di DAVIDE BELTRAME – Stando a una recente ricerca, che pure non ha magari i canoni per essere del tutto scientifica e attendibile trattandosi di un’indagine online promossa dalla Nescafè e che ha visto la partecipazione di circa 1800 utenti, l’italiano medio è asociale, quantomeno verso i propri vicini di casa; sembra infatti che mediamente 6 italiani su 10 tendano a ignorare chi vive loro accanto, se non addirittura a esserne infastiditi.
In effetti non è una scoperta così rivoluzionaria, così come non stupisce il fatto che il dato sia più alto al nord e decresca man mano che si procede verso il Sud: a Milano la percentuale di chi tende a evitare i propri vicini è del 69%, a Torino del 68%, mentre a Napoli e a Palermo è rispettivamente del 55% e del 52%: in questo caso il “luogo comune” del Sud con la gente più calorosa e accogliente viene quindi confermato.
Da contraltare a questi risultati però, c’è il dato sulla diffusione degli animali domestici, in particolare parliamo ovviamente del cane, ovvero l’animale sociale per eccellenza: stando ai dati più recenti, su 60 milioni di animali domestici presenti nelle case degli italiani, circa 14 milioni sono cani (circa il 48%) o gatti (circa il 52%).
Come coniugare la naturale necessità del cane di socializzare, anche con altre persone, con la sempre più alta diffidenza verso gli altri, compresi i vicini di casa? Per dirla un po’ alla Marzullo: il cane rende l’italiano più socievole, o l’italiano rende il cane asociale?
Paradossalmente a volte ci si trova scene dove il passante di turno saluta il cane senza filarsi di pezza l’umano che sta dall’altra parte del guinzaglio: di recente passeggiando con Destiny a me e Fabiana è capitato più volte di veder arrivare qualcuno a pacioccare il cane, fare tutto il discorso “ma come sei bello! Ma come sei morbido!” con il cane, salutare il cane…senza nemmeno guardarci in faccia. Ovviamente capita più spesso con la cucciola che è più “attiracoccole” rispetto a quando siamo in giro con Biba (che ha la faccia da canecattivo) o coi morbidini (che sono rottweiler e quindi kanikillerancorpiùkattivi). Qualcuno che magari per sbaglio si accorge che all’altro capo del guinzaglio c’è anche un essere umano arriva a chiedere “Come si chiama?” o “E’ maschio o femmina?” (nonostante i tentativi di Fabiana di rendere chiara la cosa addobbando Destiny con collare rosa, guinzaglio rosa, ossetto portasacchetti rosa, istintivamente partono tutti salutando la cucciola al maschile).
E’ anche tutt’altro che raro vedere chi “costringe” il proprio cane a diventare asociale quanto lui, tende a portarlo in posti dove non ci sia nessuno, se per caso incrocia un’altra persona con il cane al guinzaglio cambia strada o comunque cerca di non farli incontrare perchè “non si fida”. Il cane in questo caso però finirà per sviluppare lui stesso una certa diffidenza, anche a causa di una socializzazione parziale (o del tutto mancata)!
Chiaramente c’è il rovescio della medaglia: persone che magari tendenzialmente tenderebbero a starsene il più isolate possibile, ma che per il bene del proprio animale vanno a frequentare aree cani, centri cinofili (ad esempio per le puppy class) e quindi si trovano poi a fare amicizia con altre persone, partendo dalla comune cinofilia. In questo caso il beneficio probabilmente è per entrambi: da un lato il cane conosce propri simili, socializza, diventa più “aperto” e quindi avrà probabilmente meno problemi durante la sua vita, e al contempo il suo umano esce un po’ dal guscio.
Personalmente, avendo una tendente allergia alla gente, penso che senza l’ausilio dei vari compagni a quattro zampe sarei in una inaccessibile torre d’avorio…e voi? Qual è la vostra esperienza? Avere un cane vi ha portato a fare nuove conoscenze e amicizie, o cercate di evitare tutto e tutti cercando luoghi il meno frequentati possibile?
Ciao 🙂 io sono una di quelle persone introverse che sopportano la gente a piccole dosi, in più sono abbastanza timida. Sfrutto senza remore il mio cane, una beagle stranamente tranquilla ed obbediente (……) per fare amicizia, nonché per distogliere l’attenzione dalla sottoscritta (guarda che musetto dolce, e nessuno fa caso a me, evviva). Perlomeno così era fino a poco tempo fa. Mi trovo da un po’ all’estero, in un paese dove la gente è socievole come un mattone di tufo al nord… usano i cani per far capire “ho un cane, non ti avvicinare, non mi parlare, non mi guardare nemmeno”… e la mia povera cucciola, da sempre abituata ad interagire con tutti, si trova in un posto dove nemmeno i bambini degnano di uno sguardo un cucciolino di labrador…. ma ve lo immaginate? Che posto amaro e senza cuore… in confronto a Milano sono dolci come zucchero filato al cioccolato!
ma du veramente senza la mia luna non uscirei mai!
io adoro i rot li pacioccherei tutti e stritolerei i loro testoni, solo che cerco di contenermi.
comunque la mia quando era piccola nessuno se la filava e tutt ora non se la fila nessuno al massimo i passanti la guardavano e dicevano uh che bella!!
