domenica 3 Agosto 2025

Una lancia spezzata a favore dei cacciatori (e non della caccia)

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di DARIO OGGIONI – Premetto che sono una mammoletta.
Da teenager mi ero avvicinato al mondo della pesca, ed ero passato dal portare “a casa” i miei miseri persici e trote al ributtarli subito in acqua perchè, da ragazzino sensibile quale ero, “mi spiaceva”, poveri diavoli squamati. Mi ricordo che pensavo, “e se papà pesce stava tornando a casa dai suoi figli-pesci, e invece io lo pesco e non ci torna più?”, e per un classico processo di empatia/transfer immaginavo che qualcuno mi rubasse il mio papi sulla strada di casa (o anche solo gli causasse il trauma di pigliarlo, forargli una guancia e ributtarlo sulla strada), e allora ciao-ciao  anche alla pesca.
In fondo a me piaceva più per lo stare in campeggio e il vagare per laghi e fiumi, che per l’atto in sè.
Sorprendentemente, non sono mai diventato vegetariano, probabilmente per una forma di ipocrisia repressa: il classico “se gli animali li compro già morti, non mi fa così impressione” che si usa per autogiustificarsi.
Ma non è neanche questo il punto.
Per via del luogo in cui abito, le Alpi Orobie, e delle attività che svolgo, trekking, sci, funghi, e qualsiasi altra cosa si possa fare  (rigorosamente senza mezzi motorizzati)  in montagna o nei boschi qua intorno, vengo spesso a contatto con, ahimé (dico io e direte voi), cacciatori. Come è usanza in montagna, quando ci si incontra ci si saluta e due chiacchiere le si fanno sempre, ci si offre uno snack ed un sorso di tè caldo, dal classico thermos. La maggior parte delle volte li incontro mentre censiscono la fauna per conto del CFS o semplicemente mentre si fanno i loro giri coi cani, senza fucile. Confesso che alcuni sono anche amici di famiglia.
Ecco, conosco bene l’opinione di Valeria e del grande pubblico riguardo alla caccia, ed infatti il mio intento non è assolutamente di spezzare una lancia a favore della caccia (lungi da me), ma almeno una, anche piccola, a favore delle persone, ed in particolare del loro rapporto con la natura e con i cani. Io vorrei che venisse almeno riveduta la radicatissima equazione “cacciatore” = “brutale assassino”, perchè in effetti è abbastanza lontana dalla realtà.

caccia cacciatore-2Innanzitutto i cacciatori sono persone, hanno famiglia, mogli, figli, genitori, amano, soffrono, mangiano, respirano e vivono, esattamente come voi ed io.
Quelli che conosco cacciano legalmente, e solo per “uso personale”: la famosa “polenta e osei” della domenica, insomma. Non ho mai notato spreco, nè cattiveria, nè disrispetto. Questo vi stupirà, ma il 99% di loro ama moltissimo la natura, ed infatti ci passa la maggior parte del proprio tempo libero. Posso garantire in realtà che la amano più della maggior parte di coloro che si autodefiniscono “animalisti”.
In secondo luogo, ed è questo che mi premeva raccontare, non ho mai visto nessuno dimostrare tanto attaccamento ai propri cani, per lo più Setter Inglesi o incroci di diversi Setter. I loro cani sono letteralmente di famiglia, ed alcuni cacciatori a volte se ne sono usciti con dei discorsi da lacrimuccia. Riporto, tradotto dal Lombardo Orientale (mentre faccio due  parole mi lascio annusare la mano dal Setter – senza schiaffargliela in faccia – e poi, quando ha finito, gli faccio due carezze):

Io (banale) – Che bel cane, ed è anche bravo! Lui – Eh sì, questo qui è buono. Ma tanto anche se era cattivo non faceva mica differenza.
Io – In che senso?
Lui – Eh vedi, è come uno di famiglia. Non è che se tuo figlio o tua sorella hanno un brutto carattere allora li cacci via o gli vuoi meno bene, te li tieni e gli vuoi bene lo stesso.

Ecco, non so voi, ma io ero sia commosso che sorpreso, e penso che molte persone mai si aspetterebbero un discorso simile da un “cacciatore assassino”.
Inoltre, trattano e gestiscono i propri cani in modi che, inconsapevolmente, rispecchiano spesso e volentieri la filosofia ed il pensiero cinofilo espressi proprio su TPIC. Sinceramente questi vecchietti demonizzati e stigmatizzati si comportano con molto più buonsenso nei confronti di cani ed animali in generale di quanto facciano molti altri proprietari di cani, tanto per fare il confronto con una categoria qui “nota”.
Su questo concludo la mia trafila di pensieri incoerenti e raffazzonati, come una lasagna vera, fatta di avanzi di pensieri maturati lungo il corso di qualche mese, cotti, stracotti, conservati, stagionati e re-impastati.
Ribadisco che rimango personalmente contrario alla caccia, ma il mio animo buonista rimane male quando vedo partire quella… alle streghe nei confronti dei cacciatori che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono persone brave e buone, per quanto il loro hobby ci possa disgustare.
A scanso di polemiche. annoto qua in fondo che, ovviamente, tutte le mie considerazioni sono generiche. Le eccezioni ci sono nel bene e nel male e si applicano a tutte le categorie di persone che ho menzionato. Inoltre, ricordo che sono considerazioni di carattere personale e basate su esperienze direttamente vissute dal sottoscritto.
Un caro saluto a tutti.

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66 Commenti

  1. Ciao a tutti, ancora un po’ influenzata, ma al lavoro 😉 Io ho visto cacciatori e cacciatori di ogni tipo, come saggiamente commentava qualche d’uno un po’ più su, mai generalizzare: ho visto anni fa un mio vicino che aveva tre cani da caccia tenuti in un recinto lungo e stretto sempre lì, senza il minimo riparo, latrare e piangere in un modo quasi umano, NON venivano mai portati fuori se non quando il p@@@a andava a caccia e poi si inc@@@@va pure con loro perchè non facevano il loro dovere…questa mattina tornata dalla malattia, ho visto il mio collega piangere come un bambino perchè il suo cane è morto annegato e lui non è riuscito a fare nulla…ho un magone che non vi dico!!!! PS E’ un cacciatore! Ricordatevi che i PIRLA (per essere cortesi), sono in ogni dove, cerchiamo di non generalizzare, è importante, soprattutto in questo periodo…

  2. Ah ah ah,prova a metterlo a un cane da cinghiale che si allontana anche di 10 km fra boschi fittissimi eppi mi dici cosa ritrovi.
    Quelli ,forse,vanno bene x chi perde il cane al parco.

