martedì 26 Agosto 2025

Al guinzaglio o liberi?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Mi è stata segnalata una discussione interessante, nata da un volantino decisamente molto enfatico (forse un po’ troppo). Il volantino è questo:

GACI_guinzaglio
Premessa fondamentale: il GACI si occupa di levrieri rescue, provenienti dal mondo delle corse di Paesi stranieri in cui i cani sono considerati oggetti su cui scommettere, da buttar via (in modi anche drammaticamente crudeli) appena non servono più. Non mi dilungo sulla questione perché potrete trovare tutte le info del caso sul loro sito o sulla loro pagina di Facebook.
Quello di cui vorrei parlare, invece, è il messaggio trasmesso dal volantino: cani sempre e solo al guinzaglio, altrimenti si è dei delinquenti (dopo le prime critiche, il GACI ha corretto un po’ il tiro e ha ammesso che “sarebbe stato meglio scrivere “irresponsabili”).
Sono d’accordo (insultare la gente non è mai il modo migliore per far passare un messaggio, ma nessuna associazione sembra averlo capito): ma soprattutto, sarebbe stato meglio impostare proprio il volantino in un altro modo. Per esempio, sarebbe bastato riportare la legge per intero (visto che sostiene che il guinzaglio sia obbligatorio “nei luoghi pubblici o aperti al pubblico”) per far inviperire qualche  cinofilo in meno. Soprattutto, io avrei premesso proprio quello che viene spiegato nel successivo messaggio del GACI, ma che non emerge affatto dal volantino. E cioè che i levrieri rescue del GACI sono ex corridori o cacciatori, con un predatorio altissimo e nessuna esperienza della società umana: non sono socializzati, si spaventano per un nonnulla, possono fuggire al minimo rumore mettendo a repentaglio la propria vita, possono partire all’inseguimento di qualsiasi cosa sembri loro una preda.
Questi levrieri NON sono cani allevati e gestiti in modo compatibile con le esigenze di un qualsiasi cane e tantomeno con quelle di un levriero: sono delle vittime, dei disadattati che hanno bisogno di tempo, di impegno e di competenza per potersi inserire correttamente nella nostra società (mentre ci mettono cinque minuti circa a darsi anima e cuore alle nostre famiglie).
Lasciare libero uno di questi levrieri, magari appena adottato, è un atto di grandissima irresponsabilità:  ma anche il termine di “delinquenza” non ci sta poi malaccio, diciamolo.

levriericorsaPurtroppo, nel volantino, non si parla di levrieri adottati, ma di cani in generale: o almeno, questo è il messaggio che passa (non so se fosse anche negli intenti di chi l’ha scritto). E i toni, diciamolo, sono irritanti.
Però il messaggio, se letto nel modo giusto, è corretto: i cani non si devono liberare se non in condizioni di assoluta sicurezza (e ovviamente senza causare disagi a nessun altro, bipede o quadrupede che sia).
Quello di “assoluta sicurezza” è poi un concetto che può variare da soggetto a soggetto (un prato lontano un centinaio di metri dalla strada può andar bene per un cane sereno e ben educato, ma un levriero rescue che ancora non ha un sufficiente rapporto con i proprietari potrebbe volarsi quei cento metri in un nanosecondo e finire in mezzo alle auto), ma non si può e non si deve prescindere dalla certezza reale che il nostro cane non corra il minimo rischio e non ne faccia correre ad altri.
Questo non significa che debba “vivere al guinzaglio”: non sarebbe giusto e non sarebbe etico.
Significa invece che i posti sicuri bisogna cercarseli, e che soprattutto nel caso dei levrieri (ma la cosa vale anche per tutti i cani che non abbiano un richiamo assolutamente impeccabile) è bene che siano posti recintati. Un campo cinofilo va benissimo… e ormai di campi cinofili se ne trovano ad ogni angolo, quindi non ci sono scuse reali per non liberare mai il cane. Adottare un cane con un passato difficile non ci esime neppure dall’educarlo, dal creare un rapporto, dal dargli delle regole che non possono essere bypassate soltanto dalla presenza del guinzaglio: troppo comodo! Però, per ottenere un rapporto corretto con questi cani, ci vogliono tempo e impegno: e finché non si è strasicuri del risultato, non si devono correre rischi.
Insomma, la legge non vieta di sguinzagliare i cani in posti sicuri, e sicuramente nemmeno il GACI! Dovrebbe essere invece il solito buon senso a vietare severamente di liberarli in posti che sicuri non sono… ma la realtà dei fatti ci dice, ancora una volta, che il buon senso sta diventando merce sempre più rara.
Per questo non mi sono scandalizzata per questo volantino sicuramente sbagliato nei toni (un po’ troppo infervorati), ma sostanzialmente corretto nei contenuti.
Sarebbe bastato aggiungere che il guinzaglio si può (anzi, a mio avviso si deve) togliere in posti sicuri, e che in quei luoghi i levrieri possono correre (perché hanno bisogno di correre: è la loro vita, è la loro memoria di razza), per non scandalizzare nessuno.
Però, a volte, anche i toni accesi servono almeno a far riflettere su qualcosa che dovrebbe essere scontato, ma che non sempre lo è: siamo responsabili della sicurezza del nostro cane. E non dobbiamo dimenticarlo MAI.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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41 Commenti

  1. Mah, a uno che mi “sboccia” con sto volantino cosa gli dovrei rispondere? Cioè cosa mi vorrebbe dire?
    -l’ovvio? cioè che il cane lo tieni al guinzaglio e lo liberi dove puoi
    -l’assurdo? cioè che il cane lo tieni sempre al guinzaglio e non lo liberi mai
    Altre interpretazioni non ne vedo.
    Di gente che mi consiglia di liberare il cane in tangenziale per fortuna ancora nn l’ho incontrata…non interesserebbero neanche a me le sue “teorie”.

