di VALERIA ROSSI – E’ scoppiato un vero putiferio, ieri, alla pubblicazione di questo articolo, il cui titolo inizialmente diceva “muore cane da Agility”. Non era “tecnicamente” sbagliato, visto che la cagna in questione “era” un cane da agility (è stata ritirata solo pochi mesi fa, a causa dell’età avanzata), ma ammetto che potesse essere fuorviante… sempre che ci si fermasse al titolo, perché nel testo (peraltro molto breve, quindi non è che si faticasse troppo a leggerlo) si specificava che la cagna non aveva partecipato alla gara, ma che era lì solo come “spettatrice”, ovvero come accompagnatrice dell’altro cane appartenente allo stesso proprietario, che invece era iscritto ed ha gareggiato.
Il motivo del primo titolo (che purtroppo è rimasto immutato su FB, perché lì è impossibile fare modifiche) è stato il fatto che persone diverse, tutte contemporaneamente, mi abbiano passato la notizia senza specificare che la cagna non aveva gareggiato.
Okay, è stato un errore… ma questo non cambiava minimamente il senso di ciò che mi premeva dire, e cioè che organizzare/partecipare a gare cinofile in pieno agosto è una cosa ad altissimo rischio.
In realtà sembra che questo senso non l’abbia capito nessuno di quelli che praticano la displina (tutti gli altri sì, chissà come mai).
Sono stata attaccata da tutti gli agilisti del web con l’accusa di “avercela con l’Agility” (proprio io, che dagli anni ’90 in poi l’ho sempre spammata e difesa contro tutti i “veri” attacchi, l’ultimo dei quali in occasione della morte di un malinois dentro al tubo rigido, come dimostra questo articolo), di “non avere rispetto per il povero proprietario della cagnetta” (che si è sentito male quando l’ha trovata morta) e in generale di “aver sciacallato su questa triste vicenda” (a che scopo, non è dato di sapere: ma qualcuno si è pure inventato che io prenderei dei soldi ad ogni visita su questo sito. E MAGARI! Anzi, se qualcuno mi spiega come si fa, sarò lieta di cominciare a guadagnarci qualcosa!).
Assurde cazzate a parte… se lo “sciacallaggio” consiste nell’aver voluto mettere in guardia dalle competizioni (di ogni tipo, forma e colore) in agosto, allora sì. Ho sciacallato.
Se il mancato rispetto per il proprietario della cagna consiste nell’aver messo in guardia gli altri proprietari di cani da rischi a cui a volte neppure si pensa, allora gli ho mancato di rispetto.
In realtà, però, l’unica cosa a cui tutti i critici sembravano tenere era il fatto che “non avessi dovuto sparlare dell’Agility”, cosa che non mi sono sognata di fare neppure di striscio.
Ovviamente, visto che la tragedia si è consumata durante una gara di agility, non potevo non citarla: e resto profondissimamente convinta che di gare di agility in pieno agosto non se ne debbano fare.
E neanche di qualsiasi altra disciplina che comporti uno sforzo fisico.
Questo al di là del come e del perché sia morta la povera Isabel.
Anzi, semmai il fatto che stesse solo “assistendo” alla gara è un’aggravante, perché significa che le condizioni climatiche erano così sfavorevoli da diventare pericolose anche per chi NON gareggiava (prego notare che l’edema polmonare fa parte della sintomatologia tipica del colpo di calore).
Che poi si trattasse di agility, di disc dog o di UD, non cambia assolutamente il principio: NON si devono fare gare ad agosto (e magari neanche a luglio). In un anno ci sono dodici mesi disponibili, non credo che sia una tragedia se se ne lasciano fuori due.
In ogni caso, mi sembra decisamente curioso che ci siano state due “fazioni” di commentatori: quelli che hanno capito benissimo di cosa si stava parlando (e cioè dei rischi del calore) e quelli che l’hanno visto come “un attacco all’agility”.
Stranamente, i secondi sono praticamente tutti agilisti: il che mi porta a pensare ad altre reazioni scatenate da altri miei (e non solo miei) articoli critici, o semplicemente informativi di alcuni rischi legati alla disciplina X o Y… o magari al personaggio X o Y.
Non è certo una novità che io abbia degli “acerrimi nemici” cinofili che mi vorrebbero veder morta (o quasi: spero “quasi!”) perché magari ho criticato UNA azione non soltanto commessa da loro stessi, ma spesso (anzi, più spesso) dal “guru” di turno, a cui hanno evidentemente giurato eterna fedeltà al di là di qualsiasi possibile evidenza.
In alcuni casi, è vero, ho attaccato dei colleghi perché a mio avviso hanno fatto una puttanata: ma non è che ne abbia proposto la fustigazione sulla pubblica piazza. Ho solo detto “questa cosa che hai fatto/scritto/detto non mi è piaciuta”.
Apriti cielo. NON SI PUO’!
Non si può criticare nessuno, perché il Guru è infallibile ed intoccabile: per queste persone è un vero peccato che non esista più la monarchia e conseguentemente il reato di Lesa Maestà… ma se potessero si attaccherebbero al vilipendio delle istituzioni, perché toccargli il Guru per lo è quasi più grave che insultare un capo di Stato.
A me non sta molto bene neppure che esista questo reato: perché anche i capi di Stato sono esseri umani, e come tali possono sbagliare. Ovviamente capisco che possa essere un reato dargli del coglione (cosa che peraltro qualcuno fa reiteramente, pure in TV, senza che nessuno gli trovi granché da ridire…): ma che non si possa dire “Guarda che secondo me hai sbagliato” mi sembra una deriva autoritaristica che di democratico ha ben poco.
Figuriamoci, quindi, se mi preoccupo di dire “secondo me hai sbagliato” a qualcuno che fa – a mio avviso – una cavolata cinofila.
Ma se glielo dico, di solito, è solo:
a) per renderlo edotto del fatto che forse un comportamento diverso avrebbe ottenuto risultati migliori (si chiama “critica costruttiva”);
b) per informare i miei lettori che in quel caso lì (sempre a mio avviso) c’è stato un errore e che forse vale la pena di accendere il cervello e di ragionarci sopra.
Non è che si debba appendere il responsabile per le palle: di errori ne facciamo tutti, in continuazione.
Però ci si può fermare un attimo a riflettere e trarre le proprie conclusioni: che magari possono essere diversissime dalle mie, ma almeno sono il frutto di un ragionamento e non di un “buttarsi giù dalla rupe perché si è buttato il Grande Capo”, a mo’ di lemming (o di sette di fanatici religiosi).
E’ così folle, è così condannabile esprimere opinioni e invitare alla riflessione?
Sembra di sì, almeno quando si tocca il personaggio X o la disciplina Y.
Nel caso della disciplina, poi, partono proprio le rivoluzioni armate a prescindere da ciò che si è detto veramente: perché per esempio, nel caso dell’articolo di ieri, contro l’agility io non detto BA.
Mi sono scagliata contro l’organizzazione di qualsiasi manifestazione ad agosto, prendendo semplicemente spunto da una gara di agility perché è stato quello il teatro del fatto “di cronaca” che ha dato il via alla mia riflessione.
Ce l’ho con l’agility? Ma proprio no.
Penso che sia uno sport “killer?”
Assolutamente no.
L’agility mi è sempre piaciuta e continua a piacermi, anche se non è una disciplina che mi interessi praticare: semmai, a non piacermi più granché, sono alcuni di coloro che la praticano a livello agonistico, perché – esattamente come succede in tutti gli sport “di massa” – ci sono alcuni conduttori che hanno letteralmente perso di vista lo scopo con cui era nata (divertirsi insieme al cane) e ne hanno fatto una specie di ragion di stato, a fronte della quale non si bada più a nulla, neppure al benessere del cane.
La povera Isabel NON ha girato in agility: va bene.
Ma se non riusciamo a capire che tutti quelli che hanno girato hanno corso un grosso rischio, allora siamo messi proprio male.
Siamo accecati dal corporativismo agilista, così come sono accecati (per esempio) dal corporativismo ipo-ista – o come cavolo lo si vuole chiamare – tutti quelli che si sono scagliati contro l’ultimo servizio di Striscia sul collare elettrico – che era un servizio sicuramente molto più fuorviante del mio articolo – senza considerare che, pretestuoso o non pretestuoso, sollevava comunque un problema esistente.
Perché i collari elettrici si utilizzano, eccome: molto più nella caccia che nell’UD (ma le lobby di cacciatori e di armaioli sono troppo potenti, e allora non le tocchiamo), ma si utilizzano anche in UD.
Li utilizzano tutti, e quindi va discriminata la disciplina? NO! E infatti la disciplina va difesa. Ma non si può neppure nascondere la testa sotto la sabbia, negando che esistano emeriti macellai che pur di arrivare alla coppetta sono disposti a far uso di qualsiasi violenza.
E in agility? E in obedience? E in disc dog… e in qualsiasi altra disciplina che vi venga in mente?
Ci sono cose sbagliate OVUNQUE.
Che ci piaccia o meno, che ci sentiamo o meno “punti nel vivo” quando se ne parla.
Dobbiamo tacere, insabbiare, girarci dall’altra parte, quando queste cose sbagliate succedono?
Io non me la sento.
E siccome ho scelto di fare un sito che spero possa essere di aiuto a qualche proprietario di cani, delle cose sbagliate ne parlo… per il bene dei cani, visto che non ci guadagno un centesimo (come ho già spiegato altre volte, questo sito “ricava” dalle pubblicità – che hanno un costo annuale, peraltro molto basso, e che non hanno alcun legame con il numero di click – un pochino meno di quanto mi serve per pagare il server dedicato. Ahhhhhhhhh poi ci sono gli annunci di google! E quelli sì, che vanno a numero di click! Solo che gli annunci di google stanno praticamente su tutti i siti del mondo, ci cliccano quattro gatti e rendono, all’incirca, la folle somma di venti euro al mese).
Certe reazioni – ma soprattutto il corporativismo cieco e all’arma bianca – mi fanno passare la voglia di continuare: però continuo, anche perché questo sito, al quale dedico parecchie ore al giorno, ha raggiunto una bella visibilità e so che quello che scrivo arriva a tante persone. Questo non significa che io scriva solo cose giuste, esattissime, perfette e inattaccabili: ma non me ne frega neanche nulla di farle passare per tali!
Quello che voglio fare è solo far PENSARE a certe cose, di cui magari non si parla o si parla poco o passano inosservate. E a volte sono cose che possono fare molto male ai cani.
Non sono una santa né una martire, per l’amor del cielo: sono una cinofila. Ovvero, AMO i cani e vorrei che nessun cane dovesse mai soffrire o morire per colpa – o per responsabilità, anche se in buonissima fede – degli umani: quindi, quando penso che sia accaduto qualcosa del genere, ne parlo.
E in Agility, sono tutti santi & martiri? Ma per favore.
Come in ogni altro sport ci sono persone degnissime, che mettono al primo posto il cane e poi tutto il resto; ma ci sono anche persone indegnissime, che spaccano i cani sapendo di spaccarli (solo ieri un’amica allevatrice mi ha raccontato cose da far rizzare i capelli); e ci sono persone che commettono errori in buona fede, come quello di portare una cagna cardiopatica a “vedere una gara” a 40°… e, sempre dal mio punto di vista, anche quello di portare cani (400!) a fare una gara a 40°.
Volete leggere l’opinione di una veterinaria, nonché conduttrice di cani sportivi , sull’agility in pieno agosto? L’ho già riportata nei commenti, ma la metto anche qui perché qui la vedranno più persone, anzi la metto proprio in un box, così si vede ancora meglio:
Questo significa “attaccare l’agility”, o “cercare di far capire che le gare in condizioni climatiche sfavorevoli sono ad alto rischio?”
Queste parole – questi fatti – si possono davvero ignorare solo perché, in questo specifico caso, la cagna che è morta non aveva gareggiato?
E’ – appunto – come dire che in UD sono tutti santi, e che nessuno si è mai sognato di usare un collare elettrico, solo perché Striscia ha fatto un servizio raffazzonato sul campo sbagliato.
E’ vero, Striscia HA fatto un servizio raffazzonato.
E anch’io ho comesso un errore basandomi – inizialmente – su una notizia inesatta (arrivatami da tre persone diverse, e che quindi mi è sembrata del tutto credibile proprio perché credibili erano i rischi): l’inesattezza l’ho corretta dopo circa 30 secondi, il titolo l’ho corretto dopo un po’ di più (tanto era inutile, come ho già spiegato), ma comunque l’ho corretto.
Ma… questo significa forse che il caldo NON rappresenti più un pericolo per i cani?
Che si possano allegramente organizzare tutte le gare che ci paiono e piacciono in pieno agosto, perché intanto Isabel “non è morta per quello”?
Non è che magari sia meglio approfittare di questo caso, comprensivo del mio errore iniziale, per ragionare sul problema e sui pareri veterinari che ne sono seguiti?
A me sembra che questo significhi nascondere la testa sotto la sabbia.
O, per dirlo in modo meno elegante, pensare solo a parare il sedere di organizzatori e partecipanti, rifiutando di ammettere di aver sottoposto i propri cani ad un rischio che stavolta ha colpito un cane “spettatore”: ma domani? Non vado oltre per non gufare, ma spero che qualcuno, almeno, si soffermi un attimo a pensarci sopra.
Invece di pensare solo al corporativismo, per favore, pensiamo ai cani. Perché lo spor, per sua definizione, comporta sempre dei rischi: ma almeno quelli evitabili vanno appunto evitati.
Solo questo era il senso del mio articolo di ieri, e l’hanno capito benissimo tutti quelli che non si sono sentiti “attaccati” in quanto appartenenti ad una categoria.
Così come accade ogni santa volta che si cerca di stigmatizzare un singolo episodio, o un singolo punto debole di qualsiasi cosa, persona o disciplina che sia: e parlo di punti deboli che possono, in qualche modo, danneggiare i cani… perché di tutto il resto nun me ne po’ frega’ de meno.
Se dico che una trasmissione TV è una cavolata e passa messaggi pericolosi, non è che ce l’abbia con il protagonista in quanto essere umano: ce l’ho col fatto che danneggi i cani (lui per primo, e tutti quelli che lo imitano di conseguenza).
Se dico che è sbagliato fare le guerre di religioni utilizzando falsi ideologici, non è che voglia vedere morto chi li ha utilizzati: voglio solo che non si raccontino balle.
E così via.
EBBASTA con ‘ste fazioni, porca miseria! Basta sentirsi attaccati in massa ogni volta che si porta una minima critica a chicchessia!
E’ anche vero che siamo in un Paese in cui si è appena tenuta una manifestazione (manco autorizzata, a quanto pare) per esprimere solidarietà ad un condannato per frode fiscale… ma se posso capire che Berlusconi, con tutto il potere che si ritrova, sia stato in grado di crearsi un gregge pronto a sventolare cartelli per difendere l’indifendibile, non riesco proprio ad accettare che uno sport cinofilo scateni le stesse reazioni fanatiche e le stesse alienazioni corporativistiche che ho messo nel titolo.
Titolo che, stavolta, NON cambierò: e se non vi sta bene, siete liberissimi di continuare a spararmi addosso… però, stavolta, sapendo benissimo di essere in malafede.
mica la capisco tutta questa polemica…. e si che agility l’ho fatto anch’io… anche se per fatica non ho mai aderito alle gare – mi disiace ma l’idea di passare tutta la domenica così non fa per me… l’unico giorno libero che ho preferisco farmi una bella passeggiata (tutta questione di gusti). Comunque a livello amatoriale lo facciamo e il cane è molto bravo. Ma nei mesi caldi sospendiamo anche gli allenamenti. A me sembrano dei matti quelli che fanno jogging negli orari più caldi, figurati i cani che manco sudano.
Le gare servono..chi dice il contrario si sbaglia di grosso ! Soprattuto x i cani di razza…
Forse non tutte le discipline sono utili a mantnere certe caratteristiche di razza..questo è vero.
Molti cani da noi utilizzati x discipline ” ludiche”…o dai vari soccorsi…sono bravi e di grande addestrabilità ( vedi cani da pastore…retriever..ecc)..
Proprio perchè c è chi seleziona x il lavoro..
E le gare sono un esame…sono un modo per giudicare il miglior riroduttore, colui che sarà , forse, in grado di tramandare certe caratteristiche, come l addestrabilità, la volontà, la resistenza, equilibrio..che servono ad un buon cane da lavoro.
Io dico sì alle gare…basta che venga rispettato il cane in quanto essere vivente e non produttore di podi..o coppe..o quant altro seve al conduttore !
Si può benissimo fare le gare, vncerle…senza bisogno di chiedere la luna al cane…
Se un addestramento è fatto bene alla base, se non abbiamo furia di andare in gara..rispettando i tempi , che non saranno uguali x tutte le razze e non saranno altrettanto uguali x ogni soggetto che compone una razza…non ci sarà bisogno di ammazzarli con addestramenti intensivi…ci possiamo prmettere di dargli una tregua, senza che il cane si scordi di nulla..
E questo vale per tutte le discipline esistenti sulla terra…
mi chiedevo il senso delle gare con i cani. non parlo solo di agility ma un po’ tutte le gare. alla fine a ben pensarci il voler gareggiare , vincere , salire sul podio , sono tutte cose che soddisfano l’ego dell’uomo non del cane. credete veramente che un cane interessi arrivare primo , fare un netto essere campione dell’universo ? al massimo interessa che a fine esercizio il padrone (anzi “la figura di riferimento” senno i gentilisti si incazzano se si scrive padrone) gli dica un bravo entusiasta , due carezze un biscotto. si accontentano di poco loro siamo noi che vogliamo sempre di più. non sto dicendo che un cane non dovrebbe lavorare ma un conto per me è portarlo al campo e fargli fare qualche esercizio anche intenso un altro è caricarlo in macchina fare centinaia di km , arrivare nel campo stare x tempo nel kennel , uscire fare 1 minuto di gara, tornare nel kennel.il tutto per soddisfare l’ego dell’uomo. poi qualcuno dice pure che i cani si divertono…certo 1 minuto contro e magari 5 ore tra macchina e kennel che non è un gran divertimento indipendentemente che sia agosto o gennaio.
