domenica 5 Ottobre 2025

Acqua per il cane: 30 centesimi

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Non sono certo i 30 centesimi a far discutere. Non è neppure il fatto che (stando alla barista) si sia fatta pagare la ciotolina di carta, e non l’acqua (anche perché è vietato far pagare l’acqua del rubinetto: mentre non è affatto vietato né chiederla né servirla, contrariamente a quanto si crede).
Dà proprio fastidio il “concetto” di far pagare l’acqua per il cane.
Da qui ad insultare pesantemente i baristi, come al solito, dovrebbe passarcene (e invece gli insulti su FB si sono sprecati): così come si potevano evitare commenti come quello apparso sul “Corriere”, a firma di tale Irene88: “Già portano i loro animali sporchi e pulciosi nei locali pubblici, poi pretendono pure di essere serviti gratuitamente?“.

scontrino_acquaCome al solito ci si scanna, ci si manda a quel paese, ci si insulta anche per delle sciocchezze: a mio avviso basterebbe prendere atto ed evitare di frequentare questo bar nel quale, evidentemente, cinofilia e cortesia non sono le specialità della casa.
Tra l’altro mi sono ricordata di un altro episodio, sempre accaduto a Treviso qualche anno fa: ad una ragazza non vedente, con il suo cane guida, era stato proibito l’accesso ad un bar.
Sono andata a spulciare su Google e – guarda che combinazione – si parlava di “un locale in piazza dei Signori”.
E qual è l’indirizzo del bar che ha fatto pagare la ciotolina d’acqua?
Non possiamo sapere, ovviamente, se si trattasse davvero dello stesso bar: magari anche no (in piazza dei Signori ce ne sono diversi).
Però, se avete un cane, forse da questa zona di Treviso è meglio tenersi alla larga!

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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75 Commenti

  1. Altra riflessione: quello che secondo me non è accettabile, quando un cliente fa la propria consumazione in un bar o in un ristorante, è non sapere in anticipo il conto finale….naturalmente prima di ordinare si deve controllare il listino prezzi e fare attenzione ad eventuali costi aggiuntivi per questo o quello, controllando a quanto ammonta il “coperto”. Se si è in dubbio meglio chiedere. Se il costo della ciotolina fosse stato scritto sul menù potrebbe essere sfuggito ai protagonisti della vicenda…in caso contrario diciamo che è scorretto da parte di chi porta la ciotola con l’acqua non precisare PRIMA che ne sarà addebitato il costo sullo scontrino. così io mi sentirei presa in giro (non per avermi fatto pagare la ciotola, ma per non aver avuto la possibilità di scegliere – uno non chiede, ma l’altro ci marcia sopra…).

  2. Torniamo adesso dalle vacanze sul lago di Garda: regole severissime sui cani, su alcune passeggiate al lago i quattrozampe non ci possono nemmeno passare (e se voi e il cane abitate dall’altra parte…a nuoto?); però in tutti i locali dove ci siamo fermati – e dove poteva mettere zampa anche Sif – prima di servire noi arrivava sempre il barista/cameriere con un ciotolone d’acqua fresca. Poi chiedeva a noi. ^^
    Qui a Genova non ci fidiamo delle ciotole fuori dai bar, ci sono state segnalazioni di qualche genio che si divertiva a correggere con la candeggina… Insomma, non si pretende il tappeto rosso per nessuno – ne’ cani, ne’ umani – ma la gentilezza di un locale si ricorda, ed anche la cafoneria…

  3. Leggendo qua e la i commenti, mi sembra che poi un po’ tutti abbiate ragione, ma non dimenticatevi una cosa: tutti sappiamo perfettamente quanto pelo perda un cane, ok? Per un gestore (soprattutto ristoratore), avete benissimo l’idea di come si possa trovare a continuare a pulire (soprattutto all’interno), col problema poi di clienti allergici al pelo, dei cinofobi e dei rompicoglioni in genere, per non dimenticare dei padroni di cani super cafoni….non esageriamo quindi nelle pretese, ma cerchiamo di essere contenti che diversi locali ci permettano di stare coi nostri amici, non abusiamo, “chi troppo vuole nulla stringe”…ma, per qwuanto riguarda un locale che mi fa pagare l’acqua del rubinetto, (indipendentemente che sia per me o il cane), lo mando a quel paese in diretta e me ne vado in un altro locale!

