giovedì 18 Settembre 2025

L’addestramento casalingo della Sciuramaria

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Intanto che ci si scannava un po’ (tanto per cambiare) nei commenti all’articolo che parla del “Do as I do” (è condizionamento oppure no? E’ facilitazione sociale o imitazione? E’ utile o inutile?), la lettrice dal nick più simpatico in assoluto (si è auto-chiamata “Sciuramaria”) ha disquisito brevemente sui “comandi casalinghi” che, per un motivo o per l’altro, tutti noi impartiamo ai nostri cani di casa senza chiederci se sia condizionamento o apprendimento sociale, se il cane ci ragioni sopra o meno, se obbedisca per compiacerci o perché gli fa comodo… ma con una costante: i comandi casalinghi funzionano.
Il cane li recepisce, li sente e agisce di conseguenza, spesso senza che l’umano o l’umana di turno si siano neppure mai resi conto di avergli “insegnato qualcosa”: il che, forse, è la risposta più “naturale” a tutte le supercazzole sui neuroni specchio qua e sull’epimeletica là.
Ordunque… torniamo tutte Sciuremarie per un attimo e  facciamo outing (senza vergognarsi, altrimenti non vale) con i nostri più comuni “ordini casalinghi”.
Comincio io, inserendo quelli più in voga nella mia famiglia: ne scriverò solo un piccolo campionario, invitando poi, come sempre, i lettori ad aggiungere i propri per arrivare ad un completo dizionario dell’educazione sciuramariesca, sulla quale potranno essere compiuti approfonditi studi da tutti i guru della cinofilia italiana ed estera.
Sono ovviamente eslusi dal novero i comandi  tradizionali  come “vieni, seduto, terra, no” eccetera.

In rigoroso e scientifico ordine alfabetico:

Allora? (minuscolo)
Risultato: immediata comparsa di fumetto con sopra scritto: “Eh? Come? Chi, io? Dici a me?”.
A volte il cane smette di fare quello che sta facendo, a volte no (dipende dal grado di paraculaggine insita nel soggetto).

ALLORAAA?!? (maiuscolo)
Risultato: il cane smette di fare quello che sta facendo.

Andiamo?
Risultato: immediata esplosione di gioia che se la vedesse un comportamentalista prescriverebbe immediatamente tre etti di prozac al giorno, catalogando il cane come ipercinetico, ipereccitabile, iperqualsiasialtracosa
Alle Sciuremarie che dal comportamentalista non ci vanno basta prendere collare e guinzaglio e uscire di casa per metter fine al casino.
NOTA: tra i miei ultimi due cani (puri cani da Sciuramaria DOC, ovvero non adibiti ad alcun compito sportivo nè sociale) c’era una leggera differenza nella risposta a questo comando: la bisbol (ovvero meticciona) si limitava a ballare la samba,  lo staffy prendeva a capocciate sia me che la porta. In compenso, se fuori pioveva, la bisbol non faceva una piega, mentre lo staffy cercava di insegnare a me (invano, purtroppo per lui) il comando “Torniamo indietro”.

Cercalanonna
Comando che alla Sciuramaria media non serve a nulla. Invece a me serviva spesso, essendo dotata di madre capace di sparire nel nulla in un nanosecondo (no, non era Alzheimer: era proprio menefreghismo totale nei confronti di chi si sarebbe potuto preoccupare).
Potrebbe sembrare un vero esercizio di obbedienza, ovvero il frutto di un addestramento vero e proprio. Invece no. Il pastore tedesco Ektor (Ettore per gli amici) cominciò ad andare a cercare la nonna e a riportarla spontaneamente indietro dopo che la richiesta l’avevo fatta un paio di volte a mio figlio, e non a lui. La parte più difficile, in verità, fu far capire alla nonna che gli abbai e le musate nel culo significavano “torna a casa che ti stanno cercando”, mentre lei aveva ancora da raccogliere un po’ di more, o da ciatellare (“chiacchierare”, in ligure) ancora un po’ con la vicina di casa.

Dabacino
Risultato: datosi che la Sciuramaria media lo chiede spiaccicando il suo naso contro la faccia del cane, il cane ha due sole possibilità: o la lecca o la morde. Siccome i cani sono dei santi, quasi sempre la lecca.

Dovèlapalla?
Risultato: dipende.
O arrivo trionfale del cane con la palla in bocca, o apparizione del fumetto con scritto “Cazzoneso? Vattela a cercare, se proprio ci tieni tanto”.

Filacuccia!
Risultato: non  detto che il cane vada proprio a cuccia (di solito salta sul divano): però andare va.
NOTA: con  Ettore il risultato era: corsa a trecento all’ora verso la cuccia, PLATZ clamoroso (proprio spanciando rumorosamente) dentro la cuccia, rimbalzo praticamente immediato con ritorno sulle quattro zampe e ripartenza a trecento all’ora verso di me, con aria felice di aspettativa: “Visto che ci sono andato? Visto che bravo? Mi merito di giocare un po’ con te?”.
Il comando venne quindi sostituito con “Filacucciaerestaci!“, che funzionava ma mi faceva venire i sensi di colpa a causa dell’aria da cane ENPA tradito & abbandonato immancabilmente assunta dal cane.

Iniezioneeeee!
Detto proprio così, in tono molto allegro, alla bisbol (che aveva la leishmaniosi e quindi di iniezioni se ne dovette subire una cifra, per un lungo periodo), inizialmente provocava (alla faccia di Campbell e della routine del buonumore) l’arrivo di un cane con l’aria del condannato a morte, che stava fermo solo perchè accettava l’ineluttabilità del destino; in seguito, poiché dopo ogni iniezione arrivava un jackpot di premietti,  si ottenne un cane che arrivava scondinzolante, accettava l’ineluttabile abbassando solo per un momento orecchie e coda e poi tornava alla precedente espressione di felice aspettativa, che veniva prontamente soddisfatta.

Levatidallepalle  (anche in versione “levatidallepalleplease“, più lunga e quindi teoricamente avulsa dal concetto tecnico secondo cui “gli ordini devono essere brevi e secchi”: però la versione lunga è gentilista, quella corta è tradizionalista. Col passare degli anni, volendo adeguarmi all’ondata di buonismo avanzante, ho scelto quasi sempre la seconda).
Risultato: funzionano perfettamente entrambe le versioni: il cane si sposta. A volte con nonchalance, altre volte col fumetto con dentro scritto “Ma quanto rompi”.
Il fumetto è sempre apparso  indipendentemente dal fatto che io avessi usato l’una o l’altra versione.

Nonseneneparla
Importantissimo comando da impartire ogni qualvolta si stia mangiando un panino-un gelato-un sacchetto di patatine e affini.
Risultato: nessuno per sei mesi almeno. Il cane resta lì con l’occhio da mortodifame e il filino di bava che cola dall’angolo della bocca.
Se riesci a resistere per sei mesi, il cane impara che non c’è trippa per gatti (e neanche bocconcino per cani) e se ne va sbuffando e facendoti sentire contemporaneamente uno stronzo e uno che-se-la-tira-perché-c’-ha-il-cane-addestratissimo.
Personalmente mi sono sempre sentita più che altro stronza.

Panza! (recentemente letto nel post di un’amica in versione “curcate panzallaria”).
Risultato: immediata dimostrazione di sottomissione passiva.
Spesso segue (a casa mia, non so in quella dell’amica) l’ordine “Fai Girardengo” (anche in versione “Fai Cipollini”: dipende dall’età degli astanti), sentendo il quale il cane comincia a pedalare con grande impegno.
L’ordine ovviamente è una clamorosa truffa, perché la pedalata si ottiene grattando il celeberrimo punto G (ovvero “punto Gratt”) del cane, quello subito sotto alle costole: però i bambini che non lo sanno ci cascano e si divertono un sacco.

Pappaaaaaaaa!!!
Risultato: dipende.
Se lo dici prima di andare verso la ciotola, il cane ti si scatafascia in mezzo alle gambe e rischia di capottarti prima che tu l’abbia raggiunta.
Se lo dici  dopo aver preso in mano la ciotola, il cane arriva a trecento all’ora anche se era immerso nella fase REM del più profondo dei sonni, però di solito riesci a riempire la ciotola senza volare a gambe all’aria.
NOTA: l’effetto è identico per cani e gatti (anche l’infilata in mezzo alle gambe, che nel caso dei gatti è particolarmente subdola perché non li vedi né li senti arrivare e ti ritrovi a gambe all’aria senza sapere il perché). Mancano purtroppo gli studi sui lupi e sui cani ferali, forse per il fatto che nessuno li chiama mai urlando “pappaaaaaaaaaaaaa!”. Porelli.

Prendilapalla-prendilguinzaglio
Risultato: il cane esegue senza protestare.

Prendistacazzodipillola
Risultato: il cane non ci pensa nemmeno ad eseguire e protesta eccome.
Contromossa che funziona con staffy, husky, boxer e pastori tedeschi (con i bisbol no): farlo giocare con la pillola come se fosse una pallina, cercando di fregargliela. Prima o poi, volutamente o per sbaglio, la manda giù.
NOTA: l’ordine prendistocazzodipillola si può anche ripetere durante il gioco, l’importante è che lo si dia in tono più allegro possibile e che l’umana non si metta a ringhiare.

Scendisubitodilì!
Risultato: il cane scende (dal letto, dal divano, dal tavolo), di solito per risalirci non appena la Sciuramaria gira l’occhio. Ma a volte anche no.

Scusa, eh…
Ordine che precede l’apertura di porte, sportelli, ante ed antine davanti ai quali il cane sta parcheggiato nel momento in cui le devi aprire.
Risultato: nessuno, fino al giorno in cui o hai fretta, o non ti sei accorta che arrivava il cane. Così il cane si è preso una sportellata nel muso. Da quel giorno lì, il risultato è un immediato passo indietro del cane.

Vaidapapà
Versione ancora più soft (e mooolto più maligna nei confronti del coniuge) di “levatidallepalleplease“, perfetta per quanto il cane vuole giocare-mangiare-uscire, ma tu hai altro da fare e invece il consorte non sta facendo una beata mazza.
Risultato: dipende.
Per quanto riguardava i miei cani: con lo staffy, immediata evirazione del consorte causa zampate di richiamo (che, data l’altezza e la conformazione del cane, finivano immancabilmente LI’).
Con la bisbol, nessuno. Se voleva qualcosa da me potevo mandarla da papà, dal figlio o dal padreterno, ma lei continuava a guardare me (al massimo faceva un giro intorno al marito e poi tornava alla carica).

Zoccola!
Risultato: nessuno, perché la cagna può anche essersi sbranata le tue scarpe più fighe o averti rovinato il persiano (inteso come tappeto, non come gatto), ma l’insulto la lascia completamente indifferente. Però almeno tu ti sei sfogata.




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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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137 Commenti

  1. Fuoripiúfuori
    Comando che a casa mia si usa quando siamo a tavola e i due mostri si inchiodano seduti ai piedi del tavolo in attesa di qualche briciola di qualunque cosa (almeno si seggono). Effetto: al “fuori” Woody si sposta indietro restando seduto andando verso la porta della cucina (tipo gambero), al “piú fuori” va effettivamente piú fuori sempre muovendosi all’indietro restando seduto. Margot resta seduta e ti guarda.
    E l’osso? Cercalosso! Cercalosso!
    Woody schizza come una saetta e ritorna festoso e vittorioso con l’osso che aveva nascosto nella sua cuccia sotto il cuscinone o in qualche angolo ameno della casa. Margot si siede e ti guarda.
    Ale! Dovéale? (Alessandro é il mio fidanzato)
    Woody si guarda attorno ipereccitato e se Ale é da qualche parte in casa lui lo va a chiamare. Se Ale non c’é Woody ti porta l’osso. Margot si siede e ti guarda.
    Pinguino!
    Woody si siede e ti porge entrambe le zampe restando seduto sul sedere. Con lui funziona perchè la conseguenza di “pinguino” sono grattini a volontà sul petto. Margot si siede e ti guarda.
    Andiamoandiamo!
    Woody corre come un pazzo verso la porta di casa, in scivolata si siede, sculando alla grande, e attende ipereccitato ma seduto fremendo che gli metti il guinzaglio. Margot questa volta non si siede, ma inizia a girare su se stessa saltando come una trottola impazzita. Quando arriviamo davanti la porta (dove Woody già aspetta) si siede e ti guarda.

