martedì 7 Ottobre 2025

ANCORA con i presunti pitbull killer di 50 kg…

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Il titolo prende già alla gola: “Cagliari, padrone azzannato dal pitbull: “Vi prego, sparate al mio cane“.
D’accordo, lo sappiamo, è estate, non c’è granché da scrivere e i morsi di cane finiscono in prima pagina: però qui il cane è stato ammazzato, cosa che mi fa già venire le bolle… quindi, quando mi segnalano su FB l’articolo apparso su  “L’unione sarda“, vado a leggere di corsa.  E subito mi monta il nervoso.
Il cane, infatti, NON può essere quello della foto (la stessa che vedete qui a sinistra): perché questa foto l’ho già vista in almeno una dozzina di altri articoli, sempre con lo scopo di dipingere i pit bull come belve assassine…e i casi sono due: o ‘sto cane è sempre lo stesso che da una decina d’anni va in giro a far danni per tutta Italia, oppure è un’immagine di repertorio che indica come il cronista non abbia ritenuto opportuno alzare i ciapet dalla sedia, ma neanche mandare una email per farsi mandare una foto del cane vero.
In compenso l’Unione Sarda fa un vero capolavoro: pubblica un articolo che racconta una storia e poi linka un video in cui la storia sembra essere un po’ diversa.
Il giornalista, infatti, descrive un’aggressione subita da un uomo solo, che è riuscito (non si sa bene come) ad allertare i Carabinieri e a farsi salvare “pregandoli” di ammazzare il suo cane.
Dal racconto della TV locale “Videolina” si scoprirebbe invece che era presente la moglie dell’uomo, che avrebbe chiamato i Carabinieri senza peraltro tentare di dare una mano al marito (il che, se permettete, mi suona un filino strano).
Anzi, l’uomo si sarebbe “chiuso in camera da letto per proteggerla” (da chi? Da cosa? Se il cane ce l’aveva con lui, che c’entrava la moglie?).
Comunque, qualcuno (o lui, o la moglie) fa il 112 e arrivano i nostri.

Il carabiniere che ha ucciso il cane, intervistato da “Videolina”.

Dopodiché l’uomo li “implora” di sparare al cane, cosa che quelli puntualmente fanno…e  qui finisce la storia, sia per il giornale che per la TV.
Il solito “cane impazzito”, l’eroe che arriva e lo uccide (ma chiamare un veterinario e farlo sedare, anziché sparargli? No, eh? Ci voleva lo stesso tempo…), Carabiniere che, pur dichiarando di “amare molto gli animali” e di essere mortificato per il cane si dice “molto, molto contento” di aver salvato quest’uomo.
“Ne è valsa la pena – dice – per la vita umana di una persona”.
Notarella: lui parla di aver agito “nella massima sicurezza” di se stesso, del suo collega e del padrone del cane. Non nomina minimamente la moglie.
E di nuovo, io mi domando: se un membro della mia famiglia venisse aggredito dal mio cane, non proverei a fare qualcosa in più che chiamare il 112, sapendo che il tempo medio per un intervento di urgenza è almeno di una ventina di minuti? La risposta mi sembra scontata…ma andiamo oltre.
Vista così, la storia sembrerebbe proprio quella del “cane impazzito”… se non fosse che, grazie al cielo, esiste Internet. Che permette a tutti – e non soltanto a chi vuol fare del facile sensazionalismo o delle facili criminalizzazioni – di dire la sua.
Così dice la sua anche tale Ramonina87, che dichiara di abitare di fronte all’abitazione in cui è avvenuto il fatto. E il suo racconto apre, guarda caso, tutta un’altra visione della cosa:

“Abito di fronte al padrone di questo cane e ieri ho assistito personalmente alla scena – scrive Ramonina – È facile fare di tutta l’erba un fascio e i giornalisti dell’Unione dovrebbero riportare fedelmente le notizie! Qua si dice solo che il cane ha azzannato il padrone. Chopen non era un pitbull, era un incrocio con un segugio, la famiglia che lo teneva non era di certo disagiata, ma lo teneva in condizioni assurde. Il cane era rinchiuso in veranda tutto il giorno, una verandina piccola in confronto alla sua stazza… Il cane abbaiava continuamente a chiunque passasse nella via, tutti lo conoscevano. Il suo padrone quando lo portava in giro non faceva altro che strattonarlo o dargli calci, tutti lo vedevano, era il suo addestramento, diceva. Ora ditemi se vi rinchiudono tutto il giorno in una verandina e vi trattano così se anche voi non sareste impazziti. Il cane aveva problemi di socializzazione e se ha aggredito la colpa è sicuramente del padrone. Un cane non morde il suo padrone senza un motivo, è una reazione. Il cane ha reagito ad un’ azione! Sentire lo sparo è stato terrificante. Spero che almeno sul ponte il povero Chopen avrà una vita migliore di quella che gli è toccata sulla terra”.

