tutti (compresa la sottoscritta) a litigare sul collare così piuttosto che sulla pettorina cosà, sulle diatribe tra allevatori e fautori dell'”amico che non si compra”, tra educatori e addestratori, addirittura tra educatori/addestratori della sigla X vs quelli della sigla Y… e intanto, per la nostra legge, chi tortura e uccide un cane “rischia” (e sai che rischio) ben diciotto mesi di galera (che non farà mai). Chi ruba un cane non verrà mai beccato perché non è neppure prevista l’opzione del furto (“Ho sporto denuncia alla Questura di Modena – si legge in una delle testimonianze riportate nell’articolo di Repubblica –  sono stati cortesi ma il loro modulo nemmeno prevedeva l’opzione furto, l’hanno registrata ‘smarrita'”).
Un database degli animali rubati non è mai stato neppure contemplato.

rapiti7Ora su Facebook è nata una pagina che si chiama proprio “cani rapiti”: basta dare una scorsa per capire che il fenomeno  esiste, che di sicuro non si tratta soltanto di leggende metropolitane… e che in fondo contano poco le reali motivazioni che spingono al furto.
Il fatto è che diversi cani vengono indubbiamente rubati (almeno nei casi in cui ci sono testimonianze, cade l’ipotesi dell’allontamento volontario) e che, allo stato attuale delle cose, la speranza di ritrovarli è veramente ridottissima. Anche se in alcuni casi si “presume” soltanto il furto, quando in realtà si tratta di semplici fughe, a me sembra evidente che di furti veri e propri ce ne sono parecchi.
Magari può anche succedere che si tratti di equivoci: il cane esce di casa per conto suo, qualcuno lo vede e lo ritiene perso/abbandonato, se lo carica in macchina e se lo porta a casa. Ma quando si trovano recinzioni divelte, o qualcuno vede i cani prelevati dai loro giardini e caricati su auto o furgoni, sembra proprio evidente che si tratta di furti, anzi di rapimenti belli e buoni (perché anche il concetto di “furto” è applicabile agli oggetti: quando si tratta di esseri viventi si dovrebbe parlare di “rapimento”).
Le leggi devono cambiare, questo è sicuro: gli animali domestici devono essere equiparati, se non proprio alle persone, almeno a figure “intermedie” (e per ora inesistenti, dal punto di vista legislativo) che, se fatte oggetto di violenze, uccisioni o rapimenti, prevedano un interesse maggiore di quello che verrebbe riservato a una bicicletta e pene decisamente più rilevanti di quelle previste oggi dal nostro ordinamento.
Basterebbe istituire questa “figura intermedia” per rendere le leggi più aderenti al sentire comune e per scoraggiare almeno parte dei delitti che vengono quotidianamente compiuti verso gli animali: e non capisco davvero perché le associazioni che hanno peso politico (e alcune ne hanno davvero tanto) non mollino qualsiasi altra battaglia (anche perché molte di esse sono davvero stupide) e non si dedichino anima e corpo ad ottenere una visione politica e legislativa  dell’animale domestico che vada oltre quella attuale, irrispettosa e talvolta ridicola.