L’anno scorso, salutando una ragazza col Bull Terrier fuori dalla farmacia, le ho chiesto “Posso accarezzare questa meraviglia?” e lei si è ritratta di scatto… ho dovuto spiegarle che parlavo del cane e non di lei -.-‘
Anche io non sono la socievolezza fatta a persona. Tutti, dalle signore impellicciate ai bimbi, riconoscono a prima vista la mia simili-breton come breton o al massimo come cane da caccia, il problema è che vivendo in una piccola cittadina in cui la stagione venatoria è molto seguita mi sento dire sempre le stesse 2 cose:
1) dai cacciatori: “bello il breton! ma lo portate a caccia?” “Veramente no….” “peccato sprecare un cane così….” [sguardo di disapprovazione]
2) dagli animalisti, “ma è da caccia?” “Sì ma noi non…..” e senza farmi nemmeno finire di parlare inizia a snocciolarmi i suoi principi facendomi uno sguardo da “sei solo un’assassina” manco girassi per le strade col fucile puntato -.-”
Comunque anche io molto spesso mi ricordo il nome del cane senza sapere quello del proprietario :/
Anch’io ho sempre avuto una sorta di allergia alla gente, cosa che mi sono dovuta far passare con l’arrivo del cane (provate voi ad isolarvi con al guinzaglio un cane che da cucciolo sembra un Trudyino e da grande un Trudy gigante, vi assicuro che la gente vi viene a cercare anche dentro casa pur di smanacciarlo). In pratica la socializzazione dei primi mesi c’è stata quasi più per me che per il cane!
Per quanto riguarda il vicinato, stendiamo un velo pietoso. Ho la “fortuna” di vivere in un condominio in cui gli animali sono il principale motivo di litigate tra i condomini, anche violente: di recente il gatto di una mia vicina è stato preso a calci fino a spaccargli letteralmente il muso. La sua unica colpa era essersi andato a cercare le coccole dalla persona sbagliata…
In pratica da quando ho il cane mi salutano solo gli inquilini gatto/cane-muniti (4, una delle quali è mia nonna!), e non è che la cosa mi dispiaccia alla fine.
Mah, mi sale il sangue al cercello quando sento certe cose…prendere a calci un gatto…questa è gente che non solo andrebbe presa a calci a sua volta (magari da qualcuno molto più grosso di loro, giusto per fargli capire che si prova), andrebbe proprio eliminata dalla faccia della terra.
Ecco…Per una cosa del genere, penso che diventerei una belva.
Ora la domanda è: Il micio sta bene? E’ ancora vivo, vero? D:
E soprattutto..Han fatto pagare le cure veterinarie all’idiota in questione?
Il micio ora sta bene, è guarito del tutto, anche se non voglio neanche immaginare cosa abbia passato… per 15 giorni non è riuscito neanche a mangiare da solo.
Per le spese non ho idea di come si andata a finire… sappiamo quasi sicuramente di chi si tratta perché questa persona conduce da anni una crociata contro qualsiasi quadrupede si aggiri per il condominio, ma non essendo stato “colto sul fatto” si può fare ben poco…
Il micio ora sta bene, è guarito del tutto, grazie alla vet che lo ha operato d’urgenza non appena glielo abbiamo portato (erano le 9 di sera… per fortuna esiste gente così!). Purtroppo l’idiota in questione non è stato colto sul fatto, anche se sappiamo quasi sicuramente di chi si tratta, dato che questa persona è in guerra aperta contro qualsiasi quadrupede (e relativo proprietario, di conseguenza) si aggiri per il condominio…
Curiosamente, il mio cane odia i miei vicini con la stessa intensità con cui li odiamo noi.
(Ognuno ha i suoi motivi. Il cane li odia, perchè i figli scemi lo hanno stuzzicato attraverso le sbarre del cancello. Io li odio, perchè mi hanno investito ed ucciso un gattino di sei mesi. ..Chiamandomi per andare a recuperare il cadavere…Sarà anche stato un incidente, ma non li ho mai perdonati.)
Ad ogni modo, in passeggiata cerco di essere il più gentile possibile. Si saluta,come per i sentieri nei boschi e non si toccail cane altrui, a meno che non sia lui/lei a venire vicino.
In un certo senso, sono “costretta” ad interagire con altre persone..tanto che, mi son fatta pure qualche amicizia. (E per me, che non solo sono mega asociale, ma soffro anche d’ansia, è una gran cosa..)
Il contro della cosa, è che mi sono beccata anche un paio di pervertiti dei quali avrei fatto volentieri a meno….
Dimmi che non hanno esordito con “posso fare un complimento al cane? Che padrona gnocca che hai!” Che ormai è sentita e strasentita….-.-”
comunque non sai quanti ragazzi conosco che portano in giro il microcane della mamma/sorella apposta per attaccare bottone con le ragazze……arrenditi…
No, ma mi sono beccata un “Bel cane….E anche la padrona non è niente male…*Sguardo languido*”, oppure un sempreverde “Non so se è più bello il cane o la padrona.” al quale solitamente rispondo con freddezza con un “Il cane.”.
E per dire..Io non è che sia tutta sta gnoccona, eh…Anzi..Mi ritengo normale-non bella.
Se uno mi fa complimenti languidi, vuol dire disperazione, nel mio vocabolario. XD
Comunque, premesso che io non sono loquace, nè amo parlare (ad estranei soprattutto. Ripeto: Ansia + carattere da orso = non voglio avere gente intorno.), in più non sono una gran fan dei cani piccoli (Se vogliamo dirla tutta-tutta, io sono più per i gatti, poi. XD)..
Quelli, bene o male, sono “complimenti da trattoria”. Nulla che possa nuocerti..
Per pervertiti, io intendo proprio gente che con la scusa di guardare il cane, ti segue, si avvicina solo se sei da sola, che si “offre di accompagnarti fino a casa/facciamo la strada insieme” -si sa mai che mi perdo nel tragitto-, ecc.
La scorsa estate, uno mi ha rifilato un bacio sulla guancia, addirittura. Cioè…Che cacchio!