Eccolo là. Ecco perché quando si inizia a discutere di sport cinofili salta fuori il corporativismo… perché già sappiamo che prima o poi arriverà il sciurmario cinosedentario di turno con la sua finta aria da “voglio solo capire” a sparare luoghi comuni assurdi su chi fa sport con il cane, dimostrando poca o nessuna conoscenza dei cani, delle attività cinofile e di chi ama fare uno sport con il proprio cane. E allora ci tocca spiegargli – senza nessuna voglia, perché invece di sparare sciocchezze dovrebbe essere lui a informarsi prima di digitare parole a cavolo sulla tastiera – che il rapporto che si crea quando si fa un’attività con il cane non è in alcun modo paragonabile a chi lo tiene a casa limitandosi a coccole e passeggiate, che per i cani fare qualcosa con il proprio padrone è la cosa più bella del mondo, che i cani, esseri oltremodo sensibili, sentono l’adrenalina e l’emozione del proprio compagno umano. Che certo, a loro della gara, di vincere o perdere, non interessa nulla, ma che partecipano con gioia a quello che per il loro padrone è invece il coronamento di un percorso fatto di duro lavoro, di impegno, di ricerca dell’intesa perfetta tra l’uomo e il cane, di piccoli passi verso un obiettivo non certo facile da raggiungere. Che la gioia in una gara non è tanto per il risultato, primo, secondo o ventesimo posto che sia, ma per quello che si è riusciti a fare con il proprio peloso compagno di avventure, per dove si è riusciti ad arrivare, per i miglioramenti spesso impercettibili che solo chi vive una vera crescita con il proprio cane riesce a capire e ad apprezzare. Che lo sport insieme non sostituisce le coccole sul divano, le passeggiate, le gite in montagna o al mare, i giochi, ma che invece aggiunge moltissimo al rapporto che è possibile creare con il cane. Che la parola “binomio”, al di la del suo significato matematico, vuole dire “insieme, unione armonica di due persone o cose”, che è proprio quello che cerca chi pratica attività cinofile, checché ne dica chi crede che la coppetta sia la sua unica meta. Che in gara non si tira fuori il cane solo per farlo girare ma al contrario lo si passeggia, ci si gioca, lo si fa socializzare con altri cani, ci si scambia opinioni e pareri sulla cinofilia con altre persone legate dalla stessa passione e dallo stesso interesse, si vive una giornata di intensa comunione tra se e il proprio compagno di vita.
No, non ho voglia di spiegare tutto questo a uno che non capisce e non sa nulla di qualcosa su cui però si permette di pontificare senza alcuna cognizione di causa, al puro scopo di denigrare un modo di vivere il cane a 360° che probabilmente non fa parte della sua visione e della sua concezione.
“No, non ho voglia di spiegare tutto questo a uno che non capisce e non sa nulla di qualcosa su cui però si permette di pontificare senza alcuna cognizione di causa, al puro scopo di denigrare un modo di vivere il cane a 360° che probabilmente non fa parte della sua visione e della sua concezione.”
poi sarei io quello che pontifica , neanche mi conosci e pretendi di sapere quale è la mia concezione o visione o sostieni che passo il tempo sul divano. ma non pontifichi …no figurarsi.
allora caro il mio guass io con la mia femmina ho fatto sia obidience che rally-o così per la cronaca e non ho mai fatto nessuna gara perchè le gare le ritengo inutili , pronte solo a soddisfare l’ego personale dell’uomo.
parli di ” il rapporto che si crea quando si fa un’attività con il cane non è in alcun modo paragonabile a chi lo tiene a casa limitandosi a coccole e passeggiate” , giusto infatti io non ho detto che il cane deve stare a casa sul divano , ho detto che il cane deve lavorare cioè deve allenarsi e li che si diverte perchè se stai un ora al campo e il tuo cane può fare tutti i salti , gli slamom che vuole si diverte e si scarica e ti guarda con gli occhioni felici. fare una gara di 2 minuti con tutto lo stress del viaggio prima e dopo è un altra cosa.in pratica per te se non si fanno le gare non c’è binomio …ma fammi il favore !!!
poi cerca di essere un attimo più educato prima di sparare contro una persona che manco conosci dandole dell’ignorante e sciuramario , oltre alle gare di agility dovresti fare un corso di buone educazione
giusto per precisare , io ho scritto cosa penso io delle gare che è una opinione condivisibile o meno ma sempre una opinione mentre te guass hai fatto un attacco diretto e personale contro di me dicendo che non capisco un cazzo , sono un sedentario , scrivo parole a caso ecc… è evidente che quando non si sa controbattere ad una opinione si attacca la persona
Ah perché dire “non ho mai fatto nessuna gara perchè le gare le ritengo inutili , pronte solo a soddisfare l’ego personale dell’uomo” non è un attacco personale contro chi invece come me ama andare in gara con il proprio cane? Ci sono dei limiti anche alla malafede, sai?
Luca, quindi secondo il tuo criterio se scrivo “secondo me chi pratica rally-o lo fa perché è uno sfigato che non sarebbe in grado di fare qualcosa di serio col cane” non ti senti chiamato in causa e non ti offendi? Non è che parlando “genericamente” e con la scusa dell’opinione personale si sia meno offensivi. Tu hai detto che secondo te chi fa gare le fa solo per soddisfare il proprio ego a spese del cane, un’affermazione sciocca e ignorante (l’affermazione, non tu, quindi non hai motivo di offenderti, giusto?) che offende chi fa gare per motivi che con l’ego centrano poco o nulla.
Se dici che preferisci il cioccolato alla Nutella perché secondo te il primo ha un gusto più delicato è un conto, se però dici che preferisci il cioccolato perché chi mangia Nutella non ha gusto e non capisce nulla di cibo, allora offendi i consumatori di Nutella. Se dici che non fai gare perché secondo te non sono utili, non si offende nessuno, al limite uno cerca di spiegarti perché secondo lui sono invece utili e magari ne nasce un discorso costruttivo per entrambi. Ma se dici che chi fa gare lo fa solo per soddisfare il proprio ego a spese del cane, allora stai lanciando una precisa accusa e offesa a chi, magari sbattendosene dell’ego, ama partecipare a competizioni cinofile.
Ma siamo onesti, tu queste cose le sai benissimo e stai facendo il furbo, cercando di girare il discorso a tuo uso e consumo per fare apparire te stesso come povero innocente che ha solo espresso un innocuo parere e il tuo interlocutore (il sottoscritto) come talebano incapace di accettare una critica. Con qualcuno che già la pensa come te (vedi Veronica) la cosa funzionerà ma con me, mi spiace, nemmeno un po’. Tu non hai scritto cosa pensi delle gare, tu hai scritto in modo dispregiativo cosa pensi di chi fa gare… è ben diverso! Se fossi capace di un minimo di autocritica, ammetteresti di avere scritto una frase infelice e ti scuseresti per l’offesa… ma dubito lo farai mai!
A proposito, uno che allena il cane al campo per un’ora di seguito in agility meriterebbe che il cane gli venga tolto per maltrattamento e fortunatamente nessun agilitista (serio e sano di mente) fa sessioni di allenamento di un’ora. Nemmeno agli stage si gira per un’ora di seguito. In compenso cani abituati a viaggiare in macchina non ne hanno nessuno stress (i miei come apro il baule saltano nel kennel felici con qualsiasi clima e a qualsiasi ora) e, lo ripeto (ma probabilmente farai finta di non avere letto o di non capire), in una giornata di gara il cane non si limita affatto a uscire due minuti per il tempo del giro e basta.
Io ho controbattuto eccome, fin dall’inizio, a quanto da te dichiarato riguardo a CHI FA GARE (e non al fare gare, furbacchione), cercando di spiegarti cosa significa la gara per me e per molti altri e come si svolgono realmente le cose, ma tu l’hai ignorato concentrandoti invece solo sulla mia risposta a tono alle tue offese gratuite, non a me direttamente (così sarai contento) ma a tutti coloro che come me amano partecipare alle competizioni cinofile (quindi me compreso).
@Veronica: eddai, pure tu a fare la furba? Come ripetuto fino alla nausea, dire che chi fa gare lo fa solo per soddisfare il proprio ego a spese del cane è una chiara offesa nei confronti di tutti quei cinofili che amano profondamente il proprio compagno canino e amano partecipare a competizioni con lui, oltre che una falsità e una dichiarazione che dimostra la totale ignoranza (nel senso che ignori, nessuna offesa nella mia frase) riguardo a come si svolge e cosa rappresenta una gara!
Caro guass , visto che noi siamo degli ignoranti (cioè ignoriamo certe cose) ora rispondi a queste semplici domande (così magari capisci cosa vogliamo dire) :
1- Al cane interessa fare competizioni?
2- al cane interessa arrivare primo?
3- al cane interessa il podio o la coccarda?
4- il cane sà che stà gareggiando?
attendo le tue risposte… e per cortesia limitati a rispondere alle domande senza girarci intorno.
“secondo me chi pratica rally-o lo fa perché è uno sfigato che non sarebbe in grado di fare qualcosa di serio col cane” ”
e già parti male perchè dai dello sfigato a chi fa una attività cinofila cosa che io non ho mai detto, ribadisco che le gare come tale è una cosa che serve solo ed esclusivamente all’uomo.
ho scritto che serve per soddisfare il proprio ego e ribadisco quanto detto , sei te che dai di questa mia affermazione una visione distorta. mi spiego è forse sbagliato soddisfare il proprio ego ? si e no dipende.se vado al supermercato e c’è una sola barra di cioccolato e la vogliono 4 persone e riesco a prenderla io ho soddisfatto il mio ego ? si . mi spiace per gli altri ? ma anche no. certo per la società buonista che siamo dovrei dire : ho il cuore affranto per quelli che non sono riusciti a prenderla ma onestamente sotto sotto non me ne frega niente e questo con un briciolo di onestà intellettuale lo pensano tutti quelli che leggono. se si vuole costruire un rapporto con il proprio cane non è una gara che lo fa e non è neanche una gara che stabilisce il rapporto che hai con il cane. se fai un netto vuol dire che il tuo rapporto è splendido e se arrivi ultimo vuol dire che il tuo rapporto fa schifo ? ma per favore ! ho visto gare di agility in cui la metà della gente aveva il cane che tirava come una dannato quando entrava in campo (e la condotta ?), ho visto cani che tiravano e mordevano il guinzaglio , ho visto cani perfette macchine da guerra sul campo che però poi non tornanavo al richiamo (tanto in agility non c’è). ho visto questo video http://www.youtube.com/watch?v=qFP28ANXLLA dove quest’uomo gestisce il suo branco di 20 cani con una bacchetta , ha bisogno di fare una gara per sapere a che punto è il rapporto cane padrone ? la mia prima istruttrice del corso base , istruttrice enci in un campo enci siccome aveva i cani anziani faceva le gare di agility facendosi imprestare per il week end un border collie di amici suoi a cui aveva insegnato l’agility. vogliamo parlare del binomio cane-padrone ? ho visto gare in cui se in cane sbagliava a fine percorso il padrone incazzato nero lo ficcava del kennel urlandogli dietro.certo c’è anche gente che fa socializzare i cani ma siete una minoranza e sei onesto lo ammetterrai anche tu.
allenare il cane un ora al campo era una esagerazione talmente palese che pensavo si capisse senza dover specificare, evidentemente non era così…e sul saltare in macchina non c’entra niente…ma secondo te il tuo cane sta li a pensare : oggi è giorno di gara quindi non salgo in macchina ? il mio maschietto associa quella cosa strana che si muove (l’auto) al bosco o al campo visto che di solito li porto in uno di sti due posti ed è talmente contento di andarci che ogni volta che vede un cofano aperto di una macchina ci vuole saltare dentro….
ribadisco non criminalizzo nessuno sport , fate sport quando volete come volete serve a far scaricare il cane, a farlo divertire a non fargli fare le stesse cose , la stessa passeggiata noiosa, alcuni sport sono anche una buona attivazione mentale , alcuni vanno a soddisfare i bisogni primari del cane (gli sport in cui si usa il naso)…ma la gare intesa come risultato è una pippa mentale dell’uomo, inventate dall’uomo per soddisfare l’uomo…
con questo chiudo qua , quello che volevo dire l’ho detto credo di essermi spiegato a fondo, pure le polemiche sul nulla sono una pippa mentale dell’uomo e francamente ho di meglio da fare
Chi ha mancato di rispetto caro il mio omonimo sei tu, accusando chi fa gare di pensare solo a soddisfare il proprio ego. Mah, quando leggo queste cose mi viene sempre in mente l’invidia del pene, chissà perché… 🙂
Non ho mai detto che solo facendo gare si è un binomio, quello l’hai capito tu a tuo uso e consumo… ho detto che la gara è semplicemente il coronamento del lavoro fatto per settimane, mesi, anni al campo. Ma certo, quelli come te estrapolano pezzi di frase per sostenere quello che pare a loro. Io ho molti amici che praticano sport cinofili scegliendo per motivi loro di non fare gare e li rispetto al 100%, come loro rispettano chi come me preferisce invece vivere anche il momento della gara con il proprio cane. A differenza tua, loro non si permetterebbero mai di dire che lo faccio solo per soddisfare il mio ego personale.
Ah, non ho nemmeno detto che i cani che non fanno sport stanno tutto il giorno sul divano… ho parlato di passeggiate, di giochi, di gite… ma ovviamente considerare ciò che ho detto davvero non sarebbe stato utile al tuo attacco, meglio prendere pezzetti di qua e di la. Il che è ridicolo, visto che sopra il tuo commento ciò che ho scritto davvero è comunque visibile.
Ho sempre risposto a tutti, anche a chi mi ha attaccato, in modo civile ed educato qui dentro, ma a un certo punto uno si stufa anche di questa continua mancanza di rispetto da parte di persone che non sanno… o non vogliono capire ma che si permettono di accusare, di insegnare, di pontificare! Se permetti, chi sei tu per stabilire cosa “deve” fare il cane? Non esiste qualcosa che il cane deve o non deve fare in assoluto, esiste un rapporto di ogni cane con ogni proprietario dal quale conseguono le cose che si fanno insieme, nel rispetto dell’indole, dei desideri e delle passioni di entrambi.
io non ho accusato nessuno ho detto quello che io penso delle gare , ripeto una opinione tu invece hai attaccato il discorso con un “perché già sappiamo che prima o poi arriverà il sciurmario cinosedentario di turno con la sua finta aria da “voglio solo capire” a sparare luoghi comuni assurdi su chi fa sport con il cane, dimostrando poca o nessuna conoscenza dei cani, delle attività cinofile e di chi ama fare uno sport con il proprio cane “. prima mi dai in parole povere dell’ignorante poi dice che traviso le parole o prendo spezzoni di frasi eccerto ma carta canta !
non ti ho mai attaccato , ho iniziato un commento facendo un discorso generale e sostenendo si che le gare servono per l’ego dell’umano e tu questo non lo accetti. perchè dove sta scritto che la gara e solo la gara è il coronamento del lavoro fatto con il cane ? se vai in gara e al tuo cane viene la dissenteria e fa una pessima prova vuol dire che tutto il tuo lavoro era uno schifo ? direi di no. il miglioramento del lavoro con il tuo cane lo vedi tutti i santi giorni non deve certificarlo il cronometro o un giudice di obidience . non ho mai scritto che chi fa le gare è un idiota o altro dico solo che se un cane potesse scegliere tra lo stare 15 minuti in macchina per andare al campo e saltare un ora o doversi sparare una trasferta di ore per fare una gara di due minuti secondo te lui cosa sceglie ???????
“Ah perché dire “non ho mai fatto nessuna gara perchè le gare le ritengo inutili , pronte solo a soddisfare l’ego personale dell’uomo” non è un attacco personale contro chi invece come me ama andare in gara con il proprio cane? Ci sono dei limiti anche alla malafede, sai?”
ma l’iatalino è difficle da capire ? è una opinione personale non un attacco.
faccio un esempio se dico non mi piace la nutella preferisco il cioccolato non vuol dire che chi mangia la nutella è una coglione. vuol dire che non mi piace. potrà piacermi una cosa e potrò motivare il perchè una cosa mi piace ? esiste ancora la libertà di opinione ? io le gare non le ho mai fatte perchè reputo che al cane non interessino e siano fatte solo ad uso e consumo dell’ego delle persone. avessi scritto le gare soddisfano l’ego delle persone e chi le fa è un coglione avrebbe avuto ragione a venirmi contro ma non ho mai scritto che chi fa le gare è un coglione , ribadisco chi le fa secondo me le fa per se stesso ed è assolutamente libero di continuare a farle quando gli pare anche in africa il 15 di agosto o in siberia a dicembre , problema suo e del suo cane.
luca ti quoto al 100% e stai scrivendo le stesse cose che ho scritto io, ma fidati se parli di ego qui, alcuni la prendono sul personale e si offendono, travidando e mettendoti in bocca cose che non dici… e tutto perchè si sentono colpiti.. e chissà perchè… Bisogna lasciare la ragione agli altri perché questo li consola di non avere altro!
Veronica, quanta aggressività …
…e quante sciocchezze ! Non credo proprio di aver diffamata i mostri sacri dell’agility svelando a qualcuno il fatto che erano presenti alla BCC… visto che si sono fatti fotografare fieramente sui podi ! Anzi…. io ho semplicemente difeso il loro onore !
Per il resto…. basta leggere l’articolo di rettifica e quello originale, e scorrere i commenti, per capire subito che il messaggio centrale è di dura critica a chi fa attività sportiva d’estate… o si è ignoranti, o egoisti, per chi critica la scelta dei partecipanti BCC.
Non vedere niente di fuori luogo, per non dire squallido, poi nelle accuse (che non c’entravano un fico secco !) ad un conduttore all’EU che non amerebbe il suo cane … o agli appassionati di agility presenti alla EO che hanno visto e contestato ciò che credevano un errore di giudizio durante la EO … o ad un ‘guru della Romagna’ (e quanti ce ne sono ? crescono sugli alberi ?!?) asserendo che nel suo club si facciano cose non corrette, beh, non lo capisco. Per me questo è gettare fango, per la gioia di farlo… e non capisco come si possa trovare tutto questo un atteggiamento civile.
… il tutto sempre con commenti anonimi senza firmare con nome e cognome il proprio pensiero …beh, per me questo non è un dialogo sano per il bene della cinofilia.
Per quanto non sono d’accordo con il pensiero della Rossi su parrecchi argomenti, e non condivido il suo modo di fare il giornalismo… lei firma nome e cognome i suoi articoli, prendendo piena responsabilità per il suo pensiero e per le eventuali contestazioni che può suscitare.
aggresività?? ma dove la leggi??? e mi dice pure che scrivo sciochezze?? no veramente io non ho parole, sopratutto perchè nel tuo post precedente hai chiaramente scritto “dialogo sereno” e non mi sembra che tu lo sia !! senza contare che non mi sembra di aver scritto che hai denigrato nessuno O.o se non solo il fatto che solo tu hai fatto nomi! cioè ma fatemi capire, sono io che non sò scrivere e spiegarmi, o altro? Perchè ora mi sorge il dubbio! senza contare che non hai nemmeno risposto alla mia domanda ma hai sviato il discorso totalmente… no veramente, mi astengo a qualsiasi altra risposta, qui veramente si inzia a sparar sentenze senza senso!!
Veronica, lascia perdere, non serve a nulla! Non vedi? Malgrado sia stato spiegato chiaramente, continuano! Mi sebra di avere a che fare con una mia collega: non ti lascia nemmeno finire di parlare, parte in tromba e ti attacca, senza sapere che acc vuoi dire. Non c’è speranza, credimi.
I commenti di chi asserisce che i partecipanti alla BCC 2013 siano degli sprovveduti mi fanno sorridere amaramente…. mentre i commenti di chi accusa queste persone di essere degli egoisti che sfruttano i loro cani per la gloria mi lasciano, invece, indignata.
La ‘correzione fraterna’ fatta da chi crede di essere nel giusto e dunque cerca di contribuire responsabilmente ad un dialogo sereno è ben altra cosa: ci si spiega con tono paccato… e con rispetto, delicatezza e serenità, non predicando rabbiosamente e sputtando sentenze. I giudizi espressi qui sopra sono invece bruttissimi…. non solo inesatti.
