lunedì 4 Agosto 2025

Maschio o femmina? Verità e leggende

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

Secondo lei è meglio il maschio o la femmina?
Mia moglie vorrebbe assolutamente la femmina, io preferirei il maschio…

Se avessi dieci centesimi per ogni volta che mi hanno posto questo problema, credo che a quest’ora potrei comprarmi la villa con piscina: proviamo, quindi, a sviscerarlo anche da queste pagine, cercando di chiarire un po’ le idee a chi si appresta a prendere un cane eliminando soprattutto le molte “cugginate” che circolano sull’argomento.

CUGGINATA NUMERO 1: meglio il maschio, perché la femmina, quand’è in calore, “scappa”.
Ma quando mai?
Sono sempre e solo i maschi a “scappare” – sempre, ovviamente, che nessuno li controlli – quando sentono “profumo di donna”. Le femmine non hanno bisogno di andare da nessuna parte, perché vengono letteralmente sommerse da un’overdose di montagne che vanno a Maometto.

CUGGINATA NUMERO 2: meglio la femmina, perché il maschio è troppo grosso.
Maddai. Non sono mica mantidi religiose, dove gli esemplari di un sesso sono quasi il doppio di quelli dell’altro  (anche se lì è la  femmina ad essere più grossa): sono cani.
Io sfido sempre i questi detrattori del maschio “troppo grosso” ad identificare a occhio il sesso di un cane, senza guardare sotto la coda: non ci riescono praticamente mai, il che significa che tutto questo dimorfismo sessuale, alla fin fine, non c’è.
Certo, il maschio è più grosso: ma di quanto? Cinque centimetri di altezza, in una razza medio-grande, sono una bazzecola: quanto alle razze di piccola taglia, le differenze sono davvero infinitesimali.
Se si hanno esigenze di spazio (che so, miniappartamento o macchina microscopica), più che al sesso bisogna pensare alla razza…non dimenticando mai – lo dico sempre e lo infilo a tradimento anche qui, anche se non c’entra – che i minicani spesso hanno più bisogno di moto e di spazio rispetto ai cagnoni.
Però non è che tra un alano e un’alanessa, o tra un San Bernardo e una…ehm, “femmina della stessa razza” (Santa Bernarda non mi pare il caso…) le cose cambino di molto: in una minicasa non ci starà comodo né l’uno, né l’altro, mentre se si hanno ampi spazi a disposizione ci si può infilare anche un cavallo.

CUGGINATA NUMERO 3: meglio la femmina, perché il maschio (sempre perché è più grosso) perde più pelo.
Sogghigno sarcastico. Anche qui, in effetti, non si può dire che non ci sia qualcosa di vero: il maschio è (un po’) più grosso e per di più ha la criniera (si chiama così il pelo più lungo che riveste il collo), quindi, se mettessimo il pelo dei rispettivi sessi sulla bilancia, quello del maschio risulterebbe sicuramente “di più”. Ma vi assicuro che la cosa è puramente accademica, perché quando una femmina decide di andare in muta – se appartiene ad una razza con sottopelo – il fatto di riempire il bidone aspiratutto fino a tre quarti, oppure fino all’orlo, è una questione di lana caprina.
Non solo: quando le femmine vanno in muta dopo una gravidanza riescono a sparar fuori tali e tante montagne di pelo che i maschi se le possono scordare. Si “denudano” proprio.
Anche in questo caso, più del sesso va valutata la razza: ce ne sono alcune che vi costringeranno a girare costantemente con l’aspirapolvere alla mano, altre che si limiteranno a smollarvi qualche batuffoletto qua e là ed altre ancora che NON perdono proprio nessun pelo, maschi o femmine che siano.
I cani con il pelo a ricrescita continua come i capelli umani (barbone, levriero afghano ecc.) e quelli a pelo duro (bassotti, schnauzer, diversi terrier ecc.) sono l’ideale per chi ha l’angoscia del pelo vagante, indipendetemente dal sesso. I cani con sottopelo (quasi tutti i pastori, razze nordiche ecc.) sono sicuri seminatori di montagne di pelo, a qualsiasi sesso appartengano.

