di VALERIA ROSSI – Ho appena risposto su Facebook a un’amica che, sotto al mio stato in cui scherzavo sul fatto che le mie cagne facessero le matte mentre io stavo poco bene infischiandosene delle mie suppliche, commentava così: “… è consolatorio sapere che anche per te con le “belvette” non proprio tutto funziona magicamente. Talvolta il libero arbitrio dei pelosi prende inesorabilmente il sopravvento”.
Be’, non è proprio così: qui prende il sopravvento perché glielo lascio prendere! E mi sembra opportuno scrivere qualcosa sull’argomento anche qui, perché è vero che in casa mia, da quando è arrivata Samba, c’è un notevolissimo casino e che in molti casi (facciamo pure tutti…) ne farei volentieri a meno: però “lascio fare”.
E non perché non sia in grado di evitarlo, ma perché evitarlo significherebbe tarpare le ali all’iniziativa, al divertimento, al “libero arbitrio”, appunto, delle mie cagne. E questo mi darebbe molto più fastidio del casino di cui sopra.
Ne scrivo perché vorrei che fosse ben chiaro a tutti: i cuccioli fanno casino di default. E lo fanno perché sono cuccioli. Punto.
Se poi in casa c’è un altro cane – anche un cane come la Bisturi, che mai in vita sua si era sognata, prima d’ora, di fare il minimo danno o di dare il minimo disturbo – c’è il serissimo rischio che venga coinvolto nei giochi e che quindi collabori al macello generale… ma anche in questo caso, io lascio fare.
Volutamente.
Intervengo soltanto se si rischiano danni veri e propri: per esempio, un paio di giorni fa, quando le due fanciulle si sono messe a giocare al tira-molla e ho scoperto che l’oggetto del contendere era una mia scarpa appena comprata, ho tirato un NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! che presumo abbia paralizzato tutto il palazzo.
Se però giocano con il loro peluche, lo fanno finire nella ciotola dell’acqua e poi mi spantegano acqua per tutta la stanza… allora asciugo e taccio, perché il gioco era lecito.
So benissimo che chi, su Facebook, mi consiglia di “andare da un bravo addestratore” sta scherzando… però mi sembra giusto spiegare che:
a) i miei racconti dell’orrore sono a loro volta scherzosi: o meglio, è tutto vero, ma non è vero che io sia ogni giorno sul punto di suicidarmi. In realtà mi diverto quasi quanto loro (quasi);
b) l’unico modo per evitare il casino sarebbe quello di tarpare le ali alla curiosità, alla voglia di esplorare e anche all’impulso di rosicchiare e mordere tutto che fa parte dell'”essere cuccioli”. E tutto questo io non voglio tarparlo, perché sono profondamente convinta che un cucciolo debba fare il cucciolo.
Con l’adulto le cose vanno diversamente, mi sembra superfluo dirlo: ma al cucciolo va lasciato davvero più “libero arbitrio” possibile perché ha bisogno di sperimentare, di provare, di imparare a vivere.
A noi umani tocca pulire, risistemare, in qualche caso ricomprare (stamattina andrò a ricomprarmi le casse del PC, mangiate ieri a colazione: però finora – a parte un paio di ciabatte – i fili delle casse sono state le uniche “vittime” che mi costringeranno ad un esborso di euro, perché tutto il resto delle cose che ritengo non rosicchiabili l’ho tolto di mezzo: oltre a pulire e risistemare, bisogna anche cercare di prevenire);
c) l’educazione del cucciolo deve cominciare subito, appena entra in casa: quando parlo di “libertà” non intendo certo “libertà assoluta di fare tutto quello che gli pare”.
Le regole ci vogliono… ma vanno date progressivamente, “spiegando” e non “imponendo”, tenendo sempre presente che non si può punire un cucciolo per qualcosa che non sa e/o che non ha capito. E per capire ci vuole tempo.
Dipende molto anche dalla razza e dal singolo soggetto, sia chiaro (i cani non sono tutti uguali… l’ho forse già detto qualche miliardo di volte?): ma un cucciolo di taglia medio grande e con un caratterino bello tosto – che nel mio caso, peraltro, ho scelto volutamente – fa casino almeno fino ai quattro mesi.
