mercoledì 17 Settembre 2025

Un cucciolo con il cane anziano: buona o cattiva idea?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

cucciolanzian3di VALERIA ROSSI – “Il mio cane comincia ad avere una certa età e vorrei prendere un cucciolo per fargli compagnia. Ma lui lo accetterà?”.
E’ una domanda che mi sento porre spessissimo in questa forma, anche se penso che la domanda potrebbe essere formulata più spesso così: “Il mio cane è anziano, potrebbe andarsene da un momento all’altro, ho paura di soffrire tanto da non trovare più il coraggio di prenderne un altro e quindi vorrei portarmi avanti e prenderlo fin d’ora. Ma l’altro sarà contento o la riterrà un’offesa personale?”.
Ovviamente non ci sarebbe niente di male a confessare la vera motivazione che ci fa venire gli attacchi di cucciolite acuta quando il cane di casa comincia a mostrare i segni dell’età… ma quasi immancabilmente la cosa viene posta in quell’altro modo, e cioè come un “pensiero gentile” verso il cane anziano.
Bene: se davvero qualcuno pensa che lui sia felice di ritrovarsi un cucciolo per casa, e/o che magari la presenza di un cucciolo gli dia nuovo smalto ed energie… allora sappia che è una pia illusione.
In nove casi su dieci, il primo cane vedrà l’arrivo del secondo come una vera e propria “invasione di campo” da parte di un intruso. E se troverà nuove energie, le impiegherà tutte per cercare di liberarsene.
Solo i cani molto, ma molto socievoli ed amichevoli possono prendere bene questo avvenimento che scombussola i loro ritmi e le loro routine, per tacer del fatto che il primo cane avrà anche un certo timore di venire scalzato dal suo ruolo sociale.
Quindi, se qualcuno pensa realmente di prendere un secondo cane per fare un favore al primo, gli rispondo che in linea di massima non è una grande idea (può esserlo in casi particolari, per esempio se il cane è sempre vissuto in coppia, ma il suo amico di sempre  non c’è più. Allora il vuoto emotivo può essere colmato inserendo un cucciolo nuovo).
Se invece le vere motivazioni sono altre (da quella che ho ipotizzato sopra all’altro comunissimo – e comprensibilissimo – desiderio di avere di nuovo qualcuno che abbia voglia di giocare, di  correre, di fare sport; oppure al desiderio di adottare, magari, un cucciolo in difficoltà che ci ha particolarmente colpito), allora vediamo alcuni dei problemi a cui si potrebbe andare incontro.

a) La “gelosia”
Ci sarà, sempre e comunque, almeno per i primi tempi. Che si tratti di vera e propria gelosia intesa in senso umano (ovvero come “timore di perdere la persona amata”) è tutto da stabilire… ma il risultato è sicuramente lo stesso: uno stato di ansia e tensione che può anche sfociare in risentimento e quindi aggressività. Abbiamo già parlato ampiamente in questo articolo del sentimento canino che può essere tranquillamente chiamato “gelosia”, quindi evito di ripetere le stesse cose: mi raccomando invece di badare molto ai due punti essenziali, ovvero il cambiamento di abitudini/routine (che per il cane sono un vero e proprio affronto) e lo status sociale del primo cane, che va confermato in ogni occasione possibile. Ricordo anche il recente esperimento (Friederike Range et al., Università di Vienna) che ha dimostrato come i cani accettino malvolentieri i trattamenti iniqui (un gruppo di cani che dava spontaneamente la zampa ha smesso di farlo quando alcuni di essi sono stati premiati ed altri no).

b) Problemi specifici del cane anziano
Teniamo presente che un cane molto anziano, così come il suo corrispettivo umano, qualche magagnetta probabilmente ce l’avrà: un po’ di artrosi, una vista non più efficiente al cento per cento… magari niente di particolarmente eclatante, piccoli problemini di cui noi neppure ci accorgiamo. Ma se il cane ha magari un pochino di fastidio alle zampe o alla schiena, e se il nuovo cucciolo gli zompa entusiasticamente addosso colpendolo proprio dove gli fa male, il minimo è che si becchi una sonora ringhiata. Se noi corriamo a sgridare il cane anziano pensando che sia solo “geloso”, facciamo un doppio danno: a) perché il cane penserà che vogliamo imporgli di subire gli assalti (per lui dolorosi) del cucciolo; b) perché stiamo prendendo le parti dell’ultimo arrivato e quindi facciamo pensare al primo che vogliamo scalzarlo dalla sua posizione gerarchica. Quello che invece bisognerà fare sarà insegnare al cucciolo – che come tale è una spugna pronta ad imparare qualsiasi cosa – che è severamente vietato saltare addosso all’altro cane e che ci sono modi più gentili di giocare.