CUGGINATA NUMERO 4: il maschio deve uscire più spesso.
La “cugginata” principale, in questo caso, consiste nel valutare le differenze in base alle esigenze pisciatorie: ovvero,  si dà per scontato che il cane verrà portato fuori SOLO per i bisogni. Se pensate di tenere il cane in questo modo, suggerirei caldamente il trudino di peluche.
Se però si pensa solo a casi particolari, tipo giornate di pioggia in cui non si potrà portare il cane a correre, giocare, lavorare, ma proprio solo a pisciare…allora non crediate che il maschio abbia questa microvescica che necessita di uscite molto più numerose rispetto alla femmina. Non è così.
Il maschio può tenersi la pipì esattamente come la femmina, e in casi eccezionali può limitarsi benissimo alle stesse tre uscite della femmina.
Il fatto che quando siete a spasso lui alzi la zampa ogni dodici secondi netti non è legato alla sua impossibilità di “tenersela”, ma al suo desiderio di marcare il territorio (desiderio che, peraltro, andrebbe limitato a numeri che stiano nell’ambito della decenza, perché le esagerazioni possono comportare un aumento dell’aggressività intraspecifica: i marcatori ossessivi spesso diventano litigiosi proprio perché hanno marcato troppo, e non il contrario).

LE VERE  DIFFERENZE 

La femmina va in calore: su questo non ci piove. E quando va in calore, perde sangue.
Se è una cagna di piccola taglia, le perdite saranno nell’ordine di una microgocciolina (e a volte neanche quella, perché le femmine si puliscono leccandosi e per terra non trovate nulla). Se è una cagna di taglia medio-grande, scoprirete finalmente cosa voleva dire Valerio Scanu con “in tutti i luoghi e in tutti i laghi”.
Tragedia? Be’, sì, ma solo se ignorate l’esistenza delle mutandine igieniche. Scusate la poca eleganza, ma anche una femmina umana, se non indossasse mutandine e assorbenti, qualche danno in casa lo farebbe: e pure una volta al mese, mentre la cagna si limita a due volte all’anno.
Con la mutandina il problema si elimina, mentre non si elimina quello dei codazzi di maschi che vi aspetteranno al varco quando uscite di casa (o che tenteranno di invadervi il giardino). Resta, però, il fatto che una femmina non destinata alla riproduzione andrebbe sempre sterilizzata: NON per evitare calori ed eventuali cuccioli, ma per proteggerla da una lunga serie di patologie che colpiscono quasi immancabilmente le cagne che fanno “calori a vuoto”. Come (graditissimo) effetto collaterale, la cagna sterilizzata non perde più sangue e non attira più maschi.

Altra differenza evidente: la cagna può restare incinta e il maschio no. Embe’, su questo non ci piove proprio… però non è che resti incinta per opera dello Spirito Santo con la coda. Un minimo di sorveglianza permette di mantenere illibata qualsiasi fanciulla, a due o a quattro zampe che sia  (più comodo con quelle a quattro); e comunque c’è sempre l’alternativa della sterilizzazione, vedi sopra.

La femmina è più dolce, più docile, più tranquilla: vero nella maggior parte dei casi, ma non in tutti. Ci sono differenze sia di razza (le terrier di tipo bull, per esempio, sono spesso più litigiose dei maschi; molte femmine di piccola-piccolissima taglia sono più “bisbetiche” e abbaione dei maschi) che individuali, e ovviamente queste ultime sono quelle più eclatanti.
In generale, comunque, la femmina è davvero più docile (soprattutto nel senso di “più obbediente”: forse anche perché capisce prima quel che vogliamo da lei, vedi sotto), mentre sulla dolcezza io voto decisamente a favore del maschio (che è immensamente più “mammone” e coccolone). E per quanto riguarda la  “tranquillità” non ho mai trovato vistose differenze tra i sessi, ma solo differenze (anche clamorose) individuali.