  3. avresti dovuto spezzare un fucile, non una lancia! ahahah
    mi spiego: l’uomo e’ un predatore ed in quanto tale che vada a caccia o a pesca, ci puo’ pure stare ma utilizzare un’arma contro un uccellino di 80grammi, mi sembra un po’ eccessivo, o no?

    Pawsitive

  4. Ahahahahahah ci stava tutto, fino a “stragrande maggioranza”. Au contraire. Probabilmente c’è un’alta concentrazione di brava gente dove vivi tu.

    • gia’ lo penso anche io! …oppure hai beccato l’unico cacciatore che stava per cambiare idea! vivo in puglia dove se un cane non e’ piu’ ‘buono’ per la caccia per bene che gli deve andare viene abbandonato in un bosco durante una battuta, o gli si ficca una palla in fronte. I nostri canili e le nostre strade sono colme di esempi di questo tipo.
      Un’altra cosa, non vi sembra un po’ un controsenso questo? Cani e cacciatori da sempre hanno convissuto insieme eppure raramente i cacciatori si sono preoccupati di curare la loro relazione con il proprio cane.
      pawsitive

  5. Penso sia troppo difficile fare un discorso generale. Mio nonno cacciatore amava i suoi cani più di ogni altra cosa, erano di famiglia. Ricordo ancora Lampo, con tanto tanto affetto.
    Ora sto accudendo un breton abbandonato dal suo padrone che si è disinteressato alla caccia e pensa che finché nutre il cane, va bene lasciarlo nel box. Mi ha permesso con faccia perplessa di portarla a spasso, ma non scorderò mai quanto piangeva questo cane, lasciato nel suo recinto, con le unghie deformate, il pelo intriso di sporco e il viso triste.

  6. io sono completamente d’accordo con te: mio nonno era cacciatore…e ho dei ricordi meravigliosi del suo rapporto con i suoi cani: si capivano con uno sguardo..senza bisogno di parlare…e non era un rapporto basato sulla dominanza “violenta”: il merito era del tanto tempo passato quasi quotidianamente insieme a camminare lungo gli argini dei fiumi giocando e parlando con loro. Certo…i suoi setter non erano cani da salotto…ma avevano un recinto e una signora cuccia di mattoni, isolata e sempre pulita! Credo anche io che non si possa e debba generalizzare….ci sono persone imbecilli…e ci sono cacciatori imbecilli.

  7. quelli che cacciano nella mia zona hanno sparato al cucciolone del mio vicino perchè “altrimenti mi fa fuori tutte le lepri”. E non è la prima volta che lo facevano.Quello che teneva i cani nella stalletta della casa dove abito ora, li teneva in condizioni che dire “pietose” è un eufemismo, strati di feci, che per ripulirla ci sono voluti giorni, ci vivevano 365 giorni all’anno. Ho avuto un nonno cacciatore, negli anni 50-60, e lui si che adorava i suoi cani. Quelli di adesso? mah…

    • Quando ti capita di trovare dei cani da caccia o meno in condizioni di palese maltrattamneto,chiama la Forestale.Io l’ho fatto più volte,almeno qui in Toscana ci sono regole ben precise in merito ai cani tenuti nei recinti.

  8. Il mio Setter inglese si è fatto 12 anni di serraglio in balcone, e poi appuntamento al veterinario per la soppressione, ormai non andava più bene per la caccia.
    Esiste anche questa realtà, Ruben si è salvato, perchè abbiamo deciso di accoglierlo nella nostra famiglia sottraendolo a questa fine indegna (visto che tra l’altro è sanissimo), ma quanti come lui hanno fatto una brutta fine?

  9. Da altre discussioni mi pareva di aver capito che siamo tutti più o meno pro patentino come proprietari di cani. Invece di firmare petizioni contro la caccia, fare campagne contro i cacciatori in ogni modo (e sarei più d’accordo a farle contro l’allevamento intensivo), perchè non fare una petizione perchè questi imparino a fare questo sport nel rispetto degli animali e dell’ambiente? si potrebbe arrivare a questo piuttosto? creare una sorta di patentino che insegni cosa comporta il piombo e l’abbandono dei cani? Dopotutto se tuo nonno quando ti portava a caccia ti faceva mangiare il panino alla merda tu hai imparato che la merda è buona!

  10. Ma non diciamo fesserie! I cacciatori amano i propri cani???? Uno ogni tanto (forse). Provate a lavorare in un ambulatorio veterinario molto frequentato da cacciatori e vedrete dei veri ORRORI, situazioni raccapriccianti, cani tenuti in condizioni disumane, richieste di soppressione per motivi ridicoli, cani terrorizzati, maniere brusche nella migliore delle ipotesi. Sto parlando di CENTINAIA di clienti, vi sembra abbastanza per stilare un profilo-tipo?????!!!!!
    La lancia la spezzerei, sì, ma sulla loro testa. Ah e vi sembra AMARE LA NATURA riempire terreni, corsi d’acqua, campi coltivati di pallini e pallettoni di piombo? Il piombo è altamente inquinante e il grano che ci cresce sopra CE LO MANGIAMO NOI.
    Che poi anche i buonisti e gli animalisti spesso maltrattino in altro modo i propri cani è un dato si fatto, ma si esce fuori tema.

    • tengo a precisare però che per il cane da caccia andare a caccia è vita, sono nati per questo e sono appagati da questa attività. Sono le persone che dovrebbero farlo con rispetto per i propri cani e per la natura in toto.

  11. Posso dire polemicamente che la percentuale di animalisti sensati è inferiore di un bel po’ alla percentuale di cacciatori “buoni” con i propri cani?
    Da campagnola forever trovo molto, ma molto, mooolto meno maltrattante il cacciatore delle mie parti che si tiene un due- tre cani nella corte ed in giardino (non chiusi nel gabbione eh!!) che un padrone cittadino che si prende un weimaraner e lo fa correre solo un’oretta ogni tanto all’area cani, o uno che blinda in casa a vita il carlino e lo fa cagare sulla traversina senza mai portarlo fuori se non sporadici passeggi col cappottino figo una volta al mese.