Un’altra volta un tizio che si metteva a seguirmi ogni volta che mi vedeva in giro da sola nel parco, mi è arrivato alle spalle e manco lo avevo visto…Il mio cane in compenso lo ha scacciato abbaiandogli e latrando.
“Ah..Ma morde?” Mi ha chiesto il tipo.
“Per ora non lo ha mai fatto, ma meglio se me ne vado, che non vorrei mai che ci fosse una prima volta.”, gli ho risposto. Ho legato il cane e me ne sono andata di corsa.
Per me che sono super-ansiosa, è l’inferno. Meno male che poi ci sono quelli che “pitbull e rottweiler andrebbero eliminati tutti.”.
A volte pagherei per averne uno a guinzaglio…Almeno gente del genere ti sta lontana.
O mamma mia non pensavo si arrivasse a livelli così assurdi…..ti direi di uscire vestita male e spettinata ma un’amica l’anno scorso si è beccata una “dichiarazione” dopo che il cane l’ha buttata giù dal letto alle 5 del mattino per la pipì e ha dovuto portarlo fuori al volo in pigiama e ciabatte, faccia da zombie e capelli alla re leone! Metti un collare borchiato al peloso magari fa più paura xD
Ecco…Vedi che la disperazione non ha limiti? Oppure la tua amica è bella a prescindere. XD
E non credo che servirebbe. Ho un cane tipo pastore scozzese. Sarebbe come mettere un collare borchiato ad un Trudy.
Nessuno teme Lassie.
Penso sia più disperazione…..accidenti ti sei presa un cane davvero troppo patatoso….:/
per amore del cane ho dovuto socializzare pure io. Avere un cane mi ha portato si a conoscere gente, ma anche a fare delle litigate che prima mai e poi mai mi sarei sognato… una volta sono arrivato al limite della rissa. Ora finalmente il cane ha un suo carattere, pure buono rispetto alle paure che avevo, e forse anche rispetto al mio che ancora oggi portarlo tra la gente (sopratutto se cane munita) mi fa salire la misantropia oltre il livello Kant che diceva “Dallo storto legno dell’umanità, nulla di dritto potrà mai essere creato.”.
Io al limite della denuncia (anzi, più di una…)…quando hanno distribuito i cervelli temo si sia andati per estrazione…tombola: i più grandi e funzionanti…ambo…quelli svenduti al mercatino dell’usato….
Bella domanda, io penso entrambe.
L’ umano può rendere il cane più asociale anche solamente con le movenze del corpo, se il cane sente che nel padrone “c’ è qualcosa che non va”, tenderà anche lui ad essere più guardingo e circospetto, e di conseguenza più asociale. ma anche lui, specie se cucciolo, ci influenza positivamente senza che neanche ce ne accorgiamo con i suoi saltelli e le sue feste a distanza quando vede qualcuno che gli va a genio. A volte è semplicemente una questione di pura fortuna, di quale delle due vie entra in gioco per prima e più forte.
Io dai 28 ai 38 anni: ho abitato da sola in un quartiere dove a malapena salutavo i vicini di casa (non tutti, ma questa è un’altra storia fatta di dispetti gratuiti e cattiveria gratuita, tant’è che abitando al piano terra ero piuttosto preoccupata che i avvelenassero il gatto) e il tabaccaio.
Poi mi sono trasferita, dall’altra parte della città, letteralmente, dopo un pò è arrivato un fidanzato e dopo un altro pò il tanto agognato cane.
Ecco, da quando c’è Astrid, che ormai ha quasi 2 anni ed è una fonte di gioia costante, sebbene io non sia nè nata nè cresciuta nel quartiere dove abito oggi, e sebbene soprattutto non faccia altro che ripetere che a me, fondamentalmente, l’essere umano sta cordialmente sulle palle, con poche poche eccezioni, conosco decine e decine di persone, tutte grazie al cane e quasi tutte proprietarie di cani. Con alcuni siamo diventati amici, tanto che quest’estate trascorremo le vacanze insieme, con tanti altri ci vediamo comunque quotidianamente, tempo permettendo, alla collinetta di cui ci siamo impossessati per far scorrazzare i cani, e guai a chi mi tocca quelle due orette dopo l’ufficio. I nostri cagnolotti ormai sono affiatatissimi, e vederli giocare, e ruzzolare, e fare la lotta è una delle cose che più mi rilassa al mondo. Per noi umani tante chacchiere, ogni tanto qualche birretta, e nel weekend, quando abbiamo più tempo, non è raro che si organizzi tutti insieme una puntatina da qualche parte.
Io come Davide sono sempre stata allergica alla socializzazione di massa. Vivo in un posto di villeggiatura piuttosto isolato ed ai confini della realtà e per 14 anni in spiaggia sono sempre stata ai margini prediligendo “isolamento”. Poi ho preso un batuffolo bianco e in men che non si dica da trasparente sono diventa quella con la cagnolina bianca. Persone da cui mi ero ampiamente tenuta alla larga mio malgrado mi sono ritrovata a socializzare, quanto meno rispondere alle mille domande classiche. Complice la mia cucciola la cui più grande gioia era fare scorribande per tutto il Km 1.5 di spiaggia,” io scappo e tu mi rincorri perchè è divertentississimissimissimo vedere tu che mi rincorri e tutti che cercano di fermarmi e io scarto e scappo” ……….. Continuo a non sapere i nomi di quasi nessuno ed evitarli. D’altra parte per socializzarla ho cercato appositamente prima i cani con padroni annessi che per forza di cose stavano alla fine del guinzaglio e questo mi ha dato l’occasione con molti di loro di stringere piacevoli e sincere amicizie che vanno al dì là della connessione puramente “cani”. Purtroppo la mia piccola, meno di un mese, è morta avvelenata…… gli amici sono stati di aiuto e supporto così come solo gli amici sanno essere….. per altri invece vorrei tanto poter tornare ad essere il fantasma di prima per non dover subire il loro vuoto blaterare. Però si sà anche l’uomo è costretto a vivere una socializzazione forzata quanto meno per una forma di educazione.
povero tesoro, mi spiace 🙁
Preciso che tanti sconosciuti (completi o non – risiedo in un paesino e di vista ci si conosce tutti, più o meno) hanno permesso un’adeguata socializzazione al mio cane e non posso che ringraziarli.
