di FABIANA BUONCUORE – L’articolo di qualche settimana fa fa sul lasciare i cani liberi in città ha suscitato numerose polemiche, una discreta parte delle quali reclamava a gran voce un mondo di cani liberi da questo attrezzo opprimente e denaturalizzante lungo appena un metro e mezzo: il guinzaglio.
I fautori del “cane libero e felice” esprimevano diversi concetti secondo i quali i cani andrebbero sempre lasciati liberi di interagire senza la limitazione del guinzaglio.
Vediamo quindi perché alcuni pazzi si sono messi in testa di emettere leggi (e NON “opinioni contestabili”) che rovinano a tal punto il comportamento sociale del cane.
Le persone che hanno paura dei cani possono anche andare da un’altra parte o farsi curare.
Quindi passeggiare libero per il mondo è un diritto del cane, ma non dell’uomo, che se ha paura son fatti suoi e deve vivere relegato in casa. Perché, non so se l’avete pensato, ma se tutti i cani stessero liberi dal guinzaglio, chi ne ha paura non potrebbe nemmeno mettere il naso fuori, perché rischierebbe di incontrarne uno, magari un gioioso labrador retriever che ha deciso che lo ama tanto e deve saltargli sulle spalle e baciarlo in bocca.
Però, naturalmente, il problema è quell’idiota che ha paura, eh, non sono io che vado ad invadere i suoi spazi contro la sua volontà con il mio cane, che è buonissimo e non farebbe mai male a una mosca.
Il guinzaglio impedisce al cane di comportarsi naturalmente.
Vero, verissimo. Sono la prima a confermare che questo strumento altera tantissimo il comportamento naturale del cane. Peccato che il cane viva in un ambiente ed in una società che, per lui, naturali non sono più, e non da due, venti o duecento, ma da migliaia di anni.
Se vogliamo ritornare all’essere naturali, allora, per favore, trasferiamoci sulle palafitte, buttiamo via smartphones ed antibiotici e sentiamoci liberi di accoppiarci con la prima persona attraente che vediamo per la strada, o di colpirla in testa con una clava nel caso questa ci guardasse storto.
Che cosa è, poi, “naturale” per un cane? Lo sapevate che il cane è nato esclusivamente per la convivenza con l’uomo, e che il cane libero di interagire e relazionarsi esclusivamente coi suoi simili si chiama “lupo” e non cane? Ah, dite che è lo stesso e che il bagaglio comportamentale del cane rimarca quello del lupo? È vero, in effetti. Prendiamo ad esempio i branchi di lupi, allora.
All’interno di un branco si va d’accordo per il bene comune, per aumentare le probabilità di sopravvivenza. A volte ci si mena, qualche buchino ce lo si fa, ma poca roba. Si ritualizza, e tutti i problemi son risolti.
All’interno del branco, appunto. Se due lupi o due branchi di lupi concorrenti si incontrano, spesso è lotta all’ultimo sangue. Mors tua, vita mea.
Se il cane potesse esprimersi senza limitazioni, non ci sarebbero quasi mai risse, o se ci fossero si risolverebbero spontaneamente senza grossi danni.
Che bello! Peace and love! Forse chi ha espresso queste opinioni possiede un bel golden retriever od un beagle, magari perfettamente socializzato.
Peccato che per la strada non ci siano solo razze od incroci così disponibili alle interazioni ed alle ritualizzazioni sociali.
Io ho passeggiato per Torino, la grande città più vicina a me, e la realtà mi ha presentato davanti un numero impressionante di american staffordshire terriers o loro incroci, american pitbull terriers più o meno puri (dalle nostre parti la razza non è riconosciuta, i pochi allevatori seri importano ed allevano cani con pedigree americani, mentre gli altri… incrociano a caso cani senza identità ufficiale), rottweiler, dogo argentini, dobermann, jack russell terriers… e via via si cala verso le razze meno diffuse.
Allevando rottweiler e bazzicando molossoidi (le ultime due razze dell’elenco sopra le ho conosciute, ma di meno) da un po’ di tempo, posso assicurarvi che molto spesso (ok, non sempre: so che ci sono le eccezioni e le ho anche viste con i miei occhi, ma sono appunto eccezioni. Io al momento sto riferendomi al comportamento generale) anche i soggetti meglio socializzati appartenenti a queste razze NON sono fatte per incontrarsi, rizzare il pelo, levare la coda e terminare l’incontro con ognuno dei due che si sgrulla e se ne va ad urinare sull’albero più vicino. I terrier, ed in particolare i terrier di tipo bull, sono selezionati per cercarla, la rissa (i primi con volpi, tassi e qualsiasi cosa si mostri aggressiva, meglio se da cinque a venti volte più grossa di loro; i secondi specificatamente con animali appartenenti alla loro stessa specie); e state certi che, vista la loro altissima combattività, se la rissa la troveranno, non si fermeranno dopo qualche ritualizzazione o qualche pizzicotto: la lotta in sé li fa sentire vivi e li gratifica, sono selezionati per questo e ce l’hanno nel sangue, e poco importa se il cane che hanno davanti si esibirà in un’infinita compilation di segnali di sottomissione o resa: andranno avanti fino alla fine.