  2. Convivenza canide-felini e canide-umanoidi:
    “Nonrompereicoglionialmicio!”: comando che parte in automatico ormai quando Bonita cerca di invitare al gioco il gatto più lord del mondo. Effetti: sguardo interrogartivi del cane e sguardo grato del gatto.
    “Via!”: comando impartito quando entra dove non deve. Effetti: dipende dalle giornate, a volte esegue senza proteste, altre volte se ne sbatte allegramente.
    “VIA!”: variazione sul tema. Appare sulla testa di colui che impartisce il comando la scritta in maiuscolo con tanto di punto esclamativo, sulla testa del cane in questo caso compare (sempre in maiuscolo) la scritta “OK! MA STATTI CALMINO!”. Funziona sempre.
    “Cosatihodetto?”: variazione sul tema “Allooora?”. L’ordine causerà l’immediata cessazione del comportamento scorretto, ma con un effetto collaterale: la comparsa degli occhi da cucciolo bastonato, maltrattato&abbandonato.
    “Daicazzo!”: comando applicabile a qualunque occasione, va sempre bene e il cane lo capisce sempre. Lo capisce, non lo esegue :’D

  3. Una scena che riscuote sempre un sacco di successo la mattina al bar è (con pezzo di croissant in mano):

    – “Come sta il cane bravo?” Matilda si siede
    – “E il cane bravissimo?” Matilda fa il terra

    Seguono risate e complimenti da parte di tutta la clientela.

  4. Un-attimo-ché-devo-finire-il-paragrafo. La vecchietta sospira e sparisce per qualche minuto, le cucciolone hanno il fumetto dai-non-scherziamo-noi-siamo-molto-più-interessanti-del-tuo-paragrafo-andiamo.

  5. ANDIAMOVIENIALLOOOOOOORASUFORZAINSOMMMMMMMMMAMAMIASCOLTI???……..il mio pelosetto si ferma dopo aver rincorso per divertimento i gatti del vicinato che “stazionano” nel nostro giardino…………..come per dirmi…………………urca ora non gioco più………… 🙁

  6. “Scusa, eh” tradotta da me per il mio cane (un incrocio di samoiedo di 28 kg) “Loki, ti levi dalle palle, per favore?”. Mi guarda stile “Oh, dici a me? Proprio a me? Che rompi…”; di solito mi basta dirlo un paio di volte (da notare che si va a piantare o davanti al frigorifero, o davanti alla dispensa, o davanti alla scarpiera… perché quest’ultima è accanto alla porta di casa, mica per altro). Quando proprio non è cosa apro appena l’anta e lui schizza via come se si fosse scottato. XD
    “Loki, andiamo a fare la pipì! La pipì!!” canzonando come bimbi di tre anni… vi lascio immaginare il risultato.
    Altra cosa: lui non si siede perché glielo ordini, si siede a prescindere non appena sente rumori sospetti… di preparazioni cibarie, ovviamente.

    • Eh! Yukita ha addestrato alla perfezione in pochi mesi il mio marito giapponese. Se lo sente scartare un gelatino gli si siede davanti e gli da la zampa, motu proprio, e per il riflesso di Pavlow immagino, mio marito automaticamente gli allunga un bocconcino ^o^

  7. Il mio SBT Barry obbedisce al comando ”SCODINZOLA!” Per esempio, quando gli faccio: STAY! per farlo piazzare, se lui si irrigidisce un pochino per la tensione allora io gli dico SCODINZOLA! E quella codina parte come un frullatore ☺ ☺ ☺ ma non solo in quella occasione, lo fa sempre

  8. GUAIATESETISENTOANCORA

    x farli smettere di abbaiare…i cani sono 2 ma il “comando” funziona esclusivamente al singolare!!!

  9. Il mio bullo Ettore ubbidisce random, cioè se capita, se incontriamo altri cani il comando Fatti gli affari tuoi e’ l unico che gli impedisce di annusare il sedere a chiunque bipedi compresi,
    Pappa….non si muove non batte ciglio, salvo poi fare l accattone quando si cena, non prende nulla e si avvia tra sbuffi risentiti verso la sua ciotola,
    Dal divano scende solo se sente a mille decibel staaaai scherzando vero? Quando dico bagno sparisce sotto il letto e se riesco a tirarlo fuori perche a peso morto pesa piu di un TIR fa finta di dormire e russa con occhi ben attenti, appena sente la parola antibiotico o il rumore del blister , fa le boccacce e sputacchia a vuoto….

  10. omamma… e “andiamo a letto?” ? fra l’altro sceglie il letto a seconda di chi glielo dice per fiondarcisi e aspettare in posa plastica che l’umano di turno la segua:) e poi basta che sennò divento spammoso

  11. dimenticavo… “andiamo a casa?” che ha come effetto quello di farla saltare tutta felice e farla andare verso casa/mezzo di locomozione. questo solo ovviamente se si stava annoiando… altrimenti la risposta è un secco “no” per poi dedicarsi nuovamente all’esplorazione odorosa del luogo

  12. Anche io uso il “cosa ti hanno detto?” che è impersonale e pare funzioni meglio XD Risultato: qualsiasi comando che era stato VOLUTAMENTE ignorato.E sottolineo volutamente perchè ormai è vecchietta e ci sono volte che proprio non mi sente al che la reazione è mettersi seduta e guardarmi con la faccia “così va bene o mi devi rompere le balls in maniere alternative?”.
    Siccome ho l’abitudine di non usare il guinzaglio (abito in una zona molto tranquilla) ha imparato il comando ATTRAVERSA (da sola, da FERMA ha poi capito che l’attraversa era l’equivalente del colpo di pistola per i centometristi), non per niente una delle minacce preferite è “ti dico di attraversare mentre passa una macchina!”.
    SPOSTATI che ha per effetto un passo indietro quando sta piantata sulla (e intendo proprio sopra, coprendola) ciotola in attesa di qualcosa
    Bestemmione, non importa quale, Bully (il nome della piccola) intuisce che mi girano le balls
    VAI AVANTI/INDIETRO/GIU per portarla in macchina, in modo da non ritrovarmela sotto i pedali. Risultato, manco a dirlo, va dal sedile davanti a quello di dietro e viceversa, o nel posto dei piedi del passeggero anteriore.
    assolutamente TABu’ le parole “biscotto”, “usciamo” e “andiamo” che hanno come risultato (per fortuna diminuito ora che ha 13 anni suonati) un delirio assoluto (che io stessi parlando con lei o meno) che i vicini poi mi guardano con la faccia “quello è lo stronzo che picchia il cane”. tabù anche la parola “bagnetto” che provoca la scomparsa del cane che non reagisce neanche provocandolo con il suono del campanello della porta o delle parole tabù che in teoria dovrebbero provocare effetto contrario, ma vengono annullate dal potententissimo “bagnetto”.
    oh dimenticavo, se sto uscendo e le dico “sto andando da nonna”, siccome non le interessa andare da nonna gira e se ne torna a casa, se siamo fuori e mi pare abbia sete se le dico “acqua” abbaia felice , se non ha sete mi guarda con il fumetto “è un miraggio, scemo”. c’è anche “corri” che ha come effetto di farla accelerare. lei corre, non sa ne dove ne perchè ma corre.
    Una cosa proprio da sciurmario che mi è successa invece è che, dopo averle insegnato “seduto”, “terra” e “pancia”, a causa del fatto che davo sempre gli ordini in sucessione, dopo un pò ha di sua spontanea iniziativa tagliato il “terra” per cui ormai per le “terra” e “pancia” sono sinonimi.
    ce ne sono tanti altri ma vedo che più o meno sono comuni, come il far cercare un parente o il verificare se ci sono estranei, roba che non metto perchè in realtà queste sono cose che io e Bully ci diciamo in Sardo 😀

  13. è con enorme soddisfazione che annuncio l’acquisizione del comando CERCAILPORCO!!!! il cucciolo arriva tutto fiero con il maiale di gomma in bocca

    • Se lo addestri bene arrivera` tirando l`esattore delle tasse per una manica ^o^ … poi col tempo…forse il marito ^o^ ^o^ ^o^

      • ecco, le prime volte era un pò confuso, al cercailporco andava dal gatto, il quale si gonfiava come una zampogna con la faccia sdegnata da . ma col tempo miglioreremo, fino a farmi riportare i maniaci al parchetto. ;P

  14. ne aggiungo uno… anche se mi vergogno!!! “Pulisci” e il cane si da una lavatina alle parti basse prima di rientrare in casa dopo aver marcato ogni angolo del vicinato 🙂

  15. Io ho:

    “Ei…”
    smetto di fare cosa faccio, ti guardo, se non mi dici altro riprendo a fare quello che stavo facendo, se mi dici qualcosa lo faccio, se mi guardi male vengo lì come per l'”EI!!!!”

    “EI!!!!”
    smetto di fare quello che faccio, subito, torno indietro, ti guardo con sguardo di amore, così mi coccoli anche se un secondo fa stavo rotolandomi nella cacca.

    “ei”
    ok, ok, ti seguo…

    “di base ho impostato tutto su varianti di ei…”

    “su!”
    era nato da un modo per far smettere di saltare addosso (put on cue), poi generalizzato da se in “vai nel luogo più alto che vedi/vai lungo la strada in salita/salta sulla persona che hai vicino”

  16. Se dico “cosa hai fatto?” i miei cani, tutti due, fanno la faccia sorpresa e sopra la testa spunta il fumetto “Dici a me? Io non c`ero e se c`ero dormivo e se dormivo sognavo un`altra cosa”

  17. Ahahahah!!! Ho letto solo ora l’articolo e mi pare che manchi:
    – COSA HAI FATTO??? (il cane va immediatamente sotto il letto con orecchie basse e occhi da pesce)
    – TO’ (funziona meglio di qualsiasi richiamo)

    Ho letto l’articolo in taxi e il tassista mi guardava perplesso dallo specchietto…. 🙂

  18. CAGONAPISCIONA!!!

    Risultato: immediata e repentina autoespulsione attraverso la gattaiola della Bass, orecchie al vento, zampe che non toccano terra, e relativo soggiorno in cortile dentro una cuccia che mai nessuno prima di lei ha utilizzato.

    Intento, nella mente della sottoscritta: pulire le sporcizie di Melisande senza che lei mi veda mentre lo faccio.

  19. Nessuno ha parlato del commando “Iotivedooo!!” Con la variante ” Tihovistosai?”
    Risposta: il cane ti guarda con mezzo occhio facendo finta di essere impegnato nel annusata più pazzesca della sua vita e tu che stai disturbando! Ma nooo, non voleva fare niente di male, nooo ne mangiare qualche tappeto, ne rubare roba tua( tipo le mutande dalla cesta dei panni sporchi :-))

  20. Anche io ho qualche comandino “domestico” per Yuki 😀

    For aus!: detto in vari toni, vuol dire levati IMMEDIATAMENTE dai piedi. Viene eseguito in genere con relativa solerzia, ma mai troppa, che è fatica. Non ho idea di che voglia dire la parola, ma rende ciò che voglio dire, e amen!

    Cerca: Yuki cerca per la casa il bocconcino nascosto, sempre con calma zen. Il problema è che è una sbirciona, e per nasconderglielo bene devo chiuderla fuori di casa (la porta della cucina ha il vetro, e lei sbircia!)

