venerdì 12 Settembre 2025

Quei volontari che danno… “troppo”

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fgadana3.JPGdi VALERIA ROSSI – So che quanto sto per scrivere susciterà vespai e polemiche: però mi sembra il caso di porsi qualche domanda sul tema delle persone che prima si dedicano anima e corpo a salvare cani, gatti & C… e poi, rendendosi conto di non farcela economicamente, chiedono disperatamente aiuto.
Dico subito, per i maligni, che la cosa non riguarda il recente post di una persona (chi l’ha letto sa di chi parlo: gli altri possono anche non saperlo, non cambia nulla) che lamentava la carenza di aiuti quando ha dovuto affrontare ingenti spese veterinarie per un cane che aveva recuperato e poi adottato: a parte ogni altra considerazione, questa persona ha detto più volte, in più occasioni e a più persone, di fatturare circa un milione di euro all’anno con il suo lavoro principale, quindi il piagnisteo mi è sembrato un po’ poco motivato.
Ma in realtà ad ispirare questo articolo è stato un altro post, sempre su FB. Probabilmente l’avrete visto in molti, perché sta girando parecchio: riguarda una ragazza a cui un’associazione animalista impedisce, non so perché, di adottare una cagnolina che teneva in stallo.
La storia in sé sembra completamente assurda: l’associazione avrebbe messo di mezzo avvocati, carabinieri e ufficiali vari per sequestrarle la cagna, lei sarebbe addirittura  scappata di casa con la cagnetta nel baule… insomma, una storia apparentemente pazzesca, che però conosco solo per aver letto la campana di questa ragazza. Quindi non posso entrare nel merito né stabilire le ragioni e i torti dell’uno o dell’altro.
Mi interessa, invece, fare una piccola considerazione sul modo in cui questa ragazza si presenta.
Lei afferma, infatti (copincollo testualmente): faccio quello che mi dice il cuore, nonostante le mie possibilita’ economiche non me lo permetterebbero.
E qui, scusate, ma a me sorge spontanea la domanda: se non te lo puoi permettere, perché lo fai?
No, perchè… il mio, di cuore, mi direbbe di andare a vivere in una bella tenuta in campagna con mille cani e gatti, dedicandomi solo a loro e non facendo più niente che mi procuri i soldi necessari per tirare avanti: ma siccome non posso, appunto, non lo faccio.
Mi piacerebbe, certo. Ma se è per questo mi piacerebbe anche avere una Ferrari o trombarmi Matt Bomer (sì, lo so che è gay: ma anche se non lo fosse, avrei le stesse possibilità. E comunque è il più figo che mi è venuto in mente così su due piedi): solo che i sogni sono una cosa e la realtà è un’altra. E non riesco a capire, davvero, chi non riesce a distinguere.

manozampa2Ovviamente la storia che ho letto oggi non è la sola di questo tenore: di persone che “dedicano tutta la loro vita” a salvare cani, a volte finendo proprio in miseria, è pieno il mondo.
Ed è per questo che mi è venuto spontaneo scrivere e proporre la stessa domanda a tutti: perché infilarsi in avventure già chiaramente destinate al fallimento?
E’ davvero per amore (ma che amore puoi offrire a qualcuno, se non sei in grado di provvedere a lui?), o non sarà magari per l’inconscio desiderio di sentirsi vittime & martiri, eroi duri & puri e così via… ma, alla fin fine, sulla pelle dei cani?
La ragazza del post dice di aver cominciato a tenere cani in stallo, a pagamento, per potere offrire qualcosa ad altri cani sfortunati: e pure questo, che senso ha?
Non sono molto esperta in stalli e non sapevo neppure che ce ne fossero a pagamento (uno ne ho fatto, ed è stato il primo e l’ultimo, perché quando il cane se ne è andato sono stata male una settimana: ma quell’unico non me lo sono certo fatta pagare).
Ma mi spiegate che senso ha pagare qualcuno che poi rimette i soldi a disposizione dei cani sfortunati? Non sarebbe meglio che quei soldi rimanessero nelle casse delle associazioni animaliste e che venissero dati direttamente ai cani,  lasciando gli stalli a chi può permettersi di farli gratuitamente?  Non penso proprio che offrano stalli solo le persone indigenti: almeno, spero proprio che il buon cuore e il desiderio di dare una mano ai cani abbandonati non siano un’esclusiva proletaria!

GATTARAE lasciando pure da parte questo caso specifico… di gente che fa il pianto greco e che chiede aiuti economici perché si è messa in casa millemila animali che non riesce a mantenere, purtroppo, è pieno il mondo. E a me, scusate, non suscitano troppa compassione: direi che mi fanno più girare le scatole, visto che se la sono cercata col lanternino.
Per carità, in alcuni casi hanno anche qualche giustificazione: ho conosciuto personalmente una signora che aveva iniziato raccattando cinque o sei gatti e che, ne giro di qualche anno, si è ritrovata con una sessantina. Non proprio per sua scelta, ma perché, sapendo che era gattara, tanti bei figli di buona donna le lanciavano intere cucciolate in giardino. Questa donna non ha mai avuto il cuore di prendere i gattini e di portali al canile/gattile comunale, e alla fine si è ritrovata a chiedere disperatamente aiuti a destra e a manca perché non ce la faceva più a mantenerli/curarli/sfamarli tutti.
Purtroppo può succedere anche questo, ed è evidente che una persona così, da un lato, un po’ mi commuove (tant’è che, ai tempi, avevo adottato due dei suoi cuccioli): ma dall’altro mi chiedo anche se si sia mai resa conto che i suoi gatti NON erano affatto felici solo “perché stavano con lei”. C’erano, infatti, gatti magrissimi, gatti apparentemente rognosi, gatti apatici che non so cosa avessero, ma di sicuro non erano in gran forma.
Ripeto: anche a me piacerebbe riempirmi la casa di cani (e pure di gatti), ma non lo faccio, se non nei limiti delle mie possibilità, proprio perché mi terrorizza l’idea di trovarmi in difficoltà e di non poter pagare una visita veterinaria piuttosto che un sacco di mangime.
D’accordo il buon cuore, d’accordo l’amore, d’accordo tutto: ma usare anche il cervello, ogni tanto, non mi sembrerebbe una cattiva idea.
E lasciamo pure da parte tutti coloro (non pochi, purtroppo) che sotto il presunto “buon cuore” nascondono un business di tutto rispetto: ce ne sono, ma questi mi fanno semplicemente schifo e preferisco non parlarne nemmeno. Invece mi è venuto di parlare di quelli che davvero agiscono per amore, per altruismo, per bontà d’animo… ma poi si ritrovano incasinati: e già sapevano di andare incontro a questo destino (perché è evidente che se succede qualcosa di imprevedibile “in corso d’opera”, le cose sono diverse).

canettieraEcco, il punto è tutto qua: di tutto il lungo post strappalacrime di questa ragazza che si è vista togliere una cagnolina immensamente amata, a me ha colpito solo quella frase in cui dice “non me lo posso permettere, ma lo faccio lo stesso”. Frase detta sicuramente per muovere a compassione (e c’è riuscita: gli appelli di “aiutatela” si sprecano), ma che in me ha suscitato un senso di fastidio.
E mi chiedo: sono io ad essere stronza e cinica, o in queste anime “troppo” buone c’è qualcosa di sbagliato?
Non farebbero meglio a fare semplicemente volontariato in canile, a costo zero e senza rischiare di riempirsi la casa di animali che non sono in grado di seguire e curare nel modo giusto, facendo quindi l’esatto contrario del loro bene?
Il connubio mano-zampa con cui ho illustrato questo articolo mi piace moltissimo, mi commuove e mi fa sentire partecipe: però, a mio avviso, quella mano in caso di necessità deve essere anche in grado di aprire un portafogli e di tirar fuori i soldi che servono. Perché ne servono, per accudire dei cani. E non mi sembra giusto andarli a chiedere ad altri per scelte che nessuno ci ha imposto, ma che abbiamo voluto fare andando, fin dall’inizio, contro ogni logica.
Voi cosa ne pensate?