rapiti8Nel frattempo non resta che cercare di prevenire (ben sapendo che “curare” sarà impossibile, o quasi), tenendo i propri animali il più possibile controllati: il che significa soprattutto che cani e gatti dovrebbero stare dentro casa, e che in giardino ci dovrebbero andare solo in presenza dei loro umani.
So benissimo che questo contrasta con l’idea che molti hanno del gatto, animale libero per antonomasia: e sono pure d’accordo sul fatto che i gatti stiano meglio liberi.
Sono d’accordo, d’accordissimo… ma le mie gatte stanno ugualmente in casa, perché nella nostra società la libertà comporta rischi troppo elevati: quindi baratto parte del loro effettivo benessere, e della loro natura selvaggia, con una maggiore sicurezza.
E’ una scelta mia personale, che può anche non essere condivisa… ma nel caso del cane, non c’è motivo al mondo per sbatterlo fuori a diventare facile preda di chiunque, dai rapitori agli avvelenatori.
La natura del cane NON è quella di fare il nano da giardino; la maggiore esigenza etologica del cane è quella di stare con il suo branco, e quindi con la sua famiglia, e quindi in casa.
Non regge neppure la storia del “cane da guardia”, perché anche lui ha molto più senso dentro casa (come sempre ripeto: temete che vi rubino le rose oppure il televisore, il pc e l’argenteria? Le cose davvero di valore, dov’è che le tenete? In casa o fuori? E allora perché il cane da guardia non dovrebbe stare nello stesso posto in cui stanno le cose di cui vi importa di più?).
Non regge la storia dell’esercizio fisico: perché in giardino il cane non ne fa affatto, di solito passa il tempo sdraiato all’ombra a non far niente. L’esercizio fisico deve farlo con voi, non per conto suo.
Insomma, non c’è una sola scusa valida per tenere il cane lontano dalla sua famiglia: quindi, per primissima cosa, cominciamo a tenerci i cani vicini, là dove devono e dove vogliono stare. Dove è nella loro natura stare.
Nel frattempo, chi può farlo dovrebbe anche sbattersi per leggi migliori e per una maggiore considerazione dei nostri fratelli pelosi: ma intanto cominciamo a proteggerli noi, non abbandonandoli in balia della parte sub-umana di questa nostra complicatissima, e tavolta sciaguratissima, specie.

Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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62 Commenti

  1. eccome se vengono rubati i cani.ogni furto ha uno scopo a me ne sono stati rubati 12 dodici l ULTIMO IL 22 10 2014 SI TRATTA DI CANI PER LA CACCIA AL CINGHIALE INFATTI TANTE BAZZECOLE SOL MICROCHIP CHE SERVE SOLO IN CERTE REGIONI MI VIEN DA PENSARE IO NON LI HO MAI RITROVATI ED STAVOLTA E COSI

  2. Ricordo un fatto accaduto quando ero molto piccola. Avevo si e no 2/3 anni, abitavamo in campagna con giardinone e AFFIANCO (proprio sul NOSTRO terreno) un campo di agility/addestramento tenuto da un amico di mio padre,

    Beh, i miei erano soliti prendersi cura dei cani che trovavano per strada, magari cercavano per un po’ il proprietario (grazie al cielo alcune volte lo trovavano!!) e magari poi lo tenevano o cercavano una nuova casa.
    Avevamo con noi a quel tempo Fufi, un cucciolone di pastore maremmano di si e no un anno, con noi fin da piccolissimo, e guendalina un pastore maremmano TIMIDISSIMO che qualcuno ci aveva “rifilato”. Maschio+femmina=cuccioli!!! Beh, un giorno erano spariti tutti. Mamma amazzata, cuccioli spariti e pure Fufi era scomparso. Credevamo fosse fuggito per il “malincuore”.

    Anni dopo mi raccontarono anche delle galline sparite, le oche…

    Ora che vivo in città, il mio piccolo(5 mesi) ha fatto amicizia con un tizio che sta ogni sera nella piazza sotto casa mia. Abbiamo iniziato a parlare, stavamo li delle ore tranquillamente poi da poco ci siamo mandati a quel paese. Siccome tempo fa mi ha confessato che un giorno aveva pensato di portarmelo via(chissà se era una battuta..mah!) e visto che me lo ha “confessato” era stupido farlo(intanto ci stavo molto più attenta al piccolo!!), ora la notte ho un’ansia tremenda quando lo porto giù. Infatti non scendo dopo le 8 e mezza e non prima delle 2 del mattino. Guardo da lontano se c’è ancora e in caso faccio il giro largo per non passargli davanti…grazie al cielo presto dovrebbero levarsi dalle scatole perchè il tempo non sarà più così piacevole!!!

