mercoledì 22 Ottobre 2025

Guinzaglio flessibile: ora c’è anche quello per le uscite notturne

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – A volte accadono cose curiose. Ieri, per esempio, mi arriva il breve comunicato stampa che riporto integralmente qui sotto:

flexi1

Secondo una recente statistica dell’AIDAA – Associazione per la difesa degli animali e dell’ambiente – ogni anno circa 11 mila pet italiani muoiono in incidenti stradali.
“Condurre il proprio amico a quattro zampe con pettorina e guinzaglio per fargli esplorare il mondo in totale sicurezza è fondamentale”, suggerisce il Medico Veterinario ANMVI Silvana Bonelli, dato che “la maggior causa di traumi da investimento automobilistico sono riconducibili a cani senza guinzaglio”.
Considerando poi che spesso usciamo con il nostro cane proprio nelle ore mattutine o serali, quando l’illuminazione è scarsa, il rischio aumenta. Per questo “sarebbe utile un sistema luminoso o catarifrangente” aggiunge la Dottoressa Bonelli, “così da rendere visibile anche da lontano il cane” e passeggiare in totale sicurezza.
Una risposta a questa esigenza non poteva che arrivare dagli inventori dei guinzagli avvolgibili (e vincitori dell’International Forum Design Awards 2014), che nel nuovo flexi VARIO hanno previsto un sistema di luci led anteriore e posteriore per illuminare la strada e una cinghia LED per segnalare la presenza di Fido agli automobilisti.
Sicurezza e comodità sono aspetti imprescindibili delle nostre passeggiate a quattro zampe. Per questo il sistema VARIO prevede nella vasta gamma di accessori anche la cinghia a bloccaggio morbido e in due tempi, che evita strattoni al collo (parte molto sensibile nei cani) e, per soddisfare le diverse esigenze dei proprietari, l’impugnatura regolabile, il box multiuso porta snack o sacchettini igienici e la doppia cinghia per portare a spasso due cani di piccola taglia insieme, tutti disponibili in 6 differenti nuance. Tanti dettagli per una grande sicurezza in un solo guinzaglio.

Ovvero, mandano a me un comunicato che fa riferimento a cifre prodotte dall’AIDAA (e come tali sicuramente inventate di sana pianta, per i motivi che ho espresso in questo articolo che ha poi scatenato la “gentile” reazione del presidente dell’associazione), per pubblicizzare un flexi, tipo di guinzaglio di cui ho sempre sconsigliato l’uso perché non consente il minimo controllo sul cane…e rigorosamente “con pettorina“?!? Argh.
Mi è venuto spontaneo rispondere all’email chiedendo: “Scusi, è uno scherzo?”
Ne è seguito uno scambio di opinioni con la gentilissima e del tutto innocente addetta stampa della ditta che produce il Vario, che nulla sapeva dei retroscena dell’AIDAA (eh, sì: c’è ancora chi la ritiene un’associazione affidabile) e neppure sapeva, evidentemente, della mia poca simpatia per il flexi.

flexi2Peeeeeerò… però bisogna anche dire che, su questo benedetto flexi, non si può essere sempre e solo negativi. Per carità, è verissimo che comporta qualche rischio, se usato ad capocchiam (a me rimarrà per sempre impressa nella mente l’immagine della Sciuramaria che blaterava con l’amica all’angolo di una strada savonese, mentre il suo cane stava dalla parte opposta ad annusare un collega… e in mezzo la fila di macchine in attesa che il semaforo diventasse verde. Credo di aver già raccontato questa storia, ma ogni tanto la ripesco perché, giuro, ho perso due anni di vita prima di urlare come una scimmia “Signora, IL CANEEEEEEEEEEEE!”, ottenendo che la demente lo recuperasse in tempo)… ma bisogna anche ammettere che per molti, moltissimi cani è l’unico strumento che può permettere di godere un minimo di libertà. Ovvio che si tratta di un minimo al limite dell’accettabile, perché non si gode nessuna vera libertà restando attaccati a un guinzaglio… ma se l’unica alternativa possibile è quella di restare attaccati a un guinzaglio corto, allora mi tocca dire “benedetto chi ha inventato il flexi”.
L’importante è che lo usi nei modi e nei tempi giusti: NON in mezzo al traffico come nel caso della Sciuramaria di cui sopra; NON nelle aree cani, dove può causare grovigli indistricabili di guinzagli e zampe (visti pure quelli)… ma per esempio negli spazi aperti con il cartello “cani al guinzaglio” (quelli in cui preferirei cartelli con scritto “solo cani educati, ben socializzati e capaci di rispondere ad un richiamo in modo decente”: ma il mondo di Utopia non è quello in cui viviamo), o sulle (rare) spiagge aperte ai cani, insomma ovunque non si possa “liberare” davvero un cane, ma lo si possa tenere a dieci o quindici metri da noi, parzialmente libero di farsi un po’ di affari suoi ma con la possibilità di recuperarlo prontamente in caso di bisogno.