E’ morto un cane….
E nello stesso luogo c’erano ANCHE dei binomi sportivi.
I conduttori dei cani atleti presenti alla gara non erano dei cretini…. erano invece l’elite dell’agility d’Europa, conduttori che non si sono inventati ieri. Sono cinofili DOC, molti dei quali sono famosi in tutto il mondo per la loro preparazione in campo cinofilo, e che avrebbero molto da insegnare a tutti noi sulla preparazione atletica dei cani e sulla loro tutela in condizioni di freddo o caldo estremo. Penso che Silvia Trkman, Jenny Damm, Orrenius e compagnia bella, molti provenienti da zone ben più fresche d’Europa rispetto a Busto Arsizio, non abbiano avuto troppa difficoltà a tutelare i loro cani: sono tanti anni che girano il mondo con i loro cani, e … come tutti gli atleti cinofili che girano il mondo con i loro cani…. si organizzano. Il risultato strepitoso della svedese Jenny Damm che, da sola con i suoi 4 Border, è finita sul podio nella gara a squadre ce lo conferma.
Certo, infilati tra i mostri sacri c’erano anche dei comuni mortali lì a lottare per la qualificazione … ma si tratta sempre di gente che è riuscita a raggiungere risultati strepitosi non solo perché i loro cani avevano una preparazione atletica spaventosa … ma soprattutto in virtù del rapporto d’amore che li lega ai loro cani e che è la chiave di ogni successo nello sport cinofilo. Chi si scaglia contro queste persone sputtando veleno e sentenze e accusandoli di pensare al proprio ego e non al benessere dei cani non ha capito assolutamente nulla. Nulla.
Che ci sia qualche mela marcia in ogni ambiente è chiaro. Che ci sia qualche sprovveduto anche. E qualche egoista, pure. Ma la gente che conosco io che era presente alla gara merita rispetto, e non accetto che qualcuno possa mettere in dubbio la loro integrità morale, o l’amore che abbiano per i loro cani.
rimango sempre più basita a leggere certi commenti…
Prima cosa, non md1f forse mi i sembra che nessuno abbia scritto che le persone presenti al BCC fossero dei sprovveduti o quant’altro ( ma forse mi son peersa qualche post), come non mi sembra che nessuno abbia fatto nomi, a differenza tua.
Seconda cosa, hai affermato che nelle varie discipline ci sono le mele marcie, che ci sono gli egoisti e ci sono gli sprovveduti, quindi non capisco il tuo rimanere indignata, quando tu in primis dici che esistono… Però se una persona dice che c’è gente che fà le gare per puro egoismo e che lo fà solo per interesse personale, sfruttando i cani, non và bene? fammi capire… perchè magari son torda io e non capisco eh…
CORREZIONE *prima cosa, non mi sembra che nessuno*
Se ho offeso qualcuno a me dispiace….non sono un agilista convinta, anche se l ho praticata con il mio springer..poi lui era troppo veloce per me e ho deciso che non era la mia disciplina.
Adoro i cani sportivi..non ho mai avuto cani da divano, perchè sono fermamente convinta che il sofà sia la tomba di ogni essere vivente, compreso l uomo.
I miei cani sono sempre stati degli atleti…li addestro e gli insegno a dominare lo stress da gare…..è un lavoro faticoso, sia x me che per loro.
Da settembre a maggio, la loro attività aumenta a dismisura..allenamenti..gare e caccia.
Credo molto nell equilibrio psico-fisico di un atleta, per poter dare il massimo.
Per questo concedo un paio di mesi di ferie..che non vul dire asciarli poltrire…ma vuol dire fargli fare movimento, blando..lasciandogli libera la testa.
Così apprfitto dei vari anticicloni africani per farlo.
Primo xchè il caldo non aiuta a lavorare in maniera decente..ieri mattina mi sono svegliata ale sei. E c erano 26 gradi……
E poi perchè il riposo psico-fisico aiuta a mantenere certi standard altissimi x molti anni..
Ho visto molti cani svalvolare x la troppa attività..e che dopo tre anni d addestramenti e gare andavano in ciampanella…..senza contare le articolazioni che subiscono degli stress senza pari.
È vero, i cani vanno preservati…ma non dal caldo…ma dall intensa attività x farli arrivare più sani possibile alla vecchiaia..e per non essere costretti a cambiarli ogni tre-quattro annni…
Inanzitutto vorrei fare una precisazione,in ospedale e tutti gl’anni in estate muoiono parecchi anziani per i colpi di calore e molti bambini vengono ricoverati per lo stesso motivo, ma sui giornali non si legge nulla e con questo non vuol dire che non accade.. stessa discorso vale per i cani durante le varie manifestazioni, solo perchè nessuno lo scrive, non è detto che non sia mai capitato.
Seconda cosa, a me sembra che il discorso sia stato un pò sviato e messo più sul fatto personale, ho letto di offese gratuite e di gente offesa solo perchè la sua idea era diversa e tutto questo lo trovo assurdo.
Io ho un cane con il quale faccio varie attività sportive, ma non ho mai partecipato alle gare per mia scelta,perchè dopo aver assistito a 2 gare, ho capito di non avere tutta questa voglia di competizioni che hanno molte persone.
Io non giudico chi lo fà, ma di certo non ho visto cose positive per il cane, nelle varie competizioni. Ci sono cani che vengono tenuti in kennel per tutto il tempo e fatti uscire solo per i 3 minuti di gara, in compenso i loro proprietari erano in giro a chiacchierare e a pavoneggiarsi per i risultati dei loro cani; cani con 3 metri di lingua fuori per il caldo afoso (non era agosto e non parlo solo di agility), cani che rinchiusi nei kennel non facevo altro che abbaiare.. insomma di certo non era un paradiso canino! Poi c’era quella piccola percentuale che invece si curava del cane, ma aimè era veramente piccola come percentuale!
Nessuno dice di non fare gare, ma che almeno vengano fatte mettendo in primis il benessere del cane,sia da parte del padrone che da parte dell’organizzazione.
Io non credo che far correre un cane per 3 minuti in una giornata calda e afosa, gli possa portare beneficio e credo che se il cane potesse scegliere, preferirebbe starsene a casa al fresco facendo altre attività anche solo di stimolazione mentale, perchè per lui l’importante è stare con il suo padrone!!
Il caldo e l’afa sono veramente pericolosi, sia per l’uomo che per gl’animali ed è un dato di fatto, quindi le mille giustificazioni e scuse sono veramente inutili e invito le persone che lo fanno a mettersi una mano sul cuore e chidersi, “ma perchè devo far patire tutto questo al mio cane?” a voi la risposta…
Io però continua a non capire.
Sono un uomo semplice, di buon senso (credo), capisco poco di cani ma cerco di usare il cervello.
In Agosto fa caldo non lo scopriamo ora, per quel che vedo le gare si fanno soprattutto in notturna anche perchè se lo scopo è,come detto il business, spettatori disposti a crogiolarsi sotto il sole alle 14:00 non credo se ne trovino molti.
Sarà che sono un agilista della Domenica con doti atletiche ben sotto la media ma al termine di un giro io sono morto ed il cane ancora vuole correre :), se ce la fanno a girare i conduttori credo ce la facciano anche i cani.
Da quel che leggo il cane sarebbe morto nel kennel, ora o il conduttore lo ha lasciato incoscientemente nella macchina e la macchina stessa al sole, ma allora rientriamo nella fattispecie dei tanti errori di gestione del cane indipendemente dalla pratica sportiva o meno, oppure non vedo cosa possa entrarci la pratica sportiva con la tragica morte del cane.
Sarebbe come dire se fosse morto nel giardino, non lasciate i cani soli in giardino ad Agosto.
Schiattamente credo che la Valeria sia stata semplicemente male informata, abbia scritto l’articolo credendo che il cane fosse morto durante la gara, poi si è corretta ma per la ben nota “sindrome di Fonzie” del giornalista ora si farebbe uccidere piuttosto che ammettere di aver scritto qualcosa sostanzialmente sul nulla.
Siamo umani possiamo perdonarglierlo, magari non i fans che scrivono ” concordo come al solito con tutto quello che scrivi” ancora prima di leggerlo che neppure prendono in cnsiderazione la possibilità, ma gli altri che non cercano guru ma solo giornalisti cinofili seri che spesso scrivono cose sensata e talvolta meno.
Beato il cinofilo che non ha bisogno di guru (cit.)
Quello che tu “credi” è scritto chiaramente nell’articolo, quindi c’è poco da intuire. Sì, mi hanno detto (in tre persone diverse) che la cagna era morta “durante la gara del BBC”: ho scritto al volo il pezzo senza attaccare nessuno, ma invitando semplicemente a non fare gare in agosto. Dopo trenta secondi ho parlato con persone presenti e ho aggiunto l'”aggiornamento” in fondo. Poi ho cambiato anche il titolo, che però si vede cambiato solo sul sito e non su FB, né sui motori di ricerca (ma che ce posso fa’?) e continua ad essere attaccato perché “falso”. Falso non era mai stato, fuorviante sì, l’ho detto e l’ho ammesso.
Lasciando perdere le cazzate sui guru o mica guru… l’articolo non lo cambio non per la sindrome di Fonzie né di nessun altro, ma semplicemente perché l’UNICA cosa che intendevo dire (e cioè: gareggiare ad agosto è da pazzi furiosi) rimane immutata.
E mi sta benissimo che lo spunto sia arrivato “dal nulla”, come dici tu, o dal fatto che comunque una cagna sia morta – anche se stendo ferma – per colpa quasi certa del caldo, perché il fatto di cronaca si legge e i “consigli generici” no.
Non è che mi auguri che crepino cani ogni volta che vorrei mettere in guardia qualcuno contro certi rischi: ma visto che è successo (non certo per colpa mia) ne ho approfittato. Per il bene di altri eventuali cani che dovessero trovarsi nelle stesse condizioni climatiche, sperando che almeno qualche conduttore un pensierino ce lo faccia.
Chi poi non ce lo vuol fare… è liberissimo di fare quello che ja pare e piace.
Devi aver pazienza con me, sono uno zuccone che stenta a capire le sfumature della cinofilia.
Ad esempio non capisco la tua difesa del tizio che teneva i cani nella neve in un articolo di qualche mese fa, perchè si sa che gli husky … con sfottò degli animalisti stupidotti che vorrebbero mettergli il cappottino, la borsa dell’acqua calda e la maglia di lana e la contemporanea riprovazione di cani atleticamente in forma e sani che se corrono con temperature elevate, cosa che invece è maltrattamento e segno di stupidità dei conduttori.
E questo prendendo lo spunto da un cane che è morto nel suo kennel all’ombra, il che sarebbe a dire che durante una partita di calcio giocata in estate, muore uno spettatore ( magari un ex calciatore) sugli spalti e diciamo che le partite non si devono disputare con il caldo.
Siamo tutti d’accordo sul porre l’accento sulla attenzione e le misure da adottare per evitare colpi di calore nel cane, ma l’impressione che ne ricava il lettore è che talvolta scrivi gli articoli a seconda dell’umore, diciamo di come ti gira al momento e della simpatia verso le persone coinvolte nel fatto, cosa legittima eh …. nessuno è obiettivo al 100 % ma almeno esplicitiamolo.
Spero tu possa accettare o almeno considerare una opinione diversa dal plauso acritico dei groupies che ” concordano al 100 % e come sempre hai scritto cose supergiuste, dai Valeria !!! ”
E di più nin zo
Guarda che la risposta è così facile che la può capire anche uno zuccone: gli husky sono FATTI per vivere nella neve. Sono “attrezzati” dalla natura per sopportare temperature anche estreme.
Invece quasi nessun cane al mondo (esclusi forse i levrieri africani) è attrezzato per fare attività anaerobica a 40° all’ombra.
Ergo: tenere gli husky nella neve non può far loro del male, far correre un cane a 40° sì.
Sul fatto che la cagna morta fosse nel kennel abbiamo, credo, discusso ormai fino alla nausea.
Togli la cagna morta, fai finta che non sia morta: il concetto che volevo esprimere, ovvero la pericolosità di fare gare cinofile ad agosto (in pieno giorno e in pianura padana… perché se si fosse fatta ad Aosta alle nove di sera sarebbe stato accettabilissimo). per me resta valido. E se tu non sei d’accordo, PAZIENZA! Mica devo convincere tutti a pensarla come me.
Mi son fatta un sito per poter esprimere le mie opinioni, e lo faccio: ma pistole non mi sembra di averne mai puntate contro nessuno.
Esprimile le opinioni, credo che dovrai però avere pure cura di disattivare i commenti se ti irrita tanto ascoltare delle “opinioni riguardo le tue opinioni”, e pure possibile che qualcuno non sia d’accordo con te e abbia l’ardire di dirtelo, se la prendi cosi sul personale e come diciamo in svizzera ” ce vai in puzza” PAZIENZA
Circa i cani non attrezzati nin zo … dici che i cani da pastore tipo in Australia lavorano solo con il fresco ?
Che ha di tanto diverso un ausie da un border ?
Dici che sono metabolicamente fatti diversamente ?
A me paiono quasi uguali…
Saluti e baci… fa caldo pure per discutere oltre che per gareggiare in agility
Ah, ok: quindi posso esprimere un’opinione, ma se poi uno mi dice “hai detto una stronzata” devo star zitta e non replicare (neppure educatamante, neppure per spiegare meglio quello che intendevo) perchè altrimenti ho sindrome di Fonzie.
Strano concetto hai della discussione. E PAZIENZA.
I cani da pastore, in qualsiasi parte del mondo, fanno un’attività aerobica (per cui i cani sono tutti attrezzatissimi): l’agility è un’attività anaerobica che ha effetti completamente diversi sull’organismo e che non è MAI consigliabile fare ad alte temperature (se non in acqua, ovviamente!).
Ciao Alice! 🙂
Cara Alice, mi sa che ha ragione Valeria! Tra l’altro questa mattina ho visto che, malgrado la stragrande maggioranza di noi Valeria in primis, ha spiegato e detto in tutti i modi la semplicità dell’articolo, alcuni si sentono comunque offesi, altri, “siccome non è mai successo niente”, ecc, ecc, dopo aver più volte detto che nessuno accusa nessuno, ma si vuol solo dare dei consigli, che poi ogni singola persona è comunque libera di fare i cavolacci suoi e, malgrado tutto si continua sulla stessa linea, (me compresa nè?), io sinceramente ci rinuncio!
Non serve….
Ragazzi, sono un po’ delusa: 2 articoli e decine di commenti dopo, dovrebbe essere chiaro che l’idea iniziale, essendo agosto, magari era solo quella di:
– invitare i proprietari di cani a fare attenzione al caldo, tenendo il cane fresco e idratato
– invitare gli organizzatori di gare a fare altrettanto, selezionando con cura date, luoghi e orari delle gare
non mi sembrano delle precauzioni troppo complesse, né troppo costose, né crudeli, né lenitive della dignità umana o animale.
enno… se uno vuol mettere in guardia i proprietari e gli organizzatori non la mette giù così, che sembra una cosa invece è un altra e si scatena il putiferio…
articoli sui colpi di calore anche qui ce ne sono già credo…e va benissimo informare
ci sta che sull’onda dell’emozione uno parte a scrivere male delle gare ad agosto saputa la notizia in modo inesatto ma saputo che non era andata così andava corretto ben altro e ben in altro modo se no si voleva scatenare la lotta fra fazioni.
Che si parli di agility o di altre discipline poco importa. Ho 4 cani, nessuno partecipa nè a competizioni sportive nè ad Expo, nonostante siano cani figli di campioni. Non giudico assolutamente chi intraprende questi sport, non sono nessuno per farlo. Mi permetto solo di dire che, in determinate condizioni climatiche io il mio cane non lo sottoporrei a certi sforzi (che si tratti di discipline sportive piuttosto che di portare il cane a sgambare o a passeggiare con temperature elevate). Dei miei quattro cani, lo zwergpinscher (gli altri sono 2 pastori tedeschi e una greyhound), rincorrerebbe la pallina, la lucertola, il ramarro, la farfalla e chi più ne ha ne metta, in qualsiasi ora del giorno e della notte (per farmi capire meglio vi dico che quando apro la porta di casa che affaccia sul giardino, lo zwergpinscher si precipita fuori, i PT vengono a controllare ma poi girano i tacchi e tornano al fresco, la greyhound nemmeno si scomoda). Sta a me, impedire che lo faccia nelle ore più calde della giornata, per prevenire il colpo di calore. Con queste righe credo di avere espresso il mio parere, condivisibile o meno che sia, senza per forza giudicare (quantomeno lo spero).
Missi, mi trovi totalmente d’accordo: mia figlia fa agility con il nostro pastore tedesco. A luglio e ad agosto solo gare in notturna, altrimenti oltre al cane anche io morirei. Poi ora che siamo in campagna io sono uscita in giardino per parlare con l’elettricista, Max si è affacciato, mi ha detto che sono scema ed è tornato al fresco dentro casa…
MA ANCORA???? O.o allucinanti..siete allucinanti… Valeria non vale nemmeno la pena di commentare e rispondere, mi dispiace per te perché con il tuo articolo volevi solo mettere in guardia le persone sui colpi di calore.. mi dispiace che in queste giornate tu ti debba subire questo stress inutile. Posso darti un consiglio? Lascia perdere!
fai pena guass. hai dovuto chiamare la compagnuccia di scuola, oh scusa, di club, perchè altrimenti non avevi abbastanza voti positivi. poi chi chiami?
fotuna che hai detto delle gran panzane e la gente se n’è accorta comunque
viva il buon senso
linda fai pena tu perchè io scrivo sempre qui su TPIC e non sono venuta ad aiutare lui… è lui che non scrive quasi mai ma adora l’agility e si è sentito tirare in causa ed è venuto.
fai pena perchè offendi,usando nomignoli aggettivi ecc… “compagnuccia” e te la prendi se poi uno si sente offeso.maleducata e infantile che non sei altro.
io so solo che se mi mettessi a fare una gara con il mio cane in agility e stargli dietro per dargli i comandi schiatterei entro 30 secondi pure a gennaio ! 🙂
Vabbe’… un po’ di pulizia l’ho fatta, eh. I commenti contenenti insulti e overdose di maleducazione sono stati bannati.
Però io direi che su questa storia ormai sono state AMPIAMENTE espresse tutte le opinioni e le posizioni possibili, quindi forse è ora di darci un taglio. Tanto ho già pronta una nuova polemica per domani 🙂
Credo che Valeria Rossi non abbia bisogno d avvocati..la reputo molto intelligente per buttare discredito su una disciplina..proprio perchè è intelligente ed ha vissuto in questi ambienti per molti anni, sàbenissimo cheè controproducente buttare merda..scusate la parola…in cinofilia.
Se uno legge bene l articolo, ci vedrà scritto delle scuse e delle perplessità sul far correre un cane a 40 gradi…..e che mi sembra di aver capito che lei è un pò contraria..e finchè siamo in democrazia non è un reato dire ciò che si pensa..