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70 Commenti

  1. Ho trovato questo articolo cercando esperienze simili alla mia: volontariato in una comunità per adolescenti e un l’essermi affezionata oltre misura a uno di loro. Non sapendo bene come gestire la cosa per una serie di ragioni ho iniziato a stare abbastanza male. E leggo che per un cane in stallo che poi è “andato via” l’autrice è stata male una settimana. Ok, dopo aver passato giorni a dirmi che non sono abbastanza forte, ora mi sento meglio. Bah

  2. Penso che sia giusto cercare perlomeno di fare ciò che ci si può permettere… se non per sé stessi (se sei proprio masochista) anche per il cane.
    Personalmente ho amato i cani da quand’ero piccolissima, ne ho sempre voluto uno (o due o tre XD), ma già da bimbetta sapevo che, per il bene del cane, dovevo aspettare che le condizioni giuste ci fossero. Se oggi ho deciso di prendere un cane è perchè, finalmente, ho i soldi e lo spazio per tenerlo: molto e immensamente amando queste creature, voglio il meglio per loro… e per me, che vengo prima di tutti. Un pò di istinto di sopravvivenza e di aspirazione alla felicità fanno mica male, eh?
    Poi se uno vuole aiutare, aiuta… sono al cento percento propensa alle adozioni in canile, all’aiutare più che si può, all’amare queste creature.

  3. Io sono un volontario e cerco di fare di tutto per i cani io 3 cani di mia proprietà , e due cuccioli in stallo che cercano adozione!!! Io penso che un volontario o qualunque persona prima di mettersi dei cani in casa deve capire se ha la disponibilità economica e se ha il tempo per prendersi cura di loro.io purtroppo vivo in un posto dove il randagismo ha raggiunto livelli esagerati,i canili sono pieni e noi volontari abbiamo rifugi e case piene, noi promuoviamo la sterilizzazione per i meticci, purtroppo la gente è pazza e continua a far riprodurre i meticci e a fare incroci tra razze.poi molta gente prende un cane senza sapere (o facendo finta di non sapere ) che un cane ha bisogno di cure poi al primo intoppo lo abbandonano. Speriamo che questo mondo possa migliorare!!!

  4. Non condivido affatto il tuo pensiero..perché..
    immaginiamo che si faccia come dici tu: non ho troppa disponibilità economica,faccio semplice volontariato in canile.
    Ok,ed in sostanza quale sarebbe?! Portare a spasso i cani e pulirli?! No..in molti canili..se vai a fare volontariato..devi provvedere a portare del cibo,perchè sai bene che i cani sono affamati e non ne hanno a disposizione!
    Poi immaginiamo..che ti capiti un cane ferito,accalappiato e sbattuto in canile,morente(ed è qualcosa all ordine del giorno). E sai bene che l asl NON INTERVERRÀ,per mille squallidi motivi. Che fai? Lo lasci lì a morire? Chi ce la fa?
    No,lo prendi e lo porti da un vet,privatamente. Poi lo curi in stallo da te..e poi..poi sbatti la testa per trovare adozione.
    Immaginiamo che trovi un cane ferito per strada. Che fai? Chiami l asl? No!Sai bene dove lo butteranno! In un “canile sanitario”. Allora te lo tieni a casa con te..stesso discorso.
    Non si tratta di voler fare l eroe e di fare piagnistei…si tratta di sensibilità,conoscenza dei fatti e..coscienza.
    Io non so che strutture e canili abbia in mente tu..sicuramente saranno molto diverse dalle mie,altrimenti non faresti questo discorso.
    Io ho offerto stallo molto spesso,ovviamente non a pagamento, e parecchie volte dovevo stringere la cinghia. Alla fine del mese mangiavo spesso..patate,sempre patate,per non garantire cibo e cure a loro. E sai perchè? Perchè io non stavo lottando e non ho lottato come loro fra la vita e la morte…io sono stata più fortunata e potevo benissimo stringere la cinghia.
    Ho sempre gioito con loro quando arrivava l adozione. Certo mi mancavano,ma era quella la loro strada,verso una nuova famiglia,per sempre.L amore è anche saper lasciare andare.

    • Ma il caso pietoso puo essere uno ogni tanto; mi sembra impossbile che l’ Italia sia pien di volontari poveri che si stanno prendendo cura di un caso disperato. Ogni caso disperato ce ne dovrebbero essere un centinaio “normali”, invece a proporzione e’ tuttaltra. Io personalmente non ho nulla contro chi si trova in situazioni limite, ma quando tutte le situazioni sembrano al limite dei dubbi mi iniziano a venire.
      Tu chiedi che cosa fare se: “trovi un cane ferito per strada”; io sono arrivato in Italia (Civitavecchia) da 20 giorni e di cani feriti non ne ho ancora visti, mentre seondo te sarebbero all’ ordine del giorno…
      E la stessa cosa riguardo al “che ti capiti un cane ferito,accalappiato e sbattuto in canile,morente”… tutti i giorni ve ne arriba uno? E siete tutti poveri? Non avete nessun veteinario che vi appoggia? Mi verrebbe da suggerirvi di organizzarvi meglio…

      • Ma stai scherzando??
        Beh,allora mi pare di capire che non sai assolutamente nulla della situazione randagismo al sud…!!!Ecco allora che ha un senso tutto il tuo discorso!!!!
        Cosa vuoi sapere?? Dei canili lager? Di canili in cui il volontario non può assolutamente mettere piede? E dei canili lager che,dopo anni di combattimento,sono stati aperti? Vuoi sapere del canile lager di Noha? In cui,una volta che siamo riusciti a mettere piede,abbiamo scoperto che a 200 cani(200!!!) hanno reciso le corde vocali per “inquinamento acustico” e che avevano tutti delle gravissime infezioni? In canile stavano morendo,abbiamo dovuto trovare stallo. Fare collette. Fare lotterie. Di tutto…pur di pagare le cure e farli uscire a mano a mano.
        Parliamo del canile di Neviano? In cui i cani sono tutti morenti? In cui un volpino…microchppato..diventava magicamente un pastore? In cui un cane..chippato..arrivava a vivere anche 20anni e più? Un canile in cui i cani non mangiavano,erano feriti,puzzolenti,si azzannavano fra di loro,avevano FAME! Che fai?Dopo che riesci ad aprire un canile del genere al mondo del volontariato….li lasci lì morenti?
        Parliamo del canile di Torchiarolo,in cui c’è stata una strage di cuccioli e adulti,per colpa della parvovirosi? I cani morivano ad uno ad uno…vomitando sangue.
        Organizzazione?!
        Di cosa stai parlando?
        Asl? Ah…si….l’Asl…..l’asl va a fare i controlli nei canili….anche in questi citati….vuoi leggere qualche documento rilasciato? Era tutto regolare! Cani in ottimo stato!
        Qui non ci aiuta nessuno. Qui siamo solo noi volontari contro tutti. Contro veterinari malavitosi,contro gestori di canili mafiosi….qui siamo contro la criminalità che si arricchisce le tasche sfruttando il randagismo…che gode nell’avere i canili strapieni.
        Parliamo della mentalità della maggior parte delle persone? sterilizzazione? Non sia mai…..”è contronatura”….ed ecco che le campagne si popolano di nuovi cuccioli.. ed ecco che finiscono sotto le auto..cuccioli ed adulti.
        Si,tu non sai proprio di cosa stai parlando.
        E non c’è da organizzare un bel niente. Noi volontari COMBATTIAMO A CALCI E PUGNI contro tutti e tutto,per loro,per una migliore gestione dei canili IN MANO AI VOLONTARI e non in mano a quegli stron… Qui ci laceriamo l’anima e spendiamo tutti i nostri risparmi per SENSIBILIZZARE,per offrire quante più sterilizzazioni possibili…per offrire quante più microchippature possibili…..per SALVARE DA MORTE CERTA ED ATROCE quante più anime possibili.