  4. Personalmente penso che non ci sia nulla di male… considerando che sono sempre di più gli esercizi dove viene difficile far entrare il proprio fido, preferisco, personalmente, pagare 0,30 centesimi ma almeno conservo la possibilità di sedermi al tavolino, gustarmi la granita ed avere accanto Giasone… Forse sarebbe ancor meglio allora sensisibilizzare, come leggevo in un post “spulciando” FB, sensibilizzare davvero comuni ed esercizi commerciali a lasciare ognuno una ciotola d’acqua vicino l’ingresso per permettere davvero ai cani randagi e non, di dissetarsi!!!

  5. Premesso che di solito ho sempre con me la ciotola e l’acqua, le volte che ne sono sprovvista, faccio bere la mia cagnolina alle fontanelle, se ci sono, oppure compro mezza bottiglia di acqua. Non pretendo certo di avere l’acqua gratis da un bar o ristorante. Però se entro in un bar o ristorante e il gestore mi chiede se gradisco un po’ d’acqua per il mio cane o mi porta direttamente una ciotolina con l’acqua, gratis, ecco, io in quel posto ci torno volentieri e lo consiglio agli amici.
    Da 6 anni vado in vacanza in Corsica e non ho mai trovato un locale che non mi portasse un po’ d’acqua per il cane, gratis e senza doverla chiedere.

      • Se lei nel suo esercizio ritiene di non dover fare un gesto di cortesia verso un cliente e il suo cane non vedo perchè debba trovare da ridire se nel mondo c’è chi invece lo fa e, udite udite, senza andare fallito evidentemente!

        • Lei dove avrebbe letto che io non ritengo che sia possibile fare gesti di cortesia? E dove avrei scritto che è deprecabile chi li fa?
          Io ho solo criticato chi li pretende come acquisiti…. tutto qui….
          Se un esercente vi chiede qualcosa in cambio, muti…. Se vi fa, invece, una cortesia, ringraziate….

          • La risposta al precedente commento (pannolino al bambino no? Un biberon?) lascerebbe, quindi, intendere che lei è felicissimo di fare tali gesti di cortesia? Perchè sinceramente il sarcasmo che trapela farebbe pensare tutto, ma proprio tutto il contrario!
            Per quello che mi riguarda sono abituata a ringraziare sempre e comunque, soprattutto se mi viene fatta una cortesia, ma le posso assicurare che MUTA rimango in pochissimi casi….e il caso di un esercente qualunque non è certo uno di questi!

          • E che colpa avrebbe questo esercente , quella di non aver fatto una cortesia? Non fare una cortesia non significa essere scortese. Scortese è quell’esercente che avesse mandato a quel paese il cliente e non quello che ha applicato un prezzo ad un servizio… di certo, non meritava questa gogna mediatica….

          • Vedendo arrivarmi la notifica di nuovi post tra i commenti a questo articolo inizialmente ho pensato a un errore. Ero io a sbagliarmi, non era un errore.

            Ora, non essere cortesi non e’ una colpa ma semmai una caratteristica caratteriale. Non e’ che uno debba per forza essere cortese, ma cosi’ come non e’ un diritto degli altri pretenderlo da parte sua, non e’ neanche un suo diritto pretendere che gli altri non la giudichino negativamente o almeno meno positivamente di altri.

            Ho capito che anche lei sa essere cortese dietro un modico compenso. Siccome pero’ e’ simpatico come un gatto attaccato ai maroni, la prego: sia cortese e mi dica quanto vuole per non generare un inutile e fastidioso flusso di mail nella mia casella di posta.

          • ma “qui” (nella rete in generale ), caro Nerofumo, non è stato giudicato negativamente un comportamento, “qui” c’è stata una vera e propria opera diffamatoria nei confronti dell’esercente… Definire ladro e tanto altro di più colorito e negativo un lavoratore è davvero gravissimo… io al posto di quell’esercente mi sarei arricchito nel querelare tutti coloro i quali si siano lasciati sfuggire ingiurie ed insulti…..