Penso che conosca il cane sia fuori che dentro e che non gli sarà di certo sfuggito il capitolo che parla della termoregolazione del cane…
Chi inveisce dicendo che parla male dell agility allora dovrebbe rileggersi ciò che ha scritto..perchè qualcuno ha saltato qualche riga…
Poi se la termoregolazione del cane si è evoluta e adesso si raffredda ad acqua e non ad aria..allora chiedo a valeria e anche a me, di fare un bel corso d aggiornamento..xchè siamo rimaste indietro !
scusate…una domanda che mi assilla (e che magari x voi non c’entra nulla):
ma perchè molti di voi usano pseudonimi e non scrivono il proprio nome vero e completo???
ragazzi, bisogna metterci la faccia anche e soprattutto quando si fanno certe affermazioni, altrimenti siamo sempre quelli che lanciano il sasso e nascondono la mano!!!!!
orsù un pò di coraggio!!!!!
Io mi chiamo veramente Eros, e non uso il cognome nel nick semplicemente per non rendere troppo fomale la cosa. Poi vivendo da anni in Mexico e non avendo mai avuto cani in Italia sarebbe inutile scriverlo perche nessuno mi conoscerebbe comunque.
..intanto dubito che Valeria ce l abbia con l agility, ma con tutte le discipline che non mantengono il rispetto verso il cane..
Non è i pochi secondi che fanno male ad un cane..ma è tutto quello che devono sopportare prima…
Molti di questi cani, stanno nei kennel dalla mattina alle 5…..arrivano sul posto, fanno la pipì e poi ritornano nel kennel..perchè si deconcentrano.
Se sono fortunati, riescono a gareggiare prima delle dieci..e se fanno una bella prestazionerimangono fuori con il proprietario..se sbagliano vengono sbattuti in malo modo dentro al kenne….l ho visto fare con i miei occhi a svariate gare d aglity..com e l ho visto fare in. Ud… in obedience..in gare di caccia .
In tanti anni di gare solo una volta ho visto un cane con il colpo di calore..e uno con l ipotermia.
Quindi nulla da dire sulle gare..ma purtroppo ho assistito a tantissime sessioni d addestramento….ecco, devo dire che certe persone non pensavano al cane..ne lo rispettavano…capaci solo di chiedere e mai a dare..l unico pensiero rivolto al podio…
Mi dispiace, ho visto bravi uomini con bravi cani..ma purtroppo ne ho visti di più di uomini cattivi con cani pazienti e anche troppo affezionati a persone che non se lo meritano proprio un amico con il pelo..
E se soffrono di mania da medaglia,gli dico sempre : ma non hai le tue gambine ,?? Usale e vai a farti la maratona di new york mentre passa il ciclone african…e non ti lamentare xchè cercherò di preservarti buttandoti un paio di litri d acqua addosso…
Ok Valeria,hai ammesso il tuo errore,ma solo parzialmente.. sembra ancora che tu ti stia arrampicando sugli specchi perchè vuoi continuare a trovare il collegamento fra la storia di quella cagnolina e gli sport durante le giornate afose.
Ridico:
Anche se fosse stato davvero il calore la causa scatenante della morte della cagnolina,ormai l’articolo non ha più motivo di esistere in questa maniera,perchè si è saputa la verità: ovvero che la cagna non era lì per fare agility,che era al fresco,che era anziana ecc
Quindi,premettendo che Forse neanche il calore è stata la VERA CAUSA,il suddetto articolo che si riferisce a lei per dare una massima generale non ha motivo di esistere perchè il riferimento a lei è del tutto sbagliato.
Lei,per il calore,sarebbe potuta morire anche in altri luoghi,non c’entra nulla con l’agility che non stava affatto praticando e il fatto che si svolga in giornate afose: e su questo,che bisognerebbe avere l’accortezza di NON organizzare eventi in pieno giorno in giornate afose,SON D’ACCORDO ANCH’IO,ma su questa massima generale,appunto,e non sulla ‘strumentalizzazione’ della morte di una cagnolina che non c’entra nulla con questa problematica.
Chissà come si devono sentire i proprietari di quella cagnolina,colpevolizzati in un sito pubblico per una colpa che non hanno.
E,dal momento che sembra che chi la pensi come me debba per forza essere un’agilista,vi dico che io NON pratico agility(anzi,nessun sport cinofilo…),l’agility mi ‘sta simpatico’ ma nulla di più!
E infatti mi DISSOCIO dalle fazioni di cui ti riferisci in cui si vuol per forza passare bene a tutti i costi l’agility,ma anche dalla parte opposta.
Lo dico solo perchè ritengo giusto ciò che dico,indipendentemente dai miei gusti personali,come dovrebbe esser per tutti 🙂
Forse sarebbe meglio dire la verità e ri-comporre un’articolo che parli delle gare e del calore senza mettere DI MEZZO questa storia,con la quale ha poco a che vedere! Fare un passo indietro non significa essere incoerenti,è solo fare la cosa giusta quando ci si rende conto di essere incappati in errori clamorosi .. 🙂
Con tutta la mia stima per Valeria,
Silvia
Silvia metti il cappellino o ti si bruccia il cervello quando fai agiliti a 40 gradi sotto il sole a picco.
o_O Se potresti ‘tradurre’ il tuo commento… 🙂
*tu potessi
sorry
….vivendo nel jurassico e usando ancora metodi fenici…c ē qualcuno che sà dirmi come preservare un cane e proteggerlo da caldo..
No, perchè a me non è ancora riuscito..
Gliela butto l acqua addosso, ma hanno così tanto il mantello fitto, che l acqua non gli arriva alla pelle…
L unica cosa che mi si bagna, è la testa e il sottopancia..e dopo 5 min è tutto asciutto un altra volta….anche la mia maglietta che mi bagno x il caldo, dopo 5 min è asciutta..
Per essere moderna e preservare il mio cane dal caldo, gli ho anche comprato le coperte termiche che vanno bagnate e che dovrebbero mantenere la temperatura sopportabile…e lo sapete cosa fà il mio cane con la sua bella copertina termica, pagata na fraccata di soldi ???? Và a cercarsi l ombra..e perchè, dico io, và a cercarsi l ombra, dopo tutti i metodi moderni per preservarlo che ho usato ,???
Avrò dei cani scemi ????
Io personalmente non faccio agility, anche perche avendo un mastino spagnolo di 10 mesi non e’ esattamente l’ attivita piu adatta a noi. Al campo dove andiamo hanno anche il percorso per l’ agility e quindi un paio di volte a settimana lo facciamo (con risultati da ridere). Comunque il problema non e’ la disciplina in quanto tale, ma il rischio calore. Infatti anche se andassimo a fare una passeggiata con 40 gradi Balrog ne soffrirebbe (anche in assenza di ostacoli da saltare). Io ricordo che a aprile o maggio (qui a citta del messico sono i mesi piu caldi dell’ anno perche a giugno inizia la stagione delle piogge) fummo invitati a parteciare a un evento amatoriale (obbedience, agility…) che coinvolgeva tutti i campi della zona e che una volta arrivati li faceva un caldo assurdo; quindi io e Balrog (che in quel momento aveva 7 mesi) abbiamo rinunciato a gareggiare e abbiamo seguito le gare sdraiati all’ ombra di uno dei pochi alberi presenti.
Qualche cane e’ morto durante questa manifestazione? No. Quindi vedendo che il pericolo non era cosi forte mi sono pentito di non aver parecipato? No. Perche? Perche sarebbe stato un rischio inutile e rimane tale anche se non e’ avvenuta la disgrazia. Pero’ avrei potuto vincere un premio (in obbedience). Si ma un “resta” di due minuti (quello che richiedevano) sotto il sole a picco sarebbe stato un maltrattamento gratuito.
piccola parentesi: l’edema polmonare può essere causata dal caldo sopratutto se c’è già uno scompenso cardiaco.
Purtroppo noto che alcune persone sono realmente convinte che portare il proprio cane a gareggiare con 40°, sotto il sole COCENTE, non crei nessun tipo di problema al cane, perchè loro riescono a PREVENIRE… e questo dice tutto!
Tanto alla fine si sentono sempre giustificati e trovano mille scuse per continuare solo ad alimentare il proprio ego, sfruttando dei poveri cani!
Ma a parer mio dovrebbero solo vergognarsi!
E dalle con l’ego e con lo sfruttamento dei cani… Tu cosa fai, tieni cani solo e unicamente per fare del bene a loro? A te in realtà avere dei cani rompe le balle? Mioddio, quanta ipocrisia e superficialità si sente, a volte!
Lo ripeto, magari si è andati troppo veloci finora e qualcuno non ha capito: MAI, da NESSUNA PARTE un cane è morto a causa di 40 secondi di gara di agility sotto il solleone, così come non è accaduto nemmeno questa volta (anche se ancora qualcuno cerca di sottintendere che la morte di Isabel sia in qualche modo legata all’agility). Evidentemente con la corretta PREVENZIONE (ebbene sì) questo sembra essere un rischio solo sulla carta perché nella pratica in 21 anni di agility in Italia mai si è sentita notizia di un cane impegnato in una competizione di agility estiva morto per un colpo di calore.
Mi sembra quindi che qui la discussione sia tra i fatti reali e le personali e generiche opinioni scollegate dalla realtà di chi (la maggior parte dei critici, credo) non ha mai praticato l’agility in vita sua. E mi sembra che l’articolo di Valeria (che solo per questo abbiamo criticato) abbia com’era prevedibile offerto semplicemente spunto a quelli che “il cane deve fare vita da casa tranquillo oppure fare il lavoro per cui è nato e nient altro” di scagliarsi ancora una volta contro chi invece fa attività ludico-sportive con il proprio cane in generale e agility in particolare.
Tanto, chi finora ha partecipato a gare di agility anche in piena estate e il cui cane non ha mai avuto problemi continuerà a farlo e presumibilmente (per esperienza pregressa) il suo cane continuerà a non avere problemi. Chi pensa che il cane sia una peluche da divano (eccheccazzo, quando ci vuole ci vuole, diciamo le cose come stanno) continuerà a pensarlo, chi mette la parola ego con fini dispregiativi in ogni sua frase continuerà a farlo e così via. Discussione carina, da agosto, appunto, ma in fondo destinata a spegnersi in fretta senza che chiunque abbia fatto cambiare idea a chiunque altro.
e poi dici a me che sono offesiva e tu dai agl’altri dei superficiali, ipocriti.. wooow
partendo dal presupposto che nessuno vuole farti cambiare idea, in fin dei conti la coscienza è tua,ma credo di avere il diritto di dire liberamente la mia opinione come fai tu.. se poi la parola ego ti infastidisce il problema è tuo e non mio! E ripeto per l’ennesima volta.. magari ti è sfuggito, anch’io faccio agility con il mio cane, ma di certo non per “vantaggio” reciproco come dici tu… lo faccio perchè lui si diverte… e vorrei sottolineare che non ho mai detto che i cani sono peluche da appartamento, se poi ora vuoi pure mettermi in bocca parole che non ho detto, fai pure.. tanto ormai… ti commneti da solo!
Cioé tu fai agility solo per il divertimento del cane mentre io lo faccio solo per soddisfare il mio ego, giusto? Ne deduco che tu ti rompa le palle a fare agility e che allo stesso modo se le rompa il mio cane… vado a senso, eh! Perché altrimenti, se sia io che te ci divertiamo e sia il mio cane che il tuo si divertono, davvero non vedo la differenza tra noi due. Ah sì, che io faccio le gare anche in estate mentre tu lasci il cane a casa da giugno a settembre. Davvero fa così tanta differenza, tanto da portarti a disprezzarmi e offendermi?
L’unica differenza tra noi è che se tu scegli di non fare gare in estate, io rispetto e capisco la tua scelta, mentre se io in estate le faccio secondo te sono uno scriteriato o, peggio, “uno che sfrutta dei poveri cani”. Ecco, è questo che mi fa rabbia, il permettersi di considerare le proprie scelte come le uniche giuste e meritevoli di rispetto mentre tutti gli altri sono menefreghisti, malati di ego o peggio. Un male abbastanza diffuso tra gli esseri umani ma che in cinofilia raggiunge forse il suo apice. Così chiunque abbia una tesi riguardo alla corretta gestione dei cani – che tanto non possono parlare e spiegarci come stanno davvero le cose – si sente una specie di illuminato, un guru “unto dal signore”, mentre tutti gli altri che agiscono in modo diverso sono dei cretini o dei menefreghisti.
PS: Mi scuso per averti dato della superficiale e dell’ipocrita, non si risponde alle offese con altre offese e non conoscendoti non so come sei realmente al di fuori da questa discussione.
1) io faccio agility con il mio cane perchè noto che quando lo fà è felice e non per vincere coccarde, trofei e quant’altro.
2) io non chiudo il cane in casa da giugno a settembre (e continui a mettermi in bocca cose che non dico), ma lo porto a giocare e divertirsi nelle ore fresche, tipo alle 5 del mattino e la sera dopo le 21 e lo faccio perchè il mondo intero sà che nelle ore calde della giornata è meglio evitare di far fare sforzi al cane, capisco che alla tv dicono solo anziani e bambini, ma sai io sono di mente aperta, e avendo un cane bianco e nero… credo che tu ben sappia che il nero non è il massimo come colore sotto al sole!
3) mai detto di essere un guru, anzi ho anche specificato che questo è il mio parere personale ed essendo in un paese democratico, ho il diritto di dire la mia opinione, cosa che evidentemente a te da fastidio, ma il problema rimane tuo non mio.
4) il tuo P.S. è senza senso, perchè io a differenza tua non ho offeso nessuno, quindi o non leggi bene i miei post o mi confondi con qualcun’altro.
E con questo passo e chiudo perchè trovo la discussione alqunto polemica, augurando un “in bocca al lupo” a quei cani che corrono sotto il sole COCENTE!
1. continui furbescamente a ignorare la “domanda”: quindi tu quando fai agility sei infelice? Ti annoi? Ti rompi? Altrimenti la tua pretesa di farlo solo per il cane non ha senso.
2. “chiuso in casa” era ovviamente un modo di dire… ci mancherebbe che un cane non venga portato quantomeno a fare qualche giretto ogni giorno. Poi mi piacerebbe sapere dal cane se gli fa piacere smettere di fare agility per diversi mesi all’anno… ma questo né tu né io lo possiamo sapere.
3. Dire la tua opinione è un tuo sacrosanto diritto e nessuno l’ha contestato… a condizione che tu rispetti anche il parere degli altri, persino quello opposto al tuo.
4. Sei in malafede… mi hai accusato di pensare solo ad alimentare il mio ego e di sfruttare dei poveri cani e hai detto che mi dovrei vergognare… beh, ti comunico che mi sono offeso eccome e fidati, ti saresti offesa anche tu se ti avessi parlato in questo modo.
Che proprio tu parli di polemiche quando poi sei la prima a farne, anche dopo che uno ti ha mandato un chiaro segno di pace, è davvero sconcertante, per non dire altro.
Il caldo ha effetti devastanti Guass rappresenta l’esempio delle consegueze di stare ore e ore sotto il sole a picco a 40 gradi.
Capisco la libertà di espressione, ma ci vorrebbe un minimo di moderazione anche nei commenti altrimenti i maleducati e i troll impazzano senza controllo!
I troll “storici” di Tpic più o meno sono noti… e non ne ho visti in queste discussioni (anche perché probabilmente non gli frega nulla dell’agility): i maleducati sono un’altra cosa, ma direi che si qualificano da soli. Sinceramente, io sto inscatolonando mezza casa perchè sto per traslocare, e se al mattino riesco a seguire Tpic…al pomeriggio non posso dedicarmi alla moderazione. Abbiate pietà, son da sola a gestire ‘sto sito. I cafoni ignorateli, è il modo migliore per farli sparire!
veroica, se l’uomo non avesse potuto “sfruttare” il povero cane, il povero cane non esisterebbe come specie (e viceversa eh, perchè ci sfruttano e non poco anche loro sappilo!)
Voglio rispondere a Roberto..
Io non ho cani da pastore..ma cani da caccia.
Anche i miei passano il tempo a cacciare lucertole..
Ma mai si sognerebbero di farsi un turno di gaa alle 12 quando ci sno40 gradi..ma non perchè non vanno, ho uno springer che preferirebbe morire al non lavorare. Ma sono io che non lo faccio..
Un cane che conduce il gregge..un cane che và a caccia, non ha limiti di tempo..sceglie lui le andature e ne il pastore e ne il cacciatore passerà la giornata ad impartigli ordini..ci sarà un momento in cui le pecore stanno ferme, o passano la giornata a fare la maratona.
Per esperienza posso dire che in una gara, in un tempo breve..viene richiesto tutto quello che un cane può dare in una giornata…che ogni esigenza fisiologica del cane, deve essere fatta a fine turno..magari anche andarsi a cercare un pò d ombra o dell acqua per bere…e anche fare la pipì..
Un cani libero e senza tanti regolamenti sà come preservarsi..e se non ci arriva il cane, ci dovrebbe arrivare il proprietario..visto che siamo dotati di un intelligenza superiore..
Guarda che le pecore sono animali veramente cattivi; quando si accorgono che fa caldo allora si mettono a correre all’ impazzata per far morire i cani che le seguono.
Va bene spero si sia capito che scherzavo per sdrammatizzare un po.
Comunque credo che anche le pecore soffrano il calore e che quindi anche loro cerchino refrigerio, ombra… quando fa troppo caldo.
Okay, di nuovo, dico la mia.
Premetto che io di agility non conosco una leppa, per cui non giudico e non critico.
Io ho letto l’articolo precedente. E penso che non fosse una critica contro l’agility, ma semplicemente un “suggerimento” rivolto a chi pratica sport col proprio cane durante questo periodo.
Resto sul generico e parlo di sport in generale, per cui non sto parlando di nessuna disciplina nello specifico.
Ora…Io credo che praticare sport in questo periodo con il proprio cane sia un sacrosanto diritto di chi vuole praticarlo.
Ti piace? Piace al tuo cane? Ne sei certo? Bon. Praticalo. Anche in estate, eh..Per carità. E’ una bella stagione ed il clima non è freddo.
Credo che prima di quest’anno nessun cane sia mai morto durante queste attività. -Per quel che ne so. Perchè ripeto, io di agility non so nulla.-
PERO’!
C’è da dire una cosa..Io credo, che soltanto cinque anni fa, il clima in estate non fosse così torrido. Si arrivava ai 30 qualcosa gradi, è vero..Ma recentemente, in questo periodo si arriva ai 42 gradi.
Ora, io non critico nessuno, le scelte spettano a chi decide di praticare uno sport, però ADESSO dire che di rischi non ce ne sono, mi sembra un pelo azzardato.
Io non dubito che un border, uno shetland, un rough collie o chi per esso sia abituato a condurre greggi tutto il giorno ecc.
Però, così come c’è l’anziano, il signore, il ragazzo che stramazza al suolo mentre va a correre con ‘sto caldo, allora c’è SICURAMENTE anche il cane che muore di colpo di calore per lo stesso motivo.
Baganrli, tenerli all’ombra e dargli acqua fresca è sicuramente un modo per dimostrare che ci si tiene ai propri cani..Però negare che esista un qualunque rischio legato al clima, mi sembra quantomeno sciocco.
