mercoledì 20 Agosto 2025

Storie di cani e di (dis)umani

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Gironzolando sul web, in rapida successione (perché si trattava di articoli collegati tra loro) ho trovato:

a) la storia di Wicca, American Staffordshire Terrier: soppressa anche lei, come Lennox, perché appartenente ad una razza considerata “pericolosa”.
Aggravante: reagendo ad uno spavento, ha “ferito” una donna (si fa per dire: pare che le abbia dato una zampata, graffiandola.  La “vittima” non è stata ricoverata in ospedale e non ha neppure testimoniato in tribunale).
Secondo la legge canadese (furba come quella irlandese: anzi, è la stessa, la famigerata BSL) doveva morire, e così è stato.
Senza processo, senza alcuna valtazione comportamentale, senza alcun raziocinio.
Anche per Wicca sono partite petizioni e disperati quanto inutili appelli.
In rete circolano le immagini di questo “cane ferocissimo” che prende coccole dal suo umano, e anche l’immagine troppo triste di ciò che rimane di lei: un trasportino vuoto con il suo collare, il suo giochino preferito, la sua foto e un lumino acceso.
Fa male al cuore guardarla e infatti non ve la mostro.
Vi dico, invece, che a firmare la condanna a morte di Wicca è stato tale Benoit Lacroix, esperto di urbanistica: il suo lavoro non è in alcun modo associato con i cani, non ha alcuna competenza cinofila, non si capisce come e perché una siffatta figura possa avere voce in capitolo e potere di vita e di morte.
Il proprietario di Wicca ha presentato la testimonianza di un valutatore comportamentale che aveva ritenuto Wicca un cane assolutamente non aggressivo: il giudice ha rifiutato anche solo di prendere in considerazione la testimonianza.
Se qualcosa del genere accadesse a un essere umano (dio non voglia, eh…), si solleverebbe il MONDO. Ma Wicca era solo un cane… addio anche a lei, ora starà con Lennox sul Ponte dell’Arcobaleno a disquisire sul come e sul perché i cani debbano avere tanta fiducia nell’uomo. E speriamo che non passino troppo parola a chi ancora deve arrivare sulla Terra.

b) la storia di Titan, American pit bull terrier (che, come tale, in diversi Paesi andrebbe eliminato senza bisogno di graffiare nessuno, perché laddove vige la BSL detenere cani di questa razza è proibito).
Titan aveva salvato la sua umana, colpita da aneurisma, nell’ottobre 2011: ha fatto di tutto e di più per impedire all’umano di uscire di casa per andare al lavoro, costringendolo così ad accorgersi che la moglie era caduta a terra ed era in fin di vita. E’ stata salvata per un pelo e a Titan è stato conferito un premio.
Pochi giorni fa, la sua (sfigatissima) umana ha avuto un altro incidente: è caduta in bagno e si è rotta l’anca, alle quattro e mezza del mattino. Stavolta Titan è andato a svegliare il marito, che ancora una volta è riuscito a portare il salvo la moglie facendola ricoverare in ospedale.
E il cane ha ricevuto il suo secondo premio, il “Dogs of Valor Award”, conferitogli dalla Human Society of the United States.
Se l’umana di Titan fosse vissuta in un Paese in cui vive la BSL, sarebbe morta due volte.