c) Il cane “sostitutivo” in un’attività sportiva
Se abbiamo preso il nuovo cucciolo perché vogliamo proseguire la stessa attività (sportiva o utilitaristica che sia) che facevamo con l’altro cane, ricordiamo che sarebbe per lui un affronto veramente imperdonabile quello di “pensionarlo” e di non portarlo neppure più al campo. Questo viene considerato un affronto indipendentemente dal fatto che arrivi o no un nuovo cucciolo, perché un cane che sente di aver perso il suo ruolo all’interno del suo branco è un cane che si ritiene già “morto” e che perde ogni volontà di vivere: ma se viene addirittura “scalzato” da un nuovo cane, la sensazione è doppiamente dolorosa per lui. Quindi, che “ce la faccia ancora” o meno, il primo cane andrà comunque portato a lavorare o a fare sport: quantomeno andrà caricato in macchina anche lui, andrà portato al campo e ci si dovrà lavorare per qualche minuto, ovviamente senza impegnarlo troppo fisicamente da dandogli sempre l’impressione che il suo lavoro sia fondamentale per noi. POI potremo dedicarci al cucciolo nuovo. Chi pensasse di “fare un favore” al primo cane lasciandolo a casa sappia che ho visto cani quasi sul punto di morire – di pura e semplice vecchiaia – recuperare mesi o addirittura anni di vita quando il loro proprietario ha ricominciato a portarli al campo: magari a fare cose semplicissime e tranquillissime – una pista, qualche passaggio di agility senza salti, qualche lancio di disco a breve distanza e rasoterra… – ma dandogli comunque l’impressione che si lavorasse ancora insieme.Lasciare il cane anziano a casa e uscire solo col cucciolo ottiene invece l’effetto contrario: il cane si “lascia andare” e la sua vita si accorcia.

d) L’incontro anziano-cucciolo
Un errore molto comune che gli umani fanno quando prendono un secondo cane è quello di piazzarlo direttamente in casa: così il primo cane si sente a rischio di “scalzamento gerarchico” e vede il nuovo arrivato come un bieco invasore. Proprio pochi giorni fa una lettrice mi raccontava che il cane di sua mamma è sempre estremamente amichevole con tutti, e che per questo motivo, avendo lei preso un cucciolo, ha pensato che non ci fossero problemi a portarlo direttamente in casa di sua madre. E infatti… il cane della mamma ha cercato di mangiarselo. Gli incontri vanno sempre programmati con molta cura e devono sempre avvenire in campo neutro: in questo modo l’approccio sarà naturale, senza che il primo cane debba preoccuparsi di nulla… e una volta che avrà fatto conoscenza e amicizia (e che avrà preso probabilmente il cucciolo sotto la sua guida e protezione, perché è questo che fa un cane equilibrato quando incontra un cucciolo) sarà più facile dargli l’impressione di essere stato “lui” a portarsi a casa il nuovo amichetto, anziché fargliela vivere come una nostra imposizione. Ricordiamo, però, che un incontro positivo in campo neutro non azzera tutti i problemi: ciò che abbiamo detto ai punti precedenti vale ugualmente, una volta che saremo tutti a casa.

e) Possessività/difesa del cucciolo
Alcuni cani, che sono sempre stati equilibrati ed amichevoli con tutti, possono diventare aggressivi verso i loro simili, e a volte verso gli umani, quando gli si affianca un cucciolo. E’ normale, perché ritengono di doverlo difendere: attenzione, però, a non rinforzare questi comportamenti arrivando fino alla possessività, perché potrebbe diventare difficile da gestire (succede anche con i bambini umani: si comincia intenerendosi – “guarda che amore, lo difende…” – e si finisce con qualcuno in ospedale perché ha fatto una carezza al bambino).