QUESTO specifico caso è stato un’edema polmonare? Okay. Ciò non toglie che il caldo ne è una possibile causa.
Io sono sicura che in questo caso si sia trattato di una fatalità. Certamente è stato così.
Però io credo anche che portare un cane anziano, al caldo, in estate, come spettatrice ad una gara sportiva, esattamente non sia il massimo. Sarebbe come portare una persona anziana a vedere..Che ne so..Una partita di calcio sotto quaranta gradi. In Africa ci sono quaranta gradi. Per forza uno mi sta male,cavolo.
Come dicevo, il clima è cambiato DRASTICAMENTE. E siamo onesti..Nemmeno noi ci siamo abituati. La gente muore per il caldo recentemente. Immaginaimoci un cane. Un border poi, non è easattamente a pelo raso.
Per cui..Io direi..Vuoi fare qualche sport con il tuo cane? Gare e percorsi veloci? Cavolo falli! Sei padronissimo.
Però stacci attento e valuta la cosa. Fa troppo caldo? Rinunci e fai la tua gara il prossimo mese/il prossimo anno. Che ti cambia?
Noto comunque che gli agilisti hanno avuto modo di raffredare il cervello durante la notte e presumo che molti si siano resi conto del grande pericolo che hanno fatto correre ai loro CANI. Speriamo che il buon senso dei singoli partecipanti in quanto sul buon senso di chi organizza pare non si possa contate visto l’assordante silenzio su tutta la questione.
Delfine Roberto guardi, gli Husky trainano slitte sulla neve come potrebbero trainare un carretto in pianura padana con 40° gradi, ma se li vede lei sti benedetti cani? Esistono razze che sopportano meglio il caldo di altre, come il border si è sviluppato in un determinato territorio per fare un determinato lavoro e lo stesso vale per il maremmano (che è appunto un’altra storia). Ma bisogna rendersi conto che l’agility (come la dog dance, expo ecc..) non è un “lavoro”! Non esistono esemplari che fin da giovani ti fanno i paletti dello slaloom ai 300 o ti saltano gli ostacoli (naturalmente tendono a passare sotto). Sfido io invece a trattenere un border da lavoro a non radunarti i bambini al parchetto! Quello lo fanno per passione loro, come i suoi cani escono a cacciare le lucertole (ma io penso che un limite se lo sappiano dare pure loro). Con questo intendo dire che l’agility come molti altri sport sono nati con il solo scopo di divertirsi insieme al proprio cane… ma perchè allora bisogna per forza “divertirsi” a far correre questi cani a 40 gradi sotto il sole di agosto ? (io penso che anche per l’umano non sia tutta sta gran cosa). La invito a prendere i suoi bei cavalier king e a farli fare un percorso in queste condizioni (perchè anche loro lo sanno fare, e anche bene, ma hanno dei limiti di sopportazione del caldo pure sti cani). Qui non si parla di vietare, ma di avere un minimo di buon senso. Gare in certi orari, con certe temperature,in certi luoghi, evitando magari le settimane più calde. Capisco che in quanto allevatore lei parli anche per i propri interessi visto che alleva anche “razze da lavoro”, ma bisogna un attimo riflettere e pensare: ok un cane è un cane, ma è anche FISIOLOGICAMENTE un cane (ha una certa sopportazione pure lui) e inzuppare questi animali nell’acqua per poi farli correre con 40° non le pare un po’ ridicolo? E questo tutto per la soddisfazione dei padroni.
a parte che nel campo a rincorrere lucertole ci vanno proprio i miei border,ho anche un cavalier che fà agility,non trovo niente di sbagliato nel fare gare in agosto,nel solito campo dove c èrano i cani c èrano anche i proprietari…ma su loro nessuna parola..la gente in estate è in ferie ed ha più tempo di dedicarsi al cane ed al lavoro con lui…un caso tra l’altro neanche accertato di un cane anziano che è morto in una gabbia al fresco non dovrebbe suscitare tutto questo sdegno e questo scalpore..i proprietari hanno deciso di portarla con loro,se non l’avessero fatto forse l’avrebbero trovata morta a casa al loro rientro..non dimenticate che i cani sono 100 volte più resistenti di noi con istinti che nemmeno immaginiamo,non è certo una corsa di 40 secondi sotto il sole che può fermare un cane…tutto va bene per dare addosso ad allevatori conduttori e a chi usa il cane per sport e divertimento…purtroppo per i cinofili si intravede un triste futuro ed anche per i loro cani
certo potrebbero andarci i border, i samoiedo o gli husky non è quello, il concetto è lo stesso. Se ad un articolo del genere (che è più che giustificato e non ha attaccato niente e nessuno) si sente toccato come allevatore e conduttore caro Roberto, le auguro di non ricevere mai una vera e propria critica perchè a quel punto il futuro della cinofilia cosa diventerebbe? Un’apocalisse?
Le do ragione che un cane è un animale resistente, ma non estremizziamo la cosa ! Se vuole lo faccio anche io: anche un calcio al cane non lo uccide ma di certo piacevole non è . Detto questo ci sono cani che sopportano meno e cani che sono più abituati al caldo.. ma crede che a certa gente questo interessi? Molti in questi ambiti pensano solo a vincere (e chi dice il contrario è un vero ingenuo). Quello che si diceva era che magari facendo le cose (e ripeto FACENDO!! Non limitando) con più buonsenso non sarebbe una cattiva roba.
– Vuole dirmi che non sarebbe più d’accordo a orari in cui le temperature sono più fresche?
– Non pensa sia una cosa bella trovare un posto più adatto?
– Non crede anche lei che sarebbe più piacevole fare sport e divertirsi con il proprio compagno in condizioni meno soffocanti?
Penso che farebbe più piacere anche a lei correre con il proprio peloso in un posto fresco al posto che sotto il torrido sole di agosto.. e anche ai suoi cani.
Attenzione che qui io parlo di divertirsi e divertire il cane, è ben diverso invece voler gareggiare per ottenere titoli e vincere. Le assicuro che con una buona dose di competizione allora sì, si è disposti a gareggiare con 40° gradi sotto il sole.
….sarà che sono antiquata..che continuo a vivere con i dinosauri..ma a me certi commenti e racconti, mi lasciano basita.
Di questi nuovi Guru..che hanno avuto tre cani se li hanno avuti…..che non hanno mai allevato, che non conoscono le problematiche di una razza e che l unica cosa importante è che il cane corra, se poi lo fà con la testa o con le zampe, non ha alcuna importanza…a me lascia un senso di tristezza..soprattutto per quei poveri cani che gli capitano per le mani..
Proprio stamani ne ho incontrato uno…maniaco della pettorina..che insisteva a dirmi i pregi e a decantare i difetti dei miei guinzagli a strozzo..a un certo punto mi ha anche invitato a fare u rx al colo dei miei cani, xchè era sicurissimo che c erano delle lesioni.
Allora l ho invitato a prendersi i miei cani al guinzaglio e passeggiare con me per il mercato…per vedere quanto tiravano e se si procuravano delle lesioni..
A fine passeggiata non ha ammesso che aveva detto una fraccata di idiozie..perchè i miei cani non tirano mai..neanche quando vedono un altro simile..perchè gli ho insegnato fin da cuccioli a non farlo..e insegnare, non vuol dire comandare…ma per lo meno è rimasto in silenzio…
E cmq ripeto..i cani con temperature sopra i 28 gradi e con elevata umidità..sono a rischio..
Alla mia cagnolina di 6 anni il colpo di calore è venuto con 27°perchè ha corso troppo con la sua amichetta ,cagnolina dei vicini di casa dei miei genitori, lei è una cagnolina sana e senza probelmi di respirazione eppure è bastata una svista da parte mia e abbiamo sfiorato la tragedia, ha cominciato a girare in tondo agitatissima e poi è collassata per terra, per fortuna avevo letto qualcosa a proposito del colpo di calore e intervenendo tempestivamente si è ripresa in pochi minuti e senza conseguenze(se sorvoliamo sui miei 10 anni di vita persi). Da quel giorno ci sto’ molto piu’ attenta e se fa caldo, di giorno giochiamo con moderazione e all’ombra e aspettiamo la sera per sfogarci.Se l’avessi persa per una mia leggerezza non me lo sarei perdonata.Quindi polemiche a parte è solo la salute dei nostri amici che conta ed è l’unica cosa che a noi padroni di cani sportivi o no deve interessare.
…. oh mamma….
….mi sembra di leggere le stesse stupidate del caso del Moncenisio……
comunque:
premesso che trovo l’agility parecchio irritante, mi trovo pienamente in accordo con l’articolo…
-ok il cane non gareggiava e probabilmente non è morto per un colpo di calore… ma
ci vuole molto a capire che sottoporre i cani a sforzi con questo caldo sia stupido e sciocco !
nessuno credo si sia divertito a veder morire un povero cane , ma vorrei capire in quanti
hanno pensato che fosse pericoloso gareggiare con il caldo,
quindi in tipico stile italiano ecco la sentenza:
-l’agility viene assolto in quanto correre e saltare non è reato
-i padroni agilisti vengono assolti in quanto non potevano immaginare che molti cani soffrissero il caldo
-l’organizzazione viene assolta in quanto non ha obbligato nessuno a partecipare
-i cani vengono assolti in quanto cani
-IL SOLE VIENE CONDANNATO AI DOMICILIARI DALLE ORE 20:00 ALLE ORE 5:00 PERCHE’ ERA TROPPO CALDO
“i Border quando conducono il gregge non vengono tenuti nel Kennel tra una gara e l’altra (Saranno anche arieggiati ma lo scambio termico non è la stessa cosa). Per carità non sono contro il Kennel ma sono solo obbiettiva”
è proprio quello che penso anch’io. Anch’io vivo vicino a Busto e volevo andare a vedere la gara, ma uno dei miei due cani soffre particolarmente il caldo, per questo non ci siamo andati.
Mah!… Forse sono io che non ho capito un’H! A me i dubbi vengono…
Mi era parso di capire che il succo del discorso di Valeria fosse più o meno così:” Portare fuori il cane, farlo giocare, peggio ancora, farlo gareggiare, è rischioso, per me, è da incoscienti”…poi è ovvio, come ho detto su, ogni persona fa quello che crede, che sia in buona fede o meno. Il suo, oltre che un parere mi sembrava un ottimo consiglio.
Continuare a commentare: al mio cane non è mai successo nulla ecc, mi pare inutile, nessuno proibisce di portare il cane a fare competizioni anche sotto il sole delle 13!
E’ come se io che fumo un pacchetto di sigarette al giorno dicessi: (Esempio un po del c…, ma vi prego siate tolleranti), ” A me non è mai successo nulla e le fumo da una vita, spero comunque che non mi venga mai il cancro! Tanto ho visto persone che non avevano mai fumato e il cancro gli è venuto comunque”.
A essere sincera, questa frase a chi mi rompe le scatole, la dico, ma riconosco che è stupido, una vera…strunzata!
“non è mai successo nulla” come diceva anche guass… signnifica che con tutte le gare che si fanno da semrpe e ovunque, non è mai successo, si vede che si gestisce la cosa in modo corretto sennò in tutti questi anni sarebbe successo ben prima e sa volta comunque non è successo ad un cane iscritto… e probabilmente sarebbe successo pure a casa sua
Ma chi sarà quel fenomeno che si nasconde dietro al nominativo Guass ?
Sará mica uno di quelli che portano il cane a saltare e a correre sotto il sole a picco a 40 gradi e poi tronfio esclama avete visto il cane non é crepato io si che sono un fenomeno mica voi che rispettate il benessere del cane.
Purtroppo se il cane di questo individuo non é fortunatamente crepato cosi non si puo dire del cervello di questo individuo che evidentemente é andato in debito di ossigeno girando sotto il sole a picco.
Ma forse il suo ciarlare è il miglior monito per coloro che non si sono bruciati il cervello sotto il soleone.
Ma forse l’individuo ha capito la grande cazzata che ha fatto ma é troppo vigliacco per ammetterla e si nasconde vergognasamente dietro a mille scuse a chi gli fa osservazioni.
VALERIA FOR PRESIDENT
Ecco un altro che invece di discutere con educazione e rispetto per chi la pensa in maniera diversa, preferisce la via dell’offesa e dell’insulto! Complimenti!
certo che il caldo da fastidio davvero anche all’umano vedo
Sarà anche stata anziana e malata la cana (mi pare di aver capito da alcuni commenti che fosse cardiopatica) ma il finesettimana passato era da bollino rosso (vivo vicino a Busto Arsizio) pensandoci un attimino fossi stata nell’organizzazione avrei rinviato la gara.
A roberto delfine che tira in ballo i Border da lavoro vorrei far presente che in Scozia non ci sono certo le temperature che ci sono qui visto che il sole è praticamente inesistente sulle isole Britanniche (lo dico per esperienza perchè ho vissuto in Irlanda e nell’estate scorsa FORSE siamo arrivati ai 27° C nelle giornate di sole tenendo conto che il vento là c’è sempre, non smette praticamente mai, e che su 6 mesi di permanenza il cielo azzurro l’ho visto per 13 giorni CONTATI) e i Border quando conducono il gregge non vengono tenuti nel Kennel tra una gara e l’altra (Saranno anche arieggiati ma lo scambio termico non è la stessa cosa). Per carità non sono contro il Kennel ma sono solo obbiettiva (se facessi gare anch’io ne avrei uno probabilmente).
Non dico basta alle gare, ma se si usasse la testa sarebbe già una buona cosa (fareste partecipare vostro figlio ad un concorso ad ostacoli con 30° C? Io dico di no e visto che si decide per il figlio come si decide per il cane, che sono entrambi esseri viventi che dipendono da qualcuno, a voi le considerazioni.
lucia la invito a prato a vedere i border ed i maremmani a lavorare sul gregge in calvana…altro che scozia!!! è veramente di cattivo gusto aspettare la disgrazia per crearci un caso..i miei cani sono liberi di uscire ed entrare in casa e vi garantisco che alle 14 erano tutti nel campo a rincorrere lucertole…vietiamo anche i campionati dei pastori tedeschi che si tengono in tutta europa da luglio a settembre,la signora Rossi sa bene di cosa parlo e cosa comporta una gara da allevamento…vietiamo ai bambini di giocare a palla nel campo della parrocchia,fermiamo le gare ciclistiche dei dilettanti ed anche il giro d’italia,chiudiamoci tutti in casa col condizionatore acceso ed il cane accanto…..ma provate mai a pensare che può esserci chi non la pensa come voi? chi vede la cinofilia in altra maniera pur amando profondamente il suo cane? in agosto tutto fà notizia
A parte il fatto che i cani da pastore (quelli che lo fanno per vivere non per sport) sono abituati a lavorare ogni singolo giorno della loro vita con qualsiasi condizione climatica e c’è una bella differenza fra lavorare tutto il giorno e uscire per i pochi minuti di una gara (allenamento o meno non mi interessa) il mio cane (borderxaustralian non un carlino) domenica non si è mosso da casa dal caldo che faceva e non perchè l’ho tenuto in casa io ma per scelta sua (le porte son sempre aperte).
A casa mia almeno fino alle 3 si è sempre evitato di fare sforzi sotto il sole (anche quand’ero bambina).
Ribadisco, l’adulto per me può anche spalmarsi sotto il sole delle 12 e mettersi a far flessioni ma per animali e bambini il buon senso parte dall’adulto/umano.
mi domando: ma la povera Isabel era nel kennel? il kennel dov’era? Presumo nel bagagliaio dell’auto col portellone aperto, come ho visto fare in molti casi, magari era all’ombra, ma che ne sappiamo che la temperatura e la mancanza d’aria non abbiano aggravato la situazione? Non ci è dato di saperlo, dalle notizie frammentarie si può solo evincere che il cane fosse da solo.
Personalmente non lascerei un cane anziano (ma nessun mio cane) da solo senza il mio controllo, lontano da me.
era in una gabbia metallica a maglie larghe all’ombra di un albero nel punto più fresco dove anche gli umani andavano a cercare refrigerio…
quanto siete maligni…
il cane era “solo” nel senso che il padrone era a qualche metro di distanza che guardava le gare…come i nostri cani sono soli in casa mentre siamo al lavoro e se hanno bisogno o stanno male non ci siamo.
fate pena… davvero.
” le condizioni climatiche erano così sfavorevoli da diventare pericolose anche per chi NON gareggiava (prego notare che l’edema polmonare fa parte della sintomatologia tipica del colpo di calore)”…………
concordo pienamente con tutto quello che hai scritto……vorrei agganciarmi alla tua frase per dirti che io ero al seminario di Rocca Grimalda….nessuno gareggiava ma le condizioni di per un colpo di calore c’erano tutte……..penso che TUTTE le manifestazioni con gli animali andrebbero sospese nei mesi più caldi o fatte solo alla sera.Se vogliamo parlare di benessere…….altrimenti va bene tutto!!!!!
Guass, non mi è sembrato che ci fossero tante persone che avessero criticato l’articolo, ma tante critiche da alcune persone, ma non è questo il punto, come dice Gian,(faccio un copia-incolla), “non serve chiudere le competizioni in luglio ed agosto,quando uno a casa sua fa quello che vuole!!!” Verissimo, ciò non toglie che si, ci vuole sempre buon senso, sì, che ogni persona (per fortuna), è ancora libera, almeno in casa sua, di fare quello che meglio crede, ma è anche vero che se so che una determinata cosa è assai rischiosa per CHIUNQUE, non la faccio! Poi è ovvio, ognuno faccia quello che vuole!
scrivere e dare opinioni non e’ sbagliato… cio’ che e’ sbagliato secondo me e’ dare al ” popolo pensante e non ” un proclama e un messaggio fuorviante … ho debuttato in gara in agility il 15 luglio 1995 a Barbariga ,nella piu’ piena pianura bresciana ed in questi anni ho condotto in gara 7 cani tra large e medium … ho sempre gareggiato tutto l’anno ed il caldo come il freddo e’ sempre esistito … ho condotto nella neve ,come sull’asfalto di Montecarlo ,come sui sintetici di cacca … Solo il buon senso serve; non servono proclami o consensi di massa contro le gare le expo’ o altro… Per tutto il resto solo chiacchiere … il progresso non fa che propinare chiacchiere via web … Lo ridico ,solo il buon senso … non serve chiudere le competizioni in luglio ed agosto,quando uno a casa sua fa quello che vuole!!! A che serve??? Se prepari il tuo fisico per il triatlon o la gara ciclistica o la corsa o chissa’ cos’altro,pure il cane deve essere preparato… Ricordo inoltre che il pelo funge da protezione e che il bagnare il cane sul dorso e sulla testa non fa che aumentare la cappa d’umidita’ ed il caldo percepito … mettere il cane all’ombra ,chiuso tra i teli del gazebo e’ come stare in una tenda sotto il sole,quindi deve sempre esserci la possibilita’ di aereazione. Importante bagnare il cane sui piedi(cuscinetti ) e tra le ascelle e l’inguine ,gli unici posti oltre la lingua dove avviene lo scambio di calore tra corpo ed ambiente!!! E ricordiamo inoltre la temperatura del terreno.. noi abbiamo le scarpe ,loro no !!! Solo il buon senso e non i proclami contro questo e quello !!!
