di VALERIA ROSSI – Qualche mese fa, ad un mio seminario, uno degli organizzatori tirò fuori dal box uno dei suoi cani. Non appena ne apparve il muso, io gli chiesi: “Maddài, hai un Eurasier?”, abbastanza sorpresa, vista la rarità di questa razza.
E subito venni subissata da complimenti per aver riconosciuto subito il cane, con frasi come “Eh, si vede proprio che sei una cinofila esperta!”
Perché di solito l’Eurasier viene preso per un Chow chow.
Effettivamente, qualcosa del Chow ce l’ha: se però dovessi proprio confondermi, almeno da lontano, forse troverei più logico scambiarlo con un Wolfspiz, a cui somiglia decisamente di più (tranne che nel colore, visto che il Wolfspitz può essere solo grigio, mentre nell’Eurasier tutti i colori sono ammessi tranne il bianco. Per la cronaca, quello in questione era fulvo: altrimenti avrei potuto toppare anch’io clamorosamente e dire “Maddai, hai un Wolfspitz?”, facendo una figuradimmè anziché beccarmi i complimenti per le mie conoscenze cinofile).
Purtroppo anche il Wolfspitz lo conoscono in pochissimi, quindi è abbastanza normale che l’Eurasier venga scambiato per un Chow chow, razza decisamente più nota: però sarebbe un Chow decisamente brutto, troppo lungo e troppo alto, con orecchie troppo appuntite e muso troppo lungo! Ha pure un discreto angolo posteriore, mentre il Chow dev’essere drittissimo dietro, tanto da acquisire la caratteristica andatura “sui trampoli”…
Insomma, alla fin fine il destino dell’Eurasier è quello di essere scambiato per un brutto Chow, o per un meticcio di Chow: e questa seconda interpretazione non è poi così lontana dalla realtà, visto che la razza origina proprio da un primo incrocio tra Chow e Wolfspitz (inizialmente chiamato appunto “Wolf-chow”) a cui venne poi aggiunto il Samoiedo.
ORIGINI E STORIA
Questo spettacolare “spitzone” dall’aria molto primitiva, quasi primordiale… in realtà ha una storia recentissima: la sua prima apparizione avvenne infatti nel 1960 (è una delle pochissime razze canine ad essere più giovane di me!).
Anzi, in realtà nel ’60 apparve per la prima volta il “Wolf-chow”, selezionato con l’intenzione di farne “a very special family dog“, un cane speciale da famiglia. L’Eurasier vero e proprio, quello che possiede anche sangue di Samoiedo, venne riconosciuto dall’FCI solo nel 1973.
Ora, chiunque conosca almeno un po’ il carattere del Chow chow e del Wolfspiz potrebbe lecitamente chiedersi: “Ma chi è stato quel pazzo che ha pensato che il cane da famiglia ideale potesse derivare dall’unione di due razze note soprattutto per farsi gli stracavolacci loro e per essere praticamente l’antitesi della docilità e della facilità di addestramento?”
Ebbene, il pazzo è stato Konrad Lorenz.
Sì, sì, proprio lui: il premio Nobel, il padre dell’etologia, lo scopritore dell’imprinting, l’autore di tanti Sacri Testi sui quali tutti i cinofili del mondo hanno studiato e si sono documentati. In realtà poi a lavorare sulla razza furono soprattutto due cinofili tedeschi, Julius Wipfel e Charlotte Baldamus: ma l’idea di creare un cane nuovo e “speciale” venne proprio a Lorenz. Alla selezione della razza si lavorò in modo molto scientifico, con la collaborazione dell’Università di Gottinga (che si occupò della parte genetica) e del Max Planck Insitute di Heidelberg per la parte comportamentale.
E il risultato quale fu? Fu davvero un very special family dog, come vedremo subito parlando di…
CARATTERE ED ATTITUDINI
Se per “cane da famiglia” intendiamo “cane facile da addestrare”, allora l’Eurasier non è proprio il massimo dei massimi. Se però pensiamo ad un cane dolce, affettuoso, buono con i bambini e legatissimo ai suoi umani, ma capace anche di essere un affidabile guardiano… allora sì, ci siamo proprio in pieno.
