domenica 19 Ottobre 2025

Il mio cane ha paura dei cani (o ce l’ho io?)

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

incontro1di VALERIA ROSSI – Ieri, in giro con la Bisturi, abbiamo incontrato un ragazzo con un adorabile cucciolo di bracco italiano. Lui l’ha subito preso in braccio, la Bisturi ha ovviamente cominciato a saltare per raggiungerlo, il ragazzo si è messo un po’ in apprensione.
L’ho rassicurato, gli ho chiesto di mettere giù il cane.
Lui ha ripetuto circa quindici volte: “Ma è proprio sicura? E’ proprio buona?”… e alla fine si è convinto.
Sniffatine e scodinzolatine reciproche, dopodiché la Bisturi si è disinteressata (come fa sempre con gli altri cani, ma soprattutto con i cuccioli: a mio avviso ne ha messi al mondo troppi e non ne vuol più sapere!), il ragazzo si è rilassato (e speriamo che impari a non prendere più in braccio ‘sto cucciolotto davanti ad altri cani…) e il piccoletto ha socializzato con un adulto amichevole.
Dunque: partenza non proprio corretta, ma alla fine tutto okay.
Stamattina, invece, su FB, trovo il seguente racconto:

Ieri io, mio marito la nostra labradorina di 11 mesi, siamo andati un pò a spasso. Abbiamo fatto molte amicizie con uomini e con bimbi pelosetti, visto che lei è amica di tutti.
Ad un certo punto siamo passati davanti a un bar e dentro c’era una coppia bipede con un levriero e un pointer. Noi ci avviciniamo alla porta del bar per ammirare i cani, che erano veramente bellissimi, nonostante la coperta impermeabile che erano “costretti” ad indossare (ieri c’era il sole e si stava benissimo: su questo credo che si dovrebbe riflettere…).
Improvvisamente la donna con il levriero viene minacciosa verso di noi agitandosi e dicendo di non entrare nel bar e di aspettare che loro uscissero:  “Aspettate se potete fuori, perchè i miei cani hanno paura degli altri cani”.
A quel punto il levriero inizia ad abbaiare e scodinzolare (da ignorantona del linguaggio canino mi sembra che volesse dire a Cora: “Vieni a giocare con me, cosa fai ancora là in strada?”)
Io e mio marito abbiamo capito che non era il caso di restare oltre e abbiamo proseguito la camminata. La cosa che mi ha stupito ancora di più è che al ritorno abbiamo incontrato di nuovo la coppia di ansiosi umani, che appena ci hanno visto hanno subito attraversato la strada per evitare che in alcun modo i loro cani potessero avvicinarsi a Cora. In nessun modo i cani mi sono sembrati spaventati o innervositi dalla presenza di Cora, i padroni invece mi sono sembrati ansiosi al limite del patologico…

incontro3Ovviamente non si può giudicare una persona (anzi, due) da un semplice racconto: ma la mia impressione è che il limite del patologico sia stato bello che superato.
No, perché i casi sono due: o la nostra lettrice ha frainteso l’abbaio del levriero, e in realtà quei due cani sono aggressivi e non paurosi con i loro simili (ma in tal caso sarebbe stato più corretto dirlo), oppure ad avere “paura degli altri cani” sono gli umani.
E ne hanno tanta paura da impedire ai propri amici pelosi di interagire perfino con una labradorina amichevole che cerca coccole da chiunque e vorrebbe giocare con chiunque.
Ecco: se posso capire i timori dei ragazzo che abbiamo incontrato ieri (cucciolo vs terrier di tipo bull, cani non propriamente famosi per andar d’accordo con i loro simili: trovo giustissimo che si sia informato, prima di lasciare il suo patatone in balia delle “terribile” Bisturi), non riesco a concepire che a due cani adulti si impedisca di fare i cani, ovvero di comportarsi come animali sociali che hanno proprio bisogno, per il loro benessere, di interagire con i loro simili.
A voler essere proprio essere cattivi – e un po’ esagerati… – questi signori, per assurdo, potrebbero essere denunciati per maltrattamento.
Infatti la legge recita, testualmente:

“Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del Codice Penale ai sensi del quale: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro”.


incontro2Il non poter interagire con altri cani è precisamente un “comportamento insopportabile per le caratteristiche etologiche” di un animale sociale come il cane. Ovviamente una denuncia con questa motivazione si prenderebbe in risposta una risataccia sul muso da parte di qualsiasi giudice… ma almeno a livello teorico, ci si dovrebbe riflettere un po’ sopra.
Chi ha paura dei cani, ma anche chi non riesce ad accettare che i cani possano – fra le altre cose – anche scambiarsi qualche pinzata di caso di “discussione” non del tutto amichevole, non dovrebbe prendersi un cane. Non si può non aver paura solo dei propri animali, ma impedire loro una corretta socializzazione perché si temono gli altri. E’ innaturale, è crudele, è davvero una sorta di maltrattamento.
Se hai paura dei cani e vuoi superarla, cominci ad approcciare gli animali di amici  e parenti; o fai volontariato in canile facendoti affidare solo cani iper-tranquilli; o ti compri un peluche e fai l’abitudine a quello.
La peggiore forma di cinofilia antropocentrica, a mio avviso, è proprio quella di chi si prende un cane e poi si chiude con lui nella torre d’avorio, con l’illusione che cane e umano possano “bastarsi reciprocamente”.
Non è così. Non è MAI così, neppure quando può sembrarlo.
Ai cani non possiamo bastare noi, così come a nessun umano può bastare la compagnia di un cane… ma infatti nessun umano si chiude davvero nella torre d’avorio: lui, gli altri umani, li vede e li frequenta, soddisfacendo così il proprio bisogno di socialità. Però non accetta che il suo cane abbia lo stesso tipo di bisogno, e cioè quello di vedere e frequentare soggetti della sua specie.
Questo è veramente morboso, oltre che ingiusto.

incontro4E’ vero che la coppia in oggetto di cani ne ha due: quindi, nel caso specifico, il danno in parte viene riparato dalla presenza del secondo soggetto. Purtroppo, però, conosco molte, troppe persone che si comportano nello stesso identico modo con il cane singolo: specialmente se di piccola taglia, e quindi visto come potenziale vittima sacrificale di qualsiasi altro cane (a volte anche di quelli di peso equivalente).
Ho già detto in altre occasioni che i cani si devono far socializzare con i soggetti giusti: il più possibile di pari età, pari taglia (o quasi), pari carattere e così via.
Però si devono fare socializzare. Punto.
E’ fondamentale con i cuccioli, ma è importante anche per gli adulti.
In caso contrario si creeranno immancabilmente cani rissosi, isterici, che abbaiano furiosamente di fronte a qualsiasi altro cane… e che per questo verranno tenuti sempre più isolati, in un circolo vizioso davvero abietto che porta all’infelicità del cane e spesso anche a quella dell’umano.
Io non dico che si debba mollare incoscientemente un cagnolino di pochi chili con un molosso di sessanta, senza neppure chiedere al proprietario se ha un buon carattere. Un po’ di attenzione è doverosa e sacrosanta: la fobia no.
Quella è realmente patologica… solo che, come al solito, a farne le spese sono i cani e non gli umani, che anzi si sentono quasi degli eroi che proteggono il loro tesoro dal mondaccio brutto e cattivo che li circonda.
Terribile. E’ davvero terribile, fare il male di qualcuno a cui teniamo essendo convinti di fare, invece, il suo bene.
Forse è la cosa peggiore in assoluto: ma il difficile, purtroppo, è rendersene conto.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività).
    E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online.
    Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC.
    A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO).
    Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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34 Commenti

  1. Salve a tutti, ho una domanda alla quale non riesco a darmi una risposta. la mia setter irlandese di due anni, socievole con tutti i cani, irruenta e festosa, ha paura dei cuccioli. un mio vicino di casa ha da poco preso un cucciolo e quando lo vede, e lui le va incontro per giocare, lei inizia a impaurirsi e fare litri di bava.. con gli adulti gioca tranquillamente e non ha paura di nulla, anzi è parecchio irruenta e vitale, e durante il gioco con cani non si tira mai indietro.. eppure con i cuccioli e con questo in particolare fa il cane bastonato e tende a scappare… qualcuno mi sa rispondere? grazie !

