sabato 20 Settembre 2025

Ciao, nonna

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Mi stavo inerpicando su per le scale di casa, ieri, con sacchetti della spesa vari, quando è suonato il cellulare. Sbircio il nome, vedo che è il figlio, gli rispondo “Sto rientrando adesso, mi richiami tra cin…” e qui mi blocco, perché sento che ha la voce rotta dal pianto.
Chi è madre può capire dove ti vada a finire il cuore sentendo tuo figlio piangere al telefono: a chi madre non è, non provo neanche a spiegarlo.
“CHE E’ SUCCESSO?” strillo, pensando (senza quasi sapere di pensarlo) a due possibilità: è morta la Bisturi – è morto Piccolo.
Quando hai un figlio e una quasinuora pieni di cani e gatti, le prime ipotesi che fai (in un nanosecondo) riguardano gli animali più anziani e quelli malati. Piccolo Principe è malato da tempo; la Bisturi sta benissimo, ma è vecchietta. Altre possibilità non mi passano neppure per la mente: un po’ perchè rifiuto di pensare che sia successo qualcosa agli umani, un po’ perché mio figlio, dai sei anni in poi, l’ho visto o sentito piangere solo quando moriva un animale.
becca3Però c’era un’altra cosa che non mi sarebbe proprio MAI venuta in mente: sentirmi dire, come invece ho sentito, “è morta Rebecca”.
“Ma no!”, ho detto.
E non era un “no” addolorato, ma proprio un “no” di rifiuto. Rifiuto totale.
Rebecca è ancora giovane, ha soltanto sei anni; Rebecca deve avere i cuccioli, ci stiamo preparando tutti al Grande Evento. E poi Rebecca sta benissimo, l’ho vista pochi giorni fa che saltava e giocava e veniva a strusciare il capoccione contro le mie gambe, spostandomi di due metri…
E invece è proprio vero: Rebecca non c’è più.
E’ stata la stramaledettima torsione di stomaco, quella che angoscia tutti i proprietari di cani di grande taglia. Quella che ti frega tanto spesso perché arriva di notte, quando tutti dormono e nessuno si accorge di niente. Al mattino vai a liberare i cani, bello contento e tranquillo, e te ne trovi uno immobile, già rigido e freddo. Una cosa che ti taglia le gambe, che ti lascia letteralmente a pezzi: a me ha fatto a pezzi solo sentendomelo raccontare al telefono, posso immaginare cosa sia stato viverlo.
Sono entrata in casa, ho posato i sacchetti non so come e non so dove: c’era Samba che mi saltava in testa come al solito, con la coda a mille, ma l’ho fermata senza ricambiare le sue feste. L’ho abbracciata (sì, proprio io che sostengo che i cani non si debbano abbracciare mai: ma quello non era un abbraccio per lei. Era un abbraccio di cui avevo bisogno io) e le ho detto “Sambina, è morta tua nonna”.
E poi sono scoppiata a piangere, perché non riuscirò mai a non piangere quando muore un cane. Piango perfino per quelli che non conosco, figuriamoci per un cane amico.
Samba mi ha guardato con una faccia perplessissima: nel suo anno e mezzo di vita non mi aveva mai visto piangere. Si è bloccata, ha smesso di farmi festa, si è infilata nel kennel e ha mugolato anche lei, uno dei suoi “pio pio”, però diverso dal solito. Un “pio pio” triste, come se avesse capito tutto.
Ovviamente io me la sono fatta sotto. “Oddio, non è che stai male pure tu, vero?” ho pensato (e le ho detto). Perché queste cose non fanno solo male: ti spaventano anche a morte. Cominci a guardare il tuo cane con angoscia, a cercare sintomi, a preoccuparti di brutto.
Ma no, Samba non aveva niente di niente: era solo empatia pura e semplice, era solo quel “se piangi tu piango anch’io” che ti commuove a sangue e manda altre lacrime a sommarsi a quelle che già stavi versando.