    Aggiungo altre due cose: a una mia compagna di corso è capitato di trovare dei bocconcini nel giardino, quasi sicuramente avvelenati e nella mia città non sono i cinesi a mangiare i cani ma i quartesi ovvero gli abitanti della “città” (abbiate pazienza per me è come se fosse una zona di cagliari) di quartu. Tante sono le battute al riguardo ma ancora non ho capito perchè. Potrebbe essere per colpa di qualcuno che durante la guerra ha ceduto alla fame? O_ò Però è davvero noiosa la risposta che si riceve OGNI VOLTA che dici “eh dobbiamo andare a quartu..” “occhio che te lo mangiano!!” ok, l’abbiamo capito! BASTA!! >___<"

    • Elisabeth tieni il tuo piccolo al guinzaglio. Che intenti per ore 2, forse le 14 spero?
      Se quel tizio ti inquieta non uscire da sola……

      • Ma io se sono sveglia (e purtroppo lo sono spesso..soffro di insonnia notturna fin da piccola!!) sono capace di scendere alle 2 di notte, alle 4, alle 5…mi è indifferente! Anzi preferisco portalo giù poco prima di addormentarmi così sono sicura di non ritrovarmi laghi in camera al mio risveglio! E una zona tranquilla questa grazie al cielo! E poi vogliamo mettere con il trovarci un’intera piazza per noi dove correre????

        Per quanto riguarda il tizio lo evito anche perchè il cane ne è follemente innamorato e la cosa non mi entusiasma molto, anzi, mi infastidisce parecchio. Ho provato a farlo portare giù da mia madre ma da quando ho saputo che glielo fa avvicinare e che non intendeva evitarlo beh…ce lo porto io! Evito quegli orari e amen. :/

        Ah, ovviamente, quando vedo che c’è lui o i suoi amici cane legatissimo! Ma proprio per principio…anche se non penso che effettivamente lo prenderà (so pure dove lavora…e sono capacissima di andare a spaccagli la faccia) non voglio che gli si avvicini mai più in vita sua!! è.é

          • Si si, molto probabile! Ma tra vedere o non vedere…meglio evitare di lasciarglielo sguinzagliato sotto il naso, no?

            Male che vada ci facciamo due passetti in più ;D

  3. In provincia di Latina (ossia dalle mie parti) ci sono tanti furti di Beagle. Al mio vicino rubarono in giardino un cucciolo di pastore tedesco, mentre a Fondi(LT) a un mio conoscente rubarono un cucciolone di Caucaso.
    Il problema esiste eccome! I cani da caccia da sempre vengono rubati, mentre con l’ingresso di cinesi e altri zozzoni dell’est i furti hanno coinvolto tutte le razze per alimentare il mercato nero, i combattimenti tra cani e via discorrendo. Non sto dando la colpa solo agli immigrati ma il degrado generale che vive questa società è colpa anche di chi ha permesso ingressi incontrollati. Sempre dalle mie parti conosco benissimo casi di rapine in villa o appartamente con cani picchiati.

  4. Ci tengo a chiarire una cosa: la foto di apertura dell’articolo ritrae effettivamente un cinese che cattura un cane. Questa foto (tratta, credo, da un video che non ho neppure mai visto) l’ho scelta solo perché mi sembrava che illustrasse bene il concetto di “cane rapito”, ma non certo per creare polemiche né per scatenare commenti xenofobi.
    Visto che invece è successo, terrei a ricordare: a) che la foto in questione è stata taroccata, tempo fa, per far credere che l’episodio fosse avvenuto in Toscana: in realtà il video è stato girato in Cina e la bufala è stata lanciata per scatenare – appunto – reazioni xenofobe. Personalmente trovo tutto questo disgustoso.
    b) soltanto in alcune parti della Cina si consuma ancora carne di cane: moltissimi altri cinesi (la maggioranza) tengono cani e gatti come animali da compagnia, esattamente come noi. Lo stesso vale per la Corea e per altre nazioni in cui i cani vengono mangiati. Peraltro noi mangiamo le mucche, che sono sacre per gli indiani; mangiamo i cavalli, che per molte persone (compresa la sottoscritta, ex amazzone) sono membri della famiglia… e così via. Fossimo almeno una nazione di vegani, potrei capire certi atteggiamenti: ma così, sinceramente, non li capisco proprio. Ogni Paese ha le sue tradizioni, la sua cultura, le sue religioni e così via. E’ evidente che ciò che è normale per alcuni potrà fare orrore ad altri… ma il mondo funziona così e non mi pare il caso di condannare nessuno per la sua cultura: semmai si può cercare di cambiarla, di spiegare, di aiutare a crescere… ma non condannando, perché questo non ha MAI portato a nessun miglioramento (semmai ha portato soltanto a delle guerre);
    c) se il cane in Italia forse non si è mai mangiato, i gatti sono stati abbondantemente consumati in vari periodi storici, soprattutto in tempi di povertà e carestia. Cito solo il “paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi” della splendida “Creuza de ma” di De Andrè, che significa “paciugo in agrodolce di lepre dei tetti”… dove la “lepre dei tetti” è ovviamente il gatto.
    d) i cinesi che vivono e lavorano in Italia sono soggetti alle leggi italiane ed anche ai controlli sanitari italiani: pensare che qualche ristorante cinese serva cani in umido è semplicemente folle… e secondo me lo sa benissimo anche chi mette in giro certe dicerie. In ogni caso, l’ultimo ristorante di cui ho saputo che si cucinavano gatti (spacciandoli per conigli) era italianissimo.