E l’unico modo per evitarlo sarebbe quello di inibire i suoi comportamenti spontanei, cosa che ritengo assolutamente “nazista”, come ho scritto appunto su FB.
Non si può, se non in minima parte, “regolare” l’attività di un cucciolo di due-tre mesi: o lo lasci fare, ponendo semplicemente dei paletti oltre i quali non si deve andare, oppure lo chiudi, lo spegni, lo “zombizzi” a forza di chiedergli autocontrolli e autodeterminazioni che in realtà non possono ancora esistere a questa età.
Queste righe le scrivo non solo per spiegare i miei “racconti del terrore” su FB e anche su TPIC, nella serie “Caro Diario”: le scrivo anche perché mi arrivano molto spesso email o telefonate di persone che si dichiarano davvero “disperate” – e talora sono sul punto di rinunciare al cane – solo perché il loro cucciolo fa il cucciolo.
Spesso vengono anche completamente travisate le reali intenzioni del cane: i cuccioli di due mesi che azzannano le caviglie vengono definiti “aggressivi” (e per questo ringraziamo anche la stampa nazionale, eh…), mentre quelli che rosicchiano sedie e divani lo farebbero “per dispetto”. Una lettrice, qualche settimana fa, è arrivata a scrivermi che il suo cane “sicuramente la odiava”, perché glielo “faceva apposta” ad attaccarsi con voluttà al tappeto costosissimo “nonostante gli dica NO! tutte le volte” (il fatto che il cucciolo potesse non avere idea di cosa significasse NO! non le ha neppure attraversato la mente).
Il punto, insomma, è sempre lo stesso: prima di prendere un cane bisogna sapere esattamente a cosa si va incontro.
Sempre e comunque, ma ancor più quando si tratta di cuccioli.
Ci si deve informare, ci si deve acculturare, si devono avere le idee ben chiare su quello che potrà combinare lui e su quello che siamo disposti a sopportare noi.
Perché se hai un cucciolo casinista e ti diverti, allora averlo è un’esperienza unica e irripetibile: se invece ti disperi per ogni marachella che combina, allora diventa un incubo.
Insomma: se l’idea di una pipì in casa o di un tappeto rosicchiato ci manda davvero nel panico, se la frase “mo’ mi suicido” non è scherzosa ma rischia di diventare vera… allora NON si deve prendere un cucciolo.
Il mondo è pieno di cani adulti e già perfettamente educati che cercano casa: i canili sono pieni, ma anche i “rescue” sono pieni, e poi c’è la possibilità di adottare una fattrice o uno stallone a fine carriera (come ho fatto io con la Bisturi e prima ancora con Bolo).
Non solo non ci ha ordinato il medico di prendere un cane: non ci ha neppure ordinato di prendere per forza un cucciolo. Se lo vogliamo, dobbiamo sapere ciò che ci aspetta: e dobbiamo anche sapere, almeno per come la vedo io, che non è giusto e non è rispettoso verso il cane prenderlo e poi pretendere di imbrigliare la sua espressività, né con le buone (che peraltro funzionano pochissimo, se parliamo di piccoletti di due mesi) né tantomeno con le cattive.
Non possiamo pretendere che un cucciolino si comporti da cane perfettamente educato e civile, così come non pretenderemmo mai che un bambino di due anni stesse seduto compito e silenzioso ad ascoltare una conferenza. Solo che se il bambino si mette a piangere e strillare, pensiamo “vabbe’, è un bambino”: se invece il cucciolo si mette a rosicchiare la sedia, allora “ci fa i dispetti” o “ci odia”.
Ma anche no! Rosicchia la sedia perché è un cucciolo!
E noi dovremo spiegargli, certo, che la cosa non ci è gradita: dovremo insegnargli cosa significa NO! (lui non lo sa ancora: ricordiamoci che non parla italiano), dovremo distrarlo e “dirottarlo” verso oggetti leciti… ma ci vuole il suo tempo.