Questi sono cani brutti e cattivi e che andrebbero relegati in qualche recinto di massima sicurezza in cascine sperdute lontano dalla civiltà? No, sono cani dolcissimi con le persone, molto legati al padrone, amanti dell’addestramento e del contatto fisico. Sono cani che, con la giusta socializzazione ed educazione, sapranno comportarsi egregiamente anche in contesto urbano, incontrando altri cani e continuando la passeggiata per i fatti loro, ma soprattutto grazie al fatto che saranno al guinzaglio e quindi a distanza di sicurezza dagli altri cani.
I rottweiler sono cani da difesa, non hanno nulla a che fare con i terrier di tipo bull essendo nati come bovari; sono però sempre molossoidi estremamente caratteriali, forse non proprio inclini a cercarsi la rissa, ma estremamente inclini ad accettarla e a non tirarsi indietro, della serie: “se mi reputi un gran figo e mi rispetti, faccio una pipì su un albero e ti ignoro. Se però drizzi anche solo UN pelo del dorso, sappi che mi offendo e potrei anche arrabbiarmi.” E come loro ce n’è tanti altri, generalmente di taglia grande e con un carattere poco disponibile.
Quindi, no: non viviamo in un mondo di cani da muta, le risse ci sono e non sempre si risolvono con un buco.
Guardate quante righe ho scritto, e ho parlato di pochissime tipologie canine; lo sapevate, però, che le razze sono più di trecento e che molte di esse sono di taglia molto piccola e possiedono una struttura estremamente fragile? Un chihuahua, un pinscher nano, un bolognese, hanno il diritto di stare senza guinzaglio esattamente come ne hanno l’amstaff ed il dogo argentino? Certo, peccato che poi la paletta igienica la userete per raccogliere quel che resta del vostro cagnolino, e non i suoi bisogni. Siamo abituati ad immaginare un litigio tra due cani di pari stazza, dal quale entrambi ne escono al limite con qualche buco, se non appartengono a razze particolarmente combattive. Ma alcune razze non possono essere compatibili nemmeno per giocare (i molossoidi giocano a spallate e spintoni: anche il più pacifico e socievole di essi ridurrebbe, solo giocando, un chihuahua a marmellata), immaginate cosa accadrebbe se litigassero.
E non comincio nemmeno l’argomento dei problemi comportamentali presenti in molti cani provenienti da un passato di randagismo, maltrattamento o mancata socializzazione (come spesso capita nei cani provenienti dal canile, che sono ampiamente diffusi nelle nostre città). Li voglio proprio vedere questi cani, lanciati allo sbaraglio liberi in mezzo agli altri.
Il mio cane è perfettamente addestrato e ha un richiamo impeccabile, quindi basterebbe un po’ di addestramento base a tutti per evitare i problemi.
A-ha, certo. Hai un border collie, un pastore tedesco o un rottweiler, giusto? Ma anche un pincopallino del Brumbakistan, per quanto mi riguarda. Peccato che i cani non siano tutti così propensi al rispondere prontamente al richiamo, per quanto ci lavori e ti impegni. Ci sono razze (o singoli soggetti!) che metteranno quasi sempre il proprio interesse di fronte a qualsiasi bocconcino o minaccia di percosse, qualsiasi sia il vostro metodo educativo. Ce l’hanno dentro, è un richiamo della foresta irresistibile. Una di queste circostanze è –guarda un po’– ad esempio, il terrier che va a rissare. Ma anche il meticcione festante magari un po’ capoccione, che sta correndo felice per andare a giocare con quel simpaticissimo pastore del caucaso.
Avete poi sentito parlare dei galgos salvati in Spagna? In molti fanno la difficile scelta di adottarne uno. I levrieri, già di loro, hanno un codice di comportamento un po’ tutto loro, che a volte le altre razze fraintendono o non comprendono del tutto. I galgos rescue sono levrieri che, in più, hanno un bel carico di problemi comportamentali. Sono sempre più diffusi, provate a guardarvi intorno. Se ne individuerete uno, noterete che indossa uno speciale collare, fatto apposta perché il levriero non se lo sfili. Questi cani possono generalmente (con le loro eccezioni anch’essi, per carità: ne ho conosciuta una che, proprio per via di un passato critico, rifiutava il contatto con qualsiasi elemento esterno e viveva incollata alla padrona anche senza guinzaglio) essere liberati esclusivamente in aree recintate e sicure, o i padroni non li riacchiappano più.
Sono casi eccezionali? Ho elencato poche razze che possono rappresentare solo una piccola percentuale della popolazione canina? Ho fatto esempi di risse poco probabili? Forse sì.
Ma queste razze ci sono, queste situazioni si verificano, fosse anche solo una volta su mille. Se io avessi un chihuahua, però, non vorrei essere quell’uno su mille. Se avessi il mio amstaff, dolcissimo con le persone, ma che so che non va d’accordo con gli altri cani, l’ultima cosa che vorrei sarebbe vivere in un mondo di cani liberi in cui il mio rischia costantemente di ammazzarne un altro.