    Vaidall’elisa: dato le mattine di festa in cui si può stare a nanna, significa che Yuki deve andare in camere di mia sorella e svegliarla a baci in bocca. Fortunatamente per elisa, anche in questo Yuki ci mette la sua calma, e non se la limona proprio di brutto, anzi, a volte muove solo un pò la coda e fa la faccia tenerona.

    Bacionibacionibacioni: mi pare chiaro come significato 🙂 Più lo si dice, più bacioni arrivano.

    Vieni qui…PIÙ QUI!: dato con tono non aggressivo, ma leggermente più deciso, significa che Yuki, che non ama molto il contatto fisico, e tantomeno le coccole (che sopporta con aria zen e rassegnazione), deve venire vicino a me, in genere tra le mie gambe, quando sono seduta. Poi io le gratto la groppa e il petto, e allora a volte le scappa anche una pedalatina!

    Chi c’è???: serve per avvertirla che c’è qualcuno, cane o umano, in avvicinamento. Non mi piace dirglielo per “dispetto”, perchè Yuki è più furba di quanto non sembri, e finirebbe per mangiare la foglia e non voltarsi più, quando invece potrebbe. Risultato del comando: Yuki tutta concentrata che si guarda attorno (ovviamente dalla parte opposta a quella da cui proviene lo straniero!!!) con aria nordica e fiera.

    BANG!:dato quando è a terra, dovrebbe teoricamente unire l’utile del cane che mostra la pancia (per controlli, per spazzolature ecc.), al dilettevole del cane che capotta come “ucciso”. Risultato con la border collie della mia migliore amica: cane spanciato anche a distanza (del tipo “bang!” e cane che “muore” anche se stava correndo in mezzo a un prato, che paia pure dire “aaaahh! Mi hai colpito! MUOIO!MUOIO!”, e che, già che c’è, si da una bella grattatina alla schiena!). Risultato con Yuki: Cane che ti guarda in faccia e ti dice “mi hai mancato, hai una mira di merda!”, o al limite una lunga agonia in cui si sdraia, si, ma ci mette tre ore, che ti verrebbe voglia di spararle davvero per porre fine alle sue sofferenze! Risultato con Yuki in presenza di una bistecca: “AAAAAHHH!MUOIO!MUOIO!CHEDOLORE!MIHAICOLPITODAMMILABISTECCAPERÒ!”

    In che mano è: yuki deve trovare il bocconcino nella mia mano. Giochetto che spopola tra i bambini, che però Yuki insacca in tutte le occasioni (perchè con me sa che non la spunta, ma i bambini sono la cosa più facile da sfottere in tutte le occasioni!), prendendosi sette volte su dieci il bocconcino con un esercizio fatto si e nò a metà (però almeno non ruba le cose dalle mani, questo no xD).

    Dov’è la micia?: Yuki si guarda intorno per vedere se riesce a scorgere Aki (alzarsi è fatica, tanto la gatta si arrangia!).

    “Ciaoooo bella miciaaaa”: detto con tono melenso, fa uscire Yuki dai gangheri, perchè è il tono che usiamo non con Aki, ma con Nerina, la “capa” della colonia di gatti che viene a foraggiarsi da noi ogni sera. Nerina è tanto piccola quanto capatosta, e oltre a suonare come un tamburo la nostra povera micia di casa, non scappa davanti a Yuki, dovesse morire li. Quindi a volte Yuki la insulta per delle ore da dentro casa, mentre lei la fissa con aria di sfida dalla portafinestra della cucina. Questo confesso di averlo usato, delle volte, per infinocchiare Yuki mentre lei tentava di infinocchiare me facendo finta di essere un cane sordo e artritico che non poteva ASSOLUTAMENTE tornare al mio richiamo. Dicendolo con enfasi rivolti verso il bagagliaio aperto della macchina, il risultato è l’arrivo di gran carriere della scimmia (uno dei suoi tanti soprannomi!), a volte anche con manifestazioni plateali tipo pelo eretto e gorgoglio antipatico in gola.

    Vieni!: yuki teoricamente dovrebbe tornare. Prima reazione: si guarda intorno per vedere se il mio richiamo ha un movente valido che potrebbe farle perdere occasioni ghiotte (del tipo: cane sconosciuto con cui poter attaccare briga, ciclista da tatuare, signora cinofobica, fagiano, gallina, Nerina ecc.). Seconda reazione: se non c’è nessun possibile motivo per disobbedire e voltare il culo, vi è l’esecuzione del comando, però in tempi misurabili in ere geologiche.

    Andiamo al campo?: significa, appunto, che andiamo al campo dove ci sono tutti i suoi amici. Non è un campo in senso “di lavoro”. E’ proprio un campo dove ci siamo autoesiliati e dove i cani hanno lo spazio fisico per correre, visto che l’area cani è un fazzoletto di terra dove un cane poco più grande di un labrador fa fatica anche a girarsi (tra l’altro al campo c’è un jack russel che adora le palline, e per avere il tempo materiale anche solo per raccoglierne una da terra, bisogna lanciargli l’altra con la racchetta da tennis, cosa impossibile in tre metri quadrati di erba). Risultato di Yuki:”wuof” cioè: “era ora che ti decidessi a farmi uscire, stupida umana”.

    Andiamo a passeggiare?: significa che si va o sull’argine o sui colli. Reazione di Yuki: “owrrrowlrowlrowlbowuofuofuaubrf”, che tradotto significa “sisisisi dai dai dai dai!”.

    Andiamo in montagna?: comando raro, perchè purtroppo non è che le montagne siano proprio dietro casa. Viene dato in genere la mattina del giorno della gita. Il risultato è un cane che non mi perde di vista un secondo, e che a tratti mi parla in Yukese per ricordarmi che ho detto proprio “montagna”, e che lei è decisa a venire a tutti i costi, dovesse cascare il mondo!

  21. Bellissimi !!!
    Ecco i miei:
    -Spostati: comando usato quando li mia cucciola di Corso di 50 Kg è sdraiata fra divano e tavolo e si rischia di pestarla…forse è anche successo, visto che si sposta!!!
    – Aspetta: comando inventato quando mi sono rotto il braccio e per chiudere la porta dovevo tenere il guinzaglio con il braccio ingessato….si blocca di colpo sulle 4 zampe aspettando il “Vai” !
    – Sbuffo rumorosamente: so che è un verso più che un ordine….ma sa benissimo che è il preludio ad una mia sfuriata!!! Quindi, qualsiasi cosa stia facendo, smette e mi guarda con il fumetto che dice: “Ok..Ok…non ti arrabbiare!”

  22. ahahahah….sono cappottata dal ridere e considerando che lavoro in un ufficio aperto al pubblico non è molto professionele :D!
    Allora io sono una vera sciuramaria inside, quindi potrei occupare pagine e pagine coi miei comandi casalinghi…uno dei più belli è quello che da mio marito a Perla,
    fa un po’ di rumore con la bocca e poi con aria ammiccante:
    Patarine sulla pancia? Al che lei si cappotta per ricevere le suddette sul pancino e sta li beata a godersele!
    Poi ci sono i classici:
    Vaiacercarepapà: quando mio marito si attarda in qualcosa o quando proprio me li voglio levare di torno e nn so come fare.
    vaiacercareGeremi: Geremi è uno dei miei cani, ha il vizio di mettersi a dormire raggomitolato negli angoli più nascosti di casa al che mando le bimbe in esplorazione.
    Fallasmettere (che spesso diventa faismetterequellapiccolarompipalle): comando impartito a Perla quando Trudy (la cucciola di casa) rompe troppo le cosidette a Geremi, siccome poi lui per farla smettere la morde preferisco intervenga Perla che è ferma, ma più dolce…siccome gliel’ho semrpre detto mentre già lo faceva, ha sempre teso a prendersi cura di Trudy, ora mi guarda un secondo rassegnata con la faccia da “madevofaresempretuttoioinquestacasa”? Ma poi parte…
    Pettorina
    Bacinoamamma, ma alle volte anche abbraccioamamma (solo con Perla) e lei mi si raggomitola tutta tra le braccia.
    Bevilacqua (casomai quel giorno fosse inv ena di coca) 🙂
    Orabastachemammacade: quando usciamo da casa tutti e 4 (io e i cani) e loro incontenibili nella loro gioia si avventano per le scale in un turbinio di guinzagli, al che mi guardano con pena per la mia incapacità da umana ma almeno rallentano.
    Chièlamoredimamma? Risposta con scondizolata felice.
    Noncipensarenemmeno….aria offesissima o da angioletto per la serie, chi io???

  23. Aggiungo:
    abbiamo già un gatto, ma ne volevo un altro (marito no).
    Chiedo alle due:
    “vuoi una sorella gatto?” (devo usare il TU perchè il VOI non lo comprendono: “bevi” è comprensibile, “bevete” no)
    Cane piccolo risponde scondinzolando (era un sì, per me)
    Cane grande risponde dando una musata al cane piccolo: marito esulta, per lui era un no, quindi eravamo pari.
    (Io ho il vago sospetto che, a furia di parlare a una dell’altra come “tuasorella”, la grande abbia capito il significato, quindi risposta non valida, ma sono stata magnanima e l’ho accettata).

  24. ma invece una bella raccolta di comandi che il cane da a noi????? non ditemi che sono l’unica sciuramaria che è stata addestrata dal suo snoopy! 😉

    • In effetti l`addestramento casalingo della sciumaria (complemento oggetto) e` una pratica comune dei cani. Io personalmente sono stata addestrata a grattar loro la pancia se si spanciano, a portarli fuori anche fuori orario se si avvicinano alla porta e la grattano a dargli bocconcini quando mangiamo … oltre a fargli “pochipochi” (le coccole) quando si avvicinano e mi prendono a testate

  25. Io ho il comando tiraindietrolalingua, in quanto Axel inizia a leccare l’aria appena scorge una persona a un km di didtanza

  26. fuoridall’orto, che per estensione fa uscire i cani da qualsiasi posto dove si trovano

    noncincischiare, quando bruna si attarda ad annusare teatralmente invece di seguirmi in un posto che non le và

    sil’hovisto, per farli smettere di abbaiare al postino-ospite-estraneo

    autobahn (autostrada), comando del mio compagno tedesco al suo mastino che significava smetti subito o ti mollo sull’ autostrada..avevo convinto questo mastino che invocare una divinità significasse sitz..e i miei li minaccio di venderli a greenhill

    nnsonofattituoi quando nn devono andare dove stanno andando

    dopo aver visto un cartone animato con le mie nipotine, per due giorni abbiamo dato ai cani solo il comando “lalalilà” (formula magica della fatina che vinceva sempre nel cartone) per ogni cosa..e funzionava, ma ci guardavano come se fossimo scemi..