    Spero che il GACI capisca piu di cani che di comunicazioni perchè ce ne vuole a prendere un messaggio tanto giusto quanto banale ed estremizzarlo fino a renderlo bisognoso di una spiegazione.
    Di estremisti cinofili c’è già abbastanza in giro. A differenza di questo articolo, che è invece equilibrato e cerca appunto di spiegare questo “strano” volantino.

    Poi vorrei aggiungere un paio di cose:
    1- se prendo un levriero da un rescue, mi aspetterei che mi dicessero chiaramente tutto (compreso “che i levrieri rescue del GACI sono ex corridori o cacciatori, con un predatorio altissimo e nessuna esperienza della società umana”)su quel determinato cane, NON che mettano un volantino generico per fare “terrorismo”. E mi aspetterei dei controlli post affido.

    2- la sicurezza totale non esiste. La “sfiga” può sempre capitare e non sempre dipende da te.
    Insomma, spero che questo volantino sia solo uscito male e non sia indice di come funzionano le cose (cosa che invece purtroppo temo) nei diversi ambienti cinofili.

  2. prima avevo un labrador e dopo la sua morte ho preso un meticcio al canile che aveva 2 mesi oggi ne ha 19, nessuno dei 2 quando li porto a camminare nei campi e boschi intorno casa si allontana più di 10 metri, non corre dietro a nessun animale selvatico e neppure a gatti o polli in genere, non capisco perché dovrei tenerlo al guinzaglio. Il problema anche qui non è il cane, ma chi lo ha educato. Il mio anche quando vede altre persone scodinzola e mi guarda, solo se gli dico vai va incontro ed è contento delle coccole e intendiamoci bene, non l’ha mai sgridato e tanto meno picchiato

  3. Valeria cosa ne pensi di chi si arrabbia e minaccia di denunciare quando un cane viene lasciato libero di camminare tranquillo nei sentieri dei boschi? Anche quelli sono considerati luoghi pubblici dove tenere il cane al guinzaglio?
    Perché allora mi chiedo.. devo avere per forza un terreno privato dove poter liberare il cane se è così.. visto che anche il bosco è un luogo pubblico, il parco è un luogo pubblico, tutti i prati e pratoni del comune lo sono .. quali posti mi rimangono??

  4. Oh però io mi sto anche stufando della gente che non riesce a insegnare al can neanche un richiamo e se la prende con chi ha un cane ben addestrato e si permette di scioglierlo.

    Ho speso tempo e mi sono impegnata a addestrare i miei cani a camminarmi al piede a sinistra senza guinzaglio, tenendosi vicini alla gamba e ignorando qualunque situazione: li ho “testati” in città, in campagna, alle sagre, in mezzo ai cani, in mezzo a animali liberi, con gente che cerca di distrarli (offerte di cibo, richiami ecc).

    Io porto fuori i cani la mattina, li lascio sciolti nei prati/boschi e, se capita di incontrare qualcuno, loro immediatamente si fermano appena lo vedono, io faccio UN fischio e loro sono subito in posizione al piede. Proseguo la camminata coi cani al piede finché superiamo le altre persone.

    Ora, non c’è niente di più insopportabile di gente che fatica a trattenere con collare e guinzaglio un cane che salta abbaia ringhia ecc e che ancora hanno il coraggio di insultarmi perché i miei cani non sono legati. Quando i miei non solo non si sono avvicinati, ma stanno bellamente ignorando cane e padrone. Cioè io non mi permetterei MAI di insultare qualcuno con un cane ben più addestrato del mio, quando è più probabile che sia il mio a creare problemi. Capisco che il guinzaglio sia obbligatorio per legge, ma se hai un cane aggressivo e disobbediente, prima di insultare chi ha due cani ben addestrati, beh, pensaci un attimo

  5. si a cani con padroni responsabili ma proprio non riesco a mandare giù tutte queste regole e regoluccie…non so, ho 40 anni e mi ricordo perfettamente di aver passato l’infanzia sia in campagna che in città con cani liberi e felici che vivevano molto più ambientati e integrati di quanto non siano oggi che dovremmo essere “civilizzati”. Non mi va giù…negli ultimi annio c’è paura del cane, paura delle malattie che trasmette il cane (peraltro inesataìto visto che proprio il cane trasmette pochissime malattie all’uomo a differenza dei gatti che invece fanno liberamente quello che gli pare gli piace senza tutte queste manfrine). Ho repulsione per come è diventata la massa rispetto al MIGLIORE amico dell’uomo, ho repulsione per una cultura cinofila che non riesco mai a comprendere fino in fondo. Le guardie ecozoofile perlomeno parlo della realtà che posso toccar con mano, si occupano di chi si lamenta dei cani chiedendo ulteriori veti ai poveri cristi che ancora nonostante tutte le rotture di scatole vogliono a tutti i costi un cane. Non so…..mi sbaglierò…..abbiamo perso la bussola.