Bravissima! A parte che io non potrei mai lasciare libero il mio incorcio beagle, che pensa solo a cacciare e appena individua qualcosa se ne frega altamente di me, del cibo, quindi il richiamo (per quanto adesso sia molto migliorato) non lo sente neppure.
Basti pensare che lo hanno trovato vagante per i colli della città e lo hanno poi portato all’associazione di cui sono volontaria per farlo adottare, l’ho tenuto per un pò in stallo e poi è rimasto con noi, sicuramente lo avranno perso!
Condivido in pieno il punto di vista di Fabiana. Credo che le paure e fobie delle persone vadano comprese e rispettate: se uno ha paura, ha paura punto, a prescindere dalla dimensione del cane.
Non credo che in città o comunque in luoghi popolosi il cane debba essere lasciato libero, infatti non lascerei mai il mio cane libero in mezzo alla strada.
Per fortuna abito in una località dove vi sono aree verdi “ufficiosamente” a disposizione dei cani, dove questi possono essere lasciati liberi in sicurezza. Tutti sanno che quelle sono zone con cani al pascolo e vi si recano solo persone con cani che non hanno problemi di socializzazione.
Non ci sono cani liberi attaccabrighe o con un alto predatorio perché i padroni sanno che sparirebbero nel bosco e non li rivedrebbero più o, se
fortunati, li rivedrebbero dopo ore ed ore angoscianti.
I gruppi di padroni si autoregolano in base alle esperienze, i cani che si vedono nelle diverse zone sono più o meno sempre gli stessi e fanno sempre le stesse cose: sono quelli che giocano fra loro e quelli che si danno una veloce annusatina e poi…. via ad annusare alberi ed esplorare sentieri!
Vi prego di non nominarmi nemmeno le aree cani: in una citta con 21.000 cani registrati all’anagrafe ci sono in totale 4 aree cani grandi come un fazzoletto e sporche come una latrina abbondantemente usata…
Qualche giorno fa portavo fuori il mio cane, dietro di noi arriva una tizia e la prima cosa che fa è mollare il cane. Non sto parlando di una strada con poco traffico ma di una strada dove passano regolarmente corrieri a tutta velocità, postini in moto ecc. ecc.
L’altro cane si fionda sul mio (che era a guinzaglio) che non gradisce e gli ringhia.
Al che invito la padrona a mettergli il guinzaglio e questa mi risponde che devo liberare subito il mio cane così non si fanno niente.
Eh certo che non si fanno niente, il mio cane pesa 48 kg e il suo arrivava forse a 20!!!!
Visto che le rispondo che il mio cane sarebbe restato a guinzaglio, perchè non era un posto adatto a liberarlo mi dice che non capisco niente e che lei il suo cane lo lascia libero e non ci pensa neanche a metterlo a guinzaglio.
Nel frattempo il cane si allontanava attraversando la strada allegramente, sordo a qualsiasi richiamo, se in quel momento fosse passato il solito corriere lo avrebbe messo sotto subito.
In questi casi come lo vorrei il patentino obbligatorio.
Miii… ma abiti qui in giro e non lo sapevo?Lo detto tempo fa e lo ripeto: quel che scarseggia oggi giorno è il buon senso. Cani che escono dallo sgambamento senza guinzaglio.. ( ma se sono stati liberi ore, che certa gente ci bivacca, che lo lasci di nuovo libero a fare? ) perchè tanto non scappano e vengono subitooooo al richiamo ( di ieri, però) e tu che cerchi disperatamente di metterti fra loro e la tua bestia,regolarmente guinzagliata, mentre i proprietari di dicono … ma sono buoniiii!! ( ti spiace se lascio che il mio controlli? del tuo gusto mica mi fido..) mentre tu rispondi ” azz, il mio non so, non l’ho ancora assaggiato” e quelli ti guardano pure male.
Ragà, chiariamo un concetto: il guinzaglio ci vuole di legge. Punto.
Bha, personalmente, anche se vedessi gente con il cane sciolto che sta a passo con il padrone, tranquillo, educato e tutto, la prima cosa che mi verrebbe in mente di dire è “ma lo lascia in giro libero?”.
Non per altro…A me personalmente i cani anche sciolti, non danno alcun fastidio, francamente..Però c’è gente che ha paura e bisogna considerare e rispettare anche loro. (Io ho paura dei ragni. Se posso, li sposto/struscio via con una scopa. Non voglio ucciderli, ma nemmeno voglio che mi si avvicinino. Uno che ha paura dei cani e se ne trova uno o più liberi in mezzo alla strada, non è che abbia scope o bastoni a portata di mano..Nel panico, potrebbe sempre calciarli o altro, provocando reazioni anche decisamente spiacevoli…)
Poi bisogna considerare anche automobili, moto, pericoli vari e of course, anche gli altri cani.
Magari il tuo cane libero è buono ed amichevole, ma magari il mio legato, potrebbe non esserlo e potrebbe voler mangiare il tuo.
Per dire..Giusto ieri mi è capitato di vedere questa ragazza/donna con due cagnolini (un pinscher ed una specie di chihuahua) piuttosto anzianotti che attraversavano la strada. Sciolti. I cani a circa tre/quattro metri dalla tipa.