    • io la penso proprio come te … la questione è cosa è bene e cosa è male per un cane? Io tra la prigionia forzata in appartamento con tutti i confort del mondo (che poi il cane li apprezza tutti questi confort?) e il gabbione non vedo tanta differenza …

    • E tra chi ne tiene 5-6 se non di piu in gabbioni di cemento (inverni compresi) e il carlino che caga sulla traversina ma e` sempre al caldo e ben nutrito?? No perché ce ne sono diverse di situazioni…

      • Se io dovessi scegliere preferirei il gabbione in cemento: almeno il weekend vado a fare quello che più mi piace. Certo, stare al caldo e con la pancia piena mi attira, ma morirei psicologicamente.

        • Secondo me avete una visione distorta di quello che vuol dire un inverno in quei gabbioni di cemento e eternit o latta come tetto (tra l’altro le prigioni con quel tetto o simile le usavano anche come tortura in altri tempi, riferimento ai “piombi”, quindi vuol dire che non deve essere tutto sto piacere)… “almeno il WE vado a fare quello che piu mi piace”… ma quando mai??? In periodo di caccia magari, ma poi non e` nemmeno detto perché i cani “ruotano” quindi se ne hai 3-4 non li porti tutti ma 1-2 e gli altri il prossimo giro.

          • credo lei abbia una visione non proprio razionale , bensi’ assolutamente deviata verso la teoria secondo cui ” cacciatore = maledetto assassino assetato di sangue” e “cane da caccia = povera anima devastata da maltrattamenti”.
            bhè, grazie a dio, non è cosi’.
            lo scrivo da persona addetta ai lavori( non cacciatore ).
            sono moltissimi i cacciatori la cui selezione di cani da lavoro ha insegnato che tenere un cane allenato, educato, alimentato al meglio, “che riconosca un padrone” porti notevoli miglioramenti sul lavoro.
            personalmente vedo anche cani cui vengono cosparsii polpastrelli con crema all’aloe prima di uscire a caccia od in allenamento,
            cani che vengono regolarmente portati in area di prova caccia in qualsiasi stagione per mantenere allenamento, naso eccecc
            quasi tutti i cani hanno colare gps ( quello solitamente arancione o giallo fluo che la gente addita come collare elettrico, il cui costo è enorme)quindi direi che non tutti godono nello smarrire un cane…
            sottolineo che i cani da caccia non si perdono, può capitare che svalichino dietro la preda e siano davvero moooolto distanti daL LUOGO di lascito, motivo per cui laddove vengono fatti scendere dalla macchina non è raro vedere una vecchia giacca del padrone con cibo sopra come postazione di ritorno ( e spesso mi è capitato in allenamento di trovarvi cani acciambellati in attesa che tornino a prenderli).
            questa è la media dei cacciatori, che poi ci siano i bastardi è sicuro tuttavia parlare per partito preso è ridicolo.
            inoltre le ricordo che da cittadino civile e responsabile quale è dovrebbe denunciare tali maltrattamenti a prescindere che nel gabbione ci siano segugi , volpini, carlini o elefanti.

          • Si vabbe… l’aloe sui polpastrelli mi mancava, giurin giurello quando vedrò una scena simile crederò a tante cose e credimi che vorrei tanto vederla, si vede che conosciamo cacciatori diversi, tra l’altro io NON HO MAI SCRITTO che “cacciatore = maledetto assassino assetato di sangue” e neppure “cane da caccia = povera anima devastata da maltrattamenti”, ma ho scritto ben altro.

          • se le mancava l’aloe si polpastrelli è perchè è distante ani luce dalla realtà odierna della caccia .
            per quanto riguarda i gps ne ho appena acquistato uno pagandolo quasi cinque volte la cifra di cui parla, evidentemente lei avrà sotto mano i collari gps della clementoni.
            le persone saccenti e dotate di ironia “discutibile” non fanno per me.
            saluti e non si sprechi a formulare ulteriore risposta.

          • Ma si figuri se l’ascolto, certamente che mi spreco in un’altra risposta… comunque vada pure a dare l’aloe ai polpastrelli del cane con il collare da 1000 euro, cosi si che e` centrata nella realtà odierna della caccia.

            LOL e lo dico con tutta la saccente ironia “discutibile” di cui sono capace!

          • se ti riferisci al wistle non penso funzioni in boschi o montagne vito che è wifi assistito, è l’unico con quel prezzo

          • Cazzata.Un collare GPS veramete affidabile costa circa 1000 €.
            Niente se si considera che certi cani da caccia valgono anche 20000 (ventimila) euro.

          • Mi fai una traduzione di “veramente affidabile” per una tecnologia oramai davvero alla portata di chiunque, la tecnologia della geolocalizzazione e roba che si trova oramai dappertutto.
            A me un collare tipo un kippy o simile se anche non sara cool e fiqo come quelli da 1000 euro (mi manderesti un messaggio privato con il link di questi), d’altronde si può avere al polso un Casio G-Shock o un Rolex Submariner ma se mi serve per controllare l’ora vanno benissimo tutti e 2 ANCHE se uno mi sbagliasse di 5-10 secondi al mese in più dell’altro (ed e` tutto da vedere anche questo).

            Per favore mi mandi un messaggio privato anche sui cani DA CACCIA che valgono 20.000 euri (non sto dicendo che non e` vero ma vorrei informarmi meglio).

          • Non credo che ci sia niente di male a scrivere la marca,tanto lo comprano solo gli “addetti ai lavori”,costa più di un cane “normale”!!! I collari in questione sono quelli della BS e credimi,in mezzo alle montagne e ai boschi sono gli unici che funzionano.(quasi sempre).
            Per quanto riguarda i cani da 20000 €,
            devi recarti di persona negli allevamenti in questione,
            e qui sì che è bene non fare nomi.
            I cacciatori a volte divorziano per cose simili…….

