di VALERIA ROSSI – Praticamente ogni santo giorno mi capita di chiedermi: “ma i giornalisti, conoscono ancora la vergogna?”. Non me lo chiedo solo in tema cinofilo, purtroppo: ma quello cinofilo è il campo che mi interessa di più e quindi mi preoccupano sempre più l’enfatizzazione eccessiva, l’uso di termini tanto roboanti quanto fuorvianti, la ricerca del sensazionalismo ad ogni costo.
Ogni santo giorno mi dico: “Ci sarà un limite, da qualche parte…” ed ogni santo giorno vengo smentita: ieri, per esempio, sulla Gazzetta di Mantova, ho trovato termini che fino ad oggi non avevo ancora visto usare da nessuno, parlando del tentativo di cattura di un cane randagio: “Safari” (già nel titolo) e “caccia grossa” nel testo.
Insomma, siamo proprio arrivati a “gridare aiuto aiuto è scappato il leone, per vedere di nascosto l’effetto che fa“.
Ovviamente “l’effetto che ha fatto” è stato quello di allarmare i lettori: e il tutto per cosa?
Per un cane indubbiamente di grossa taglia, accusato (non si sa con quali prove e con quale attendibilità) di aver ammazzato un cagnolino e (testualmente) di avvicinarsi “con fare minaccioso alle abitazioni, in cerca di cibo“: cosa che ovviamente “semina il panico” (ettepreva. Poteva forse mancare la frase fatta sul panico?)
Però, qualche riga sotto: “non si hanno informazioni di atteggiamenti di minaccia o tentativi di aggressione a persone” (ma un minimo di coerenza?!?), e “i numerosi tentativi di cattura per il momento hanno dato esito negativo, anche in conseguenza della natura sospettosa dell’animale che non si lascia avvicinare“.
E allora vi do la notiziona dell’anno, attenzione attenzione: un cane che non si lascia avvicinare, solitamente neppure si avvicina.
Quindi non si capisce perché, tra i commenti, debbano fioccare i soliti “e se aggredisse un bambino?”.
Altra notiziona dell’anno: un cane che non si lascia avvicinare potrà avere un fare impaurito, un fare sospettoso/diffidente… ma minaccioso magari anche no.
Eppure il giornalista utilizza proprio questo termine, con il preciso intento di procurare allarme fin dalle primissime righe.
Ed io continuo a chiedermi: perché?
Questa gente è tenuta a fare un corso accelerato di cinofobia, prima di essere ammessa a una redazione?
Sono stati morsicati tutti da piccoli? Tutti traumatizzati da Cappuccetto rosso?
Che cos’ha nella testa questa pletora di giornalisti incapaci di scrivere una cronaca minimamente sobria e di porre, sì, l’accento sul fatto che forse è meglio non andare a fare puccipucci ad un cane di quelle dimensioni, ma anche di far capire che ‘sta povera bestia è solo confusa e preoccupata, e che non c’è bisogno di utilizzare termini come “caccia grossa” che magari invitano qualcuno a sparargli addosso?
Tra i commenti apparsi sulla pagina FB della Gazzetta, in mezzo a molto buon senso (per fortuna), appare anche qualche giustiziere della notte. Appare chi si preoccupa del fatto che il cane sia rabbioso (ma quand’è che capiranno tutti che la rabbia in Italia è stata debellata?). Ma appaiono anche persone che sostengono che questo cagnone gironzoli in zona da mesi, razziando cassonetti.
Com’è che se ne sono accorti solo adesso?
Com’è che l’ASL gli ha somministrato “bocconi con tranquillante” senza riuscire a prenderlo neanche così?
In tutta questa storia io non vedo nessuna minaccia (se non forse per gli altri cani: ma questo è normalissimo, trattandosi di un grosso maschio adulto) e nessun panico, se non quello indotto da tanta incompetenza e da tanto, troppo allarmismo giornalistico da quattro soldi.
Mi auguro solo che ‘sto povero cagnolone venga catturato in modo incruento e rieducato in modo da poter ritrovare fiducia nell’uomo (anche se in fondo ha tutte le ragione del mondo a non fidarsene affatto)… ma chissà se ne avremo mai notizia.