    • Mio nonno mi raccontava che quando era giovane conosceva un tipo che mangiava cane, probabilmente li rubava dato che tutti i cani della zona lo odiavano ed era stato aggredito diverse volte. E anche di aver mangiato gatto, e che la cosa non era poi così eccezionale a quei tempi. Ma stiamo parlando del ’44, quando in Carnia regnava la miseria e i cosacchi, che requisivano tutto, quindi si mangiava tutto quello che capitava.
      Pensare che qualcuno decida di rischiare a rubare un cane solo per venderlo a un ristorante è ridicolo.
      Per me è più plausibile che vengano rubati per essere rivenduti o messi in riproduzione se sono di razza (anche vagamente, tanto chi prende il cane dagli annunci su internet non va tanto per il sottile, basta pagarlo poco) o per una ripicca verso il proprietario. A un mio parente due anni fa sparì il cane, si pensò che fosse scappato dato che c’era una cagna in calore in paese, ma qualche giorno dopo fu ritrovato morto e incaprettato con del fil di ferro. Ci sono dei sospetti su chi sia stato, ma naturalmente nessuno ha visto niente e il colpevole l’ha fatta franca.

    • Mi attacco a quest’ultimo commento, anche se ce ne sono stati di peggio, per chiarire una cosa: la foto di apertura dell’articolo ritrae effettivamente un cinese che cattura un cane. Questa foto (tratta, credo, da un video che non ho neppure mai visto) l’ho scelta solo perché mi sembrava che illustrasse bene il concetto di “cane rapito”, ma non certo per creare polemiche né per scatenare commenti xenofobi.
      Visto che invece è successo, terrei a ricordare: a) che la foto in questione è stata taroccata, tempo fa, per far credere che l’episodio fosse avvenuto in Toscana: in realtà il video è stato girato in Cina e la bufala è stata lanciata per scatenare – appunto – reazioni xenofobe. Personalmente trovo tutto questo disgustoso.
      b) soltanto in alcune parti della Cina si consuma ancora carne di cane: moltissimi altri cinesi (la maggioranza) tengono cani e gatti come animali da compagnia, esattamente come noi. Lo stesso vale per la Corea e per altre nazioni in cui i cani vengono mangiati. Peraltro noi mangiamo le mucche, che sono sacre per gli indiani; mangiamo i cavalli, che per molte persone (compresa la sottoscritta, ex amazzone) sono membri della famiglia… e così via. Fossimo almeno una nazione di vegani, potrei capire certi atteggiamenti: ma così, sinceramente, non li capisco proprio. Ogni Paese ha le sue tradizioni, la sua cultura, le sue religioni e così via. E’ evidente che ciò che è normale per alcuni potrà fare orrore ad altri… ma il mondo funziona così e non mi pare il caso di condannare nessuno per la sua cultura: semmai si può cercare di cambiarla, di spiegare, di aiutare a crescere… ma non condannando, perché questo non ha MAI portato a nessun miglioramento (semmai ha portato soltanto a delle guerre);
      c) se il cane in Italia forse non si è mai mangiato, i gatti sono stati abbondantemente consumati in vari periodi storici, soprattutto in tempi di povertà e carestia. Cito solo il “paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi” della splendida “Creuza de ma” di De Andrè, che significa “paciugo in agrodolce di lepre dei tetti”… dove la “lepre dei tetti” è ovviamente il gatto.
      d) i cinesi che vivono e lavorano in Italia sono soggetti alle leggi italiane ed anche ai controlli sanitari italiani: pensare che qualche ristorante cinese serva cani in umido è semplicemente folle… e secondo me lo sa benissimo anche chi mette in giro certe dicerie. In ogni caso, l’ultimo ristorante di cui ho saputo che si cucinavano gatti (spacciandogli per coniglio) era italianissimo.