  2. Le assicuro che la nostra Pepa ha paura dei cani ,quando sente abbaiare in lontananza coda tra le gambe e inizia a tremare, avolte lo fa anche con cani piu piccoli di lei. Salta gioca da sola e non appena vede un cane si deprime e smette di fare quello che faceva, non fa nemmeno i suoi bisogni…a noi piacerebbe tanto vederla giocare con i suoi simili ma invece sta bene solo con gli umani …

  3. Sarebbe bello leggere una risposta concreta, per es. a Cristina Grimaldi che sembra avere un problema simile al mio.
    Ho letto tutte le risposte con attenzione, ma mi sembra che stiate tutti a punzecchiarvi ed a puntualizare i commenti, ma nessuno dà delle risposte vere alle domande poste, o sono io, nuova in questo sito che non capisce?

    • Manuela, di articoli che trattano il problema dei cani litigiosi ce ne sono un sacco: questo parlava di una cosa diversa, e cioè dei proprietari che non socializzano i cani perché sono loro ad averne paura.

  4. Premessa: Ho 14 anni,ho un Pastore Tedesco di 15 mesi, educato esclusivamente da me,sa andare al passo, è socializzato benissimo e fa UD. Sono molto informata sui cani dato che da molto leggo libri sull’educazione e sui vari segnali dei cani, e m ritrovo ad avere risultati che molti non riuscirebbero ad avere.Ma ho 14 anni come già detto,quasi nessuno mi prende mai in considerazione.Eppure ho un cane che vive in casa e che esce oltre 5 ore al giorno, molto più felici di cani rinchiusi in giardino da persone adulte ed esperte.

    Quando Atos aveva circa 11 mesi, al parco era venuta una persona nuova,una sciuramaria con un cane mini,aspettava fuori dal cancello perchè,forse un pò demoralizzata dalle dimensioni dei cani presenti. Fatto sta che ci siamo richiamati i cani per farla entrare, e subito dopo mentre i cani si avvicinavano con fare giocoso il cane(ancora al guinzaglio) veniva quasi sollevato di peso nonostante possedesse un collare,incapace di esprimersi. La signora se ne andata perchè secondo lei il suo cane era stato aggredito.

    Non ho parole…

  5. Noi stiamo aiutando una amica di mia moglie a far socializzare il suo cane, un femmina di 5-6 anni che ha avuto pochissimi contatti con altri cani (anni fa stava spesso con una maltese, di un acugina dell nostra amica, ma da quando la maltese e’ morta lei ha smesso di avere contatti con altri cani). Secondo la proprietaria sarebbe un incrocio dobermann-PT ma sinceramente a me sembra piu un pinscher (troppo piccola per essere l’ incrocio che lei dice). E abbiamo facendogliela portare a passeggio tutti i giorni (passeggiate di 2 ore), un giorno con Balrog e uno con Luna a giorni alterni; e dopo dei problema i primi giorni si e’ gia abituatata a stare con loro due. So che il camino e’ ancora lungo, pero mi sembra un buon inizio.

  6. I tuoi articoli sono sempre molto interessanti,vorrei dire che l insicurezza del padrone ,viene anche trasmessa ai cani..,ci vuole sempre un Alfa sicuro e coerente in qualsiasi circostanza,perchè un cane sotto controllo riesce a calmare anche gli altri e comunque il padrone in qualsiasi circostanza deve sempre essere quello che affronta il problema..i cani devono capire che c è qualcun altro che sta gestendo.

