domenica 12 Ottobre 2025

Ma è possibile che succedano ancora cose così?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

caneguidadi VALERIA ROSSI – Innanzitutto, per una volta, complimenti al giornalista Carlo Mion, autore del pezzo “Tassista lascia a piedi un cieco e il cane”, apparso su “La nuova Venezia”: finalmente una cronaca ben scritta, lineare ma esauriente, capace di venire dritta al punto fin dalle prime righe.
Ancora un episodio di stupida discriminazione verso un cane guida per non vedenti. Meglio dire verso la persona non vedente, considerato il fatto che animale e disabile in questi casi sono tutt’uno” è infatti l’incipit: un’immagine che davvero dice tutto.
Non si sa che dire, né che pensare, invece, dell’autore di questa vergognosa discriminazione: un tassista cinofobo che prima ha chiesto che il cane guida indossasse la museruola (!) e poi che venisse messo “in un trasportino”. Non venendo (ovviamente) accontentato, il tassista ha lasciato a terra il non vedente, la sua accompagnatrice e i loro amici, causando loro un grave disagio perché il suo era un van attrezzato per il trasporto di più persone, disabili compresi, e non c’erano a disposizione sul momento altri mezzi adeguati.
Ora si spera che davvero venga presentato un esposto alla Procura della Repubblica, come hanno promesso il non vedente e la sua accompagnatrice,  e che il Comune stesso punisca il comportamento inaccettabile del tassista.
Una sola frase, in questo articolo, non mi ha lasciata del tutto soddisfatta: quella in cui si spiega che “le cose, per l’uomo, potrebbero complicarsi se venisse trovato che in passato ha avuto comportamenti simili. Rischia, in quel caso, anche la revoca della licenza. Oltre alla certa e pesante sanzione”.
Ma serve davvero la reiterazione di simili comportamenti, per stracciare in mille coriandolini la licenza di questo “signore”?
A me sembra che un episodio di intolleranza come questo dovrebbe bastare e avanzare.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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33 Commenti

  1. Luca Lattanzi col ns lavoro sarebbe meglio portare più cani che persone visto i comportamenti della maggior parte dei bipedi… Detto questo non colpevolizzo una pers. solo xché é cinofobo… Sicuramente ha accampato mille scuse che nn stanno ne in cielo e ne in terra, deve pagare ed é vero, ma da lí a strappargli una licenza (su cui sicuramente ha investito soldi) e lasciarlo senza lavoro mi sembra un po’ troppo….

  2. Marti prima di dire altre inesattezze leggi le leggi che ti linco qui sotto:
    http://www.atritoscana.it/leggi_caniguida.asp

    Te lo dico io che ho Brando un bravissimo e bellissimo cane guida labrador! 🙂
    Ricordati benissimo che il cane guida (prima che per una questione legale per una questione morale) è parte integrante del nonvedente.
    E cmq il cane guida, prima di tutto per l’addestramento che ha ricevuto, è tutta un’altra cosa rispetto al cane da pet terapy.

  3. Dov’è successo? Se è a Roma, mi sa che è la norma! Ho beccato un taxista intollerante all’aeroporto di Fiumicino, mi ha dato un urlo perché ho fatto salire il cane senza trasportino, peccato che il cane si era appena fatto tre ore di volo non propriamente piacevoli, e non ne voleva sapere più né di borse né di altri aggeggi simili, e quindi sono salita senza! Apriti cielo!! Urla, strepiti in un inglese maccheronico e io che candidamente rispondo nel mio dialetto reggino: “stai zitto e guida fino a Roma, via tal dei tali” lui shoccato si è messo un tappo in bocca e ha guidato in silenzio fino a destinazione! 😀 😀

    • Angel, il tuo commento è quantomeno fuori luogo: l’articolo parla di un non vedente con CANE GUIDA che è stato discriminato apertamente, mentre tu sei semplicemente stato di una maleducazione e di una cafoneria che ha dell’incredibile! Fossi stata io la tassista ti avrei sbattuta giù dal taxi!

  4. Purtroppo non è la prima volta che si sente di casi del genere. Avendo amici con disabilità di tipo diverso, vederli discriminati è qualcosa di sin troppo frequente. Perché qui io non credo si possa tanto difendere il tassista, avesse o meno paura dei cani: un cane guida è gli occhi del suo padrone. Punto. Rifiutarsi di prenderlo sul taxi significa discriminare il suo proprietario, una cosa vietata dalla legge.
    Qualcuno più su ha scritto che la nostra libertà finisce dove inizia quella altrui; però, esistono leggi apposite per impedire che un nostro egoismo, paura o limite culturale ci faccia discriminare chi già per sua condizione fisica o altro è costretto ad affrontare la vita con più difficoltà della media.