Un recupero non fa scena e non scatena alcun panico, quindi al giornalismo di oggi non interessa.
qualcuno ha commentato la notizia sulla pagina del Gazzettino di Mantova con un link a questo articolo. dai, che forse qualcuno della LORO Redazione legge anche i commenti qui sotto di noi lettori di Tpilcane…
spero che prima o poi venga varata una legge che permetta ai cani di “querelare” i giornali che pubblicano notizie diffamatorie.
ma la gente non sa nemmeno distinguere se un cane abbaia (in modo minaccioso o meno non importa) a persone e/o cani per comunicare a distanza tra loro. ieri ero in passeggiata con due cani al guinzaglio (la mia e il suo amico – “grande e nero” , che ha abbaiato amichevolmente all’altra amica sua, che ci aveva adocchiato dal proprio poggiolo. una signora dietro di me ha detto:”Oh mamma”!….ma sta abbaiando, tra l’altro in maniera pacifica, ad un altro cane….mica a te, pirla! già così, con cani legati e tranquilli verso le persone, si scatena il panico. se si comincia a parlare di grosso cane libero che gira indisturbato è un attimo che chi ha paura anche solo di “cani di famiglia” equilibrati passi alle armi…consiglio ai cinofobi della zona di chiudere le porte a chiave dall’interno. la belva potrebbe aprirsele da sola premendo le zampe sulle maniglie….io metterei anche un bel coprifuoco. salvare prima le donne e i bambini….chiudete le scuole. chiedere subito fondi per la cattura alle istituzioni europee. presto!
E quelli che ti chiedono “Perchè abbaia..?” …perchè non sa miagolare, a scuola nella seconda lingua aveva sempre l’insufficienza…
è sicuramente colpa degli insegnanti…studierà durante l’estate per il debito formativo…
Nel paese del corporativismo come possono funzionare gli ordini professionali?
E se non funzionano gli ordini professionali, cosa regola le professioni se non la legge ed il mercato?
Ingrata patria, non avrai le mie ossa…
Vabbè, tutto è stato detto sul modo di fare giornalismo…ma, passando alla cinofilia, pongo un quesito: un cane (in questo caso maschio, adulto e di grossa taglia, mica una scherzo!) che ha – o avrebbe… – ucciso un altro cane e che ha qualche problemino con i conspecifici, come si comporterebbe qualora vedesse un cane maschio al guinzaglio che magari si atteggia a bullo? Prevarrebbe la motivazione “agonistica” (chiamiamola così…) o la motivazione “che schifo/che paura…c’è un umano attaccato a quel cane”?
Immagino che la risposta più sensata sia il classico DIPENDE, contornato da tutte le possibili e giuste variabili del caso. Però, volendosi sbilanciare?….
Lo si e’ scritto, commentato detto e ridetto tante volte ma una in piu’ non fa mai male: il giornalismo e’ sempre piu’ fatto di sensazionalismo da quattro soldi e se lo e’ quello piu’ blasonato, figuriamoci quello di piu’ modeste ambizioni. Va trattato per quello che e’: una cialtronata.
Intanto un giornalista che scrive queste cose non sarà tutto questo giornalista alla fine… E poi si può sapere perchè nel 2015 la gente ancora si comporta come nel medioevo?
Io dico sempre che queste persone non si devono mai incrociare con me, perchè se no, gira di gira, assaggiano la loro stessa medicina.
Ecco dove è scappato, quello, pur di non farsi fare l’ecografia prostatica!
Mah,ormai il poverino ha tutta la regione alle calcagna;corre il rischio,se non viene catturato con le buone,che qualche cretino fucilemunito gli spari una radiografia a pallettoni!
Ecco, allora adesso, ci aggiungiamo una bella rettoscopia… così la prossima volta impara… 🙂
Oddio, quando ho letto il suo commento non riuscivo a respirare tanto ho riso!!!! Anche perché stavo ancora ripensando al suo articolo 🙂
😀 😀 😀 ridiamoci su va!