          • Scusa, in questo sono proprio ignorante dato che non ho mai visto un cane che sta rinchiuso tutta la vita tranne poche uscite l’anno quindi chiedo aa chi magari sa più di me… ma è la muscolatura? I legamenti? Ma davvero il cane ha una struttura così diversa dalla nostra da permettersi lo sforzo della caccia dopo così lunga inattività? E allora perché i cani sportivi li tengono allenati?
            Ah, per prima… ma dove hai inteso che ti invita sai a tacere? Certo che puoi scrivere della tua esperienza come io ho riportato la mia. Inoltre non ho mai detto che tutti i cacciatori siano buoni ma che conosco chi tiene i cani in serraglio e chi in salotto. Ho detto solo che non mi piace chi ragiona per categorie (per inciso il modo di ragionare dei gerarchi nazisti dotati o no di famiglia)

          • Ma hai mai visto un cane andare a caccia? Non deve mica fare ore e ore e ore di agility eh, deve fare quello per cui e` progettato da madre natura su 4 zampe e con un peso ben piu ridotto di quello umano, camminare e correre per pochissime ore, o un cacciatore prima della prima caccia annuale dopo mesi di divano va ad allenarsi per essere in forma per la caccia?

            Io ho raccontato una mia visione della “bontà” dei cacciatori, siccome nell’articolo NON si parla di QUEL cacciatore ma di “una lancia spezzata a favore deI cacciatorI” ecco mi sembra una lancia spezzata male. Chiaro, per quello che e` la MIA esperienza, se poi i cacciatori si dividono in chi abbandona e chi da l’aloe sotto i polpastrelli non lo so, lo andrei a domandare volentieri ai cani che ho visto io.

            L’ultima riga del tuo post faccio finta di non averla letta vah.

          • Si, ho visto cani e cacciatori cacciare, come ho detto prima vivo in una cascina isolata in piena zona di caccia. Diciamo che ne vedo circa 5 al giorno tutti i giorni che la caccia è aperta, come media. E tu che media hai? Ad osservarli da casa mia l’impressione era che il cacciatore non avesse bisogno di grande allenamento dato che si sposta al passo o resta fermo, al contrario i cani mi pareva corressero come dannati (ma magari sono io che non vedo bene). Ed è vero che il cane è progettato per correre, ma anche io son progettata per salir le scale. Certo che se mi tieni in gabbia per 3 mesi senza vedere un gradino poi mi vien sensatamente da dire che forse al 4° piano avrò il fiatone. Ma ribadisco, sono un medico, non un veterinario, la fisiologia del cane è per me sconosciuta, certamente avrai ragione tu dicendo che tenerli nei gabbioni sempre non influenza le loro prestazioni. Grazie della spiegazione.
            Ah, sull’ulima frase, fingi pure di non averla letta se ti fa piacere, io non fingo di non averla scritta: c’è una bella introduzione di Primo Levi a “Se questo è un uomo” dove in modo molto più raffinato e chiaro del mio esprime il suo pensiero sul giudicar persone per categorie, è carino, se lo leggi magari ti fa venire meno il nervoso di me. Buona giornata

          • Ah, non ho mai cacciato in vita mia e mai lo farò. A me la caccia non piace nulla. Giusto per chiarire.
            Però il gusto dell’uccidere ce l’ho anche io: sono felice quando becco la zanzara che non mi fa dormire e son felice quando sento scattare la trappola per topi che secca un componente della famigliola bastarda che mi ha invaso la dispensa.

          • Alcune considerazioni su questo post:
            A) Lei non e` progettata per fare le scale, al massimo per camminare e se lei lavora in ufficio per 3 mesi senza uscire (facciamo casa/ufficio) dopo riesce benissimo a camminare sui suoi 50-60-70 kili (numeri ipotetici) per tot kilometri, magari andrà più piano di quando e` allenata, magari si stanca prima ma a camminare riesce benissimo. E infatti come ha anche detto lei il cacciatore camminava (senza allenamento magari) e il cane 4×4 su 20 kg correva.
            B) Mai e ripeto MAI visto un cacciatore in pieno inverno o a mesi/settimane dalla stagione di caccia uscire con i cani per tenerli in forma. Quindi devo pensare che lo facciano “sulla fiducia”, non ci riesco, mi spiace, sono come S.Tommaso.
            C) L’ultima frase in quel contesto e` stupida, perche le generalizzazioni fanno parte di questo mondo e NON le hanno fatte storicamente solo i gerarchi nazisti (tra l’altro lei scrivendo quella frase generalizza alla grande come i tristemente famosi gerarchi nazisti), non ho visto commenti suoi simili su chi generalizza sul “cacciatori buoni”… li no non si “generalizzava”.
            C1) Faccio comunque finta un’altra volta di non averla letta perché se la prendessi sul serio scadrei sul volgarotto e me lo evito volentieri.

          • Ri-cazzata.
            TU non hai mai visto un cane andare a caccia.
            Allora vacci prima di sparare a zero,
            magari prova a vedere un Pointer all’opera.
            Loro non corrono,volano pancia a terra PER ORE ED ORE,
            zigzagando con metodo nei campi o in mezzo al granturco,
            saltando fossi come se non ci fossero e scavalcando crinali.
            I chilometri che coprono in un’ora,un cane di città li fa in un mese ,forse.
            Hanno bisogno di tantissimo allenamento e un’alimentazione super.Fra un cane di casa e uno di quelli c’è la stessa differenza che c’è fra l’avere un triciclo e una moto da corsa.
            Quando da piccolo andavo a caccia con i miei zii,camminavamo almeno 6-7 ore,su e giù per colline e campi.Minimo.
            Per tutto il tempo Black,il loro Setter Inglese…correva,per lui quella era vera vita,mai visto un cane più felice,compresi i miei.
            E’ vissuto 14 anni.
            Quanti chilometri avrà fatto ogni volta?
            100? A star bassi.
            Poi si torna lì,c’è il bravo cacciatore che ama,cura,condivide la casa e allena con metodo i suoi cani e quello che li lascia rinchiusi x la maggior parte del tempo.Ma anche quelli,se non vuoi che si fermino subito o che schiantino,li devi allenare eccome,anche se asoolutamente vieterei di tenerli chiusi nei recinti.

