di ANGELA MANU – Sono, da diversi anni, un soccorritore: e capita spesso, nel soccorso, di dover entrare in case e cortili abitati da cani e gatti.
Se per questi ultimi amici – del paziente o della famiglia – l’unico problema è che possano finire sotto le ruote dell’ambulanza (eccerto, sta male il marito, il nonno, il papà, la suocera… l’ultimo pensiero è proprio quello di ritirare gli amici pelosi!) o quello del soccorritore allergico al pelo del gatto che passerà un brutto quarto d’ora, per i cani il discorso cambia.
Improvvisamente, in quello che è il SUO territorio, entrano almeno tre estranei vestiti con una tuta colorata recanti grossi e strani attrezzi. Per il cane, anche per il più buono del mondo, possiamo essere una minaccia: lui non lo sa che stiamo facendo irruzione a tutta corsa (e per interminabili rampe e rampe di scale, secondo la ben nota legge di Murphy!) per soccorrere qualcuno del suo branco, magari il leader stesso, che non sta affatto bene e per cui si è dovuta attivare la rete dell’emergenza.
Se nessuno ci avvisa della sua presenza e il cane è uno dei più propensi alla guardia, un bell’assalto non ce lo leva nessuno, tranne la nostra prontezza di riflessi.
Giusto qualche giorno fa, in uno degli scenari qui sopra descritti, in piena notte al pianerottolo del terzo piano, senza avvisaglie che ci facessero supporre la sua presenza, ci siamo trovati davanti un bellissimo Rhodesian Ridgeback, minaccioso, che stava facendo esattamente ciò che ci si aspettava da lui, ovvero stava difendendo il suo territorio da intrusioni da parte di perfetti sconosciuti.
Noi siamo diventati automaticamente delle statue di sale, tutti quanti (fortunatamente, in quella squadra, eravamo in quattro su quattro ad avere cani nostri, quindi sapevamo cosa fare per non rimediare un meritatissimo morso!) e lentamente, senza mai guardarlo negli occhi, abbiamo arretrato di qualche passo, mentre il padrone, che ci precedeva per indicarci dove si trovava il nostro paziente, ritornava giù di corsa a tenere a bada il cane, permettendoci quindi di poter accedere al piano seguente a soccorrere chi stava male.
Funziona proprio così: quando si chiamano “quelli dell’ambulanza” improvvisamente ci si dimentica del Rhodesian, del Maltese, dell’Alano, del Pastore Tedesco da tenere il più possibile lontano dai soccorritori.
Sì, anche del Maltese! Perché anche con i cani piccoli, per quanto buoni, per noi è un bel problema: provate voi a portar giù per le scale qualcuno col telo portaferiti o con la sedia portantina (o cardiopatica in gergo) o con qualsiasi altro presidio atto allo spostamento del paziente con un bel cagnino festoso che ogni tre per quattro vi si infila in mezzo alle gambe o immediatamente davanti a voi, rischiando di far cadere tutti!
Per i proprietari, quelli dell’ambulanza a volte sembrano cinonemici: “Porti via immediatamente il cane!!” ci troviamo spesso a dover esclamare, passando così per quelli che i cani non li sopportano e con musi lunghi da parte dei proprietari a cui si è dovuto chiedere di ritirare il peloso di casa.
Il problema è che per quanto possano essere carini, coccolosi e puccipucci, ci impediscono di lavorare: a volte, mentre noi siamo impegnati a misurare i parametri vitali, lui ficca il muso nello zaino cercando qualcosa d’interessante da smangiucchiare o con cui giocare (e alcuni nostri strumenti, inutile dirlo,sono un “pochino” costosi…)
I proprietari non ci pensano, soprattutto quando il padrone è l’unico abitante della casa e non c’è nessun altro in quel momento se non lui che sta male: per lavorare in sicurezza, letteralmente non dobbiamo avere cani (o gatti fusanti!) tra i piedi.
Il discorso cambia ancora quando il cane da guardia è stato, sì, messo al suo posto… ma il cancellino è talmente basso che lui riesce a saltarlo senza tanti problemi. Se ve lo state chiedendo, SI’!, mi è capitato anche questo, dove l’atletico pelosone non era altro che un Rottweiler che non vedeva l’ora di allontanare noi soccorritori dal suo territorio.
Fortunatamente, quella volta, ci ritirammo dietro una provvidenziale porta (quella d’entrata, perché non facemmo nemmeno tempo a mettere piede nell’abitazione prima che questo saltasse il suo cancellino dietro il quale era stato ritirato) chiudendogliela letteralmente sul muso prima che la proprietaria riuscisse a riacchiapparlo e metterlo nel suo kennel dandoci poi il via libera per poter accedere.