  7. Io ho un american pitbull terrier di 7 mesi e naturalmente sono stato segnato a vita come padrone di canekiller! Peccato che sia l’unico a portare il mio cane(assolutamente equilibrato) ai giardinetti della mia zona col guinzaglio, per poi lasciarlo libero solo nell’aria cani.

  8. strano. conosco la coppia in questione perché li incontro spesso (una coppia con un pointer e un levriero non passano inosservati). con noi non hanno mai avuto queste reazioni, tutt’altro. abbiamo anche provato a far avvicinare il pointer che è un maschio, col mio, che è pure un maschio, mentre il levriero, peraltro un rescue irlandese di meravigliosa bellezza (altro che maltrattamento, quelli sono andati a prenderselo a milano) è davvero molto diffidente. li ho visti tante vv fermarsi con altri cani. forse la situazione andrebbe ridimensionata, magari il bar non era esattamente il luogo dove far “socializzare” un cucciolo di labrador, notoriamente irruento con due cani adulti.

  9. scusa ma trovo estremamente scorretto definire queste due persone che nemmeno conosci..al limite della patologia.il mio cane non ha paura degli altri cani solo li ignora allegramente e io non mi sento di dargli torto in vista dei 240 punti e un rene in meno che si ritrova.più di una volta mi è capitato di essere a farmi i cavoli mieimagari giusto a prendere un caffè seduta al bare di venire avvicinata da cani al guinzaglio e non con padroni che esigono di socializzare ..e che se magari dico “no grazie non gradisco” vengo additata come sociopatica??? Non si capisce bene dove finisce il mio diritto di stare in pace e inizia il loro di rompere ke cosidette.sono letteralmente di stufa della gente che non pensa prima di parlare.il mio cane non vuole socialuzzare …vuole rimanere vivo!!! Dela gente che si sente in diritto di dirti cone vivere …di non mettere la maglia al cane che non è un giocattolo ed è Agosto fa caldo. ..e tu che ti sei faceb passeggiata tranquillamente ti devi fermare e spiegare che ha una cicatrice spessa e si brucia sotto il sole d’agosto

    • Alura… primo, non ho giudicato le “persone” (anzi, l’ho proprio specificato che non le conosco e non posso dir nulla sul loro conto), ma il “comportamento” che è stato descritto. Per quanto ne so, può essere anche un aneddoto inventato di sana pianta: ma non importa, perché di persone così ne esistono, e a queste bisognerebbe far capire che fanno il male dei loro cani. Ripeto: non si tratta solo di non voler far “avvicinare” dei cani (possono esserci dei motivi validi per questo), ma di impedire l’accesso ad un locale pubblico a una coppia con il suo cane (dichiaratamente buono), perchè il tuo “ha paura degli altri cani”. E allora NON lo porti in giro per bar, cazzarola! La libertà di una persona finisce dove comincia quella degli altri. Anche se ha dei cani al guinzaglio.
      Per il resto, non ho parlato di questi due sconosciuti personaggi, ma in generale di chiunque abbia il sacro terrore di far anche solo “avvicinare” il proprio cane dai suoi simili.
      In ogni caso, la frase “il mio cane non vuole socializzare… vuole rimanere vivo!” è allucinante: ed è indice o di una tua fobia, o di una brutta esperienza che hai vissuto (forse il motivo della cicatrice di cui parli più sotto?).
      Ma non si piazza il cane sotto una campana di vetro perché una volta è stato morso: semmai si fa più attenzione ai cani con cui lo si fa interagire. Le alternative non sono “socializzare O rimanere vivo”. Ti rendi conto di quello che hai scritto? Sembra che gli altri cani siano tutti mostri assetati di sangue!
      Togliere al cane OGNI possibilità di interagire con i suoi simili è un vero e proprio maltrattamento: mi dispiace ribadirlo, ma ne sono profondamente convinta. Il cane è un animale sociale: non farlo interagire con altri cani è come impedirgli di annusare o di correre. E’ limitare la sua esistenza e togliergli una parte importante (molto importante) della sua vita.