Dunque: niente pit bull (definito tra l’altro dalla giornalista televisiva “del peso di 50 kg”: e come abbiamo spiegato più volte da queste pagine, NON ESISTE al mondo un pit bull di tale peso. Il massimo accettato dallo Standard UKC, che è quello dei cani “da bellezza”, è di 27 kg:  quelli ADBA sono decisamente più piccoli); e niente “pover’uomo aggredito senza motivo”, ma – a quanto pare – maltrattatore di cani che ha avuto, se le cose stanno davvero così, solo quello che si meritava. Mentre al cane non è stata riconosciuta la legittima difesa (sacrosanta), ma è stato ammazzato senza processo e senza preoccuparsi di stabilire di chi fossero le colpe.
Tanto “è solo un cane”, si sa.
Anzi, un cane “amatissimo”, stando alla giornalista televisiva (infatti è noto che quando ami moltissimo un cane, chiedi sempre ai Carabinieri di sparargli. E soprattutto lo prendi regolarmente a calci per addestrarlo).
Resta il fatto che la storia, a giudicare da quanto scrive Ramonina, sia un bel po’ diversa da quella che sembrava.
Certo, anche “Ramonina87” è soltanto un nick: potrebbe essere una testimonianza vera oppure falsa. Sta di fatto che un cronista degno di tale nome, prima di scapicollarsi a parlare di cani killer, avrebbe avuto il dovere di chiedere LUI qualche testimonianza ai vicini. Invece se ne è ben guardato (ma se ad aggredire fosse stato un umano, state pur certi che saremmo stati corcati di informazioni da parte di tutti gli amici, parenti e conoscenti, e anche da quelli che passavano di lì per caso. Tutti, magari, a dire “non ce lo saremmo mai aspettato, era una persona così gentile!”… però li avrebbero intervistati eccome).

Ah… dimenticavo: nel servizio televisivo il cane diventa tutto bianco e risulterebbe essere quello nella foto qui a sinistra: sempre che questo sia davvero lui, sembrerebbe un meticcio, probabile incrocio Pit-bull x Dogo argentino (ci starebbe il “segugio” di cui parla Ramonina, perché il Dogo questo è, ci starebbero i 50 kg. e purtroppo ci starebbe anche il fatto che abbia reagito ai calcioni del proprietario, perché il mix pitbull-dogo è decisamente più “tosto” di un pit bull o di un Dogo puri: ne abbiamo parlato pochi giorni fa in questo articolo).
Tra l’altro, l’informatissimo articolista vede bene di aggiungere che “l’episodio segue di pochi giorni un’analoga aggressione avvenuta sempre in città; sabato scorso, in via Redipuglia, un cagnetto yorkshire è stato sbranato e ucciso da un altro pitbull sfuggito al controllo del proprietario“.
Analoga aggressione una beata cippa, se permettete: un cane che litiga con un altro cane non mi sembra la stessa cosa di un cane che attacca il suo proprietario. Che poi in una rissa pit bull (o presunto tale, perché con i giornalisti non ci si deve MAI fidare quando viene nominata una razza) vs yorkshire, lo yorkshire possa lasciarci le penne, è semplicemente una legge naturale:  il compito degli umani dovrebbe essere proprio quello di impedire che avvengano tali scontri, perché il risultato, purtroppo, è spesso infausto per il cane più piccolo. Ovviamente non c’è alcun bisogno che si tratti di un pit bull: la mia maltese Tatiana, finita in bocca a una mia husky socializzatissima e buonissima con tutti i cani, che però non aveva capito che si trattava di un cane ma che era entrata in predatorio vedendosela sfrecciare davanti al naso a trecento all’ora, ha avuto due costole fratturate.
Se la Stormy (l’husky) non si fosse resa conto dell’errore sentendole fare CAIN!, pensando “O cazzo, ma è un cane!” e sputandola immediatamente,  non credo che Tatiana sarebbe sopravissuta a quel giorno: è andata bene, c’è stato il lieto fine, ma solo perché in realtà le due non stavano affatto litigando. Era stato solo un equivoco.
Se fosse stata una rissa, lo scontro cane di media taglia vs maltese sarebbe probabilmente finito con un maltese morto e sepolto (e con allucinanti sensi di colpa per la sottoscritta che si era persa di vista la microcagna).
Come si può, dunque, paragonare una rissa tra cani  (indotta dalla cretineria dei padroni del cane grande, che l’hanno lasciato libero di nuocere) all’episodio di Cagliari? Appare evidente l’intenzione del giornale di criminalizzare la razza protagonista: così qualcuno potrà trovare lo spunto per riaprire le solite diatribe sui “cani pericolosi”, ignorando – per l’ennesima volta – il piccolissimo particolare che questo cane sembrerebbe aver semplicemente reagito a una lunga serie di soprusi e di maltrattamenti da parte di chi avrebbe avuto il dovere di prendersi cura di lui.
Ma come al solito, di questo non frega niente a nessuno. E intanto un altro cane ci ha rimesso la pelle per salvare quella che potrebbe essere stata “una vita umana da proteggere ad ogni costo”… oppure, se Ramonina avesse ragione, un colpevole del reato di maltrattamento, che avrebbe dovuto finire in galera ben prima che il suo cane decidesse di cercarsi da solo un po’ di giustizia.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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20 Commenti