          • Un’altra cosa:
            ieri ero al Santuario di Loreto… vi è un bel cartello di divieto- per “rispetto” di non si sa chi/cosa- di portare dietro di sé i propri amici a 4 zampe… ora mi aspetterei una bella gogna mediatica anche contro la Chiesa, il Vaticano e magari papa Francesco…

  6. a me uno che è della zona e conosce il locale ha detto che in genere non fanno così e magari è stato epr disincentivare clienti poco graditi comunque.
    ad ogni modo il locale è li per lavorare… certo di solito si offre ma non è che debba essere dovuto, che il cameriere la vori gratis e la lavastoviglie lavi gratis i bicchieri…
    io ho pochi soldi, al bar a pagare 3 euro dell’acqua sporca di menta non mi ci metto proprio… e se vuoi essere sicuro che il cane abbia da bere e non te lo facciano pagare giri con bottiglia e ciotolina… e fine
    senza bisogno di augurare di tutto a qualcuno e inveire in tutti i modi, per 30 cent…suvvia…
    e poi ariticoli di giornale…e su fb on si parla d’altro… ma cos’è ma son questi i problemi?

    • Ma infatti, provate a cercare su google “acqua e menta” cosi’ come l’ho scritto io virgolette comprese e senza nient’altro. Quello che scoprite e’ che la notiziola estiva e’ riportata ovunque, anche su testate nazionali. D’accordo, siamo in periodo estivo e non c’e’ niente di meglio da fare, pero’ non mi sembra che i gestori del locale abbiano fatto un affarone con questa storia.

      Per le motivazioni indotte da braccino corto direi che le accuse reciproche di pitoccheria sono alla pari: se da un lato c’e’ chi commenta il costo esorbitante di 30 centesimi, dall’altro c’e’ chi si lamenta del costo del ghiaccio che inciderebbe non si capisce quanto ma tanto…

      Ora, siamo concreti, non e’ che un locale che da da bere a un cane rischi di trovarsi la coda di cani alle cinque del mattino perche’ hanno letto che se comprano un bicchiere di acqua e menta al loro padrone ricevono una ciotola di acqua fresca gratis.

      E invece siamo qui a fare il conto di quanto puo’ costare un cubetto di ghiaccio. Ora, con la pubblicita’ negativa che si e’ procurato, il locale poteva far fuori l’iceberg del Titanic con tutta la menta intorno e avrebbe risparmiato una figura francamente meschina.

      ps: per par condicio, va anche detto che lo scontrino sui media non ci e’ finito da solo.

  7. Io credo che offrire dell’acqua di rubinetto (non una botte, ma una ciotola) per il cane di un cliente sia un bel gesto, che a me, in alcuni bar, è stato spontaneo (a volte ho ringraziato moltissimo, dicendo che la mia bassotta aveva già bevuto e non serviva). Un giorno ho fatto pure una figuraccia…ero seduta ai tavolini all’aperto di un bar, con cane al seguito. il cameriere arriva dall’interno del locale e poco dopo porta quanto richiesto. Ad un certo punto, durante la consumazione, si avvicina un signore sospetto con bocconcino per cani (avvelenato? chi sei? aiuto, c’è dentro topocida…da dove salta fuori?). Dopo il quinto (o giù di lì) rifiuto (gentile, per fortuna) sbianco e faccio uno più uno (era il gestore….UPS!). ma allora sì, proceda pure…hanno i premietti sempre pronti! risultato: tot centesimi per un piccolo bocconcino, ma tot euro guadagnati nel lungo periodo perchè: io torno anche senza cane, ti faccio pubblicità, se devo scegliere mi vengono in mente per primi i bar (metti che sono in zona) in cui sono già stata trattata benissimo col cane, sarai considerato (partendo dal presupposto che il servizio e il cibo/le bevande siano buon e via così) dagli altri proprietari di cani (io sono per: boicottare i locali anticane….). faccio attenzione anche ai volantini pubblicitari (se due locali, di cui uno “amante dei cani” e l’altro no, fanno “squadra” per aiutarsi a vicenda (buoni sconti e simili) io li metto tutti e due nella lista nera….e ciao, non ci torno nemmeno se cambia il gestore (non mi prendo la briga di controllare nel tempo)….
    un po’ come se un cliente chiedesse (dopo aver consumato) se il figlio di quattro anni che non ha preso nulla può andare in bagno…(e anche qui costi di luce, acqua, carta igienica (per chi ha il coraggio di usarla….), detersivi per le pulizie…
    non entro del merito di cosa far pagare o meno, ma se si pensa ad un guadagno futuro, non so se convenga…dipende da troppi fattori, ma da cliente con cane io ragiono così..”