Ecco, quella volta ce la siamo vista proprio brutta, ed ovviamente la colpa è solo dei proprietari che, brutto a dirsi, ma in caso di soccorso ad un famigliare, al come potrebbe inevitabilmente reagire il loro amico canino non ci pensano MAI!
Quindi, in caso di chiamata al 118… proprietari di amici pelosi, ricordatevi bene: portateli dove non ci possano impedire di lavorare (altra stanza, kennel, giardino con accesso chiuso, etc.): e non fateci passare per “cinonemici”, quando non lo siamo affatto!
Quando arriva l’ambulanza… chiudete cani e gatti!

Sono un Vigile del Fuoco e confermo quanto detto finora. Sovente ci capita di entrare dalla finestra per interventi (che non sono sempre di soccorso) e di solito va tutto bene, ma con certi cani è difficile non avere timore, ben sapendo di entrare nel loro territorio in cui sono da soli. A volte durante le evacuazioni di tutto il condomonio capita che rimangano cani (ma soprattutto gatti) chiusi in casa e i padroni sono preoccupatissimi per il fumo che potrebbero respirare. Cercare di stanarli e portarli giù è un’impresa titanica :))
Più che il pb in casa, il dramma è il caso di incidente in auto con cane trasportato.
La mia non fà avvicinare nessuno all’auto in situazioni normali…
Viaggio abitualmente con lei sul sedile posteriore, soprattuutto quando torno a casa dai miei (circa 850 km…), la mia velocità di crociera si riduce sensibilmente…
Credo che in generale in caso di incidente gli operatori del 118 farebbero bene a munirsi di pistola con tranquillanti…
@Daniela.
concordo al 100%.
{la mia tastiera funziona sempre peggio scusatemi}
SE BISOGNA SOCCORRere una persona canemunita in casa, a meno che non abiti sola, il chiudere il cane o anche il gatto (O ALTRO animale, PURE UN CRICETO O UN PAPPAGALLINO LIBERO PUo; FARE CASINO E RALLENTARE IL LAVORO O SCAPPARE O ESsERE SCONTRATO/CALPESTATO COME PUO; CAPITARE AD UN CANE PICCOLO O A UN GATTO} o un bambino e^ questione di buon senso che purtroppo talvolta manca soprattutto se si e^ agitati.
invece se si deve soccorrere una persoa canemunita che ha subito un incidente o un malore x strada, l-intervento protettivo de;l cane puo^ rallentare i soccorsi perfino facendo morire la persona { E^ CApitato ad una persona il cui cane giocava spesso con la mia: i soccorsi sono arrivati subito ma il cane ringhiava ed era un pitbull quindi faceva paura e si era formato un capannello di gente che peggiorava la situazione e tempo di aspettare le guardie zoofile o simili si e^ aspettata oltre mezz-ora e il paziente era o gia’ morto o moribondo e non ne e^ uscito vivo, il suo cane era buono ma giustamente voleva proteggerlo da estranei che volevano aggredirlo mentre era svenuto x la sua interpretazione dei fatti}…
in USA si sparerebbe al cane x ucciderlo direttamente, spesso anche se l-animale fosse piccolo e nascosto sotto un cespuglio x la paura, e tanti saluti…ma qui siamo un pelino meno barbari solitamente….pero^ aspettare mezz’ ora e far morire il paziente non mi sembra una soluzione, e nemmeno sperare che non ci sia mai un cane grosso e protettivo a guardia di chi ha avuto un incidente o malore {soprattutto sapendo la % di persone canemunite in Italia!}!
anche secondo me sarebbe utile dotare le ambulanze di qualche mezzo non letale x inabilitare un cane aggressivo che impedisce i soccorsi {qualora il proprietario o altra persona conosciuta o esperta non riescano a calmare e spostare il cane in un tempo ragionevole, e x ragionevole si intendono in genere pochi minuti anche se puo^ variare a seconda dell-urgenza di trattamento del paziente> se sei giovane, in salute e hai solo una gamba rotta e nessuna emorragia si puo^ anche aspettare un ora mentre se una persona ha un infarto ogni secondo e^ prezioso}, ma forse la cosa migliore sarebbe il banale bastone a cappio da accalappiacani visto che dardi tranquillanti vanno calibrati come dosaggio x essere abbastanza forti ma on ammazzare il cane e bisogna saperli sparare nei punti idonei, idem pistole elettriche tipo teiser la cui potenza va calibrata a seconda dell-animale e se usate male possono essere facilmente letali, mentre reti, trappole o simili possono essere difficili da usare o lente in caso di animali molto agitati e nervosi x la situazione {chiaramente oltre a fornire il personale dell-ambulanza di almeno 2 bastoni da accalappiacani x ambulanza bisogna fargli almeno un breve corso su come usarli e su come interagire in sicurezza con i cani in queste condizioni e come interpretarne le intenzioni mediante il linguaggio del corpo, vista la gran quantitA’ di cani del paese un tale corso dovrebbe essere obbligatorio e sarebbe molto utile soprattutto all-incolumita’ del personale oltre che aiutare a salvare vite rendendo ilo lavoro ] rapido ed efficiente anche in presenza di cani}.
trovo assurdo che non vengano dati e attrezzi ne un corso teorico [anche solo di poche ore E AL 90% TEORICO} x aiutare chi soccorre le persone con l-ambulanZa a gestire i tanti casi in cui c’e^ un cane nei paraggi magari spaventato o aggressivo o ferito o entrambe le cose!