f) Possessività/difesa degli oggetti
E’ altamente probabile che il cane anziano difenda a spada tratta (e anche in modo abbastanza rude) la sua ciotola – anche da vuota! – i suoi giochi, i suoi spazi.
Se è un cane equilibrato (e non mi dite che non lo sapete! Se è anziano significa che ha vissuto con voi per una decina d’anni… quindi avete avuto tutto il tempo per capirlo!), l’anziano non ferirà mai seriamente un cucciolo: quindi lasciate che si arrangino. Il piccolo imparerà l’educazione e le cose si risolveranno da sole in breve tempo.
In caso di comportamento davvero aggressivo, ovviamente, dovrete intervenire (il comportamento “davvero aggressivo” dovrete capirlo osservando l’adulto: non basta che il cucciolo si metta a strillare come un’aquila per dedurne che sia stato attaccato con violenza, perché gli strilli li fanno anche solo davanti alle normalissime “sceneggiate” canine in cui non viene torto loro un pelo): ma non dovrete MAI sgridare l’adulto, bensì il cucciolo. E’ stato lui a comportarsi male, andando a ravanare dove non era autorizzato a farlo.

cucciolanzian1In generale: personalmente ritengo che un nuovo cucciolo possa essere inserito senza troppi problemi in casa di un cane anziano, sì, ma non vecchissimo. Se il primo è davvero molto avanti con gli anni, specie se ha qualche acciacco, forse è meglio aspettare per non stravolgere le sue abitudini e i suoi ritmi e per evitare che il cucciolo gli causi fastidio o addirittura dolore fisico.
Se abbiamo proprio “bisogno” di inserire un nuovo cane (per esigenze nostre, e non del “vecchietto”), allora bisognerà muoversi con una certa cautela, innanzitutto scegliendo – quando è possibile – un cucciolo che non sia proprio una macchina da guerra, cosicché si limitino le possibilità di “assalti al treno”.
Certo, se si tratta di prendere un secondo cane da compagnia, c’è ampia scelta: se invece abbiamo bisogno di un cane sportivo o da lavoro, allora le razze possibili andranno scelte in funzione di questa attività ed è probabile che la “macchina da guerra” ci tocchi per forza.
In questo caso tutto dipenderà dall’educazione che sapremo impartire al nuovo arrivato, ricordando che i cuccioli devono giocare, ma che il cane anziano non deve essere necessariamente la vittima di questa esigenza. Il cucciolo potrà (anzi, dovrà) giocare con noi e anche con altri cani (se facciamo attività cinofile, al campo ne troveremo finché vogliamo), mentre in casa dovrà imparare a rispettare le esigenze del cane più anziano.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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24 Commenti

  1. salve, noi abbiamo un bovaro del bernese di 8 anni appena compiuti. abbiamo intenzione di prenderne un altro, non per rimpiazzarlo (sperando vivi ancora 3/4 anni) ma per far si che il “vecchio” insegni al cucciolo. è un cane molto buono ma timido, che ha avuto esperienze poco piacevoli con un labrador e con un pastore tedesco quando era cucciolotto (è stato morso un paio di volte). notiamo che con cuccioli o adulti di quelle razze non vuole avere niente a che fare. il nostro timore è che questo si estenda anche ad altre razze. la nostra intenzione, come da lei riportato nell’articolo, è di farglielo conoscere possibilmente un paio di volte (o più) prima di portarlo in casa . non intendiamo assolutamente stravolgerne le abitudini, e per noi il suo benessere è una priorità (in caso non accettasse il cucciolo in questi incontri rinunceremo senza problemi). vorremmo chiederle se ha dei consigli da darci a riguardo.
    grazie mille in anticipo!

  2. La mia corso di un anno ha aggredito il nuovo cucciolo arrivato di 3 mesi, l ha aggredito davvero con cattiveria noi ci siamo molto spaventati al momento pensavamo proprio che l aveva uccisa invece solo qualche graffio però non è facile per niente “inserire” un nuovo cucciolo.. Lei perché, il corso, è davvero gelosissima dei suoi giochi del cibo e perfino di noi.. La causa scatenante è stata un osso comunque ..