  8. Io consiglio di evitare Treviso in generale. Cani che pagano per bere… che non possono andare in centro… xenofobia… omofobia… Che stiano nel loro caldo brodo o cambino amministrazione!

    • io mi porto la bottiglia e la ciotola da casa e mi prendo due tre spritz… pieno centro zona fighetta 3 wuro lo spritz… ah certo sono i 30 cent il problema… no ma andate pure dove lo spritz osta 5-7 euro perà vi danno l’acqua gratis al cane

      • io lo pago 6 euro lo spritz e lascio 4 euro di mancia. Mica bau bau micio micio. Evito le cittadine provincialotte

    • da Trevigiano, ok di un comune limitrofo, dissento… Non nascondo che i problemi ci siano. Però precisiamo un paio di cosette:
      – l’amministrazione è già cambiata, non è più in carica l’artefice di panchine, no centro ai cani, spariamo agli stranieri, no ai gay… ecc. ecc. L’amministrazione attuale è della parte opposta. Non è perfetta, ma nemmeno così vergognosa.
      – di ignoranti siamo pieni. Vero. ma statisticamente non penso si discostino dalla media Italiana. Il problema è che danno loro più voce (vuoi anche come campagna mediatica contro l’amministrazione sopra citata (sicuramente di interesse delle tv locali), di colore opposto a chi in carica in provincia e regione)
      – si tratta di un bar centralissimo, e notoriamente hanno prezzi diversi da quello di qualche via più defilata.

      • Ne sono lieto. Spero cheil nuovo corso contribuisca a cambiare in tempi brevi l’immagine di Treviso dipinta dal sindaco sceriffo

  9. A metterci il carico si potrebbe dire che in realta’ le questioni come quella dello scontrino si prestano particolarmente bene allo scontro dei commenti sul web perche l’investimento e’ minimo e ci si puo’ scannare allegramente senza impegno.

    Insomma, ci si scanna piu’ facilmente per cose futili che per cose piu’ importanti gia’ nella realta’, e il web dei commenti e’ lo specchio della realta’ con l’aggravante di non avere freni inibitori, per dirla alla Freud, o senza il rischio di prendersi due meritati schiaffoni per dirla a modo mio.

    Per lo scontrino un po’ di senso della misura non farebbe male. E’ vero che se tutti andassero al bar a chiedere una ciotola d’acqua per il cane, diventerebbe il bar delle ciotole d’acqua e quindi, avendo un costo, al servizio bisognerebbe dare un prezzo, ma e’ anche vero che quei 60 secondi che possono essere impiegati occasionalmente hanno un costo che verrebbe comunque sostenuto, magari per sostenere con le proprie terga il bancone del bar e quindi farsi pagare una piccola cortesia non e’ che sia proprio il massimo dell’autopromozione.

    Se fossi l’esercente, lascerei i miei colleghi a scannarsi sui 30 centesimi, sulle ciotoline usa e getta e sul costo di 60 secondi del barista e vista la calura estiva investirei un capitale iniziale di – vogliamo esagerare? – dieci euro in un ciotolone d’acciaio con acqua fresca da cambiare quando c’e’ tempo e da lasciare a disposizione dei miei clienti che arrivano col cane, senza che nessuno abbia bisogno di chiedere niente.