Anche per la pipì fuori casa ci vuole un po’ di tempo: ma se siamo disposti a cambiare pannolini ai figli per più di un anno, non si vede perché dovrebbe sembrarci tanto drammatico pulire qualche pipì dal pavimento per qualche settimana.
Insomma, prima di prendere un cucciolo cerchiamo di sapere esattamente che cos’è un cucciolo: e non lasciamoci intortare né dall’allevatore, né dal volontario che magari, pur di rifilarcelo, ci raccontano che “sarà buonissimo e non darà alcun fastidio”: perché non può assolutamente essere vero.
Certo, ci si arriverà, se sapremo educarlo: ma per educarlo ci vuole tempo e non si devono bruciare le tappe, se non si vuole inibire il cane.
Chi poi è incappato nel cucciolo super-bravo, super-tranquillo e capace di chiedere di uscire dopo due giorni… be’, lo invidio! Ma soltanto se il cucciolo è “spontaneamente” così: se non è stato represso e se non gli è stato tolto il suo libero arbitrio cucciolesco.
Ci sono anche bambini tranquillissimi: beati i genitori. A me sono toccati sia un figlio, sia millemila cuccioli decisamente più sul casinaro. Però, a pensarci bene, non è che provi poi tutta ‘sta invidia… perché sono abbastanza certa di essermi divertita molto di più io.
sono daccordo ma diciamo, avendo il giardino che “il libero arbitrio” glie lo faccio sfogare fuori… ecco… su oggetti di poca rilevanza…
Fantastico articolo, Valeria, e hai perfettamente ragione! Io però ehm…pur ricordando con grande gioia i primi divertentissimi anni con la mia cucciola di San Bernardo, sono molto contenta che ora sia adulta e in casa prevalentemente dorma (tranne quando è a caccia di cibo perchè secondo lei non ha mangiato abbastanza): e non so se ho sbagliato, ma dopo una settimana di giochi sfrenati con i gatti, a tipo tre mesi e mezzo, dopo che si stava tirando addosso il televisore e ha mancato per un pelo la lampada franata giù dalla libreria a causa di un colpo di sedere un pò maldestro, bè, in casa le ho chiuso un angolo del soggiorno con un cancello e lì stava. Poteva vedere tutto e tutti da lì, ma non combinare guai. Per quello c’era il giardino, che comunque a un certo punto ho dovuto dividere e dedicarne a lei un pezzo solo perchè mangiava a man bassa tronchi su tronchi, procurandosi infiammazioni gastrointestinali. Insomma, forse con un cane di taglia gigante, che le gambe di un tavolo non è che se le rosicchia, le mangia proprio (infatti a un certo punto mi sono ritrovata con un tavolo a tre gambe) qualche eccezione nel libero arbitrio è lecito farla…o no?
Scusate riprendo, ho fatto una assicurazione per eventuali danni , ma sia io che i vicini sorridono .anche se cerco di farlo stare tranquillo ma non sono affatto dell’idea di darlglibd de i farmaci ne di farlo castrare
Anche il mio peloso abbaia a chi passa sotto casa , abbaia ai ciclisti e ai chi corre , per ogni questione ho fatto una
Penso che i cani raggiungano la maturità caratteriale verso i 2 anni. Prima di allora sono in continuo fermento. E’ un periodo gioioso per loro e forse un po meno per noi. Almeno per me non sempre lo è stato; la loro curiosità, energia, vivacità è stancante e da adito a preoccupazioni come quando una mia cucciolona recise la spina dal cavo elettrico di una lampada scaldante installata nel locale box-canile. Fortunatamente la spina non era inserita nella presa a muro. Parlandone poi con un tecnico elettricista, ci disse che comunque una scarica elettrica, prima che si attivasse il salvavita, l’avrebbe inevitabilmente colpita anche perché l’umidità (come appunto l’interno della bocca di un cane) amplifica l’effetto.
