di VALERIA ROSSI – Lo ammetto già in partenza: sto per scrivere un articolo di utilità vicina allo zero assoluto.
Però non ne posso davvero più di leggere discussioni e addirittura scanni su qualcosa che non esiste.
Maddai… si può?
Negli ultimi due o tre giorni ho letto almeno tre diverse discussioni sulla centripetazione: pare che il termine sia stato usato da Angelo Vaira nel suo ultimo video per il Corriere (che non ho visto e quindi non commento) in modo “inappropriato”.
Ma il modo appropriato, quale sarebbe?
Difficile stabilirlo, direi, visto che il termine “centripetazione” non esiste.
Non c’è proprio nella lingua italiana.
Esiste la forza centripeta, esiste quella centrifuga, esiste la centrifugazione… ma la centripetazione no, non c’è. Non può esserci, perché la centrifugazione è un’operazione che sfrutta la forze centrifuga per separare dei materiali: mentre l’operazione opposta, ovvero quella di sfruttare la forza centripeta per unire dei materiali, non è fattibile. Insomma, nessuno mette in lavatrice dei vestiti puliti e un po’ di terra, sugo o erba e poi fa partire la “centripeta” per inzozzarli a dovere.
Da dov’è saltata fuori, dunque, ‘sta benedetta centripetazione in cinofilia?
Da Roberto Marchesini, che ha coniato un neologismo a suo uso e consumo, per definire (la spiego un po’ alla carlona, ma mi sembra di aver capito che il concetto di base è questo) l’attrazione reciproca tra cane e uomo… né più e né meno di quanto io abbia coniato il termine di “sciuramaria” per definire il neofita.
Sia “centripetazione” che “sciuramaria” sono ormai entrati nel comune lessico cinofilo… però non ho mai sentito nessuno, grazie al cielo, che si incazzasse perché qualcun altro usava “sciuramaria” a sproposito. E non ho mai sentito nessuno chiedersi se l’eccesso di sciuramarianesimo fosse lecito o potesse diventare deleterio.
Invece si litiga sull'”uso corretto” del termine centripetazione (sul blog di Vaira) e ci si chiede “se possa diventare lesiva per il cucciolo o se possa limitarne lo sviluppo mentale” (Francesco Polidori: discussione vecchia di cinque anni, ma riesumata in questi giorni, forse a seguito della prima).
Le conseguenze sono state imbarazzanti: da una parte sono stati cancellati dei commenti (da parte di colui che accusa gli altri di poca onestà intellettuale), dall’altra ci si è arrampicati sugli specchi per giustificare il fatto di aver detto tutto e il contrario di tutto, accampando come scusa il fatto che il dire che la centripetazione faceva male alla salute fosse stato “messo in linea con un falso concetto di “centripetazione”, che all’epoca – ricordo bene – veniva passato per “il cane deve sempre guardarmi”; il che non è vero”.
Ma come ci può essere un significato “vero” per una parola inesistente?
O parliamo di “quella che Marchesini definisce centripetazione” (e allora, sicuramente, non è vero che equivalga a farsi guardare dal cane), oppure parlare di “vero” e “falso” (o di “uso superficiale del termine”, come è avvenuto nell’altra discussione) è un esercizio addirittura più sterile di questo articolo… che ho scritto solo per arrivare a questa conclusione forse altrettanto sterile, ma che spero inviti a qualche piccola riflessione: ma con tutti i problemi gravissimi in cui si dibatte il mondo cinofilo moderno, vi sembra NORMALE perder tempo a discutere su un neologismo che alla Sciuramaria media (tiè, ce la infilo!) probabilmente fa pensare a una lavatrice che funziona male?
E per una volta sono stata benaltrista anch’io… ma quando ce vo’ ce vo’, ecco.
Fine articolo inutile.
Centripeta tu che centripeto anch’io

Domenica sono stato costretto al tour de force annuale per i regali di Natale. Va da se’ che quando si va in giro con un soggetto femminile, sia pure mia figlia, tocca annusare tutte le candele profumate di questo mondo e tocca girare per librerie mettendo radici davanti agli scaffali delle strenne natalizie.
La faccio breve, come dicono quelli che non sanno raccontare le barzellette: mi sono fatto una cultura sfogliando millemila pubblicazioni su cani, gatti e giardinaggio. Il risultato e’ stato che dopo un intero pomeriggio sono dispostissimo ad abiurare ogni mia posizione; esiste la centropetazione ed ogni altra fantasticheria esoterica o metafisica che possa passare per il cervello, il sole gira intorno alla terra e i quattro elementi dominano la natura, qualunque cosa purche’ non debba piu’ passare un altro pomeriggio a sfogliare pubblicazioni insensate su qualunque-cosa-terapia. Ho letto cose che voi umani…
ecco, la centripetazione e’ roba da educande, io la faccio cosi’: con uno schiocco di dita come se niente fosse.
Dai, che poi devi fare i regali per la Befana! E poi non lo sapevi, che il mondo è un tetraedo portato in giro da una formica?! Di quelle taglia foglie, però!
non resisto https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwij58H4nrXJAhXCaRQKHRCzAIMQyCkIJzAA&url=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DXMW_bA9ilKo&usg=AFQjCNF78SsR8pH5h1oruKwJgzpnyepy7A
Ma se il mio cane centripeta troppo poi cosa succede…implode?
Epperò Valeria, come facilitatore della relazione col cane ( a giudicare dallo sguardo del canetto che ha in braccio in una foto ) forse non sarà il massimo… ma come comunicatore con gli umani… azzz!!! ha un sito esteticamente molto accattivante.
