giovedì 14 Agosto 2025

Jack Russell killer a Marina di Carrara: ma evitare di portare i cani a vedere i fuochi artificiali?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – La notizia è tragica, anche se c’è una sfumatura ironica: infatti tutti noi proprietari di cani dolcissimi ma additati come “pericolosi”, “potenziali killer” eccetera, a causa della loro razza o della loro mole, viene quasi da sogghignare, di primo acchito, quando il cane che davvero ne uccide un altro pesa sei o sette chili.
Poi, per carità, si pensa alla vittima e allora parte la lacrimuccia: ma sarebbe veramente l’ora che la gente capisse che qualsiasi cane può ferirne seriamente un altro, in certe condizioni.
Questi sono i pensieri (un po’ schizofrenici, lo ammetto) che mi hanno attraversato la mente quando ho letto questo articolo del “Tirreno” che racconta dell’aggressione di un Jack Russell ad un chihuahua, con conseguenze drammatiche perché il più piccolo dei due non ce l’ha fatta.
Subito dopo, però, ho contestualizzato il fattaccio… e mi sono resa conto che questa tragedia non sarebbe mai accaduta se il proprietario del Jack (di cui al momento sembrano pure essersi perse le tracce) avesse evitato di portare il suo cane a uno spettacolo pirotecnico.
Il terrier era infatti terrorizzato dai fuochi: si legge che si fosse inizialmente lanciato dal molo all’arenile, e che il proprietario l’avesse “preso di peso e buttato in mare” con l’intenzione di calmarlo (???).
Il cane ovviamente non si è calmato affatto: è uscito dall’acqua e, sotto l’effetto dell’adrenalina che doveva ormai essergli arrivata alle stelle, se l’è presa con un anziano chihuahua mordendolo ad un occhio e causandone il decesso, avvenuto poco dopo nell’ambulatorio del veterinario che ha cercato invano di soccorrerlo.
Non c’è da stupirsi del fatto che il proprietario del Jack sia sparito subito dopo: una persona capace di buttare in mare il suo cane “per calmarlo” non ci sta evidentemente tutta con la testa.
Ma prima ancora, c’è da domandarsi: perché mai ha portato il cane a vedere i fuochi?
Anche ammesso che non sapesse che ne aveva paura, perché non tornare subito a casa quando il Jack ha dimostrato di essere in preda al panico?
Un’amica che abita in quella zona mi ha scritto, commentando il fatto:

Anche se il vostro cane ha una perfetta indifferenza ai suoni forti, NON portatelo a vedere i fuochi con voi. Soprattutto se a vedere i fuochi andate proprio quasi sotto i fuochi medesimi!
Avete almeno tre scelte: non vedete i fuochi e vi godete il cane; vi vedete i fuochi e per due, tre ore non vi godete il cane (lasciato comunque in sicurezza); volete vedere i fuochi e godervi il cane senza patemi? Andate a vedere i fuochi da lontano! Nel caso di Marina di Carrara i fuochi, che fanno normalmente o sulla spiaggia o proprio dal mare, si vedono benissimo anche dalle alture vicine, con zero folla (a Marina ci si picchia per la ressa; c’è un vigile urbano almeno per ogni incrocio del centro) e “quasi” zero pericoli. Che bisogno c’è di portarsi appresso pelosi in situazioni che sappiamo a priori difficili?

Mi sembra che non ci sia altro da aggiungere. Queste tragedie causate da superficialità e ignoranza hanno una sola cosa, di buono: che possono impedire ad altri di ripetere gli stessi errori.
Quindi facciamone tesoro. Almeno questo.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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12 Commenti

  1. Il messaggio che Valeria ha voluto evidenziare è che situazioni del genere (fuochi, rumori assordanti, folla, ovazioni, ecc ) possono innervosire e destabilizzare qualsiasi animale che in preda al panico manifesta poi reazioni atipiche indipendentemente dalla stazza ed indole. Un mio cane teme i temporali, un altro i suoni provenienti dai megafoni e non mi sognerei mai di condurli in situazioni frastornanti, inoltre con il loro sviluppato udito i rumori sono amplificati come il fastidio che ne deriva.

  2. Da proprietaria di Jack mi sorprende molto come proprio tu, Valeria, che scrivi di cinofilia, possa dire certe cose! Non mi ha stupito la vicenda, ma di certo non mi ha fatto sogghignare, in quanto il mio cane, di stazza superiore rispetto al “cagnetto di 6-7kg” che descrivi, appartiene ad una razza notoriamente aggressiva, cacciatrice, capace di scontrarsi con animali ben più grandi. Non mi sorprende che abbia dato di matto, non mi sorprende che sia successa una disgrazia, mi sorprende la “ripicca” con cui, da proprietaria di cani che hanno sempre subito il sensazionalismo giornalistico, appena possibile hai fatto lo stesso (perché non era né un pitt né un rott, altrimenti guai a scrivere un titolo del genere!)

    • ehm…il cane ha ucciso un altro cane.
      Non l’ha ferito.
      Non lo ha graffiato.
      Non lo ha fatto cadere.
      L’ha ucciso.
      Dov’è la mistificazione nel titolo?

      • Non mistificazione, figuriamoci, ma se segui il sito saprai che spesso vengono criticati questi titoloni acchiappaclick (come ha acchiappato il mio, tra l’altro). Per il resto sono d’accordo con tutti voi e con il messaggio dell’articolo!

        • Ma il concetto di “ironia” ti è del tutto estraneo? Davvero non riesci a vedere le diverse intenzioni che stanno dietro a un titolo come “pitbull assassino” e questo che ha messo Valeria?

    • superiore a sei sette chili il tuo cane pero’ e’ fuori standard e te lo dico da proprietario di Jack poi che sia un cane da non sottovalutare concordo con te e’ un cane con cui ci vuole molto polso sull’articolo di Valeria non c’ho trovato niente di strano perche’ te la sei presa?

      • Non parlo di peso ma di stazza, forza fisica, carattere! Non è una cosa così sorprendente che un jack abbia aggredito un altro cane, purtroppo è capitata una tragedia, ma come ho già scritto quello che non mi è piaciuto è stato il titolo (pensavo fossimo per il non demonizzare le razze per fare notizia!)

        • Giorgia siamo alle solite e con qualsiasi razza e’ colpa dei proprietari non del cane, quel jack era stato messo in una condizione assura, peggiorata dal tuffo in mare, i cani specie quelli con tempra vanno saputi gestire, pure il mio jack tende ad essere battagliero ed ha soli 10 mesi, ma basta un mio comando secco ed ubbidisce, se uno lo lasciasse fare come gli pare perche’ tanto e’ piccolo ne uscirebbe un satanasso

        • Da proprietaria di cane piccolo, difendi a prescindere la razza del tuo cane. Impara l’ironia e soprattutto a leggere e comprendere, visto che si specifica bene in che situazione il cane è diventato effettivamente un killer

    • Giorgia, ma “jack russell killer” fa ridere! Mentre “rottweiler (o dobermann, o simili) killer” fa paura a prescindere.
      Per questo ho (blandamente) scherzato, anche se c’è poco da scherzare su quella che per il proprietario del chihuahua è una vera tragedia, con questo titolo!

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