c) almeno una decina di storie di cani massacrati, torturati o uccisi senza alcun motivo (la yorkshire del titolare di una ditta presa a calci in testa da un dipendente, e poi finita il giorno dopo con una pietrata dopo che era rimasta tutta la notte ad agonizzare; quella dei cani chiusi da un mese in un buco dentro a un muro di pietra affinché “non si accoppiassero”;  quella del cane scappato di casa e ritrovato ferito da un colpo di arma da fuoco… e potrei andare avanti a lungo).
Mi sono fermata solo perché non ce la facevo più a leggere storie come questa senza provare un sicuramente ingiusto e sicuramente poco etico desiderio di pura e semplice vendetta.
Se un cane viene ucciso per il suo aspetto (come Lennox), o perché ha dato una zampata involontaria a una donna… allora a un umano che ammazza un cane di tre chili e calci e pietrate in testa, cosa dovremmo fare? Come dovremmo comportarci, con qualcuno che – a differenza del cane – SA BENISSIMO quello che fa, e dovrebbe avere un senso morale?
La domanda è, ovviamente, retorica. Perché di  idee come quelle che sono venute a me, presumo ne vengano a tutti.
Poi uno cerca di calmarsi, di convincersi che certe cose non si devono neanche pensare, che la giustizia deve essere – appunto – giusta e non scendere allo stesso livello di chi ha commesso certi crimini.
Allora si cerca la notizia dell’arresto di questi personaggi.
La galera è la punizione prevista dalla giustizia-giusta: qualcosa che ti impedisca di nuocere, ma nel frattempo ti dia la possibilità di ripensare a quello che hai fatto e magari di redimerti.
Cerchi, cerchi, cerchi…e cosa trovi? NIENTE.
Provate anche voi, se volete: di “arresti” per maltrattamento di animali, qualcosina si trova.
Di “incarcerazioni”, non c’è traccia. Nessunissima traccia.
I titoli dei giornali continuano a ripetere che Tizio, Caio e Sempronio “rischiano” un anno di carcere. Lo rischieranno pure, ma non ce n’è uno che se ne sia fatto un giorno.
In compenso, dall’altra parte dell’equazione, i cani si ammazzano perché “somigliano” a razze criminalizzate, che poi nella realtà dei fatti salvano vite umane.
Ogni commento mi sembra superfluo. Anzi, a dire il vero è superfluo tutto questo articolo, che non offre risposte né soluzioni (a parte l’ovvio invito a continuare a combattere in ogni modo possibile contro le leggi IDIOTE e CRIMINALI come la BSL).
Diciamo che è stato uno sfogo, ok?  Soltanto uno sfogo.
Adesso la smetto e vado a fare un giro con il mio pericolosissimo cane (la cui razza è vietata in molti Paesi), il cui istinto da killer emerge chiaramente dalla foto sotto.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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22 Commenti

  1. “Ciò che i Nazisti hanno fatto agli Ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali. ”

    -Isaac B. Singer, Nemici. Una storia d’amore, 1972-

  2. E’ veramente frustrante vedere da che parte va la “giustizia”. Ogni volta che ci penso mi sento sempre un pochino moralista, ma, seriamente, perchè stiamo qui ad ammazzare i cani, quando il mondo è pieno di carogne umane? Mia sorella, quando aveva 15 anni, è stata importunata da un tizio di colore (tra l’altro alle due del pomeriggio, in una zona piuttosto frequentata…sfiga!), e la sua denuncia è caduta nel vuoto più assoluto! Invece la più minchiosa delle minchiaggini, come sta storia dei cani “pericolosi”, scatena delle battute di caccia alle streghe da far spavento! Per non parlare poi dei giornali, che altro non fanno che peggiorare la cosa, e non solo con i cani. La volete sentire questa? Da noi a padova è finita sul giornale una tizia, con relativo cagnetto, aggrediti da….UNA GATTA! Cioè…a parte che per farsi aggredire da un gatto, bisogna veramente impegnarsi, ma finire pure sul giornale! E dopo tutti a pensare a che provvedimento prendere nei confronti della gatta, mentre la denuncia di mia sorella è ancora in caduta libera nel baratro della nostra burocrazia. Sigh..
    comunque sinceramente, piuttosto che veder morire il mio cane, anche io mi darei alla macchia..oppure minaccerei di spararmi davanti a tutti, non lo so…ma ci fantastico spesso su questa cosa, ultimamente, visto che dovremmo essere tutti cittadini del mondo!