  5. Tante volte si tratta anche di cani tenuti in condizioni pessime (o che qualcuno reputa pessime) e vengono prelevati per dargli miglior vita, si toglie il chip con l’aiuto di vet compiacenti e vengono dati in adozione a qualcun’altro. Purtroppo anche tra gli animalisti ci sono frangie estremamente estremiste. Comunque anche quando il mio era piccolo (3mesi) mi è successa una cosa strana con un tizio per strada, penso volesse con una scusa prendere il guinzaglio e portarsi via il cane come diceva la signora del cucciolo di Golden qualche commento più in alto. Pensavo fosse una mia paranoia e non ci ho dato peso, adesso qualche dubbio mi viene

  6. Sesto san Giovanni, provincia di Milano. . Vicino al negozio di scarpe Viganò sosta spesso uno zingaro con cani di razza.. con sguardi terrorizzati. .. mai un vigile che controlli.. se qualcuno è di zona faccia qualcosa.. io nn lavoro più lì. ..secondo me la maggior parte dei cani finisce a chiedere l elemosina.. I vigili dovrebbero girare con il lettore microchip e controllarli sempre tutti..

  7. Avendo un cagnino di due chili e mezzo (…che, oddio, sembra il fratello gemello della povera Trilly…) sono sempre stata abbastanza terrorizzata anche solo al pensiero di un eventuale furto; poi, quando mi dicono “Se lo porta nella borsetta stia attenta che gliela strappano!!” io vado in paranoia (fortuna che il topo in borsa non ci vuole stare, a parte se piove)
    Comunque ho sentito di gente che s’è vista rubare il (micro)cane dal giardino, chihuahua, pinscher, o anche solo una bestiola somigliante ad un cane di razza, basta che sia carino; purtroppo, non si tratta di leggende metropolitane. Uno dei tanti motivi per il patentino, finalmente?

    • Un altro che deve accendere il cervello prima di scrivere.
      Ma secondo te un ristorante può campare con qualche animale rubato ogni tanto?
      Sveglia, nei ristoranti serve cibo tutti i giorni, è per questo che gli animali da carne vengono allevati. Se un ristorante dovesse davvero vendere carne di cane rubato dovrebbe rubarne una decina alla settimana, mi sembrano un po’ tanti no? A parte che se la finanza vedesse una cosa del genere (e i ristoranti sono controllatissimi) il ristorante durerebbe due minuti e mezzo.
      Ma non si fa meno fatica ad andare a comprare carne regolare? Chi glielo fa fare a rischiare il lavoro e anche una denuncia per mangiare il tuo cane??

  8. Non riesco a leggere l’articolo, mi dice “Spiacenti, ma la pagina richiesta non è stata trovata.”. Sui cani rubati però posso dire la mia, altro che leggenda. Specialmente per quello che riguarda i cani dei cacciatori. Quando ero bambina a noi rubarono un magnifico setter inglese, forse incentivati dal fatto che, oltre ad avere il pedigree, era molto ben addestrato per la ferma e il riporto. Peccato che non fecero i conti col fatto che Dick, nonostante fosse un caro e buon setterino, aveva il suo caratterino e riuscì a fuggire per tornare a casa, qualche mese dopo, tipo Lassie, con le zampe martoriate, sporco e traumatizzato ma scodinzolante. Fortunatamente con Lupo non ho di questi problemi, oltre a essere un estremamente ligio al dovere cane da guardia, dagli sconosciuti non accetta neanche il cibo. In verità se uno sconosciuto lo chiama neanche si gira e se lo chiama troppo può essere che gli esca pure un “woof” di avvertimento. Lupo tende ad ignorare il prossimo se non gli viene “presentato” come “amico”. Sarebbe carino assistere alla scena di un ladro di cani che cerca di rubarlo.