  6. Io ho adottato un greyhound rescue quasi un anno fa, è vero ha un predatorio molto alto e non mi sognerei mai di lasciarlo libero in un luogo abitato dove potrebbe finire sotto un’auto o uccidere un gatto ma è comunque un cane….io ho lavorato (e lavoro) con lui quotidianamente, soprattutto sul richiamo ma anche sul resto ( facciamo anche un po’ di agility casalinga in giardino!) e ora lo posso lasciare tranquillamente nei boschi lontano dai pericoli,anche se parte dietro a qualche scoiattolo torna poco dopo e torna sempre al richiamo. la più grande soddisfazione me l’ha data qualche giorno fa, era partito dietro a un gatto in giardino (che è cintato ma i gatti randagi a volte si infilano lo stesso), l’ho chiamato ed ha mollato l’inseguimento per venire da me. Insomma, io ritengo sia da delinquenti dire che un cane deve passare tutta la vita al guinzaglio ( che è il messaggio che passa quel volantino….), è ovvio che ci vuole buon senso e senso civico ( merce rarissima …)ma con un levriero rescue così come con qualsiasi altro cane! Non è un alieno privo di senno, è un cane che ha avuto una vita particolare e deve essere riadattato alla nuova vita, poi ci saranno i casi estremi ma io non ne ho ancora incontrati, sono cani dolci, amorevoli e sensibili, adottate un levriero!

  7. Per correttezza inserisco il pensiero dell’associazione GACI a spiegazione del volantino

    Per prima cosa ci scusiamo se qualcuno si è sentito offeso leggendo la parola “delinquenti” nel post riguardante l’uso del Guinzaglio, era meglio e meno forte scrivere IRRESPONSABILI.

    SIAMO UN’ ASSOCIAZIONE di recupero e salvaguardia levrieri, e mai troverete un nostro post, che esalta la bellezza nel liberare in zone non recitante, un levriero rescue. MAI.
    Per noi la priorità è la salvaguardia.

    Noi siano per il guinzaglio, come mezzo di sicurezza, e non come mezzo di coercizione.
    I nostri cani corrono liberi e si sfogano come tutti, in zone recitante e sicure per loro, Questo consigliamo da sempre. NON TRAVISATE O COLORATE IL NOSTRO PENSIERO A VOSTRO PIACIMENTO.

    Amano dormire, SI’, ma amano anche correre, nessuno ha mai detto il contrario.
    Sicurezza per noi e’ una zona dove possono liberare le energie, giocare, sfogarsi, ma senza fare o farsi male…(almeno si cerca)

    I levrieri che diamo in adozione sono RESCUE con passati da cacciatori e corridori (80%), hanno un accentuato istinto predatorio su tutto quello che si muove, e di sopravvivenza, in particolare se hanno la possibilità di utilizzare la loro arma migliore, LA CORSA.
    Sono cacciatori a vista, e l’uso del guinzaglio (tenuto bene) ha salvato loro (e non solo), in molte occasioni, la vita…

    LEVRIERI RESCUE non come cani abbandonati dalla loro precedente famiglia, ma come cani abusati, recuperati, violati, dal passato sconosciuto, fratturati, psicologicamente fragili, privi di esperienze famigliari e cittadine, randagi o fin troppo cadetti e impettiti, di certo NON CANI ALLEVATI IN CASA per essere coccolati e imbottiti di stimoli.
    Cani che sono stati alimentati spesso con scarti, o ancor peggio da un sur plus di proteine e integratori, cani con arti usurati, rotti, lesi da anni di sfruttamenti intensivi, o da carenti diete dettate SOLO DALLA SOPRAVVIVENZA.

    Questi sono i nostri cani, quelli che vedete in questa pagina ora sdraiati su divani, circondati da bambini, vezzeggiati, ora cani da compagnia adesso sii… veramente componenti di famiglie.

    Non siamo estremisti, e il nostro lavoro e con chi dialoghiamo da anni, lo conferma, ma Vi assicuro che quando, leggete di fughe o raccogliete sul ciglio di una tangenziale, un corpo insanguinato, caldo bagnato di sudore per il gran correre in contromano, inseguito da fantasmi tutti suoi, e guardi quella famiglia a cui avevi detto migliaia di volte di proteggerlo con il guinzaglio…allora forse, ma dico forse, capireste il nostro stato d’animo e fallimento.
    30kg di levriero spaventato ai 50km orari che fugge da un mondo a lui estraneo sono un pericolo davvero grosso, non solo per se stesso, ma per le persone che se lo trovano davanti improvvisamente.

    il 90% delle persone che adottano un levriero rescue vivono in città, in grandi città’ trafficate…non in lande desolate, o su monti incontaminati
    informare i proprietari di come e da chi proteggere i loro cani è per noi una missione, e se la legge ci aiuta.. ben venga.

    Sì abbiamo usato toni forti, e ci scusiamo ma l’aumento di fughe e di morti tra i levrieri adottati è aumentato enormemente, come sono aumentate le associazioni che portano levrieri senza educare l’adottante, come è aumentato il numero di levrieri che si trovano in canili comunali, come è aumentata l’informazione sbagliata standardizzata sul mondo canino, e come sono aumentati gli educatori, ognuno con la sua linea di pensiero e condotta sempre in lotta.

    Sì abbiamo scritto incosciente senza la I, e chissà quanti errori ci saranno in questo scritto…Amen!

    Il rapporto di fiducia con il vostro cane inizia dal semplice quotidiano, purtroppo l’istinto millenario di sopravvivenza, ha più carisma di noi.