flexi3In quest’ottica, evidentemente, il fatto che si sia pensato di produrre anche un flexi utile per le uscite “by night” si può solo vedere positivamente. Tra l’altro questi Vario sono pure fighissimi, con il loro design un po’ in stile “Star Wars” (e complimenti a chi ha prodotto le immagini promozionali, perché viene quasi voglia di comprarne uno anche a me!), quindi ve li mostro con piacere perché, se proprio siete nelle condizioni di dover usare un flexi, tanto vale usarne uno innovativo e dotato pure di accessori utili.
Per me il flexi resta un guinzaglio buono per alcuni casi di emergenza o quasi: preferisco usare un normale guinzaglio per girare in città con la mia cagna educata a non tirare, che la libertà se la gode quando la libero “per davvero”, cosa che avviene almeno 4-5 volte al giorno.
Però, lo ammetto: io abito in campagna, faccio l’addestratrice, ho a disposizione un campo recintato e arci-sicuro… tutte possibilità che mancano a molte altre persone. Resta da chiedersi perché queste “altre persone” debbano proprio prendersi un cane, se non hanno mai la possibilità di farlo correre e giocare senza tenerlo agganciato ad ammenicoli vari: ma siamo sempre lì, le utopie sono una cosa e la realtà dei fatti un’altra.
Dunque: se vi piace il flexi, se non potete fare a meno del flexi, se ringraziate ogni giorno in ginocchio chi ha inventato il flexi… allora sappiate che ne è appena uscita questa gradevole – e sicuramente utile – versione notturna: e da titolare di cane nero, che di notte scompare completamente,  devo dire che l’idea dei LED sul guinzaglio mi piace un sacco.
Io continuo a pregarvi di valutare anche le alternative che personalmente preferisco di gran lunga: cane al guinzaglio “normale” per le passeggiate brevi, un buon corso di educazione che gli insegni a non tirare come un trattore e, ogni volta che sia possibile, un bel salto in macchina verso posti in cui il cane si possa liberare per davvero e non per finta (dopo che al corso di educazione gli avrete insegnato anche un buon richiamo). Però, se proprio flexi dev’essere, che almeno sia un flexi di buona marca (ne ho visti in giro capaci di spezzarsi se solo il cane fa le feste a qualcuno: per carità), sicuro e, perché no, pure carino da vedere. Proprio come quelli presentati da questo comunicato stampa.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività).
    E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online.
    Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC.
    A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO).
    Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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21 Commenti

  1. pastore maremmano abruzzese pure abbastanza incazzereccio, a spasso x il centro del paese, tirando come un bue davanti al carro, con pettorina e flexi ne parliamo??!! O_o

  2. Però qualcuno mi dovrebbe spiegare una cosa riguardo ai flexi: perché alla taglia del cane dovrebbe corrispondere la grandezza delle mani del proprietario?!? è una cosa che osservavo l’altro giorno al pet shop: i flexi per cani di taglia grande hanno maniglioni pesantissimi, quelli per cani piccoli a malapena li tieni con tre dita.
    Ma perché? Sempre 5 metri di fettuccia sono!

      • vabbè, a parte quelli a cordicella, quelli a fettuccia non è che ci sia sta gran differenza. ho una cordella metrica da 30 m che pesa poco di più. è proprio necessario mezzo chilo di plastica?
        Che poi se hai bisogno di allacciarti le scarpe o di avere cmq le mani libere che fai, lo fai reggere al cane? Insomma, io lo trovo scomodissimo

  3. Ma la chiamare il guinzaglio “Vairo” al posto di “Vario” è una svista Freudiana?? Nulla di più azzeccato!! Ahah! 🙂 🙂

  4. D’accordissimo con chi dice che dipende dall’uso che se ne fa: una mia amica Labrador-munita alle volte lo usa per evitare che il cane faccia un bagno fuori programma prima di andare al lavoro la mattina, visto che il parco dove portiamo i cani ha un bel fiume che gli scorre nel mezzo.
    Di contro giusto ieri mentre andavo in un negozio per animali con Trudi un paio di simpatici cagnetti agganciati al guinzaglio flexi dei loro padroni (che chiacchieravano tranquillamente) ci hanno seguiti attraverso la strada e poi fin dentro le porte scorrevoli del negozio… Fortuna che era una strada stretta e poco trafficata, in quel momento! 🙂

  5. ciao,
    devo ammettere di aver acquistato un flexy (per caso proprio un Vario, perchè mi aveva convinto come qualità), proprio dopo aver letto un tuo articolo in cui lo sconsigliavi, perchè ne hai accennato l’unico uso per il quale è effettivamente adatto, ovvero quello di poter dare un po’ di libertà al cane quando non è possibile liberarlo davvero.
    Ho una cagnolina (di un paio d’anni, stimati), adottata al canile poche settimane fa, ma non sono ancora certissima del richiamo(ci stiamo lavorando); nell’attesa di ottenere un richiamo sicuro il flexy ci permette di fare le nostre passeggiate rilassate per i campi e far giocare un po’ il cane in zone non cintate, certo non è libertà ma per il momento è meglio del guinzaglio corto o del rischio di perdere la piccola.
    in città rigorosamente guinzaglio corto.