Si certo sul richiamo e sul resta concordo, è per il loro bene e l’ideale sarebbe che lo facessero sempre. Però a volte sembra davvero impossibile ottenerlo, non dico sempre ovviamente ma in certe situazioni dove se il cane ad esempio ha un predatorio elevato non c’è molto che si possa fare per essere più interessanti ad esempio di un bel ratto che corre o un uccello che svolazza … La palla solitamente consigliata in questo casi per canalizzare le sue attenzioni e con cui in assenza di prede ama giocare potrebbe non essere minimamente degnata di uno sguardo…. Che fare allora? Non è mica semplice.
Per come la vedo io, un cucciolo dura poco e bisogna goderselo fino in fondo e finché si può.
Stefania Berna, sono d’accordo entro certi limiti… nel senso, cioè, che se uno si prende un volpino e poi pretende che non abbai MAI… be’, significa che ha sbagliato clamorosamente cane :-). Però il cane che ti sta a 20 metri perché “è fatto così”… be’, quello non mi convince. Credo che qualsiasi cane, se bene educato e correttamente addestrato (ovvero, dal mio punto di vista, facendolo divertire!), possa imparare a fare una buona condotta, così come qualsiasi cane può avere un buon richiamo e un buon “resta”. Insomma, libero arbitrio per gli adulti, per come la vedo io, significa che devono avere anche i loro spazi, i momenti in cui possono fare “i cani” e basta… ma nel momento in cui gli chiedo una cosa, il cane la deve fare. Anche perché spesso capita che gliela chieda per il suo bene (come nel caso del richiamo).
Stefania Berna, sono d’accordo entro certi limiti… nel senso, cioè, che se uno si prende un volpino e poi pretende che non abbai MAI… be’, significa che ha sbagliato clamorosamente cane :-). Però il cane che ti sta a 20 metri perché “è fatto così”… be’, quello non mi convince. Credo che qualsiasi cane, se bene educato e correttamente addestrato (ovvero, dal mio punto di vista, facendolo divertire!), possa imparare a fare una buona condotta, così come qualsiasi cane può avere un buon richiamo e un buon “resta”. Insomma, libero arbitrio per gli adulti, per come la vedo io, significa che devono avere anche i loro spazi, i momenti in cui possono fare “i cani” e basta… ma nel momento in cui gli chiedo una cosa, il cane la deve fare. Anche perché spesso capita che gliela chieda per il suo bene (come nel caso del richiamo).
Sono felicissima di aver ispirato l’articolo. Concordo con quanto dice l’articolo, se si pretendesse rigore assoluto da un cucciolo sarebbe “maltrattamento”. I cuccioli mordicchiano, corrono, saltano chi più chi meno. Vanno educati da subito ma anche compresi, sono cuccioli. Fermo restando che un cane adulto educato è ciò a cui si dovrebbe sempre puntare, io credo che un po’ di libero arbitrio vada lasciato anche ai più grandicelli; certo per i proprietari è molto più comodo e facile gestire un cane che funziona come una macchinetta, ma è giusto che sia così? Il rispetto delle regole sempre e comunque, la sicurezza e la responsabilità dei proprietari doverosa. Però quanto tu dicevi giustamente sul fatto che i cuccioli non sono tutti uguali è una sacrosanta verità, e lo stesso vale per gli adulti. Ogni cane presenta caratteristiche sue proprie, sopratutto quando si ha a che fare con i meticci. Alcune razze sono certamente più “malleabili” di altre. Il pensare delle persone comuni (mi riferisco a tanti commenti che sento dalla gente) è invece purtroppo quello di credere che un cane che abbaia o è più testardo di un altro sia automaticamente un cane maleducato. A volte può essere davvero così, ma non è affatto scontato. Il patrimonio genetico determina indiscutibilmente il carattere di ogni vivente e quindi anche dei cani ed educarli non significa farne dei peluches con radiocomando. In troppi lo vorrebbero vedi i vari Cesar Millan della situazione e lo schieramento di seguaci più o meno competenti che lo emulano ed utilizzano ogni mezzo per “piegare” anche i più ostinati. Però quando il suddetto signor Millan va a scegliere un cucciolo per il suo branco lo sceglie molto bene, prende già quello più tranquillotto e con la codina tra le gambe. Ma che fatica si farà mai ad educare un canetto già remissivo di suo? Quello che voglio dire, per fare un esempio esplicativo, è che ci sono cani che senza il guinzaglio seguono al piede per “natura”, cani che lo imparano in fretta, cani che forse lo impareranno dopo molto tempo e cani che manco se li incolli con l’attac, perché a loro piace starti a 20 metri, non perché ti odiano ma perché vogliono un po’ di autonomia canina. (con questi ultimi meglio abitare vicino a un bel bosco).