Probabilmente per Lorenz & C. erano queste le doti fondamentali, abbinate ad una scarsa propensione a fare cose divertenti ma non sempre gradite, tipo saltare addosso o avere i “trip moment” scatenati e casinari.
Missione compiuta, da questo punto di vista: perché l’Eurasier abbina la riservatezza del Chow alla dolcezza del Samoiedo, condendo il tutto con l’attitudine alla guardia del Wolfspitz e con il grande attaccamento alla famiglia che caratterizza un po’ tutte e tre le razze (anche il Chow, per quanto non lo dimostri in modo plateale quanto le altre due).
Per quanto sappia abbaiare anche in modo deciso all’avvicinamento di un estraneo, l’Eurasier ha ben poca aggressività (se però gli rompete le scatole quanto basta, sa reagire anche con decisione: non è che sia un bamboccione disposto a subire qualsiasi angheria) e pochissimo predatorio: “non ha istinto per la caccia” sta addirittura scritto nello Standard.
Che non è docilissimo (nel senso che non sarà mai un cane-soldatino) l’ho già scritto: però il cucciolo è facile da educare (in particolare, sembra che sia un vero genio nell’imparare rapidamente la pulizia casalinga), almeno se si parla di educazione di base… che è poi l’unica che serve davvero ad un “family dog”.
In pratica, l’Eurasier è un perfetto “cagnone da compagnia”, con molte delle doti che si cercano solitamente nelle razze da compagnia, ma senza i difetti più diffusi (come quello di abbaiare a vanvera: lui è molto silenzioso).
Se la si vuole vedere in senso negativo (come fanno i detrattori di quella che ho sentito definire “una razza inutile”), non è il cane più addestrabile del mondo: non solo per la parte di “capatosta” ereditata dal Chow, ma anche perché non ha attitudini particolari, se non la già citata propensione alla guardia.
“Che ci fai, con l’Eurasier? Niente!”, sostengono gli amanti del cane da lavoro.
Ma allora, che ci fai con un Chow chow? E se è per questo, che ci fai con un Maltese, o con un Bouledogue francese?
L’Eurasier, ripeto e sottolineo, è un cane da compagnia. Un family dog, punto. La sua attitudine è quella di fare il cane, e di farlo in modo misurato e moderato: il che non significa che si tratti di un cane “spento” o apatico: tutt’altro! E’ allegro, dinamico, atletico. Però non è un casinista.
Ieri ho scritto in un articolo dei vari modi in cui la mia rottweiler (classico cane da lavoro chessafareunsaccodicose) tenta quotidianamente di uccidermi giocando, o chiedendo attenzioni, o proprio lavorando (per esempio: ha un bellissimo richiamo, peccato che non sempre le funzionino i freni. Quindi, all’ordine “Vieni!”, spesso e volentieri mi si scatafascia contro le ginocchia: al che si sentono ululati lupini, che non provengono dal cane ma da me).
Facendo due conti, tra l’altro… Lorenz nel 1960 aveva 57 anni: un’età in cui solitamente una persona normale, con una famiglia normale, desidera un cane e non un bulldozer (sì, lo so che io sono ancora più vecchia di così e che mi son presa il rottweiler: ma infatti io non sono mica normale).
Chissà, se l’idea gli fosse venuta trent’anni prima, magari oggi avremmo un Eurasier casinista e/o capace di andare in IPO3: ma moltissime famiglie ringraziano sicuramente il cielo per il fatto che invece l’idea gli sia venuta in età più avanzata, perché così possono godersi un cane tranquillo, socievole ma anche riservato, molto giocherellone da cucciolo (sempre senza essere un bulldozer) ma decisamente pacato da adulto, capace di sopportare anche i bambini-bulldozer senza mangiarseli a colazione e di interagire con chi viene invitato a casa sua senza aggressività, ma anche senza sentire il bisogno di buttargli le zampe al collo e la lingua in bocca.
Oddio… in realtà l’estraneo bene accetto dalla sua famiglia viene guardato con quel filino di schifo che non guasta mai, e col fumetto che dice “Se te ne restavi a casa tua non dispiaceva a nessuno, tantomeno a me: ma già che sei qui potrei perfino permetterti di farmi una carezza, sempre se ti lasci annusare per benino e se non esageri nelle effusioni”.