La femmina, in media, è più intelligente del maschio di pari razza: qui non posso portare prove scientifiche, ovviamente…ma se vi fidate di una lunga esperienza, credetemi. E’ così. Non è per voler essere femminista (in realtà non lo sono, non quando si parla di umani), ma ho avuto una tale serie di esempi eclatanti anche tra fratelli pieni (fratelli di cucciolata, cresciuti nello stesso ambiente e con le stesse persone intorno) che proprio non posso fare a meno di trarre questa conclusione. La femmina è più intelligente, più scaltra, ragiona di più sui problemi (mentre il maschio, in media, aspetta che ci pensiate voi) e trova soluzioni a volte geniali.
Ho usato spesso questo esempio, che ripropongo anche a voi: due cuccioli di pastore tedesco, fratello e sorella, due mesi e mezzo, prima uscita nel bosco con la loro umana (io). L’umana raggiunge con un balzo (sì, proprio “balzo”: avevo quarant’anni di meno, all’epoca) un punto sopraelevato e i cuccioli, essendo appunto cuccioli, non riescono a seguirla. Tentano entrambi, ma capottano.
L’umana li invita: “dai, che ce la potete fare!”. Il maschio, Sam, riprova altre due o tre volte, dopodiché si siede e comincia a piangere disperato. La femmina, Frida, riprova UNA volta, vede che non ce la fa, parte in esplorazione, trova un sentiero che fa un giro un po’ più lungo, ma che taglia via il punto scosceso, e raggiunge l’umana tutta scodinzolante e fiera, mentre Sam è ancora là sotto che si dispera.
Di esempi come questo potrei portarvene a  pacchi: e ogni santa volta il maschio farebbe la figura del pollo.
Anche qui, sia chiaro, esistono le differenze individuali: per esempio la mia ultima cagna, la Snow, non è che fosse propriamente oberata da un eccesso di  genialità. Sta di fatto che il maschio con cui viveva, Bolo, riusciva a perdere quasi costantemente le sfide a chi risolveva prima un problema.  Insomma, credetemi: i maschi sono più tarlucconi.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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48 Commenti

  1. Bisognerebbe aggiungere:
    Il maschio rincretinisce almeno due volte all’ anno se in giro ci sono femmine che vanno in calore.
    Poco fa è passata l’ennesima fase di rincretinimento al mio cagnaccione, un incubo!

  2. Per la serie: “speriamo che sia femmina” 🙂

    Dopo due maschi, il prossimo cane sarà sicuramente femmina, appunto… non che i miei maschiacci mi abbiano dato dei problemi, anzi!! Però molti mi confermano che il rapporto che si instaura tra umano maschio e cane femmina sia più simbiotico. Così come tra umana femmina e cane maschio.

    Altri confermano questa cosa?

  3. io 3 femminucce che scappavan però le ho viste (volate fuori dal cancello o dal padrone e tornate poi 2 in dolce compagnia ed una dopo un bell’inseguimento.. certe femminucce non stan proprio buone ad aspettare 🙂
    volevo chiedere però una cosa. A parità di fattori (razza, miscugli di razze, etc) c’è differenza tra i sessi nel cercare odori? Bat ad esempio , durante le passeggiate, ogni 4 metri inchioda sniffando tutto millimetro per millimetro in modo estenuante. fosse stato femmina, sarebbe uguale o qualche annusatina in meno la darebbe?

    • Paolo, dipende dagli interessi! Bat magari sniffa cercando fanciulle disponibili (in quel caso una femmina snifferebbe molto meno); ma se cercasse, che so, odori di cibo, non cambierebbe nulla anche se fosse femmina.
      In generale i maschi hanno più interessi di tipo territoriale (“vediamo chi è passato di qua, vediamo se ha pisciato più in alto di me, uhm, vorrà mica sfidarmi in casa mia? Vediamo chi è, quanti anni ha, se sta bene o se è malato”…perché tutte queste cose le “leggono” in una goccia di pipì), quindi in media sono “lettori” più accaniti delle femmine. Ma è appunto una media, che in realtà come tutte le medie dice ben poco.