Quante volte ho pianto abbracciando i resti dilaniati delle mie piante del giardino, quando i miei canetti erano cuccioli. Ora invece…
Continuano a genocidarmele ;_;
Oggi presa di corrente con tutti i cavi. Belli i miei cuccioloni…
infatti io da quando ho le bimbe non ho più preso cuccioli proprio perché richiedono quel qualcosa in più rispetto ad un cane adulto sia per gestirlo che per educarlo che per la vivacità ma proprio per questo è cucciolo.
comunque il diario è una cosa spassosissima fantatstico davvero!!!
ciao Valeria ho bisogno di aiuto e se tu potessi darmelo anche solo con un consiglio,te ne sarei grata. Ho due cani,un pincher e un maltese ,di 4 e 3 anni,presi entrambi dal canile ed entrambi con alle spalle situazioni di maltrattamenti. il maltese e’ piu’ equilibrato,ma il pincher e’ un disastro.E’ aggressivo con chiunque nn conosca,nn ha mai morso nessuno(tranne una volta la postina ebete che ha infilato la mano tra le sbarre del cancello,mentre lei era li che abbaiava come una matta).con le persone che vede frequentemente e’ dolcissima e con noi nn ne parliamo.abbaia se suona il campanello,se sente qualcuno avvicinarsi al cancello,ma abbaia di gioia anche quando noi rientriamo a casa,insomma abbaia e abbaia sempre.per peggiorare le cose ,anche il maltese si accoda e le fa compagnia,quindi ti lascio immaginare che concerto!L’ho portata da due comportamentalisti differenti..senza successo!b il mio vet le ha dato dei farmaci per farla calmare,ma io nn glieli do perche la rimbambiscono e basta… i miei vicini,tolleranti per un po’,adesso cominciano a sottolineare spesso questo problema… secondo te c’e’ qualcosa che posso fare per tranquillizzarla un po ‘ ? grazie anticipatamenteRossella Sozzo
Rossella, questi problemi si risolvono con un buon addestramento: però devi trovare qualcuno davvero BRAVO…
Sono fortunata ad avere una canina di quasi 11 mesi, che mi ha fatto passare di tutto e di più quando aveva 2 o 3 mesi. Mi sono divertita a fare qualsiasi cosa con lei…. e penso che non smetterò mai! 🙂
comunque sono dell’idea che niente come un cucciolo per casa può insegnarti l’importanza di mettere a posto le tue cose e non lasciarle in giro 😀 se ho imparato perfino io…
Quando ho un cucciolo per casa (come ora) accetto visite solo se avvertita con largo anticipo.
Che mi serve per raccogliere il consueto casino in giro per casa che consiste in:
infiniti coriandoli di cartone (qualsiasi confezione/scatola/quotidiano finisce tra le fauci del
coccodrillo prima di finire nella stufa, accuratamente sminuzzata), informi ammassi di plastica
(che una volta erano bottiglie), pezzi di stracci (qualsiasi indumento/asciugamano ecc.
viene riciclato, per esempio tagliato a strisce e annodato per farne un gioco da tira e molla
o da masticare) per non parlare della legna sbavata e masticata.