      • Forse l’esempio delle due persone nel bar non è il più calzante per spiegare il concetto. Che due cani socializzino in un bar può avere qualche controindicazione, a almeno in un caso io, il mio cane e molte altre coppie cane/umano abbiamo pagato la conseguenza della socializzazione al bar di altre due coppie umano/cane…. della serie che il bar centrale della città che aveva sempre ammesso cani ha, da un giorno all’altro, proibito il loro ingresso perchè due cani hanno fatto un po’ di casino, e alla gentile richiesta di allontanarsi, almeno uno dei due, hanno risposto NO.
        Io non ero presente, mi è stato raccontato dai baristi, baristi che poi hanno tranquillamente fatto entrare ancora padroni e proprietari “conosciuti”….
        Questo per dire che FORSE quel racconto potrebbe contenere una versione diversa.
        Versione che non ha nulla a che vedere con il concetto da te espresso, ovvero che i cani DEVONO socializzare, con le loro modalità, con il loro linguaggio, con le loro prerogative, che a volte, in alcuni contesti, possono creare qualche problemino….
        Infatti, pur concordando con te su tutto, non nego che al posto di quelle due persone anche io mi sarei comportata uguale… A volte è meglio evitare problemi che gestirli.

      • Allucinante??? Fobica?? e tu non giudicheresti…. Innanzitutto il mio cane interagisce con i propri simili.. ho solo detto che non socializza con tutti quelli che si avvicinano e lo pretendono… come hai suggerito anche tu del resto, scelgo bene con chi deve far amicizia e il primo che si avvicina senza nemmeno chiedere il permesso non fa parte di questa categoria. Poi sfido chiunque abbia visto le budella del proprio cane sparpagliate in giro e se lo ritrovi tuttora scuoiato come un coniglio che ha freddo d’inverno e che si scotta d’estate se non preventivamente coperto, e sia stata vittima a sua volta nel tentativo di salvarlo… a non avere diritto di avere paura…Non e’ fobia, perché io con i cani ci sono sempre stata, grandi piccoli meticci e non…. ma non ho fiducia nei loro padroni..non posso fidarmi solo perché lo dici tu.

        • Ma certo che giudico! Non giudico persone che non conosco in base a una storia riferita… ma “non vuole socializzare, vuole vivere” l’hai scritto direttamente tu. E questa frase “è” allucinante.
          Se poi era solo una frase ad effetto, e tu il cane lo lasci interagire con gli altri, tanto meglio… ma da quello che hai scritto era difficile capirlo. Poi è ovvio che non si debba lasciare il proprio cane in balia di chiunque: così come è ovvio (purtroppo) che non ci si possa fidare solo di quello che dicono i padroni. Ma un cane che vuole fare amicizia e un cane che vuol litigare hanno atteggiamenti molto diversi: e se non c’è motivo di credere che stia per scoppiare una rissa…allora sì, io dei cani mi fido.

    • io evito di far “socializzare” il mio westie perchè non va generalmente d’accordo con i pari sesso… spesso però incontro padroni che senza dire nulla si avvicinano con il loro cane, magari pure enorme, o senza dire nulla (al che faccio la sciuramaria fobica e tiro via il mio che magari sta già ringhiando o mi metto a chiedere in modo ansioso se è maschio o femmina) o dicendo che è buonissimo (salvo poi spalancare la bocca enorme sulla testa del mio con fare poco giocoso, non so se magari provocati in modo non velato dal mio…)
      con le femmine sono ben felice di farlo socializzare ma coi maschi evito, amen che mi ritengano sociopatica… cambio strada ben volentieri, magari sbaglio…