  3. Se fossi stato il padrone dell’Amstaff mi sarei letteralmente dato alla macchia piuttosto che far sopprimere il cane… non è uno scherzo, è una cosa a cui penso spesso: se mi trovassi in una situazione simile davvero scapperei all’estero col cane. Ho un boxer che come tutti ben sanno è il cane più scemo (in senso buono) e innocuo del mondo ma anche molto esuberante e una spallata ad un bambino “pallamunito” (con relativa caduta) al parco non è da escludere a priori, per quanto la tenga sempre sotto controllo. Francamente non ho mai approfondito l’argomento, cioè cosa prevede la legge italiana (ovviamente il cane è assicurato). Sarebbe interessante se ci fosse qualche lettore più esperto, o la stessa Valeria, che avesse voglia di spiegare un po’ la cosa. Se fosse un tema già trattato in precedenti articoli vi chiederei di segnalarmi dove perché, ripeto, il tema mi interessa.

    • Anch’io ho pensato la stessa cosa… SICURAMENTE non resterei li a vedere uccidere il mio cane aspettando che dal cielo piova il deus ex machina che risolve tutto!!

    • In Italia, grazie al cielo, non vige alcuna legge che obblighi all’abbattimento di cani mordaci. Il cane mordace andrebbe segnalato e dovrebbe essere sottoposto a una visita comportamentale, suggerendo poi al proprietario un eventuale percorso di riabilitazione-recupero.
      Quello che succede in realtà è il totale, assoluto, completo NULLA.
      In (rari) casi parte la segnalazione, dopodiché il cane viene tenuto per dieci giorni in osservazione per avere la certezza che non sia affetto da rabbia: ma di solito l’unica cosa che interessa alle persone morsicate (o anche ferite/colpite per errore) è ottenere un rimborso economico.

    • a Alberto b:

      anche io ci ho pensato, e avendo preso la mia pitbulla in piena ordinanza sirchia ci ho pensato molto di + e in parte mi sono premunita:
      non ho permesspo al vet di registrarla come pitbull visto che non è un puro American Pitbull Terrier, ma l’ho COSTRETTO a registrarlo (legalmente, in effetti avevo ragione io non avendo un vero pit al 100% ma un mix di pit senza pedigree USA pur se il padre è un UKC e la madre è stata registrata dal suo vet come pit ma secondo me è un amstaff mix) come METICCIO detrivante da incrocio di Amstaff (comunque i pitbulls UKC possono avere anche con pedigree USA un secondo pedigree europeo come amstaff, quiondi il padre UKC senza pedigree voglio vedere chi dimostra che è un pit e non un amstaff, poi in una cucciolata con una madrte cerca amstaff mix e 2 padre diversi fra cui uno era un meticcio lupoide e solo ad occhi esperti si capiva di chi erano i vari cuccioli), e quindi NON IN ORDINANZA SIRCHIA, ma se qui arrivasse la BSL sarebbero cavoli comunque x l’aspetto del mio cane, quindi piuttosto scappo all’estero e dormo sotto un ponte abbracciata a mio cane, figurati se lascio che la prendano e la ammazzino, piuttosto gli faccio del male io e scappiamo insieme, e dovrebbero avere paura di ME non del cane!

      Io sono una persona mite e non violenta, ma non sopporterei che facessero male al mio cane (e la cosa potrebbe veramente alterarmi) e sto male quando sento di cani a cui gente fa del male senza essere realmente sanzionata:
      avete presente il telefilm Dexter? …forse servirebbe un Dexter che si occupi di chi sevizia i cani, e proverei solo simpatia e ammirazione x chi lo facesse…

  4. E qui, scusate, ma non posso che citare Twain (mi pare!): “l’uomo è l’unico animale che arrossisce perché è l’unico ad averne bisogno”.

