mercoledì 3 Settembre 2025

I calzoni… in calore

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Venerdì pomeriggio: arrivo all’aeroporto di Bari, dove terrò un seminario nel week end successivo, e all’uscita ci sono due agenti con il loro cane addestrato (teoricamente!) per il ritrovamento di sostanze stupefacenti.
Faccio giusto in tempo a pensare “Va’ che bel grigione”… che il cane parte in quarta e mi sniffa voluttuosamente dal sedere fino ai piedi.
“Porcavacca – penso immediatamente – non mi sono lavata i jeans”.
E mi scappa da ridere, mentre gli agenti mi chiedono gentilmente di seguirli: mi scappa da ridere perché non è la prima volta che mi capita (e non è capitato neppure solo a me; ricordo che Mauro De Cillis, allevatore di pastori tedeschi, in un suo libro aveva raccontato che i cani antidroga lo fermavano sempre)… ma stavolta presumo di essermela anche un po’ cercata, perché con quei calzoni avevo lavorato qualche giorno prima con Samba, che era in pieno calore.
Il cane deve aver fatto un filino di confusione.
Mentre Antonella, organizzatrice del seminario, resta leggermente perplessa nel vedermi apparire e poi sparire dall’uscita dell’aeroporto, io provo inutilmente a spiegare la situazione agli agenti, che giustamente non possono starsene delle mie parole (anzi, sono pressoché convinta che non mi credano neanche un po’) e quindi perquisiscono con meticolosità il mio bagaglio e la mia borsa.
“Non solo addestro cani – dico loro – ma la mia è pure in calore…”
Teoricamente i cani antidroga dovrebbero ignorare questo tipo di odori, ma il grigione – che sembra anche piuttosto giovane – continua ad essere moooolto interessato a me.
A un certo punto uno dei due agenti crede di aver scoperto la Prova Decisiva: un misterioso sacchetto (pure un po’ zozzo, sigh) celato tra portafogli, fazzoletti e chiavi di casa.
Lo estrae con aria trionfante e lo annusa (lui)… ma solo per sentire puzza di wurstel: è la mia sacchetta portapremietti, che ovviamente porto sempre con me.
Alla fine l’altro agente mi chiede se faccio (“almeno quello, cazzarola!“, gli leggo in faccia) uso di stupefacenti: sorry, no. Sarò anche drogata di sigarette… ma in tutta la mia vita ho fatto due-tiri-due ad una canna, ad Amsterdam, una decina di anni fa.
Cerco di rimanere seria e compunta, ma le facce deluse dei poveri agenti mi stanno provocando un attacco di ilarità che sfogherò solo all’uscita, insieme ad Antonella.
E intanto che esco, il cane salta ancora uggiolando verso di me: povero, resterà assai deluso pure lui (e comunque, rega’… non è stato un capolavoro di addestramento, diciamolo).

adolfSaliamo in macchina, arriviamo al campo di Antonella e vengo travolta dal consueto entusiasmo dei suoi dobermann (che dai due che erano lo scorso anno, quando sono venuta a Bari per la prima volta, sono diventati cinque).
Ma se le femmine si limitano (si fa per dire… sono dei panzer!) a farmi infinite feste, il maschietto Adolf va giù di testa, pure lui, per i miei calzoni.
Li annusa e li riannusa (mi pare di essere di nuovo in aeroporto), ci si sdraia sopra adorante (con me dentro: e il fanciullo pesa!), fa le facce da innamorato perso tipo quella che vedete nella foto… e passerà, mi racconta Antonella, una pessima notte (o un’ottima notte, dipende dai punti di vista), facendo trovare la mattina dopo alla sua umana una sinistra pozzetta (non fatemi scendere in particolari) e un’arma sguainata che per fortuna, anche se un po’ a fatica, torna poi al suo posto.
Avvertenza per proprietari di cani: in caso di vostre femmine in calore, cambiatevi i calzoni prima di avere a che fare con dei maschi… soprattutto se non volete perdere mezz’ora a farvi perquisire!