D’altra parte, da quando ho il cane, mi sono dovuta scontrare anche con parecchi ignoranti, sono stata per la prima volta in vita mia in caserma (carabinieri), commenti cinofobi, vicini che disturbano il cane nel suo territorio, proprietari incivili e via così. Mai avuti in vita mia così tanti problemi con il prossimo, davvero. Ben vengano due parole, ma sinceramente, già il tempo libero è poco, preferisco, quando ho il cane con me, dedicarlo a “noi due” e non a fermarmi ogni quattro metri (non per maleducazione, ma proprio perchè fatico a passare del tempo con chi vorrei e, il cane, vuoi o non vuoi, ha delle esigenze da soddisfare). Io preferisco posti isolati per permetterle di esplorare senza guinzaglio, ma solo per questo. Insomma, se devo fare un bilancio: dei problemi che prima non avevo ne farei volentieri a meno e so che il mio benessere psicologico, dando via il cane, ne gioverebbe….ma non potrei mai arrivare a tento, sebbene i contro superino i pro (rispetto al mondo esterno). Non è un paese per cani…
“se devo fare un bilancio: dei problemi che prima non avevo ne farei
volentieri a meno e so che il mio benessere psicologico, dando via il
cane, ne gioverebbe….ma non potrei mai arrivare a tento, sebbene i
contro superino i pro (rispetto al mondo esterno).”… ma il bilancio “ripetto al mondo interno”, cioè a come è cambiata la tua vita da quando hai il cane, è in positivo? Vero che dici che non arriveresti a tanto, cioè “dar via”il cane, ma dalle tue parole non è chiaro, o meglio, emerge una sorta di amarezza che non sembra fermarsi al “rispetto al mondo esterno”… non si consoce la vostra storia, massimo rispetto per l’impopolare ammissione di insoddisfazione della tua esperienza cinofila, ma se onestamente ti rendi conto che “ti sta stretto”vivere col cane, verrebbe da chiedersi se più che “non è un paese per cani” non possa essere considerata l’ipotesi che non sia tu, almeno in parte, “non per il cane”… Scusa, non c’è alcun intento di giudizio (per cui non ci sono le basi, nè il diritto), ma un dubbio proprio perchè si percepisce -magar sbaglio…-scontentezza e quasi esasperazione al di là del solito lamentarsi (legittimo peraltro) dello stato in cui versa oggi la situazione del vivere/convivere “civile” con cani al seguito.
può essere, anzi, di sicuro. di esasperazione ne ho molta: spero passi, prima o poi e diventi rassegnazione (intesa come accettazione). Mi spiego meglio: il punto è che adoro la mia cagnolina e separarmene sarebbe una tortura per entrambe (anche l’educatore cinofilo, quando era ancora una cucciola, mi disse: “è molto legata a te”). Ora che è adulta il nostro legame si è rafforzato e facciamo fatica a stare lontane, sebbene, in alcuni “momenti” sia a) importante e/o necessario, b) inevitabile. Dall’altra parte mi chiedo se il tipo di vita che facciamo sia il massimo per entrambe, visti tutti i problemi quotidiani cui andiamo incontro (oltre a quelli passati). Purtroppo non mi aspettavo che una passeggiata sì e una no, una corsa in giardino e una no, due ore per boschi prati e altre due no, si trasformassero in una specie di incubo. Non sono di sicuro in grado di affrontarlo nel modo migliore possibile: ci provo. La mia vita non è cambiata da quando ho il cane, se non nelle mie abitudini (tempo libero investito per lei o meglio, per “noi”). Insomma, io vorrei tranquillità (finalmente, direi, dopo averne passate tante per troppo tempo) e se mi viene tolta senza colpe, anche solo per poco, ogni giorno o quasi, l’esasperazione arriva. Diciamo che senza cane starei meglio perchè i problemi relativi ad averlo svanirebbero con il cane. In questo senso dico che stavo meglio prima! però in parte hai ragione, può essere che non sia io a misura di cane (ho capito cosa intendi). Può darsi che sia stata sfortunata io e che ciò che mi capita col cane non sia la “regola”, ma davvero, c’è un limite a tutto e penso che certi soggetti con cui ho avuto a che fare (vicini di casa, ma non solo) lo abbiamo superato. Sarà che non mi sono ancora abituata, dovrò farci l’abitudine, il mondo gira (anche così)!