    Buona Giornata

    • Beh, se vedo qualcuno che affigge convintamente uno di quei cartelli minimo ci vado a litigare perché mi sento offeso, se li mettete negli spazi vostri è un altro discorso. Mi sono fatto un bel mazzo per rendere il mio cane così come è ora, sono stato bravissimo così come è diventato bravissimo lui, che a proposito un tot di volte é andato a riprendere dei cani “sfuggiti” che vanno verso la strada, magari non gli piacciono ma se fanno così e vede il proprietario agitato gli corre incontro e poi si fa inseguire per gioco, per portarli in spazi sicuri, ed evita se può il cane scontroso (può meglio senza guinzaglio), e non corre incontro a nessuno. Già ogni tanto mi tocca sorbirmi qualche ramanzina di qualche proprietario incapace invidioso stronzo o di qualche pedone da solo che semplicemente vuol litigare (grazie alla legge del guinzaglio), ma che mi vengano a offendere con tanto di cartellone del cazzo…

      • Prova con un cartello “il mio cane è un meticcio tra Dio e Superman” e vedi che non ti rompe più nessuno… 🙂
        Scusa eh… ma non posso farne a meno, visto che io sono invidiosa e stronza, quando vedo un cane libero, che non viene immediatamente richiamato e messo al piede (inequivocabile segnale di cane ben controllato nonchè di rispetto) mi girano parecchio… e un paio di biglietti di sola andata per vaffanculandia li elargisco volentieri…

        • Peccato che non abbia bisogno di richiamarlo nonostante sia molto indipendente quindi agli antipodi di un cane ombra, mi sa proprio che sei invidiosa del mio supercane, come biasimarti..

  8. Io credo che avere un cane, soprattutto se problematico o dal passato difficile, non sia davvero per tutti. Ammiro chi, consapevolmente, adotta un levriero spagnolo o reduce da altrettante sofferenze (io non ne sarei capace). D’altra parte mi chiedo come sia possibile pensare di tenere sempre e sempre legato un cane che più di altri ha un bisogno irrefrenabile di correre…sembra che si passi da un carcere con tortura agli arresti domiciliari (con cibo, acqua, riscaldamento..). Anche il più grande campo recintato non sarà mai come un prato o un bosco in montagna. Non so, a volte mi chiedo se il meno peggio sia accettabile o meno (se mi fossi imbarcata in un’adozione del genere probabilmente nei fatti lo terrei sempre legato anche io…ma reggerei pochi mesi. mi sembrerebbe una condanna in appello con la pena ridotta…). Quando ho deciso di acquistare il mio primo cucciolo di cane, ad un certo punto mi sono resa conto che sarei dovuta cambiare io. A slegarlo in luoghi adatti avrei corso dei rischi? Okay, in ansia un pomeriggio ho deciso. Ho portato il cane nel bosco, ho tolto il guinzaglio e via. Risultato? la mia ombra….Nel mondo che vorrei, sancirei il diritto del cane alle corse nei prati…se è aggressivo si può iniziare un percorso con un educatore e nel contempo liberarlo per gradi con la museruola. Se un giorno non dovessi più riuscire a garantire al mio cane le scorribande che gli spettano di diritto non lo condannerei ad una vita del piffero. Nel caso dei levrieri, che è in parte a parte, non so fino a che punto possa valere…mi rendo conto che è molto più complicato…..p.s. ho visto cani in area cani correre impazziti come se fosse l’ultima corsa della loro vita (richiamo zero, quindi slegati mai…). Alla fine i pericoli sono infiniti, anche in città: il cane ha diritto di fare il cane e vivere da tale. tra bocconi avvelenati, spighette malefiche, cacche altrui, cani aggressivi, umani imbecilli che ti pestano le zampe al cane (legato al guinzaglio) apposta molto meglio un bel prato con ampia visuale…Non so, ma la felicità del cane per boschi si legge negli occhi (come ho letto in un commento poco più in su). Io sono felice se il mio cane è felice!

  9. Io ho un meticcio Pointer che non ha mai avuto futuro nella caccia, ma potrebbe avere un futuro come “corridore” perché la sua unica felicità è correre, ma correre tanto, dove abito io, confine fra Piemonte e Lombardia di zone recintate ne ho a più di 40 km di distanza quindi mi devo accontentare delle ZAC, lì almeno, evitando di dare noia ai cacciatori possiamo fare le nostre 2 ore di corse sfrenate da libero, di strade intorno ci sono, ma essendo stradine di campagna hanno pochissimo movimento e come lui di solito si muove tenendomi al centro del suo raggio che comprendendo diverse decine di metri, sono io ad stare attenta a non avvicinarmi al pericolo.

  10. il commento e’ cosi’ tranchante perche’ e’ stato scritto dopo giorni e giorni e giorni di polemiche liti discussioni insulti minacce di querele e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
    polemiche nella bacheca ufficiale gaci e non solo. io stessa sto passando il tempo, con i miei colleghi admin, a moderare un gruppo di adottanti, svincolato (checche’ se ne dica) dalle associazioni, nel quale abbiamo sposato la tesi del “guinzaglio sempre in aree non sicure”, al quale si iscrivono predicatori del cane libero per cercare di convincerci che ci sbagliamo.
    non se ne puo’ piu’.
    la ringrazio per questo splendido articolo.

  11. il concetto che volevano esprimere sarà anche stato giusto ma bisogna anche pensare a che pubblico un volantino del genere può raggiungere e le parole usate fanno arrivare un concetto ben diverso se letto con totale ignoranza cinofila.
    A una tipica “sciuramaria” quello che arriva è “se gli vuoi bene tieni il tuo cane SEMPRE al guinzaglio, se non lo fai vai contro la legge e sei un mostro da perseguire” , sul volantino non si parla di liberarli in sicurezza, di campi cinofili, di esigenza del cane di muoversi libero, di parchi cintati,di richiamo impeccabile, di valutare la situazione e di LAVORARE con il cane per raggiungere fiducia e un richiamo perfetto; si afferma solo che il cane debba sempre stare al guinzaglio PUNTO un volantino scritto così giustifica le sciuremarie che un campo cinofilo nemmeno sanno cosa sia, al parchetto “no, no,ci sono i cani grandi che lo vogliono mangiare”, per tutto il resto “liberare il cane è illegale” e così un gran numero di Bobby vengono condannati a passare la loro vita attaccati a 150 cm di guinzaglio finchè non gli si atrofizzano zampe e voglia di vivere.
    L’informazione VA FATTA BENE, le affermazioni vanno CONTESTUALIZZATE e SPIEGATE, vanno date delle SOLUZIONI oppure si rischia di creare DANNI almeno pari a quelli che si vorrebbero contrastare.