Per un pelo, un’auto che stava andando ad una discreta velocità, non li ha messi sotto entrambi.
La tipa si è poi accorta, si è fermata in mezzo alla strada a gesticolare come un vigile, nella speranza che i due cani la raggiungessero.
Cioè…Se proprio il vuoi tenere sciolti, almeno stai attenta..
“Il mio cane è perfettamente addestrato e ha un richiamo impeccabile, quindi basterebbe un po’ di addestramento base a tutti per evitare i problemi”
Annuivo leggendolo.
Poi ho letto la frase successiva.
hahahhahahhahahah…. Io ho un pastore tedesco….
Bravissima! concordo in tutto! e sul finale (dato che sono ex mamma di un pitbull non proprio amante dei suoi simili maschi…se non come spuntino) ti faccio la OLA!!!
Si si si. Quoto alla grande! Passeggiare con il mio pinscher ora che ha compiuto l’anno di eta’ sarebbe impossibile in un ambiente privo di guinzagli. E’ diventato estremamente territoriale, complice forse il fatto che aldifuori della recinzione del nostro giardino passano tanti cani in passeggiata, gli stessi con i quali per strada ha giocato un sacco fino a pochi mesi fa e che la recinzione “trasforma” in acerrimi nemici contro i quali inveire.. Oggi abbiamo incontrato un pastore abruzzese, di poco piu’ anziano. Se non fossero stati entrambi legati temo che si sarebbe potuto verificare un vero guaio. Purtroppo mio malgrado ci siamo incrociati su una scala. Tiravano entrambi come pazzi e il pa per poco non si trainava dietro la proprietaria. Beh, una prossima volta tornerei subito indietro sui miei passi; ho sbagliato per inesperienza e fidandomi del fatto che quel cane che so essere stato super iper addestrato sarebbe stato maggiormente controllabile. Con il mio in materia devo lavorare davvero molto e temo di vedere sotto sotto un’indole tutt’altro che paciosa. Riscontro quotidianamente quanto ribadito nell’articolo e sottolineo il fatto che oltre alla caratterialita’ dei cani interviene l’inconsapevolezza delle proprie dimensioni ed e’ percio’ che quando siamo a spasso sono tutta attenta a vedere che il mio brigante non si rivolga abbaiando al cane corso piuttosto che al dobermann… Non ultimo per importanza vorrei inoltre ricordare quante volte purtroppo ai nostri cani vengano fatti avvicinare bambini senza un ragionevole controllo! Anche in questo caso collare e guinzaglio mi si rivelano indispensabili. Asso e’ molto socievole con umani e bambini ma qualche giorno fa uno di questi lo ha letteralmente sorpreso alle spalle: il cane ha avuto solo una reazione di soprassalto ma chi garantisce che sia sempre cosi’, anche crescendo.. ?? Sebbene anch’io cerchi di liberare il mio cane quanto piu’ possibile, personalmente ho trovato utilissimo e sicuro il collare largo “da levriero” al quale mi affido ormai da tempo con sicurezza dopo aver visto per due volte il mio Asso arretrare per sgusciare letteralmente e liberarsi dal collare tradizionale (viviamo in citta’ e il pericolo che mi sfuggisse anche se solo per pochi metri era elevatissimo). Tutto cio’ premesso guardo anch’io con ammirazione il passaggio di certi binomi cane/umano che sembrano procedere all’unisono, legati da guinzagli invisibili ma direi che la casistica e’ davvero di rara frequenza e trovo altamente verosimile ritenere che qualche variabile possa intervenire a “rompere le file” andando a configurare situazioni di rischio…
Laura Morone
Brava Fabiana, concordo in pieno.Mi viene il nervoso quando, col mio Labrador da 40 chili al guinzaglio ,devo fare salti mortali per evitare microcani isterici lasciati liberi.Tanto sono piccoli! …..e se poi il mio reagisce?!….sarà lui il mostro.
Due anni fa il mio Chicco, uno Yorkie fuori taglia (9 Kg) è stato aggredito a morte da un pastore tedesco libero fuori dalla ns. baita in montagna. Chicco il pastore tedesco non ha fatto neanche in tempo a vederlo e noi siamo rimasti impietriti e incapaci di gestire la situazione perchè il pastore era fuori controllo.
Mi spiace tanto per il povero Chicco…anche perchè Sif, all’età di tre mesi (peso circa un chilo e mezzo!) è stato tolto dalla bocca di un pastore tedesco un nanosecondo prima che se lo mangiasse. E non era libero, peggio: era al guinzaglio di un ragazzino che pesava circa la metà del cane, ed era verde in faccia… C’è anche il problema di chi tiene il guinzaglio…
Anche quelli che affidano cani grossi o tosti ai ragazzini, sono un pericolo.
Qualche settimana fa, il mio cane è stato aggredito da un pitbull (a quanto pare un cucciolone…Io non ero presente. C’erano i miei.) che era stato lasciato in mano a due ragazzine che nemmeno erano le proprietarie.