becca1Poi te la fai passare. Te la devi far passare, perché a vita è fatta anche di queste cose, e la vita cinofila è fatta spesso di queste cose.
Quindi vai a lavorare, vai al campo, ti porti dietro il tuo cane e lo fai giocare con gli altri. E Samba ha giocato, così come ha giocato Tuono, il figlio di Rebecca che era nel recinto con lei quando è successo.
Poco fa il figlio mi ha scritto su skype: “Io invidio molto questa cosa ai cani… anche Tonino già ieri pomeriggio era pacioccone come sempre. Un pelo più mogio, ma non come al mattino, quando era abbacchiatissimo”.
Chissà cosa sentono, cosa provano, se e come capiscono la morte. Ce la tiriamo da grandi esperti, ma in realtà di cani ne sappiamo così poco, così poco…
Di sicuro sappiamo che fotocopiano i nostri, di sentimenti. Perfino Samba, che è ancora poco più di una cucciola. Oddio, la Bisturi no: mi dicono che lei non è cambiata di una virgola. Gli staffy non si rendono conto, si sa. E, dice sempre il figlio, “la sua ostinazione nel non capire un tubo di niente è riuscita a strappare un sorriso perfino a Fabiana”.
In un modo o nell’altro, i cani ti aiutano: o perché sono empatici, o perché sono semplicemente simpatici. Comunque aiutano ad andare avanti, ad accettare questa cosaccia immonda delle loro vite sempre troppo brevi, e in certi casi brevissime.

becca2Certo, ogni tanto la realtà di ciò che è successo ti prende a tradimento e ti molla una mazzata: la cucciolata che non arriverà mai, Samba che non obbedisce e Fabiana che le dice “sei proprio tutta tua nonna!”, Beccabecca (non solo veniva chiamata Rebecca invece di Dunja, che era il suo nome sul pedigree: ormai era Beccabecca per tutti) che “dà la sssampeeetta” con tutte e quattro le zampe, perché una sola è roba da chiahuahua, e se non stai attenta ti capotta… tutte queste cose che non ci saranno più e che ti arrivano addosso quando meno te lo aspetti, e mordono. Mordono forte.
Non come Becca che mordeva forte solo la manica, ma quando giocava con te era delicata come un gattino (anche se gattino di 50 chili, vabbe’).
Non era il mio cane, Rebecca. Non era neppure stata mia allieva come suo figlio, non l’ ho frequentata poi tantissimo: ma era la cagna della mia Sciurallevatrice, era la capostipite del suo allevamento, era la nonna di Samba. Come fa a non esserci più?
Non riesco a digerirlo io, immagino come possa sentirsi Fabiana. Anzi, purtroppo so esattamente come si sente Fabiana. Ed è per questo che sto faticando un sacco a scrivere queste righe, è per questo che non credo ancora a quello che sto scrivendo.
Come si saluta un cane ancora giovane, sano e forte, che se ne va così all’improvviso?
Forse l’unico modo è quello che ha usato ieri Fabiana sul suo profilo di Fb. E che riporto qui perché sono le parole giuste, sempre ammesso che esistano parole giuste, parole “possibili” per qualcosa che non avrebbe dovuto essere possibile:
Dicevamo sempre di te “l’erba cattiva non muore mai”, sembrava che nulla potesse fermarti; come hai sempre amato fare ci hai invece smentiti tutti, andandotene all’improvviso, e portando con te probabilmente un carico di nuove vite che attendevamo tutti di vedere sullo schermo dell’ecografia.
Grazie di esserci stata questi sei anni e mezzo, sei stata semplicemente meravigliosa, non serve aggiungere altro“.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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35 Commenti

  1. Se può aiutare so che la dieta barf riduce drasticamente il rischio di torsione.Non è facile da seguire e bilanciare, ma se qualcuno è interessato ci tengo a farvelo sapere.Un abbraccio a tutti i piccolo che non ci sono più :,-(

  2. Ho letto la notizia di primo mattino.Non sapevo cosa dire.O cosa pensare.Adesso sono le03:15 del mattino,ho finito di lavorare e il pensiero è ancora lì.Solo un grande,immenso rispetto per il vostro dolore.Io non ho mai creduto a qualcosa dopo..ma da quando vivo col mio teppistello ci spero tantissimo,e adesso ancora di più perché non è possibile non credere che Rebecca non corra “nell’arcobaleno”.Una volta che ero disperata e sicura di essere la cosa peggiore che potesse capitare al mio cane ho letto un articolo di Fabiana nel quale spiegava con candore gli “errori” che aveva commesso proprio con Rebecca..ho avuto una sferzata di fiducia nel futuro.Non è giusto che sia successo.