Personalmente ci resto un po’ male quando un cane mi approccia in questo modo (non per niente mi sono presa quella che invece ti butta le zampe al collo e ti ficca la lingua in bocca): ma la stragrande maggioranza delle persone apprezza moltissimo, quindi la riservatezza dell’Eurasier – che è comunque meno accentuata di quella del Chow, il cui fumetto dice proprio: “Potevi restartene a casa tua”, punto – è sicuramente una dote e non un difetto (sempre per le persone normali).
L’unico vero lato negativo, nell’Eurasier, è la scarsa socievolezza con i suoi simili. Almeno per quanto riguarda i maschi bisogna andarci giù pesanti in termini di socializzazione del cucciolo, se non vogliamo ritrovarci un cane tendente al rissosetto andante.
Però, in realtà, questo discorso esula dal concetto di “family dog”: come cane unico (e solitamente il cane di famiglia “è” unico), l’Eurasier è davvero “very special“.
Non sarà il vostro cane ideale solo se pensate di dotarvi di un branco, o se siete persone che amano fare stalli e quindi hanno continuamente cani di vario tipo che entrano ed escono di casa: però l’Eurasier non è neppure un completo asociale. Gli si può tranquillamente affiancare un singolo compagno di sesso opposto, possibilmente anche della stessa razza (ebbene sì, è un filino razzista): dopodiché forse è meglio fermarsi lì.
E tutte le foto di gruppo che corredano questo articolo?- dirà qualcuno. Be’… non conosco i cani ritratti e non posso andare a guardare sotto la pancia di nessuno di loro: ma sono quasi disposta a scommettere sul fatto che siano in gran parte femmine.
SALUTE ED IGIENE
Come molti spitz, l’Eurasier è un cane robustissimo: purtroppo nessun cane al mondo è del tutto esente dalle “classiche” malattie genetiche (displasia dell’anca e del gomito, patologie oculari, entropion eccetera), ma in questa razza l’incidenza è mediamente molto bassa e bisogna proprio essere particolarmente sfigati per incapparvi (stavo per dire “a meno che non prendiate il cucciolo da un cagnaro”… ma non succede quasi mai, perché i cagnari trattano solo le razze più diffuse e questa non lo è affatto).
Per quanto riguarda il lato “igiene e bellezza”, se volete davvero un bel cane (perché l’Eurasier è indiscutibilmente un gran bel cane) dovrete lavorare parecchio di spazzola: ma non così tanto come potrebbe sembrare a prima vista.
Certo, i periodi della muta metteranno a dura prova il vostro bidone aspiratutto (non ce l’avete? Compratene uno subito, se pensate di prendervi un Eurasier!), ma questo vale per tutti i cani a pelo lungo e semilungo (e stendiamo un velo pietoso sul quantitativo di peli che mi seminano per casa i miei cani a pelo corto).
E a proposito di pelo: per favore, non cadete anche voi nel solito luogo comune “cane peloso=cane che deve vivere al freddo”, con cui ho dovuto scontrarmi per secoli quando allevavo siberian husky: il mantello del cane è un termoprotettore, non un termoforo. Il pelo protegge sia dal freddo che dal caldo: e se fa molto caldo il cane si limita a liberarsi del sottopelo (perché è quello il “termoforo”), con conseguente superlavoro per il bidone aspiratutto ma senza alcuna necessità di tosare nessuno. In compenso è vero che il freddo lo regge benissimo: ma scordatevi che questo significhi “cane che può vivere sempre e solo in giardino”. Si offenderebbe a morte, perchè lui – da bravo cane da compagnia – vuole (e deve) stare vicino a voi.
ORIGINE: Germania
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE. 06.01.1994
UTILIZZAZIONE: Cane da compagnia
CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 5 – Cani tipo Spitz e tipo primitivo
Sezione 5 – Spitz asiatici e razze affini- Senza prova di lavoro
ASPETTO GENERALE
Cane di media taglia, equilibrato, ben costruito, di tipo Spitz, con orecchi eretti e mantello in vari colori. La lunghezza del pelo dovrebbe essere tale da lasciar vedere le proporzioni del corpo. Media ossatura.