          • Quindi? Quello che scrivi tu non va in contraddizione con quello che ho scritto io, ti conviene rileggerlo, dove mai avrei scritto che NON ABBIANO BISOGNO di allenarsi o di nutrirsi? Ho scritto che sono PROGETTATI per correre quindi ANCHE dopo un inverno in serraglio riescono a correre per una mattinata, SICURAMENTE peggio di quelli che non fanno quella vita barbina che ho ben impressa in mente, a me non sembra la stessa cosa magari per te lo e`, poi io parlo di campagna (visto che Rovigo e` poco montuosa, diciamo cosi) e tu mi parli di “su e giu per colline…”.

            Tra l’altro mi sembra palese che se io parlo di una categoria di cacciatori che NON e` brava per un grandissimo lazzo e tu mi scrivi “il buon cacciatore… bla bla bla” (so anche io cosa DOVREBBE fare il bravo cacciatore) quello che scrive cazzate non sono io.

            P.S. Complimenti a Black, che ti devo dire.

          • Prova ad immaginare…
            Io (mettiamo che sia un Carlino)non correrò mai come …Bolt(un Pointer),ma…
            se Bolt se ne sta in poltrona per mesi,quando scenderà in pista per gareggiare si strapperà un muscolo o arriverà dopo tutti gli altri.Non è difficile da capire.
            Altro esempio.I cani da slitta (dove li usano x davvero)stanno incatenati fissi alla loro cuccia,ma regolarmente devono trainare il quod o la slitta,altrimenti dopo 2 km schiantano.
            Quindi,se vuoi avere un cane da caccia che faccia il suo lavoro,anche se lo tieni chiuso in uno stalletto,lo devi comunque allenare regolarmente:un cane non allenato,dopo 20 minuti si sdraia in una pozza con la lingua alle ginocchia e non si muove più per mezzora.Sarebbe come pagare bollo e assicurazione della macchina,metterci la benzina e sapere che dopo 10 km comunque si ferma.

          • Mi sa che c’e` incomunicabilità perché ripeti cose che ho scritto anche io.
            Ti riripeto che SO BENISSIMO quello che SI DOVRBBE FARE e so altrettanto bene che molte volte se non moltissime NON SI FA… al massimo vanno a fare qualche passeggiata il mesetto prima della stagione ed e` anche il periodo dove (li si non l’ho mai scritto) i cani vengono anche nutriti meglio, ma se parliamo di INVERNO quei cani li (intendo quelli che ho conosciuto io da alcuni cacciatori amici di mio nonno all’epoca quando andava a cacciare) l’allenamento lo sognano forse quando dormono.
            Io non so dove abitate voi eh, ma io cacciatori che si allenano con il cane d’inverno… mai visti, pero so quello che SI DOVREBBE fare e riririripeto per MIA esperienza NON SI FA.

            Lasciamo perdere l’esempio Bolt-Cane che e` come parlare di mele e pere, Bolt NON e` progettato per andare a 50 Km l’ora, ci e` arrivato con l’allenamento, invece il cane da caccia e` progettato per correre/resistere indipendentemente dall’allenamento ed e` un progetto ultramillenario.

          • Da noi la caccia è aperta dal 21 di settembre al 31 di gennaio.
            E basta…….
            Ti assicuro che i cani vengono allenati tutto l’anno,altrimenti se stessero fermi x 7-8 mesi poi ti ci vuole il forcone x farli muovere.
            A questo proposito ci sono vaste aree campestri/boschive recintate,parliamo di centinaia di ettari,dedicate all’addestramento dei cani da caccia.Qui nel comune di Vicchio (Mugello),ce ne sono almeno 2 che io conosca.Una sotto la località di Barbiana e un’altra sopra Molezzano.Quando la caccia è chiusa,ci sono sempre molte macchine di cacciatori che portano i loro cani ad allenare. Poi ti ripeto,se un cacciatore tratta male il suo cane,spende comunque un sacco di soldi per acquistare il cane/cani,per il porto d’armi, mangime,fucili ,carrello,cartucce e veterinario ecc e si accontenta di avere un cane che dopo poco si ferma,vuol dire che non ci capisce proprio nulla.
            Ma te ne saprai molto più di loro,di sicuro.

          • L’ultima riga rovina un bel post, perché si vede che di TUTTO quello che ho scritto in questo topic, hai capito/sei riuscito a/voluto capire poco o nulla.
            Buona giornata…

          • Per curiosità sono andato a vedere quante Aree Addestramento Cani da caccia ci sono nella sola Provincia di Firenze.
            Sono 63,per migliaia e migliaia di ettari.
            Ovviamente solo x le recinzioni,la selvaggina ed i permessi costano tantissimo ai proprietari.
            Ergo,”qualcuno”,qualche cacciatore dico,PAGANDO PROFUMATAMENTE,ne dovrà usufruire no?
            Sono aperte TUTTO L’ANNO e divise per tipo di cane.
            Ci sono quelle x i cani da ferma,da cinghiale,da tana ecc
            Immagino che sia così in tutta Italia……..

      • Fosse un giudice infliggerei una pena più alta al proprietario del carlino.
        Nell’ambito del peggio, un cane che è tenuto come un pupazzo, da solo, senza interagire con altri se non con un padrone invadente lo vedo veramente al minimo della vita.
        Vabbè che il cane è il miglior amico dell’uomo, ma non può e non deve vivere solo per l’uomo e con l’uomo nei luoghi dell’uomo.
        Ma pure un pechinese eh, è pur sempre una animale, una bestia della natura ed il dritto ad uno spicchiettino di natura ce l’ha anche lui!
        I poveracci del gabbione, almeno un tot di volte all’anno vanno a caccia, almeno stanno con altri cani, almeno quando puliscono il gabbione vengono sciolti in giro. Insomma, io li vedo un filo meglio eh… anche non mi piace come son tenuti, ma per niente, mi sembrano più dignitosi che quei poveri esseri relegati a vita.

          • Questo non credo proprio. Probabilmente si suiciderebbero.
            Non mi verrebbe mai in testa di ingabbiare un cane in un recinto, ma non è che un bilocale sia molto più ampio…. In più, invece di stare con altri cani e uscire ogni tanto a divertirsi alla grande, stare sempre con un essere alieno che ti mette continuamente le mani addosso e che magari ti porta fuori senza manco farti camminare, che ti profuma, che ti veste è un maltrattamento etologico MOSTRUOSO.