    • no, vabbé, ma allora vale anche la mia tecnica di induzione silenziosa. quando da piccolo Kowalsky faceva il diavolo a quattro esponevo in bella vista il numero di cellulare del tassidermista. cucciolo avvisato…

  27. Comando:
    – “Zampineeee!” quando si rientra a casa, si dispone sullo zerbino in cucina in attesa che le si puliscano i polpastrelli (in alternativa: “in cucina!”) con l’aria della martire al supplizio
    – “Sguaràttati” (in veneto: scuotiti) quando la bulletta, dopo aver fatto la pagliaccia per la strada rotolandosi a pancia all’aria ha raccolto sul pelo del dorso millenni di lordura accumulatasi
    – “Pipì” quando piove, e dopo aver dannato l’anima per farla uscire per i bisognini fa pure la difficile sul posto in cui farla (con l’eventuale rinforzo: “Su, pipì!” al che si accuccia e la fa, guardandoci con l’aria poco convinta da “va bene qui? se lo dici tu…”). In certi casi ha pure eseguito l’ordine “popò”, ma non so se fu una pura coincidenza
    – “Cisonoletuecrocchettesehaifame” quando gira attorno al tavolo a cui stiamo mangiando elemosinando bocconi mentre la sua ciotola straborda di sanissime crocche, di solito la risposta è nell’ordine:
    seduta – frigna – si alza – da una zampata (“ehi, ce l’ho con te”) – prova a saltare sulla sedia – riesce a saltare sulla sedia – posa il muso sul tavolo – guarda con aria da morta di fame – inevitabilmente riceve il boccone sperato

  28. mi piace davvero questo outing! 😉 avendo un molosso con precedenti di ansia da separazione abbiamo affinato i comandi in un crescendo di Al TUO posto, Resta, Fermo, sino a SPARISCI, che é stato perfettamente appreso come a terra e resta in una stanza diversa da dove sono io. E per i richiami ho introdotto il comando interspecifico RAGAZZIIII! con funzioni anti-sommossa: al comando cane, furetti, bimbo ed eventuali amici del figlio interrompono quello che stanno facendo, ottenendo la loro attenzione..in genere solo per 5 secondi, ma sono l’attimo di quiete che salvano la donna sull’orlo di una crisi di nervi.. 😀

  29. il mio mito rimane un campeggiatore che ho conosciuto qualche anno fa che aveva un dobermann dall’aspetto molto “marziale” (anche lui era molto marziale… capello corto, ) borchie piercing e tatuatti vari..). Il cane era addestrato con comandi in tedesco, perché… si sà è una lingua piu’ dura, piu’ diretta, il cane la recepisce meglio. Sitz, Platz, Sgrunt, Krautz…. Piccolo particolare. Tutti i comandi erano inseriti in frasi che finvano con *appapà*. Putroppo io non ho l’intonazione adatta per imitarlo… Se fossi un bravo imitatore l’avrei adottato anch’io come vocabolario di addestraemnto casalingo. Era fantastico.

    • ahah fortissimo! Mi hai fatto ricordare quando è arrivata Nala, un paio di mesi fa. Se ti ricordi c’era la pubblicità con garibaldi e la mamma che gli diceva di unire l’italia “Uniscila ammamma”…
      Beh Io in quei giorni cercavo di convincere Nala a fare i bisogni fuori quindi mi piantavo in mezzo all’aiola, con sto cagnetto al guinzaglio, e le dicevo disperata “dai Nala pisciala ammamma” e “su su cagala ammamma” XD
      Una ragazza con la finezza di uno scaricatore ahah

    • il tuo campeggiatore è il mio nuovo guru della cinofilia!!!! rido a crepapelle da 2 giorni al solo pensiero della scenetta! 😀

    • Avevo letto questo commento qualche giorno fa e mi è rimasto in testa. L’altro giorno mi scappa un SITZammammà con il mio cane. La cosa buffa è che si è immediatamente seduto.
      Premessa, ho adottato il cagnone già adulto qualche mese fa. Si chiama Ciro ed è un pizzbullo con semnianze taurine. Avevo notato già che Ciro aveva avuto un addestramento di base, ma non rispondeva immediatamente, ho scoperto, grazie a questo SITZammammà che l’addestramento gli era stato fatto proprio con i comandi in tedesco ai quali risponde immediatamente… Però quell’aggiunta finale è stupenda. Spetacolare è, quando siamo in pineta il: Ciroooooooooooooooooooooooooo KOMMammammà! E lui che corre felice verso me facendo ondeggiare trippa e tre metri di lingua… 😀

  30. Non credo di aver mai parlato al cane così…
    è la stessa idea che mi danno quelli che “parlano” al bambino come se fosse automaticamente ritardato solo perchè..bambino.
    COMANDI PRECISI E SEMPRE UGUALI per quelle 4 cose base che sono di aiuto (alla fine più al cane che non a me)
    Se si vuole, invece, un cane Addestrato..con la “A” maiuscola è un’altra storia.

  31. Non c’entra niente ma mi ha fatto molto ridere oggi un mio amico che -parlavamo dell’altezza del cane che ha superato le aspettative- ha rilevato come “Al Garrese” sembri il nome di un mafioso italoamericano.. Magari implicato nelle corse clandestine di cani.
    Spero che diverta anche voi così mi perdonerete l’OT…

    • Sciuramaria, anche mio fratello (14 anni) aveva detto una cosa simile!! Però a lui sembrava il nome di uno sceicco arabo, non di un mafioso 🙂

  32. Ci sarebbe anche BASTAAA quando rompe pesantemente x giocare. Risultato (la mia Mirtilla):si pietrifica x 60 secondi guardandoti fisso negli occhi mentre appare il fumetto ”ma fa sul serio?” x riprendere a rompere subito dopo a seguito del mio sorriso intenerito. E che dire di Zampetta 1 zampetta 2 quando cerchi di metterle la pettorina x uscire? in quel caso Mirtilla mi lascia fare sottomessa con l’espressione di chi ha a che fare con una persona afflitta da demenza senile ed il fumetto ”lasciamola fare altrimenti diventa pericolosa…”

  33. Non so se possono essere inseriti come comandi,ma ci sono anche altre paroline magiche che vengono dette da noi sciuremarie ai nostri pelosetti! tipo “dopo”, “domani”, “l’anno prossimo”, “ieri”.. e poi ci sono le domande “vuoi restare al parco o vuoi andare a casa?”,”è vero?”…:-)

    • Verissimo “omonima” 🙂 , ma una volta avevo una cockerina (di famiglia, non mia personale) che quando le facevo quella domanda, rispondeva eccome! La dinamica era questa: stavamo a giocare al parco, le chiedevo: “Andiamo a casa?” a volte mi guardava ed era “statica”, segno che voleva restare. Ma certe altre volte si incamminava verso casa facendomi capire che voleva tornare. Capiva benissimo la parola “casa”. Quando era ormai vecchiotta e malata terminale, ricordo che la portai al parco, e le feci quella domanda diverse volte. Volle stare quasi tutto il giorno lì, poi a sera “rispose” che voleva tornare, è morta poche ore dopo. Aveva voluto passare l’ultimo giorno fuori, con me le lanciavo un bastoncino a mezzo metro di distanza e lei che andava a recuperarlo camminando lentamente…

  34. “Fuori” per indicare l’uscita in giardino. “Dentro” per il rientro in casa. Sembra facile ma quando hai 7 terrier e una bassotta urlanti per uscire, e non perchè debbano necessariamente fare la pipì, capita di entrare in confusione e di scambiare i comandi. Mi succede quasi tutte le volte. Meno male che i miei adorati sono abituati con l’agility a guardare più i movimenti del corpo che a sentire i miei sfondoni. Sono urlanti ma bravi, non sbagliano mai.
    E se poi ti sei bruciato il comando “vieni” puoi sostituirlo egregiamente con il comando “guarda!” detto con voce tipo squillo di tromba. Obbligatorio il premietto dopo la risposta positiva del cane. Grande cosa i comandi sostitutivi…
    E poi mi sono accorta che in casa, negli usuali percorsi fra una stanza ed un’altra con al seguito buona parte dei miei otto piccoli, mi capita di riprodurre in modo inconsapevole alcuni movimenti dei percorsi di agility. Per esempio un bel “pivot” ti fa uscire il cane a razzo da una stanza, un “aeroplanino” al volo dirotta più velocemente il maschietto riottoso verso il Kennel e via dicendo. Sto studiando anche le possibilità insite in un “cambio dietro” ben sincronizzato con il cane. Da evitare ovviamente il comando “tavolo” per non incentivare tentazioni latenti ed è evidente che i comandi “sisò” e “pass”, non essendo disponibili generalmente in casa nè bascule nè passerelle, sono scarsamente utilizzabili.
    Invece i comandi della rally obedience (che sono un migliaio) quelli si che in casa farebbero comodo. Bisogna che me li faccio spiegare dalla mia bassotta che li sta imparando molto più velocemente di me.

  35. Mi vengono in mente man mano che li uso…
    Comando “carciofo”: è un fake universale di controllo per verificare se il cane ha imparato la parola o solo il gesto, il contesto o altri segni non verbali.
    La boule di mia figlia, per esempio, si siede al comando “carciofo”, mentre il mio no… che tuttavia reagisce a “carciofo carciofetto” nello stesso modo che a “chi è questo bel cane?” (scodinzola blandamente e spancia per farsi accarezzare)

  36. Con Kira, la mia pit che purtroppo ci ha lasciato quasi un anno fa, ho usato molti dei comandi che ho letto qui, di particolare facevamo i giochi, che io mi inventavo di sana pianta. Se la lasciavo sciolta nei campi sconfinati vicino a dove abitavo allora (anche quelli spariti, c’è sorto un centro commerciale)e lei si allontanava troppo, la richiamavo, poi mi nascondevo dietro un eucalipto. Lei distrattona, si avvicinava (la spiavo da dietro il tronco)poi si allarmava e iniziava a correre verso dove mi aveva lasciata. Poi, quando la vedevo davvero preoccupata, la chiamavo. Lei capiva che era una specie di scherzo, e mi rimproverava abbaiando, con un tono tipo: “Sì sì, proprio divertente!!!” però facendo così, l’ho abituata a non allontanarsi mai troppo. C’era poi il gioco con variante sulla palla. Lei era una pitbull, e insegnarle a “lasciare” era un lavoro duro, ma veramente. Ci voleva mezz’ora a volte, di richiami pazienti, l’avevo trovata adulta e io… sono solo una sciuramaria. Quando non avevo tanto tempo, avevo inserito una variante. Lancio palla in giardino, Kira partiva a bomba, io correvo in casa a nascondermi da qualche parte (nel buco che ho per casa, i posti erano sempre gli stessi: sgabuzzino, dietro la porta della camera, box doccia, angoli vari). La sentivo che tornava verso casa, dopo due secondi si sentiva il “pop” della palla che cadeva dalla sua bocca, e iniziava la ricerca frenetica, con un elicottero al posto del naso. Mi trovava subito e io correvo a riacchiappare la palla (solitamente appena davanti la finestra) precedendola, dato che lei aveva dimenticato dove l’aveva lasciata cadere. Era tutta una corsa frenetica, non so se potesse avere una qualche utilità, ma ci divertivamo un sacco.

    Col jackino che ho ora, a parte i soliti comandi, avendolo preso cucciolo, mi concentrai molto sulla sua pipì, allora quando lo portavo in giardino gli dicevo: “Fai pipì, bravo!” Da allora, ancora adesso che è grandicello e molto più attento a dove la molla, se ho fretta di fargliela fare, gli dico: “VAI A FARE PIPìBRAVO” e lui va di corsa a farla. Lui e la femmina, di cinque mesi più piccola, hanno magnato di tutto di più, così ho insegnato loro: “SPUTA”. Funziona alla grande, senza nemmeno i rinforzi: hanno una coscienza i signorini, che sentono molto bene.

    • ciao Laura, direi che come sciuramaria sei proprio bravissima! mi ero appassionata a leggerti! Io ho a che fare con una Canaan di 8 anni che “pensa” in modo mooolto autonomo, per fortuna e’ attaccatissima a me quindi non si allontana mai troppo quando la lasciamo libera , e quando e’ al guinzaglio e’ abbastanza diligente ma continuo a sostenere che e’ tutta farina del suo sacco! Bravissima Laura!!!