Era in giro sciolto e a quanto pare è corso verso il nostro (che era a guinzaglio) dimostrandosi subito aggressivo. (Mi domando cosa abbiano fatto ad un cucciolone, per ridurlo così.)
Se non era per mio padre, che è riuscito a staccarli e a schiacciare in terra l’altro cane, non so cosa sarebbe potuto succedere.
La cosa ancora più ridicola, è che stando ai miei, il guinzaglio di sto pitbull era una specie di corda consumata.
Dispiace, perchè il pitbull in questione si è fatto pure male, dato che il mio cane, per difendersi, lo ha morso e gli ha lasciato un buchino..
Concordo su tutto!
Ieri uscendo dal veterinario, da un cancello di un circolo sono usciti a razzo due cani -liberi e “belli”!- palesemente per litigare con la mia Dobermann -al guinzaglio ovviamente- che ha subito tentato di rispondere all’aggressore … per fortuna uno strattone ha sbollito la mia Zoe che ha proseguito sbuffando ed i due teppistelli si sono fermati, con il padrone che arrivava e percuoteva il piu’ “vivace” dei due (quello palesemente attaccabrighe) …
“Basta tenerli al guinzaglio, non ci vuole molto!” ho apostrofato seccamente il tipo che, per tutta risposta, ha detto “ma non avrebbe morso il tuo cane…” (si, stoca….volo! )
Al di la del rischio sanitario a cui vanno in contro i cani (soprattutto quando iniziano a superare i 25 kg ) semplicemente NON voglio dover mettere le “mani in mezzo” … soprattutto quando questa eventualita’ puo’ essere facilmente scongiurata con un guinzaglio.. (senza considerare il rischio “urbano” a cui i cani liberi vengono esposti!..)
Boh!
Disney e “animalismo umanizzatore” hanno fatto piu’ danni che altro imho
Articolo da condividere sui social!
(y)
Bè, si, condivido, soprattutto nei centri urbani e non solo, pur essendo una persona che appena può lascia libero il suo cane. purtroppo ci sono persone che, rispetto, educazione, intellig….(vabbè, lassamo sta, che l’intelligenza è un dono di natura), non condivido quello che dici su Disney, caso mai i danni maggiori son stati fatti dai cartoni giapponesi, ma diventerebbe ot…XD, vedi, si torna sempre all’intelligenza…;-)
Ciao Raffa, perché i danni sono stati fatti dagli anime?
Scusa l’OT 😉
Ciao Luigi 🙂 scusa se arrivo in ritardo. Premetto che me li sono guardati tutti tutti e conosco a memoria tuuutte le canzoni, (la mia preferita era Capitan Urluk, come lo chiamavamo io e mio padre XD), la mia era una battuta-provocazione, sta di fatto che non erano proprio tutti cartoni…sdolcinatimielosi 😉 Insomma, alla fine, se vai a guardare, tutti le storie, da Biancaneve a Mazinga ci trovi del negativo. Domanda e poi chiudo: “anime” che è? Credo di essermi persa qualche cosa….Perdono a tutti…sono un’OTtiana persecutrice! XD XD
Il termine Disney l’ho usato come “icona” di una categoria di prodotti all’interno dei quali ci si possono certamente mettere dentro anche i manga…
Il riferimento ai prodotti Disney (che spesso usava anche Valeria :'( …), che ha fatto letteralmente “educazione” di generazioni di bambini ed adulti, e’ collegato all’idea assolutamente antropocentrica del cane come “uomo peloso a 4 zampe” per cui si e’ portati ad attribuire ai cani pensieri comportamenti e capacità che non possono avere, finendo per interpretare a rovescio il loro essere e commettendo clamorosi “errori” di gestione (il piu delle volte mascherati dalla “mitezza” dei soggetti, quando poi capita l’incastro sbagliato succede il patatrack umano-generato e la colpa e’ del cane)..
Io ho adorato ed adoro il mondo “Disney e simile” (e’ in parte il mio lavoro..) MA riconosco che la maggior parte delle persone che conosco e che hanno cani (e non solo quelle, anche chi non ne ha ed ha paura!) interpretano e gestiscono i loro animali esattamente come fossero “Pongo e Peggy” o “Lilly e Biagio” o “Red e Toby”… compresi operatori del settore per cui il “cucciolo cerca solo Amore, e quello bastera’ a renderlo un cane felice e inserito nel tessuto sociale civile…
almeno questa e’ la mia opinione, maturata anche leggendo Tipic…
Certo! Guarda, Nicola, la mia non era una critica, anzi, condivido, semplicemente volevo fare una precisazione, un’aggiunta a quello che avevi scritto a riguardo, ovviamente secondo il mio punto di vista 🙂 che poi vedo che è anche il tuo.