Sui contenuti… discutiamone, ( devo ancora vedere un’addestratore anche vecchia, vecchierrima maniera che usa il collare elettrico per insegnare il lascia al cane: quello più becero mi consigliò l’uso di un simile attrezzo SOLO per insegnare al cane a non raccattare cibo lanciato in giardino. E declinai con grazia. O la foto della pettorina al rott che lo stringe la dove non dovrebbe.) però l’estetica!
si studia anche come vendere un prodotto volendo eh…l’estetica oggi è tutto (e ovviamente non si parla solo del sito)
Io sono come san Tommaso e allora mi sono attaccato a google per trovare qualcosa che definisca questa cosa della centripetazione. A parte il nome infelice che suggerisce etimologicamente parlando una concentrazione imbarazzante di peti, ho capito che si parlerebbe di tre fasi e qui mi viene in mente un ricordo d’infanzia, che se dovessi adeguare a qualcosa di simile alla centripetazione riassumerei dicendo che in una prima fase bisogna predisporre uno spazio adeguato nel quale ci si possa sentire a proprio agio, poi si inserisce delicatamente il soggetto nel nuovo contesto appositamente predisposto quindi si copre lo spazio rimasto libero fornendo cosi’ un adeguato senso di protezione e un ambiente fertile in cui crescere serenamente.
Mia nonna, che era una contadina d’altri tempi avrebbe riassunto cosi’: nani, prendi il cavicchio, fai un buco per terra, ci metti la pianta, copri col piede cosi’ la pianta si drizza e non marcisce quando bagnamo; dai su’ che ce ne sono 6 prose da trapiantare, hai gia’ sei anni, se non impari adesso non impari piu’.
Per chi non lo sapesse, la prosa e’ una striscia di terra nella quale si pianta una fila di piante di un ortaggio. La striscia si alterna a un solco (e quindi e’ sopraelevata rispetto ad esso) in modo che quando si bagna l’orto l’acqua che non viene immediatamente assorbita dal terreno scorre nel solco e la pianta non viene dilavata. Sembra complicato, ma per uno che e’ cresciuto in campagna e’ come camminare: se uno viene a spiegarti come devi fare a praticare la progressione podo-alternata ti scappa subito da ridere.
Ach! dimenticavo: la progressione podo-alternata e’ una particolare tecnica psico-motoria grazie alla quale dopo lunga pratica si e’ in grado di provocare un fenomeno cinetico atto a spostare il proprio corpo da una determinata posizione in direzione di un’altra mettendo avanti prima un piede e poi l’altro.
Oh mio Dio! Hai trovato la centripetazione sulle piante!
E dire che quando me l’ha insegnata il fratello di mia nonna mi ha dato in mano un ramo di castagno, mi ha detto ” quello è il solco, fai un buco ogni due passi, mettici una piantina e rincalzala bene, altrimenti non ti faccio giocare col cane”. In dialetto.
Però ce ne sono di diversi tipi di progressioni podo alternate, vero?
PS- Però io Varia un poco lo ammiro: inventarsi una professione come”facilitatore della relazione” col cane…. azz, ci vuole fantasia e coraggio. Rischiava di mangiar erba ai poggi per una vita, ma evidentemente conosce bene alcuni aspetti degli esseri umani ed eccolo lì tutto pimpante.
Non ho mai visto un facilitatore di qualunque cosa morire di fame, forse perche’ la prima cosa che facilita e’ la credulita’ delle persone..
Per i vari tipi di progressione podo alternata, cosi’ su due piedi non saprei, bisognerebbe chiedere a lui. La mia e’ piu’che altro un’intuizione ma lui sicuramente avra’ sviscerato l’argomento molto prima di me.
Mio nonna stessa cosa ma avrebbe aggiunto un paio di bestemmi random per far capire che è una roba seria.
IDOLO!
Questa me la rivendo istant!
Anche noi la chiamiamo così, ma c’è chi mi ha preso per i fondelli cercando di correggermi, nooooo, la prosa è un’altra cosaaaa ecc ecc…
Oddio vi prego, non scorreggetemi!
O meglio, non scorreggiatemi
E’ vero, messo così, può sembrare un articolo inutile. Però:
– dando per scontato che i neologismi esistono e che se si parla di centripetazione ci si riferisce per forza a Marchesini (quindi la definizione esiste);
– notando che anche la definizione di ingaggio data da Vaira è errata (oppure è errata quella che dai tu nel tuo articolo???);
– notando altresì che ha dato per scontato che tutti o quasi usano la desensibilizzazione sistematica fregandosene beatamente dello stato d’animo del cane e delle altre componenti che lui cita;
concluderei affermando che ha fatto informazione errata, dunque “disinformazione cinofila”. Farlo notare in modo ampio non sarebbe stato un articolo inutile, ma divulgazione corretta.
Però saresti stata accusata NUOVAMENTEdi citarlo e contraddirlo solo per farti leggere da più persone! Quindi meglio un articolo così! 😀
un corso che insegni la scienza della meditazione alla sciuramaria, materiale didattico Rossi/Vaira, relatore Marchesini. Chiusi in conclave finchè non producono siffatto materiale. Penso che sia il minimo della pena da farti scontare, dear Valeria, per avermi fatto passare 15minuti buoni a leggere le m.c. galattiche del succitato signore alla ricerca (la curiosità è femmina) di questi commenti ;-);-);-)