  1. Io sono possessore di un bandog, vi posso assicurare che è un cane si molto potente ma anche molto dolce è affettuoso. Visogma saperlo crescere i cani qualsiasi cane può essere un killer sta al padrone come lo cresce ciaoooo

    • Dimenticavo ho anche due pit bull maschi è un bull terrier anche lui maschio vi dico solo che gli manca la parola sono cani che hanno bisogno di molto affetto è di conseguenza loro ricambiano insomma sec me i cani tante volte sono meglio delle persone

  2. Stamattina uno dei miei cani, pitbullo maschio di circa 30kg (è grasso), mi ha morso…oddio morso…diciamo che c’ha provato… Gli giravano le palle e non gli andava di essere toccato. Comprensibile,dal momento che ha litigato con la femmina, pitbulla di circa 20kg di muscoli, e le ha prese. A me è bastato un calcio in culo, più scenografico che altro, non mi sognerei mai di fargli del male, ma ogni tanto uno scappellotto con quelle due cape toste ci vuole. Di certo non ho chiamato l’esercito… e che ca…!

  3. “Come si può, dunque, paragonare una rissa tra cani (indotta dalla cretineria dei padroni del cane grande, che l’hanno lasciato libero di nuocere) all’episodio di Cagliari?”
    Valeria, TI SUPPLICO, mi puoi modificare questa frase, inserendoci anche che pure il padrone del cane piccolo è cretino? Perchè per chi, come me, porta in giro 25chili di boxer, pure un pò stronza con gli altri cani, non è facile! Noi cerchiamo sempre di evitare che questi eventi spiacevoli avvengano, ma se poi io la tengo tutto il tempo al guinzaglio, e il padrone cretino del cane piccolo lo lascia libero di scorrazzare, la quarta volta che il mini cane passa sotto il muso della mia sfottendola questa mi si incazza anche un pò!

    • Chiara, ma stando a quel che ho letto, il cane piccolo era al guinzaglio, mentre il cane grande era libero e “gestito” (si fa per dire) da due ragazzini: quindi il padrone del canetto non ha colpe…

        • Chiara, sono MOLTO d’accordo… di solito sono proprio i canetti a girare indisturbati (tanto sono piiiccoli…e se poi finiscono in bocca al cagnone regolarmente tenuto al guinzaglio, la colpa è sempre e solo del cagnone 🙁 )

          • Concordo! A me capita troppo spesso che mi spunti da dietro un angolo il classico cagnolino slegato e temerario. Per fortuna i miei rispondono bene al comando “fermo”, ma devo vederlo io per prima il cagnetto altrimenti la femmina parte a razzo, per fare conoscenza.

          • più che fermo prima o poi dovrò insegnarle lo “sputa”… poi c’è quella signora nella piazza sotto casa mia coi due cagnetti fissi slegati che ogni tanto dalla sua bella panchina comoda mi strilla di allontanarmi che i suoi bambini hanno paura!!!!!!!
            e un giorno lo sputa dovranno insegnarlo anche a me…

  4. Incredibile come “i nostri” arrivino veloci come petardi dovunque in ogni momento tranne che quando segnali un animale investito o maltrattato (ma anche il simpaticone che ti tampina in stazione o che ti molesta eh!)..veramente incredibile..

