sabato 13 Settembre 2025

La Sciuramaria che c’è in me

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Ieri mattina, avendo avuto l’idea genialissima di rimettere uno straccio sotto la ciotola dell’acqua di Samba (“ri”mettere perché ci avevo già provato quand’era cucciola, con risultati tragicomici: ma adesso è cresciuta e quasi sempre gli stracci li lascia stare… laddove “quasi” si è rivelata la parola chiave), mi sono ritrovata tutta l’acqua della ciotola sul pavimento.
Perché lei ha preso lo straccio… e non soltanto ha tirato: l’ha proprio scrollato con tutto il cinghialesco entusiasmo che la contraddistingue quando trova un giochino nuovo.
Bene: dopo aver asciugato per du’ ore (ma quanta caspita di acqua ci sta, in una ciotola?!?) ho raccontato l’aneddoto su FB, e tra i commenti ho trovato questo: “Ahahah!!! Ma allora sei sciuramaria inside anche te!”

sciuramaria_io.1Mai negato, per carità.
Però mi sono messa a pensare a quali e quante sciuramariate io faccia ogni giorno… e santapupazza, sono veramente una cifra.
Per esempio:
1 – trusteggio troppo my dog (vedi caso dello straccio sottociotola).
Cioè, mi illudo troppo spesso che Samba sia davvero una quasi-adulta di cui potersi minimamente fidare, anziché una cucciola di tre mesi in un corpo di sedici. Così i risultati, oltre che inaspettati, sono spesso assai più clamorosi del previsto, visto che a tre mesi Samba pesava una decina di chili e mo’ ne pesa quaranta;
2 – sono apprensiva.
E ci sta. Chiunque ami i suoi cani, un po’ lo è.
Ma il fatto è che sono più apprensiva di quanto non fossi, per esempio, nei confronti del figlio.  E no, non sono una madre snaturata, cari maligni!
E’ solo che il figlio, anche da cucciolo (periodo neonatale escluso), mi poteva comunicare “mi fa male qui, sono stanco, non ho voglia di fare questo o quello”: invece col cane bisogna tirare a indovinare.
Samba sta facendo una condotta di merda perché non ne ha voglia o perché ha mal di pancia? Nel dubbio, quasi quasi un saltino dalla vet…
La Bisturi in muta ha perso tre peli in più dell’anno scorso: sarà mica malata?
Poi di solito mi trattengo e dal vet non ci vado, eh.
Almeno, non per una condotta di merda.
Se invece una delle canesse dà un colpo di tosse, ci volo (al figlio sparavo una cucchiaiata di sciroppo e ciao);
3 – sono schifosamente svenevole.
Non soltanto io sono “la mamma”, il mio compagno “papà” e mio figlio “tuo fratello”, che son cose quasi normali per chi ha cani (magari non proprio per tutti: infatti, siccome uso gli stessi termini al campo – a volte con clienti nuovi di pacca, che non conosco affatto – quando dico a un cane “vai dalla mamma”… qualcuno mi guarda storto), ma mi lancio proprio in discorsi stile bambinizzatrice coatta.
Specialmente adesso che ci siamo rimaste solo io e Samba, in questa casa, la sera me la spalmo sul divano e mi scopro a sussurrarle cose come: “lo sai che sei la mia bambina bellissima, veroooo?”… che lei ovviamente non può capire e che io mi vergogno immediatamente di aver detto (anche se per fortuna ormai non mi sente più nessuno), perché mi sento una perfetta idiota.
Però la sera dopo gliele ridico;
4 – mi faccio i selfie col cane
O almeno ci provo, perché vengono sempre delle cagate tremende. Ma è colpa del soggetto umano, che fa schifo (infatti nella foto di apertura ci ho messo una tipa figa e vi ho risparmiato l’urenda visione);
5 me la tiro.
Questo solo con Samba, perché trovare una qualsiasi dote in uno staffy, esclusa la simpatia, è un’impresa troppo improba anche per me.
Però, Samba… sono profondamente convinta che sia più bella, più brava, più intelligente, più più di qualsiasi altro rottweiler al mondo.
Ma che dico, “rottweiler”? E’ meglio di qualsiasi cane del mondo!
Poi la guardo per benino e:
a) qualche difettuccio fisico ce l’ha (però alla sua prima expo ha fatto primo eccellente e miglior femminaaaa! Gnegnegnegne!!!);
b) proprio bravissimissima sul lavoro non è, o almeno non è ancora: anche perché io sono il  classico ciabattino con le scarpe rotte (riesco a dedicarle molto meno tempo di quanto vorrei/dovrei, cosicché ho cani di clienti che stanno più avanti di Samba nella preparazione, pur essendo più giovani di lei…);
c) intelligente lo è davvero. Quando le fa comodo. Però fa anche cose tipo inseguire i piccioni zompando a sua volta in aria, non rendendosi conto che loro hanno le ali e lei NO e rispiaccicandosi quindi a terra con ignominia (spesso di faccia, perché quelli che ricadono sempre su quattro zampe sono i gatti. Ai cani non riesce granché bene).
Oppure correre in tondo intorno a un albero a trecento all’ora facendosi inseguire da un altro cane, voltarsi in corsa per vedere dove sta l’inseguitore e dare una capocciata nell’albero.
O ancora, mettersi il collare da sola, però tenendo la bocca aperta, con conseguente effetto “cavallo col morso”…
… e varie altre cosette che proprio geniali non definirei, ecco. In alcuni casi, devo riconoscerlo, se la gioca perfino con la Bisturi (il che è tutto dire). Ciononostante, resto profondamente convinta, come ogni Sciuramaria che si rispetti, che lei sia il cane più più del mondo;
6 – mi sta venendo voglia di fare una cucciolata (con Samba, perché la Bisturi è sterilizzata).
Ovviamente! Essendo il miglior rottweiler (nonché cane) del mondo, è evidentissimo che potrebbe dare un importante contributo alla razza!
Questa però giuro che me la faccio passare: anche perché metti che mi sforni quattordici cuccioli (come è successo nella cucciolata da cui proviene lei)… poi mi dite come cavolo li gestisco in appartamento?
In ogni caso, la voglia c’è: proprio da Sciuramaria DOC;
7 – mi incazzo quando qualcuno dice “Uhhh, il ruzzveiler pericolozizzzzimo!” oppure “Ahhh, il pizzbull nano! Ma morde?”.
Come se non sapessi che al mondo esistono i cuggini, i cinofobi e gli imbecilli in generale.
Lo so bene, che esistono! Ne scrivo pure in continuazione, e solitamente ci scherzo sopra.
Infatti, se il cinofobo o il cuggino di turno fa un salto indietro di fronte a un altro cane, mi metto a ridere. Se però saltano indietro davanti alle canesse, specie se guardando Samba aggiungono frasi intelligenti tipo “Ma è in grado di tenerlo?” (al maschile, perché per l’italiano medio il rottweiler è sempre maschio, così come gli yorkshire e gli shihtzu sono sempre femmine)… allora mi parte tuuuuuutta la play list delle rispostacce sarcastiche;
8 – sono irritantemente (nel senso che mi irrito da sola) possessiva.
Se invece di spaventarsi l’umano sconosciuto ed incrociato per strada si fionda a coccolare una a caso delle canesse… da un lato son pure contenta, ma dall’altro provo un moto istintivo del tipo “ahò, non pacioccare troppo, che me la sciupi”.
In questo caso, però, riesco almeno a star zitta (oltre a darmi ancora una volta dell’imbecille), visto che: a) per sciupare queste due ci vorrebbe un caterpillar;
b) solitamente è Samba a sciupare il coccolatore, corcandolo di baci, abbracci e zampate random (la Bisturi un filo meno, ma solo perché è tappa);
9 – sono incoerente
Sì, perché morderei tutti quelli che, vedendo su FB il titolo di un mio articolo, a volte manco ci cliccano e manco leggono, ma mi devono per forza piazzare tra i commenti l’aneddoto che riguarda il loro singolo soggetto.
E io penso “Machissenefrega del cane tuo! Qui si parlava del “cane” in generale, che c’entra quello che ha fatto ieri il tuo?”
Poi leggo un thread su qualche altro gruppo, forum o chi per esso… e ZAC!, mi partono da sole le ditine e racconto anch’io che “Samba ieri ha fatto…”, o “la Bisturi in questi casi fa…”