Ma una volta passata la scopa (una pala di roba al giorno circa) sfido chiunque a trovare un danno
sui mobili. Bisogna dare delle alternative con cui sfogarsi, non impedire loro di giocare.
ciao Valeria,mi chiamo Rossella e ho letto x caso la tua pubblicazione su facebook.Io amo tanto i miei amici pelosi,ho un gatto e due cani di quattrro e tre anni.Li ho presi in canile e vengono entrambi da situazioni di maltrattamento.sono parte integrante della ns famiglia e ormai viviamo in loro funzione.le uscite e le vacanze si fanno se loro possono venire con noi…anche la mia casa e sempre sottosopra! all’interno della ns casa va tutto bene,sono due cani fantastici,ma (e qui chiedo un tuo gentile parere…)soprattutto uno,mi da problemi quando incontriamo gente che nn conosce…abbaia in modo sconsiderato e l’altro lo segue a manetta! Abbaia e abbaia,ad ogni rumore strano,ad ogni poveretto che semplicemente e suo malgrado,passa vicino alla ns casa. E abbaia quando torniamo a casa(di felicita’!!),ma in modo veramente irruente.L?ho portata da due comportamentalista differenti,ma con nessun miglioramento.A me nn creano problemi,ma i miei vicini nn sono proprio cosi contenti….anche solo il suono del campanello li fa partire a bomba!!! avresti qualche consiglio da darmi? il mio vet mi ha dato dei farmaci x farla stare tranquilla,masi stordisce troppo e nn mi va di ridurla a cane ebete solo per avere un cane “soprammobile,per cui nn glieli do.ti ringrazio anticipatamente.
Sign. Valeria a me piacciono da morire i suoi racconti del terrore e credo che abbia sue cani stupendi!!!! Una sua fan mi definisco….
I primi giorni col mio Leopoldo (bassethound) di poco più di 2 mesi non facevo altro che ripetergli:”Ma quando crescerai??”. Poi una sera sono rimasta ad osservarlo mentre dormiva beato dopo una giornata interminabile di pipì, mordicchiamenti e gioco sfrenato, e mi è spuntata la lacrimuccia pensando che in effetti è una fase importante che poi mi mancherà, anche perchè, come te, anche io mi diverto tantissimo!! Grazie!!
Pienamente d’accordo con tutto e di cuccioli ne ho avuti quattro in sei anni. Nessuno mi ha obbligato, ma mi sono divertita tanto e al diavolo se ho dovuto pulire e risistemare ogni volta piccoli guai 🙂
Anch’io ero convinta che i cani non facessero “dispetti”, ma con il mio “cucciolo” che ha ormai 10 mesi, comincio a ricredermi.
Capisce BENISSIMO cosa vuol dire “NO”, e lo rispetta la maggior parte delle volte, mentre altre volte no. Mi spiego meglio: le ciabatte. Se sto seduta, o meglio stravaccata sul divano, le ciabatte le lascio a terra. Lui non le degna di uno sguardo, perchè a furia di “NO”, ha capito che non voglio che le tocchi. Se però in quel momento vuole qualcosa (qualsiasi cosa: uscire, giocare, avere un po’ di attenzione), allora ne prende una in bocca e scappa scodinzolando. Ottiene quello che vuole, perchè io lo rincorro e passiamo un bel po’ a correre intorno al tavolo della cucina. Per chi la vede da fuori questa scena deve essere comicissima.
Insomma. Il “NO” l’ha capito, ma fa lo stesso quello che non voglio che faccia. In effetti non è un dispetto, ma una richiesta di attenzioni, che riesce sempre. Ma cosa posso fare? Non posso comprare un paio di ciabatte al giorno… forse sarà meglio che in casa vada in giro a piedi nudi…
Ma se non lo rincorre cosa succede? Ti mastica la ciabatta? Io proverei una volta a non rincorrerlo, per vedere cosa fa, magari per lo esperimento potresti usare un paio di vecchie ciabatte, così se le mastica non è un problema. Una opzione sarebbe cambiare posto alle ciabatte, ma il rischio è che a quel punto lui cerchi di tirare la tua attenzione in un’altro modo.