          • Devi aver conosciuto molti cani che non sono MAI USCITI ma han passato tutta la vita in appartamento, io… aspetta quanti ne ho conosciuti… ah si, NESSUNO, che escano poco magari molti, ma che non escano… aspetta che ci ripenso… sisi nessuno.

            Invece io purtroppo di cani che han passato TUTTO l’inverno in gabbioni di latta e cemento ne ho conosciuti, ecco prova a metterci il pechinese a vedere come ti prega di riportarlo in appartamento a pancia piena…

          • Casualmente vivo in campagna in una zona d’Italia con alta percentuale di cacciatori nel territorio -purtroppo!
            Però cani proprio inscatolati in 2 x2ed “usciti” 3 battute di caccia all’anno non ne vedo. Vedo recintoni parzialmente coperti, vedo cani mollati in giro a scorribandare quando è giorno di pulizia settimanale. Male eh… ma li vedo anche devastarmi allegramente i campi ben più di 4 volte l’anno.
            In citta ci vado per lavoro, e si, ne vedo diversi di cani che non camminano, cani che devono sempre essere sottoposti a taglio di unghie perchè sennò sarebbero dei mandarini cinesi. Cani che vivono solo e sempre con il padrone senza manco la soddisfazione di un giretto in un prato, una corsetta in giro.
            Solo di mia conoscenza diretta
            1 Cavalier KC che effettivamente uscirà 4 volte l’anno, ha paura di TUTTO, si sporca, si stanca
            1 maltese che esce SOLO per a prendere i bambini a scuola rigorosamente legato o imborsettato e poi rientra di corsa (non riesce neppure a farla se non sulla traversina) e viene appunto lavato settimanalmente. E’ anche simpatica eh, povera cagnolina.
            1 meticcetto volpinoide di una signora anziana, che per sua ammissione “non se la sente di portarlo fuori”.
            Credo che si potrebbe continuare.
            Se poi ci vogliamo aggiungere anche una serie di cani portati fuori troppo poco, appena fatta la pipì si rientra, e deprivati totalmente della compagnia dei loro simili e di una vita anche solo minimamente degna, direi che alla fine il cacciatore non dico che mi fa simpatia ma mi sembra meno torturatore.
            Oltretutto per un cane deprivato, come può esserlo uno chiuso in casa o in gabbia, è pur sempre meglio la compagnia di un altro cane che di una persona.

          • Va a finire che e` meglio il canile di un’appartamento… no non posso essere d’accordo con sto post.

          • OK, tranquillamente isso una bandiera, ma che dico un lenzuolo bianchissimo king size… mi arrendo.

          • Assolutamente d’accordo!
            La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni.
            PRIMA di prendere un cane devi un po’ valutare che cosa hai da offrirgli (a parte l’ammmore, come sottolinea la Sig.ra Rossi)
            Se hai poco da offrire in ottica canina, il cane meglio che lo lasci dove sta.

    • Posso sapere polemicamente per quale motivo dovete associare questi modi malati di tenere i cani (vedi carlino e gli altri esempi che hai fatto nei commenti sotto) alla parola “animalista”?

  12. Mah, mi sembra che si dicano sempre le stesse cose, ma visto che è tornato fuori l’argomento…
    Se si “parla male” dei cacciatori perchè si hanno avute 40000 esperienze negative con queste persone, si fa di tutta l’erba un fascio e non va bene, se però qualcuno innalza a santa tutta la categoria perchè ha avuto una di numero esperienza positiva, quello va bene. Oooooook. Cioè, la frase del cacciatore riportata nell’articolo è una cosa carina (carina per un cacciatore, perchè per un proprietario di cane è normale), a fronte di millemila gabbie di canile piene di cani da caccia scartati o “persi”, di millemila cani a cui viene sparato un pallettone perchè non buoni per la caccia, millemila episodi di maltrattamenti e così via.
    Cito una cosa semplice, ma significativa: mio suocero è cacciatore e riceve a casa la rivista tematica. Beh una volta l’ho sfogliata e c’erano tipo 4 pagine di elenco di collari elettrici, con dati tecnici e descrizione di ogni modello. Questo già dovrebbe essere indicativo.
    Il discorso sui cacciatori con famiglia ecc. è talmente assurdo che non commento nemmeno.
    Sul fatto che queste persone amino la natura…beh la amano e poi la impallinano? Mmmmmh… Ci sono mille modi per godersi la natura, che non prevedono certo un fucile in spalla, quella di “amare la natura” è solo una scusa per nascondere il vero divertimento.
    Il discorso sul mangiare carne è un po’ più complesso. Io sono vegana e lo sono diventata anche grazie a un cacciatore che, sapendomi contraria alla caccia mi disse: “Pensi che la mucca che mangi te sia stata meglio della lepre che ho preso io? La mucca ha vissuto una vita d’inferno in un allevamento intensivo, la lepre ha almeno ha avuto la sua vita libera e degna.” E aveva ragione, perciò sul fattore ipocrisia sono d’accordo. Ma quello che è grave a parer mio di chi va a caccia, e che lo distingue dal consumatore ordinario di carne, è proprio il fatto che queste persone di divertano ad uccidere un animale. Questo secondo me è agghiacciante e anche un po’ malato.
    E mi fermo che già ho scritto un papiro.

  13. Oh, non lo so, leggendo i commenti mi pare di vivere in un’isola felice. Ho visto cani maltrattati e cani trattati bene nelle più svariate categorie di persone: Cacciatori, pastori, contadini, casalinghe e avvocati… Giuro, affidandomi alla mia esperienza io non riesco proprio a vedere il fondamento dell’equazione”cacciatore=maltrattatore di cani”. Per carità, gli stronzi esistono, perché esistono, ma da qui a dire che sono tutti così e che chi ama i propri cani è una mosca bianca ce ne passa…
    Io non amo la caccia, l’idea di uccidere un animale diverso da una zanzara mi fa impressione, non riesco a capire come si possa amare l’atto di togliere la vita a qualcosa (qualcuno?)… Ma non sono vegetariana. La carne la mangio. É vero, la compro al supermercato, ma una mucca è morta per permettermi di avere quella bistecca… Lasciare che altri uccidano una mucca per me è eticamente più corretto che andare e uccidere un capitolo di mano mia? Mah… Francamente ho qualche dubbio. Poi magari chi ha commentato in certi termini è vegano e allora ha tutte le ragioni del mondo, ma se cosi non fosse il discorso mi parrebbe un po’ ipocrita.