rott_giocaE al momento non me ne vengono in mente altre, di sciumariate: ma sono certa che ci siano.
Me ne vergogno? Ma anche no.
Sono perdutamente innamorata dei miei cani, e quando si è innamorati la testa un po’ si perde per forza: quindi sì, è vero che sono Sciuramaria inside, ma credo che questo non mi impedisca di fare bene il mio lavoro. Anzi, a volte penso proprio che lo farei meno bene se non lo fossi.
Pia illusione? Spudorato tentativo di salvare la faccia?
Boh, forse un po’ sì. Devo anche dire, a mia discolpa, che in diversi casi cerco di tenere a bada la Sciuramaria che è in me (e a volte ci riesco pure: per esempio, riesco a contenerla quando sto seduta a tavola e mi verrebbe taaaanta voglia di allungare bocconcini, ma non lo faccio). Però ‘sta Sciura ce l’ho dentro, non c’è niente da fare: a volte mi sento tanto Linda Blair. Posseduta di brutto.
Forse dovrei chiamare anch’io un esorcista… ma non faccio neanche questo.
Perché la Sciura che è in me, tutto sommato, mi è pure simpatica.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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20 Commenti

  1. Che sollievo!!! Io non sono certamente una cinofila super esperta, però ho 20 anni di cagnolini alle spalle e quando faccio certe sciuramariate con la mia cucciola mi sento proprio scema!! (vedi per esempio tentare il selfie con la matta, che ha 4 mesi e nessuna intenzione di mettersi in posa!!!)