Noi che pratichiamo l’agility con il nostro Labrador evitiamo le gare estive nel nostro sud, dove fa davvero molto molto caldo. Naturalmente il nostro spirito competitivo sia per natura che per tipologia di cane, è secondario alla voglia di divertirsi con lo stesso. Ciò nonostante è capitato di fare una gara diurna a giugno (mese nel quale non si poteva prevedere la temperatura di 35 gradi) e abbiamo partecipato lo stesso con tutte le precauzioni del caso..Detto ciò, a me personalmente non piace molto la gestione che hanno alcune persone dei propri cani durante le gare di agility. Non la concepisco principalmente per una questione relativa al rapporto con il proprio cane. Anche se mi rendo conto che in alcuni casi il trasportino aiuta nella gestione di una giornata faticosa, soprattutto con cani poco socievoli. Aiuta..ma non mi piace affatto vedere i border chiusi TUTTA la GIORNATA nel kennel per uscire solo quei tre minuti di gara ed essere rinchiusi un secondo dopo. Continuo a pensare che nel caso di molti binomi si tratti di pura soddisfazione personale, che col cane ha pochissimo a che fare. Per non scadere nel qualunquismo ci tengo a precisare che ritengo sia SEMPRE una questione di proprietari intelligenti o cretini, organizzatori intelligenti o cretini. La gara in quesione è stata organizzata l’anno successivo in serale, guarda un pò. Basta, al solito, avere competenza e buon senso.
Si dovrebbero togliere premi, titoli medaglie ecc a qualsiasi tipo di gara eseguita con i cani e poi vorrei vedere quante persone ancora ci partecipano!!! Secondo me il mondo dello “sport cinofilo” si svuoterebbe!!! Ormai a parer mio, tutti questi “sport” (tra virgolette, perchè per me non si possono reputare tali)vengono fatti solo per l’appagamento/guadagno personale e dell’ego del padrone e non più per il divertimento e lo svago del cane!! perchè, parliamoci chiaro, al cane non gli frega nulla della medaglia, del titolo ecc… quello è riservato al padrone che ormai è diventato il principale interesse.. si è perso di vista che, tali attività dovrebbero essere svolte PER IL CANE… A mio avviso con 40° i cani dovrebbero stare tranquilli a casa al fresco!
Vedete, per questo poi nasce il “corporativismo”, di cui parla giustamente Valeria, perché ci offendete e ci accusate in massa, senza nemmeno conoscerci… Ebbene, io con uno dei miei cani pratico l’agility, partecipando a gare anche in luglio e agosto, se e quando posso. Tengo il mio cane tutto il giorno (anzi, la mezza giornata) al fresco, all’ombra, prima di girare lo bagno abbondantemente e dopo i 40 secondi di giro lo faccio bere, lo bagno nuovamente, lo passeggio anche per un’ora, se necessario, cercando zone d’ombra dove camminare. Non ho mai visto il mio border eccessivamente accaldato o “cotto” in occasione di una gara estiva. Piuttosto ho avuto un paio di volte delle preoccupazioni durante gli allenamenti in luglio o agosto, pur facendoli sempre e solo la sera dopo le 21, perché lì magari il cane deve rifare più e più volte un passaggio che non viene al primo colpo e l’umidità in certe regioni italiche in estate è molto alta anche la sera. Ma ogni volta che l’ho visto affaticato, d’accordo con l’istruttore ho subito interrotto il lavoro, l’ho passeggiato, fatto bere e bagnato. Amo i miei cani e non faccio correre loro rischi inutili, il che però per me non significa privarmi di partecipare ad alcune competizioni anche in estate. Ma per chi non ama fare attività sportive con il proprio cane, sicuramente io rientrerò tra i “menefreghisti che pensano solo alla coppetta a spese del proprio cane”. E vabbé, me ne farò una ragione… quello che provo per i miei cani e quanto mi preoccupo per la loro salute lo so io e chi mi conosce, non sarà qualche commento superficiale da parte di chi non sa di cosa sta parlando – perché magari non ha mai praticato né l’agility né nessun altro sport cinofilo – a cambiare le cose.
Più in generale, come ho già scritto anche in un commento all’altro articolo, ricordo che il gran caldo non c’è solo in luglio e agosto, spesso si superano i 35 gradi anche la seconda metà di giugno e la prima di settembre. Quindi, 3 mesi senza gare. Poi aspettiamo solo che magari in una gara invernale su un terreno fangoso un cane si spezzi una zampa o peggio, così Valeria potrà scrivere un bell’articolo sulle gare che non si dovrebbero mai organizzare in inverno quando le condizioni climatiche sono avverse e il terreno conseguentemente fangoso e scivoloso. E visto che “non ci sono più le mezze stagioni”, oplà, mettiamo una bella croce sulle competizioni di agility, altrimenti siamo tutti criminali che se ne sbattono dei cani e pensano solo alla garetta per la propria egoistica soddisfazione personale.
Certo, un cane che fa sport corre più rischi di uno che passa le sue giornate sul divano di casa, nessuno lo nega, così come un essere umano che pratica un’attività sportiva può farsi male o ferirsi mentre uno che rimane davanti alla tv a mangiare patatine al limite rischia obesità ed eccesso di colesterolo (rischio esistente anche per i cani sedentari, peraltro). Però… ho guardato negli occhi i cani che praticano regolarmente un’attività sportiva, lavorativa o ludica con il proprio padrone e i cani che passano le giornate in casa a non fare nulla se non la passeggiatina per gli inevitabili bisogni. E ho fatto la mia scelta! Per me, certo (però io mi divertirei anche giocando a tennis, senza bisogno di coinvolgere il cane), ma anche per loro, perché abbiano sempre quella luce negli occhi!
la luce negli occhi caro mio ce l’hanno non perche passano attraverso un tubo o fanno bene una zona, ma perchè in teoria dovrebbero essere felici di giocare col proprietario. e quella luce la vedi anche se gli tiri la pallina o gli fai fare un tuffo nel fiume, e non solo se gli fai fare una bascula.
lo sport praticato è ininfluente, ciò che importa al cane è di essere col suo amico a due zampe.
la luce negli occhi al massimo si accende a te, proprio tu che dici ” per me non significa privarmi di partecipare ad alcune competizioni anche in estate”. dici bene, PRIVARMI. perchè sei tu che te ne privi, tu umano in cerca di gloria, e non il cane, che viene svegliato mentre sta dormendo in casa per salire in macchina e partire per la gara per farti contento in pieno agosto.
se tu vuoi correre dei rischi come persona sei libero di farlo, ma se sai che uno sport sottopone il tuo cane a dei rischi (che per tua ammissione esistono), e li puoi evitare, perchè cavolo continui?
Certo che l’agility la faccio perché mi diverte… ci mancherebbe altro! Altrimenti potrei scegliere il disc dog (che pratico), l’obedience (che pratico), la dog dance, l’UD o semplicemente potrei tirare la pallina al cane e farlo tuffare nel fiumeun giorno sì e l’altro pure. Ma perché, chi coccola il cane sul divano lo fa perché fa piacere al cane oppure perché coccolare un animale è gratificante per l’essere umano? Chiunque prenda un cane lo fa per la propria gioia e soddisfazione personale, negarlo sarebbe solo ipocrisia. Ma questo non significa, qualsiasi cosa si scelga di fare con il proprio cane, una specie animale nata e sviluppata perché potesse “servire” l’uomo, che non si possa fare stando attenti alla salute e al benessere del cane. E’ ovvio che al cane non frega una cippa di niente dei risultati agonistici, lui si diverte comunque, ma l’umano con il quale il cane gareggia invece ci tiene perché la competitività fa parte dell’indole umana (anche di quella animale, in realtà, ma di sicuro non si esprime in una gara di agility). Poi siamo tutti bravi a sminuire la passione degli esseri umani per la competizione e per i risultati che ne possono conseguire, è facile, ma allora criticate allo stesso modo anche chi gioca a calcio, a basket, a tennis o a bocce… tutti fanatici della “coppetta” e della “medaglietta”. Qualsiasi sportivo segue un proprio percorso agonistico che prevede un calendario di gare ben preciso, non sempre in giorni o mesi “comodi”. Ma già, dimenticavo, gli altri sportivi nella loro “psicosi” non coinvolgono un “povero innocente cagnolino che non ha chiesto lui di partecipare a una gara”.
Io non chiedo che chi non la sente capisca la gioia e il divertimento di fare uno sport fianco a fianco con il proprio cane, di partecipare con lui a delle gare, di mettersi alla prova non come singolo ma come binomio, raggiungendo certi obiettivi non solo grazie alla propria prestanza fisica ma grazie all’intesa, alla comprensione reciproca, alla complicità, alla sincronia con il proprio animale. Non pretendo che lo capisca ma vorrei che quantomeno lo rispettasse e lo accettasse, come si dovrebbe sempre accettare chi vede le cose in maniera diversa dalla nostra.
1)chi coccola il cane, e parlo di proprietari sani e consapevoli, non prende il cane mentre sta dormendo per obbligarlo a sopportare coccole ad libitum solo per piacere personale. un bravo padrone è anche un bravo capo branco, e il capo branco non fa le coccole tutto il giorno, le dispensa con parsimonia e con criterio, per questo sono tanto ricercate dal resto del branco. la coccola è una RISORSA da utilizzare bene., fare le coccole tutto il giorno è diseducativo nella maggior parte dei casi. dimostra che di cani e di bravi padroni ne sai davvero poco mio caro guass.
2)prendere un cane non si fa per soddisfazione personale, a volte si fa per toglierlo da realtà disagiate, altre per avere un compagno con cui CONDIVIDERE la vita, senza obblighi e coercizioni. altrimenti diresti che avere un figlio si fa per soddisfazione personale. bel genitore saresti, mettigli pure una coccarda al pargolo
3)il cane non è un servo dei propri padroni, non lo è mai stato. è servo tuo forse,visto che lo obblighi a fare gare, ma di certo non è schiavo di quelle persone intelligenti che ne conoscono i bisogni. semmai è una creatura sociale che vive rapporti di scambio reciproco col padrone, do ut des, simbiosi, comunque tu la voglia chiamare. non è di sicuro un automa al tuo servizio e se lo consideri tale sei un malato mentale. prendere un cane significa iniziare una ”relazione”inter-specie, in cui una specie fornisce l’appagamento di certi bisogni (gestione delle risorse come cibo, cure mediche, coccole, gioco, esercizio, riparo, sicurezza) rispettando una scala gerarchica naturale che è quella del branco, mentre l’altra specie fornisce a sua volta l’appagamento di bisogni complementari (fiducia nel capobranco, protezione del gruppo, compagnia. possiamo metterci anche l’ubbidienza, intesa non come il servilismo che credi tu, ma come mezzo per proteggere e protrarre la sopravvivenza della specie il più a lungo possibile, cosa che al cane viene d’istinto, senza bisogno di studi etologici)
3)l’unico agonismo che potrebbe manifestarsi nel cane è quello naturale dell’accoppiamento. rendersi più gradito agli occhi di una femmina lottando con altri cani è l’unica manifestazione di tale urgenza canina, che tuttavia oggi non può più essere osservata essendo il cane tenuto in famiglia e non in branco. se il padrone ha velleità di tipo agonistico,che le soddisfasse facendo gare per umani, dove potrebbe attribuire la vittoria a se stesso e al proprio trainer. o forse ci si considera atleti solo quando è il cane a fare fatica, mentre all’uomo basta una corsetta di 30 secondi? perchè diciamocelo, la fatica che si fa in agility è poca cosa per una persona, comparata all’allenamento agonistico di un atleta, per cui è molto facile per chi compete in agility ottenere una vittoria piuttosto che frequentare un palazzetto sportivo ogni giorno per 6 ore dall’età di 5 anni.
4)a questo punto davvero dubito che tu capisca cosa significhi essere proprietari di un cane e vivere con lui un rapporto sano ed equilibrato, e spiegartelo non sembra aver sortito alcun risultato. ci sono obiettivi ben diversi da una coppa che valga la pena raggiungere coi nostri pelosi, e che con la competizione non hanno nulla a che fare, ma se non sai quali siano, mi dispiace per te
5)non ho problemi ad accettare ciò che è diverso, ma ne ho tantissimi ad accettare ciò che è ostinatamente stupido
La fiera dei luoghi comuni… che tristezza!
Non perderò nemmeno tempo a risponderti punto per punto, hai espresso le tue idee mettendomi in bocca cose che non ho mai detto e ascrivendomi un modo di gestire i miei cani che non ho e non ho mai avuto solo perché utili al tuo discorso… evvabbè, c’è anche gente che se la gioca così, si sa.
Solo, vorrei capire la fine del tuo soliloquio: ma quindi tutti quelli che con il cane fanno attività sportiva in generale e agility in particolare a livello agonistico sarebbero “ostinatamente stupidi”? Ho capito bene? La prossima perla cosa sarà, “il cane non si prende in allevamento, un affetto non si compra, i canili sono pieni di dolci musetti bisognosi di una casa”?
vanni, quoto al 100%
ma tanto è inutile.. non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…
Tutto giusto e sacrosanto, TI CONDIVIDO appieno, Ma non con 40 GRADI e 90% di umidità in AGOSTO! Solo questo!
guass se per te la scienza è la fiera dei luoghi comuni allora tu sei la persona più originale d’italia.
mette paura vedere gente come te che per proprio tornaconto denigra principi di etologia consolidati ormai da anni.
e saresti stato un giornalista? dove di grazia? al cepu?
caro ex giornalista informati prima di parlare, pensaci due volte prima di confutare un principio scientifico se non hai idea di cosa sia la scienza, perchè offendi gente che ha speso anni a studiare e non vive di conoscenze apprese dal ”cuggino” come fai tu.
sei stato confutato punto per punto su cose scritte da te nero su bianco nel post precedente, e ora le neghi? wow, negare l’evidenza, devi anche avere doti divine oltre alla conoscenza assoluta.
brucia quando qualcuno ha ragione eh? difficile ammeterlo? non ho dubbi che continuerai a negare, la gente come te fa così, e non rispondono ai post quando non sanno che dire.
patetico
Ma perché certe persone non sanno discutere in modo educato e civile ma passano subito all’insulto e all’offesa personale? Linda, credi che offendere una persona che nemmeno conosci ti faccia avere maggiormente ragione?
Quali sarebbero i principi di etologia consolidati da anni che avrei denigrato? Perché a dire una frase così generica sono bravi tutti, ma ha davvero un qualche senso? Se è così, spiega quali sono questi principi che avrei denigrato, per favore. Se ti riferisci a quanto ho scritto a vanni, 1. le coccole con l’etologia centrano poco o niente, si fanno a prescindere. Coccolo anch’io i miei cani, ma ci faccio anche delle attività sportive. E sia le coccole che le attività sono fatte prima di tutto per il piacere del padrone e poi per quello del cane. Negarlo è solo ipocrisia, pensare che chi fa agility poi a casa non coccoli il proprio cane è solo un trito luogo comune e l’etologia non centra una cippa. 2. Prendere un cane è SEMPRE una soddisfazione personale, chi lo nega è in assoluta malafede, dichiarare che il cane si prende per fare un favore a lui è solo un ipocrita luogo comune (simile a “chi ama veramente i cani ne prende uno in canile, meglio se anziano”), il cane millenni fa è stato creato e sviluppato dall’uomo unicamente perché gli fosse utile e non per fare un favore a una specie che ancora non esisteva e anche con questo l’etologia, che è arrivata molto dopo, non centra nulla. 3. Chi ha mai detto che un cane è un servo dei propri padroni? Io di sicuro no. Ancora luoghi comuni sugli agilitisti cattivi sfruttatori di poveri cani indifesi? Certo che il rapporto cane/padrone è uno scambio, una relazione, anzi, le attività sportive sono spesso la sublimazione di quella relazione, un momento di perfetta intesa cane/padrone, ma ancora una volta volerlo spacciare per un rapporto alla pari è pura ipocrisia. O forse vi risulta che ci siano cani che hanno la possibilità di diventare il soggetto dominante rispetto a un essere umano (forse a parte le vecchiette succubi del proprio peloso, ma credo che concordiamo tutti nel ritenerlo un rapporto malsano)? Nell’interazione cane-umano, è sempre scontato che sarà l’uomo a decidere e il cane a ubbidire. Parlare di “relazione alla pari” è solo un luogo comune e, ancora una volta, negare questa realtà è malafede e ipocrisia. 3. L’agonismo il cane lo manifesta in moltissime situazioni e non solo nei confronti delle femmine, anche nei confronti del cibo, nei confronti dei fratelli quando è cucciolo, nei confronti di qualsiasi altro soggetto da adulto. Persino nell’inseguire una pallina, il cane cambia completamente atteggiamento se c’è un altro cane che insegue la stessa pallina. E questo è puro agonismo inteso proprio come spinta a vincere, ad arrivare prima degli altri. Dire che l’agonismo è proprio solo degli esseri umani è un assoluto e totale luogo comune, oltre che segno di poca conoscenza del mondo canino. 4. L’utente vanni ha stabilito sulla base del nulla che io vivo in funzione della coppetta e che imposto il rapporto con i miei cani tutto sulla gara di agility. Non mi conosce, non conosce il mio rapporto con i miei cani, non sa che entrambi sono stati recuperati non più cuccioli da situazioni disagiate, pieni di problemi, e che oggi anche grazie all’agility (ma non solo) sono felici ed equilibrati e ha sparato una cazzata senza motivo solo perché impregnata del luogo comune che chi pratica agility si interessa solo alla gara. 5. L’utente vanni mi insulta dandomi dell’ostinatamente stupido solo perché non concordo sul fatto che fare gare in agosto sia poi tutto quel pericolo per il cane. Ebbene, lo ripeto, il pericolo esiste ma è percentualmente trascurabile se si adottano i dovuti accorgimenti, che il 99% degli agilitisti adottano. La prova? Semplice, in oltre 20 anni che esiste l’agility in Italia (e una trentina nel mondo), con migliaia di competizioni disputate, molte delle quali proprio in estate sotto il sole, MAI NESSUN CANE PARTECIPANDO A UNA GARA DI AGILITY HA SUBITO UN COLPO DI CALORE O, PEGGIO, NE E’ MORTO. MAI!
Bene, ora che ho risposto punto per punto a vanni cosa cambia? Tu continuerai a pensare che io sia un cretino e i miei cani dei poveri infelici (e probabilmente continuerai anche a scriverlo, magari rincarando la dose), ignorando o fraintendendo ciò che ho scritto, continuerai a offendermi senza conoscere affatto né me, né i miei cani né il modo in cui condividiamo la vita, continuerai probabilmente a disprezzare chi fa agility con velleità agonistiche e chi partecipa a gare in estate. Io da parte mia continuerò a praticare l’agility, a divertirmi un sacco nel farlo con i miei cani, a gioire di qualsiasi piccolo risultato portato a casa da Sirio, conoscendo il suo passato, e a partecipare a gare anche in estate, quando lo ritengo opportuno, eppure i miei cani verosimilmente continueranno a non subire MAI un colpo di calore in occasione di una gara. Insomma, il mondo andrà avanti proprio come prima…
E il fatto che io abbia fatto il giornalista cosa centra, scusa? Io scrivevo di cinema per un quotidiano nazionale, come si incastra questo con la cinofilia? Ho citato la cosa solo riguardo al mio avere corretto un altro utente su una parola scritta sbagliata e alla possibilità che anch’io faccia degli errori nello scrivere, solo questo. Riprendere la cosa per cercare di offendermi citando il CEPU (che per inciso è un’azienda che offre un discutibile servizio di assistenza allo studio per universitari e dove quindi non ci sono giornalisti, non essendo una testata) non ha alcun senso.