  10. Io mi vergognerei anke a imporre a delle persone di non entrare in un bar x un mio problema! Anke la mia nanerottola ha un approccio iniziale poco carino, da cane piccolo e rompi scatole abbaia verso tutti i cani sembrando spesso minacciosa al padrone, per quanto poco credibile visto l’aspetto da peluche, ke tirano il cane dall’altra parte e vanno via..invece coi suoi “amici” grandi corse..tranne con una ke non viene mai liberata tranne a casa, la maltese di un’amica ke a quanto pare non aveva mai visto il suo cane giocare, visto ke mentre le 2 nanette si rincorrevano saltandosi addosso e facendo versacci come veri cani ke giocano, lei era in preda al panico e mi chiedeva se ero sicura ke non si stessero “mangiando” testuale parola..giuro ke piangevo dal ridere

  11. Anche noi 1 mesetto fa stavamo facendo una passeggiata con il nostro Pastore Belga sul mare (cane che ha 2 anni ma di mentalità sembra avere 3 mesi visto che non vede l’ora di giocare con altri cani). Lei giocava con la pallina, il che la fa estraniare dal mondo, al quando una signora dall’inizio della spiaggia si mette a urlare minacciosa verso di noi: “ma insomma vorremmo portare anche noi il cane in spiaggia” (aveva un bassottino e una figlia adulta a dir poco terrorizzata dai cani).
    Non capisco proprio perchè le persone prendano i pelosetti e li rinchiudano in casa/al guinzaglio strettissimo senza lasciarli in pace 5 minuti!

  12. Scusate ma allora non ho capito nulla….. ovunque si legge , compreso questo sito in svariati articoli, di evitare interazioni al guinzaglio perchè il guinzaglio sviluppa aggressività, perchè al guinzaglio i cani non sono liberi di interagire come dovrebbero ecc ecc, quindi io da bravo scolaro con la mia cucciolona di cane corso stra socializzata e stra gicherellone, sudo sette camicie per cercare di non andare dagli altri cani quando siamo in passeggiata, tutto sbagliato? mi devo sentire un maltrattatore?

    • Ovviamente no! Vedi anche risposta data a nico: scegliere di far giocare i cani solo in posti in cui si possano liberare tranquillamente è assolutamente giusto. E’ “non” far interagire MAI i cani con altri cani, che è un maltrattamento. E, ripeto, l’aneddoto raccontato è stato solo lo spunto per parlare di questo tipo di persone (purtroppo moooolto diffuso: non so se lo fossero davvero i due citati. Loro non li conosco. Ma ne conosco a bizzeffe).

      • Oki, con le due risposte che hai ho capito meglio il senso del tuo discorso…
        Concordavo già prima, anche se titubando, ora va meglio.
        E anche io ne conosco, compreso persone che lasciano il loro cane libero andando poi in crisi isterica se, in rituale con il mio, arrivano alla pantomima della zuffa…
        I cani non si fanno nulla, manco si pinzano, e alla fine si danno pure una leccatina, ma il padrone mi lancia strali su strali dicendo che ho un cane aggrrrresssivo che devo tenere legato e con museruola…!
        Ma con persone così come si fa a parlare e ragionare??
        Io in genere o me ne vado o rispondo a tono e li mando al diavolo. Mi piacerebbe trovare le parole giuste per far capire loro che i cani stanno facendo i cani ma nu ce la fo’, e un po’ mi spiace…!

  13. Mmm… Non trovi, Valeria, che se potessimo ascoltare l’altra campana (cioè la coppia al bar) sentiremmo una storia un po’ diversa? Non voglio certo dire che persone del tipo “pauuura!” non esistano. Però esistono anche i “molestatori” di professione, quelli che i cani si devono incontrare per forza, al guinzaglio e occupando tutto il marciapiede e chissenefrega del resto del mondo; quelli che si buttano in mezzo alla strada per raggiungerti dall’altra parte così i “bimbi pelosetti” (!) si possono conoscere. Quelli che se non cambi strada si piazzano ad aspettarti in mezzo al marciapiede, e mentre tu passi laterale il loro cane fibrillato si butta addosso alle tue provocando un delirio di guinzagli intrecciati, berci e latrati alle sette della domenica mattina. Quelli completamente sordi di orecchie e di mente che se tu, puta caso, gli dici che il tuo cane è aggressivo, ti vengono addosso ugualmente, squittendo che i cani aggressivi non esistono, ammmore-di-mamma!
    Io la penso come Chiara (commento poco sopra): liberi si gioca a volontà, al guinzaglio (in linea di massima) no. Eppoi abito a Roma, ci sono fantastiliardi di cani, ma ti immagini?