  3. Senza parole… ma con profonda empatia: non conosco Fabiana (se non x le letture dal sito), ma conosco la perdita di un cane della stessa età, ugualmente all’improvviso, l’11/08 scorso, e da allora ancora nemmeno un giorno senza che, anche quando penso che sia il giorno in cui ce la faccio, il groppo in gola stringa e le lacrime riempiano prepotentemente gli occhi vincendo il mio sforzo di ricacciarle indietro. Ogni storia è a sè, ma il dolore è sempre troppo grande, troppo e troppo grande perchè possa essere espresso com’è.

  4. Non ho parole. E’ già straziante perdere un cane quando è anziano o malato ma così è veramente lacerante. Ho provato entrambi i dolori e quindi vi sono molto vicina perché so esattamente cosa provate.

  5. Io come molti degli altri lettori non ho conosciuto di persona Fabiana, né i suoi cani. Ho letto i suoi deliziosi articoli, le sue rime spiritose, e ho visitato il suo sito internet, e sono rimasta virtualmente colpita da questa ragazza semplice, che chiama i suoi Rottweiler ‘morbidini’ , che si cimenta con umorismo nella dog dance, e che tuttavia sembra avere le idee molto chiare sul tipo di Rott che vuole selezionare, sulla qualità da ricercare..vorrei dirle che la cinofilia ufficiale ha bisogno di persone come lei, di appassionati veri, umili, devoti alla razza che selezionano, diligenti e premurosi con i loro cani.. Mi dispiace molto per questa perdita Fabiana. Ricorda sempre le qualità di Rebecca, e ricercale nel lavoro che compirai come Allevatore ..

  6. Sono passati 11 anni da quando la mia volpina italiana se n’è andata, ma la sensazione di vuoto che ho provato non l’ho mai dimenticata. C’ho messo tanto tempo per riprendermi, per ricordarmi perché avere un cane al proprio fianco è una delle cose più belle al mondo, anche se sai che se ne andrà prima di te. Ciao nonnina!

  7. in quanto proprietaria di una Rott di dieci anni questo articolo mi ha causato una stretta allo stomaco terrificante. Sono davvero molto dispiaciuta per te, Fabiana, lo so che il dispiacere di una sconosciuta non conta poi molto, ma vorrei comunque darti un forte abbraccio virtuale. Coraggio.

  8. E’ vero: solo chi c’è già passato può capire… e ancor di più chi ha dovuto dire addio ad un molosso. Difficile per chi non ha mai avuto un cane capire che si tratta di un vero lutto.

    Dispiace… e non ci sono parole per lenire il dolore di questi momenti.

  9. Credo siano pochi i lettori di TPIC che hanno davvero conosciuto i morbidini di Fabiana: ma vedo che tanti, come me, se ne sono innamorati e affezionati come se li salutassimo tutte le mattine, uscendo di casa.
    Fabiana, tu hai condiviso con noi un po’ della tua vita, dei tuoi cani, dei vostri momenti belli e di quelli difficili: è un regalo prezioso e meraviglioso, per il quale io voglio ringraziarti.
    Tu e Becca ci avete fatto conoscere Tonino, Medusa, Piccolo, Samba: eravamo con te, leggendo le tue righe, alla nascita delle cucciolate, ai loro disastri e al momento di andare nelle loro case, alcuni, e nel restare con te altri.
    E oggi siamo qui con te, stretti in un abbraccio virtuale, a salutare Becca, e a cercare di farti coraggio.
    Un bacio, un abbraccio.
    Marta

  10. Ciao Fabiana, ti ho incontrata solo una volta in expo a Genova, un paio di anni fa, ma in questo momento ti sento molto vicina. Io ci sono appena passata e non so quando ne uscirò… Ti abbraccio fortissimo.