        Un consiglio: prima di affrontare un argomento del genere,un pò di informazione non guasta.
        Fatti un viaggetto qui,se non mi credi, e guarda con i tuoi occhi.
        E guarda anche nei nostri occhi. Guarda la nostra stanchezza,sofferenza,delusione,perchè vogliamo far tanto e combattiamo il più delle volte contro i mulini a vento: nessuno ci ascolta,anzi….non conviene ascoltarci.
        Ma..le cose cambieranno prima o poi. Denunce su denunce..denunce su denunce…(sempre e solo da parte di noi VOLONTARI)…..e alcuni lager si sono aperti……ma di tutto il marcio che c’è dentro,ce ne stiamo occupando NOI, DA SOLI!!!!!!!!!

      • abbi pazienza, ma 20 giorni a civitavecchia non fanno esattamente di te un esperto della situazione dei cani randagi in italia, da nord a sud. anche io a milano non ne ho mai visto uno investito e lasciato morire al lato della strada, questo non vuol dire che in altre parti d’Italia non sia davvero la squallida normalità

        • Roberta, impara a leggere; io non mi sono affatto dichiarato esperto. Dimostra obiettivita e rileggi il mio commento; dove ho scritto “mi sembra imposibile”, “ce ne dovrebbero essere”,”dei dubbi mi iniziano a venire”. E vedendo descritta una realta completamente diferente da quela che ho potuto vedere di persona ho espresso dei dubbi. E continuo a ribadire che di cani in adozione ce ne devono essere anche tanti “normali”. a quelli scappati i casa e impossibili da restituirche senza microchip, queli abbandonati da chi va in vacanza, quelli a cui e’ morto il proprietario e che nessun parente vuole… O vorreste farmi credere che rappresentano una minoranza? Tutti casi critici? Non ditemi che solo chi ha lo spirito della crocerossna puo adottare cani; e allora che dire a chi non e’ abastanza esperto oppure semplicemente vuole un amico inece che un caso pietoso da soccorrere? Che non ci sono cani per loro? Perche questo e’ il messaggio che alcuni “volontari” stanno facndo passare.

          • Ma se sono cani che provengono dalle realtà citate, come fanno a non essere casi critici??
            I cani che trovi in mezzo alla strada,sono casi che sono stati abbandonati,ovvio!Ne trovi alcuni di proprietà che si fanno un giretto in paese,ma si sa che sono padronali!
            Tutti gli altri randagi,pelle e ossa,hanno una storia probabilmente critica alle spalle! perchè la maggior parte è diffidente,non si avvicina volentieri all’uomo,bisogna rieducarlo e poi darlo in adozione,altrimenti c’è il rischio che ritorna indietro!
            sai quanti cani,dati in adozione,sono ritornati indietro?? E con le scuse più ecclatanti? ù! “Abbaia” “E’ diffidente e non vuole avvicinarsi” “Tira troppo il guinzaglio”…è ovvio che con l’esperienza si impara: si impara a fare dei controlli sempre più rigidi e fiscali,per scartare a monte tutti quelli che credono che il cane sia un peluche.
            Tu scrivi : “E continuo a ribadire che di cani in adozione ce ne devono essere anche tanti “normali”. a quelli scappati i casa e impossibili da restituirche senza microchip, queli abbandonati da chi va in vacanza, quelli a cui e’ morto il proprietario e che nessun parente vuole…” : ma…quali sono questi cani normali allora?? I cani padronali?! Quelli hanno già una casa,non serve cercare un’adozione.
            Per tutti gli altri,urge adozione.SERIA ADOZIONE,perchè la maggior parte,si, sono cani problematici; cani che hanno vissuto anni in un lager;cani cresciuti in strada,maltrattati e seviziati; cani abbandonati lungo una strada extra-urbana,feriti. Sono questi i casi maggiori. Sono queste le nostre realtà. E ora mi sto rendendo conto che,chi abita al centro e al Nord,o chi abita nelle grandi città e non si occupa di randagismo,non se ne rende conto di ciò che accade davvero in tanti paesini.
            L’altro giorno è stata trovata una cucciola,di circa 3 mesi. Seviziata,maltrattata,picchiata e gettata vicino ad un cassonetto di rifiuti. E’ stata trovata da una volontaria e subito ci siamo attivati,fra visite e cure,a nostre spese. La piccola ha ricevuto così tanti colpi in testa che ha un occhio è bucato.Per ora è cieca e il vet sta cercando di capire se l’altro occhio può essere salvato. lei è TERRORIZZATA,non si vuole avvicinare a noi,giustamente. E’ un caso critico o no? E sai quanti cani si trovano nella sua stessa situazione? Un 80%. E ripeto,se non mi credi,puoi verificare di persona,se ne hai voglia.

  5. penso che come sempre hai ragione, anch’io vorrei salvare tutti i cani del mondo ..ma non posso, e anzi, vorrei avere due cani, ma propio perchè voglio tenerli bene mi rassegno ad averne solo uno, perchè so’ già che con due rischierei di non farcela!

  6. Forse per mia natura sono più propensa a considerare il bicchiere mezzo vuoto e in tale ottica le riflessioni che emergono mi turbano. Vorrei potermi sbagliare per rasserenarmi.

    Alcuni cani o gatti randagi recuperati in pessime condizioni fisiche riconducibili ad infortuni o maltrattamenti, abusi, violenze, malattie, ecc di gravissima entità vengono presi in carico da Associazioni nel nobile intento di riabilitarli. Nella realtà alcune di queste sfortunate creature se riuscissero a sopravvive riporterebbero menomazioni fisiche e neurologiche tali da rendere una possibile adozione quasi nulla, assorbendo inoltre ulteriore energia e denaro a quei volontari che pur in buona fede ritengono che ad una morte pietosa e liberatoria sia preferibile un’esistenza incerta e di totale dipendenza dall’uomo.

    Anche per alcuni Vet. intervenire su animali gravemente compromessi può essere motivato da un interesse personale di sperimentare e/o affinare proprie tecniche sanitarie anziché etica convinzione di offrire benessere compatibile alle esigenze di specie poiché, se non riuscissero, nulla avrebbero da “rendicontare” a proprietari inesistenti.

  7. Mi scuso anticipatamente per la lunghezza del commento =)
    Io sono in parte d’accordo e in parte no. Inizierei facendo una distinzione in “civile” e volontario. Civile: Quello che preso dal desiderio di aiutare, dal folle perbenismo, dal desiderio di sentirsi qualcuno rispettabile e mettiamoci pure una leggera depressione sceglie di mettersi in casa chissà quanti animali. Volontario: quello che davvero desidera aiutare e lo fa col buon senso e nel rispetto degli animali stessi aiutando fin dove può Anche Economicamente. Ecco, secondo me questa distinzione è fondamentale.
    Detto questo, mi trovo pienamente d’accordo quando si parla del “civile” che sa assolutamente di andare incontro a una fine disastrosa (altro che lieto fine dopo un’adozione perché ce ne sono già altri 40 che aspettano l’adozione) anche perché se hai un lavoro poco tempo dopo non riuscirai più a svolgere in maniera competente se hai una pensione quella è e quella rimane! Inoltre il tempo ti verrà a poco a poco (ma anche più velocemente) rubato dagli animali e quindi sto lavoro, se ancora non ti hanno licenziato, non ci puoi andare più. Inoltre come detto da te le condizioni degli animali in una situazione del genere diventano come quelli da te descritti nell’articolo.
    Diverso è quando parliamo del Volontario, inizierei partendo dalla enorme mancanza delle Istituzioni! Da qui la reazione a catena. Nasce un’Associazione che cerca volontari che tutti insieme mettono il loro piccolo e aiutano come possono sempre (o quasi) nei limiti del possibile. E qui il circolo vizioso, se si trova o arriva una segnalazione di un cane reduce da un incidente stradale? Il cane magari non si è fatto chissà che, basta ingessare il cane per qualche settimana e la zampa si mette posto e può sperare di trovare casa o essere rimesso nel territorio! Che si fa? Si volta la testa dall’altro lato pensando: “Aiuto il prossimo che mi costa meno?” Enti comunali da chiamare non ce né, il cane rimarrebbe in mezzo alla strada finché se la cava o finché non se ne fa carico un’altra associazione o un privato e siamo punto e a capo.
    Il cane lo prende questa associazione lo cura e fa un debito e da qui partono le chiesti più o meno smielate/strappa lacrime.
    Ma andiamo a monte, tutto questo si sarebbe potuto evitare Sterilizzando la Madre del cane. Se le Istituzione pagassero e facessero sterilizzazione “a tabula rasa”, facendo Informazione (di quella Vera non le cugginate varie) e facendosi carico delle spese che comporta anche il mantenimento dei cani “rimessi nel territorio” (perché anche qui, quando succede che i randagi vengono rimessi nel territorio chi li nutre questi cani? I volontari e ricominciamo con la tiritera delle collette strappa-lacrime per riuscire a comprare pappa a questi disgraziati!) forse avremmo meno richieste di fondi.