PROPORZIONI IMPORTANTI
• La lunghezza del dorso è leggermente maggiore dell’altezza al garrese
• La lunghezza del muso e quella del cranio sono quasi uguali
CARATTERE – COMPORTAMENTO
Sicuro di sé, calmo, di umore sempre uguale, con gran resistenza ad ogni provocazione. Attento e sveglio, senza essere rumoroso. Ha un legame molto stretto con la famiglia. Riservato con gli estranei, senza essere aggressivo. Non ha istinto per la caccia. Per il completo sviluppo di queste sue qualità, l’Eurasier ha bisogno di un costante contatto con la famiglia dove vive e di un addestramento indulgente ma costante.
TESTA
cranio equilibrato ma non troppo ampio. La forma della testa, vista da sopra e di lato, è quella di un cuneo. Canna nasale e cranio sono paralleli.
REGIONE DEL CRANIO
fronte piatta con sutura metopica distinta. Occipite ben definito. Stop appena definito.
REGIONE DEL MUSO
Tartufo di media grandezza, pigmentato di nero. Muso non troppo grossolano, né troppo appuntito. Si assottiglia verso il tartufo. Canna nasale diritta e mandibole diritte.
Labbra: i bordi delle labbra sono tesi e con pigmento nero.
Mascelle/Denti forti; larga dentatura nella mascella inferiore. Forte dentatura completa (42 denti secondo la formula dentaria). Chiusura a forbice o a tenaglia. Gli incisivi superiori o si sovrappongono strettamente agli inferiori o vi si appoggiano. I premolari e i molari sono inseriti allineati, senza interruzioni. Tutti i denti devono essere perpendicolari alla mascella.
Guance appena pronunciate.
Occhi scuri, di media misura, non troppo infossati né sporgenti. Taglio leggermente obliquo. Bordi palpebrali con pigmento nero e strettamente aderenti.
Orecchi inseriti distanziati tanto quanto l’ampiezza della base di un orecchio. Di media misura e triangolari. Orecchi eretti con punte leggermente arrotondate. Le punte degli orecchi e il centro dello stop dovrebbero formare un triangolo quasi equilatero.
COLLO
di media lunghezza, in armonia con l’aspetto generale. Ben muscoloso. La pelle della gola è strettamente aderente. S’inserisce fluidamente nel corpo.
CORPO
Aspetto generale dal dorso forte, non troppo corto. Garrese pronunciato. Dorso fermo e diritto. Molto ben muscoloso. Rene di buona lunghezza e ampiezza, molto muscoloso. Groppa diritta, ampia e forte. Torace: arriva ai gomiti con una cassa toracica ovale. Petto ben sviluppato senza essere pronunciato. Sterno lungo, che si estende ben all’indietro. Linea inferiore leggermente rilevata.
CODA
inserita diritta, rotonda e ferma, di buon spessore, si assottiglia verso la punta. Pelo cespuglioso. Portata appoggiata sul dorso diretta in avanti, o piegata leggermente di lato, o arrotolata. Quando pende, raggiunge il garretto.
ARTI ANTERIORI
Aspetto generale visti dal davanti: diritti e paralleli. Visti di lato, moderatamente angolati.
Braccio e avambraccio di lunghezza quasi uguale. Spalle ben muscolose. Posizionate leggermente oblique. Braccio di media lunghezza, ben muscoloso. Gomiti aderenti al torace. Avambraccio di media lunghezza, ben muscoloso. Carpo forte. Metacarpo di media lunghezza, del tutto diritto se visto dal davanti; se visto di lato, un poco inclinato in avanti. Piedi anteriori ovali; dita serrate, moderatamente arcuate. Unghie forti con pigmento scuro. Cuscinetti fermi, ben imbottiti, con pigmento scuro. Pelo fitto fra i cuscinetti.
POSTERIORI
Aspetto generale visti dal dietro, diritti e paralleli. Visti di lato, presentano moderata angolazione. Coscia e gamba di quasi uguale lunghezza. Bacino leggermente obliquo. Coscia di media lunghezza con muscoli forti. Ginocchio solido, con angolo non troppo aperto. Gamba di media lunghezza, ben muscolosa. Tarso non troppo disceso, fermo, non girato in fuori né in dentro. Metatarso di buona lunghezza e ampiezza; verticale se visto di lato. Piedi posteriori ovali, dita serrate, moderatamente arcuate. Unghie forti con pigmento scuro. Cuscinetti fermi, ben imbottiti. Pelo spesso fra i cuscinetti.