    • Eh si perché non le hai mai viste le sciure che dicono al proprio cane “non bere lì che è sporca”? quando magari è stata cambiata mezz’ora prima, ma solo perché posata a terra da “prima” è automaticamente inadatta per il loro “bambino”? …le prenderei a testate…
      …il mio ovviamente fra ciotola fresca e pozzanghera sceglie la seconda…

      • E va be’, uno magari ci prova. Certo che nell’angolo della ciotola si forma un porcile piu’ che l’idea che il bar fornisca un servizio nella gente si forma la convinzione che sia un posto sporco e sciatto, ma se e’ pulito e presentato con una certa carineria magari e’ anche apprezzato. Non lo sara’ dalle sciure col cagnetto in borsetta, ma dubito che ci sia qualcosa che possono apprezzare.

        …E ora non mi estorcete commenti da lattoniere su cosa potrebbero apprezzare le sciure…

      • mah, silvia… a parte che se ci ha bevuto qualche altoro cane prima no è detto che bevano…io schizzinosa vera di 7 cani ne ho spolo una, mi reco dal veto con due NON SCHIZZINOSE caldo di questi giorni ciotola fuori dal vet di acqua a disposizione, la guardano, e se ne vanno… prendo la ciotola vado in bagno la cambio.. la metto a terra e la vuotano…poco prima ci aveva bevuto un bulldog ed era sbavata… inoltre, come capita anche nelel fontanelle, certe ciotole sono a rischio che qualcuno che odia i cani metta del veleno,e cnai che hanno bevuto dal pozzetto delle fontanelle avvelenati da liquido del radiatore ecc… è successo. non fa impazzire neanche a me farli bere da ciotole che non ho avuto sottocchio tutto il tempo e che sono li da chissaquanto. se io passo col cane, e vedo una citola davanti a un locale NON SO quanto è che li… o saprai te… che l’hai messa…

        • Va be, mi attacco qui, ma una risposta vale l’altra.

          L’idea e’ che si puo’ fornire un servizio anche solo minimale che possa essere gradito ai piu’ con il minimo sforzo e a costo quasi nullo. Noi abbiamo sembre la brutta abitudine di complicare le cose ragionando per eccezione e infarcendo il tutto con una caterva di se e di ma.

          E se ci ha bevuto prima un cane sbauscione? E se l’acqua e’ li’ da mezz’ora, un’ora, due ore, cinque…

          Cerchiamo di avere un po’ di senso pratico: non e’ che un bar con quattro tavolinetti fuori durante il periodo estivo abbia piu’ avventori a quattro zampe che a due. Se e quando arriva qualcuno col cane, il primo che rientra con una comanda in mano porta via la ciotola e quando esce la riporta piena con l’acqua appena cambiata. Ha lo stesso costo che portare via i poacenere e tornare con quelli puliti.

          Se dobbiamo assumere un dirigente responsabile del controllo di gestione per cambiare due posacenere e una ciotola ci conviene chiudere il bar e andare a fare il responsabile del controllo di gestione in quello degli altri.

      • Silvia, io preferisco che i miei cani bevano acqua fresca e mi porto ciotola e bottiglia. Preferisco non bevano da ciotole dove non so se è stata cambiata da 5 minuti o da 10 ore. In quanto alle testate dalle nella tua cerchia di amici e non in una discussione civile

        • Eccheccaspita… sono cani !! C-A-N-I. Si rotolano nelle cacche, hanno un apparato digerente adatto anche per la carne “frolla”, bevono dalle pozzanghere e NOI facciamo gli schizzinosi sull’acqua?
          “Non bere lì…chissà chi ci ha bevuto..” E sarà ben stato un altro cane come il tuo no?
          Non testate…. direttamente calci in culo.

          • Dai, non ti arrabbiare, io per prima quando vado in giro coi cani ho più roba per loro che per noi. Ma se capita che “lappino” da una ciotola fuori da un bar o da una pozzanghera… e non è mica una tragedia…
            Se ci lasciano a disposizione l’acqua gratis non va bene perchè non sappiamo se è fresca ed intonsa per il nostro ciccino, la vogliamo spillata la momento e servita come si deve ma se ce la fanno pagare (discutibile, ma la cifra è davvero simbolica) non va bene.
            Finora non ho mai dovuto pagare l’acqua per i cani, mi è sempre stata fornita, anche in una volgarissima vaschetta di alluminio o in una coppa per gelato (mi è venuto da ridere quella volta perchè non ci entrava neanche il tartufo… ma fa niente, era il gesto), se non me la portano spontaneamente non la chiedo, compro una bottiglietta e chiedo una ciotola. In fondo il cane è un problema mio. Va detto che io in Italia coi cani giro poco.. In Austria per dire, la ciotola fuori dagli autogrill c’è da 20 anni…