Per quanto riguarda le persone, con o senza cani “tuttesoloammore” è verissimo, purtroppo ce ne sono e non poche, ti dirò di più, a volte mi faccio prendere anch’io dalla disneyte, ma per un altro verso: le espressioni e/o gli atteggiamenti degli animali. Ad esempio, la gatta di mia sorella (che si da un sacco di arie), mi ricorda Duchessa (Aristogatti), ma anche l’inverso, c’è una tipa che è uguale, uguale al gatto di Cenerentola, sia di aspetto che di…stron…..XD.
vabbè, dai, il discorso era un altro e come al solito mi sono allargata! 😉
Sicuro! Dalle mie parti c’è gente che dà del fifone al proprio cane (di quattro anni, con evidenti problemi di socializzazione…) perchè si tira indietro ed evita tremando il contatto con i suoi simili che lo invitano al gioco….altri ancora (sentito con le mie orecchie) danno dello s….(parolaccia) al proprio cane perchè tira al guinzaglio o non obbedisce al richiamo….quanta amarezza….ma anche del cattivo, dell’arrabbiato (alla mia bassotta…), del maleducato….(?)
A me sale un’angoscia incontrollabile a pensare ad una modifica legislativa che possa eliminare l’obbligo del guinzaglio, in Italia, nella situazione attuale….spostiamo tutti i cani liberi che, in media, si trovano nelle aree cani per strada…
Inoltre, oltre alle caratteristiche comuni a tutti i cani e a quelle peculiari di razza, lo stesso cane può ritrovarsi in una situazione temporanea che ne può alterare il comportamento (penso al calore di una femmina, ma non solo). Non oso pensare a chi ha un branco di più cani….
Mi sembra parecchio improbabile che possa passare una legge del genere… visto il livello medio di cultura cinofila in Italia, mi sembra più probabile che introducano l’obbligo della museruola per tutti i cani… 😀 😀 😀
Sì, in effetti è fantascienza, spero rimanga nei miei incubi peggiori….facendo il conto di quanti cani educati (al richiamo, ma non solo) “conosco” sarebbe una strage….già qui di cani non educati ne circolano parecchi (liberi), non oso pensare in un regime di piena libertà decisionale….
Mi è rimasto impresso un tizio con cane slegato, vicino all’argine di un fiume…anche la mia era slegata, ma abbiamo richiamato entrambi i cani (e lagati). Mi ha chiesto:”Possiamo provare a slegarli?”, dopo un’occhiata alle loro intenzioni… Insieme, nello stesso momento, abbiamo sganciato…ci vorrebbe così poco.
Cane libero con visibilità e comandi base: okay.
Arriva qualcuno (con cane o senza?): tutti legati e richiamati
Possono andare d’accordo: perfetto, sleghiamoli, se è il caso
Non possono andare d’accordo: nulla, si prosegue e ci si distanzia..
Davvero, basterebbe così poco…
il punto è che in tanti centri cinofili ti raccontano la favolette del “liberi dal guinzaglio si gestiscono i rapporti da soli, senza conseguenze”…
La “lettura” del proprio cane è impossibile a tanti…molti hanno il coraggio di negare l’evidenza anche a se stessi….
Intollerabile poi la convinzione:”Se il proprietario sta tranquillo andrà tutto bene”…eh certo, come no….
Secondo me basterebbero un po’ di buon senso e responsabilità per evitare la maggior parte dei problemi, sinceramente non mi sento di dire niente a una persona che porta un cane libero se vedo che segue il suo padrone ed è socievole con gli altri animali.
Anche io conosco pochissimi cani che seguono passo passo il loro proprietario senza distrarsi (anche in un contesto cittadino) e, moralmente, li ritengo idonei a circolare senza guinzaglio.
Ma come si fa a sapere se un cane è socievole con i suoi simili se non lo hai mai visto prima? l’unica è vederlo all’opera…quindi dovrebbe come minimo andare ad infastidire un cane legato (infastidire dal punto di vista del cane legato…)…purtroppo…
Personalmente nemmeno io mi sento di dire niente a un binomio così… Però, come dice SilviaR, bisogna tener conto e rispettare anche chi ha paura dei cani… C’è gente a cui basta vedere che il cane è sciolto per andare nel panico, anche se quel cane è tranquillo per i fatti suoi…
Gli articoli sono sempre interessanti ma non sapete scrivere in italiano, addirittura sembrate voler copiare lo stile di Valeria Rossi (con tutto il rispetto per lei, ma anche la sua sintassi lasciava a desiderare). Rileggere quello che si scrive è diventato un optional ? Dopo il “E come loro ce n’è tanti altri” ho deciso di commentare, pardon.
Parlando di “rispetto”, mi sa che ti manca… guardare il contenuto dell’articolo no eh?
Cara Serena, ma ciao! XD Non prendertela,weiler ci sono persone che vanno a vedere che supposta ti metti senza nemmeno accorgersi quello che hanno nel c@@@ da quando son nati!!! Hopsss…scusate, oggi so un po’…rott……weiler! XD XD
Oddio, ecco dov’era finito il weiler di prima! Ha ha ha…
Eheheh ciao Raffa, è sempre un piacere leggerti! 🙂 in effetti codesti elementi potrebbero tranquillamente rientrare nella categoria dei “troll”!
Per fortuna ci sei tu a farci notare lo scarso italiano degli articoli…
Ma lo sai che, in lingua italiana, una proposizione avversativa che inizia per “ma” vuole essere preceduta da una virgola??