ANDATURA copre molto terreno con forte spinta del posteriore e buon allungo.
PELLE
tesa, pigmentata.
MANTELLO
PELO
su tutto il corpo un fitto sottopelo e un pelo esterno di media lunghezza, mollemente aderente. Pelo corto sul muso, orecchi e parte anteriore degli arti. Coda, parte posteriore degli anteriori (frange) e posteriori (calzoni) sono ricoperti di pelo lungo. Il pelo sul collo è solo leggermente più lungo che sul corpo, e non forma una criniera.
COLORE
tutti i colori e combinazioni di colore sono permessi con l’eccezione del bianco assoluto, macchie bianche, o color fegato.
TAGLIA E PESO
Altezza al garrese: Maschi 52 – 60 cm Femmine 48– 56 cm
Peso Maschi 23 – 32 kg Femmine 18 – 26 kg
L’equilibrio delle proporzioni è la cosa più importante, ma gli ideali da raggiungere sono un’altezza e un peso medi: altezza al garrese maschi 56 cm., femmine 52 cm; peso maschi 26 kg, femmine 22 kg.
DIFETTI:
qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità.
DIFETTI ELIMINATORI
• Mancanza di corrette caratteristiche sessuali
• Assenza di uno solo o più incisivi o canini; assenza di un solo o più premolari 3 o 4, o uno solo o più molari 1 o 2 . Anomalie nella chiusura
• Ectropion, entropion; occhi troppo infossati o troppo piccoli
• Distichiasi (ciglia allineate in due file)
• Orecchi semi-eretti o pendenti
• Coda piegata
• Forte mancanza di pigmento
• Nervosismo, timidezza, eccessiva diffidenza
• Aggressività
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto
Per amor di verità: non c’è nessun errore di traduzione. In “So kam der Mensch auf den Hund”, Lorenz parla proprio d’incrocio fra pastore (tedesco?) e chow. La cagna Stasi è infatti definita testualmente come “eine meiner Chow-Schäferhund Mischlinge”. La parola “wolfspitz” non compare neanche una volta. La pubblicazione citata è quella che si sofferma più diffusamente sui cani.
L’eurasier mi ha sempre affascinato! E nello stesso tempo anche il wolfspitz si cui ho letto l ottimo articolo. Non saperi scegliere…. La più grande differenza sta nel fatto che il wolfspitz è più addestrabile e che va d’accordo con i suoi simili? Restando comunque un cane per famiglie. Ho capito correttamente?
Complimenti per la descrizione precisa e accurata io ho un Eurasier che ha 5 anni lo consiglio a tutte le famiglie con bambini è un angioletto affettuoso ma allo stesso tempo educatissimo e poco invadente….io sono rimasto affascinato da questa razza e pensare che il mio Miscia l’ho preso al canile all età di 2 anni appena compiuti semplicemente eccezzionale….se ne entrerete in possesso non ne potrete fare piu a meno e quando sarete a spasso preparatevi perche la gente vi dirà “è un chow?” a me lo dicono spessissimo perche essendo tutto nero il mio ha la lingua completamente pigmentata di nero mentre quando sono di colori piu chiari la lingua si pigmenta anche di due colori viola e rosa è troppo buffa, cmq io mi fermo pazientemente da queste persone e spiego a loro che non è un chow perchè onestamente mi sento offeso se fosse un chow sarebbe proprio bruttino come forma!!!!!
cmq complimenti e sono felicissimo che finalmente si aprano articoli su questa fantastica razza canina….
Peccato che né l’ECI né l’allevamento della Valle del Condor ( che sono + o – la stessa entità…) abbiano risposto alle nostre mail. Comunque dall’estero ci hanno risposto immediatamente e oggi viviamo felici col nostro splendido eurasier!!!!!
Ne ho visto uno soltanto, al mercato della frutta con i suoi umani austriaci. Femmina, l’ho carezzata abbondantemente e lei non faceva né ai né bai cioè subiva senza considerarmi di striscio… L’umana ha detto che è un cane dolcissimo.