  3. Ciao…bello l’articolo lo trovo utilissimo !!!Arrivo al dunque; ho un meticcio (incrociato con un corso) femmina di 7 anni, molto coccolata e un poco viziata (a mio parere la trovo abbastanza equilibrata), ho deciso di prendere al canile un cucciolo (maschio) che diventerà una futura taglia media, ma quasi tutti me lo sconsigliano per incompatibilità di età… so che avrò difficoltà nell’inserimento, ma ci tenevo.
    Volevo un tuo/vostro parere.Grazie

  4. E se la situazione è invertita? L’allevatrice mi ha proposto l’adozione del padre della mia, tranquillo “pensionato”, per evitargli la competizione con l’altro maschio in allevamento. La mia è giovane ed esuberante, potrebbe rendergli difficile l’inserimento in casa?

  5. Salve
    ho letto il suo interessantissimo articolo su internet per l’introduzione di un nuovo cucciolo con un cane anziano.
    Io
    avevo due cani che sono cresciuti insieme, un barboncino e un meticcio
    di taglia piccola. Putroppo il mese scorso è morto il barboncino all’età
    di 13 anni e mezzo. Ora c’è l’altro cagnolino meticcio di 14 anni e
    mezzo che da quando il suo amico non c’è più si è attaccato a noi più di
    prima. Abbiamo notato, specialmente dopo un paio di settimane dalla
    scomparsa dell’altro cane che in casa è più tranquillo passa molto tempo
    a cuccia o a dormire sul tappetto o a venire a cercarci e si è
    attaccato molto a noi. Pare sia invecchiato “velocemente”. Oggi per
    esempio siamo stati via mezza giornata e per la prima volta è stato a
    casa solo solo senza di noi e l’altro cagnolino e al nostro ritorno ci
    ha fatto moltissime feste e si è messo a giocare con noi (cosa che non
    ha fatto prima).
    Stavamo pensando di prendere un cucciolo
    (sempre un barboncino). Non sappiamo però come lui la prenderebbe se
    come nuovo compagno oppure come fonte di stress da cacciare. Una
    settimana fa abbiamo provato con un cane del vicino di 6 mesi maschio
    uno yorrkshire e lui ringhiava lo scalzava e “scocciato” andava a
    cuccia. Come pensa accoglierà una nuovo cagnolino? Nel caso sarebbe
    meglio maschio o femmina?

    Grazie in anticipo dei consigli
    Cordiali saluti

  6. Salve innanzitutto la ringrazio perché il suo articolo mi sarà di grande aiuto…
    Io ho un boxer vecchiotto di 13 anni è una femminuccia
    Ieri ho dovuto prendee un cucciolo di 3 mesi femmina Taglia piccola per evitarle il canile assicurato…..
    Volevo chiedere in che modo posso far interagire il mio cagnolone molto molto ma molto pigro con un cucciolo così pimpante ?
    Faccio svariati tentativi ma la nonna non se ne importa proprio…. Aggredisce solo alle volte ed il cucciolo scappa per la paura forte