      • Vero, è farina del loro sacco, e come ha scritto Valeria Rossi nell’articolo: i cani sono santi (ho riso a voce alta, lo dico sempre ai miei jackini, nelle rare occasioni in cui stanno bravi: “guarda che santi!”) ma se ci amano così immensamente, un briciolo di merito possiamo prendercelo! 🙂 I dieci anni con la pit sono stati “quasi” perfetti, e quel “quasi” è ovviamente colpa mia e delle mie lacune, ma all’epoca non sentivo parlare quanto oggi di educazione cinofila, quindi mi sono arrabattata come potevo, affidandomi all’istinto (mettermi io a livello della cana, per quanto possibile, e cercare di capirla prima, per poi farmi capire), e affidandomi soprattutto alla sua buona volontà, e alla sua incommensurabile voglia di compiacermi. Tante volte mi sono seduta vicino a lei, guardando da dietro il suo testolone, la sua nuca, cercando di capire cosa guardasse, “come” guardasse… e come pensasse. Essendo una pit, aveva i suoi lati “difficili”, ma incidenti non ce ne sono stati, sono stata sempre prudente soprattutto in presenza di altri cani, l’ho quasi sempre tenuta al guinzaglio (tranne nei campi sconfinati, che ancora oggi chiamo con nostalgia “i campi di Kira”) per evitare casini e soprattutto commenti scemi che in ogni caso, puntualmente, mi è capitato di sentire.
        Ti ringrazio, ma come dici tu: era lei bravissima, io in confronto, sempre lacunosa e insufficiente. Mai ho raggiunto la perfezione del suo amore per me. 🙂

  37. Il mio cane risponde solo al suo nome, anche se vengono spesso usati dei vezzeggiativi, ma probabilmente li variamo troppo spesso.
    Inoltre, rispetto a quello che dite, non mostra entusiasmo né per la pappa (che comunque mangia) né per la passeggiata (che comunque apprezza, ma credo che la ritenga un “lavoro”)… è un cane compassato.

    altri comandi casalinghi:
    “gentile”
    significa: “appròcciati con calma a questo cane che vuoi conoscere. Non spaventarlo con la tua irruenza”.
    Il cane rallenta e spesso si siede. Se l’altro cane è piccolo, si mette a terra (sa di essere grande).

    Fallimento del comando “tutto bene”, che avrebbe dovuto avere il significato “Ho visto, ma non preoccuparti”.
    Essendo stato sempre detto in condizioni in cui il cane è nervoso gli suona ormai come “attento, c’è qualcosa che non va”.

    Io credo che i comandi casalinghi funzionino perché vengono ripetuti ennemila volte e con convinzione.
    Se gli insegniamo altre cose (per esempio io sto provando con “zampa” ma non mi riesce) non siamo né altrettanto costanti né altrettanto convinti (che forse conta ancora di più). Inoltre nelle situazioni casalinghe esiste spesso un contesto, un “perché” che ci aiuta.

  38. ho dimenticato altri comandi fondamentali:
    TIRA TIRA per agevolare la rimozione del collare
    PRIMA IO per non farsi strascinare giù dalle scale dal criminale al guinzaglio
    richiami alternativi: cane, canino, tato, marrone (per contrapposizione al gatto che risponde a nero), stronzetto (come in: ehi tu stronzetto, vieni qua, i bidoni dell’umido non sono fatti tuoi)

  39. mi appello alla clemenza della Redazione e faccio una piccola off topic. ma,vogliamo parlare del nome e del richiamo? di come rispondano anche agli appellativi più bislacchi, inventati lì per lì? il mio reagisce benissimo a almeno 10 nomignoli. 🙂 alla faccia del nome breve, incisivo, quello e sempre quello… hahahaha!!!

    • Mi sono identificata in QUASI TUTTO quello che avete scritto, ma quella dei nomignoli la voglio proprio commentare!!! il mio maschio (Paco, briard nero di 40 kg) risponde perfettamente anche a: Pachino-Pacotto-Pacottino-Billo-Birillo-Billy-Picchio-Picchiolino e, ovviamente, Amore…!
      La femmina (Vita) risponde a: Vitussa Vitussina Billy (anche lei!), Billina e, obviously, Amore.

      • Vero! Maro risponde a Puciolino e Yukita a Tatotato … nessuno dei due a Vieniquisubito! e a Nongiocatesuitatami! ma sono giapponesi e sto ancora insegnandogli gli ordini da sciumaria in italiano

  40. con un parmigianissimo “VE’!!!” si stoppa il cane che sta tentando di infilare il naso nella borsa della spesa/nel frigo/nel sacco del cibo/sul tavolo, o il cane che in corridoio sta tentando di fare dei danni senza farsi sentire, ovviamente senza riuscirci….

  41. Molti di quelli che avete gia detto si sentono anche in casa mia. In più abbiamo:

    “pianoconpeda” quando Nala cerca di lavare Pedalino (il gatto) ed esagera con l’affetto. Risultato: nala si ferma, mi guarda, poi riprende più delicatamente

    “giucucciananna” quando la sera spegnamo le luci. Risultato: Nala passa 10 minuti a scegliere il lato del letto dove dormire, poi si mette giù e dorme

    “cozzamarcia!” quando deve prendere le pastiglie di condroprotettore che davvero san da cozza marcia. Risultato: Nala corre davanti all’armadietto dove sono le pastiglie

  42. Per me rimane un mistero come la maggior parte dei comandi casalinghi funzioni fin quasi dalla prima volta.
    lavaggio del pavimento con porta aperta, le mie tre stanno per entrare, dico “ferme lì che è bagnato” e si impietriscono.
    la grande va a dormire sempre dal mio lato del letto, la prima volta le ho detto “spostati, sei sul mo cuscino” adesso si alza appena entro in camera.
    preparazione delle ciotole…se la carne è cruda vanno dritte al loro posto perchè sanno che arriva subito, se la cuocio e dico “aspettate che scotta” rimangono ferme in attesa.
    quando le porto in macchina una volta volta si mettono in fila senza scavalcarsi rispettando l’ ordine della prima volta.
    eppure non c’ è stata preparazione, addestramento, condizionamento o qualsiasi altra cosa…un mistero!

    • @Uria:
      penso dipenda in parte dal fatto che in casa non ci sono tutte le distrazioni che abbiamo quando il cane è “in esterno” (difatti anche in esterno capita che il cane ad es nel centro cinofilo faccia una condotta al piede ottima mentre in passeggiata la condotta peggiora notevolmente); inoltre penso che giochi a nostro favore il linguaggio del corpo e soprattutto la mimica facciale e il naturale gesticolare che ci vengono probabilmente + naturali con questi “comandi” rispettro a quando chiediamo al cane di rispondere ad un comando vero (per non parlare di come le sciuremarie fanno di solito un VIENI in esterno: il 99% usa un linguaggio del corpo diametralmente opposto da quello da utilizzare x invoogliare il cane a raggiungerci..ma anche chi ha qualche nozzione siu come insegnare ad un cane un comando magari fuori in situazioni non ideali è + rigido nel linguaggio del corpo, è meno “convincente” in quanrto “non naturale” e ui cani badano a questo essendo animali che comprendono estremamente bene il libnguaggio del corpo rispetto alla parola).

      • Alice, hai ragione, sicuramente la naturalezza con la quale chiediamo queste azioni è determinate, unita anche alla routine, dato che succedono quasi quotidianamente. Forse è una stupidaggine ma penso che funzioni anche perchè sono convinta in quel momento, do per scontato che facciano quello che chiedo mentre fuori lo sono un pò meno.

        • @Uria:

          concordo in pieno, soprattutto il fatto che questi “comandi informali” siano ripetuti X volte ogni giorno e spesso in situazioni specifiche (e in cui il cane ha poche distrazioni: x lo stesso motivo i comandi di base ad un cane è meglio cominciare a insegnarli in casa e poi passare al giardino e solo dopo al parchetto affollato di cani e scoiattoli) tende a fissarli nella memoria del cane, un po’ x lo stesso motivo x cui se chiediamo spesso un comando ad un cane spesso quel comando sarà quello che il cane esegue meglio (ad es il SEDUTO o il LASCIA x il mio cane visto che li esegue ogni giorno anche in casa varie volte, il seduto prima di mangiare e il LASCIA quando giochiamo al tira-molla).
          Poi si, + ci sentiamo sicuri e naturali nel dare un comando + è facile che il cane ci prenda sul serio e ubbidisca (è il motivo x cui il cane di una mia amica ubbidisce + a me che a lei..)..

  43. Anche il mio durante il ciclo di iniezioni per curare la leishmaniosi ha seguito lo stesso iter.
    “Dai, puntura!”. E si fiondava sul divano con le orecchie sparate indietro come se lo stessi torturando.
    Poi lo portavamo in cucina per il premio… finché un giorno decise di premiarsi da solo e appena estratta la siringa dalla pelle, nemmeno il tempo di dire “bravo!” si fiondò in cucina e lo trovai con tutta la testa letteralmente infilata in una torta al cioccolato che qualcuno aveva incautamente lasciato sul piano cottura 😀
    Aveva la crema di cioccolata spalmata su tutta la canna nasale, fin dentro le orecchie! Io non ho un cane: ho un clown con la coda.

  44. Sono molto fortunata perchè mi posso portare il cane in ufficio. due/tre volte mattina e pomeriggio lo porto fuori (c’è un bel giardino) e mi è sufficiente dirgli: CALCIOPALLONE?? Si precipita dalla porta perchè sa che fuori giocheremo col pallone, quello da calcio! da notare che il mio cane ha la stazza di un gatto!

  45. “Cosoddetto?” quando fa finta di non aver capito
    “filadritto!” quando vuol fare lo scemo con qualche altro cane o mangiare qualcosa di non commestibile
    “papozzipapozzipapozzi” che vorrebbe dire che è arrivato il mio compagno ma lui invece ha imparato a correre da me e leccare ogni centimetro della mia faccia e delle mie mani

    e con la nuova cucciola (2 mesi e mezzo):
    “bruttomostro” è diventato il richiamo… arriva e si mette al piede come se dovesse partecipare ad una debuttanti di obedience il giorno dopo

  46. CLEO ABBAIA ININTERROTTAMENTE IN GIARDINO :
    FISCHIADENTROSUBITO!!!!!!!!!!!
    CON MOOOOOOLTA MOOOOOOLTA CALMA CLEO , FACENDO IL GIRO LARGO , RIENTRA IN CASA A MO’DI CANE MALTRATTATO!

    PIOVE A DIROTTO, CLEO IN GIARDINO E, RIENTRANDO CERCA DI ELUDERE LA SORVEGLIANZA (MIA) PER NON FARSI ASCIUGARE, LA BLOCCO CON UN PERENTORIO “DOVE CREDI DI ANDARE??????????” LEI, COLPEVOLE SI FERMA, SI FA ASCIUGARE LA PRIMA ZAMPA POI RITENTA LA FUGA ED IO “NE HAI BEN QUATTRO” A QUESTO PUNTO HA LA CONSAPEVOLEZZA DI NON AVERE SCAMPO, ABBASSA LE ORECCHIE E ASPETA OFFESA LA FINE DELLA TORTURA! FANTASTICHE LE SUE ESPRESSIONI!!!!!

  47. In casa:
    -> guarda-che-la-mamma-si-sta-arrabbiando: usato appena iniziano a combinarne qualcuna delle loro
    -> ti-sto-guardando: per cercare di intimorire il peloso, che risponde con un anche-io-e-allora???
    -> chi-è-stato-a-fare-questo? : usato appena si scopre un qualsiasi disastro, risposta del peloso era-già-così-quando-sono-arrivato!
    -> non-mi-pare-di-averti-insegnato-questo: usato sempre in presenza di disastri
    -> fila-subito-in-castigo: dopo la marachella, il peloso fila in cuccia offeso
    -> vediamo-di-non-combinare-disastri: detto prima di uscire per andare a lavorare

    In passeggiata:
    -> vai-avanti-sempre-dritto: usato quando si incrocia un altro cane
    -> lascialo-stare-non-vedi-che-è-piccolo oppure lascialo-stare-non-vedi-quanto-è-grande: sempre quando si incrocia un altro cane e il peloso inizia a ringhiottare
    -> lui-è-molto-più-bravo-di-te: quando l’altro cane è perfettamente educato, mentre il mio sembra indemoniato
    -> vediamo-di-muoverci: quando fuori piove e tu vorresti rientrare

  48. A casa mia usano un sacco il comando multi-funzionale “guardacosatidooooooo!” nella molteplice funzione di:
    – “vieni”
    – “lascia stare il rotolo della carta igienica”
    – “lascia ti prego il calzino che hai in bocca”
    – “smettila di abbaiare”
    ….