      • Paolo io ho sia un maschietto che una femminuccia..entrambi meticci. Per questioni logistiche li porto a spasso con una sorta di guinzaglio “a due teste” e ti assicuro che la femmina si ferma ad annusare esattamente il numero di volte che si ferma il maschio o viceversa! In pratica “condividono” anche le annusatine :)))

  4. Concordo femmine più intelligenti: Pan ruba con prepotenza la palla a Luna, questa lo guarda poi corre al cancello ad abbaiare al nulla, il monello lascia la refurtiva e corre per darle manforte, mentre lui si impegna a fare la guardia contro l’invisibile nemico lei ritorna riprende la sua palla e si infila nella cuccia dove può diffenderla meglio. Purtroppo il trucco le è riuscito una sola volta, in seguito la raggiungeva col gioco in bocca per valutare la reale situazione, ma assistere a quella prima volta è stato sorprendente

    • tipico caso di “problem solving”: lei mi babba una volta e bon poi, le prossime, io vado sì a darle man forte ma mi porto la palla… ciapa e porta a ca’, uno a uno e palla al centro, anzi a me.
      Grandi ragazzi!!!

  5. ahahah ! divertentissima e istruttiva come sempre.

    ti devo però fare un appunto, vista la mia recente esperienza: le femmine in calore fuggono x cercare il maschio (almeno quelle + maialine… ) .. e poi nasce la Tempus Fugit 😀

        • Conosco anch’io qualche cagna zoccola…molto molto poche ma ci sono. Una addirittura andava a trovare un maschio che è talmente tonto (ed evidentemente con poco istinto sessuale) che non ne ha mai approfittato 😉

          • Anche quì confermo, qualche cagna zoccola la conosco anche io.
            E quelle che lo sono, lo sono proprio “inside”!!!!!!

        • Ma no, Dani: il concetto della Sciuramaria media è che la cagna parta e se ne vada in giro per chilometri in cerca di maschi. La cagna-zoccola tipo (che ho avuto pure io…) è quella che al massimo si fa trenta metri per andare a farsi trombare dal maschietto del cuore suo…e ci fa pure bene, se vogliamo 🙂
          Correggimi se la tua è “più” zoccola di così… però, se lo è più di così, è davvero un caso più unico che raro!

  6. ustia, mi hai messo il dubbio!
    io ho chiesto ad un paio di amiche che hanno un maschio e mi han detto che anche i loro “timbrano”, quindi non ci ho dato peso.
    Ma mi sa che è meglio sentire il veterinario, se dici che di solito è una cosa sporadica: meglio un controllo in più che uno in meno! =)

    • Sarebbe meglio una bella visita dal veterinario, i miei due collie maschi che stanno in casa non hanno questo problema nemmeno quando ci sono le femmine in calore.
      Valeria ti sei dimenticata una cugginata frequetnte: “non volgio il maschio perchè poi farà pipì su tutti gli angoli di casa!”

  7. La domanda che ti farei io invece è questa: ho già due femmine e nel prossimo futuro vorrei prendere un terzo cane…meglio maschio o femmina? Grazie 🙂

    • Be’, dipende da tanti fattori: le femmine sono intere o sterilizzate? Hai intenzione di avere cuccioli? Hai modo di tenere diviso l’eventuale maschio dalle femmine, nel caso vadano in calore?
      Dal punto di vista “etologico”, sarebbe meglio inserire un maschio: meno problemi, più facile l’amicizia. Dal punto di vista pratico…dipende molto dai fattori di cui sopra!