  11. E ora piango … letto tutto col nodo in gola!
    Fabiana, quanto mi dispiace ..

    Ciao Beccabecca, ho letto tanto di te. Avrei voluto conoscerti!
    Un abbraccio forte a te Fabiana ..
    un abbraccio a te Valeria e anche a Davide.. so cosa significa anche quando i cani non sono proprio “i nostri”

  12. Dopo che il bellissimo pt di un mio amico è morto di torsione…. è il mio incubo. Mi alzo la notte a controllare Caos, che solitamente tira su la capoccia dal materassino con il sonno negli occhi ed un punto interrogativo sulla testa grande come la stanza…azz vuoi? Prima mi mandi a nanna poi mi svegli ?! Si, ti sveglio… perché se non vedo che stai bene non dormo io. E mo’ rimettiti a nanna zitto e buono fino a domattina.
    Sono passata alla Barf per illudermi di aver risolto almeno in parte il problema. Caos beve molto meno ( prima di dormire una volta beveva un fiume) ed ho notato che effettivamente la digestione è più veloce e migliore. ( l’ho già detto,quando una notte verso l’una ha rigettato mezza palla da tennis,della cena delle 20, mezzo chilo di carne …non c’era traccia.)
    E speriam che basti.
    Povera Fabiana e voi tutti. Non ci si sono parole, ed anche dire mi dispiace sembra pochissimo e molto inutile.
    Ma mi dispiace davvero. Sono sicura però che gli altri pelosi aiuteranno a superare la cosa. E la gioia che ci danno quando sono con noi, i magnifici ricordi che ci lasciano elaborato il dolore. .. valgono le sofferenze che patiamo quando li perdiamo o ci fanno preoccupare. E poi sono sicura che li incontreremo ancora. Nell’attesa corri,Rebecca. L’arcobaleno è tutto per te ed i tuoi nuovi amici che li hai trovato.

  13. Le lacrime hanno cominciato a gocciolare una ad una, man mano che leggevo sono diventate una cascata, perché anche io piango per tutti i cani, anche per quelli che non conosco, figuriamoci per una così bella cagna, che forse era anche gravida :((( non ci sono parole, non ci sono mai! Un abbraccio sincero per tutti voi.

  14. Conosco bene il dolore che si prova…non passa mai, pur attenuandosi col tempo…buon viaggio piccola Rebecca..e un abbraccio forte alla tua famiglia…

  15. perdere il cane o gatto è come perdere un familiare e il mioglior amico nello stesso tempo, fa malissimo, vi sono vicina col pensiero, un abbraccio a Fabiana.

  16. ho ancora là la stretta allo stomaco per Bati e adesso la notizia di Rebecca. Non ci sono parole che possono riempire questa perdita così inaspettata, che si porta via aspettative di vita e di progetti futuri. Un caro abbraccio a tutti voi, tenetevi stretti alle vostre meravigliose creature a quattro zampe, se c’è un po’ di consolazione solo con loro la potete trovare

  17. Non so, io mi sento sempre inadeguato in queste situazioni e le mie origini contadine tradiscono quanto in realta’ sia gnucco e schivo in queste cose. Un abbraccio.