  5. Non entro in merito al comportamento del tassista certamente discriminatorio, ma leggendo l’articolo:

    non ho capito se vi sia un refuso di battitura cioè SI o NO attrezzato? Nel caso non lo fosse stato, si sarebbe dovuto rifiutare fin da subito poiché in caso di controlli dovuti nella peggiore delle ipotesi ad un incidente nel tragitto con passeggeri, avrebbe quasi sicuramente dovuto affrontare “rogne” legali per aver utilizzato un mezzo non omologato.

  6. C’è anche chi non vuol trasportare animali perchè poi gli sporcano l’interno della macchina…..già, gli umani invece no èh????

  7. Successe un caso simile a Siena qualche anno fa, venne vietato ad una signora ipovedente di portare il cane guida nel Duomo perchè tutta la famiglia potesse visitarlo, morale della favola il marito furibondo dovette restare fuori col cane. La bigliettaia, nonostante la lavata di testa, continuava ad affermare che quello fosse un cane, non un fondamentale ausilio per un disabile.
    Puoi avere paura dei cani, ma un cane guida non è un cane normale, è un ausilio! come chiedere a qualcuno di andare in giro senza protesi, o a me di togliermi gli occhiali perchè a qualcuno da fastidio il riflesso del sole sulle lenti!

  8. Sono un tassista e spesso porto persone non disabili col cane. Per le persone non vedenti siamo obbligati a portare il cane gratuitamente almeno in Valle d’Aosta. È vero però che nella chiamata deve essere specificato che vi è un cane, in modo che il tassista possa inviare un’altro collega se lo stesso ha problemi con gli animali.

  9. @Silvia Mariani, non si deve “specificare” la presenza di un cane guida per non vedenti: il cane guida è “parte integrante” del non vedente e la legge lo considera proprio come tale: quindi discriminare il cane equivale a discriminare il proprietario. Se fai iil taxista di un van attrezzato per disabili, DEVI sapere che può arrivarti un non vedente con relativo cane: se hai paura dei cani ti prendi un’altra macchina! Ognuno può avere le fobie che meglio crede… ma se io ho paura dei ragni, non apro, che so, un bar specializzato per aracnofili!

    • No, piano, se mi citate la legge dove dice che il non vedente e il cane sono tutt’uno e che dunque, al cane del non vedente non puoi chiedere di indossare la museruola ritiro tutto quello che ho detto.
      Io ho letto che il non vedente ha diritto ad avere il cane ma ho anche letto che il tassista ha il diritto di chiedere la museruola…. come la mettiamo?

      • Guarda che la museruola gliel’hanno messa senza dire “ba”. Dopodiché il tassista voleva il trasportino… e siccome il trasportino non c’era, li ha piantati lì, ha caricato un altro cliente e se n’è andato.

  10. non pensi Silvia, che il disabile ne abbia già abbastanza, e che difenderlo, non a spada tratta, ma con cognizione di causa, sia doveroso. Poi ricordiamoci che che il cane non sarebbe stato a fianco del guidatore e a quanto ho capito non erano solo in due.. in ogni caso, anche rispettando le fobie del conducente, la sua azione resta deprecabile.

  11. Ma avere paura di un cane guida… Se il tassista ha di questi problemi si accerti PRIMA lui chi andrà a trasportare, soprattutto se viene richiesto il van per disabili. E poi come minimo doveva darsi da fare per trovare ai clienti un altro mezzo. Troppo facile rifiutarsi e basta.

  12. Fuorviante è che un taxista sia cinofobo. A parte che chi ha una patologia può farsi curare… Nell’articolo si dice che il taxista ha accampato mille scuse. Se aveva davvero paura del cane, poteva anche dirlo chiaramente! “Difendere a tutti i costi il disabile” ??? Silvia Mariani, ti rendi conto di quel che dici ???

    • Se un taxista ha paura di un cane guida, oltre ad essere cretino ( e solo per questo bisognerebbe revocargli la licenza), non dovrebbe avere un taxi attrezzato per disabili, perchè i non vedenti sono disabili, e per legge possono viaggiare ovunque con il proprio cane senza museruola (anche sui treni). Troppo comodo fare distinzioni. E’ come se in un taxi uno facesse salire che so…solo le donne e rifiutasse gli uomini. I taxi che non vogliono far salire cani dovrebbero avere il coraggio di fare “outing” e non proporsi come attrezzati per disabili. I cani guida non sono cani comuni, sono addestrati, e fanno un lungo percorso, hanno il patentino, come si fa ad averne paura? Significa che si è ignoranti, e basta. E’ come avere paura di un cane che ti salva la vita quando sei sotto una slavina, o di quelli della protezione civile che ti tirano fuori dalle macerie del terremoto.
      Quanto a quelli “allergici al pelo di cane” non dovrebbero salire neppure su un taxi che ho appena preso io, che ho due cani e i vestiti spesso pieni dei loro peli. O non sedersi mai su una panchina pubblica e via discorrendo. Io sono allergica a certi tipoi di pollini, non è che pretendo che si taglino le piante ovunque io viva!