  7. Ciao Francesca,
    ho appena visto e letto il tuo articolo in quanto sto avendo problemi con l inserimento di una cucciola femmina con 2 cani maschi.
    Io ho 2 cani di taglia medio piccola di 13 e 14 anni (un barboncino e un meticcio) che sono a casa insieme da sempre praticamente. 10 giorni fa abbiamo preso una cucciola perché (dato che un cane a casa dei vicini giocava con il cucciolo loro e si divertiva) pensavamo che così si tirassero hn po’ fuori e giocassero insieme. Invece no; all inizio un cagnolino le ringhiava e l altro l annusava. Poi entrambi si sono messi con il piede di guerra nei suoi confronti ringhiando quando si avvicinava o addirittura uno scappando. Abbiamo provato una sera all inizio a farli dormire in 3 cucce separate ma lei cercando la vicinanza degli altri cani e volendo giocare con loro voleva andare nelle loro (che sono una accanto all altra) allora mi ritrovavo il cane più anziano da me io portavo la cucciola nella sua cuccia e chiamavo l altro cane nella sua, dopo 5 minuti stessa scena allora abbiamo deciso di farla dormire in stanza con me. Oggi dopo una settimana abbiamo provato a farla dormire con loro in 3 cucce vicine ma da soli in sala (senza porte aperte ma con controlli ogni tanto durante la sera/notte) stessa storia lei va nella cuccia degli altri cani e troviamo uno dei 2 cani anziani fuori dalla sua cuccia. Durante il giorno lei vuole giocare con gli altri cani o saltandolgi su con le zampine o correndo verso di loro quando si muovono… ma gli altri o ringhiano o abbaiano o se ne vanno (solo uno pare vagamente sopportare la cucciola). Abbiamo provato a fare le carezze ai 2 cani per dire di stare bravi e accettarla quando ringhiavano o quando vedevamo che la cucciola le stava andando vicino ed erano sull attenti. Non funzionava allora abbiamo sgridato i cani che ringhiavano con pacche o dicendogli brutto o simili (ho letto ora l articolo che non si dovrebbe fare ma troppk tardi). Un cane pare vagamente accettarla prima ringhiava sempre e scappava con la coda tra le zampe impaurito ora o è indifferente o si sposta quando arriva o ringhia (molto meno spesso di prima). L altro niente da fare sempre sull attenti pronto a ringhiare quando si avvicina e niente segni di pace.
    la cucciola è veramente agitata continua a giocare e non capisce le ringhiate dei cani e continua ad andare verso di loro.
    Quando la sgridiamo noi la cucciola (pacche sul sedere sul nasino…) e la spostiamo da una cuccia alla sua non capisce che la stiamo sgridando e vuole ancora giocare.
    Siamo arrivato ad un punto che pensiamo di dare via la nuova entrata trovarle una nuova famiglia! Ovviamente mi dispiacerebbe molto però è l unica soluzione che abbiamo trovato per fare stare in pace sia i 2 cani che lei.
    Hai qualche soluzione o consgilio prezioso che possa evitare questa soluzione estrema?
    Grazie in anticipo

    • Ciao Valeria,
      scusa se ho sbagliato il tuo nome nel post precedente, ero un po’ scombussolata da questa situazione.
      In ogni caso aggiungo che un cane (quello che scappa o ringhia ma molto poco) è molto bonaccione va vicino a tutti i cani e non ringhia praticamente mai con nessun cane o persona che sia. L’altro cane invece non è cattivo anzi però con i cani maschi in giro fa un po’ l’attaccabrighe.

      Grazie di tutto in anticipo .

    • Sì: smetterla di mettervi in mezzo (intanto fate solo guai! 🙂 ) e lasciare tempo al tempo. I cani che vivono insieme trovano SEMPRE un modus vivendi accettabile, quando arriva un nuovo cucciolo. Ringhiando cercano solo di spiegarle che non deve rompere eccessivamente le scatole: se lei non la capisce, prima o poi si beccherà un morso e la capirà (non muore, non preoccupatevi). Devono solo imparare a convivere, ma ci vuole un po’ di tempo: dieci giorni sono troppo pochi.

  8. 😀
    a mia sorella la “cucciolite acuta” è venuta quando la bulletta aveva 6 mesi, poi ci son state delle ricadute a intervalli regolari, come la malaria, l’ultima pochi giorni fa.
    La sua idea è che quando una sarà anziana, insegnerà alla cucciola tutto quel che c’è da sapere sullo strano mondo degli umani, senza bisogno di ripetere la “faticosa” educazione a tappe forzate che si è dovuto fare con lei, un bouledogue francese, perciò un cane notoriamente sciuramariesco, di quelli che non solo ci godono ad essere viziati, ma che se non lo fai rischi di crescere un cane non equilibrato 😉 (infatti, anche se sei il più incompetente dei proprietari di cani, al massimo avrai un piccolo cane stronzetto che ti fa scattare sull’attenti, non certo un pericoloso asociale mordace e litigioso, per quello non ha proprio l’indole).
    Alla domanda: “un secondo cane? e chi te lo tiene quando sei via?” risponde: “ovviamente tu!”
    segue gesto dell’ombrello di mammà e sguardo da Dogo Argentino Incazzoso che incenerisce all’istante la cucciolite, almeno fino alla prossima ricaduta (tipo: la prossima volta che incontriamo un cucciolo di bouledogue)

    • Io sto avendo un esperienza devastante, ho preso un cucciolo di Corso e il mio meticcione di pastore di 11 anni tenta di montarlo sessualmente dalla mattina alla sera…..ho una certa esperienza ma questa volta sono messo a dura prova, praticamente il cucciolo non ha scampo ininterrottamente, lo devo sottrarre dalle angherie del pastore completamente coperto di bava……..Datemi una dritta sono disperato!