  5. Ogni cane che morde, diciamo sopra ai 25kg fa notizia… in base al peso e al colore si trasforma poi in pitbull o rottweiler, già questo fa piuttosto schifo. Non si cercano mai le ragioni del morso, che gliene frega ai giornalisti??? basta fare un bel titolone che venda tante copie, non importa se queste cose creano pregiudizi e stereotipi verso alcune razze. Io e il mio rottweiler cerchiamo a modo nostro di sfatare ogni giorno queste false credenze, il mio cucciolone non è assolutamente aggressivo e al massimo spalma i passanti che si avvicinano a suon di leccate in faccia!!! sarà poco ma tutti quelli che ci incontrano e si avvicinano a noi alla fine capiscono che nessun cane è “cattivo in base alla razza” ma siamo noi umani i colpevoli!!!
    Poi quando faccio una passeggiata con il rott e il meticcio di 3,5kg (12 anni e ormai completamente cieco) e dico accarezzate pure il cane grosso ma non quello piccolo che morde (in realtà morde perchè bisogna avvicinarlo con le giuste misure e cautele vista la sua condizione ma è difficile da spiegare e per evitargli stress inutili non lo faccio spupazzare) mi guardano davvero perplessi…ahahahah
    Ritornando all’articolo e al fattaccio avvenuto mi chiedo perchè nessuno ha denunciato i maltrattamenti subiti dal povero Chopin, magari oggi sarebbe ancora vivo e felice con una famiglia che lo ama veramente!!!
    Altra cosa, ma com’è possibile (è la stessa domanda che mi sono posta dopo il caso della colf aggredita a Roma da due Rottweiler) che i carabinieri possano sparare a cani senza che nessuno punti i piedi per far rispettare i diritti degli animali??? come detto da Valeria non potrebbe intervenire anche un veterinario pronto a sedare i cani in caso di attacco???
    Per finire, grazie Valeria che con il tuo sito e i tuoi articoli fai un po’ di chiarezza e spazzi via un po’ di questo schifo!!! grazie per il tuo impegno!!!
    Condivido l’articolo nella speranza che sempre più persone che si trovano di fronte ad articoli falsati li leggano con occhio un po’ più critico.

    Anna

    • Anna, leggo nei commenti su facebook che la condizione del cane era stata denunciata qualche giorno fa.
      Per chi vive in città e al nord non è concepibile la cosa, ma in paesini e al sud se ci si vuole liberare da un fardello un’arma la si trova, tra cacciatori e amici di amici.. inoltre la gente con una mentalità arretrata non è poca e quindi è abbastanza comune che ci sia gente che ancora vede il cane come un’animale che deve vivere relegato in cortile, o legato a una catena, fa comodo perché fa la guardia abbaiando oppure serve per andare a caccia.
      Magari si erano scocciati ed hanno inscenato ‘sta roba per passare da eroi, chi lo sa.

      • Rileggendo il mio commento sembra che voglia fare distinzioni tra nord e sud, non era mia intenzione. ho scritto così perché ho origini sarde e durante le estati là mi è capitato di imbattermi in trogloditi.

        • @Alessia, figurati nessuna distinzione tra nord e sud, io sono veneta e mi è capitato di denunciare una bestia di uomo che teneva tipo 20 cani in giardino abbandonati a se stessi, a pane e acqua (e non è un modo di dire) si uccidevano tra loro perchè ovviamente c’erano grandi e piccoli insieme senza nessuna educazione!!! ho scoperto questa situazione da amici di amici perchè un amica cercava un cucciolo meticcio e mi hanno detto che da lui c’erano sempre cuccioli e bisognosi di essere portati via, ho trovato 6 cuccioli di circa 40 giorni senza madre (perchè qualche giorno prima una mucca gli si era seduta sopra e neanche questo è un modo di dire) 3 erano morti gli altri 3 erano vivi a stento, gli aveva amputato la coda con un forbicione e da chissà quanti giorni mangiavano solo terra li ho portati via in pancia avevano solo vermi e terra. Ti assicuro che non abito in un paesino desolato eppure anche qui accadono queste cose!!! Purtroppo succedono ovunque!!!
          La legge è troppo poco severa, ma d’altronde se un uomo picchia una donna in Italia non gli succede nulla figuriamoci se picchia un cane!!!

          Anna

  6. Se il cane era veramente trattato male come si legge, meglio per lui una morte veloce come quella che ha avuto.
    A mio modo di vedere gli è andata bene, altrimenti erano ancora anni a vivere recluso e preso a calci.
    Vengono demonizzati come cani “cattivi” e mordaci quelli di certe razze (le cosiddette “razze pericolose”) ma poi la realtà è che quasi sempre le aggressioni vengono da parte dei cani bastardi.

  7. Parlo da sarda. Unione e videolina sono due canali di informazione che il 99,9% delle volte pubblicano notizie false, tendenziose e senza alcuna fonte verificabile. I “giornalisti” di queste testate mistificano costantemente la realtà. Quindi io a questa storia, tra l’altro fumosa e raccontata male, non ci credo nemmeno un po’.
    Pace a Chopin.

  8. Io sono stufa! Non ne posso più di sentire queste cose, stiamo andando sempre in peggio!
    È spaventosa l’ignoranza che c’è .. BASTAAAAA! E poi mi chiedo, ma cosa ve lo prendere a fare un cane se non avete voglia di curarlo?? Perché prenderlo per poi maltrattarlo e lasciarlo solo?? Non è obbligatorio o imposto dalla legge avere un cane!!!

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