  5. valeria, col cavolo che non dico quello che penso in merito a queste persone: calci all’inguine, pallini di piombo sulle guance e pietrate in testa. ah, anche scosse elettriche a 120 volt sulle palle, se possibile.. così si educano gli umani, è l’unico modo. SENZA NESSUNA PIETà, neanche nel caso di minorenni.. ora basta col buonismo e l’informazione, se non funziona, si cambia metodo…

  6. Aparte riallacciarmi al commento di Jona, per cui trovo assurdo che la gente insista nello spacciare cani vietati per incrocetti labrador, mettendoli a rischio, invece di prendere un canetto non vietato; vorrei dirti, cara Valeria, che avere il cane(evviva) nuoce al tuo aspetto. Ti son cresciuti peli ovunque, hai dei ginocchioni che manco un calciatore e delle mani che paiono vanghe…
    Contenta tu…
    😉

    • Esticazz… che mi scambino per il figlio al telefono, perché abbiamo tutti e due l’erre moscia (anche se lui ha un vocione da mostro di lochness e io penso – spero – di avere una voce normalmente femminile)… passi: ma pure in fotografia nnnnNNNNNOOOOOOO!!!! 😀

  7. Non entro nel merito della BSL (anagramma di BLS – Basic Life Support – sembra quasi una beffa!) perché non vivendo in quei paesi non oso nemmeno immaginare come si possa accettare una legge così tetragona e spaventosamente razzista.

    Per quanto riguarda l’Italia, mi tuffo anche io – come Valeria – in uno sfogo fine a sé stesso ma ogni tanto ci vuole.

    Qui in Toscana esiste la Legge R.le n.59 del 2009 per la tutela degli animali, considerata una delle leggi più all’avanguardia di tutta Italia. In effetti così sembrerebbe, se non fosse che – analizzandola bene – si scopre tanti “se”, “ma”, “allorquando”, “tranne”…eccetera eccetera. Ovvero: la legge c’è ma la responsabilità finale del cane è in mano al Comune, al proprietario e al medico veterinario. Nemmeno una parola su educatori professionali (e duro un po’ fatica ad accettarlo visto che sono laureata in Tacrec e la legge è del 2009, dunque postuma rispetto all’istituzione della laurea). Dunque la legge italiana è un po’ a mo’ di “acchiappagrulli”, ovvero “io vi getto le basi però poi ognuno fa come gli pare”. Lungi da me dal voler far sembrare questo commento una polemica perché avere una buona legge è sempre meglio che avere una BSL, ma che senso ha spendere tempo e denaro per crearla se poi i giudici nei tribunali fanno come cazzo gli pare? (pardon per il francesisimo!)

  8. Però mi chiedo un cosa: se in questi Paesi esiste la BSL, perchè alcuni cittadini tengono comunque questi cani?
    Non sono forse a conoscenza di questa legge? Oppure sperano di farla franca?

    Cioè, io amo il Collie, ma nel momento in cui in Italia questa razza venisse vietata per qualche motivo e ogni esemplare rischiasse la soppressione, mai e poi mai mi verrebbe in mente di tenerne uno!
    La razza non sarebbe estinta, lo sarebbe solo in Italia. Se proprio voglio tenere un collie perchè è più importante di qualunque altra cosa, posso decidere di andare a vivere altrove, all’estero, ma mai metterei in pericolo la vita del cane.