  12. Conosco un sacco di gente che sta agli antipodi, tipo “il mio cane è *sempre* libero, il guinzaglio è una crudeltà inutile” e “noo, il mio non lo libero *mai* perchè poi non torna”. Credo occorra una via di mezzo; io libero il mio canetopo solo nei pratoni lontani dalle strade, nei boschi, o all’area cani, sempre chiedendo se posso (magari lì dentro c’è un altro cane che le taglie mini non le può vedere, chissà…io chiedo)
    Qui hanno investito il cagnetto del fruttivendolo: affidato al nonno con venti metri di flexi, il nonno arriva al marciapiede…e lui no.

  13. assolutamente concordo con il volantino il mio setter è abbastanza aggressivo e devo fare lo slalom tra cani liberi sul marciapiedi che si avvicinano ma rischiano un bel morso…no non gli metto la museruola se lui è vicino a me…dovrei stamparlo e metterlo nelle aree incriminate del mio paese!!!

  14. Scusate, ma bisogna anche un pochino distinguere le cose. Nessuno ha detto, credo e spero, che sia giusto lasciare liberi i cani alla cavolo, appunto, di cane. Ovviamente è una cosa sbagliatissima, da veri irresponsabili e una grossa mancanza di rispetto verso il resto del mondo, lasciare libero il cane ovunque o dove capita. E’ una cosa che anch’io proprio odio, a maggior ragione visto che il nostro cane maschio quando è insieme alla femmina non è proprio amichevole con gli altri cani, e ci stiamo lavorando, ma quando ti vedi arrivare addosso cani liberi da ogni angolo la cosa si complica un attimo. Però qui il messaggio che passa è che il cane non si deve MAI liberare, che deve passare la vita al guinzaglio. E di certo non si capisce se è riferito a una tipologia di cani in particolare. E’ proprio un brutto volantino, scritto con toni assurdamente isterici, e che passa un messaggio sbagliato. Poi a queste persone va tutto il mio rispetto e la mia ammirazione e capisco che possano avere un po’ di rabbia, ma il volantino è brutto, punto. Ci sono tanti modi di lasciare libero un cane in modo responsabile, ovviamente ci sono le aree cani, ma ci sono dei bellissimi posti, in campagna, montagna, nei boschi ecc. dove con un po’ di cervello e occhio si possono liberare le nostre bestiole e vedere veramente la gioia nei loro occhi (almeno in quelli dei miei). Certo fondamentale è avere un cane educato e con un buon richiamo, in modo da poter gestire tranquillamente anche eventuali imprevisti. Ma tra tenere il cane al guinzaglio a vita e liberarlo ad capocchiam, come dice Valeria, c’è un oceano.

    • Concordo. Vorrei aggiungere che alcuni cani, almeno a mia esperienza, al guinzaglio risultano aggressivi, mentre liberi si fanno gli affaracci loro.
      Il mio, ad esempio, preso dal canile all’età di 8 anni, lo lascio libero quando siamo nei boschi perché so che se incontra qualcuno cerca di stargli alla larga. Se è al guinzaglio si sente chiuse le vie di fuga e quindi parte direttamente verso gli altri maschi. Poi, certo, anche il mio, lupoide nero, fa paura incontrarlo a zonzo senza magari vedere il padrone. C’è da dire che ha anche un buonissimo richiamo…arriva felice anche se sa che sto per mettergli il guinzaglio…forse perché sa anche che 2 minuti dopo glielo tolgo (?)

      • La mia Kim è uguale: libera si fa gli affaracci suoi ed è il cane più sottomissivo che esista (con un ottimo richiamo anche), al guinzaglio invece sembra voglia uccidere tutti i cani che incontriamo.
        Mi è capitato un giorno, durante una delle sue scenate contro un cane in un giardino, che le si sfilasse il collare. Lei si è bloccata subito ed è tornata da me tranquillissima.
        Non so se sia perché il guinzaglio le da forza (“ho un umano pronto a intervenire dietro di me”) o al contrario la faccia sentire vulnerabile (“se provassi a scappare non ci riuscirei quindi faccio in modo di tenere a distanza tutte le possibili minacce”). In ogni caso questi cani sono profondamente insicuri e, almeno nel mio caso, è tutto fumo e niente arrosto.

  15. Certo che ogni considerazione di buon senso va bene, ma alla fine del volantino si capisce solo ed unicamente quello che c’e’ scritto, qualunque fosse l’intenzione di chi l’ha scritto ed e’ questo che alla fine conta, proprio perche’ si tratta di un volantino.

    Stesso discorso vale per il contesto: altri strumenti possono ereditare il contesto al quale si riferiscono dal luogo in cui si trovano o da altri elementi esterni al loro contenuto ed e’ questo il caso di tutti gli strumenti di comunicazione che vengono raggiunti dai loro fruitori; per esempio partecipo a un seminario su un argomento e porto a casa alcune dispense: qualunque cosa ci sia scritta e’ evidentemente rivolta a chi ha partecipato al seminario in relazione agli argomenti del seminario, cioe’ il documento e’ inserito in un contesto esterno al suo contenuto.

    Nel caso del volantino, invece, tutto cio’ che non e’ compreso nel contenuto semplicemente manca e quello che rimane e’ una generica accusa di incoscienza, irresponsabilita’, ignoranza e delinquenza rivolta a chiunque perche’ il volantino e’ uno strumento destinato alla diffusione, cioe’ a raggiungere quante piu’ persone possibile al di fuori di qualunque contesto che sia sicuramente noto ai destinatari, come invece avviene per la dispensa del seminario. In questo caso, quindi, il senso del contenuto e’ rivolto semplicemente a chi legge, cioe’ potenzialmente a tutti.