    Se ti fa piacere però posso testimoniare un mirabile uso del flexy: ragazzo in bicicletta con allegro cagnetto attaccato a un flexy che zigzagava dalla parte opposta della strada (a 5-6 metri dalla bici), facendosi gli affaracci suoi…sono inorridita(era pure notte, ho fatto fatica a vedere il guinzaglio io che ero a piedi e relativamente vicina, figuriamoci che sarebbe successo se fosse passata una macchina).

  6. Come NO al Flexi in città????? ESISTE anche il Flexi studiato appositamente per essere utilizzato in città!! Lo splendido FLEXI CITY!! Ahahahahaha (Non è un scherzo ma a me fa ridere… e non poco!!) ECCOLO:

    http://www.guinzaglio-flexi.it/it/prodotti/special/city/

    Di soli 2 metri… e io mi chiedo: “Non si fa prima ad usare un guinzaglio normale?” Mha!

    Se non si era capito, anche io contraria al guinzaglio Flexi! Tra l’altro (almeno da me) Noto che quelli che utilizzano i guinzagli Flexi solitamente sono accompagnati da cani trattore e di difficile gestione con altri cani e non sono quasi mai cagnetti di 8 kg al massimo, e in questo caso il guinzaglio flexi è davvero deleterio perché è IMPOSSIBILE riavvolgere il guinzaglio in poco tempo quando attaccato hai un cane di 20 e + Kg traina dal lato opposto! Inoltre il mio pensiero va sempre al “adesso lo spezza” io se avessi un cane trattore non sarei tranquilla per questo ad usare il flexi.
    In ultimo l’altra cosa simpatica (mica tanto) è che i padroni flexi muniti con cani piccoli usano quello con la fettuccia quelli con i cani grandi usano il cavo/corda/cordicino-ino-ino o_O”

  7. Nemmeno io amo il flexi, soprattutto dopo che l cane di mia sorella mi ci ha attorcigliato le gambe in corsa lasciandomi due belle cicatrici sugli stinchi, e per le uscite con il buio basterebbe una torcia elettrica con cui tenere illuminati la strada e il cane. Io ne ho una “da minatore”, quelle che si mettono in testa, utile anche quando esco a portare su l’ultima cesta di legna e avere le mani libere. Cmq esistono anche i collari (o volendo le pettorine) dotate di lucine al led, proprio per localizzare il cane al buio. Insomma, a me non sembra poi ‘sta grande innovazione

  8. Avevo letto qualche mese fa’ che il flexi era fuori legge o meglio un articolo di cui purtroppo non ricordo la provenienza parlava del divieto di usare il flexi in alcuni contesti.. però proprio non ricordo.. 🙁 qualcuno ha info in tal senso? Personalmente non mi piace molto usarlo ma in alcuni casi può essere utile..

  9. Personalmente io il flexy col piccolo lo uso, mi ci trovo bene, poi lui e’ abituato, tra l’altro potrebbe stare tranquillamente anche senza guinzaglio e mi rimarrebbe al fianco, tra l’altro ricordo che il flexy puo’ essere anche bloccato ad una lunghezza desiderata e diventerebbe un guinzaglio normale

    • personalmente con il felxy bloccato corto mi trovo scomodissima(per come mi costringe a tenere la mano e la costrizione a tenere il guinzaglio con una sola mano), preferisco portarmi sempre il guinzaglio classico in borsa e usare quello in paese, mantenendo il flexi solo per i casi in cui il cane possa allontanarsi un minimo.