Se vuoi criticare il cattivo italiano di un articolo, accertati prima di aver scritto in maniera corretta. E comunque, anche con le riletture, un errore può sempre scappare.
ha, ha, ha…bravo Mario!
: ; : ;-D
Grazie 🙂
E guardare la propria sintassi prima di criticare quella degli altri?
A scuola mi hanno insegnato che prima del “ma” va sempre la virgola… (Mi hanno insegnato anche che non si inizia una frase con “E”, -virgola- ma mi sono concessa una licenza…)
“GLI ARTICOLI SONO SEMPRE INTERESSANTI, MA NON SAPETE SCRIVERE IN ITALIANO.” Punto nel caso volesse essere un’affermazione. Forse andrebbe meglio un punto di domanda, considerato che dopo segue un’affermazione. Affermazione peraltro errata, dato che l’articolo è firmato da una sola persona.
Consiglio di rileggere quanto si scrive…
L’altro giorno ho ricevuto un simpatico “whatsapp” che leggeva:
“Piove, merda! (Ma senza la virgola sarebbe stato molto peggio)”
Qui mi sembra che la si faccia piovere gratuitamente.
Hai deciso di commentare scegliendo proprio la frase sbagliata, direi. Riporto da questa discussione: http://forum.wordreference.com/threads/ce-n%C3%A8-ce-ne-sono.2286309/?hl=it
Secondo il Renzi-Salvi (Grande Grammatica di Consultazione, vol. I p.126) è accettabile anche “ce n’è” “in certe varietà dell’italiano”. In generale “il verbo si accorda con il SN postverbale”.*
Quindi:
ce ne sono troppi
è la versione più universalmente accettata, insomma, più comune.
Ma “ce n’è troppi” è accettata, quindi non si può dire che sia scorretta.
*”Si tratta di quelle varietà in cui non è obbligatorio l’accordo tra verbo e soggetto postposto.” (Renzi-Salvi,…)
con questo tuo commento che desiderava ardentemente di essere scritto, ci fai capire che – oltre a non essere in grado di riconoscere lo stile di Fabiana che probabilmente non avrai mai letto- sei perfettamente d’accordo sui contenuti, altrimenti immagino che non saresti stata così attenta alla – altrui – sintassi. Sono certa quindi che il tuo cane passeggia al guinzaglio e tu rispetti tutte le regole di buon comportamento.
Si sentiva proprio la mancanza di un certosino rappresentante dell’Accademia della Crusca…
Evitiamo di perder tempo rispondendo al gentil signore in questione: basta cliccare sul suo nome per leggere gli altri commenti da lui postati. Iniziando dal commento ove Sud America è privo di maiuscola, per finire con l’ultimo che è una bestemmia.
Fatica sprecata, tempo gettato.
Le persone che non mostrano altre capacità se non quella distruttiva a me in realtà fanno una tenerezza infinita, penso alla loro qualità di vita e mi vien solo voglia di accarezzarli piano piano sulla testolina.
Testolina…ma -ina -ina, proprio.
Commento che trasuda supponenza e, a distanza di nemmeno due settimane dalla morte della Sig.ra Valeria, scarsissima sensibilità (peraltro senza aggiungere nulla di nuovo o utile al tema trattato). Complimenti.
Ma perché non vai a leggerti il sito dell’Accademia della Crusca, invece che stare qui a pignoleggiare?
Sono molto d’accordo con questo articolo. Aggiungo solo che, oltre ad evitare di tenere liberi i cani in città, sarebbe bene evitare anche l’uso del flexi (come peraltro prevede la legge). Proprio ieri un husky “tenuto” con un flexi lunghissimo è saltato addosso a mia figlia che stava giocando a rincorrersi con una sua amica. Il cagnone evidentemente è stato stimolato dalla corsa delle due bambine e le è saltato addosso da dietro. Per fortuna non è successo nulla di grave a parte lo spavento e un graffio sulla spalla. Ah, la padrona del cane non ha fatto una piega….
Mammuzzacaraaaa, come li odio quei guinzagli!!!!
Fantastico articolo. Pienamente d’accordo! Ho un’akita femmina di 2 anni e da quando ha raggiunto la maturità le altre femmine vicino a casa non le può vedere neanche a dieci metri di distanza.
Educazione, pazienza e lavoro ci hanno aiutato nel nel farci ascoltare da lei e noi abbiamo imparato ad anticipare i suoi comportamenti, ma questa indole territoriale non la si può sradicare (credo sia impossibile e tra l’altro neanche giusto).
Inoltre, togliendo il discorso “altri cani” io persona che sono nel mio pieno diritto di passeggiare in un parco pubblico posso non amare per milioni di motivi i cani e non volere che questi mi travolgano o che si avvicinino a me/a mio figlio. Già questo mi sembra sufficiente per tenere il proprio cane legato in un parco pubblico. Ma la gente non è minimamente interessata a pensare agli altri cani o alle altre persone, altrimenti non penserebbe mai di lasciare i propri cani liberi. Bambini piccoli urlanti, anziani traballanti, persone impaurite e cani che non amano essere aggrediti da 3 o 30kg di cane anche solo festante.