  9. Non per mettere ulteriore ansia, ma..

    A parte, che nella mia zona era finita sul giornale, la notizia di un uomo al quale avevano rubato un cucciolone di pastore tedesco mentre era al campo d’addestramento. Il tipo si era voltato per recuperare il secondo cane e quando si è voltato di nuovo, il cucciolone era scomparso. (Era dentro al kennel, nel bagagliaio della macchina.)
    Il tipo -che ho incontrato un giorno per caso, mentre portavo il cane nei campi dietro casa ed i nostri cani si sono messi a giocare assieme- ha confermato la cosa. Cane mai più ritrovato. Si sospettava dei Rom.

    Poi un altro episodio.
    L’autunno scorso, ero in giro a passeggio con mia sorella e ci eravamo portate anche il cane.
    Abbiamo incrociato una coppia giovane. Avevo notato che la ragazza continuava a fissarci e a lanciare occhiate al ragazzo, al che ho pensato che volessero che so..Rapinarci? Domandarci qualcosa? Chiedere indicazioni?
    Invece no. Fissavano il nostro cane.
    Han continuato, finchè non ci siamo messe (io e mia sorella) a guardarli fissi e dopo un po’ questi si sono avvicinati.
    Falso allarme. Non erano delinquenti o altro. MA!
    Ci han raccontato, che qualche tempo prima, mentre erano fuori di casa, dei ladri erano entrati nel loro appartamento a rubare. I due ragazzi avevano una femmina cucciolona di rough collie che in quel momento era stata lasciata a casa da sola e bhe..Han portato via anche lei assieme a tutto il resto.
    La ragazza non si era mai rassegnata alla perdita e voleva vedere il nostro cane (tipo che l’ha smanacciato, ha guardato il nome sulla piastrina, il sesso e tutto..Lo ha abbracciato..) a tutti i costi, perchè a suo dire “Il suo cane era proprio identico a questo”.
    Non l’abbiamo fermata mentre smanacciava e tutto.
    Ci faceva tenerezza..Poverina, era distrutta..Ma il mio cane è maschio e proprio non poteva essere il suo..

    Questo per dire..Anche in casa o a due metri da te, volendo entrano e portano via il cane. Non sono leggende…Per cui bisogna SEMPRE tenere gli occhi aperti.

  10. Dall’ignoranza e dal razzismo di tanti commenti mi chiedo se ad essere rubati sono stati i cervelli dei commentatori. Magari per sperimentazioni mediche sull’horror vacui.

  11. Concordo con l’idea che i cani rubati sono quasi esclusivamente cani di razza (o di simil-razza) che vanno da gente che non ha i soldi per comprarli, o da altra gente che li mette in riproduzione.

    Nei cani di tipo bull, sì purtroppo al sud è facile che vengano presi come sparring partner per i combattimenti.

    Messe nere e roba simile le metterei meno che all’ultimo posto, o anche queste vanno a zone geografiche.

    Per la “Vivisezione” è una corbelleria di dimensioni epiche, un cane rubato servirebbe alla sperimentazione tra il niente e il di meno, a meno che non vediamo come “vivisezione” un adolescente sociopatico che tortura gli animali.

    Carne e pelliccia, maddai, Crudelia Demon è un personaggio di fantasia, ok Un malato di mente che si mangia un cane può esserci, ma un business? No di certo.

    Zooerastia? Ma la gente che si fuma? Ok, purtroppo la pratica esiste. Ma è una cosa che succede tra le mura di casa col proprio cane, di cui si conosce il carattere e la storia sanitaria. Non è che siccome è un argomento scabroso bisogna spegnere il cervello e non guardare i particolari ovvi. Sempre ok, per la legge dei grandi numeri magari uno di questi cani era rubato, ma non è sicuramente “una delle fini probabili”.

    Vorrei però spezzare una lancia in favore della polizia che “Non fa nulla”.

    Mettiamo che io abbia un pastore tedesco e che sia convinta che mi sia stato rubato. Mettiamo che la polizia abbia tanta buona volontà e voglia aiutarmi. E come mi aiuta? Pastori tedeschi ce ne sono millemila e si somigliano tutti. Che dovrebbe fare la polizia? Chiedere conto e ragione a chiunque abbia un pastore tedesco al guinzaglio? E setacciare le campagne per vedere anche i cani che al guinzaglio in città non li vedi mai?