  14. Sono contraria alle generalizzazioni, ho conosciuto più ‘famiglie perfette’ che tenevano il loro cane come io non avrei nemmeno pensato si potesse fare che cacciatori con cani tenuti male.
    Sono del partito che combatte l’ignoranza generale più che schierarmi pro o contro un gruppo di gente. Le persone ignoranti vanno isolate, quelle intelligenti, per me, possono far tutto…

  15. E finalmente!!! Grazie per questo bel racconto… condivido in pieno!
    Non sono tutti così, ci sono anche quelli collare-elettrico-e-serraglio-a-vita, ma sono in calo da quello che vedo, diciamo che le nuove generazioni hanno un’altra sensibilità molto spesso.

  16. Come in tutte le categorie ci sono i bravi cacciatori e gli…stronzi.

    Bravo cacciatore:
    per lui andare a caccia è una “scusa” per stare all’aria aperta,portare a casa il fagiano quasi un optional,l’importante è camminare per ore con il proprio cane che ama alla follia e che veramente fa parte della famiglia.Anche perchè,un cane che condivide la casa,è un cane da caccia migliore.Costui rispetta le regole,si mantiene lontano dalle abitazioni,spara solo in sicurezza e non lascia spazzatura a giro.
    Ma soprattutto,è un grande amante della natura,conosce le piante aromatiche,conosce il nome di tutti gli alberi e combatte i bracconieri.
    Il cane del cacciatore in questione poi,è il cane più felice del mondo.

    Cacciatore idiota:
    di solito si organizza con altri 5-6 suoi pari e una decina di cani.
    Tutto viene viene rastrellato e lo scopo principale è sparare a tutto quello che si muove,
    i cani vengono richiamati con urla disumane e bestemmie,
    spara a 2 metri dalle recinzioni delle case,uccide i gatti randagi e non,
    a volte dopo i ripopolamenti non esita a spargere bocconi avvelenati che fanno strage di volpi,faine e…cani.
    Se gli dici qualcosa ,risponde a male parole,addirittura ti ricorda chiaramente che LUI,piccolo uomo,ha in mano un grande fucile.
    I cani sono relegati in piccoli recinti,trattati come un accessorio,sono nevrotici e spesso terrorizzati e vengono liberati solo per l’allenamento e la caccia.
    Magari poi hanno un radio collare da 1000 euro….

    Dico questo con tristezza,perchè da piccolo mi piaceva andare a caccia con i miei zii,che ovviamente facevano parte della prima categoria ed era bellissimo,

    • Concordo con Collasso. Purtroppo la categoria ( ho votato favorevolmente all’abrogazione della caccia all’ennesimo referendum tradito, e la abrogerei ovunque ) è composta al 5% di cacciatori tipo A e dal restante 95% di tipo B. Conosco personalmente cacciatori che tanto varrebbe andassero in giro con la canna da pesca e non col fucile, e cacciatori i cui pallini mi son caduti ad un metro durante le vendemmie. E stavamo (eravamo in parecchi) pure facendo un bel casotto. Scambiarci per qualsiasi altra cosa da esseri umani urlanti era impossibile. Come sempre c’è del buono e del marcio come dovunque. Però scusate, ma il “marcio “armato non mi piace proprio.

  17. Sono spiacente, trovo le sue motivazioni piuttosto deboli. Vero sono persone, d’altra parte lo erano anche i gerarchi nazisti; personalmente non riesco a provare stima e simpatia per delle “persone” che provano piacere nell’uccidere. La motivazione poi che si fanno la polenta a casa … beh è autoesplicativa. Le faccio presente che non siamo più nel 1700 e la situazione economica e faunistica è piuttosto mutata (oppure ristabiliamo anche lo jus primae noctis?). Su come trattano i cani, bellissimo l’episodio narrato, se non se l’è inventato di sana pianta beh, allora, una rondine non fa… peraltro le segnalazioni, denunce ed esempi di atteggiamenti contrari sono talmente numerosi che non vale neanche la pena di portarle esempio. Ribadisco il mio parere: chi prova piacere ad uccidere non può essere una persona che io definisco “brava”. Forse al “buonismo” andrebbe affiancata la coerenza.

    • Posso dirti per esperienza personale che i cacciatori che conosco io non sprecano alcuna parte di NESSUNA preda. Pensa che conosco persone che fanno ancora i cuscini con le piume dei volatili e non perché non abbiano tempo o soldi di andare a comprarsene uno…..riguardo al piacere di uccidere…..preferisco di gran lunga uccidere un MIO pollo o un MIO comiglio, con dispiacere, (perché non fa piacere a nessuno tagliare un collo) e sapere che ha avuto un’esistenza decente, che ha visto la luce del sole e mangiato erba spontanea….e che non ha passato la sua vita in batteria.

    • La gente che paragona l’olocausto all’hobby della caccia ha qualcosa che non va. Ma vi sentite quando parlate? Non siete peggio di quegli animalari cazzoni che “liberano” i vermi del vecchietto pescatore o il criceto nella foresta…

  18. Bravo, io sono completamente d’accordo con te. Io conosco molti cacciatori e sono persone meravigliose. Inoltre abito in zona di caccia (e non mi da alcun fastidio) e non ho mai avuto problemi nè visto cani casualmente scappati né altro di quello che si dice di solito. Anzi, giusto la settimana scorsa sono arrivati due cagnetti, un setter e un breton, con tanto di medaglietta, e il mio vicino di casa ha subito chiamato il proprietario che era tutto il giorno che li stava cercando dalla parte opposta. È arrivato e aveva le lacrime agli occhi. Le fecce ci sono sempre, in tutte le categorie, il problema è che fanno più notizia delle brave persone. E poi perché se non si è d’accordo su una cosa si tende solo a vederne il marcio.