    E’ grave? Dipende dai punti di vista; da quello della comunicazione a me sembra piu’ che altro un errore grossolano.

  16. Noi abbiamo (tra gli altri) uno dei primi Galgos arrivati dalla Spagna col Gaci 12 anni fa. Ora il nostro è anziano e poco propenso alla corsa, ma da giovane a volte prendeva e partiva. Oltre ad avere un predatorio altissimo (i galgos sono usati per la caccia) sono anche cani poco inclini all’ubbidienza e molto indipendenti. Nei termini l’annuncio è giusto, nei modi no.

    • Ho adottato Loki, un greyhound nero nero e lucido ad aprile 2014, proprio dal GACI. E’ un cane bravissimo, ubbidiente, patatino e pigro. Non ha particolari paure, anzi, è spesso spavaldo, ma, in questi mesi di convivenza (la prima della mia vita con un grey) non ho potuto fare a meno di studiarmelo un po’, valutando tutte le sue fasi di “rinascita”. Noi lo lasciamo libero solo in aree recintate, e portiamo con noi sempre la museruola, perchè, pur essendo in realtà un discreto cagasotto, con i cani piccoli o remissivi tende a fare il predatore. Quindi se vediamo che è fin troppo insistente, testate, inseguimenti veri e propri e spallate, prima lo museruoliamo, e poi, se la foga è troppa (unita anche alla paura/fastidio del cane vittima) togliamo il disturbo e lo facciamo uscire dall’area.
      Quindi, dove è possibile, cerchiamo sempre di essere presenti, quando si rapporta con altre persone e cani.
      Noi tutti amiamo i nostri levrieri, è scontato dirlo, ma quando vedo il mio che parte all’inseguimento o semplicemente corre da solo per divertimento, con gli arti che si incrociano, la testa a proiettile, la terra che trema sotto il suo galoppo, io rabbrividisco ogni volta. E’ uno spettacolo della natura e starei a guardarlo per ore, ma contemporaneamente penso a tutti quei cani che si vedono inseguire da una bestia simile, una sorta di arma letale in pratica, e posso anche solo immaginare la paura e l’angoscia dei proprietari dei cani “vittima” che si vedono proiettati addosso un tale siluro. Fermare un levriero all’inseguimento credo sia impossibile. Non c’è richiamo, non ci sono grida, pianti, urla, premi. Niente. Scattano per raggiungere, scattano per arrivare primi.
      A meno che non intendiate sparare al vostro cane, lasciate perdere l’idea di fermarlo.
      Questa premessa semplicemente per dirvi che il mio cane, ex racer, pigro e tendenzialmente un camminatore dinoccolato a testa bassa, se vede qualcosa, anche lontanissimo che si muove, può essere un coniglietto, un bambino in lontananza, un cane che corre dietro ad una pallina, un gatto (peggio ancora!) o addirittura un riflesso, si tira su tutto impettito, muso dritto, orecchie spiegate, muscoli in fremito, il tutto in una frazione di secondo. On/off, proprio. Spesso ci mettiamo anche un attimo per capire cosa l’ha fatto scattare, e se non fosse al guinzaglio SEMPRE, chissà quante volte avrebbe fatto morire di paura il bambino, avrebbe dilaniato il gatto, fatto venire un infarto a noi e al cane in lontananza con relativo proprietario. Per non parlare dei pericoli per il levriero stesso. Quando partono, sono ciechi e sordi a qualsivoglia pericolo: un attimo e sono sotto una macchina, o spersi nelle campagne, lontanissimi alla vostra vista e richiamo.
      Questo, quando sono in caccia.
      E quando si spaventano? Peggio che mai. Non ci è successo spesso, ma è capitato almeno due volte che, a seguito di chissà quale rumore, Loki, che stava annusando in terra con tutta la calma del mondo, si spaventasse e facesse una balzo di un metro, piroettando in aria e strattonandomi molto forte la spalla. Se non l’avessi tenuto ben saldo, chissà dove sarebbe corso, spaventato, di notte, in mezzo ai prati…Forse non l’avrei più trovato neanche io.
      Noi amiamo il nostro cane, e sappiamo che senza di noi è perduto, le possibilità che si faccia veramente male sono elevate, così come i rischi che possa terrorizzare persone ed animali sono altrettanti alti. Non oso poi immaginare se dovesse partire all’inseguimento di un cagnolino bianco, e magari raggiungerlo e schiacciarlo, morderlo, o ucciderlo. Non ci voglio neanche pensare, da proprietaria, perchè già mi immedesimo nel proprietario del cagnolino che, credo, ama il suo cane come io amo il mio e si trova ad assistere ad una vera e propria battuta di caccia che lascerei sinceramente ai documentari di National Geographic…
      Sono greyhound, sono i vostri cani poltroni, la luce dei vostri occhi, il naso freddo che cerca la vostra mano, puro velluto che riveste muscoli d’acciaio.
      Abbiatene rispetto, abbiate rispetto per gli altri (cani e padroni): teneteli sempre sotto controllo. Il guinzaglio salva la vita a loro, a voi e a chi vi circonda. Insomma, io con Loki non posso prendermi il lusso di dire “Massì, tranquilli!” perchè mi sento esattamente come se mi stessi portando dietro un falco appollaiato sul braccio. Immobile, quasi su un altro mondo…fino a che non vede qualcosa di mobile, anche lontanissimo, anche un abbaglio…Ed è già là.
      Certo, mi piacerebbe che fosse super ubbidiente, che alla mia parola STOP si inchiodasse, mi piacerebbe anche che fosse meno bestiale nei suoi approcci, meno competitivo, forse anche meno veloce…Ma ho un grey. Un ex racer. Ho scelto io di adottarlo, sapevo tutto, pro e contro, e ho scelto un grey. E un grey è anche puro istinto, pura corsa e testardaggine, puro figlio del vento, da generazioni, da millenni, da sempre. E’ la sua magia ed il suo fascino.
      Il mio compito è di amarlo per quello che è, e averne cura.
      Ed il guinzaglio è l’unico modo che mi consente un totale controllo sull’imprevedibilità assoluta degli eventi.
      Barbara