    E’ un dato di fatto che l’anagrafe canina non è ancora completa o facilmente accessibile. E’ ancora più un dato di fatto che poliziotti e carabinieri non girano col lettore di microchip.
    Poi non tutti i cani hanno il microchip, che è L’UNICO modo che avrebbe un poliziotto per capire che il cane è quello rubato, perchè mica dalla foto lo riconosce. Aggiungiamo che chi ruba un cane potrebbe non essere così fesso da tenerlo nella zona in cui l’ha rubato (c’è chi è così fesso, e di solito sti cani poi vengono ritrovati dai padroni), e lo porta a 100 o 1000 km di distanza. Che si fa, si mobilita la polizia su tutto il territorio nazionale per controllare i microchip di tutti i cani “piccoli e bianchi” o “taglia media nero-focato”?

    Pur capendo la frustrazione di chi si vede lasciato in balìa di sè stesso, realisticamente con i fondi che che ci sono è veramente impensabile di poter “fare qualcosa”.

  12. Ho notato che le ipotesi sulle destinazioni dei cani rapiti sono praticamente le stesse avanzate dagli oppositori delle adozioni all’estero (le avevo inviato una mail in proposito, ma non so se l’ha ricevuta).
    Come sempre ottimo articolo, lucido ed esaustivo 🙂 Posso permettermi di aggiungere un’ulteriore precauzione? Dalle mie parti, un po’ di tempo fa, si è parlato di rapimenti di cani di piccola taglia (soprattutto di razza, pare). Per favore, teneteli al guinzaglio! Se si allontanano da voi più di qualche passo diventa facile prenderli all’improvviso e fuggire, e potreste non riprendervi dalla sorpresa in tempo per inseguirli.

  13. Io non lascio mai la mia cagnolina fuori in giardino da sola, è troppo socievole, la porterebbero via facilmente, quanto al tentare di portarmela via in strada DOVRANNO PASSARE SUL MIO CADAVERE!

  14. questo video nn è completo . l avevo visto in tv qualche mese fa purtroppo… e purtroppo dico che i mandanti di questi rapimenti sono i ristoratori cinesi, ne ho la certezza perche si è visto, nn aggiungo altro percheè poi sto nuovamente male

  15. A me hanno proprio tentato di portarlo via per strada, lo avevo al guinzaglio, ma per quanto ancora cucciolo, sembrava un orsetto, quello che mi ha fatto più incazzare, è che hanno cercato di raggirarmi per strapparmelo via….peccato che col mio cane c’era una tigre….se vedete una tr…..a con una cicatrice sulla guancia, bè, occhio!!! 😀

  16. Leggere questo articolo proprio mentre il mio cane stava da solo in giardino per alcune ore mi ha messo un sacco di ansia. Il giardino è tutto ben recintato, lo lascio solo fuori soltanto se è pieno giorno e per poco tempo,però la paura e la preoccupazione che forse sarebbe meglio lasciarlo dentro casa c’è. Ma davvero qualcuno scavalcherebbe 2 metri e mezzo di recinzione per cercare di rubare un cane “da guardia”?

  17. in effetti trasformarli da oggetti a qualcosa di diverso sarebbe cosa buona e giusta… scorsa settimana Jenny è stata pesantemente masticata da un pastore tedesco lasciato incustodito fuori dal cancello di un figliodisantadonna e poiché mia figlia Susy non ha lesioni evidenti (è stata solo pizzicata alla gamba) i carabinieri non mi han preso la denuncia!!

  18. In particolare … certi canili hanno norme restrittive giuste ,secondo me ,perchè un cane è una grossa responsabilitá e non tutti sono in grado di affrontarla (come si dovrebbe fare anche per chi decide di procreare )altri che non usano queste restrizioni e ,come ho letto ,non ti chiedono nemneno il nome ,lo fanno perchè sanno che qualsiasi altra situazione è meglio di quella che tanti poveri cani subiscono in certi canili che ahimè senza fondi non possono far fronte dignitosamente all alto numero dei cani ospiti ! Io mi auguro solo tanta fortuna per questi innocenti che hanno giá dovuto subire tante sofferenze.