      • una sì e una no, in quanto ai cuccioli sono ancora indecisa, ma dopo aver letto un po’ su questo sito al momento sono più per il no. Se prendessi un maschio o lui o la femmina o entrambi verranno sterilizzati…sono indecisa su una cucciolata voluta, tanto meno ne vorrei una indesiderata!!!
        So che per aver un migliore equilibrio ci andrebbe un maschio ( e infatti fino a un mese fa c’era, povero il mio vecchietto) e probabilmente lo sarà, ma che ci vuoi fare…l’intelligenza superiore…ha un gran fascino 🙂
        Grazie mille

  8. Come sempre complimenti per l’ottimo articolo, ma secondo me ti sei scordata di dire che i maschi “timbrano”!
    Ho preso un maschio per non avere un cane con “le mutande” e ho scoperto che ha sempre il pisellino con una goccia (di pipì, o altro, non so) con la quale mi timbra tuuuuutti i pantaloni e il copridivano.
    Niente di trascendentale, sia chiaro, ma è una informazione che è utile avere!

    • Ehm… penso che il fatto dell'”ultima goccia” sia ben noto ai maschi umani – che hanno lo stesso problema – e alle femmine che devono lavare le loro mutande 🙂 … però, a quanto mi risulta, nel cane è un caso abbastanza sporadico. Ho avuto decine di maschi e non mi è mai successo di essere “timbrata” con tale regolarità: sei sicura che il tuo cane non abbia qualche problemino?

    • Confermo il timbro sul copridivano ed altro.
      Non è pipì. Io alla prima apparizione di questa strana goccia mi sono pure preoccupata (oddio gli sta facendo infezione il pisellino!!!!) ed ho subito chiesto il parere del vet che mi ha confermato che è la normale secrezione di un maschio sano. Ovviamente interpellati più vet, tutti hanno dato la stessa risposta.

      • Grazie, Tulip, mi rassicuri.
        Io mi ero confrontata solo con amici e non ci avevo dato peso. Credo comunque che un saltino lo farò, per sicurezza! 🙂
        E ho anche il sospetto che la secrezione non sia pipì, ma “roba da maschi” in piccolissime quantità =)

        • Scusami, ma ho dimenticato la domanda più importante: che cane è? Perché i maschi con il pisello contornato di pelo sono diversi da quelli senza pelo. Può essere che avendo io allevato sempre razze pelose non abbia avuto questo problema (il pelo assorbe le secrezioni di qualsiasi tipo)… però il mio ultimo maschio era a pelo raso, e non mi ha mai timbrato neanche lui!

          • In parte hai ragione. Se non glielo depilo timbra leggermente meno ma ha tutto il pelo spatasciato. Dipende anche dalle frequenza delle loro “leccatine”, chiamiamole così!!!
            Gennj SICURAMENTE non è pipì!!!

        • Quella fastidiosa goccia si può far sparire. Ci vuole solo un po’ di pazienza e costanza. Semplicemente si fa il lavaggio del pistolino con la siringa senza ago e una soluzione disinfettante (chiedi al vet). Io ho usato permanganato di potassio, solo un granellino in un bichiere di acqua. 1-2 lavaggi al giorno e la goccia sparisce. 😉

          • Anche io glielo pulisco così, ma ti posso assicurare che si ripresenta, è una secrezione fisiologica, e non posso sempre pulirgli il pisellino!!!!!!

          • Guarda, io ho 3 maschietti. Uno non ha mai avuto questo problema, altri 2 ho curato con i lavaggi e adesso il pistolino rimane pulito. Se per caso la goccia si ripresenta, basta qualche lavaggio e torna tutto a posto. Bisogna solo avere pazienza di fare il lavaggio almeno 1 volta al giorno per circa 2 settimane.

          • Ma a me non hanno assolutamente detto che è da curare od eliminare, anzi, deve esserci, parere di più vet. Fortunatamente o sfortunatamente ne conosco molti!!!
            Che poi per noi sia fastidioso è un’altra cosa

          • sono d’accordo con Tulip, se il vet mi dirà che è fisiologica la tollererò senza problemi (i copridivani servono apposta;)), se invece è una piccola infezione allora farò i lavaggi.
            Sono dell’idea che internet sia utile come confronto di opinioni, ma non vi posso descrivere bene il sintomo, quindi è meglio che un salto dal vet lo faccia =)

          • Gennj se vuoi te lo descrivo io.
            Io la prima volta che l’ho visto ho subito pensato ad un’infezione, perchè è davvero molto simile sia come consistenza che colore al pus!