  49. ordunque. sottoscrivo la maggior parte degli ordini di Valeria e aggiungo, “naso” per fare nasonaso, “giù testa matta” per sfilare la pettorina, “palloneeee” parola che sortisce effetti degni di un uragano americano, con leonberger che salta e corre in preda alla gioia più folle, demolendo mezza casa, “chi c’è” per fargli fare il giro di perlustrazione del giardino e farlo sentire molto utile e importante.

  50. Comando: Vacca!
    Che non ha lo stesso valore di Zoccola, lo uso quando riesce a bloccare la vecchietta in mezzo al mercato e si mette a fissare con quei suoi occhioni languidi il sacchetto di pane appena comprato e riesce nell’impresa di farsene dare un pezzo. Vacca! quando riesce a scroccare coccole e cibo a chiunque le presti o meno attenzione XD Risultato: nessuno se non un tentativo di scroccare qualcosa anche da me. XD

  51. Ora che ho finito di ridere estrinseco i miei, classici anzi direi banali:

    EHI! – Pedro abortisce il tentativo di mal lavoro che aveva appena iniziato ad architettare (comandi analoghi: oh, oh te, molla, càzzofai)

    STO PARLANDO CON TE! – rafforzativo del concetto precedente, quando il mal lavoro è già nella fase iniziale e il delinquente è già concentrato nella messa in opera del misfatto (comandi analoghi: va’ che ti spacco la testa)

    Piaaano, pieeede – Pedro dice “Suuuca” e continua a trainare il conduttore a mo’ di frangizolle nel gerbido

    Terra, terrabene, terrabenegiù – i tre celebri gradi del comando terra: Pedro abbassa lievemente il tronco, abbassa il tronco fin quasi a sfiorare il suolo, posa la pancia a terra (esclamando “ah, ma allora mi devo mettere giù SUL SERIO? Uffy…”)

    Lascia stare tuo fratello – Pedro smette di logorare il sistema nervoso del gatto

    Estrazione delle gocce per le orecchie dall’armadietto – Pedro si smaterializza

    Ven chi tato, ven chi ca’t dis – (solo con il signor Oreste) Pedro si avvicina all’interlocutore e porge l’orecchio al fine di ascoltare i segreti in procinto di essergli rivelati

    Cària nen l’as (“non gravare l’asse al di là della pertinente capacità di carico”) – (solo con il mia suocera) Pedro smette di logorare il sistema nervoso dell’anziana cagnolina Lola

    Ti togli dalle palle? – Pedro si stiracchia con voluttà (rimanendo ben saldo sul posto)

    Fai la pipì – Pedro fa la pipì

    Vai dal tuo papà – Pedro si reca dal mio compagno senza risparmiarmi commenti tipo “sei caTiva, stronSa, io sono un così bel cuCiolino piccoliSimo che vuole solo prenderti a colpi di maglio la faccia col musino per dimostrati il suo amore, e tu mi mandi via…”)

    Dov’è il mio bonbon? – Pedro (35 chili di boxer) corre (1750 kg*m/s) dal mio compagno con gli occhi a cuore

    Dai stai bravo, fermo, dov’è il tuo gioco? – Pedro siede sul divano can aria attenta, si guarda in giro, scende, afferra il cotonosso e lo porge all’interlocutore (questo l’ha fatto una sola volta e temo che non voglia ripetere l’operazione per timore di provocarmi scompensi alla salute, visto che sono svenuta)

  52. uso molto anche “sputaquellaporcheria” e andiamoaprenderelecocche” quando devo rimettere dentro le galline ed ho bisogno di una mano!

  53. Comandi da Sciuramaria a Scott, meticcio:

    C’EUNINTRUSO!
    Corsa del cane tutto intorno alla casa facendo quel “Buhuhuhu!” da avviso, per poi tornare da me tutto convinto di aver fatto scappare il malintenzionato, non avendolo trovato.

    FAI IL MORTO STECCHITO!
    Si mette pancia all’aria, immobile, con le zampine dritte dritte puntate al cielo, utile per vedere i polpastrelli dopo una passeggiata in montagna.

    CHI E’ IL MIO CUCCIOLO??
    Immediato salto e bacio in bocca (a 9 anni suonati).

    Comandi a Rebecca, rottweiler:

    ATTACCA!
    Va a far le feste agli ospiti in arrivo. Utile per prendere tempo se la cena non è ancora pronta o simili.

    LASCIAQUELLACACCA!
    Viene a depositarmela in grembo, sbavando. “Riporta”, per qualsiasi altro oggetto, non l’ha mai imparato.

    TUTTI gli altri presenti nell’articolo li conoscono entrambi.

    Comandi dei cuccioli di Rebecca:

    MONELLI!
    Smettono di fare il danno, mi fissano e poi ricominciano come per dire “ah, credevo fosse qualcosa di serio”.

  54. tra i nostri comandi,spiccano un romano d.o.c “haaao!!!” ogni volta che fanno qualcosa che non devono fare…piu o meno intenso a seconda della gravità del qualcosa…
    poi cè “hooo” o “hoooooo” con relativo sbuffo,che è il preludio al ringhio(mio) se non la finiscono subito…
    poi cè il “Béééh??!” se hanno ignorato un comando…
    “cavetefame?!” alchè cani e gatta scattano in seduti sbavosi(ormai sbava pure la gatta…^^”)
    “a-spettaaa”,diretto a Caly se in passeggiata corre un pò troppo…
    “tispaccolafaccia” e altre minacce varie dirette a Bati in passeggiata,che magari ha visto un cane a 700mt e già ringhia…
    come non citare il “bastaaa” comando x terminare ogni azione al momento in corso…
    “vaialletto” e “vaisubitoincamerettatua” quando ho finito la pazienza ed è ora che si levino tutti dalle palle…

  55. bellissimo questo articolo!!
    Aggiungo:
    Bimbe la pappa!!! ;
    Andiamo fuori? -momento pipì e cacca
    Milla dov’è osso? -il suo gioco preferito!
    Più vicino! – Milla che, dopo aver “risposto” al comando precedente, ce lo molla a 3 m di distanza e, x non alzarmi, ha imparato ad avvicinarlo.
    No così è più lontano!- a volte sbaglia il comando precedente, e con mio teatrale allungamento di braccio le mostro che non ci arrivo, così lo prende e lo avvicina. ^^
    Milla ferma! – pancia all’aria
    Mi lavo i capelli! – qnd Maggie era viva a queste parole e all’apertura dell’acqua filava in bagno a farci compagnia
    Andiamo?!?- qnd si va a passeggio e in città, con euforia che inizia quando ci mettiamo le scarpe ai piedi
    Mannaggia a te che stai facendo?? – in qualsiasi situazione…
    Andiamo in macchina?? -soprattutto qnd c’era Maggie… Felicità a go-go!
    Finisci la pappa!!!! -quando fanno le schizzinose
    Pipì Milla! – preceduto da “andiamo fuori”, ma in caso d pioggia, sonno ecc ci vuole un incitamento in più.
    Vai a cuccia! – quando appoggiata al divano ti fissa con gli occhi da cane enpa xkè lei -bassotta- non riesce a salire.
    :))

  56. sarò costretto ad attirarmi tutte le ire del mondo.
    oltre all'”andiamo” al “dabacino” e moltissimi altri… ne ho uno che non mi fa onore, ma qua stiamo facendo outing. lo uso in giardino ed è “pijailgatto” ..a volte si estrinseca in una presa di attenzione verso le comuni vie di fuga dal mio giardino, a volte con un felino in meno nel mio quartiere .
    me ne vergogno ma non riesco a resistere!
    Davide

    • Un’unica volta (per ora…) ho dato alla bracchetta il comando “uccidi” indicando una gigantesca cicala che si era accasata nel mio salotto. Tempo di reazione: un nanosecondo (mai accaduto con altri comandi). Poi mi sono lungamente scusata con i miseri resti della cicala, spiegandogli che insomma, io abito all’ultimo piano e davanti c’è tutto un parco e checcavolo c’era venuta a fare a casa mia e uffa.
      Prima che alla bracchetta, il comando lo avevo dato all’altra bastardissima, la quale si è avvicinata guardinga fermandosi a mezzo metro e poi ha fatto dietrofront uscendo dalla stanza col culo appizzato e il fumetto “non è un problema mio, col fischio che te lo risolvo”.

    • @Davide:

      Meno male che non hai il mio cane, sennò ne avresti fatto una specie di terminetor peloso visto il grande istinto predatorio che già ha di suo (e la sua capacità di raggiungere e prendere anche animali che pesano quasi 10 volte il suo peso, x fortina che li lascia a comando prima di ucciderli, ma x lasciarli io devo averla raggiunta e essere di fianco a lei sennò manco mi sente).

      Aizzare un animale contro un altro senza motivo mi pare poco etico, e in +, se si tratta di topi o insetti è legale ucciderli anche “tramite cane”, ma se si tratta anche solo di ghiri e piccioni o passeri non è + legale ucciderli ind deroga alle leggi sulla caccia…e se si tratta di “animali d’affezione” come i gatti è assolutamente illegale ucciderli o ferirli anche aizzandogli contro un cane e non iomporta se sono randagi o di proprietà.
      Se qualcuno ti vede può denunciarti x maltrattamento (verso il gatto) e vista la diffusione dei cellulari con fortocamera…e forse potrebbero perfino dare problemi al tuo cane considerandolo pericoloso a prescindere dal fatto che stesse ubbidendo ad un TUO ORDINE….

      Inoltre anche se magarti ti frega poco dei gatti o ti stanno sulle palle, ricorda che HANNO GLI ARTIGLI, quindi se messi alle strette possono anche ACCECARE il tuo cane!

      …quindi, se non vuoi farlo x motivi etici, almeno trattieniti sia x evitare possibili ferite e menomazioni al tuo cane, possibili problemi al tuo cane se venisse viosto ad ammazzare un gatto (non so se possano anche sequestrartelo, ad es in USA se un cane uccide un gatto anche x errore lo sequestrano e se la cosa si ripete possono levarti il cane sopprimerlo come animale pericoloso e impedirti di avere cani x i successivi 3 anni e quindi sequestrarti x dare in adozione eventuali altri tuoi cani: qui in Italai siamo molto meno estremi che negli USA, però qualche problema al cane lo rischi oppure il vicino gattofilo potrebbe anche decidere di “restituirti pan x focaccia” e mettere delle polpette avvelenate e liberarsi del tuo cane) e possibili problemi legali ed economici a te per via di una denuncia x maòltrattamento di animali e lesioni..

      Riflettici!

  57. ahahah… se ci si pensa, si usano gli stessi comandi per il cane e per i bambini… siamo proprio sciuremarie inside… Valeria, come al solito mi devi una percentuale, son convinta di aver contribuito anche io a farti venire in mente sto pezzo, con il “curcati panzall’aria” 😉
    Allora…
    Ecco, appunto ALLOOOORA??? Usato quando la Kelly non si schioda ed io ho fretta di uscire/entrare/andare.
    altro comando della sciuramaria tipica è: FAI PIANIIIINOOO! Quando il bestio gioca o si sta avvicinando con un cane più piccolo/gatto/bimbo.
    GUARDACHICC’EEE? con tono interrogativo e di aspettativa quando sta per arrivare il papino/nonno/nonna etc etc.
    MIIIIICIOOO!! nznznznz (facendo finta di chiamare un ipotetico gatto), quando la Kelly nn vuole mangiare e/o venire quando la si chiama, risultato che si ottiene: una Kelly che si fionda dove sto io.
    Al tavolino elargendo bocconcini: seduta, giù, TELODICOIIIIOOO (che dovrebbe equivalere ad un resta)… Si ottiene la Kelly che rimane a terra immobile evitando accuratamente di guardare il bocconcino finchè non le diciamo “PRENDILO!”.
    PANZALL’ARIA! (O CURCATI PANZALL’ARIA) comando con cui si ottiene un perfetto schienamento della Kelly con zampina destra alzata a livello del muso e faccia da deficente… Detto comando viene eseguito automaticamente anche senza richiesta.
    PULISCI (o guadaqui), quando è in calore ed ha le perdite se glielo facciamo notare asciuga le goccioline.
    Ma questi pseudo comandi, secondo voi… a chi servono di più? Non è che alla fine loro ci prendono un po’ in giro?