  19. Ma ancora si crede che i cani vengano rubati perchè non si vuole comprarli o al canile abbiano norme restrittive (da un lato anche giuste )? I cani ‘rapiti’ purtroppo alimentano un traffico di cui gli usi sono innumerevoli …. ahimè sempre tragici per loro

  20. Dal 2003 la legge svizzera stabilisce che gli animali non sono oggetti… Una gran bella cosa se non fosse che però non è cambiato proprio niente 🙁 pene ridicole o inesistenti, interventi solo in casi eclatanti di maltrattamento… Mah… 
    Ora staremo a vedere come finirà per quella pensione per cani che ha ridotto talmente male un dogo da doverlo sopprimere 🙁 

  21. Fresca di giorni, abito in campagna ed i miei cugini lasciano liberi di sera (come fanno in tanti) i cani, ne hanno 4 – i 3 piccoli restano sempre in giardino, ma il grande (buonissssssssimo, non farebbe male ad una mosca) va “altrove” ed è sempre ritornato, ma si vede che non a tutti è gradito, infatti l’altra mattina è si “ritornato”
    ……l’hanno trovato morto con la bava alla bocca a pochi metri dalla porta di casa 🙁 – avvelenato – !!

    • Signor Claudio, si informi: i cani che si mangiavano in Cina non erano razze domestiche, ma animali da carne selezionati e allevati al posto delle nostre mucche e pecore, perché in Cina mancavano i pascoli (qualcosa dovevano pur mangiare). Quei cani lì non sono considerati animali da compagnia, così come lei non considera animali da compagnia quelli che si mangia: mucche, pecore, capre e magari anche conigli e cavalli (che per qualcuno sono animali da compagnia eccome!)
      E poi, se non vuole informarsi almeno usi il buonsenso: secondo lei cosa c’è da mangiare in animali come la povera Trilli della foto?

  22. Se proprio non si vuole riconoscere il lato affettivo, dovrebbero almeno riconoscere il lato economico: la maggior parte delle bici che si vedono in giro legate ai pali valgono forse una manciata di pelo di certi cani, bisognerebbe buttargliela giù così. Poi penso che non hanno i soldi per le cose basilari e dicono di doversi comprare pure le divise da soli e penso “se… figuriamoci se ci sono i soldi (come se servissero soldi, basta mettere lì uno a lavorare) per creare un archivio di cani rubati.”

    • Posso chiederle dove è successo? Anche quando il mio era cucciolo (l’anno scorso più o meno) ho incontrato un tizio che con una scusa voleva gli passassi il guinzaglio, tra l’altro lo vedevo spesso nei giorni precedenti, dopo quest avvenimento non l’ho più visto in giro. Mi ha sempre puzzato questa cosa. Ancora adesso (nel dubbio) agli sconosciuti dico che è un meticcio

  23. Rossana..hai ragione…anche io andai al canile ..stessa cosa… Poi trovai il musetto della mia Luna in un sito…e dopo due giorni era mia…sette mesi dopo mi chiama il canile per iniziare i controlli per adozione…ma io dico…OK.. Per tutto quanto ma dopo sette mesi????

  24. Sono d’accordo con te su tutto tranne che sul paragrafo…. INVECE DI RUBARLI POTREBBERO ANDARE AL CANILE. Sicuramente sarai andata in un canile a cercare di prendere in adozione un cane…. se si andasse alla Casa Bianca ci sarebbero meno controlli, si dovrebbero apporre meno firme, non saresti schedata così come al canile.

    • Dipende quali canili. Cmq effettivamente almeno al canile ti chiedono un documento. Ma certe associazioni che staffettano cani? Ci sono quelli seri e chi ti scarica il cane all’autogrill più vicino e tanti saluti. Ad un mio amico che ha adottato un cucciolone dalla Puglia non hanno nemmeno fatti domande, solo il modulo da inviare via mail (dove puoi scrivere quello che ti pare, se nessuno controlla) e lo hanno avvisato dove e quando sarebbe passata la staffetta!

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