          • Esatto!!!
            La mia amica veterinaria lo chiama: “CHE SCHIFO, UGO NON MI VENIRE VICINO”!!!
            Se vuoi ridere ti racconto anche che la prima volta che glielo ho visto c’era un mio amico medico di bipedi umani a cena, ovviamente subito interpellato, si è allarmato pure lui dicendomi di farlo vedere immediatamente!!!

          • Ovviamente i lavaggi non me li sono inventata io, ma è stato il mio veterinario a dirmi cosa fare e il primo lavaggio ha fatto lui per farmi vedere come si fa.
            Semplicemente volevo condividere la mia esperienza. Io mi tengo i miei maschi col pisello pulito. Voi fate come meglio credete. 😉

          • Oggi sono stata dal veterinario. Mi ha detto che è una normale secrezione e non c’è da preoccuparsi.
            Ho detto che alcune amiche (mi scocciava dire che l’ho letto su internet: si fa sempre la figura degli ipocondriaci) hanno dato una cremina antibiotica ed è passato, ma nulla dice che è normale.
            Allora ho chiesto se magari ci sono i lavaggi (ultima insistenza, poi rischiavo di diventare pesante) allora mi ha detto di lavare con acqua e amuchina, ma moooolto diluita e se dovesse arrossarsi la pelle di interrompere immediatamente.

          • Gennj per scrupolo ho nuovamente chiesto anche io.
            Siccome è una mia amica mi ha anche “trattato male”.
            Ma mi ha confermato che è una normale secrezione, che si chiama smegma.
            E che in effetti nei cani di taglia piccola può essere più evidente.
            E’ vero che si può infettare perchè è un buon veicolo per i batteri, ma in quel caso la secrezione aumenta notevolmente, ha un cattivo odore e la zona si arrossa.
            Inoltre ha una sua funzione, perchè è comunque un lubrificante e trattando la zona spesso con sostanze disinfettanti si rischia di alterare il PH e diminuire le difese immunitarie

    • Scusate l’intromissione…io ho avuto lo stesso problema con i miei due maschietti Australian Shepherd…un veterinario mi ha dato una crema antibiotica…e uno mi ha detto che non era nulla…risultato? Il primo cane a cui è capitato ed è stato dato l’antibiotico è guarito e non ha più avuto questo problema…il secondo cane a cui non era stato dato nulla…continuava…quindi….mi sono fatta prescrivere un antibiotico leggero per infezioni alle vie urinarie…e zac…sparito tutto..niente più goccioline…ho letto nei post sotto la consistenza e il colore delle secrezioni ed erano identiche in entrambe i casi. 😉

      • macchè intromissione! Il tuo commento è utilissimo, Paola. Appena mi passa l’influenza faccio un salto dal vet e vi dico cosa mi ha detto!

        • Grazie…ma davvero su questo fenomeno ci sono pareri discordanti…io la prima volta ho curato la cosa con una crema antibiotica…e si è risolta…la seconda volta la veterinaria (diversa dal primo) mi diceva che non era nulla…ma poi mi ha dato una cremina…diversa dalla prima, ma per la consistenza e confezione non si riusciva a dare bene e non ha avuto effetto…tornata dalla vet mi voleva far fare delle lavande…ma io (a volte bisogna un pò impuntarsi..ihihih) ho voluto un antibiotico per bocca…e difatti dopo pochi giorni tutto è sparito e non si è più ripresentato. Io mi sono accorta del fatto sia la prima volta che la seconda perchè vedevo delle goccioline per terra e quando ho guardato appunto avevano il pelo sempre sporco…e che se ne dica…a mio parere non è normale avere sempre secrezioni di quel colore e consistenza…e avevano anche un odore non propriamente stupendo… 😛
          Considerato che il fenomeno era tale e quale a quello avuto dall’altro cane…ho insistito…e tutto è andato apposto. 😉

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