Il guinzaglio è obbligatorio per vivere in una società civile fatta di altri cani e altre persone in primis. Non vedo cosa ci sia tanto difficile da tenere un cane al guinzaglio! Ovvio che non può passare la sua vita legato MA deve essere in situazioni controllate (recinti, spazi molto molto ampi senza altre persone o animali) e con una davvero salda educazione del cane, non in un parco cittadino!
Concordo pienamente! Con qualche rara eccezione… mi è capitato di vedere cani sciolti che seguono passo passo il padrone (ma veramente passo passo) e non si avvicinano a persone né ad altri animali (purtroppo io non rientro in questa casistica 😀 )… Insomma, davvero non danno fastidio a nessuno… Ecco, in questi casi non mi sento di dire che il padrone è un irresponsabile o un incvile… Ma sono casi rari!!! Quindi sto con Fabiana 😉
Questi stessi cani (fantastici, li adoro ed invidio tantissimo) son quelli che da un guinzaglio avrebbero fastidio nullo…per cui tanto vale metterglielo per rassicurare i cinofobi “…che comunque non mi fido…” e per prevenire eventuali reazioni scomposte in caso di spavento. Per altri cani, come il mio trattore, il guinzaglio è un fastidio (mio e suo) necessario infatti entrambi non vediamo l’ora di essere in montagna o nel bosco per liberarcene (sì lo confesso)
Ho un maschio simil-corso di 50 kg ubbidiente e che non cerca la rissa, ma non si tira mai indietro se provocato, quindi anche per me il guinzaglio è un fastidio necessario (più che altro per tutelare l’altrui incolumità).
Però devo confessare che se mi trovo in una zona/momento della giornata in cui non c’è gente e dove ho la visibilità necessaria a prevenire situazioni spiacevoli, lo sciolgo… So che non dovrei, ma a mia discolpa voglio dire che vivo in una zona a bassa densità di popolazione, e che lo sciolgo solo se sono in condizione di vedere abbondantemente prima di lui l’eventuale arrivo di persone/cani/macchine.
Riguardo ai cani “che non danno fastidio a nessuno”, per aver paura di un cane che sta incollato al padrone e che neanche ti guarda bisogna essere ad un livello di fobia molto alto… Però non posso che darti ragione, esistono anche persone con fobie estreme e bisogna rispettare pure loro.
Giustissimo.
precisa e competente. sarebbe da stampare e diffondere. Brava Fabi.
Vorrei aggiungere al già esaustivo e chiarissimo concetto esposto da Fabiana che i levrieri (razza a cui sono particolarmente legata) non sono in genere degli attaccabrighe ma di
fronte a situazioni di disagio battono in ritirata, preferendo la fuga allo scontro o affronto diretto. Tali reazioni sono insufficienti ad evitare incidenti al cane poiché nella loro corsa sfrenata e concitata non sono in grado di valutare pericoli che dovessero incontrare nella loro corsa verso non si sa cosa o chi. Il collare a cui si riferisce Fabiana (troppo spesso adorno, per vezzo umano, di inutili pendagli) è in realtà così sagomato per distribuire meglio la pressione su di un collo sottile e trattenere con maggior sicurezza un cane che potrebbe sfilarselo (retrocedendo) in caso di panico.
Ciao Rita, a quanto so io il collare dei levrieri è alto perché, essendo una razza che ha il collo più grosso della testa, ha grande facilità a sfilarselo, come dicevi tu retrocedendo. Della distribuzione della pressione non ne sapevo nulla.
in realtá penso che Fabiana si riferisse alla pettorina antifuga: cioè quella a tre fibbie.
Secondo me i cani provenienti da randagismo o canile potranno avere mille problemi di socializzazione “umana”, ma nel rapporto cane-cane sono (generalmente) i migliori perchè costretti a vivere in branchi più o meno affollati. Il mio ad esempio è stato cresciuto da una volontaria, non so quanti cani avesse, sicuramente non era solo. Poi è “transitato” da un rifugio, quando l’ho visto divideva il recinto con altri 5-6 cani. Il cane di papà anche lei è stata a lungo in un rifugio con parecchi cani…infatti entrambi hanno qualche problemino con gli umani ma sono dei professori di comportamento canino (il mio da buon maschio anche di rizzata di pelo e levata di coda…mi basta guardargli il pelo sul collo per capire se il soggetto incrociato è maschio…)
Sono d’accordo. Raramente ho avuto problemi con cani randagi… come si suol dire “sanno campare” 🙂
Se io lasciassi libero Omero, salvo clamorose provocazioni canine,certamente non aggredirebbe nessuno…peccato che il tragitto sarebbe costellato di:
A) bambini in lacrime scippati dei loro gelati/merendine/la qualunque vagamente commestibile
B) persone a terra come birilli perché reggere l’impeto festoso di un cucciolo e di 45 kg ancora privo della minima cognizione della propria mole è impresa per pochi!
Avendo un amstaff femmina che anche quando vuole giocare (maschi e di una certa “stazza”) spesso è molto/troppo “fisica” nel giocare, non posso che condividere questo articolo!!
oh là! chiara ed esaustiva!
Parole sante!!!!