Comunque ti capisco benissimo, ho un incrocio Pointer che il primo anno mi ha fatto impazzire, se da una parte ha imparato ancora prima dei 2 mesi a chiedere di uscire per i bisogni, avrà fatto la pipì in casa quattro o cinque volte, dall’altro canto, dai 45 giorni fino ai 4 mesi la mia preghiera era: “fretta questi dentini da latte, ti prego”, ok, cambiata dentatura, diminuiti rosicchiamenti e soprattutto gli squarci sulla carne dei padroni, pensai: finalmente un po’ di pace…. nooooo, iniziò la adolescenza, che incubo. Sai, glielo dice no, lo fa, glielo dice si, non lo fa… insomma un vero adolescente.
Ora che ha 13 mesi posso dire che nonostante tutte le mie più infauste previsioni è venuto su neanche tanto male. Quindi Liliana, forza e coraggio, il più è fatto, anche se sembra impossibile vedrai che si darà una calmata.
anche a me e’ successo da quando e’ entrata la biondina nella nostra vita distrugge e morde tutto ed e’ una bellissima chihuahua, ne ho tre, lei coinvolge e stravolge tutto con allegria con vitalita’ e facendoci ridere a crepapelle; chiaro e’ lo stop a certe cose che possono metterle in pericolo, ma la mia casa e’ allegra disordinata dai vari giochi dalle traversine “uccise” a suon di tira e molla e tanto altro, ma c’e’ allegria coccole giochi passeggiate, non cambierei di una virgola nulla 😀
Tre chihuahua? Wow, auguri!! Il bello dei piccoletti è che non arrivano neanche alla carta igienica. Il mio in compenso ha devastato tutti i peluches di mio figlio – ogni tanto vediamo l’enorme cane giallo dell’Ikea che va in giro per casa da solo…con Sif che lo tira da sotto. Sono finite le pisciatine (ormai è un ragazzo grande di un anno e mezzo) ma tanto i pavimenti, vabbè, non siamo troppo fiscali. E la cera…c’era XD (Belle le cane di Valeria!!! …e pure le gatte)
Vale, posso stamparlo e distribuirlo ai miei “clienti” umani? te l’ho già detto ma….te lo ridico che spesso stampo i tuoi articoli e li distribuisco insieme col bigliettino col link di TPC) : non ce la faccio più! ….. “bello ma mi fa i bisogni in casa……” “bello ma non sa andare al guinzaglio”…. “bene… ma si è mangiato una tenda…..” “peccato che mi faccia le buche in giardino ” . E poi scopri : che lo portano “fuori” 1 volta (ma anche no) al giorno, che il cane è un o tipo Terrier, che il cane non ha l’ombra di un giocattolo, ma SOPRATUTTO scopri ( il 90% delle volte) che il cane è un cucciolo o un cucciolone……….. Vale, sei un mito ! ma come stai tu? spero ti sia rimessa….. adesso esco coi “matti” Ake vuole andare a trovare la “sua” lepre……… 😉 <3 <3 a Bisturi e Samba…..
Io a dire il vero, ora che ho due cagne educate e tranquille, invidio quei mesi di caos assoluto nel quale ti precipita l’arrivo di un cucciolo. Non che non si possa continuare a fare baldoria anche con due cagne adulte…
però c’è quel qualcosa in più in un cucciolo che poi si rimpiange per tutta la vita!
brava hai ragione!!!io ho adottato due labrador rescue in pensione sono con me da tre anni!!!
Riderò tutto oggi al pensiero della foto “era un pacchetto di sigarette” XD!
com’è cresciuta la “piccoletta”! da una foto sembra quasi grande come la Bisturi 🙂 mi trovo pienamente d’accordo con l’articolo. ricordo quando la mia canessa (eh eh, ormai mi piace il termine) era cucciola. certe volte, è vero, ho pensato ‘chi me l’ha fatto fare’ quando, subito dopo aver bevuto faceva pipì come se avesse un tubo unico. che poi pipì, era un lago, non una pisciatina 🙂 anche noi tutte scarpe e i detersivi e altre cose del genere le mettevamo al sicuro e se ce le dimenticavamo per terra per forza dell’abitudine, amen, erano da buttare. se la coglievamo sul fatto scattava il NO! che come hai scritto tu inizialmente non capiscono. mi guardava scodinzolando come dire ‘beh, le scarpe erano buonissime da rosicchiare’ 🙂
…”Il mondo è pieno di cani adulti e già perfettamente educati che cercano casa: i canili sono pieni, ma anche i “rescue” sono pieni, e poi c’è la possibilità di adottare una fattrice o uno stallone a fine carriera (come ho fatto io con la Bisturi e prima ancora con Bolo)….”