p.s. ma io mi sono assunta la responsabilità di un altro essere vivente. Non potrei spiegarle i motivi, lei cercherebbe me e io lei (il solo pensiero di non vederla più mi strazia). Non me ne separerei manco morta, costi anche la mia serenità quando esco con lei. Non entro nel dettaglio, ma l’episodio peggiore che ci è capitato, mi ha segnata e sto ancora raccogliendo i cocci…
Ehm…ho trovato molta tristezza nelle tue parole e mi dispiace…anche perché molte delle situazioni che descrivi potrebbero appartenermi.Piccolo paese,nessuna famiglia accanto (in senso geografico ),amicizie che si contano sulle dita di mezza mano,vicini decerebrati.Ero sostanzialmente invisibile prima del teppista; dopo,la mia nuova visibilità mi ha portato continue liti,una denuncia e diverse “segnalazioni”.Il mio teppista è il terrore del quartiere!Colpa mia:dovevo aspettarmelo mettendomi in casa un abominevole mostro dal ragguardevole peso di 10 (dieci)kg. quando saccheggia la dispensa.Ho mai pensato di aver perso la tranquillità? Forse.Ho mai pensato di aver perso il mio benessere psicologico?Mai e poi mai.Anzi sono sempre più convinta che sia una buona parte della gente che mi circonda a non averne mai avuto uno.Il mio piccolo mi rende serena anche se sfioro la rissa,anche quando l’ausiliaria del traffico dice che è terrorizzata da lui (che passeggia sempre con me attaccata all’altro capo del guinzaglio),anche quando devo spiegare che se fa bau alla vecchietta col bastone NO,NON LE PROCURERÀ LA MORTE PERCHÉ È DIABETICA. (Questo è un enigma medico da sottoporre al dr.House.bah.)Il mio piccoletto non ha cambiato solo le mie abitudini,ha cambiato la mia prospettiva.Chi e cosa non sono importanti nella mia vita possono andare a farsi benedire,se mi accorgo che sto elucubrando troppo qualcosa…cerco di semplificare..io osservo il mio piccolo e voglio essere come lui.Perché ha una maniera intelligente di vedere la vita e ha bisogno di me e io di lui.Scusa lo sfogo forse non razionalissimo,ma è quasi l’alba. In fondo volevo solo dirti di farti coraggio e augurarti tanta serenità col tuo piccolo amore.Non è facilissimo…Ma è dietro l’angolo.
Ma figurati se non posso comprendere: il mio problema è di quanto fossero civili i miei rapporti con il mondo esterno (amici/affetti/simili e bifolchi a parte – questi ultimi purtroppo ci saranno sempre, in ogni tempo e in ogni luogo) – parlo di sconosciuti. Davvero, col cane mi si è aperto un nuovo mondo. Pazienza. Il punto è: come un momento di relax e di svago (portare a scorrazzare o a passeggio il cane) possa trasformarsi in rissa (o quasi), minacce e altro ancora? è assurdo. Devo dire che in tanti adorano il mio cane, non è questo (nel mio paesino oramai il mio nome è il suo…) ma doversi difendere da cani liberi aggressivi o poco socievoli, minacce, pazzoidi e tanto altro ancora molto spesso mi fa pensare “ma chi te lo ha fatto fare?”. Non è facile barcamenarsi, si sa, è così per tutti, ma alla fine avere un cane non è obbligatorio. Già è faticoso affrontare il resto (che sia studio, lavoro, problemi vari non importa, può capitare di trovarsi in difficoltà, vale per tutti).
Mi spiace che sia così anche per te (ma non credere, di cinofobi e persone irrispettose è pieno il mondo): purtroppo non possiamo cambiare gli altri. Si possono evitare, ma fino ad un certo punto.
Il diabete? scusa se rido, ma mi mancava….ma come è possibile? è assurdo….
il punto è: ad un certo punto uno si stanca e si fa certe domande! purtroppo c’è una scala evolutiva e bisogna accettarlo…
p.s. p.s. forse ho usato un termine forte, per benessere psicologico. Il senso era rispetto alle uscite col cane. Tolte quelle ne troverei giovamento, perchè non dovrei affrontare queste “lotte” quotidiane, che, sinceramente, sarebbe un bene evitare. però in effetti sarebbe un pensiero in meno, questo di sicuro!
(non sono il dr.House, ma suppongo che la vecchietta desse epr scontato che tutti i diabetici sono anche cardiopatici (molti lo sono), o abbia pensato lei stessa che l’equazione diabete=cardipoatia fosse lapalissiana e abbia sintetizzato così la sua condizione. Ciò non toglie nulla alla comicità della scena, era solo per spiegare un probabile motivo)
Mi dispiace… avevo premesso che non conoscendo la storia più che ricavare impressioni non ci si poteva spingere a fare, ma da quanto spieghi davvero merge frustrazione per una situazione cui tuo malgrado ti trovi a vivere. Quel che ora mi è più chiaro è che la frustrazione è data non dal cane e dalle sue esigenze, ma dall’impossibilità di vivere serenamente la vostra storia; non mi pare uno di quei casi in cui il cane sta stretto perchè si è fatto il passo più lungo della gamba sull’onda di entusiasmi o fatto i conti senza l’oste per poi scontrarsi con le difficoltà del quotidiano, ma anzi mi sembra che tu sia esasperata proprio dal non riuscire a vivere appieno il vostro essere binomio. Non ne conosco i motivi, non dispenso consigli, ma davvero mi dispiace per quello che stai, che state, passando. E’ triste. Però credo che in fondo, sotto tutta la stanchezza che hai addosso, la frustrazione non diventerà arrendevolezza anche se te lo auguri, perchè il legame che sei riuscita a costruire nonostante tutto è forte. E’verissimo che “l’amore non basta”(nemmeno con una emme sola), ma se di base c’è quello, unito alla consapevolezza di fare la propria parte e del fatto che separarsi dal cane non sarebbe un bene per nessuno dei due (era questo che non mi era chiaro), è un valido presupposto per non arrendersi.