La mia invece è una storia più “comica”…quasi arrivato a casa ho un incidente in moto con rottura del braccio.
Telefono mia Madre che era con la “cucciolina” (Cane Corso di più di 50Kg)per avvisarla e perchè venisse vicino alla moto ad attendere i Vigili e il carroattrezzi.
La mia cana appena mi vede si agita molto e i 2 soccoritori del 118, canimuniti e molto gentili, mi fanno salutare dal cane mentre sono già sull’ambulanza e poi mi portano via.
Dopo qualche minuto arrivano i Vigili con un furgone che è una sorta di ufficio mobile per le denunce e come aprono le porte per far salire mia Madre…il cane si fionda dentro scambiando il pulmino per l’ambulanza trascinando mia Madre e cercandomi !!!
Per fortuna anche il vigile era un possessore di cane e si è spaventato “poco”, anche perchè appena si è resa conto che io non c’ero e che non era l’ambulanza si è seduta e ha aspettato con pazienza che facessero tutti i documenti…dando anche poca confidenza al vigile…dopotutto era un estraneo !!!
in agosto ho dovuto chiamare il 118 per mio marito che stava veramente male, era notte ho svegliato la figlia più grande e le ho detto di tenere a bada il peloso che, chiuso in camera grattava la porta; quando è uscito mi ha davvero stupito perché è stato buonissimo, limitandosi ad annusare i nuovi arrivati. Mi sono informata su eventuali allergie, poi mi sono premurata di avvertirli che uscendo avrebbero di sicuro incontrato la vicina impicciona del piano di sopra, sicuramente appostata nella penombra, con bigodini e vestaglia fa davvero senso.
Nulla ho potuto per il terzo, entrato dopo: se l’è trovata davanti ed ha certamente perso dieci anni di vita oltre a rischiare l’osso del collo per il balzo che ha fatto sulle scale. 🙂
@lupi,i figli-muniti di solito i bimbi li portano via subito,a differenza dei pelosi di casa,specialmente se il paziente è un genitore o,come purtroppo mi è capitato,un fratellino, perchè “possono spaventarsi,non capire cosa sta succedendo,etc”…I loro giochini invece li abbiamo perennemente in mezzo ai piedi,ma questo è un altro discorso 🙂
Grazie,Valeria per aver deciso di pubblicarlo!
Quando devo chiamare il 118 mi faccio trovare gia’ fuori dalla porta di casa-.- chi riesce a chiuderli tutti!Quoto tutto quello che dice il soccorritore!
Sono autista soccorritore in Croce Rossa, e concordo con ogni virgola di questo articolo.
In 6 anni di volontariato in CRI ho girato per non so più quante case, ed almeno la metà dei pazienti soccorsi era canemunito. Nella mia squadra solo io ho un cane (una pirlona affettuosissima che somiglia più a un peluche che a un incrocio setter-rottweiler preso da un canile spagnolo), e nessuno di noi sa trattare con un animale agitato, magari addestrato da guardia, che si vede piombare in casa tre loschi figuri in tuta blu e catarifrangenti, armati di bombolino, zainone, valigetta DAE e quant’altro.
E quante discussioni potrei raccontare, con padroni che “non ho intenzione di rinchiudere il cane solo perchè ci siete voi. Gli intrusi siete voi e non il mio Fido”. COSA??
Allora, ciccia, la prossima volta il 118 non lo chiamare. Porti direttamente da sola il parente in ospedale, poi vediamo se i medici ti fanno restare in sala trattamento con il tuo cagnone.
Al di là di ironie varie…la gente a volte non si rende conto di quanto un cane possa intralciare il nostro lavoro. Magari con tutto l’affetto del mondo, eh. Il cane vorrà di sicuro stare accanto al suo “familiare”, e tenterà di sicuro di mettersi in mezzo…magari anche mostrando i denti, o pretendendo di giocare con le attrezzature, che poi vanno per forza lavate e disinfettate sperando che con i denti non lo rompa del tutto.
ma anche fosse il nipotino che vuol giocare copn lo stetoscopio, in quel momento, lo si deve levar dalle palle e lasciar lavorare i dottori