    • io dico solo una cosa….chiedete ai galgo in spagna o alla miriade di setter e simili che vengono abbandonati oppure chiusi in pozzi o altro per morire di stenti…visti con i miei occhi….ed erano di cacciatori….non ammetto la caccia e di conseguenza i cacciatori! se proprio si deve ammazzare un animale per il proprio personale fabbisogno che lo si faccia come fanno loro, senza armi…poi vediamo chi vince!

      • E dai ma la Spagna in fatto di cani è imparagonabile!!!! Io cani da caccia randagi ne vedo molto raramente , a confronto bastardini di piccola taglia a non finire…..

  19. Quando torno in Italia (precisamente provincia di Rovigo) in piena campagna, al prossimo cane “””casualmente””” scappato (sempre al termine della stagione della caccia “””casualita””” strana) e sempre “””casualmente””” non chippato e sempre “””casualmente””” senza collare (per forza e` “””scappato”””) la chiamo signor Dario, cosi discutiamo su:

    “…non ho mai visto nessuno dimostrare tanto attaccamento ai propri cani,…”

    Purtroppo il mio e` un discorso generalista e generalizzato ma sono nato tra cacciatori (mio nonno lo era), odio la caccia e le posso assicurare che non tutti amano i loro cani anzi, anzi SE non riescono ad essere gli STRUMENTI che loro vogliono (moltissime volte lo devono essere di default senza magari il minimo insegnamento, i cuccioli devono imparare per magia dai più vecchi) sono solo un pasto che non ritengono più necessario/utile/gradito/vantaggioso dare tutti i giorni, tragga lei le conclusioni su come può finire la storia di quegli STRUMENTI (se va TANTO bene al canile, ma succede/va raramente).

    Adesso io non so se le cose siano cambiate (ma dubito perché quelli a cui “””casualmente””” scappavano i cani erano ancora giovani e ben avviati alla caccia una decina di anni fa quando me ne andai dall’Italia) pero in vita mia ne ho visti a decine di cani “””scappati””” nei miei paraggi (e in mezzo alla campagna i paraggi son molto relativi) ed erano la stragrande maggioranza “””casualmente””” da caccia, e “””casualmente””” non ho mai, anzi MAI, visto/sentito un cacciatore che li cercasse (e tra di loro mi creda si conoscono un po tutti e tutti sanno di chi e` quel cane e di chi e` quell’altro… e a volere pensare male O sono un branco di omertosi che non parlano pur riconoscendo il cane, mio nonno compreso, o il cane NON e` uno di quelli dei paraggi quindi e` “””scappato””” “””casualmente””” a kilometri e kilometri di distanza da casa, che sfortuna quel cane…).

    Il mondo che conosce lei (o sono io sfortunato a conoscerne un altro) e` abbastanza utopistico e irreale ai miei occhi.

    • gentilissimo sig.Mario io abito a Roma in pieno Agro Romano forse dalle sue parti i cacciatori sono persone civili e ben educate anche se dubito che chi “ama e rispetta la natura” semini piombo a iosa…qui da me sono arroganti ed aggressivi spesso lasciano casualmente i loro cani feriti che se sono fortunati vengono soccorsi dai residenti li usano finchè servono e poi li abbandonano,quando non gli sparano…chi uccide per puro “divertimento”non brilla certo per sensibilità…lei vive in un’altro mondo tutto suo

    • Mio nonno faceva il macellaio di paese, si occupava di tutto lui: dall’abbattimento del bovino alla vendita della bistecca. Ho ben presente cosa avviene nel mattatoio, e quale la catena che lo lega al panino al prosciutto. Penso che gli unici di noi senza le mani sporche di sangue siano i vegetariani quindi non comprendo il senso che vi è nell’ analizzare il sangue che macchia il nostro vicino e giudicarlo se non è della categoria che NOI abbiamo dichiarato lecita.
      Inoltre penso sia molto pericoloso giudicare per categorie, vivo in campagna, isolata, in zona di caccia. Conosco 1 cacciatore che tiene i propri cani in serraglio tutto il tempo e 1 la cui cagna quando non caccia gioca a frisbee e dorme sul divano. Tutte le volte che ho ritrovato un cane da caccia ho chiamato Aldo (quello del divano ) e nel giro massimo di 2 ore avevo il proprietario al cancello, spesso con un bel pezzo di cinghiale per ringraziare.
      Comunque ieri uno riccio e rosso ha tentato di rubarmi il portafoglio sul bus. Tutti ladri i ricci e rossi!

      • Quindi non posso parlare della MIA esperienza? Devo scrivere che i cacciatori son tutti belli buoni e bravi con i loro cani? Non lo so, domando, non dovevo commentare?
        Tra l’altro ripeto e` una MIA esperienza non del “cuggino di mio cuggino” di più di 30 anni di vita di campagna dove di cani ne ho salvati parecchi (per salvati intendo fatto in modo che venissero a prenderli dei volontari o associazioni) ed erano tutti cani da caccia ed erano tutti senza collare (sul microcip non lo so perché non ero sempre con chi ci guardava ma ad occhio e croce ce n’erano pochini) ma di cacciatori MAI visto l’ombra, ripeto sarò sfortunato io e saremo tutti pezzi di merda in quella zona cosa vuoi che ti dica. Poi erano anche TUTTI cani affamatissimi e non erano mai o quasi in giro da “una mattinata”, credimi.
        Tra l’altro per quanto posso ricordare erano tutti cani “belli” (per belli intendo assomigliavano molto a cani di razza) e so che i cacciatori per i cuccioli di solito non badano tanto a spese se e` figlio di uno bravo.

        Io non ho demonizzato proprio nessuno e sicuramente non mi ritengo uno con le mani “pulite” dal sangue che so benissimo essere macchiate.

        Pero molto meglio una visione discantata del mondo che vivere in un mondo irreale di bontà e buoni propositi che molte non rispecchia (in toto o in parte) la realtà, capisco che possa essere difficile e credere nella “bontà dell’essere umano” sia più semplice ma la mia esperienza mi porta a pensare ad altro.

        P.S. Stendiamo un velo pietoso sulla battuta sui “vegetariani con le mani pulite di sangue” che si aprirebbe il vaso di Pandora.

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