    L’unico dubbio che a me rimane è: Se un Volontario, che si occupa TUTTO il giorno dei cani, in struttura o i randagi o delle cucciolate che ha in stallo, si occupa degli adottanti e via dicendo ma NON ha un lavoro perché fisicamente incapace di sdoppiarsi COME SI MANTIENE? Ecco, a me viene proprio da chiedermi ad es. Se a quella signora che si è ritrovata con 60 gatti avessi donato 100 euro, quanti di quelli sarebbero finiti REALMENTE ai gatti? ma sopratutto quanti sulla SUA tavola, nel SUO armadio, più tosto che? Ecco quello che a me farebbe arrabbiare! SPESARE una persona che usa la scusa degli animali PER FARSI MANTENERE.

    • Post interessante, che condivido in linea di massima, e che pone tra le righe una questione annosa: LE ISTITUZIONI PREPOSTE. Pur essendoci normative varie, se ci si imbatte in un animale randagio c’è da mettersi le mani nei capelli e nel portafoglio. Chiami i vigili e loro ti dicono che non possono fare niente finchè il cane non è al sicuro;così tu rimani lì, ebete,a pensare a che santo votarti. Porti da mangiare al cane, cerchi di farlo rimanere nei paraggi. Chiami a destra e a manca conoscenti e amici per vedere se sanno qualcosa al riguardo.Chiami il canile sanitario (anche se per legge non dovrebbe essere il rpivato). Ti metti in contatto con associazioni perchè il cane è in mezzo ad una strada e potrebbe farsi male o fare male agli altri. Chiami altre istituzioni preposte. NIENTE. ALLORA? Allora, nel silenzio totale, nell’impotenza totale e mentre aspetti che qualcuno preposto faccia qualcosa, te ne resti li con le mani in mano? no, fai qualcosa. Quindi ben venga a quelle persone che tirano via un cane dalla strada. Il resto, sta al buon senso della persona. MA NON SAREBBE ORA DI CHIARIRE A QUESTE ISTITUZIONI COSA DEVONO FARE?In ogni caso, una sola cosa faccio se mi capita di trovare un animale: mi arrangio! ==> NOTA BENE: questa è una esperienza personale; non generalizzo, ma riferisco cosa succede qui, cosa è successo nel caso di cani vaganti trovati nei dintorni.

  8. Propongo a Valeria di focalizzare la sua attenzione su un’altro fenomeno che affligge molti animalisti (animalista sono anche io, nel senso che amo gli animali, li aiuto nel mio piccolo e naturalmente li rispetto TUTTI). Questo fenomeno, per me deleterio alla causa e francamente cretino, è il postare su internet centinaia di foto di cani o gatti, o quello che volete, macilenti, torturati, sanguinanti, moribondi, malati; quando non proprio decapitati, impiccati etc. Ora, è giusto informare. E’ giusto cercare le reazioni della gente perbene e dunque l’indignazione. E’ sbagliatissimo non informare e tacere delle peggiori nefandezze che l’uomo può ideare e portare a termine. Ma da qui a crogiolarsi in una sorta di pornografia del dolore, mi pare che ce ne passi! Per capire che maltrattare un bimbo è cosa disgustosa e criminale non serve vedere l’immagine di un corpo tumefatto o di un viso bombato; perchè dunque fare la stessa cosa quando di mezzo ci son gli animali?Ed è un continuo! Basta iscriversi a un gruppo animalista ed ecco che fioccano immagini sanguionose, truculente, terrorizzanti. Tanto, chi maltratta gli animali, continuerà a maltrattarli; e chi li ama continuerà ad incazzarsi e stare male. Credo che non servano per sensibilizzare. Chissà se qualcuno la pensa come me.

    • Quanto sono d’accordo con te!! A me disturba molto l’atteggiamento morboso di chi sta a cercare le immagini peggiori che ci sono in rete, magari scattate in paesi stranieri (quindi non è che condividerle in Italia aiuti a cambiare legislazioni o punire i colpevoli). Pare che certa gente abbia proprio gusto a guardare immagini truculente per poi poter inveire contro il genere umano O_O

    • una volta mi è apparso nella home un video postato da uno dei miei contatti, o che qualche mio contatto aveva commentato, non saprei; nell’immagine si vedeva un cane, la descrizione del video era in una lingua sconosciuta. Vabè, ho cliccato pensando fosse uno di quei video tipo “guardate che cosa divertente fa il mio cane” e mi sono ritrovata a guardare un video girato con un telefonino, in cui si vede questo cane che viene preso per la coda, forzato a camminare, portato fino a quello che all’improvviso capisci essere un basso parapetto ma quando lo capisci è troppo tardi perché hanno già sollevato il cane per la coda e lo hanno lanciato giù dal tetto. Sono rimasta scioccata.

  9. scusate se sono una voce fuori dal coro, ma si e’ verissimo che tanti speculano sulla pelle dei cani o gatti che siano, e tante lotterie e storie strappalacrime sono solo fonte di guadagno, pero’ ci sono persone che amano gli animali e quando li hanno presi potevano mantenerli al meglio.. poi la vita porta circostanze che mai si potrebbero immaginare, perdita del lavoro, problemi seri e continui problemi di salute degli stessi, ci sono persone che come me, con il poco che hanno pensano prima a loro, prima persino di mangiare…… non si puo’ fare di tutta un’erba un fascio, ogni storia e’ a se, e purtroppo e’ piu’ facile criticare che andare a fondo di ogni situazione…. saluti a tutti

    • Non sei una voce fuori dal coro, visto che anch’io ho detto che se qualcuno si trova in difficoltà senza averlo voluto (io ho fatto l’esempio della gattara, ma va bene qualsiasi circostanza in cui le condizioni cambino tuo malgrado), il discorso è diverso. Io ce l’ho solo con chi, *già sapendo di non poterselo permettere*, si riempie di animali e poi piange miseria perché non riesce ad accudirli.

    • non sei una voce fuori dal coro; il testo (con il quale sono più o meno d’accordo) pone l’accento su questa valanga di post/richieste etc dai toni drammatici nei quali si chiedono soldi. Nessuno dice che siano gentaglia, o che stiano agendo per eroismi (io perlomeno non lo penso) ma piuttosto che prima di comportarsi in determinati modi, bisognerebbe pensare :”sto facendo il bene mio o dell’animale”?. Semplice. Io sono un’animalista, e anche di quelli convinti: ma prima di prendere un visone da una gabbia, un cane dalla strada, un coniglio ferito etc, mi chiedo cosa posso fare dopo, e cos’ via. Con questo non vuol dire che lasci gli animali in difficoltà alla mercè di chiunque, ma piuttosto cerco di organizzarmi per fare ciò che possa tutelare l’animale. Non bisogna essere volontari o gattari o qualsiasi altra cosa per aiutare gli animali: basta essere delle persone sensate. Se poi faccio qualcosa, tanto meglio, anzi, auspicabile!!!! Tanto di cappello a coloro che si prodigano, ma c’è modo e modo di farlo. Anche io ringrazio quei volontari che agiscono più di me per la salvaguardia, ma non sempre sono d’accordo su come agiscono. C’è da dire poi che (e qui lancio un sasso) che in molti casi le persone che vogliono fare del bene non sempre vengono supportate dalle istituzioni, e che quindi è sempre meglio portarsi un cane/gatto etc a casa nel frattempo che la macchina burocratica si metta in funzione. Comuque, basta fare tutto con criterio. Il cane/gatto/visone etc non è un oggetto. E’ una forma di vita con una sua identità; pensiamo al loro bene, prima che al nostro.
      Prima di accogliere in casa 1342,74 animali =) meglio capire i nostri limiti, per non arrivare a situazioni di disagio. Anche io vorrei tantissimi cani, ma non posso e non voglio.Preferisco trattare bene il mio Gino, con le sue lune di traverso e il suo mal di cuore, che portarmi a casa 10 animali che mi facevano pena.