      • Non c’è niente di sessuale: il cane anziano gli sta solo spiegando che in quella casa il “boss” è lui. E’ una monta da dominanza, che dovrebbe aver fine una volta che il meticcione si sarà convinto che il cucciolo gli riconosce la superiorità gerarchica. Tu non lo sottrarre, altrimenti ricomincerà daccapo tutte le sante volte. Anzi, tu preoccupati solo di far capire al cane più anziano che nessuno vuole scalzarlo dal suo ruolo, che il più importante è lui, che il cucciolo non è lì per prendere il suo posto. Di solito queste situazioni si risolvono in qualche giorno…se gli umani non fanno troppi errori!

  9. Recentemente ho avuto modo di valutare un’altra possibilità oltre alle 6 che ha analizzato Valeria. Una famiglia innamorata pazza del suo pastore tedesco anziano si è fatta convincere (…) a prendere un cucciolo di boxer. Tutto bene finché il PT non è venuto a mancare, il boxer ha perso il suo punto di riferimento (le padrone avevano capito fin da subito che il carattere esuberante del boxer non faceva per loro, dunque l’avevano completamente affidato all’altro cane) e rimasto da solo, ha cominciato a fare un po’ lo spavaldo (ringhiava quando si avvicinavano alla ciotola, etc.). Poi un giorno la padrona ha fatto per prendergli l’osso e lui le ha misurato un morso. Da quell’occasione lei se l’è fatta addosso e ha iniziato a pensare che fosse aggressivo. In realtà non lo era affatto, era un cane super giocherellone che aveva una gran voglia di esprimersi e necessitava solo di un po’ di educazione e di un punto di riferimento. Il problema è che l’avevano preso pensando che fosse un pupazzo o una damina da compagnia, senza aver minimamente valutato il suo carattere e i suoi bisogni, decisamente diversi da quelli del PT.

  10. Io ho avuto un’esperienza un pò diversa. Ho un jack russel femmina di 13 anni e due anni fa i miei vicini si sono presi un bastardino maschio che piano piano è diventato il mio (lo hanno preso come giocattolo per i bambini senza rendersi conto che non era un pesce rosso ma un essere ben più complesso) insomma è stata una scelta diciamo obbligata… Bè il mio cane anziano, straviziato, che ancora oggi passeggia per chilometri ma ovviamente non è più “il ghepardo de na vorda” ha insegnato al cucciolo (un vero terremoto di diseducazione e insicurezza) ogni cosa. Tra l’altro era un cucciolo piccolissimo probabilmente tolto troppo presto alla madre, insomma faceva veramente pena… Non so se tutte queste cose il mio cane le abbia “sentite”, fatto sta che non è mai stato geloso o cattivo con il piccoletto. Io ho solo adottato alcuni accorgimenti del tipo: coccolare e carezzare di più la vecchietta, dargli più attenzioni all’inizio della convivenza e farla mangiare rigorosamente per prima. Oggi siamo proprio un bel trio… Però se fossero stati dello stesso sesso non so se le cose sarebbero andate allo stesso modo…

  11. e quando già da anni vivono insieme, e poi per forza di cose uno dei due diventa vecchio e l’altro non ancora? è possibile che si stravolga qualcosa nelle gerarchie? che diventi difficile la convivenza?

  12. quando mi fanno quella domanda, rispondo di prendere un cane adulto. NON un cucciolone esuberante, ma proprio adulto. di sesso opposto a quello che c’è in casa – se il primo è un brontolone con i cani dello stesso sesso – o di sesso uguale a condizione che il nuovo arrivo sia ben ben testato o appartenga a quelle numerose razze o incroci o meticci100% sociali con tutti i cani. Un po’ di riguardo nell’inserimento, magari con l’aiuto di un esperto. Insomma.. NO cucciolo, si coppia 🙂

    • Non sono d’accordo, io avevo un vecchio malinois e 4 gatti ed ho inserito senza problemi una cucciolotta di rott, i gatti ovviamente dettano legge e i cani hanno socializzato divinamente. Defunto il malinois ho preso un’altra femmina, una bernese, e in contemporanea una gattina. Definiti i limiti di convivenza tra gatti la cagnona ha adottato entrambi i cuccioli, nel frattempo ho anche stallato dei cani, grandi e piccoli, senza problemi.
      Bisogna conoscere bene il proprio cane per sapere come approcciarsi, non esiste una vera e propria regola, il vademecum è ottimo ma alla fine tutto dipende dagli animali, dal carattere del singolo e dalla dedizione con cui sono stati cresciuti e socializzati.