      • Vero! Io mi incanto a vedere il mio quando corre dietro alle cornacchie che tra l’altro lo pigliano per il….è una scheggia e la gente si ferma a guardare divertita, ma quando corre con Kira una levriera XD fighissima io mi incanto a guardare lei, hai ragione, sono stupendi!

        • Sono stupendi…e grazie a loro, adesso, tutti i cani che corrono mi sembrano lenti! ahahahah 🙂
          La verità è purtroppo che un ex racer non è semplicemente un levriero…E’ un cane che per tutta la vita e’ stato addestrato ad inseguire, ad essere veloce, a scattare, senza nessuna altra forma di socializzazione, spesso…Tenuto in gabbia o nel canile per tutta la sua “carriera” e fatto uscire solo per gli allenamenti e per le gare…Vengono selezionati gli individui più competitivi, più veloci, più concentrati sull’obiettivo, più predatori, proprio perchè si esige che siano dei campioni e che facciano girare il denaro delle scommesse…Tutto questo, questo forte condizionamento, fa parte indissolubilmente di un ex racer, e l’adottante deve esserne consapevole. Soprattutto quando tali atteggiamenti possono essere pericolosi, complessi da gestire, o recare danno/fastidio che potrebbe essere evitato con un minimo di buonsenso.
          Loki è un soldatino: affettuoso, silenzioso, lo porto con me spessissimo (in vacanza, in macchina, nei negozi, tra la gente) mai invadente o aggressivo… con i cani piccoli, al guinzaglio, è estremamente paziente, e si fa avvicinare da tutti, piccoli o grandi che siano -cani e umani-. Insomma, è il mio cane ideale. Riservato e gentile. Ma libero, soprattutto quando sta correndo, quando si carica di energia, tira fuori il suo lato più competitivo, che vuol dire agguati e veri e propri inseguimenti, spallate, musate e spesso pinzate. E visto che tanto piccolo non è, e lento neppure, non mi sogno di lasciarlo libero, perchè so che andrebbe a bersaglio sempre. Lo lascio correre in sicurezza solo in aree cintate, con cani che già conosce e con i quali ha imparato a non fare il gradasso…Si diverte lui, e ci divertiamo noi (umani e cani compagni di giochi)…
          Ci vuole un po’ di pazienza e tanta costanza…ma ripeto, è stata una mia scelta, quella di un cane simile. Non rimpiango nulla. E anzi, a poterselo permettere, ne adotterei 1000 di grey 😉 perchè sono cani meravigliosi.

  17. non ho mai commentato ma sempre solo letto su questo, reputo Valeria Rossi un esempio da seguire, nonostante tutto quello che ho detto rimango ancora un po’ sciurimaria, ma questo perchè il percorso da fare con il mio cane è ancora lungo. Commento questo articolo perchè è un tema sentito per me,ho un cane di 4 anni venuto dal canile, che ha un rapporto conflittuale con la maggior parte dei maschi,m con alcuni va d’accordo, forse sono io che ho un problema ma non mi sembra normale che la gente lungo le strade della città lasci libero il cane di scorrazzare senza guinzaglio, e ovviamente il cane in questione incuriosito dal mio si avvicina e non servono a nulla le mie richieste di legarlo, perchè il padrone si offende e mi dice che il suo cane è buono e una volta visto che il mio gli ringhia si mette ad urla che dovrei portare lontano il mio cane cane cattivo e lo dovrei far girare con la museruola, ora questa è una cosa che mi fa girare le scatole perchè succede in contiuazione nella mia città ovunque nei parchi per bimbi dove i cani devono stare al guinzaglio ed agli angoli delle strade e cosi via, io capisco che il cane ha il diritto di essere liberato ma esisto tanti parchi per cani, ci sono a due passi alcuni campi cinofili e per di più tanti boschi e tanto verde dove prima che un cane si incontri con altro ce ne vuole, o bisogno di capire perchè la gente lo fa, perchè li libera in mezzo di strada?

    • Perchè il “loro” cane è buono…. ecco perchè.
      Inutile fermarsi e metterlo seduto sperando che l’altro ti veda e metta il guinzaglio al suo cane. Non mi è (quasi) mai successo.
      Finiva sempre come succede a te, “quel cane lì deve mettere la museruola”…
      Il fatto che “quel cane lì” fino a prima che il tuo venisse a rompergli zebedei si stesse facendo i fatti suoi non ti sfiora…
      Cominciano ad agitarsi quando gli chiedi “maschio?” – “Sì” – “Guardi lo richiami perchè il mio coi maschi non va d’accordo” (intanto il loro cane buono sta avanzando in linea retta e coda alta verso il mio….) E si agitano anche a ragione, perchè tra il mio cane ed il loro ci sono almeno 15 kg di differenza..
      Come da copione il mio si trasforma in lupo mannaro e come da copione… “quel cane lì bla bla bla…”
      In ogni caso, col tempo, ho imparato che è inutile cercare intelligenza dove non ci sono neuroni sufficienti… quindi se nonostante tutte le mie attenzioni il mio cane era sempre quello cattivo (eh certo…lupoide nero… ovvio no?) allora va bene. Il mio cane, viene dal canile è stato tanto picchiato (probabilmente però è anche vero..) quindi adesso è aggressivo e mordace e penso anche psicopatico. Sì, meglio stargli alla larga.
      Poi io lo so che non è esattamente un Budda, che ha una soglia di reazione vicina al “basta un niente”, che non sopporta i maschi, che certe persone gli stanno sul…portacoda, e tutto il cucuzzaro. Ho sempre preso tutte le precauzioni ma anche così non andava bene. E allora arrangiatevi! Adesso passo io, spostatevi voi per una volta.