          • ci può aver bevuto un cane con una malattia trasmissibile ci possono aver messo del veleno…

            la pozza fangosa in campagna, che però può far venire la cagarella…. alla fine è meno a rischio di una ciotola in ambiente urbano alla merce di tutti anche di chi odia i cani

          • Sono felice o di vivere in un posto che non dà adito ad avere preoccupazioni simili o di essere sufficientemente incosciente da non farmi venire preoccupazioni simili

  10. Sono d’accordo sul fatto che invece di perdere tempo con gli insulti basterebbe andare in un altro bar, però non mi sembra che sia vietato far pagare l’acqua del rubinetto come si dice nell’articolo.

    • In realtà è vero il contrario: è obbligatorio servire gratuitamente l’acqua del rubinetto. “Ogni esercizio commerciale in cui si somministrano alimenti deve disporre di acqua potabile e nessuno può rifiutarsi di servirla gratuitamente” : sta scritto nell’autorizzazione igienico sanitaria e nel regolamento comunitario 852 del 2004.
      Se però non chiedi espressamente di averla a titolo gratuito, allora possono fartela pagare. Come al solito… siamo in Italia, regno della complicazione degli affari semplici.

      • Ho letto il regolamento comunitario e mi sembra che si parli solo di norme igieniche per la preparazione di alimenti.
        Servire l’acqua ha un costo per il bar, molto basso certo, ma non credo che possano essere obbligati a farlo gratis.

          • ho appena letto che ci fu una interpretazione errata del 2005 su questa norma e che attualmente, invece, si possa fare….
            Io sono per far pagare il servizio, poi sta al proprietario regolarsi a seconda anche dell’occasione e della situazione…. il bicchiere, non si lava da solo ad esempio….

        • aho sandro della penna ma sempre qua stai? e grazie che poi t’attacchi ai 20 centesimi….tutto il giorno a cazzeggiare su internet, e fai storie per i 60 secondi che ci vorrebbero per riempire un ciotola d’acqua? ma manco paperon de paperoni… e che cavolo!!

          • Io mi indigno del fatto che qualcuno vada da un privato, che ha difficoltà anche ad ammalarsi sul lavoro e pretenda dei servizi gratuiti…. questa moda che chi ha un cane gli si debba stendere il tappeto rosso a gratis non mi va giù… vogliamo fare che i baristi debbano dare pannolini gratis a chi arriva con un bambino? Poi cos’altro?
            La civiltà è quella che permetta che un cane pulito, non aggressivo e sano possa entrare in luogo aperto al pubblico, la stessa civiltà , tuttavia, deve necessariamente riconoscere che i servizi privati si erogano solo a pagamento.
            Quando un privato vi offre un servizio, ringraziate, quando ve lo fa pagare non fate storie, è giusto così…..

    • i costi per noi operatori sono relativi a quelli del locale (ammortamento strumenti, affitto, tasse varie, personale, bollette energetiche)…quelle relative ai prodotti sono spesso trascurabili…. fare il ghiaccio ad esempio costa più della bevanda in ceri drink…….

      • A parte che la mia era una battuta perché ritengo che se i prezzi sono esposti in un listino ogni ristoratore può far quel che vuole, poi deciderò cosa prendere e cosa no e se tornare oppure no… ma era una battuta fino ad un certo punto, perché anche se i prezzi dei prodotti sono trascurabili (e si sa) secondo me va rispettata una certa differenza del costo materie prime…che so 2 euro l’acqua e menta e 4 lo spritz (fra l’altro 3 euro è un prezzo “politico” che si trova solo in veneto…e li invidio moltissimo per questo…) .

      • La quantità di ghiaccio è la stessa per Spritz e acqua e menta. Ma lo sciroppo alla menta costa molto meno degli ingredienti per lo Spritz!

          • prova a fare il calcolo sulla quantità versata realmente …. non quella volumetrica data dal ghiaccio…poi ne parliamo…. vogliamo fare 40? la sostanza non cambia….