    • Ma, in realtà la legge prevederebbe che certe razze possano essere tenute, solo che vanno sterilizzati tutti i cani e portati fuori con guinzaglio e museruola. La legge non dice che vadano soppressi perché appartenenti a quelle razze, ma solo se di COMPROVATA PERICOLOSITÀ. Solo che poi la cosa è degenerata e semplicemente le autorità fanno sopprimere qualunque cane, assolutamente random, purché sia fattibile farlo passare per pitbull (per dire con un setter sarebbe impossibile… Ma con un labrador nero, che magari non sia proprio di genealogia eccelsa, sarebbe ancora fattibile, anche perché in tribunale porti le foto, non il cane stesso — almeno, che io sappia — e una foto fatta in una certa maniera + cane poco tipico…. Beh, il gioco è presto fatto); perché lo facciano non ne ho idea; siccome faccio fatica a credere che lo facciano tanto per divertimento (se proprio ti “diverti” a far soffrire un cane, ci sono sicuramente modi più semplici che non passare per il tribunale ecc. ecc.; fermo restando che se uno si diverte a uccidere e maltrattare cani, bisognerebbe riaprire i manicomi apposta per lui) e ancora meno credo che lo facciano per spirito di abnegazione che li porta a voler difendere la comunità da ogni accenno di pericolo — altrimenti il regno unito sarebbe privo di qualunque forma di criminalità, e decisamente non è questo il caso — presumo che sia una buona scusa per vendicarsi di gente che gli sta sulle balle, o che sia una sorta di abuso di potere con cui cercano di imporsi sulla comunità

      • Cmq sono d’accordo che anch’io, se mettessero al bando la mia razza preferita, o ne prendo un’altra o prendo quella ma vado a vivere all’estero o resto senza cane e prendo un gatto, ma assolutamente NON metto a repentaglio la vita del mio cane.

  9. Ecco sì, brava Valeria… e al ritorno dalla vostra belle passeggiata, per tirarci su di morale, ci fai un articolo allegro sulla tua vita con la Bisturi… che ce ne avevi minacciata una valanga, ma ne hai fatti uno e mezzo… 🙂

  10. Concordo un po’ con tutto l’articolo e ne approfitto per sforgarmi pure io. L’Homo sapiens sapiens, ovvero noi, secondo le religioni monoteiste sarebbe una razza eletta da Dio. Se così fosse, mi si dovrebbe spiegare cosa di buono questo Dio ha trovato in noi, visto che ne facciamo di tutti i colori, in ogni luogo e in ogni dove, torturiamo e uccidiamo i nostri simili senza alcun fine (e anche se il fine ci fosse, sarebbe comunque immorale), abbiamo la presunzione di fare ciò che vogliamo della Natura, tranne poi constatare ad un certo punto che la Natura stessa si rompe le scatole e reagisce. Le leggi che pretenderebbero l’estinzione di una razza canina perché per ignoranza sono ritenute letali sono solo la punta dell’icerberg dell’estrema presunzione della nostra specie ‘eletta’. Nel giro di pochi giorni mi sono vergognato alcune volte di appartenere alla razza umana come quando ho visto la foto di un cane annegato da qualcuno (con tanto di pietra al collo) e gonfio d’acqua, per non parlare del video in cui si vedevano i cani di un noto allevatore ravennate (e vi assicuro che vederlo ha tutto un altro effetto rispetto al sentirlo dire).
    E c’è chi si sente offeso come Homo (o donna) sapiens se qualcuno si augura una ridimensionata della nostra specie da parte di Madre Natura?
    Scusatemi, ma ultimamente mi sento molto Avatar (il film) e sono perennemente inca..ato come una bestia (come il noto automobilista di Gioele Dix) nei confronti dei miei simili che fanno di tutto pur di rovinare questo granello di sabbia su cui viviamo.
    Ultimamente seguo molto quel motto che recita ‘Più conosco i miei cani, meno amo gli umani’.

  11. Poi mi chiedono come mai mi preoccupo più degli animali che delle persone; Gli animali sono vittime dell’uomo, l’uomo è vittima di se stesso.

    • L’uomo è una disgrazia per questo pianeta. Hai mai provato a chiudere gli occhi e ad immaginare cosa sarebbe il pianeta Terra senza l’essere umano? Una meraviglia vero? Siamo l’unico elemento che non è in armonia con il resto: un errore della natura, un flagello. Ma ci vantiamo di essere i migliori e i più intelligenti, ma stringi stringi all’ecosistema non serviamo a un cazzo, non abbiamo alcuna utilità, nemmeno nella catena alimentare. Molto peggio delle cavallette. Molto peggio delle blatte.

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