    • Qui c’è poca gente che lo fa tra i quali io, possiamo dire che in mezzo delle teste di cazzo che lasciano il cane libero di far casino, c’è una percentuale di persone che sa benissimo quello che sta facendo e non reca in nessun caso disturbo o pericolo agli altri? Forse non ne hai mai visti ma ci sono. Altrimenti potrei dire che che il guinzaglio è quasi sempre essenziale specialmente perché la gente non è in grado di insegnare per bene al cane e di starci poi sempre attento

  18. i levrieri, come tutti i cani, vengono definiti SENZIENTI, e sono in grado di essere recuperati da persone sensibili e capaci, se determinate associazioni, per fare numero, li appioppano a chicchessia, ovvio che poi devono semplificare la gestione a un perenne guinzaglio…
    Non si spiegherebbe poi perche’ alcuni adottanti GACI riescono a gestire benissimo uno o piu’ felicissimi levrieri rescue, anche sulle spiagge, nei boschi e in aperta campagna.
    Chiaro anche, che seguire decentemente gli adottanti, costa impegno e fatica, altre associazioni lo fanno, altre no, costringendo gli adottanti piu’ intelligenti ad arrangiarsi di nascosto.

  19. Il volantino doveva decisamente essere scritto in un modo diverso, con il tono e le parole usate di certo hanno fatto passare un messaggio, credo e spero , diverso da quello che intendevano dare. E’ sicuramente giusto ricordare che un levriero rescue, ma non solo loro, ha sicuramente bisogno di maggiori attenzioni per quanto riguarda l’argomento guinzaglio e anzi, vorrei aggiungere che questi cani riescono a saltare da fermi ad altezze notevoli, quindi, se uno di questi cani tende a darsi alla fuga, non basta stare in un’area recintata, ma deve essere recintata in un certo modo, però ci sono modi e modi per sottolineare questa necessità e mi viene anche da pensare che le persone che vivono costantemente a contatto con una realtà spesso faticano a ricordare che esistono diverse realtà e forse proprio a causa di questo, le parole usate nel volantino hanno assunto carattere di universalità.

  20. se il mio levriero non corresse libero vorrebbe dire che io non terrei a lui, perchè lo penalizzerei. Il guinzaglio è cosa giusta dove indispensabile, cosa evitabile dove gli animali (come noi) hanno bisogno di sfogarsi. Un uomo capirebbe se gli dicessero di non fare jogging perchè i colori fluo sono antiestetici e perchè se qualcuno passeggia sentirebbe la sua puzza di sudore? Forse no, eppure sempre di animali si parla.

  21. Ho letto subito l’articolo perché è una questione che mi sta a cuore. Ho adottato da quasi un anno un cane in canile con un pessimo rapporto con gli altri cani. Stiamo cercando di educarla piano piano e abituarla all’idea che non tutti i cani vogliono farle del male.
    Quando la porto in giro (sul lungo Po, zona pedonale ma chiaramente non area cani) succede almeno due/tre volte a passeggiata che arrivi un altro cane di corsa, chiaramente non al guinzaglio, per farle le feste. La mia si mette a ringhiare per tenere l’altro a distanza e, quando i padroni, venti/trenta/cinquanta metri più in là, si accorgono del ringhiare mi guardano male e esprimono il loro disappunto con un “Ma il mio Bobby volevo solo dare un bacinoo!!” o con un “Ma come mai, eppure il mio è un maschio!”.
    Non so neanche cosa rispondere quando succede.

    • Io sono nella stessa tua identica situazione, nel senso che ho adottato un segugio adulto da un canile, che si comporta come la tua, e gli rispondo: che se non hanno il totale controllo li devono tenere al guinzaglio. Non ho nulla in contrario a chi porta il cane senza guinzaglio, ma deve assumersi ogni responsabilità e lo deve fare solo ed esclusivamente se ha il totale controllo del suo amico a quattro zampe.

    • Guarda il mio cane l’ho preso cucciolo, bravo, ubbidiente ecc, ecc, ma se un cane dello stesso sesso diventa invadente, lui comincia a bofonchiare, poi ringhia e se il padrone, malgrado le mie insistenze, non si viene a prendere il rompi, una pinzatina magari ci scappa, senza far danni, ma può succedere. Eppure l’ho preso piccolino, non l’ho adottato. Avevo espresso qualche timore a Valeria che mi aveva tranquillizzato, insomma, libero è bello e io sono la prima a lasciare libero il mio cane, ma ci sono posti e posti, poi il cane deve ubbidire al tuo richiamo, se non lo fa è inutile poi stupirsi se riceve una pinzata o una ringhiata dall’altro cane. Anna, non prendertela, a quelle persone spesso non vale nemmeno la pena di rispondere, so de coccio!!!
      PS il mio pelosone è un vero…..Valentino…XD però anche lui ogni tanto trova qualche femmina che gli mostra i denti…..lui allora piange, la guarda e lei lo ignora…..ma quando lui se ne va, la signorina decide di concedergli un pò di attenzioni…lui la fiuta e poi con espressione indifferente, si gira e se ne va …..un vero stronzo 😀

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