          • Per prima cosa vietiamo agli abruzzesi di fare gli spritz!!! Probabilmente se la differenza è quella che dice usate il ginger al posto dell’aperol e un montepulciano annacquato invece del prosecco DOCG

          • Se la mettiamo così, allora il barista ha fatto lo sconto sullo Spritz…. fategli i complimenti…
            ps: il montepulciano è un vino rosso, al massimo avremmo messo un pecorino…..

          • un litro di aperol costa 10 euro…. e una bottiglia di DOCG anche 4 euro… ma facciamo 5….. finite voi i conti?

          • Io non e’ che abbia competenze sufficienti – e nemmeno scarse, a dirla tutta – per dubitare di quello che sta dicendo quindi se lei mi dice che il costo del ghiaccio e’ predominante io mi fido ciecamente.

            Per me un margarita, grazie.

          • e dove sarebbe scritto che il costo del ghiaccio è predominante su tutto il resto? me lo fa vedere?

          • io ho scritto: “fare il ghiaccio ad esempio costa più della bevanda in certi drink…….”
            Probabilmente ha letto male.
            saluti

          • Andiamo, era una battuta, persino il piu’ musone degli esercenti se ne sarebbe accorto. Suvvia, pensi che quando prendo il caffe’ non ci metto lo zucchero. Al barista sotto casa se faccio risparmiare una bustina di zucchero gli brillano gli occhi e mi fa dare anche un’occhiata alla scollatura della moglie.

            Anche questa e’ una battuta, la moglie del barista e’ piatta come un asse da stiro.

  11. Io sono un ristoratore….. avete idea di quanto costino 60 secondi (avete capito bene) sessanta secondi di un operatore che lavora per voi o per il vostro cane?
    Se tutti i clienti portassero 2 cani, dovremmo passare il nostro tempo a riempire le ciotole mentre i padroni si concedono il lusso di non munirsi di una bottiglietta ed una ciotolina per loro? Ma state scherzando?
    Insultate i padroni negligenti, non i baristi….

    • Sono una ex cameriera. Hai idea di quante mance e clienti in più ti portino quei 60 secondi? Marketing spicciolo, proprio.

      • Le mance da te le prendono i camerieri o si dividono con i titolari?

        A me pare che si debbano cominciare rispettare alcune categorie di lavori ed imprenditori…. il Marketing è una cosa- ho fatto pure io sempre buon viso a cattivo gioco in queste situazioni- il rispetto è un altro.. e quando si pretende un servizio “per prassi” non è mai cosa buona né rispettosa.
        Bene che i cani si accettino in luogo pubblico ma lo si faccia sempre con educazione e discrezione e se ne accettino eventuali problematiche e costi relativi senza voler pretendere che siano divisi con gli operatori o con il resto del pubblico.

      • Sono d’accordo con te Paola. Un mesetto fa mi è capitato di fermarmi in un bar a fare uno spuntino,( il mio cane aveva bevuto alla fontanella quindi non stava morendo di sete) ma dopo un po’ che ero che seduta, la cameriera è arrivata con una vaschetta di acqua. Una gentilezza simile io non me la dimenticherò mai, l’ho apprezzata moltissimo!! Ora quando sono in quella zona mi fermo sempre in quel bar, che sia un aperitivo, uno spuntino o una colazione veloce! Quindi Sandro, non dico che i 60 secondi non siano denaro e neanche che non devi farti pagare (ci mancherebbe…è il tuo lavoro), ma se davvero arriviamo a dare un prezzo a tutto, allora non so dove finiremo.

    • Io lavoro in un ristorante… Abbiamo risolto mettendo una ciotola d’acqua fresca a disposizione dei cani. Facile facile. Non abbiamo mai messo in conto i 60 secondi (tempo stimato) che ci mettiamo per cambiarla ogni quel tot. Dici che dobbiamo iniziare a tenere il conto?