  18. L’ho saputo ieri da un sms di Fabiana, perchè sabato ero da loro, a conoscere i “morbidini” nell’ipotesi di una cucciolotta di Rebecca. ipotesi che nel mio cuore diventava certezza e dovevo continuare a ripetermi “magari non le sei piaciuta e non ti cederà la piccina, magari la piccina non c’è…aspetta l’ecografia…” ma intanto sapevo già dove andare a fare la puppy class, dovevamo tornare in addestramento per preparare il resto del branco a riceverla e oggi con amazon arriveranno 3 libri di Valeria: i due sui cuccioli e quello su come addestrare un cane da ud. E mi tornerà da piangere di nuovo e non vorrò neppure aprire il pacco.
    Ma quello che mi ha colpito è stato il dolore per Rebecca, la mia cucciola che non c’era più era un dolore e una delusione grande ma mi ha sorpreso quanto di più mi abbia fatto male la perdita della sua mamma.
    Questa notte ho dormito poco e male. I miei bestioni ai piedi del mio letto ed io che mi svegliavo ad ogno loro respiro non in ritmo. Nel sogno Rebecca che continuava a rientrare e mi chiedeva ancora un bocconcino…
    Non era il mio cane, l’ho vista solo una volta.
    Ma anche dopo poco capivi quanto fosse speciale, un equilibrio, una dolcezza non comuni.
    L’ho vista dare la ssampetta ed ho ancora un livido sulla coscia non so se suo o di Piccolo, perchè giocare è bello e se entri con Fabiana vuol dire che sei amica.
    L’ho vista partire a difendere la cancellata da 3 ragazzotti travestiti e sottolineo travestiti (era la sera di halloween) e subito calmarsi alla voce di Fabiana che li invitava ad avvicinarsi a prendere un dolcetto… Ed io pensavo ai difetti di Rebecca, quelli dichiarati sul sito…occhi troppo chiari, focature carbonate…e volevo dirle, dammi quella con le focature peggiori, quella con gli occhi gialli, quella con le orecchie attaccate alla coda, se vuoi, ma dammela con questo carattere. E poi aiutami a non rovinarglielo.
    Perchè la cucciola che sognavo io era li, di fronte a me, già meravigliosamente cresciuta.
    Credo che Fabiana sia stata fortunata ed abile con lei, credo sia difficile rassegnarsi alla perdita di una compagna così speciale, però davvero, quando questo dolore sarà passato, a lei rimarrà il ricordo di un cane meraviglioso e la coscienza di averlo cresciuto e reso felice.
    Lo so che non serve a nulla, ma mi dispiace immensamente per te, Fabiana

  19. Ho letto con le lacrime agli occhi.
    Grazie ai racconti di Fabiana, ai suoi “Rottweiler in-versi” su questo sito mi ero affezionata a tutti loro. Ci sono rimasta veramente male quando ho letto. La maledetta torsione, quella che è anche il mio incubo.
    Ciao Rebecca.
    Un abbraccio

  20. Pessima idea iniziare a leggere questo articolo in ufficio davanti al capo.
    Sto quasi piangendo!

    Lo finisco dopo … :'( dio quanto mi dispiace!!!

    Vi sono vicina coi pensieri <3

  21. Anche se non serve a niente, mi dispiace tanto e sono vicina a Fabiana e a tutti voi. Ho perso da pochi giorni il mio “fratello” peloso, il canino con cui sono praticamente cresciuta. E’ un dolore che solo chi ha l’ha provato può capire. Però è vero che i cani stessi sono la miglior cura per questo dolore, i miei cagnoni sono riusciti a farmi sorridere persino quel giorno.
    Che posso dire…un abbraccio a tutti voi.
    Buon viaggio Rebecca.

  22. Brutto mese, prima la Bati e ora Rebecca.
    Piango e ho solo voglia di scappare da lavoro per andare dal Baku e dalla Frida: solo loro possono farmi passare questo brutto magone.

  23. Mi spiace per Becca, mi spiace per tutti voi. Circa un anno fa è morto per torsione Zeus un bravissimo e bellissimo pastore tedesco di un paio d’anni che vedevo al centro cinofilo… da allora, se prima avevo paura, sono terrorizzata per la torsione…

    • Ogni volta la notizia della morte di un cane fa rimontare l’onda nera che mi prende tutte le volte che rivivo quei momenti passati. Vi abbraccio tutti.

  24. Mi dispiace tanto, non so come ci si possa sentire a perdere un cane, perchè il mio Sunny è ancora giovane. Vi faccio tante condoglianze e vi mando un abbraccio.

  25. L’esordio di questo articolo mi ha fatta stare in ansia, la rivelazione mi ha strappato un gemito e ho dovuto raccontarlo anche a mio padre, il quale, pur non “conoscendo” chi Rebecca fosse, ha commentato che è un vero peccato, perchè si trattava di una cagna bellissima. E porca miseria, non vi do le condoglianze perchè “si fa così”, ma perchè davvero sono triste. È una mazza mazzata sulla fronte anche perchè, diamine, persino papà aspettava con ansia di leggere della cucciolata di quello che lui chiama “Il tuo allevamento preferito” (dove tuo è riferito a me, che parlo sempre di come il mio sogno è avere un Rottweiler del Buon Cuore).
    Quindi sappiate che, per quanto non serva a niente, condivido il vostro dolore e posso solo augurarvi di riuscire a lenirlo al più presto.

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