    • Sicuramente nella vita non si può mai dire. Ma se uno sa già da prima di essere in difficoltà ci sono infiniti modi per dare una mano senza arrivare a questi estremi. Una ragazza che conosco, davanti al rifiuto di suo padre di avere un cane, porta a spasso e aiuta i cani di persone anziane del paese, c’è chi fa lavori all’uncinetto per venderli ai mercatini e dare una mano al canile, c’è che non ha soldi ma fa volontariato, io quando vado al consorzio agrario a rifornirmi di becchimi vari per i miei animali mi faccio consegnare anche un saccone di crocchette, dato che ho un prezzo agevolato, per un rifugio che considero serio ( a me non piace dare direttamente soldi ). Insomma ognuno nel suo piccolo fa quello che può, ma consci dei propri limiti.

  10. Io ringrazio il cielo che ce ne siano di volontari così e credo sia leggittimo che per tutto il lavoro che fanno chiedano un pò di aiuto economico e non agli altri… chi vuole li aiuta mentre gli altri staranno a guardare… quindi grazie ai volontari di esserci con il loro immenso cuore e impegno… e dico a valeria rossi che ha scritto l’articolo “ma di cosa stai parlando? E tu saresti quella che ama e conosce i cani… ahhhh !”

    • Irene credo che lei abbia completamente frainteso l’articolo.
      Non si stigmatizzano i volontari bensì si segnala come profondamente sbagliato l’atteggiamento di chi si imbarca in imprese nettamente superiori alle proprie forze. Finendo col far vivere male coloro per i quali si sbatte, ovvero gli animali. Oltre che sé stesso.

    • Io spero che abbia frainteso. Un conto sono i volontari che si impegnano a dare una mano secondo le proprie possibilità, economiche e non. Un altro sono quelli che si prendono responsabilità ben al di sopra delle loro possibilità e finiscono per non riuscire a nulla: non riescono a occuparsi decentemente degli animali che credevano di aiutare, si riducono a elemosinare soldi per un impegno che si erano presi loro, sottovalutandolo, e finiscono per far fare una vita di merda agli animali, a loro stessi, e magari anche alle loro famiglie.
      E tutto questo te lo rinfacciano pure.

  11. Io quest’estate ho trovato un gattino nero molto magro e impaurito nella mia cantina: aiutata dalla mia cagnolina che l’ha stanato, sono riuscita a catturarlo. Ho dovuto tenerlo in una gabbietta per canarini di 2 m x 2 per una settimana, perché avevo trovato una ragazza che lo voleva, ma ovviamente solo una volta spulciato, curato(aveva pure zecche e un principio di rogna). Ovviamente una volta “sistemato” il gattino la ragazza mi ha dato bidone. Così mi sono rivolta ad una volontaria di un gattile che mi ha detto di non portarlo assolutamente perché erano già troppo pieni. Ho provato a cercargli ancora adozione ma nessuno l’ha voluto perché era visibilmente malaticcio. Alla fine ho deciso di tenerlo, nonostante avessi già una gatta (trovatella pure lei) e un cane. Sono riuscita a dargli giusto le cure di base e non si è mai abituato del tutto alla vita in casa; preferisce stare sempre fuori insieme all’altra gatta. Devo dire che non lo rifarei. Un mese fa stessa situazione: altro gattino in cantina, l’ho preso (stesse condizioni del primo che ho trovato, solo un po’ piu in carne) e senza troppi sensi di colpa l’ho portato dritto dritto in gattile. Non si può pretendere si salvare tutto e tutti…

  12. Anche io sono tentato a portarmi a casa tutti i randagi che incontro, ma siamo gia io e mia moglie con due cani e un gatto e le nostre finanze non permetterebbero di sfamare altre bocche. per non parlare dello spazio; va bene che abbiamo un villino di due piani con giardino e terrazza, ma stamo in citta.
    E anche quando ci trasferiremo in Italia pur avendo a disposizione vari ettari di terreno non credo che potremo prendere altri cani (al limite uno di taglia piccola per gocare con Luna e uno di taglia gigante per giocare con Balrog), sia per le spese che per il fattore tempo. Se io avessi 20 cani quanto tempo potrei dedicare ad ognuno di loro? Le mie giornate sono di 24 ore e tolti sonno pasti e lavoro non potrei dedicare abastanza tempo a piu di 2-3 cani.

  13. Perfettamente d’accordo. Sembra che certe persone perdano il contatto con la realtà e non si rendano conto che di solo amore non si vive.
    Mia nonna mi ha sempre ripetuto fin da bambina che gli animali sono una responsabilità nostra, perché loro non possono provvedere a se stessi, abbiamo il dovere di occuparci al meglio di loro perché prenderli è stata una nostra scelta

  14. concordo perfettamente con Valeria. Essendo volontaria in 4 canili ed essendomi presa in stallo diverse cucciolate da svezzare posso capire perfettamente l’amore impulsivo per queste creaure sfortunate che cercano casa, e proprio poco tempo fa è tornata in canile una delle cucciole che ho svezzato questa estate…proprio la cucciola che amavo di più, quella più fragile e dolce…ho pure pensato che fosse un “segno del destino” averla incotrata di nuovo, mi stavo convicendo che quella era l’occasione per tenerla con me definitivamente.
    A casa ho altri due cani di 40 kg…e ogni cibo e ogni medicina è proporzionale (a livello di prezzo) alla stazza dell’animale. Non potevo farlo, non potevo rischiare di compremettere 3 cani per l’egoismo (perchè un pò di egoismo e possessività ci stava) di non lasciarne uno. Ho trovato un compromesso: l’ho tenuta con me finchè non le ho trovato un’altra famiglia…ma mi sono VERAMENTE messa in cerca di famiglia per la piccola! Foto, volantini, passeggiate, l’ho portata ovunque pur di farla vedere: volevo davvero che la cucciola avesse una casa tutta sua e che la trattassero come una regina. Forse io, con tutto l’amore che avevo e ho per lei, non avrei potuto trattarla da regina, perchè sarebbe stata, poi, con il passare del tempo, la causa di tanto stress e fatica…e forse non me li sarei nemmeno goduti così bene questi 3 cani, che sarebbero stati più una fonte di stress che non di gioia.
    E’ difficile resistere all’inizio, è vero, ma come in tante altre situazioni: l’amore NON basta.

    • Sono andata sul sito consigliato che ho trovato molto interessante, una patologia psichiatrica, come viene definita, di cui non conoscevo l’esistenza.

      Penso che il caso specifico della ragazza volontaria animalista riportato nell’art. sia in realtà più una condizione di impeto dovuto ad uno slancio emotivo, di estrema sensibilità che non di disagio psichico. Probabilmente anche lei ora nell’affrontare da sola tale emergenza (che auguro possa risolversi nel migliore dei modi per entrambi) avrà appreso a sue spese che le buone azione non sempre conducono alla risoluzione dei problemi e per il futuro saprà valutare con più attenzioni gli eventi in cui si imbatterà.

  15. Renata non ho capito se commentavi il mio intervento e nel caso ti avessi frainteso scusami.

    Anche il mio cuore urla no e quando capita è come se mi facessi violenza, ma è la vita stessa ad essere spietata nel metterci di fronte a scelte non volute.