    • Qui non si parlava di “giocare al guinzaglio”, ma di gente che chiede ad altre persone di non entrare in un bar, perché i loro cani “hanno paura degli altri cani”! Il che mi pare davvero anomalo. Se i tuoi cani hanno paura (e/o sono aggressivi) non li fai interagire al guinzaglio, ma non chiedi a tutti di girare alla larga: li metti sotto controllo e convivi a distanza di sicurezza, tanto più in un locale pubblico! Se poi i cani non sono sotto controllo, allora nei locali pubblici non ci vai… e qui è solo questione di educazione e civiltà. Ovviamente può darsi benissimo che la coppia in questione potrebbe dare una versione diversa: ma io non stavo facendo un processo a “quelle” specifiche persone (che non conosco e quindi non posso giudicare). Ho soltanto preso spunto per parlare di quelli che, invece, avendo paura di tutti i cani (tranne il loro), impediscono al loro cane di interagire con qualsiasi altro cane. Rovinandone il carattere. La coppia in questione è stata solo lo spunto per trattare l’argomento.

    • ecco. se non mi bocciano il commento, puoi leggere tu stesso cosa ho scritto. io quei due li inconytro spesso e con noi sono sempre stati sereni e deliziosi. buh

  14. Io mio Axel (pt di 4 anni e mezzo) ha lo stesso comportamento di quel levriero. Da piccolo ha subito un trauma con un maschio cucciolone di border e da allora ha paura degli altri cani e la sua paura lo porta all’aggressività. Si comporta esattamente come il levriero che ha descritto, quando vede un altro cane abbaia e scodinzola,solo che se il cane si avvicina lui lo morde. Ho fatto un percorso rieducativo con lui ma purtroppo non siamo riusciti a togliergli questa paura ma solo a gestirla. Lo porto fuori in passeggiata e riesco a gestirlo,quando incrociamo altri cani non tira più e non alza più la cresta o mostra i denti ma non riusciamo ad avvicinarci agli altri cani,anche perché spesso sono di taglia piccola e i padroni si spaventano. Però al contrario dei padroni descritti io so che problemi ha il mio cane e informo la gente che incontriamo e continuo a lavorare con lui per cercare di affievolire questa paura. Se ha dei consigli da darmi li accetto molto volentieri, purtroppo abbiamo provato vari educatori ma niente, l’unica soluzione sono i cani tutor ma in Emilia non ci sono 🙁

    • Cosa intendi per ha subito un trauma da un altro cane? non voglio giudicare ne attaccare, parlo per esperienza vissuta,tieni conto che molte volte sia mo noi a rinforzare e creare il trauma nell’animale. I cani sono in grado di affrontare una bella strapazzata se i padroni non la ingigantiscono. L’atteggiamento di protezione, che può essere anche inconscio, che sviluppa l’umano dopo una simil aggressione ad un cucciolo ovvero: il tirare il guinzaglio, l’irrigidirsi, alzare la voce per far allontanare l’altro cane, odori strani di paura che finiamo col emettere etc rinforzano la paura e il timore nel cane che può finire col diventare aggressivo non perchè sia stato strapazzato ma perchè il padrone ha paura che possa essere di nuovo strapazzato, e nel tempo cane può diventare aggressivo. Purtoppo spesso si lavora sul cane e non su se stessi