Ehm…Valeria… glielo spieghi tu per favore alla clc “novenne” a fine carriera che ho improvvidamente accolto in casa che è una cana adulta e perfettamente educata….e che quindi deve smettere di fare le incursioni tipo raid aereo su ogni cosa commestibile che trova in casa??? Sono un pò stufa di trovarmela con le zampe sul tavolo/cucina e le fauci nel piatto ogni volta che giro gli occhi…!!
Il mio Truzzotamarro non le fa ‘ste cose….
Ovviamente sto scherzando…so benissimo cosa ho fatto (e quel che non so/sapevo lo sto imparando divertendomi) ma la frase della ex-fattrice perfettamente educata che non combina guai mi ha fatto subito apparire in testa il film di quello che sta succedendo in casa nostra da qualche giorno…
Super-coccole alle canesse… e una carrettata di auguri per te!
Alt! Hai una CLC! I CLC maturano dopo i 4 anni di età e dagli otto in poi regrediscono allo stato di cuccioli… quindi, nulla da fare 😉 😉 😀 😀 XD XD
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Buongiorno, leggo sempre i tuoi articoli, ma questo l’ho trovato particolarmente bello e mi ha fatto scendere qualche lacrimuccia. Esattamente un anno fa incontro una cucciola abbandonata in condizioni pietose e decido di adottarla, da quel momento è iniziato il caos. Premetto che già avevo un altro cane, un incrocio tra un golden ed un maremmano, un cane di quelli tranquilli, non mi ha mai distrutto nulla, insomma il cane che sognano tutti! Quando i due si sono incontrati hanno distrutto di tutto, il mio giardino era pieno di buche e le piante preferivano suicidarsi anzichè farsi strappare a morsi, ma loro erano felici (io di meno) e mi piaceva vederli così. Purtroppo un mese fa il mio piccolo terremoto è volata sul ponte ed ora tutto quel casino mi manca! Quindi gioite delle marachelle dei vostri amici, le cose si possono sempre ricomprare!
Bellissimo articolo!! Ogni giorno realizzo sempre delle cose che sembrano così scontate quando le leggo, ma in realtà non lo sono per niente!!
Avendo in progetto di prender un cucciolo il prossimo anno, articolo utilissimo! Effettivamente non l’avevo mai vista con questi occhi, ma ragionandoci è più che logico! Sgridare un cucciolo che fa pipì o ch rosicchia qualcosa è come sgridare un bimbo che la fa nel pannolino e mette in bocca il telecomando!
C’è qualche articolo che parla di come insegnare il significato del “no” al cucciolo?
Mi stra-piace!
Ecco, questo articolo un po’ mi rincuora. Avevo paura di essere un po’troppo permissiva con la nostra pelosa di 3 mesi, ma evidentemente il mio discorso non è sbagliatissimo. A parte i NO legittimi cerco di lasciare libera la cucciola di comportarsi da cucciola. Se fa pipì, pace. Se mordicchia le sedie può farlo, il resto di “valore” è stato invece spostato lontano dalla sua presa. I fiori sono stati corcondati dalla rete e non dovrebbe arrivarci. Se si mangia il rotolo di carta igienica, come sta facendo in questo preciso momento, raccoglierò i pezzetti di carta in giro x casa. Non capisco perché ai bambini si possa perdonare davvero di tutto (ed alcuni si sa che sono davvero tremendi) perché tanto-so-bambini, e non si riesca ad applicare il concetto a dei cuccioli. Grazie Valeria!
🙂
🙂