  16. Assolutamente d’accordo. Mi ricordo il film di qualche anno fa, “la volpe e la bambina”. Questa bimba trova una volpe vicino a casa sua, fanno amicizia, va a trovarla dopo la scuola. A un certo punto prova a portarla a casa sua, ma l’animale si spaventa per l’ambiente chiuso, salta dal terrazzino per fuggire, ferendosi. Ovviamente ciò causa la fine dell’amicizia. Non sarà certo un capolavoro della cinematografia, ma mi aveva colpito questa frase, detta dopo che l’animale si era ferito saltando giù
    “quel giorno, capii la differenza tra l’amare e il possedere”
    ecco, è una differenza molto sottile, ma i risultati che può provocare sono enormi

  17. sì ma no, con la testa sono d’accordo con te ma col cuore no. Ho 2 cani e 1 gatto, non ne prendo altri perché economicamente non me lo posso permettere, almeno non curandoli come si deve. Però se mi capitasse di vedere un cane ferito, abbandonato, solo, non riuscirei a non portarmelo a casa, è già successo e per fortuna ho rintracciato il proprietario, e una volta che l’hai portato a casa che fai? sì ok cerchi di ritrovare la sua famiglia, ma se non ce l’ha o non è microchippato che fai? non lo curi? ci ragioni e decidi di rimetterlo in sesto e poi? lo porti in canile? per fortuna non vivo in una zona di “emergenza randagi” ma se vivessi in un posto in cui giornalmente ti imbatti in un peloso che farei? riuscirei a lasciarlo lì? un posto dove non ci sono canili né strutture preposte, in cui l’unica alternativa all’avvelenamento o all’essere investiti è un’anima buona che ti porta a casa. Sicuramente non farei il bene del cane se lo tenessi pur sapendo di non potermelo permettere ma l’alternativa qual’è?

  18. Brava Valeria sono d accordo con te ! Molte persone pensano che prendere un animale e come prendere una bambola che non costi nulla! Io ho due cani e un gatto x mia fortuna posso permettermi di offrire loro cibo cure veterinarie e tanto del mio tempo, x’ per me fanno parte della mia famiglia e come tali vanno trattati! Amo molto gli animali ,ma penso che se non si ha ,la possibilità di poterli tenere bene, forse é il caso di lasciarli a qlc altro! Avere tanti animali non sempre è sinonimo di amare gli animali ,se poi non si hanno i soldi x prendersi cura di loro!

  19. Concordo tutto cio’ che e’ scritto nell’articolo..io sono una volontaria di un canile nel nord Italia.. .. La priorita’ di un volontario e’ quella di aiutare in base al tempo e alle proprie disponibilita’ economiche , se un volontario non puo’ permettersi un cane…o meglio ancora piu’ cani , non e’ un ” eretico” , ma semplicemente una persona che aiuta bene , cioe’ che sa dove puo’ arrivare… Ci sono mille modi x aiutare i canili…non di certo adottare cani e poi non soddisfare a pieno i loro bisogni primari , la loro educazione , la socializzazione ecc ecc

  20. D’accordo su tutto quello citato e parlo da ..”stallista” .. faccio stalli gratuiti per un associazione che si occupa di esotici ..(roditori e lagomorfi “conigli”) e funziona esattamente come per i cani .. solo che invece di avere una sede tipo canile.. si preferisce far tenere ai volontari gli animali in casa per evitare stress negli animali ,e per dargli una stabilità che non avrebbero in una struttura …. facendo volontariato in questo modo , si aiutano concretamente gli animali , perchè vengono tenuti bene , controllati e fatti curare e seguire da veterinari esperti ..in questa maniera si è appoggiati da un associazione che si prende carico di tutte le spese veterinarie .. al volontario rimane solo il mantenimento che cmq è quello che pesa meno “economicamente” e le cure necessarie in caso di patologie (tempo per la somministrazione dei farmaci etc)… e questo è un vero aiuto per gli animali ..chi invece si carica e ricarica di animali sapendo che non ha economicamente la possibilità non li aiuta anzi! gli fa’ vivere ancor di più un disagio .. e non è di nessun aiuto all’animale ..e con questo non dico che chi trova un animale in stato di bisogno non debba soccorrerlo , al contrario ..deve soccorrerlo che sia cane ,gatto, coniglio, criceto o quant’altro, ma bisogna rimanere coi piedi per terra e farsi aiutare da qualche associazione/canile in modo che l animale può ricevere le cure mediche adeguate , se poi una persona ha la possibilità di offrirsi per stallarlo ben venga 1-2-3 animali .. in base a quanti animali può mantenere nel cibo .. ma almeno non ha tutto il carico del mantenimento dell’animale che parliamoci chiaro ..non è da poco ..

  21. Ho stallato una cagnolina solo una volta.. Mai più. Veniva dalla Calabria. Settimane di liti poiché la “capa” decideva da star giu che la cagna stava bene, addirittura il veterinario al telefono mi guardó scioccato dicendo “ha detto che la cagnolina non soffre lo sa lei e non serve la visita neurologica”.. Non so dove sia finita perchè non ho potuto far altro. Non ha mai pagato la clinica, ho pagato 200 euro che dovevano pagare loro, perchè non hanno i soldi.. Avrei anche voluto denunciare per abuso di professione. Conclusione? State lontano dagli animalisti e da Silvana

  22. Io credo che se non si è nelle possibilità economiche di fare stalli o,anche peggio (peggio per quelle povere creature), adozioni sarebbe meglio aiutare le associazioni con piccole donazioni, quello che uno può mensilmente e se si vuole stare a contatto con questi esserini, fare volontariato nei canili. Anche se alla volte c’è il rovescio della medaglia, quando fai la donazione e dici che hai dato pochi euro ti sentì pure giudicata!oppure doni ad una ragazza che ha dovuto affrontare una spesa veterinaria grossa, tipica di determinate razze, nella quale ha perso il proprio cagnolone e un mese dopo vedi che ha adottato nuovamente un cane della stessa razza! Cavolo se non ti sei potuta permettere la prima operazione, come potrai mantenerti anche quella del nuovo cucciolo?! Mi fanno rabbia più che pena!

  23. sono pienamente d’accordo. per esperienza personale vedo gente che si carica la casa di bestiole per amore e poi sono trattate male, cibo scadente e diventano esauriti loro e i padroni. anche io vorrei adottarne mille, di cani, ma per motivi economici, sanità mentale mia e loro non lo faccio. come al solito l’amore e le buone intenzioni non giustificano tutto.

  24. …premesso che a prima “svista” avevo letto “Quei volontari che la danno troppo”, immaginando che avessero inventato un nuovo metodo (o meglio, “riutilizzato” un antico metodo) per aiutare gli animali…
    😀
    Se fosse per me avrei in casa, all’incirca, uno zoo.
    Purtroppo, non posso, quindi non ce l’ho. E non vuol dire che non ho il cuore in pezzi ad ogni animale che vedo per strada e devo lasciare lì (e non mi si dica “Ma chiama la polizia/le associazioni/telefona a papa Francesco che lui aiuta tutti”, perché una volta mi sono imbarcata in questa impresa con quattro gattini orfani, ed è stato assurdo. Un ragazzo la qualche settimana fa si è trovato alla prese con un cane e polizia/associazioni, e anche il suo racconto era…assurdo!).
    E se dovessi dare soldi a qualcuno per aiutare gli animali…
    Beh, cercherei un’associazione, mi accerterei della sua serietà e li darei a loro, non a un ipotetico padrone che fa la lagna su internet, che potrebbe a) essere in cattiva fede b) è una persona chiaramente disorganizzata.
    Quindi, a parte i volontari in questione che agiscono in preda alla pancia, piuttosto che alla testa.
    Ma chi gli manda davvero aiuti…salvo quella decina di amici che può davvero conoscerla…perché lo fa?
    Ma poi, per quanta gente gli può mandare soldi…un cane vive anni, allora ogni volta che sta male, si fa un nuovo annuncio? Io non so perché i volontari vogliono togliere il cane alla ragazza, ma forse, le loro ragioni le hanno, se anche lei ammette “che non può permetterselo”.

    Questo non è dare troppo, è dare male!

    Nuova cura per la disoccupazione? Lanciare appelli su facebook!
    Wowooow sono disoccupata da due anni, quasi quasi mi metto a scrivere appelli pur io…
    (ovviamente scherzo).