In conclusione, non hai spiegato in cosa avrei confutato un “principio scientifico” (a meno che “il cane a una gara di agility estiva avrà per forza un colpo di calore” e “chi fa agility e partecipa a gare in estate se ne sbatte del proprio cane” tu li ritenga dei principi scientifici), in cosa avrei offeso chi ha speso anni a studiare e come fai a sapere che le mie conoscenze le ho apprese da un qualche non meglio specificato “cuggino”, dato che non mi conosci. Infine, anche se avessi negato una qualche evidenza (cosa chiaramente non vera, basta leggere i precedenti post senza preconcetti), mi sfugge questo cosa centrerebbe con non meglio specificate “doti divine” da parte mia e non ho davvero capito cosa avrei negato.
Vedi, tu magari sarai bravissima con i tuoi cani e io un padrone di m…, chissà, è ovviamente ciò di cui sei convinta e magari sarà pure vero, però per quanto riguarda i rapporti con gli esseri umani… io ti ho risposto contestando quanto da te scritto ma senza mai scadere nell’offesa personale (1. non mi permetto di offendere chi non conosco, 2. non mi permetto di offendere una donna, 3. non ritengo che offendere l’interlocutore mi dia più ragione) e rispetto il tuo parere anche se diverso dal mio – malgrado tu in realtà non lo abbia espresso se non per sottinteso, troppo impegnata ad aggredirmi e offendermi – perché al contrario di altri sono disposto a mettermi in discussione e partecipo a questa conversazione pensando che mi possa insegnare qualcosa o quantomeno che mi possa mostrare opinioni diverse dalle mie sulle quali magari riflettere.
vanni… certo che lo fanno epr noi e noi dobbiamo far si ceh si divertano facendolo e lo facciano in sicurezza.
lo fanno per noi come per noi cercano droga cercano dispersi cercano prede a caccia ecc ecc ecc… il cane da che mondo e mondo è un nostro ausiliario.
io so che ste cose valeria le da ma poi gente come voi prende sputno per rompere i cosidetti… in questo modo ecco eprchè mi da noia quell’articolo
detgto questo ho portato in terzo brevetto 3 cani e altri 3 hanno girato per più o meno tempo anche solo in allenamento NESSUNO di loro anche con gare in luglio e agosto ha mai avuto un colpo di calore
di contro… è successo… quando li ho portati in montgna un paio di volte, la sera tra l’altro col buio… rincorrendo un capriolo (non me ne sono accorta non li ho fermati epr tempo) e idem al parco alle 11 di sera in luglio con una lepre…
io non li spingerei mai a lavorare fino al colpo di calore… però sotto stimolo vero… sono loro che ci arrivano a volte… in occasioni in cuio erano a spasso tanto epr farsi 2 passi e svagarsi un po e non per fare agility per me…
la vogliamo finire di dipingere come orchi gli agilisti per favore?
non solo gli agilisty,quì si dipingono come orchi tutti quelli che hanno delle proprie idee e che non seguono il buonismo di massa…a tutti quei cani trattati come bambini o malati cronici vorrei dare per una volta la parola
Guarda, io sono convintissima che tu ami i tuoi cani, credo che anche gli altri non abbiano voluto mettere in dibbio quello, ma semmai sei e chi come te, stato criticato per l’eccessiva insistenza di criticare un’articolo scritto chiarissimo, mi correggo, nel CONTINUARE a criticare, che è molto diverso. Anch’io amo il mio cane gli faccio fare tanto movimento e sport, so che fa bene a me e a lui, cerco di dargli il meglio, ma ho fatto delle cazzate per la poca esperienza, mi è andata bene, non gli è successo nulla, ma riconosco gli errori fatti e di certo non rischio più la vita del mio cane! Ciao
lella, se l’articolo fosse stato così chiaro non avrebbe ricevuto tutte quelle critiche. Non è la prima volta che Valeria critica o prende in giro chi eccede in manie sportivo-cinofile, solo che questa volta è partita da una considerazione errata ricavandone un articolo di sicuro non sbagliato nella conclusione (“proprietari di cani, attenti ai colpi di calore”) ma fuorviante nelle premesse e nello sviluppo, come se le gare di agility mettessero a rischio caldo più di qualsiasi altra cosa i cani.
Ma abbi pazienza guass… ci mancherebbe che si non prendesse in giro chi ECCEDE in manie ( già la parola mania, non mi comunica un senso di totale equilibrio ) sportivo-agonistiche.
Anch’io mi diverto moltissimo a prendere in giro quei matti che alle 14 in Agosto , escono in bicicletta per allenarsi alla gara comunale…
Il giorno dopo, questi beati 60 enni li trovi scritti sul giornale…
Il problema non è se sei iscritta al campionato mondiale di Agility o all’Arciboccia del paesotto di provincia.
Il problema è che ogni cosa va fatta con senso di responsabilità. Verso se stessi e verso gli altri.
Punto.
bello leggere che non fai correre rischi inutili al cane e poi scrivi, che durante le gare lo bagni, cerchi l’ombra e lo ribagni e lo fai bere… e perchè lo fai? perchè ovviamente in quel momento capisci che il cane non “stà bene” ha caldo.. ed è giusto portarlo a correre sotto il sole cuocente con 40°?? se stesse bene non ci sarebbe bisogno di bagnarlo o cercare l’ombra,no?! e poi la parola “privarmi”? infatti perchè se tu che te ne privi, ma tali sport non dovrebbero essere fatti per il CANE? e poi 3 mesi senza gare? che non sia mai… ma per favore!! Io ho un cane con il quale faccio attività, ma lo faccio pensando a lui non a me… 40 gradi? no fà troppo caldo.. terreno fangoso? no non partecipo.. e perchè? perchè penso a salvaguardare il mio AMICO A 4 ZAMPE! me ne frego se non vinco titoli, medaglie o quant’altro.. ma sono felice perchè non ho rischiato la salute del mio cane, tu vuoi farlo? liberissimo di farlo, ma poi non dire che lo fai per il cane! Le attività cinofile, come dice il termine stesso sono CINOFILE.. vuoi fare uno sport dove non devi privarti delle gare? fai uno sport PERSONALE… ce ne sono tanti…
Siete solo fortunati che i cani non posso parlare…
Ho già ampiamente risposto a questo… Aggiungo solo una nota linguistica, il sole è cocente non “cuocente”, e una precisazione: bagno il cane, lo passeggio all’ombra, lo faccio bere per PREVENIRE eventuali problemi dovuti al caldo e non certo perché vedo che non sta bene, pensavo fosse evidente ma capisco che invece lo era meno di ciò che credevo…
Vedi quanto poco ci vuole ad essere fraintesi? 🙂
Già! 😉
precisazione linguistica: lo era meno DI QUANTO CREDESSI.
Ehm… sicuramente “di quanto credessi” è più elegante rispetto a “di ciò che credevo”, ma questo non è grammaticalmente errato, mi sembra. Sbaglio?
non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire
PS non li picchiamo per costringerli a fare agility a loro piace…
e certo attaccati pure alle note linguistiche.. di certo una persona come te non sbaglia mai a scrivere, vero? e sul PREVENIRE… se il problema non ci fosse non dovresti PREVENIRE! Io di evidente vedo solo l’ego di una persona che deve fare prevenzione per non dover rinunciare a un suo piacere personale!
Sicuramente a volte sbaglio anch’io a scrivere, pur avendo fatto il giornalista nella carta stampata per diversi anni (in un passato ahimé ormai remoto). Altrettanto sicuramente, però, se capita e me lo fanno notare ne prendo atto e mi correggo, non rispondo in modo offeso e scontroso a chi mi ha segnalato l’errore.
Quello che dici sulla prevenzione è chiaramente assurdo, per rispetto nei tuoi confronti diciamo che sentendoti offesa per il mio sottolineare la tua svista linguistica hai risposto “ad minchiam”… E’ ovvio ed evidente che senza la corretta prevenzione fare gareggiare un cane con 35/40 gradi sarebbe pericolosissimo, lo stiamo dicendo tutti fin dall’inizio. Pericoli che vengono ridotti al minimo, se non annullati, appunto dalla corretta prevenzione. Cioé facendo le cose con la testa e con il dovuto amore e attenzione per il proprio compagno di sport e di vita.
Riguardo all’ego, ho capito che questa frase a te e ad altri piace e la sbattete un po’ ovunque. Ebbene sì, l’agility per l’essere umano è una soddisfazione personale ma allo stesso modo lo è accarezzare il cane, tenerlo stretto a se sul divano, farlo lavorare sulle pecore, portarlo a caccia, lanciargli una pallina per vedere che ce la riporta tutto contento e così via. Il rapporto tra l’uomo e il cane, l’amore che c’è tra noi e questi meravigliosi animali, sono basati sul vantaggio reciproco, sul fatto che uomo e cane si aiutano vicendevolmente e che insieme vivono meglio che separati. Quindi sì, parte del mio rapporto con i miei cani è sicuramente basato sul mio ego ma, credimi, che tu lo ammetta o no pure il tuo rapporto con il tuo cane, anche se magari non pratichi l’agility né nessun’altra attività cinofila, è basato in parte sullo stesso ego.
guass è davvero triste che tu pensi al rapporto col cane solo come guidato dall’ego di una persona. non hai capito un accidente, che tristezza la tua vita. poveri cani
guass ti rispondo qui perchè sotto al tuo post non c’è la casella “rispondi”
dici che sono stata offensiva, ma a me non risulta.. se poi parlare di ego ti offende, evidentemente qualcosa di vero c’è…
per quanto riguarda il fatto che ti rispondo in modo scontroso, se tu sei convinto che lo faccio perchè mi hai corretto ti lascio nella tua convinzione… sai le correzione per sviare i discorsi, mi scivolano via nella più totale indifferenza…
Ormai lo abbiamo capito tutti che tu sei per il “DEVO partecipare alle gare, quindi faccio prevenzione” io invece sono per il “NON faccio una gara perchè non voglio rischiare” tu comunque il rischio lo corri.. io no, punto! E mi dispiace doverti dire che si, anche io partico l’agility già da anni, e no credo che ci debba essere un vantaggio reciproco con il cane, ma solo AMORE reciproco.. questa è la differenza… vederlo con la lingua a penzoloni sotto un caldo che nemmeno io sopporto non mi dà nulla, se non tristezza!
Ripeto… voglio vedere se tutta questa gente che si sente nel giusto, facesse la stessa cosa con un figlio neonato o un anziano … mettiamoli tutti sotto i bellissimi 40°, tanto c’è la piscina, l’acqua, l’ombra, la prevenzione, no?! A no ma con loro non si può perchè lo dicono alla tv, vero?! bah… sempre più basita!
veronica… anche l’ammmoooore incondizionato, è, ha, da, un tornaconto. nessuno fa mai niente per niente, anche il volontariato ha un tornaconto che non debba per forza essere economico…
ribadisco che il sodalizio iomo cane è nato perchè c’è un tornaconto reciproco, sia esso che il cane da tanto ammmmoooore sia che è bravo a caccia sia che vinca i mondiali di agilty.
smettiamola con la retorica per favore e scendiamo coi piedi a terra.
una volta che si rispetta la sua natura che fa una vita soddisfacente le sue esigenze etologiche sono rispettate e si diverte a far quello che fa (è motivato nel modo giusto) tutto il resto son chiacchiere da fare sotto l’ombrellone mentre ci si passa il tempo
caro il mio lupi, se tu sei un opportunista che non fà mai nulla per un suo tornaconto, non è detto che tutto il mondo sia così… ma che discorsi fai??? ma per favore… che cose assurde scrivi?? mamma mia assurdooooooooo!! bah.. evidentemente io per te sono fuori dal mondo!! o viceversa?!
veronica ti sto dicendo che anche “fare e non chiedere niente in cambio” ti da un tornatonto… sennò non lo faresti…
anche la beneficenza …
tutto…
fai una cosa perchè senti che è bene farla ti fa stare meglio o quello che vuoi… ma TI DA UN TORNACONTO…
lo so è un po difficile da capire, un po sottile… fa caldo… non prendertela dai… va bene così…
il cane non ci da amore incondizionato.
il cane… “ci usa” come noi usiamo lui
il cane ha bisogno in un branco, senza branco si sente morire. si sente perso… e per questo sopporta anceh cose magari a volte non gradevoli pur di avere un branco che per lui significa vita
non esiste “l’amore incondizonato” c’è sempre un perchè e un tornaconto
e l’uomo sfrutta le doti del cane che non ha l’uomo (fiuto fisicità ecc…) per farglis volgere dei compito in cambio di una casa del cibo coccole e un posto dove dormire…
è sempre stato così nessuno fa niente per niente…
più di così non so come spiegartelo…
lupi, non ti rispondo nemmeno.. ti commenti da solo fidati! evidenemente anche tu soffri molto il caldo … vai oltre dai…
Cerco di spiegare meglio ciò che dice lupi, con il quale concordo totalmente: anche Madre Teresa di Calcutta o San Francesco facevano quello che facevano perché li portare a stare bene con se stessi e quindi in fondo per un proprio tornaconto emotivo personale.
I cani amano l’uomo incondizionatamente perché NOI li abbiamo voluti e creati così, psicologicamente dipendenti da noi. Un cane senza un essere umano a cui fare riferimento è un essere incompleto, infelice, inappagato, sofferente. E non perché gli manca il cibo o il rifugio, quelli se li saprebbe procurare anche da solo. Altrimenti non si spiegherebbe l’infelicità dei cani che vivono nei canili e che hanno tutto ciò che serve loro per vivere, cibo, riparo, qualcuno che li porta a spasso e gli pulisce il recinto, ogni tanto gioco e qualche carezza. Eppure sono infelici perché non hanno un essere umano o una famiglia a cui fare riferimento. Ecco cosa sta dicendo lupi, i cani amano il proprio padrone perché ne hanno un profondo bisogno, emotivo ben più che pratico. E gli esseri umani, anche quelli che non “usano” il cane per nessun tipo di attività, sono assolutamente uguali, amano i cani (o i gatti, per chi li preferisce) perché sono psicologicamente dipendenti da loro, dal coccolarli, dall’occuparsene, dal gestirli e magari dall’insegnargli qualche semplice giochino. Li fa stare bene, soddisfa il loro ego, li fa sentire appagati.
Alla fine, non c’è nessuna differenza tra questi sciurmario e sciuremaria dalla cinofilia casalinga rispetto a chi pratica assiduamente l’agility o un qualsiasi altro sport cinofilo o rispetto a chi usa il cane per andare a caccia o per guardargli le pecore. So che per qualcuno, intriso di una visione romanticamente sentimentale del mondo, ammetterlo è impossibile, ma ogni azione di ogni essere vivente (incluso sposarsi e fare figli, figuriamoci prendere e gestire un cane) è volta alla propria soddisfazione personale. E’ la natura a volerlo, perché la natura non bada ai sentimentalismi, alla natura interessa solo che ogni specie abbia le maggiori possibillità di continuare a esistere. E che si sia sereni e appagati, oltre che fisicamente in buone condizioni, è una delle premesse necessarie per il proseguimento della vita.
mara, ho già risposto anche a quanto scrivi tu (prima di leggerti). Ti lascio nella convinzione di amare i cani per puro altruismo, se questo ti fa stare bene. Oh, ti fa stare bene… ma allora non è solo altruismo, è perché soddisfa un tuo bisogno, quindi proprio il tuo ego (parola che significa semplicemente “la consapevolezza di se, della propria identità”). Sbaglio, forse?
Il giorno in cui uno mi dirà con sincerità “a me i cani fanno schifo, non li sopporto, mi spaventano e mi infastidiscono però ne ho presi 4 in canile che tengo in casa e tratto benissimo, rispettando alla lettera la loro indole, i loro bisogni e la loro etologia che bassano sempre prima di qualsiasi mia necessità” allora crederò che esista qualcuno che si occupa dei cani per puro altruismo. Ma chiunque ami i cani quando ne prende uno lo fa per soddisfare un SUO bisogno e non certo quello del cane.
Faccio un copia-incolla del mio commento fatto nel precedente articolo, solo perchè mi spiacerebbe che i limitati invidiosi non l’abbiano letto 😉
ekkkkkepppppallleeee!!!! Santa paperina, ma che hanno in testa certe persone? Difficilmente perdo le staffe quando scrivo, ma ora mi pare che si stia esagerando: o qualche d’uno non capisce perchè limitato, e vabbè, capiamolo, o lo fa apposta per rompere o giusto per lo spirito del bastian contrario, io opto per la seconda perchè non ci credo che non abbiano capito dopo che non solo Valeria, ma anche altri fra cui Davide, mi pare, abbiano strarispiegato il tutto (che non era nemmeno il caso visto che era chiarissimo), oppure c’è qualche invidioso/a perchè Valeria è una VERA giornalista e scrive divinamente?
E dai, va bene controbattere, per carità, non necessariamente si condivide sempre quello che uno dice, ma continuare su qualche cosa che è già stata spiegata fino alla nausea mi pare un po….demenziale!
Ma datevi una regolata va, che vivete meglio anche voi!
buon senso questo sconosciuto……..anche una sciuramaria come me arriva a capire che praticare certi sport durante il periodo estivo non è il massimo per la salute di un cane, non a caso l’educatore cinofilo al quale mi sono rivolta per la socializzazione del mio cucciolo ha sospeso tutti i vari corsi che tiene rimandandoli a Settembre. Grazie come sempre a Valeria.
Non ti adirare Valeria, com’era il detto? quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito?
ho visto un ”guru”, il solito campione italiano, venire applaudito agli europei di agility pochi giorni fa NONOSTANTE avesse cannato di brutto il percorso, con tanto di rifiuto.