  58. ahahahah!!!! stupendi tutti i comandi!
    io per farli spostare uso un educatissimo “permesso”
    al comando “facciamolapappa?!” segue il fuggi fuggi generale ma in direzione CIOTOLE!!! con tanto di sbavata simultanea!
    …e per distrarli da qualcosa che stanno facendo e non dovrebbero, tipo importunare i vicini con salti e coccole, mi basta un “dove’matteo?!?!” e via di filato a cercare il marito!!!! ahahahah!!!! questo è il comando più utile che ho, dopo che i vari “basta” “smettila”…ecc ecc non hanno successo!
    ah! c’è anche il famoso “EALLORA!” …che “pacifica” gli animi turbolenti… ihihih!

  59. A tutti e con tono normale
    Fuori di là:a chiunque sgattaioli in cucina senza di me
    Che stai combinando? : solo chi sta combinando qualche schifezza smette, chi ha la coscienza tranquilla si fa i cazzi che faceva prima.
    Molla: quello che sta mangiandosi la coperta sputa. chi sta mangiando la carta continua.
    Sputa: su questo non transigo, in quanto è un salvavita. o sputano o arriva un proiettile(bottiglia di plastica vuota)
    Buona notte: ognuno si dirige verso la sua gabbia e si mette a dormire.
    Per Angelina quando mi sale in braccio: Hai mangiato la cacca? se no, mi guarda e sbaciucchia, se sì scende e va in castigo(sul letto, sozzona, mica scema)
    Poi ci sono le parole in grado di scatenare l’inferno:
    Luca(il mio compagno, detestato)
    Vado a…e non aggiungo altro, l’urlo della fame copre anche i tuoni
    Chi è? a nessuno fuori
    UN TOPO!!! Son jack, le conseguenze del caso le conoscono tutti
    Solo per Acquadialtair:
    Sguardo fisso= lascia stare -se seguito da ringhio sommesso non ammette repliche
    E’ MIA/O = non provare ad ucciderlo/a
    Dai= vieni in braccio
    e ora mi serve l’idraulico, scusate tanto.

  60. Ah dimenticavo il comando “NANNA” che mio marito da` alla sera quando va a dormire e allora si vede questa processione tipo i tre remagi in fila che salgono le scale e si piazzano tutti a dormire sul letto…segue il mio “FAPOSTO”, quando arrivo e vorrei anche io un pezzo di letto ma ci devo ancora lavorare perche` nessuno dei tre muove le chiappe manco per niente.

  61. fantastico…
    l’allora cel’ho anche io! come non usarlo!
    ma anche pappa
    pallina
    andiamo
    BASTA
    silenzio
    lo scusa eh, a volte levati scansati togliti spostati strigati e altri vocaboli meno fini e irripetibili qui, (non so perchè ne ho sempre uno in mezzo alle palle, ma non uno a caso dei 7, proprio “uno”…sempre lo stesso)
    il fila è più cattivo, il levati è “mi stai in mezzo alle palle”, fila è più intimatorio, quando hanno fatto “qualcosa” e vuoi che spariscano dalla tua vista..
    ma… biscottino? quello dove lo mettiamo?
    e l’immancabile “chi è?” o in alternativa “chi c’è?” magari aprendo la porta di scatto e guardando fuori preoccupata a volte con un sospiro di paura, al che partono abbaiando e uscendo guardandosi in giro (per capire con chi rpendersela).
    ci cascano sempre… e volte lo uso come un o “scansati” di massa…

    • dimenticavo, leggendo i comandi degli altri ….
      FUOOORIIIIII! (o vai fuori) da usarsi quando lavo i pavimenti e in genere ci stanno ma qualcuno fa il furbo ed entra prima di avere il mio consenso
      in altrenativa il dentro (o vai dentro) da usarsi quando voglio che entrino in casa ma senza che ci rentri anche io
      vabbè il “pronti?” con reazione di abbaio del cane è più agonistico… ma lo uso spesso anche a casa…

  62. SCUSATE POTETE CANCELLARE I MIEI COMMENTI PRECEDENTI SPARISCONO LE COSE HCE METTO TRA VIRGOLETTE 🙁 sembra un delirio.. scusate!

    Soggetto Shihtzu di nome Ray.
    Appena finito di lavare i pavimenti ” NON ENTRARE CHE C’è BAGNATO”
    Reazione del cane: mi guarda negli occhi, annusa l’aria come per capire se sto bleffando o meno, si mette coricato a conteplare il pavimento della stanza indicata. Dopo 5 minuti il cane solleva la testa, annusa l’aria e parte .. ovviamente i pavimenti sono asciutti.

    “Facciamo il bagnetto”
    Reazione del cane: mi fissa negli occhi per 2/3 secondi, poi parte con la coda molla e la testa semi chinata ma a passo deciso verso la stanza più lontana possibile dal bagno si acciambella nel posto più nascosto possibile e se mi avvicino mi guarda appena con l’occhio socchiuso facendo finta di dormire beatamente.
    “DAI FACCIAMO BAGNETTO” detto con tono più deciso.
    reazione del cane: parte con la coda rilassata e testa chinata verso il bagno ma con un passo decisamente poco convinto.

    “Guarda giù” indicazione data ogni volta che cade una briciolina a terra
    Reazione del cane: spappola il muso sul pavimento in cerca del TeSSoro.

    tornata dalla passeggiata “Dai togliamo il guinzaglio”
    reazione del cane: mi guarda per qualche secondo e si butta a pancia all’aria per farsi sganciare la pettorina.

    Atteggiamento del cane: fissa la ciotola dell’acqua o il bidet insistentemente alla mia domanda
    “VUOI L’ACQUA FRESCA?”
    reazione del cane: corre con la coda alta occhio da pazzo fissandomi della serie MENO MALE CHE L’HAI CAPITO!!

    verso sera ” ANDIAMO A NINNI? ”
    reazione del cane: mi guarda poi parte sparato (chi c’è c’è chi non c’è s’arrangia) verso la sua cuccia, si appallottola e si mette in modalità OFF sino l’indomani.

    che forti che sono..
    Sonia

  63. se la palla, il giorno prima, è finita in qualche angolo disperso del giardino.. dopo averlo dato un paio di volte ,il comando “dovèlapalla” diventa “madovecazzohaibuttatoquellastramaledettapalla!!”. E mentre io cerco in giro, Sheena mi segue con quel suo solito sorrisone da sfottò (proprio quello dei breton) guardandomi con quell’aria da “ti piacerebbe saperlo, eh!”

    • ah beh, e non dimentichiamo:
      “tesiproprionaputtana”
      “mamiprendiperilculosiediticomesideve”: quando fa il seduta con le gambe spostate a lato (non riesco a spiegarmi :P)
      “dammiunbacinofammiduecoccoline” con lo stesso tono di voce usato per parlare ai neonati
      “mangiqualsiasischifezzaenonseiingradodiingoiareunafo**tapastiglia”

  64. Al comando “PASSEGGIATACONMAMMINA” dipende…se e` bello arrivano tutti e due come dei razzi se piove Yukita arriva comunque contento Maro che odia la pioggia arriva, fa un giretto su se stesso e se ne torna. Dovra` essere trascinato fuori di peso.
    “TISTOVEDENDO!” (quando uno dei cani e` impegnato a fare buche in giardino o la pipi` sui fiori o ha deciso di masticare una pietra) gli fa alzare immediatamente la testa e guardare nella mia direzione. Se sono inquadrata nella porta e quindi “mistavedendo” anche lui smette, se invece sono fuori vista riprende.
    Il cane che avevo prima, Bilbo, incrocio segugio bassotto all`ordine “PRENDILAPALLINA” mi fissava dritto in faccia col contrordine “TUMOLLAILBISCOTTINO”

  65. ahahahahaha ho riso tanto tanto di gusto, in questo mi sento proprio una perfetta sciuramaria ahahah
    quando vedo Furby che sta per andare a fare qualcosa che non mi va e che lei sa benissimo che non mi va mormoro un sibilante “cambia subito idea” con il risultato di un dietrofront immediato con sguardo assente che vaga nella stanza ahaha oppure quando mi gira fra i piedi in cucina e io sono troppo indaffarata un “spaaaaarire prego!” seguito da un’uscita dala cucina con relativo sbuffo ahahah
    Buona giornata a tutti 🙂

  66. Allora:
    – Abbiamo tutta la sfilza di “sedutobene” “terrabene” “piedebene”: il comando semplice provocava una risposta approssimativa, che invece il “bene” perfezionava. Peccato che, a un certo punto, il comando non funzionava più senza il “bene” finale.
    – HAI finito? (con accento su Hai): il cane capisce che, qualsiasi cosa stia facendo, mi stanno girando inspiegabilmente le balle, quindi c’è una pausa data dalla perplessità.
    – “Nonsonopronta” significa “Fermati un attimo perchè tua madre, tra guinzaglio e sacchetti e premietti e chiudi la porta e apri il cancello si sta incasinando”
    – Apostrofare il cane con “scimmia”, ma detto in tono calmo, significa che sono affettuosa, ma cominciano a girarmi le balle
    – Chi c’è? Fa credere al cane che malintenzionati pericolosissimi stiano cercando di entrarci in casa, quindi attiva subito l’istinto alla guardia e un simil abbaio indegno
    – “Papà” e “gatto” servono per localizzare gli assenti (con aggiunta gratis di abbaio)
    – “Sei pronta?” provoca l’Apocalisse di eccitazione, salti su se stesse, felicità, si va a giocare, il mondo è una cosa meravigliosa, finalmente facciamo qualcosa, questa vita è degna di essere vissuta etc.
    – “Indietro” era il comando casalingo per allontanare di qualche cm il cane che ti stava addosso come una cozza, in qualsiasi cosa tu stessi facendo, quindi era un mix di mani che mandavano via e tono esasperato. I cani sono lunghi, quindi facevano prima ad andare in retro che a lasciarmi passare, con il risultato di aver insegnato il “passo indietro” inconsapevolmente e ora usarlo in Obedience.
    – “Cosastaifacendo” “Tihovisto” “Tupensidiesserepiùfurbamaquinonsiamoscemi” per quando fingono di non accorgersi di essere casualmente finite nei pressi della ciotola del gatto con faccia “oh guarda, c’è del cibo qui! Di chi sarà?”
    – “Forza” aumenta l’intensità e velocità di qualsiasi attività (forzasaliinmacchina, forzaaumentailpasso, forzasmettidivolerprenderequellacosadaterra).

    • Dimenticavo :D:
      – piaaaaaaaaano: qualsiasi cosa tu stia facendo, falla piano
      – guardami: mi guardano negli occhi. Ora, con la prima pensavo di aver associato qualche gesto che le avesse fatto capire di guardarmi, ma con la seconda sono sicura di non averglielo insegnato in alcun modo. Eppure l’ha imparato in mezzo secondo.

  67. Sto ridendo in ufficio e ciò non va molto bene anche se io “tirocinante” non ho una cippalippa da fare 🙁 Comunque qui si dice: “SCIO’!”, “VIA!” e purtroppo ogni tanto ci chiacchiero anche io, ovviamente poi mi interrompo dicendomi “meno gli chiacchiero e meno la confondo”………. XD

  68. Ahahahahahah… bene, bene…. ecco alcuni comandi casalinghi che usavo con Stella:

    Sei prontaaaa? in stile cinciallegra e saltellando sul posto, lei balzava immediatamente su pronta ad uscire.