      • Magari in un ristorante succede meno che in un bar o altro esercizio commerciale dove viene messa la ciotola a disposizione…ma volevo sapere se non vi dà fastidio vedere i cani che vengono trascinati via (non parlo di quelli schizzinosi che l’annusano e non bevono, ma di quelli che vorrebbero avvicinarsi e vengono trascinati…) perché non bevano dalla ciotola? Io lo trovo un gesto di maleducazione nei confronti di chi è stato così gentile con i nostri cani

        • lo dico anche a te… purtroppo non sappiamo da quanto è li quell’acqua… purtroppo non sappiamo se qualche str…ci ha versato qualcosa di velenoso, ci sono persone che mettono bocconi avvelenati e ci sono persone che avvelenano l’acqua dove i cani vanno a mere ad es i pozzetti delle fontanelle al parco… e ne sono morti, ad es col liquido antigelo, che è pure dolce e quindi lo bevono tranquillamente…
          non è per maleducazione, cercate di capire…ti assicuro che se ti vedessi mettere la ciotola a terra e vedessi che nel frattempo nessuno ha versato nulla, lascerei bere tranquoillamente il cane..

          • In ritardissimo, ma rispondo a entrambi: la ciotola è posizionata poco distante dalla porta d’ingresso del locale coperto, perfettamente visibile dai tavolini esterni dove siedono i clienti. Diciamo che c’è sempre un bel via vai di gente – clienti o camerieri – e quindi credo che sia abbastanza difficile che qualcuno sia talmente sfacciato da versarci dentro del veleno. Per carità, tutto può succedere, anche che quando presento il conto a un cliente quello mi punta contro una rivoltella… ma francamente mi pare abbastanza improbabile.
            C’è gente che non lascia bere il cane, certo, ma non mi capita di vederne spesso. La cosa non mi fa piacere, ma nemmeno mi disturba più di tanto: capita spesso di scontrarsi con la maleducazione della gente e francamente ci sono cose che mi danno più fastidio di qualcuno che non lascia bere il cane, soprattutto se si astiene dal fare commenti idioti (cosa che sfortunatamente non tutti fanno…)

  12. Basta non tornarci più, senza mandare al patibolo nessuno. A quanto pare questi qui non temono di perdere una grossa fetta di mercato, perché è di questo che si tratta realmente.
    Personalmente le mie energie le avrei usate per scrivere una bella recensione negativa su Tripadvisor anziché minacce di morte.

  13. il problema è che viviamo nel libero mercato e ragioniamo come se fossimo in comunismo. Entri in un locale che non conosci (soprattutto se sei in una zona centrale)? chiedi quanto ti costerà un certo articolo, specie se non hai visto il prezzo. Poi in caso si cambia!

  14. Ma ormai ogni cosa è buona per scannarsi .. tutti troll! Lasciamoli perdere e viviamo sereni .. io non capisco veramente certe manie di commentare insultando tutto e tutti!
    Una volta si dice “peace and love” o “vivi e lascia vivere” .. adesso pare “commenta sempre e insulta chi è contrario a te” .. bah ..

  15. Ieri ho seguito un thread a proposito di questo scontrino, personalmente trovo eccessiva l’indignazione generale suscitata: da parte mia se mi siedo al bar con i cani e non ho nulla da dargli da bere non mi aspetto niente di gratuito, tutt’al più acquisto una bottiglietta da mezzo insieme alla mia consumazione. E’ vero che, conducendo due cani a passeggio, normalmente mi premuro di portarmi da casa acqua e vaschetta soprattutto in questi giorni di gran caldo, se uno non ci arriva da sè che il cane ha bisogno di bere o lo porta alla fontana più vicina oppure non vedo perchè fare tante scenate. Un bar deve vendere, cosa ci aspettiamo?
    Non dimentichiamo inoltre che molti esercizi sono diventati cinofobi a causa di umani stupidi, succede troppo spesso che chi ha un cane si aspetti di avere solo diritti e nessun dovere, compresa l’educazione – anche la propria, non solo del cane.

    • Hai ragione! Anch’io mi porto in borsa la bottiglietta dell’acqua per il cane. poi ci sono posti come in alcune località della Val d’ Aosta, che oltre a lasciare una ciotola d’acqua per il cane, se i padroni e i cani son educati…bè, arriva anche l’osso o altre leccornie (ovviamente per il cane nèèè???) ;-D

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