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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14 Commenti

  1. è la stessa cosa che accade a me, ho 19 cani e cerco sempre di prendere l’aereo “pulita”…ma non serve a nulla, soprattutto quando arrivo all’aeroporto di Palermo (dove vado un paio di volte l’anno perchè ci abita mia sorella), c’è un pastore tedesco….terribilissimo, che mi segnala sempre, perdo sempre un’altra mezz’ora/ora per la perquisizione del bagaglio fino alla singola…mutanda!!!!!
    Ho già chiesto ai poliziotti di “segnarsi” il mio nome in modo da evitare questa perdita di tempo ogni volta, ma niente e non sempre all’uscita riesco ad evitare di passare vicino al cane perchè quasi sempre si mettono accanto alle porte

  2. Anche io ho la Iris in pieno calore e ricevo sguardi vogliosi da tutti i cani del circondario! Ma avrei una curiosità : Iris con le femmine va a simpatia ma gioca volentieri con la mix border del vicino. Ora che sono in calore entrambe pensavo che sarebbero entrate in competizione, invece si fanno le feste come non mai e si annusano a vicenda in interminabili girotondi scodinzolando a tutto spiano. Come mai?

  3. Va be’, a parziale discolpa del povero grigione ci sarebbe da citare un antico detto popolare su carri, buoi e tutto il resto ma lasciamo perdere.

    Raccontino tragicomico esilarante. Io per fortuna – almeno da questo punto di vista – ho un maschio, ma qualcosa del genere mi e’ capitato, con la differenza che il cane in divisa, dopo avermi puntato durante un normale servizio di vigilanza, mentre mi chiedono i documenti perde tutta la sua marziale impassibilita’ , molla la posizione e si infila dritto filato con la testa in mezzo alle mie gambe, viene richiamato, lui esce da dietro e rientra con la testa in avanti, si ferma un attimo a guardando il suo conduttore e da li’ in avanti comincia uno show da cucciolone impenitente con tanto di spanciata sui piedi, aria beata e grandissima incazzatura dell’omone in divisa. Vista la frequentazione ricorrente dello stesso posto, per un po’ di tempo ci siamo incrociati ma stando a debita distanza, sguardo dritto davanti al naso tutti quanti e labbra strette per evitare di scoppiare a ridere senza pudore.

  4. Valeriaaaa!!! va che ti cito per danni nèèèè??? A parte che mi sono ingozzata per il ridere, (son venuti preoccupati a battermi sulla schiena tanto avevo la faccia rossa)….. dì, Vale, non sai quanto ti è andata bene…hi, hi, hi pensa se arrivavano a farti una perquisizione @!!!
    Ha ha ha…oddioo muoio…

  5. Non ho mai avuto a che fare con cani antidroga, ma una volta, in centro, ho pescato un labrador. Nel senso che l’ho proprio tirato su’ (o almeno ci ho provato) visto che era attaccato con le considerevoli fauci al sacchettino di premietti che tenevo – errore mio – legato a quello dei sacchetti…sul guinzaglio.

  6. A me è successa la stessa identica cosa e la mia femmina non era in calore nemmeno per sbaglio, visto che è sterilizzata. Io avevo semplicemente odore di cani e di premietti. Mezz’ora di controlli con uno splendido pastore tedesco – molto giovane- che letteralmente impazziva per me.

  7. La prossima volta che ti sposti… cambia pantaloni! Ma la foto di Adolf ( scusa, ma una che chiama un doby maschio Adolf… come può sperare di combattere contro il pregiudizio del kanekattivo? A me ne dicono di cotte e di crude ed il mio si chiama solo Caos. ..) è miticaaaa…Ed anche a scena allall’aeroporto non doveva essere male…

    • Hahahah per il nome Adolf l’ho pensato pure io !!

      La foto siii bellissima! <3
      Per il resto ahah che ridere Valeria, ti mancava solo questa!!

  8. Ma non dovrebbero essere addestrati a dare risposte diverse nel caso di “annuso sta’ tipa perché ha un odore che mi piace” oppure “hei capo guarda che sta’ tipa ha l’odore di quello che cerchi”? …che so nel primo caso nulla di particolare, nel secondo sedersi davanti al “sospetto”

    • Normalmente i cani antidroga dovrebbero avere un segnale, tipo sedersi e guardare il conduttore, almeno questo in Nord America, qui in Italia non lo so che tipo di addestramento si fa, proprio per ovviare a casi in cui l’animale si interessa a qualcuno per una sua curiosità.

  9. Anche a mio marito è successa la stessa cosa qualche anno fa. La nostra pastore Tedesco Kira era in calore, lui è dovuto partire per Napoli per lavoro ed è stato sequestrate in aereoporto per circa un’ora. Poi delusi e rassegnati lo hanno lasciato andare.

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