  25. Io sono del parere che tanti cani dei senzatetto stiano molto meglio di tanti altri cani che economicamente hanno tutto. Poi va valutato caso per caso. Io sono quella che si fa il fondo “cani” mettendo da parte in anticipo per i dottori, ma non mi chiedere soldi per altro. Piuttosto non mangio ma a loro riesco a dare tutto, a costo di andare a battere. Sono punti di vista.

  26. Io sono del parere che tanti cani dei senzatetto stiano molto meglio di tanti altri cani che economicamente hanno tutto. Poi va valutato caso per caso. Io sono quella che si fa il fondo “cani” mettendo da parte in anticipo per i dottori, ma non mi chiedere soldi per altro. Piuttosto non mangio ma a loro riesco a dare tutto, a costo di andare a battere. Sono punti di vista.

  27. A quanto pare certi, soprattutto donne, non possono fare a meno neppure di stare con il fiato sul collo ai veterinari dell’asl. Per farla breve uno di questi riceve telefonate quotidiane delle volontarie, che gli chiedono del cane Y, della colonia X e così via…riescono a sapere il giorno stesso episodi di cui non si capisce come facciano a venirne al corrente, come se un cane ha morso qualcuno (il veterinario in questi casi deve uscire per valutare la pericolosità dell’animale) e così via. Ad un certo punto, mentre era al telefono con una di queste signore, ha esclamato “Ma non è possibile che sappiate già queste cose! Come minimo dovete seguirmi!”. La risposta lo ha agghiacciato: “Ma lei dovrebbe sapere che è tenuto sotto controllo…”.
    Francamente ha agghiacciato anche me.

  28. Ho letto con molta attenzione il post, perchè è una tematica che giornalmente mi trovo a leggere su vari social network, o in qualche sito che visito, così per aggiornarmi un pò sul mondo dei cani a me del tutto nuovo da un anno a questa parte.
    Leggo con interesse e sono in linea di massima d’accordo: aiuto si, ma con cervello. Certo è molto bello sapere che ci sono persone disposte per vari motivi personali a prendersi cura degli animali; ma a me fanno incazzare, e tanto, quando leggo piagnistei vari e post degni di una tragedia greca, pieni di lettere maiuscole e punti esclamativi. E non perchè questi post possano o meno chiedere soldi, ma perchè trovo che facendo cos’, si fa più male che bene. Purtroppo è impossibile salvare tutto e tutti: con questo non dico che devo fare una selezione (NON SIA MAI!!!) ma PIUTTOSTO mettere una mano sul cuore e sperare che dove non arrivo io, arrivi qualcun’altro.NON E’ POSITIVO TENERE “MALE” 10 CANI, LO E’ TENERNE 5,MA BENE. Siamo realisti, e non facciamo come quegli animalisti che liberano animali senza sapere poi che fine faranno, o senza calcolare che magari un ambiente non è adatto a quel tipo di animali. Non facciamo come molti volontari (per fortuna a me, con il mio Gino -vecchietto problematico 14enne- , non è capitato) che prima di affidarti un cane fanno mille premesse ma non ti chiedono mai “hai tempo per lui/lei?”. Pensiamo al bene degli animali, e non umanizziamoli, perchè in questo modo si che facciamo loro davvero male!!!!

  29. io mi immagino di vivere nel centro-sud Italia e di incontrare ogni giorno una marea di cuccioli moribondi e di cani con evidente bisogno di aiuto. Cosa farei? li lascerei lì a morire lentamente? li porterei in canili-lager dove morirebbero a breve? Penso che nelle situazioni bisogna trovarsi. Quello che mi domando è perchè tutte queste associazioni e persone non si riuniscono in modo da avere maggior peso sulle istituzioni e da chiedere quello che dovrebbe e cioè tutti cani con microchip e sterilizzazione delle femmine lasciate libere a spese dei proprietari. D’altronde quando vedo che cercano adozione per cani da 10 anni in orrendi canili, ciechi, sordi, malati o quando spendono 2000 € per un carrellino per un cane vecchio la cui unica prospettiva è il canile mi arrabbio anch’io così come c’è da arrabbiarsi anche per gli umani per l’accanimento terapeutico. E dico “poveri cani” in che mani sono caduti!

    • Io ci vivo nel sud Italia, e vedo esattamente quello che descrivi tu, cani su cani abbandonati.
      Qualche volta il cuore cede e si cerca di fare qualcosa, ma il più delle volte sai che si fa? Si tira dritto. Ho provato una volta a fare una segnalazione e meglio se tralasciamo l’inutilità della cosa.
      Io ho già più animali di quelli che avevo in programma, anche solo uno in più sarebbe di troppo. Figurarsi una cucciolata di cani di futura taglia media (taglia molto comune qua tra randagi e cani “di campagna”) che non vorrà mai nessuno, (canile nemmeno a parlarne, hanno più chances di star bene restando per strada) che me li prendo a fare? Li porto in casa, mi sveno, e poi? Li rimetto per strada?

      Le richieste di donazioni da parte di privati con cuore grande e portafogli piccolo mi danno molto fastidio per lo stesso motivo, a me nessuno deve pagare il mantenimento dei Miei animali, non vedo perchè io dovrei pagare per quelli altrui O_O

  30. Simona Bandi, riconosco che l’incipit me lo sarei potuto risparmiare. Ma di fronte a certe strumentalizzazioni (per di più su un cane che ho conosciuto e amato e che non c’è più) mi prudono le dita… e a volte non riesco a resistere.

  31. Condivido. Un po’ come le storie raccontate nel format di Real Time “Sepolti in casa: animali”, spesso è pura sindrome da crocerossina, sono persone che hanno problemi, storie difficili e cercano di redimersi o dare un senso alla loro vita cercando di aiutare questi esseri ma non potendoselo permettere, rovinando le loro vite, quelle dei familiare e logicamente degli animali…

  32. Cavoli se hai ragione Valeria! Purtroppo la sanità per i nostri pelosi è carissima se il cane ha problemi (uno dei miei soffre di epilessia e tra visite neurologiche, esami del sangue, risonanza magnetica, prelievo del liquor, ricoveri vari ci è costato una, forse due vacanze, ma rifarei tutto per dargli una vita serena e dignitosa!)
    Purtroppo quando si adotta o si stalla un animale bisogna metter in conto anche queste spese. Io non sono ricca, sono operaia, ma mai mi sognerei di chiedere aiuti a chiunque, le associazioni sono sempre con d’acqua alla gola e mi sembra assurdo dover togliere a loro per me, che consapevolmente ho deciso di adottare 5 cani.
    Come dici tu, nemmeno io capisco il senso di stalli e staffette a pagamento. Se uno lo fa per aiutare, allora dovrebbe esser gratis, magari un contributo per le spese veterinarie, ma poi basta, non che paghi vitto e alloggio…
    Questo è solo il mio pensiero, ma ho paura che adesso molte persone lo facciano più come lavoro che per amore e aiuto di poveri sfortunati….