Da fan sfegatata di Lorenz finalmente scopro come caspita si chiama la razza che ha creato. Grazie grazie grazie!
ma il fatto che abbia pochissimo istinto predatorio lo potrebbe far convivere bene…per esempio con i gatti? 🙂
bellissimo!!! quest’anno sono stata in Germania qualche gg e una mattina ho trovato un signore con al guinzaglio un esemplare di questa stupenda razza e riconoscerlo al volo mi ha dato un enorme senso di soddisfazione XD
Bene, benissimo, Valeria. Ora finalmente potrai scrivermi come perdindirindina si pronuncia “eurasier”. Io ho sentito solo una volta un suono tipo “iurèjier”, ma non so se fosse solo uno starnuto.
La prima cosa che ho pensato è stata: “è imparentato con il Samoiedo”! 🙂
È proprio un bel cane. Ho sempre pensato che fosse nato come pastore o guardiano, basandomi sul suo aspetto… perché i suoi colori e il pelo leonino mi ricordano un pochino il Caucaso… con stazza e muso del Samoiedo. E invece era il Chow. Non ci sarei mai arrivata! 😀
Grazie per la Rivelazione!
Voi appassionati di razze, non dimenticatevi dei meravigliosi meticci “collocati” nei canili al freddo! Sono meravigliosi! <3 <3 <3
gorgeous..!!
Bellisssimmmmi
<3
Come al solito articolo simpatico e completo. Speriamo solo che diffondendolo non si arrivi alla moda, quindi ai cagnari!
Hai ragione Marta,ed è per questo che l’Eurasier Club Italiano tutela la razza cercando di evitare che gli Eurasier finiscano nelle mani dei cagnari !!
Bellissimi .
Interessantissimo articolo su una razza che sembra affascinante e che vorrei conoscere meglio. Qualcuno sa indicarmi dove reperire ulteriori notizie? Ho cercato sul sito dell’enci e pare non ci siano allevatori di questa razza con affisso.
Per Francesca Delunas: esiste un club che tutela la razza in Italia, e collabora con la più importante associazione internazionale di allevatori di Eurasier (IFEZ), l’Eurasier Club Italiano
Francesca Delunas,come ti ha spiegato Cristiana esiste un club in Italia ,l’ECI, che tutela la razza in Italia. Inoltre non è corretto che in Italia non vi siano allevatori con affisso ENCI,l’allevamento “della Valle del Condor” alleva unicamente Eurasier dal 1994 ed è socio dell’Eurasier Club Italiano.
Una delle mie razze preferite…speriamo continui ad essere poco conosciuta e non diventi una moda o verrà rovinata come tante altre da cagnari in cerca di facili guadagni.
una vita che lo aspettavo
Ma ke meraviglia….nn sapevo nemmeno ke esistesse…io ho un chow chow e confermo tutto quello ke hai scritto…
Ma il bianco è stato escluso per differenziali dal samoiedo o ci sono altre ragioni?
Il motivo per cui potrei scegliere un Eurasier è che è un cane da famiglia (se ne volessi uno) ma ha il fascino dello Spitz e dei primitivi
Penso proprio che il bianco voglia distinguerlo dal Samoiedo.
Leggendo “L’anello di re Salomone” ho sempre pensato che questo cane fosse frutto dell’incrocio tra pastore tedesco e chow. Forse la razza “pastore” era stata tradotta male…
Direi proprio di sì, perché Lorenz ha sempre parlato di “wolfspitz” anche nei suoi libri.
finalmente un articolo ben fatto sull’Eurasier.
Lo condivido subito, magari diminuiranno le persone che vedendomi passare con i miei cani azzarderanno ad indovinare la razza facendo i finti esperti… facendo solo brutte figure (e succede anche con veterinari).
intanto, il mio cucciolo:
La foto di quello che sta dormendo ha una somiglianza impressionante con il samoiedo: se fosse bianco sarebbe identico, anche nella struttura e nel portamento il samoiedo si nota tantissimo
Bellissimo, mi piacerebbe conoscerne qualcuno dal vivo
Mi è venuto un prurito da Eurasier…. Mh… Grosso problema..! 😉
leggendo questo sito, pensavo di volere un samoiedo
ho camboato idea
voglio un eurasier *_*
quando potrò tenere un cane, sarà uno di questi *_*