    • Credo che non sia una questione di anzianità. Credo che a prescindere dall’anzianità l’articolo mette in evidenza i problemi che possono sorgere tra un cane che vive praticamente da sempre in un determinato contesto familiare (a prescindere dalla sua età) la cui routine e posizione sociale potrebbero venire stravolte dall’arrivo di un nuovo cane. Quindi credo che tra un soggetto giovane di 2 anni e un cane anziano non vi siano molte differenze. Suppongo che valgano comunque i consigli espressi nell’articolo.

  13. Ciao Valeria, articolo che capita a fagiolo, volevo proprio scriverti per un parere, lo faccio qui 🙂
    I miei vicini di casa avevano due meticcetti vecchietti, Leo e Bunny. Tre settimane fa Bunny è morta così han deciso di prenderne subito un altro. Un cuccioletto, femmina, di solo un mese e mezzo (di cucciolata trovata nel cassonetto, svezzata a mano dalle volontarie e dati via prima possibile), di nome Nefer. Fortunatamente la cucciola è in ottima salute. Cio che ha lasciato perplessi i padroni è che il cane anziano, Leo, non l’ha accolta felice e festoso come si aspettavano. Loro si aspettavano giochi e corse, figurati, invece il vecchietto si limita a starsene a dormicchiare sul divano e quando Nefer cerca di interagire con lui andando a leccarlo lui le ringhia e, cito, “fa come per morderla, però non la morde nè, fa solo il gesto”.
    E chiedono a me perchè. Cioè, a me, sciuramaria al primo cane. Però che vuoi, vedono Nala e pensano che io sia chissà che genio della cinofilia.

    Quindi io chiedo a te 🙂 Conoscendo Leo e avendolo visto con la cucciola, per quel poco che ne capisco, io non ho visto aggressività. Credo che semplicemente lui stia insegnando alla piccola a rispettare il suo spazio ed il suo riposo. E’ plausibile no? A loro ho avanzato questa ipotesi, consigliando comunque di monitorare la situazione. Ora gli porterò anche questo tuo articolo 🙂

    Come chicca sciuramariesca c’è stata la risposta del vicino, quando gli ho detto “forse Leo sta insegnando a Nefer” lui mi ha risposto “ma non credo proprio… Leo non ha mai imparato niente di niente”

  14. Due anni fa mio figlio porto’ a casa un cucciolo di golden (Artu’) all’epoca il mio yorkie aveva gia’ 11 anni e mezzo, il primo incontro fu approntato alla massima indifferenza, Teo lo annuso’ un poco e poi si discosto’ (forse pensava “tanto tra un po’ va via”), invece Artu’ era un nuovo membro della famiglia e Teo dovette obtorto collo farsene una ragione, il cucciolo cresceva in fretta ed era piu’ grande e massiccio di lui, ma Teo e’ un terrier e non ci mise molto a spiegare le regole della casa al nuovo arrivato.
    Tuttora il comandante e’ lui, e’ lui che va per primo alla ciotola e beve, l’altro aspetta pazientemente dietro e lui che non gli permette di entrare nella nostra camera(dove e’ anche la sua cuccia), gli si piazza davanti ringhiando e Artu’ non s’azzarda, unica eccezione se piove forte e tuona, allora lo fa entrare ed addirittura gli permette di stargli sdraiato vicino(sa che il golden ha paura dei temporali), passato tutto lo caccia via immediatamente.
    Resta il problema della gelosia, entrambi sono gelosi l’uno dell’altro, chiamo uno e subito l’altro arriva, al rientro si fiondano a chi deve essere coccolato per primo, io per 5 minuti l’ignoro entrambi poi seguo la loro gerarchia, una carezza prima a Teo e dopo ad Artu’.
    Questa e’ la mia esperienza in merito.

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