Io vivo in un paese di campagna nel Veronese e Maggio è il mese del Rosario, dunque, io ho chiesto “educatamente” agli abitanti della contrada se posso recarmi nella chiesetta con il cagnolino (uno shihtzu) che è molto calmo e non abbaia e che il vicinato conosce bene, così poi, fuori dalla chiesetta ci si ferma a fare quattro chiacchiere ( spettegolare) 🙂 dato che durante il giorno tutti/e lavoriamo ….mi hanno risposto di NO!! ma che posso aspettare fuori così dopo possono pure coccolare il mio pelosetto ……..la mia risposta – NO!!! la controlororisposta ……sei asociale…… :-[
Dovresti dire ai tuoi compaesani che fanno tanto i credenti e religiosi… di essere meno egoisti ed avere più umiltà… scommetto che se gli avessi chiesto un valido motivo perchè il cane non poteva entrare, non sapevano nemmeno come risponderti… Anche i cani come ogni essere vivente e non, dovrebbero essere creature di “Dio”, hanno forse voce in capitolo su ciò che può volere un dio? Hai fatto bene a non presentarti cmq. Nemmeno io entrerei mai in un luogo dove il mio cane non potrebbe entrare, andrei altrove piuttosto.
Infatti, andiamo camminare altrove….non ha senso discutere per dare aria alla bocca, ho provato a chiedere un motivo valido, ma la perpetua di turno ha detto ……*insomma anche un po’ di igiene* …ho girato i tacchi per non farmi uscire qualche sproloquio inopportuno!!!
Potevi rispondere alla signora che anche lei è irrispettosa, visto che entrare con le scarpe dove ha camminato fuori, è ben poco igienico, se vogliamo dirla tutta… per non parlare dei batteri ed eventuali virus che può avere e contaminare tutti… nemmeno lei sarebbe dovuta entrare. Persone stupide che prima di dar aria alla bocca dovrebbero pensare sul serio a quello che dicono -.- Hai fatto bene cmq, meglio soli in giro col cane è più salutare e fa bene allo spirito.
Guarda Sara, ti dico una sola cosa e poi non mi dilungo più di tanto…..una delle tante “perpetue” che vanno al Rosario, mi ha spifferato che una sera, il figlio di un altra perpetua 🙂 si è recato nella chiesetta assieme al suo cane Corso ( che io conosco molto bene-cane educato ) ma non è entrato del tutto all’interno della chiesetta, è rimasto vicino alla porta e mi ha detto che si “scrollava” di continuo per tutto il tempo della “parodia liturgica” sbavando a ds e manca……da attirare l’attenzione dei bambini e “disturbando” il tutto………non vado oltre, io cmq porgo loro SEMPRE e SOLO il saluto di educazione e vado olre!!!
Non ne farei una questione di “socialità”, ma di rispetto se non del luogo, della circostanza: se tutti i proprietari di cani si arrogassero il diritto di portarli in chiesa a piacimento, a meno di non avere una schiera di cani in agonismo da obedience tutti concetrati sul padrone, vedrei un po’di confusione nel tentare di celebrare i riti senza distrazioni; in alcune chiese fanno addirittura una parte riservata a neomamme con ìbambini piccoli proprio per non disturbare le celebrazioni, e nessuno ha mai avuto nulla da ridire: se il pupo dorme buono, in chiesa con gli altri, se piange e la mamma non può proprio fare a meno di uscire perchè assolutamente devota, si ritira dietro al vetro che isola acusticamente dall’elemeno centrale e segue la Messa dall’altoparlante nellaa “teca” e da dietro il vetro. Nella mia città c’è una chiesa dedicata a San Francesco in cui inizialmente erano ammessi i cani, ma ora si limitano a farli stare sul sagrato il giorno della benedizione (4ottobre) degli animali, proprio per evitare problemi di “convivenze difficili”. Vero che starebbe al buon senso dei proprietari di cani difficili non portarceli, ma il buon senso non è sempre tra le dotazioni di base purtoppo. E comunque ogni luogo vede o meno l’opportunità di far entrare i cani: come sarebbe se per esempio al cinema ci volessimo tutti andare col cane? Non è questione di socialità, secondo me, ma di buon senso, e di senso della misura.
Cara Roberta, io vivo in una contrada di campagna con si e no 15 case sparse ……….e sono l’unica che ha un cane da “borsetta” che non da fastidio, il problema non sussiste-stop, è la gente che mi fa diventare associale.
equivoco di partenza: ho interpretato male, dal particolare al generale. Nella tua situazione, in prima battuta mi verrebbe da dire indisponenti i compaesani (e ti credo che diventi asociale: della serie “meglio soli…”); però parli anche di fermarsi a spettegolare, quindi alla finfine tanto asociale non sei e tanto fastidio non ti dà fare un po’di vita sociale con loro. Comunque io facevo un ragionamento in generale e ho sbagliato a non limitarmi a contestualizzare. In ogni caso, non occorreva “stoppare”, dato che qui non siamo in una contrada di campagna in cui ci si conosce tutti, ma in un blog frequentato da un po’più di una quindicina di soggetti sparsi e si suppone ci si possa esprimere senza essere zittiti se non si è capito qualcosa (basta chiarirsi), o se la si pensa diversamente.
Scusa Roberta, ma il “stop” non era per te :-[ ti chiedo SCUSA non volevo essere arrogante, non mi appartiene, io sono per ” il vivi e lascia vivere”….mi spiace, non so come chiedere SCUSA ;-[
Equivoco chiarito… stop (in senso buono ;-D )
Eccerto :-((
Opssssssssss ;-))
Sif ed io siamo creature sociali, forse troppo; la sottoscritta, anche senza cane, è un’attira-pazzoidi di prima categoria (un mio amico mi definisce senza mezzi termini “faccia da pisciatoio”)…figuriamoci col maniaco al guinzaglio. Conversiamo amabilmente anche con le vecchine che mi raccontano del fantasma della madre che passa in corridoio (una ci ha chiesto un antifurto per ectoplasmi); quelli che mi danno su i nervi sono i montati col cane piccolo “ma guardi di non avvicinarsi, eh, che glielo ammazza”. Il cane in oggetto, che in genere è un innocuo botolo di sei chili in sovrappeso, ci guarda e sospira, rassegnato.