  10. Quando non posso liberare il cane, uso la longhina da 5 o da 10 metri (chiaramente non in città). Certo è una grandissima seccatura… in base agli spostamenti del cane, devo “avvolgere” alla velocità della luce o “dare corda” in modo tale che non si trovi attorcigliato stile involtino. Per praticità (mia) sono stata più volte tentata dal flexi ma non mi è chiaro come il cane possa capire fino a che punto possa capire come deve comportarsi. Mi spiego meglio: il mio cane munito di guinzaglio fisso, qualsiasi sia lunghezza, ha imparato che deve rallentare quando comincia a sentire tensione al guinzaglio. Quando uso la longhina, per evitargli strattoni mega, faccio schioccare la lingua per avvisarlo quando sta arrivando alla fine dei metri disponibili (ho preso spunto dai sensori di pargheggio delle auto). Quando ho bisogno di avere il cane sotto controllo, gli do il “vieni”, quando può tornare a farsi i fatti suoi, gli do il “vai”. Praticamente mi comporto come se fosse libero. Con uno strumento che non ha una lunghezza fissa e nel quale lo stop si può inserire in qualsiasi momento, come fate capire al cane cosa può fare? Lo chiedo perchè incrocio proprietari che danno corda, poi danno lo stop, poi avvolgono, poi ridanno corda (negli incroci con altri cani soprattutto)… mi pare una comunicazione unilaterale, il cane ci capisce qualcosa? C’è un modo?

    • beh il metodo che usi tu con la longhina è lo stesso che uso io con il flexy.. quando vedo a occhio che stà per finire la lunghezza gli faccio capire che deve o tornare o rallenate.. di certo non gli faccio prendere lo strattone, ci mancherebbe… alla fine è solo questione di occhio… io all’inizio, usando il flexy con la fettuccina, ai 4 mt ci facevo un segno con la biro, così vedevo quando era arrivata quasi al limite.. poi ripeto ci fai l’occhio con le misure ed è comodo perchè invece di impazzire tu a riavvolgere il guinzaglio, lo fà da solo… Purtroppo le zone dove posso portarla io sono solo vicino alle strade quindi mi è praticamente impossibile liberarla.

    • anche io con il flexy uso il metodo che usi te con la longhina, ad occhio so quando la corda sta per terminare e avverto il cane con un “piano” (che ha imparato al volo a interpretare come “il guinzaglio sta finendo, non mi importa quel che fai basta che non ti allontani più di così”) ,comunque la cagnolina mi tiene d’occhio e spesso(quando non è distratta da altro) rallenta da sola quando è a “fine corsa” del guinzaglio.
      In ogni caso cerco di non fermare mai il guinzaglio a “metà corsa” e tendo a usare i comandi vocali, come se il cane fosse libero, ma io il flexy lo uso solo in campagna (non sono ancora certa del richiamo), o per giocare un po’ aree non cintate, stando praticamente sempre in aree con ampissima visibilità non mi capita di incrociare cani “imprevisti” e ho generalmente tutto il tempo di richiamare la mia a voce (stessa cosa faccio con biciclette, gente che corre, cavalli e quelle rare auto che passano), quando siamo in città invece uso il guinzaglio classico da 150 cm.

  11. Personalmente preferisco quello corto al flexi, ma non posso negare che in situazioni come quelle che descrive Monica, il suo uso sia utile…..sinceramente, se è possibile, preferisco comunque lasciare il cane libero anche solo 5 minuti, controllando che non ci siano intoppi, pericoli , o altro. Il flexi lo vieterei (pena esposizione al pubblico ludibrio) alle sciuremaria, ginetta e pierina….. perchè in quel caso il guinzaglio diventa un’arma “contrundente”. tiè.

  12. Io invece sono molto più “talebano” e dico
    NO al flexi (come si dice ‘no al colesterolo’)
    ed anche
    ALTOLA’ al flexi (come si dice ‘altolà al sudore’).

    umpf.

    😉

  13. Io purtroppo abito in una zona dove non esistono aree per cani (nonostante io e altri cittadini abbiamo consegnato al sindaco una raccolta firme per costruirne una, visto che di spazio comunale lasciato allo sbando ce ne sono parecchio, a tutt’oggi non ci ha dato nessuna notizia in merito) quindi a parte quelle 2 volte a settimana libere per poter farmi 15 km in auto per portare il mio cane, in un area a sgambettare, il resto delle uscite deve farle al guinzaglio, in una zona dove di verde ce nè, peccato però che sono tutte vicine alla strada o a zone pedonali.. quindi io personalmente “benedico” il flexi, posso mettermi in mezzo al campo e fargli girare liberamente almeno qui metri disponibili, cosa che non mi permetterebbe di fare il normale guinzaglio.
    Poi ovviamente nelle aree trafficate o in città il guizaglio corto ci stà.
    Difatti io visto le varie tipologie di uscite, mi sono organizzata comprandoli entrambi, sia il nomale che il flexi.
    Io credo che il flexi sia comodo, ma ovviamente và usato con testa!

    • Da me il problema è inverso… ci sono due aree cani di cui una davvero gigantesca (x davvero!) e la vogliono chiudere… lasciando solo l’altra, che in confronto è minuscola…! Io non ne usufruisco perchè purtroppo non ho un cane, ma mi dispiace un sacco veder chiudere quel bellissimo prato verde, dato che almeno la notra città ha questo pregio!

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