  13. revocare la licenza a un tassista significa rovinargli la vita, essere disoccupati non è bello, per cui mi sembrerebbe una punizione eccessiva che sa di giustizialismo.
    ci sono persone che hanno paura dei cani, e secondo me bisogna cercare di capire. una paura che ovviamente io ritengo senza fondamento (quanti percepiscono il cane libero come pericoloso? chi conosce i cani sa che è un’assurdità, con un cane che accompagna un cieco poi…) però se uno ha paura ha paura, qualcuno anche perchè è stato morso da piccolo.
    io ho l’esempio di mio marito (rincorso e morso da bambino), e non abbiamo avuto cani per anni anche per questo. poi per alcuni mesi abbiamo abitato in una casa in cui c’era un cane “terribile”, grande, che ti salta addosso, apparentemente aggressivo con qualsiasi estraneo che si avvicina al giardino (cane stressato che vive troppo solo in giardino, poche uscite e poca attività) lui stava spesso con noi quando i padroni erano fuori, l’abbiamo tenuto quando i padroni andavano in vacanza e voilà…
    marito innamorato del bestione irrequito, tutte le paure passate e adesso abbiamo due bei cagnoni.
    bello sarebbe che da questo brutto episodio, oltre alla multa se ha infranto la legge, nascesse anche un’occasione per conoscere il cane. ecco forse la “punizione” giusta sarebbe dover fare un po’ di servizio coi cani, sono sicura che una volta conosciutili li accoglierebbe volentieri e ne parlerebbe bene anche agli altri.

  14. Nell articolo non c’è scritto se nella chiamata era stata specificata la presenza del cane. Quindi il voler difendere a tutti i costi il disabile mi sembra discriminante nei confronti del taxista

  15. Non credo che il non vedente abbia “omesso” di dire che aveva il cane guida, dato che era arrivato il taxi attrezzato con bagagliaio spazioso … Chi è attrezzato per trasporto disabili dovrebbe esserlo per “tutti i disabili” non solo per quelli che non gli fanno paura …

  16. Per una volta non sono pienamente d’accordo con quello che scrivi. Pur condividendo il fatto che questo taxista sia un idiota, la cinofobia è comunque un problema per chi ne soffre seriamente e spesso i proprietari di cani la prendono sotto gamba lasciando liberi i propri animali e deridendo chi ne è terrorizzato. Quando si chiama un taxi è buona norma avvisare che si ha un cane e forse i non vedenti, essendo tutt’uno col proprio animale spesso se ne scordano. E poi io non toglierei ad una persona il suo lavoro solo per un errore, per quanto orribile e discriminatorio, magari per questa volta, se è la prima, si sospende la licenza per qualche mese e questo può essere da monito anche per gli altri.

    • ciao,
      condivido con te che dovrebbe essere sospesa la licenza solo per qualche mese, ma ti dico che quando chiami un taxi spesso parli solo con un disco, e quindi avvertire della presenza dell’animale, non è possibile.
      Comunque il tassista rimane un inadatto.

  17. Per quanto l’episodio sia veramente triste non credo che da un punto di vista legale si possa fare qualcosa, perchè sebbene lavorino in virtù di licenze comunali, i tassisti non svolgono un lavoro alle dipendenze pubbliche, né offrono un servizio considerato e tutelato dalla legge come di pubblica utilità. Il problema, come al solito, non è del singolo tassista, che può anche avere una fobia, è un essere umano; o essere un cretino, sempre in quanto appartenente a una certa categoria di esseri umani, il problema è di chi fa le leggi e non prevede l’obbligo per le cooperative che gestiscono i taxi di organizzare i turni in modo da garantire a tutti la possibilità di usufruire del servizio.

  18. Servizi sociali, sei mesi in un canile, gli altri sei con i non vedenti.
    Se gli assistenti sociali lo valutano positivamente bene, altrimenti revoca della licenza.
    E pubbliche scuse al signore e al suo cane!