PS le persone come quelle citate da Davide, i veri asociali-orsi-cafoni, mi stanno proprio sullo stomaco, diciamocela tutta, più che altro sono dei gran maleducati.
Io mi sono trasferita nel mio quartiere di una grande cittá circa 3 anni fa. Prima che Alfredo entrasse nella mia vita io conoscevo solo un paio di vicini, una vecchina con una yorkie vecchina pure lei (e meravigliosamente educata e socievole) e i cantanti d’opera che vivono al piano di sotto, proprietari di una barboncina bianca e vaporosa, tanto bellina quanto incazzosamente protettiva della sua famiglia. Ovviamente li conoscevo perché io anelavo un cane e loro li beccavo sempre in ascensore o all’entrata di casa dove erano obbligati, piú o meno, a rivolgermi qualche parola e a lasciarmi pastrocciare i canetti. Per il resto, facevo molta poca vita di quartiere e di certo non potevo definirmi “integrata”.
Poi è arrivato il teppista quadrupede e la mia vita è cambiata: ora conosco davvero un sacco di vicini, ho gli amici del parco, gli amici baristi, (l’Alfredino non è solo un animale sociale, è iper-sociale e perfettamente integrato nella movida del quartiere, famoso per la vita notturna, quindi quando gli gira si butta in qualche bar affollato a fare amicizia) e gli amici dei negozi di cani, dove mi posso sfogare a parlare di cani senza che nessuno alzi gli occhi al cielo – cosa che capita spesso con amici e colleghi non cino-fili.
Mi sono inserita nel giro di gossip del circondario (la prima volta che mi hanno raccontato un innocente pettegolezzo di gente che EFFETTIVAMENTE conoscevo nel quartiere mi sono commossa) le persone per strada mi salutano ( a volte solo un cenno frettoloso a me, senza manco sapere il mio nome, e con coccole e baci e “ciao AlfredoooOOOO!” a lui, perché diciamocelo, lui riscuote moooolto piú successo di me, io mi sono arresa all’evidenza dei fatti e bòn.)
Con il suo arrivo, mi sono resa conto da subito che un cane aiuta ad abbattere quelle barriere sociali che ci impediscono per chissá quale balordo motivo di parlare con la gente che incontriamo per strada, anche se la incontriamo tutti i santi giorni. Con l’Alfredo posso parlare con tutti di tutto, perché la naturale (o imposta?) diffidenza nei confronti degli estranei può essere messa da parte in presenza del quadrupede peloso. E, devo dire, a me ha fatto un gran bene… poi vabbé se dovessi elencare tutte le cose positive che Alfredo ha portato nella mia vita farei notte 🙂
Io sono sempre stata timida, ma facendomi violenza, sono riuscita un po’ a superare la cosa, malgrado tutto però, non sono mai stata razzista, sono sempre stata una persona che amava tutto e tutti, fidandomi sempre degli altri. Oggi sono (in parte), razzista, detesto i cafoni, gli allupati, i rompi@@@@@@, bambini compresi, e pure qualche vicino per i motivi sopra citati, con il cane le cose sono cambiate un po’ e quando incontro persone normali con il cane normale o anche senza cane, mi fermo volentieri a chiacchierare, ma senza esagerà! 😉 Eppure sono una persona tollerante anche se un po’ orsa!
Io mi definisco una persona aperta e solare. È così e anche la mia Maya sia con le persone che altri cani. Se trovo altre persone altrettanto aperte mi capita spesso di fare passeggiate insieme con i cani. Ciò che non sopporto e l’ignoranza delle persone, incluse purtroppo anche chi possiede un cane… È qui si aprirebbe un altro mondo se mi mettessi ad elencare le stupidate che dicono …. Addirittura capita di trovare gente che pone le domande al cane che al proprietario? No comment. Ti viene quasi da non rispondergli nemmeno, visto che i cani non parlano. Forse qualcuno glielo deve spiegare …
Che dire? Il crucco e’ socievole con tutti meno che con la vicina. Ora, nemmeno io ero particolarmente socievole con la vicina, ma per lui e’ diverso: non si puo’ dire che non le piaccia, e’ che la concepisce solo al forno con le patate.
Per il resto siamo messi che lui attira cagnette e padrone come la carta moschicida e io sono costretto a chiedere a lui di chiedere alle sue conquiste se mi presentano un’amica.