  33. Sono d’accordo con lei! Il volontariato ha un senso se puoi svolgero al meglio delle proprie possibilitá. Il problema é che molta di questa gente a volte (almeno quelle che ho conosciuto io) mi sembra un pò “esaltata” e che di fronte alla domanda xchè lo fai se non puoi? Spesso rispondono che se non lo fanno loro non lo fa nessuno!…insomma “eroi un pò sconclusionati”! Per quanto mi riguarda ho raccolto dalla spazzatura due anni fa, sei cuccioli di appena un giorno. Di questi due sono morti, due li hanno adottati (tramite una famosa associazione che mi ha fatto Penare!!!) E due sono rimasti a me! Ho curato i 4 cuccioli rimasti x ben 4 mesi (in appartsmento, con i miei che erano esasperati). Li amo immensamente, ma vivendo ancora a casa con i miei, ho convenuto chr se mi dovesse ricapitare la prox volta mi potrei limitare a fare una segnalazione…PERCHÉ RICONOSCO DI NON POTERMI PERMETTERE IL MANTENIMENTO DI ALTRI CANI…

  34. (non ho capito dove cazz ho commentato quindi riposto qui, scusate se è doppio)

    Io sono completamente d’accordo con te. Io sfioro il mondo del volontariato solo di striscio, faccio stalli quando posso (uno alla volta, e ovviamente NON mi faccio pagare) e cerco di dare una mano quando posso, qualche staffetta, qualche contributo, cose così. Mi piacerebbe poter dedicare del tempo in canile o rifugio ma al momento non riesco. Comunque, resto volutamente ai margini. Molte mie amiche ci sono dentro in pieno e a parte che sì, la situazione sfugge di mano, ma poi a parte i maiali che ci lucrano sopra anche tra chi lo fa cercando di far bene entrano in gioco un sacco di menate voglia di protagonismo delirio di onnipotenza ripicche dispetti, uno spettacolo penoso. Che forse è anche normale, son cose che succedono in ogni campo, perché dovrebbero risparmiare il volontariato? Eh, non so, ma mi vien da dire che dovrebbero. Vabbè questo comunque non c’entra con quello che dici tu. Io capisco il meccanismo del voler fare qualcosa, del non riuscire a girarsi dall’altra parte. Però sì, lo stesso credo che entri in gioco qualcosa di più dell’amore per gli animali: il bisogno di riconoscimento, la sensazione di contare qualcosa, i mi piace su fb, boh. Ammazza quanto parlo aho.

  35. mmmm guarda a me capito per caso di parlare di stalli e quando mi chiesero se lo potevo fare gratuitamente rimasi allibito detti questo non sono completamente daccordo su quello che dici, penso comunque al di la delle motivazioni se una persona aiuta male non fa.

    • in che senso restasti allibito? perché era scontato che lo avresti fatto gratuitamente o perché ti aspettavi di essere pagato?
      dici bene: se AIUTA male non fa, ma tenere cataste di animali in condizioni pessime non è certo un aiuto.

  36. salve, sono 35 anni che vivo con gli animali,tesi in giurisprudenza sui diritti degli animali, salvato api, uccelli, cani, gatti, roditori, lavorato per associazione animalista nazionale e preciso Lavorato come ufficio stampa, consulente legale,denunciato per maltrattamento varie persone i cui dobermann, pitbull, cagnoni messi male sono finiti a carico della sottoscritta. malgrado la.mia passione per tutti gli animali non ho mai pensato viste le.mie scarse finanze e precariato continuo di mantenere i mille animali bisognosi che incontro.mi sono incaponita su qualche caso in canile ma ho si cercato aiuto tramite le associazioni e l’adozione degli animali. nella maggior parte dei casi mi e’ andata bene ma la mia richiesta non implicava che avrei percepito io del denaro bensì la pensione o l’associazione che ai occupava delle cure dell’animale.aiuto si ma con cervello: negli anni di lavoro ho scoperto una triste realtà degli animalisti di cui forse faccio parte e cioè che nel 90% deibcasi si tratta do persone come carenze affettive o comunque con un eccessivo bisogno di sentirsi utili, indispensabili a qualcuno, o con la sindrome da crocerossina come la sottoscritta.capito questo io ho lavorato per sganciarmi ed ho indirizzato le.mie energie per diventare educatore cinofilo e poi addestratore enci..i cani inbqualche modo li salvo lo stesso …

  37. Io di stalli ne ho fatti due in vita mia, una di una canetta che poi abbiamo (io e mio marito) fatto adottare e che personalmente da Roma siamo partiti e portata a Torino e un altro….Emma che é entrata a casa e mai più uscita (almeno spero, visto che mio marito non é molto d’accordo sul tenerla), comunque mai chiesto un centesimo, l’ho fatto per puro amore per i cani! Penso che alcuni volontari, in buona fede, siano affetti dal virus della crocerossina o dell'”Io ti salverò” senza riuscirsi a fermare, che per carità, é una bella cosa, ma come si dice a Roma il “troppo storpia”… P.S. non mi é piaciuto molto l’incipit dell’articolo 😉

  38. Penso che hai perfettamente ragione!
    Conosco indirettamente una coppia che ha oltre 50 cani (e un numero imprecisato di gatti) e che dipende, per nutrirli, dalla carità di amici e conoscenti (una mia amica mette vari salvadanai nei negozi per animali e con quanto raccolto le acquista e invia carrettate di mangimi a basso prezzo). Questi cani stanno tutti in una casa (grande: 500 mq circa) ma non possono uscire nel giardino, che c’è, perché la recinzione è rotta e non hanno soldi per aggiustarla. Trovo questa storia assolutamente assurda e ne sono scandalizzata. Credo che questi cani non facciano affatto una bella vita e che questa coppia non sia affatto “buona” ma egoista al limite della crudeltà.

    • ‘ste cose mi fanno incazzare, questi hanno una casa di 500mq con giardino, potrebbero fare cose fantastiche, potrebbero tenere 10 cani alla volta e tenerli BENE, farli adottare e quando si libera un posto tirarne fuori un altro dal canile e invece no, fanno i protagonisti di Sepolti in casa – animali.

    • IN RISPOSTA A VALERIA ROSSI : CHI HA IL PANE NON HA I DENTI…………………GENTE COI SOLDI CHE NON VUOLE AVERE L’IMPEGNO DEL CANE E GENTE SENZA SOLDI CHE , SE NE AVESSERO, SI RIEMPIREBBERO LA CASA DI CANI…………E’ STRAGIUSTO CHE CHI HA SPAZIO ED AMORE PER TENERLI MA POCHI SOLDI….VENGA AIUTATO DA CHI NN HA PROBLEMI FINANZIARI MA NN HA VOGLIA DI PRENDERSI UN BELL’IMPEGNO……………………
      ATTENZIONE A VALERIA E A TUTTI QUEI “RAZIONALONI” PER CUI 1+1 DEVE STRAMALEDETTAMENTE FARE 2 ALTRIMENTI….CRISIIIIIIIIIII………..
      USCIAMO UN PO’ DA STI SCHEMI ORAMAI IMPOVERITI (VEDI L’ATTUALE SITUAZIONE AL GOVERNO….!!) ED INVENTIAMOCI LA VITA PER AMORE DEL BENE……………..
      GRAZIE

      • “Stragiusto” che io mi prenda un impegno per poi farlo pagare agli altri? Mah… permettimi di dubitarne.
        “Stragiusto”, per me, sarebbe che i cani bisognosi fossero aiutati dai comuni, dalle regioni, anche dallo Stato, toh. E che le persone che hanno tanto amore da dare potessero darlo anche in strutture accoglienti e dignitose, nelle quali si badasse davvero al benessere del cane.
        In assenza di una politica che sappia fare il suo mestiere anche per quanto riguarda gli animali, io trovo giusto che si prenda un cane chi ha la possibilità di mantenere un cane. “Lo prendo io e paghi tu”, scusami, non mi sembra amore del bene: per me somiglia di più al classico “fare i bulicci con il culo degli altri”, come si dice a Savona.

        P.S.: saresti così gentile da non scrivere in maiuscolo? Mi manda assieme gli occhi…

      • Sarebbe una bella cosa se fosse accordata prima e non pretesa (tipo “se io tiro fuori un tot cani dal canile dato che ho tempo e spazio tu mi dai un aiuto economico ci dividiamo i compiti”). Ma è una cosa che, appunto, va pianificata. Perché 1+1 FA 2 e non c’è niente da fare! Due cani costano il doppio di uno e tre costano il triplo! A meno che con l’aumentare dei cani, come spesso succede, si vada a tagliare un po’ di qua e un po’ di là fino ad avere cani
        che mangiano papponi di dubbia origine e saltano vaccinazioni e visite anche quando ne avrebbero bisogno. Perché non è una questione solo finanziaria come vorresti far credere, ma si tratta di garantire il benessere di tutti i cani che ti porti in casa a cui non basta “amore e spazio”. Mi sembra il minimo farsi due conti in tasca PRIMA e non dopo quando si è con l’acqua alla gola

  39. MI PIACE… Valeria mi piace perke rimanendo tra i buoni non è una buonista…non è il cane a tutti i costi… non è per i cuoricini per il per forza sono tutti belli e sono tutti bravi…

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