    • Piano! e’ un mezzo dove oltre al disabile con il cane, ci salgono anche persone DISABILI con Allergia a Peli di Cane!
      Va bene amare i pelosi, ma mettersi i paraocchi no! dai… guardate che oltre al mondo Cinofilo c’e’ altro! non sono persone stupide o discriminazione, anche solo regole di igiene, buon senso, rispetto ed educazione. Il tassista non ha chiesto niente di assurdo, la museruola penso vada portata sempre se si prendono mezzi di trasporto di terzi o pubblici, le persone circostanti non sono tenute a conoscere il cane, la razza del cane, le caratteristiche del cane e tanto meno a farsi passare “magicamente” eventuali ansie, paure o fobie che possono scaturire in presenza di un cane. Il trasportino non so da dove potrebbero tirarlo fuori, non ci sta in borsa, ma sicuramente quando siamo noi (disabile con cane) a dover chiamare/noleggiare un mezzo di terzi per il trasporto proprio, a dover informare filo per segno della situazione. Il tassista non ha la palla di cristallo e non e’ tenuto, lo ripeto, non e’ minimamente tenuto a portarsi la macchina a ripulire poi, se a lui i cani disgustano. Forse non si porta manco il suo in macchina, forse non lo ha proprio perche non lo vuole.

      E lo dico io, che ho una Labrador da Pet Therapy e un figlio autistico.

      I NOSTRI DIRITTI ARRIVANO FIN DOVE INIZIANO I DIRITTI DELLE ALTRE PERSONE.
      Sembra che ce lo stiamo dimenticando.

      • Io credo che non abbia capito il problema: la cagnolina è gli occhi del signore!
        Non si tratta di un cane da compagnia, un supporto per la pet therapy o altro, è un cane guida. È essenziale quanto la sedia a rotelle per un paraplegico.
        Se si fosse trattato di allergia, te lo dico perché sono allergica ai gatti, un trasportino non sarebbe bastato, te lo assicuro.
        Inoltre non si è nemmeno degnato di trovargli un mezzo alternativo, lo ha piantato lì con la cagnolina e sono stati i colleghi, per vergogna, ad intervenire ed aiutare il signore a trovare un altro mezzo. Che rispetto sarebbe questo per te? Per me dovrebbe vergognarsi.
        Inoltre la legge stabilisce che un cane guida possa seguire uvunque, ripeto OVUNQUE, il suo padrone, e non consente a nessuno di impedirgli l’ingresso, non tenendo conto di fobie, allergie o antipatie verso i cani delle altre persone, e giustamente direi.
        La priorità va al disabile non al cinofobo con le sue paturnie! Sempre!

        • La normativa esiste, dice che il cane da pet therapy deve poter accompagnare il suo umano, ma pure dice che il tassista ha il diritto di chiedere che il cane indossi la museruola.

          Il diritto di uno contro il diritto dell’altro. E se io mi batto per far rispettare i miei, dovrei essere la prima a rispettare quello di altri.
          Che non le abbia trovato un mezzo alternativo? non e’ nel suo dovere, ma e’ nel dovere del non vedente con cane a seguito specificare IL TUTTO al momento della contrattazione del servizio, non lo dico io, lo dicono le linee guida per animali in mezzi di trasporto pubblici o privati, vi do il link.
          http://eprints.adm.unipi.it/415/1/155.pdf

          Il comune di Milano vuole la museruola nel mezzi pubblici.
          Volete dire che non ha avuto cuore? ma e’ una vostra valutazione personale, non per questo e’ una persona che ha arrecato un danno, ha solo fatto valere i suoi diritti, ha anche provato a chiedere la museruola.

          Vorrei sapere da qualche avvocato (ci saranno), se nel caso il cane mordesse qualcuno durante il trasporto in taxi la persona morsa potrebbe muovere una azione legale contro il tassista che non ha fatto indossare la museruola al cane?
          Domando perche ho letto di una sentenza che condannava un guidatore a risarcire un passeggero (sua amica) perche quest’ultima era salita in macchina e non aveva allacciato la cintura (la legge dice che il guidatore ha l’obbligo di far rispettare le leggi in merito dentro la sua vettura).

          E’ un assurdo! diranno in molti, ma e’ un assurdo che non si puo’ escludere, che genera un rischio e questo rischio dovrebbe assumerselo il tassista?
          Bello, bello, viviamo nel mondo dei “diritti solo per chi dico io” vero?

          • un taxi non è un autobus: in taxi un cane guida non può mordere qualcuno che non sia il suo proprietario o uno degli accompagnatori, e se anche succedesse, (ma la vedo improbabile, che dici?) non credo proprio che qualcuno incolperebbe il tassista.
            Continui a dire che “il cane da pet therapy deve poter accompagnare il suo umano”, ma che c’entra? un cane guida non è un cane da pet therapy. Un cane guida può entrare dappertutto, la pretesa del trasportino e della museruola sono assolutamente pretestuose. Il fatto di non cercare un mezzo alternativo è semplicemente una mancanza di civiltà. Senza se e senza ma, altro che far valere i propri diritti.

      • Tutte queste cose, peli, museruola, allergie le ho viste e si vedono solo in Italia! Sono stata a lungo all’estero, e il mio cane saliva tranquillamente su autobus, metro, treni, taxi senza museruola né trasportino.

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