Quand’era cucciolo abbiamo cercato di portarlo ovunque, a volte con nostra stessa sofferenza, adesso che è pure diventato aggressivo con i maschi cerchiamo zone più isolate con somma felicità nostra e sua anche perchè luogo isolato = niente guinzaglio. L’ideale è trovare un paio di femmine socievoli che vogliano giocare così è veramente il cane più felice del mondo e anche noi siamo felici di chiaccherare con proprietari socievoli…infatti non è sicuramente un caso che a cane socievole corrisponda sempre proprietario se non socievole, almeno cortese
Io rientro nella categoria di quelli che odiano la gente (i vicini specialmente!) ma per il bene del loro cane cercano di fargli incontrare più persone/cani possibile. Io se vedo un’altra persona con cane al guinzaglio sono felicisissima, perchè Syd adora i suoi simili e ci va quasi sempre d’accordo. E’ chiaro che però in questo caso due parole con l’umano bisogna scambiarle, trovo maleducato chi non lo fa. Devo ammettere che non mi è mai capitato che qualcuno si fiondasse su Syd senza calcolarmi di striscio, forse sono stata fortunata! Questo vale, in parte, anche per gli altri proprietari di cani: di solito almeno un buongiorno/buonasera ci scappa. Quello che invece mi capita ogni tanto, e che trovo molto triste, sono le persone con cane che, se mi vedono passare col mio, cambiano subito strada. Ci può stare se sanno di avere un cane che ad esempio è aggressivo con altri maschi, ma più spesso mi sembra che il cane vorrebbe fare amicizia mentre il padrone ha chissà quali paure…e io non ho nemmeno un cane grande che potrebbe magari a prima vista far paura: Syd pesa 12 kg!!!
Comunque, concludendo, pur essendo io un po’ misantropa, ho cercato di far socializzare Syd al meglio delle mie possibilità. Con gli altri cani direi che ci sono riuscita, con le persone non totalmente: lui rimane spesso un bel po’ “fifone” specialmente con uomini e bambini e sinceramente da cucciolo non era così timido. Non so cosa ho sbagliato 🙁 Ieri abbiamo incontrato un gruppetto di ragazzini che volevano a tutti i costi accarezzarlo, io gli ho spiegato come approcciarsi nel modo giusto ecc, ma niente, Syd cercava di scappare o si nascondeva dietro di me…
Capisco possa sembrare triste, quando certi proprietari cambiano strada, alla vista di un cane sconosciuto al guinzaglio. Io lo faccio praticamente sempre, se posso, anche se ho un cane socievole (ma che, ovviamente, non va d’accordo con tutti), rare eccezioni escluse.
Io evito il più possibile le interazioni al guinzaglio. Motivi: tanto lavoro per avere l’attenzione del mio cane su di me in presenza di stimoli, impossibilità di mettersi a giocare per strada (l’unico modo sarebbe slegare i cani), se compatibili, importanza dell’interazione da liberi, distanza di sicurezza da rispettare, eventuale calore di mezzo, cultura cinofila di base mancante, paura che le capacità comunicative del mio cane siano messe in discussione. Capisco cosa intendi, ma oltre alla paura possa scoppiare una rissa o incomprensioni, ci sono tanti motivi per spostarsi. Io lo faccio anche per rispetto degli altri cani o dell’eventuale branco (nel caso siano più di uno), giornata no dell’umano, voglia di stare per conto proprio una volta su cento, cane operato da poco,in fase di ripresa.
Ecco, volevo soltanto scrivere un altro punto di vista: magari ci sono motivi “nascosti”, che a prima vista possono sfuggire! 🙂
Sì, effettivamente non avevo mai considerato che ci potessero essere tutte queste motivazioni.
Io, per fortuna-purtroppo, devo spesso fare la figura dell’invadente che si avvicina a chiunque abbia un cane perchè Syd adora i suoi simili, appena vede un altro cane comincia a tirare perchè DOBBIAMO andarlo a conoscere e possibilmente giocare. Ovviamente, come hai detto tu, giocare davvero al guinzaglio non è possibile, ma ho sempre sperato che da questi incontri in cui si vede che i due cani vanno d’accordo nascesse l’idea di farli poi incontrare per giocare senza guinzaglio. Mai successo!
Io fondamentalmente sono asociale, ma ho un cane da un’anno e mezzo e “per colpa sua” devo parlare con la gente, perché la gente mi chiede del cane anche se non è più una cucciola!
No dai non esageriamo (asociale lo sono veramente), ma quando incontro qualcuno per strada saluto sempre, un po’ come si fa sui sentieri in montagna.
Diciamo che con il cane la cosa è amplificata soprattutto con gli altri cani-muniti perché automaticamente parte il “maschio o femmina” “quanto ha” “ma è una giocherellona”…
quindi nel mio caso è il cane rende l’italiano più socievole!
Prima che il teppista si trasferisse a casa i rapporti col vicinato consistevano in un educato buongiorno e buonasera.Adesso credo di aver tolto il saluto a mezza strada.L’altra metà non era contemplata neanche in precedenza.
Ah ti capisco benissimo…i vicini sono una brutta razza
XD XD XD
Io posso solo dire che se esistesse un noleggiatore di cuccioli buffi per ragazzi single, non ci sarebbero più ragazzi single. I cani scatenano un sacco le interazioni sociali, è una cosa di cui dovrebbero tener conto molte persone scazzatissime col cane super contento di vedere gente che viene trascinato via tra grugniti e smorfie (del proprietario).
è il mio sogno incontrare il futuro uomo della mia vita grazie ad un cane :3 (la carica dei 101 insegna)
Io sono una ciarliera professionista, parlo anche con i sassi… e ogni volta che paciocco cani (tu e Fabiana sareste perduti se mi incontraste, sono morbidino-fan) saluto sempre il fortunato detentore, chiedo sempre il permesso e alla fine si fan quattro chiacchiere tra umani. La vita a milano è un po’ difficile a volte, e sento ogni giorno sempre più la mancanza di un cane che mi porti fuori….
Tu sei una persona aperta e soprattutto educata, cosa rara soprattutto a Milano!!!
EH! Per fortuna di solito nel sentirmi gentile la gente risponde con gentilezza… soprattutto perchè i miei prediletti sono i cosiddetti kanikattivissimikiller, immagino sia piacevole incontrare qualcuno che va oltre l’aspetto di certi cani e ne vede la vera essenza… marta, la pacioccatrice di pittbull xD