    Allora? Parlo turco? dopo un comando non eseguito, detto con tono burbero, al che lei eseguiva il comando anche se con l’aria parecchio scocciata.

    Ti cucio quella bocca del cazzo, quando mangiava cacche varie, risultato smetteva con quella cacca, ma non con le successive a meno che non ripetessi ogni volta…

    Vai al tuo posto oppure: Fila subito al tuo posto, ma subito eh! dipendeva se ero arrabbiata o no, risultato nel primo caso andava lentamente, nel secondo ci correva. Il suo posto era sul divano prima della mielopatia, nella sua cuccia dopo.
    Bene, allora io vado e te t’arrangi, ciao. Detto con tono innervosito se ci metteva troppo a seguirmi quando avevo furia, lasciavo cadere il guinzaglio e me ne andavo. Risultato: mi seguiva immediatamente di corsa.

    Gira! dopo averle spazzolato tutto un lato mentre stava a terra e lei si rotolava dall’altra parte per farsi spazzolare l’altro lato. Pancia invece non sortiva nessun effetto, per cui la pancia la spazzolavo con le mani mentre la carezzavo quando lei decideva di mettersi pancia all’aria.

    Chi c’è? Chi c’è? detto con tono sempre da cinciallegra e lei schizzava al cancello guardando a destra e a manca per poi tornare dentro, guardarmi e fare: buff, come a dire mi prendi per il culo?

    Braccia incrociate all’altezza del petto che vengono aperte di scatto mentre dico secca: un c’è trippa per gatti, mentre faceva la questua davanti alla tavola imbandita. Risultato:abbassava la testa e se ne tornava a cuccia. Per poi immancabilmente ritornare al momento del dolce. Un secondo prima che mi alzassi per aprire il frigo e prendere il gelato o dal mobile prendere il cartoccio delle paste lei si ripresentava. Un chicco o due cucchiaiate di gelato le erano concesse.

    Gocciolineeeee, a questo grido si sdraiava a cuccia con un orecchio nascosto e l’altro spiaccicato contro il capo. Spesso, tanto per essere più chiara, si metteva le zampe sulla testa all’altezza delle orecchie. Un biscotto ben in vista la convinceva a tirare su la testa e farsi mettere le goccioline nelle orecchie.

    Ora si puliscono gli occhi. Risdultato: seduta davanti a me. Prendevo cotone e acqua borica, mi inginocchiavo davanti a lei e poi: Chiudi! e lei chiudeva gli occhi e se li faceva pulire.

    Dov’è la mia canina? Ooooh non la vedo…. dov’è la mia canina? anche se era lì davanti a me… risultato: abbaiava, saltellava, mi si parava davanti prendendomi a capocciate come a dire: ma guarda che sei grulla forte eh! o non mi vedi? Poi esclamavo allegrissima: eccolaaaaaaaaaaaa e grandi chicche e carezze mentre la sua coda impazziva.

    Somministrazione di medicine, a parte quelle mescolate alla pappa: pasticca nascosta nel palmo di una mano chiusa a pugno, poi con entrambe le mani chiuse a pugno che facevo roteare davanti al suo muso canterellando: mano mano ròta… quale è piena e quale è vuota? al che le mani si fermavano e lei col tartufone indovinava sempre dove era la pillola. Bravaaaaaaaaaaaa e slurp…. la medicina veniva ingurgitata. E io mi sentivo una vera e propria ingannatrice di canina.

    Ehi! Dove vai? detto con tono secco se rientrate in casa bagnate non si fermava per farsi asciugare. Al che tornava subito e si faceva asciugare. Occhei! allora si rimuoveva verso dove voleva.

    • Ps: Lisabetta ma sei toscana?

      Mano rota!!! Azz non ci avevo pensato!

      Comunque per me è un dramma pulirla con le salviette (non ne ho ancora trovate che NON profumino 🙁 ) o mettergli le goccioline nelle orecchie ancora non ci sono riuscita a modo e gliele devo ri-mettere O_O

      • Toscanissima… 😉 fiorentina.
        Quei cenci gialli di tessuto simil pile non mi pare profumino e asciugano abbastanza bene, solo che ce ne vuole un sacco e una sporta…

        • Grazie del suggerimento! Io uso la simil pelle per lavarla, però vedo di provare pure quelle, ritagliandole a mo’ di pezza, per l’igiene intima 😉

          Ps: ieri sera è seguita lotta/magia per mettere le goccioline nell’orecchio… Al momento ho perso .\/. ma spero prima o poi di capire il meccanismo .\/. (e magari mi faccio aiutare ;P ).

  69. A casa mia ci sono anche i comandi che io comincio e il pappagallo ( si chiama Kiki) finisce.

    Io : “Kalììììììì !!!!!”
    Kiki:”Vieniiiiii!!!!!Vieni, vieni !!!”

    Io :”Amadeuuuuuuuusssss!!!!”
    Kiki:” Alloraaaaaaaaaaa!!!!!”

    Io:” E Alloraaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!??????????????”
    Kiki : “Baaaaastaaaaaa!!!!”

    Io :” Su esci/entra, bravo/brava su su……”
    Kiki : “Dai, dai dai !!!!”

    Io :” FILA VIA CHE HO APPENA LAVATO !!!!!!!!”
    Kiki :” Via via via!!! viaaaa !!!!!”

    E’ uno spasso davvero 🙂

  70. “SputasubitoilpiedediMiky” Miky è mio nipote, odiatissimo da Butch che tenta sempre di stramazzarlo al suolo prendendogli il piede…
    Risultato: immediato rilascio del piede e faccia da “prima o poi questo lo stendo e me lo mangio…”

    Comando usato da mia mamma, Sciuramaria in perfetto standard che se ci fossero le expo delle Sciuremaria diventerebbe best of breed, “Dovedeviandareeeeeee?” usato quando deve lavare i pavimenti e il povero Butch deve stare sul balcone ad aspettare che asciughino…
    Risultato: il cane sconsolato se ne va sul balcone e guarda dentro dalla finestra con aria moooooolto triste

  71. Comando “le chiavi”.
    Si dà sulla soglia della porta prima di uscire e chiudersela dietro.
    Il cane si ferma immediatamente e attende pazientemente mentre si ravana dentro la borsa per accertarsi della presenza delle suddette.

    “lascia stare il gatto” produce una sorta di ferma (in piedi ma alle volte seduto).
    Se il gatto sta fermo a sua volta, il cane cade in trance e sta fermo per molto tempo (una volta ho verificato 15 minuti di orologio).
    A gatto fermo, ormai il cane esegue anche senza comando, alle volte.
    Una volta il gatto è riuscito a dare lo stesso comando al cane, con un sonoro brontolio: il cane si è seduto ed è rimasto fermo a lungo.

    Comando “amici”. Il cane desiste dal cacciare gli estranei dal nostro territorio. Ma esprime il proprio disaccordo più o meno sonoramente.

    “BRUTTO!!! GUARDA COSA HAI FATTO”. Il cane va in uno dei suoi angoli, molto offeso. Rimane offeso per qualche mezz’ora.

    “Guarda chi c’è”. Il cane annusa e guarda in giro fino a trovare la persona o il cane che conosce.

  72. potrei aggiungere il “MA ANCHE NO?!”, comando utilissimo quando il cane si prepara a combinarne una delle sue, soprattutto quando si tratta di andare a fregare la palla/bastone/pigna/buca a un altro cane.. il “TERRA! …MA TERRA TUTTO!” utile per far capire al cane che il mezzo-terra o il mezzo-seduto non valgono ai fini del compimento dell’esercizio richiesto. poi c’è il classico “SETTACCHIAPPO!!!”, in risposta al quale il cane inizia a scappare per tutto il parco con aria felicissima, visto che tu lo rincorri come un perfetto idiota, possibilmente anche agitando le braccia e strillando “FERMOOOOOOOOO!!! FERMOOOOOOOOOOOOO!!!”. il “NON ROMPERE”, sinonimo di fila a cuccia e smettila di pedinarmi per casa, accolto di solito con uno sbuffo e un posizionarsi sulla cuccia rigorosamente faccia al muro (“sono offeso. tanto offeso!”). concludo con un praticissimo “TIVEDOOOOOO!!!” (particolare enfasi sulle OOOO finali), quando ha deciso di pedinare la gatta (o qualsiasi altro cane che non meriti di stare nel suo personalissimo spazio vitale, deciso da lui medesimo, ovviamente) per pizzicare i garretti. 🙂

  73. Il generico “HEY!” che comprende una gamma che va dal no, al non ci provare, al fermati, al basta, al esci…. il cane obbedisce, ma ti fa la faccia da cane ENPA e tu ti senti una merdaccia, ma lui sa che subito dopo o si prende le coccole o un bocconcino.

    Il setter di mio papà con un suono tipo quello di Cesar Millan (sschht, boh, non so come trascriverlo), si mette a cercare, ovunque si trovi. Il che mi ci fa un sacco ridere quando pensiamo come rimarrebbe il suddetto personaggio vedendo il nostro cane all’opera.

    Ah, e poi c’è lo “scendidaltavolo”, perché lui ama riposarsi, ogni tanto, sui tavoli, però dopo ha paura di scendere, così alla fine lo “scendidaltavolo” si trasforma in un “minchiaquantopesilaprossimavoltamangidimenooimpariascenderedasolo”.
    Segue seduta dal fisioterapista per me.

  74. A parte il “sedutissima!” (alla piccola, per evitare che mi zompi in testa quando metto giù la ciotola) e il “terra vera” (quando simulano e non poggiano la pancia), qui abbiamo il comando “SPASULA!” (spazzola), vai sul balcone e predisponiti al martirio. Poi “HEP!” che vuol dire: sputa subito quella merdina che hai in bocca; generalmente seguito da “HEPPALA’!!”: sputa subito quella merdina che hai in bocca sennò te corco.

    • hahahaha!!! io pure “sedutissima” e “terra tutta”, o anche “seduta bene” quando si mette poco signorina seduta a gambe aperte molto poco elegante… però subito capisce e si mette bene a posto, faccia verso di me da: “ma che rompiballe.. contenta ora?!?”

  75. Aggiungerei il famoso “Cosahodettoio??”, da sfoderare dopo una fila di “Seduto” o “Terra” o simili bellamente ignorati dal peloso. Per qualche misterioso motivo la bestiaccia esegue subito impeccabilmente il comando (forse colto nell’orgoglio?), per poi continuare dopo un attimo a fare quello che stava facendo prima con un clamoroso fumetto “Non sono mica tonto, mi sto facendo i cazzi miei” sulla capoccia. 🙂

  76. Comando: HOUDINI.
    Dal famoso illusionista di inizio ‘900 Harry Houdini, esperto in fughe impossibili.
    Contesto: è l’ora di beccarsi una passata di salviette umidificate prima di andare a letto.
    Risultato: come da premessa Yanez svanisce nell’aria in un nanosecondo per ritrovarlo solitamente incastrato dietro il divano. La magia dura poco perchè passata la paura e la salvietta Yanez si esibisce in un olimpionico resta in attesa del meritato rinforzo.

  77. …sarebbe bello anche un articolo di comandi da impartire alla sciuramaria, quando si vive con essa.
    Per esempio, a mia madre, quando e’ in fase di “rilascio compulsivo di bocconcini fuori pasto”, impartisco il comando “bastachemelafaidiventareobesa!”. Il risultato e’ alterno, ho ricevuto anche risposte del tipo :”ormai glel’ho promesso, glielo devo dare per forza!”.

  78. aggiungo un comando utile per la convivenza cane-gatto:

    “lascialastareimmediatamente!” comando impartito quando il cane sta giocando in maniera troppo fisica col gatto. Risultato: pausa di gioco. Con un gatto tranquillo puo’ equivalere anche all’interruzione totale, con gatta stronza (ad esempio, la mia), il gioco ricomincia un attimo dopo con una micidiale zampata ad unghie protese sul culo del cane.

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