  2. Alla facciaccia di Valeria e dei suoi “niente coccole gratis al cane, al cane non piace essere abbracciato….” dopo aver guardato Hachico….dopo aver letto articoli tristi su questo sito o sentito storie tristi sui cani……sempre DI FILATO ad abbracciare il cane…..spero di non essere l’unica :/

  3. Felice d’averti ispirata :p

    Al punto 10 per me c’è “sono legata a lei a doppio filo”
    Tanto che quando l’ho portata dai “nonni” per 15 giorni (dai nonni, non lasciata in A4) quando son risalita in macchina da sola mi son messa a piangere XD
    Però non ditemi che sono morbosa che mi incazzo! :p

    PS: ma perchè sei sola con Samba? La Bisturi se l’è presa il figlio?

    • E avere la tentazione fortissima di disdire le ferie (in Cambogia mica potevo portarlo) per non lasciarlo “da solo”? ove il “da solo” è da intendersi a casa sua con i nonni, per lui non cambiava nulla, neanche doversi adattare ad un posto diverso, visto che forse è più loro- che sono a casa tutto il giorno in pensione- che nostro, gli mancavano solo qualche passeggiata e qualche coccola. Mi ha trattenuto solo il fatto che il marito mi avrebbe mandato (giustamente) affanc… Ma per 20 gg ogni 3×2 pensavo “…e se gli succede…” “…e se è triste…” A metà vacanza ho sostituito la foto del marito dal telefonino con la sua…

      • Oddio….per così tanto tempo? io ho pianto tantissimo quando ho dovuto lasciare la mia dal veterinario tre quarti di giornata per la sterilizzazione…sapevo che era andato tutto bene quindi le lacrime “della mattina” sono state per la paura che andasse qualcosa storto durante l’operazione e le lacrime del pomeriggio perchè mi mancava.
        In sala d’attesa (c’erano altri animaletti prima di me) ho ripianto perchè mi mancava ancora di più a saperla nella stanza accanto….ma si può essere così scemi?
        brave che avete resistito a intere giornate senza il vostro cane! e non puoi nemmeno telefonargli per sapere se sta bene senza di te!

        • Si ma è stata dura, alla fine non ti godi la vacanza perchè a ogni campo pensi a come sarebbe piaciuto a lei :p
          Eravamo sicuri che stesse bene, e mia mamma per prenderci in giro ci mandava le foto del cane e delle cacche ahah.
          Parlando di veterinario mi hai fatto ricordare la volta che l’abbiamo fatta operare. Portata la mattina, siam andati a prenderla la sera. Ovviamente noi in ansia, siamo arrivati e ci siamo messi ad aspettare. C’erano molte persone prima di noi.
          Ad un punto si apre la porta e compare Nala, la veterinaria ci dice “non tocca a voi ma ve l’ho portata perchè dal piano di sotto ha capito che c’eravate e si stava agitando”
          legate a doppio filo ^_^

    • Yessss! La Bisturi è andata a vivere con suo fratello, perché da sola con du’ cani, alla mia veneranda età , non ce la faccio proprio. C’è però da dire che:
      a) piccioncini e cane son sempre qua… vabbe’, “spesso” qua;
      b) Samba, per qualche giorno, ha cercato la Bisturi per tutta la casa facendo “Piopio” quando non l’ha trovata (adesso se ne infischia). La Bisturi, arrivata nella casa nuova (“nuova” si fa per dire, perché la conosceva già da un pezzo), ha manifestato comportamenti che, tradotti dal canese, suonano più o meno così: “Finalmente LIBERAAAAAAAA!!!” 🙂

  4. E qui…io appena entro in casa dedico un “cia’ ” al figlio e al marito (se sono già tornati) poi mi fiondo sul peloso diversamente alto e mi scappano affermazioni che farebbero felice uno psicologo (e sì, anche un esorcista). I miei uomini si vergognano. Il cane mi guarda tipo “Schiava umana, vai, continua…”

  5. Presente. La sottoscritta che ha strasocializzato la cagna per poterla portare ovunque e ora, quando fa le feste a perfetti sconosciuti, pensa “ma guarda tu che puttana di cane!” , che ha comprato una cuccia enorme con materassino in memory e dorme su un vecchissimo materasso duro come un bancale, che… potrei continuare per ore!

    • Io pure… però io dico “che zoccola che sei!!!” pure io le ho preso una cuccia enorme, le compro le crocche migliori sul mercato, la stravizio di coccole……..

  6. Ecco, mi hai fatto tirare un sospiro di sollievo, che pure io casco su tutta la linea della Scuramarinaggine…………..

  7. Valeria, questo tuo articolo mi consola moltissimo e spazza via una marea di paranoie personali.
    Però devo correggerti su un’affermaizone che trovo GRAVISSIMA: la Bisturi non è tappa, è diversamente alta…
    C’è una bella differnza, non trovi? 🙂

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