      • Lo so perfettamente, lavoro con i cani da quando avevo 12 anni, mio nonno ha un allevamento di Segugi italiani 🙂 non è successo niente di tutto quello che hai descritto, eravamo in territorio neutro, recintato ed entrambi i cani erano liberi. Il mio di 3 mesi e un border di 9 mesi maschio. i cani hanno iniziato ad interagire, il border ha sottomesso il mio che si è buttato a terra, però ha continuato a fare dominanza verso il cucciolo anche se questi si era arreso alchè il mio ha provato a scappare,ma il border non lo lasciava in pace, alla fine si è schiacciato contro un muro piangendo mentre il border insisteva. A quel punto sono intervenuta verso il border per staccarlo, li ho separati e il mio mi si è buttato in mezzo ai piedi, non l’ho coccolato subito, ho aspettato che si calmasse. Da quel giorno ha cominciato a mostrare paura verso gli altri cani,io lo farei anche interagire in maniera libera e ci abbiamo anche provato, però la sua reazione è sempre la stessa, aggredisce senza far male, si butta addosso all’altro cane e tiene la bocca sul collo per tenere a terra l’altro cane,altrimenti comincia a pinzargli le cosce per vedere che reazione ha.

  15. Nel mio caso specifico sono la prima ad allontanare i cani liberi che si avvicinano alla mia, se è al guinzaglio, e a impedirle di giocare se, per l’appunto, è ancora legata. Non perché abbia paura degli altri cani o perché la stia maltrattando, semplicemente non posso richiare di vedermi staccare un braccio perché lei decide di andare a giocare con un altro cane mentre siamo in passeggiata in città.
    Il più delle volte le persone che incontro si offendono a morte, ma le regole che abbiamo dato a Kora son queste: se sei libera puoi giocare, se sei al guinzaglio no. Ovviamente cercare di spiegarlo a chiunque è praticamente impossibile…

  16. io ho un problema simile..d quando il mio fulvio (pointer di 3 anni) ha messo su ‘carattere’ e rompe un pò le balle agli altri cani, sono terrorizzata dal lasciarlo sciolto al parco, e quando lo lascio lui impazzisce e abbaia e salta quindi io mi spavento e lo rimetto al guinzaglio..mi sento in colpa perchè so che lui vorrebbe giocare con gli altri cani, ma anche gli altri padroni si spaventano della eccessiva vivacità di fulvio..è un cul de sac? come ne esco?

  17. Buon giorno,
    non credo di aver paura dei cani e mi piacerebbe tanto che il mio Achille fosse un cane più socievole. Invece quando usciamo dal portone, è felice perchè finalmente si esce, è un cane di taglia medio-piccola (bassotto/pincher), carattere bello schizzatello e quindi…. comincia ad abbaiare a chiunque, fa veramente un casino, tanto che i condomini mi dicono di non aver mai visto un cane così… ed io rispondo che ci sono umani simpatici e meno simpatici ed io ho un cane ‘antipatico’.
    Il mio maggior rammarico è come lui approccia gli altri cani, per lo più li aggredisce, o gli ringhia.. e quindi i padroni dei cani si allontanano anche un po’ giustamente infastiditi. Quindi io sono quella padrona che per prima magari si allontana o cambia strada quando all’orizzonte vedo un cane ed una probabile lite. A volte però lo metto alla prova, cerco di farlo socializzare, 1 o 2 volte su 100 funziona… Il suo atteggiamento è fondamentalmente questo: se a guinzaglio, per paura (attacco x difendermi perchè sono piccolo oppure voglio far vedere che sono un boss e non un fifone). Nelle aree cani, che a causa del maltempo è da un po’ che non ci andiamo, è socievole, in pensione con i suoi ‘amici’ si relaziona piuttosto bene…
    Qualche consiglio in più al riguardo? Ringrazio sempre per gli articoli così preziosi che vengono pubblicati e che come tanti altri fedeli seguo quotidianamente

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