”campione” per modo di dire visto che non concede più di una pacchetta misera sulla groppa dei propri cani a conclusione di un percorso, il che suggerisce che tipo di persona sia.
il problema è: lo suggerisce solo a me? perchè le sue grupies applaudono comunque come se avesse vinto il titolo europeo? va bene il tifo, ma se fai degli urli come una scema anche per un per un percorso sbagliato negando l’evidenza e l’errore e soprattutto scagliandoti su facebook contro i giudici allora il tifo ce l’hai nel cervello.
essere tifoso di supporto mi va bene, ma applaudire e difendere a spada tratta il tuo ”coach” perchè è figo mi sta sulle balle.
così come mi sta sulle balle il fatto che per un percorso sbagliato si debba penalizzare il povero cane privandolo di complimenti, carezze e giochi. dopotutto è stato il cane a fare la fatica, a doversi sorbire urli ed allenamenti, quindi se vuoi sbracciarti fallo per il cane e fa le feste a lui/lei, non al coach solo perchè è famoso.
e tu ”coach” prova a chiederti se il cane si sia divertito, secondo me proprio no.
tutto questo per sottolineare che purtroppo oggigiorno non c’è spirito critico negli sport cinofili. tutti si comportano come pecore attaccando chiunque vada contro i propri ”maestri perfetti”, ribattendo ad ogni critica ”che titolo hai tu per parlare? hai vinto qualcosa a livello europeo?sei meglio di lui in quello sport?”
di maestri perfetti però al mondo non ce ne sono, e le qualifiche e i titoli non rendono una persona migliore. se quella persona è una merda in partenza, lo rimarrà anche dopo una vittoria. al massimo avrà una coppetta che lo attesta (merdaccia italiana 2013)
ho visto un commento ieri che diceva più o meno così: ”se le gare estive fossero tanto pericolose allora si vedrebbero cani cadere come mosche ogni volta, e invece no, perchè i cani sono allenati, così come gli atleti umani sono allenati alle gare di atletica ” etc. credo sia il commento più stupido e privo di cervello che abbia mai letto. quella stessa persona, fosse successa una disgrazia al suo cane, si sarebbe scagliata contro il mondo inveendo e accusando a destra e a manca. la disgrazia non succede finchè succede. in italia si cerca sempre di rincorrere i buoi quando ormai sono scappati, ed è una mentalitè comune sia agli organizzatori di eventi sia ai proprietari che vi partecipano, che pensano non possa succedere nulla di male al proprio cane.
personalmente non credo che il titolo dell’articolo andasse cambiato, non diceva nulla di fuorviante. chi ha pensato male, si è soffermato a leggere superficialmente un titolo senza poi esplorare il contenuto dell’articolo, il che mi fa pensare che chiunque abbia tale superficialità nel leggere non può essere che superficiale nella vita, sia come persona che come proprietario/conduttore/amico di una creatura a 4 zampe
no ai ”guru” per partito preso, no a rendere certi ”campioni” dei VIP strapagati e acclamati, accendiamo il cervello!!
se il coach a cui ti riferisci è un certo guru romagnolo molto famoso, allora sono reduce dal suo centro cinofilo.
posso solo dirti che i suoi collaboratori ci facevano fare socializzazione e puppy class alle 3 del pomeriggio in luglio e continuano ora in agosto, e agility dalle 3 alle 4, sotto un caldo torrido, e ci veniva detto ” butta il cane sotto la fontana che è fredda prima del giro”
butteresti tuo figlio accaldato sotto l’acqua gelida? se non gli prende un infarto poco ci manca.
i poveri cuccioli stavano spanciati per terra elemosinando la poca ombra dello steccato, chiedendo pietà, e fanculo il tuo resta o il seduto, attenzione zero. alcuni andavano in diarrea per il caldo.
a chi mi dice che un cane che si tuffa in un fiume fa la stessa cosa rispondo che la temperatura esterna vicino a un fiume in collina è ben diversa da quella della pianura padana in città, e la differenza di temperatura in collina non causa uno shock mentre nell’umidità cittadina è molto probabile.
se perfino nei centri cinofili importanti si dà ai proprietari un’educazione sbagliata di partenza, come si può pretendere di avere padroni responsabili in giro?
Serena, quindi ignoriamo le statistiche? A oggi quanti cani sono morti per un colpo di calore a causa di una gara estiva di agility? ZERO, da quanto mi risulta (se sbaglio correggetemi). Quindi statisticamente le gare di agility estive non sono un tale rischio per i cani. Non si tratta di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati ma solo di non chiuderla quando dentro è vuota con la scusa che “magari c’è un vitello nascosto che non ho notato e che potrebbe scappare”. 🙂
Isabel non è sicuramente morta a causa dell’agility e non è (diciamo presumibilmente, altrimenti Valeria mi sgrida di nuovo) morta a causa del troppo caldo. L’articolo di ieri, che affermava esplicitamente che chi organizza o frequenta gare in estate è quantomeno incosciente, per non dire peggio, legando l’affermazione alla tragica morte della cagnetta, è fuorviante non solo nel titolo ma in tutto il testo. SI’ a mettere in guardia i padroni di cani – tutti i padroni di cani, sportivi e non – dai rischi legati al troppo caldo, cosa indiscutibile, ma NO all’affermare che le gare di agility in estate costituiscano per forza un grosso rischio per i cani che vi partecipano, affermazione quantomeno opinabile. That’s all, folks!
Guass… con tutto il rispetto, ma… ad oggi quanti pullman con un milione di km sulle spalle erano volati giù da un cavalcavia causando una quarantina di vittime? Forse non proprio “zero” (sinceramente non lo so!) ma sicuramente non molti.
Secondo te è un buon motivo per continuare a far viaggiare pullman secolari che perdono i pezzi per strada?
Bisogna sempre aspettare la tragedia, e MAI provare a pensarci prima?
Questa è un’ottima obiezione, non aspettavo di meno da te. 🙂 Però io potrei controbattere che un treno modernissimo e dal funzionamento impeccabile di vittime ne ha fatte il doppio. I rischi ci sono in qualsiasi attività, nessuno lo nega come nessuno (quantomeno non io) nega che un cane sdraiato sulle piastrelle di casa al fresco corra meno rischi di uno impegnato in una gara di agility sotto il sole d’agosto. Ma non fare gareggiare un cane col caldo non è come evitare di viaggiare con un pulmann che perde i pezzi, è piuttosto come evitare di viaggiare del tutto, anche su treni modernissimi. Il pulman che perde i pezzi sono piuttosto quelle persone che alla gara di agility di agosto se ne fregano del cane, lasciandolo dove capita e tirandolo fuori dal kennel solo per farlo girare, ributtandolo poi dentro subito dopo. Certo, questi imbecilli esistono, li ho visti anch’io, ma non devono fare pensare che tutti quelli che fanno agility, magari anche in agosto con il caldo, se ne freghino della salute del proprio cane. Se succedesse qualcosa ai miei Sirio e Camilla per me sarebbe un dramma e se pensassi che davvero corrono dei rischi percentualmente rilevanti a una gara non vi parteciperei di certo. Posso solo aggiungere che spero i fatti non mi smentiscano mai…
concordo con Valeria, sottoporre un animale a gare sotto il sole estivo equivale esattamente a viaggiare su un pullman malandato. in entrambi i casi lo si fa con la consapevolezza che esistano rischi in percentuale consistente (è molto facile che si stacchi una ruota, facile che fonda il motore, che si rompano i freni. così come è probabilissimo se non quasi una certezza che esporre un cane alla canicola d’agosto gli provochi un colpo di calore, che potrebbe essere fatale, se poi gli si fa anche fare una gara sotto sforzo la percentuale di rischio aumenta)
il tuo paragone con un nuovissimo treno ad alta velocità non calza affatto. semmai potresti dire che portare il cane a passeggio alle 10 di sera equivale a viaggiare su un treno nuovo, in quanto la probabilità di essere investito da un ubriaco mentre cammini sul marciapiede è comparabile a quella di un guasto meccanico su un mezzo nuovo
Non è il treno che ha fatto le vittime, ma quello stronzo a due zampe che andava al doppio della velocità consentita. Sempre colpa degli UMANI, così perfettini che, secondo te, non sbaglierebbero mai!
@Nicoletta: e dove avrei detto che gli umani non sbagliano mai? Ribadisco (forse ha ragione Valeria quando dice che è facile non venire capiti), secondo me qualsiasi attività cinofila fatta “cum grano salis” non implica rischi eccessivi per il cane, incluse le gare di agility nei mesi di luglio/agosto. Il che non significa nessun rischio ma solo una percentuale di rischio così bassa da potere essere, se non trascurata, comunque valutata e accettata senza per questo rivelarsi dei mostri che se ne fregano dei propri cani né dei fissati che vivono solo per la coppetta. Così come quando ci mettiamo in macchina (con i cani e i figli, magari) per andare in vacanza sappiamo che potremmo essere vittime di un incidente stradale anche mortale, perché il rischio esiste, ma decidiamo che è un rischio percentualmente accettabile. O forse tutti quelli che viaggiano in macchina con i figli piccoli e/o i cani al seguito sono genitori e padroni snaturati?
Guass, ma quando capirete che state andando fuori tema? E’ scritto riscritto e rifritto, da parte di Valeria, che questo articolo, partendo da una disgrazia, debba servire per far capire la gravità e pericolosità del caldo/umido sui cani. Perchè continuate ha prenderlo, invece, come un attacco all’agility e a chi la pratica? Te lo dice una che faceva agility e che ha smesso per un infortunio al legamento del cane e, seppur operato e potrebbe rifarla, col cazzo che rischio di fargli fare nuovamente male. Sono scelte personali e di rispetto per il cane ed un pò meno per il mio ego personale. Inoltre butti tutto sulla casualità ed è anche QUESTO CHE NON CONDIVO. Se io fumo 40 sigarette al giorno ed al mio cane (o mio marito così si capisce meglio forse)gli viene un cancro legato al fumo, la tua risposta sarebbe della serie: se era destino gli poteva cadere il vaso dal davanzale?
Vedi Nicoletta, forse di attaccare l’agility e chi la pratica non ve ne accorgete nemmeno ma chi si sente chiamato in causa se ne accorge eccome e si sente in dovere/diritto di rispondere per dare il proprio punto di vista, com’è giusto che accada in una discussione corretta e civile (malgrado certi elementi ne abbassino drasticamente il livello, da una parte e dall’altra). Persino in questo tuo post tu implicitamente critichi alcuni di quelli che fanno agility…
“Te lo dice una che faceva agility e che ha smesso per un infortunio al legamento del cane e, seppur operato e potrebbe rifarla, col cazzo che rischio di fargli fare nuovamente male. Sono scelte personali e di rispetto per il cane ed un pò meno per il mio ego personale”.
Risulta evidente da questa tua frase che secondo te chi, dopo un infortunio al legamento del cane, una volta che è guarito dovesse riprendere a fare agility, secondo te sarebbe uno che rischia di fargli fare nuovamente male, che non rispetta il cane ma che invece gli antepone il proprio ego personale. Ebbene sì, tutto questo è contenuto nelle tue parole. La lingua italiana è ricca di sottintensi e spesso ciò che pensiamo nel profondo traspare dalle nostre parole più di quanto pensiamo o vogliamo. Se io fossi uno che pratica agility con un cane che in passato ha avuto un infortunio, a questo punto mi sentirei chiamato in causa e vorrei risponderti per spiegarti che fare continuare l’agility a un cane del tutto guarito da un infortunio al legamento non è mancanza di rispetto per il cane né il tentativo di soddisfare il proprio ego personale a spese del proprio compagno a 4 zampe. E tu mi ribatteresti, probabilmente piccata, che non è ciò che intendevi e allora un altro interverrebbe per dire che il suo cane fa agility pur avendo solo 3 zampe e si diverte molto e un altro gli darebbe dell’irresponsabile e un altro ancora darebbe del cretino a un quinto che darebbe dell’idiota a quello di prima… e tutto solo perché tu hai scritto che il tuo cane non fa più agility ma l’hai scritto non solo comunicandolo bensì implicando un giudizio di mertio (la tua scelta è quella buona quindi scelte diverse sono cattive)! 😀
Caro Guass, non mi picco proprio per niente e quello che hai scritto è tutto vero. HO VISTO con i miei occhi far girare cani displasici, obesi ed anziani e di tutto di più. Il mio commento sull’ego era rivolto a questi signori e ti garantisco che glielo detto in faccia. Non credo che siano così pochi quello che hanno questo ego ed io non caccio la testa sotto la sabbia. Così come ho conosciuto TANTISSIMI AGILITISTI che invece sono bravissime persone, non solo con i cani!!!
Ehm… il treno modernissimo ha fatto il doppio di vittime perchè andava al doppio della velocità consensita. Quindi per errore umano, non per colpa del treno.
Nicoletta confermo tutto quanto scrivi. Questi sono i problemi reali dell’agility: quelli che fanno correre cani displasici, obesi o anziani, quelli che li portano alle gare in agosto senza assicurarsi che abbiano il giusto refrigerio, quelli che li fanno correre in inverno malgrado terreni sui quali il cane non riesce nemmeno a stare in piedi per il fango e l’acqua, ecc… Per fortuna queste persone sono una minoranza, il che non significa che non vadano criticati e combattuti a spada tratta. Significa solo che “sviare l’attenzione” da loro facendo di ogni erba un fascio e accusando tutti quelli che gareggiano anche in estate (il 90% degli agilitisti) di poca attenzione verso il cane secondo me è sbagliato.
questa te la potevi risparmiare …non c’entra proprio un cazzo !!!
guass sapere che possiedi dei cani a questo punto mi inorridisce. provo pena per loro. prima dici che un paio di volte hai avuto paura alle 21, ma secondo te se il cane soffre a quell’ora quando il sole è tramontato, alle 3 del pomeriggio in estate sta meglio?
parli tanto di statistiche, secondo me l’unica statistica che la gente ha notato è che il tuo cervello è momentaneamente assente per ferie
Non rispondo, quantomeno non in modo circostanziato, a chi offende e insulta invece di discutere civilmente ed educatamente!
Scusate ma la scusante ” ho sempre fatto cosi e non è mai successo niente” (frase che si sente sempre dire per qualsiasi cosa) non vuol dire per forza che sia la cosa migliore in assoluto da fare.
Correrre o fare sforzi a certe temperature con un alta percentuale di UMIDITà “NON FA BENE” questo è un dato di fatto confermato da tutti MEDICI/VETERINARI non lo dice PAPERINO!!! Poi se a voi “agilisti”va bene andarci e partecipare con 50 gradi – FATELO – nessuno ve lo puo’ vietare , ma EVITATE per favore di dire che non ci sono rischi e che il CANE gode di felicità , per questo NON è VERO – i cani con oltre certe temperature sono piu’ intelligenti di NOI – stanno fermi immobili a terra con la pancia a fresco!!
Le critiche mosse a Valeria vengono tutte da gente che ad agosto sotto il sole a picco con temperature tra i 35/40 gradi porta il proprio cane a correre e saltare e sostiene che va bene cosi che la gente non capisce niente.
Ok un cane è morto ma sarebbe morto comunque secondo molti di loro anche se rimaneva a casetta sua.
I danni che puó fare il caldo soni devastanti riprova di ció sono i commenti di individui che continuano a sostenete che va bene cosi avanti con le gare sotto il sole a picco 35/40 gradi tanto mica ci é scappato il morto.
Ieri ho letto i commenti all’articolo citato, e sono rimasta basita dall’odio e dalla rabbia che trasudava dai commenti di chi pratica agility, tanto che mi sono astenuta dal commentare e/o criticare. Piena solidarietà a Valeria, che invito a fregarsene altamente di quegli pseudo-cinofili e pseudo amanti dei cani, ai quali dedico una massima di Jacque Prévert:”La connerie humaine n’a pas de limite”.
Carissima Valeria…
scrivo per portare la mia esperienza nel mondo delle gare di agility: ho praticato agility col mio jack per un pò di anni…poi mi sono resa conto che il mio cane era più bravo di me (mi è stato detto anche spudoratamente in faccia) e l’ho dato da portare in gara al suo istruttore perchè non ho mai visto una creatura così appassionata ad uno sport…è perfino commovente!!!!
Questo per dire che conosco il mondo dell’agility e i suoi frequentatori…non ho nulla contro questa disciplina di per se, anzi…ma personalmente me ne sono allontanata il più possibile perchè raramente ho visto così tante persone piene di così tanta invidia, cattiveria e insensibilità.
Questa è solo la mia umilissima esperienza PERSONALE….magari qualcuno si sentirà offeso per quello che ho scritto, mi scuso fin da ora.
Hai il mio sostegno…per quel che vale.
Ciao
c’è molta competizione, è vero… ma nessno vuole male ai cani… dispiace sempre se capitano cose come queste e ho anche visto scene di solidarietà e di unione generale in eventi tragici e tristi… si è vero sono cattivi quelli dell’agility come in tutti gli sport c’è competizione… ma “cattivi” agonisticamente parlando non farebero mai del male ai loro cani o ai cani dei “colleghi”
e sono quasi tutti (eccezzioni ci saranno anche li) gente che i cani li tiene in casa sul divano eh…
Pienamente e totalmente in accordo con te cara Valeria….schiva i colpi…. e continua cosi’….
…come sempre condivido ogni parola..gareggiare con una temperatura di 40 gradui non vuole dire che si vuole bene al cane, ma solo alla competizione…
Capisco i guadagni…ma sarebbe meglio chiudere tutte le gare a Giugno e riaprirle a settembre..
I miei cani vengono ritirati i primi di giugno, faccio un addestramento blando tanto da mantenerli allenati e sempre vicino all acqua…
Cmq…chi critica certe cose o è un pazzo o non gli frega nulla dei cani…
peccato che dei 400 cani iscritti non ne sia morto neanche uno… forse si sa fare a gestire la cosa?
è morta una cagnetta che probabilmente… era la sua ora e sarebe morta pure a casa, ma voi siete convinti che a casa non sarebbe successo, tutti vicini di casa che lo conoscete così bene…
se era al parco a giocare con gli altri cani, perchè ci si va, tardi ma ci si va tuttora al parco a far giocare i cani, che avreste detto? e credo che non si fosse a conoscenza di eventuali cardiopatie o altri della cagnetta…
Arrampicarsi sugli specchi, dare titoli fuorvianti per attirare attenzione, mi ricorda quegli articoli di certo giornalettismo di Facebook. Magari quando morirò sul mio necrologio scriveranno “muore paracadutista” salvo poi scoprire che sono morto scivolando su una buccia di banana, Oh ma io in passato sono stato paracadutista davvero.
L’ho fatto di nuovo .azzo, mi ero ripromesso di non contribuire mai più alle visite su questo blog per farti batter cassa dagli sponsor, ma ci sono ricascato. Accidenti a me.
Ma ci sei o ci fai? Ho scritto chiaramente, mi sembra, che il titolo iniziale – poi corretto – era stato un ERRORE. Cosa devo fare? Mettermi in ginocchio sui ceci?
Oppure mandare affanculo chi commenta senza avere, evidentemente, neppure letto quello che ho scritto?
Scegli tu, va’.
Ma è il caldo che vi spinge a scrivere tali stronzate o è una dote naturale?
certo che sembra che qualsiasi cosa succede ad un cane sia colpa del padrone o dell’allevatore,ci stiamo dimenticando il sensop della cinofilia,presi dal troppo buonismo che nuocerà gravemente a tutti i cani di razza e non..le competizioni in agosto equivalgono ne più ne meno a quello che fà il border che guida il gregge in agosto..la morte è una fatalità che fà parte della vita di ogniuno di noi..bellissimo documentario sul cane ed i suoi utilizzi ieri sera su dea sapere…il cane ha permesso all’uomo di utilizzare pascoli altissimi e scoscesi,senza il cane non ci sarebbe stata la pastorizia ma l’uomo avrebbe continuato a cacciare…sempre il cane ha permesso a popolazioni umane di stanziare al polo,a temperature proibitive il cane offriva locomozione caccia e guardia,senza di lui l0uomo non avrebbe mai colonizzato quelle terre.Oggi ci scandalizziamo per ogni cagata,il cane è morto perchè doveva morire,proprio come succede a noi umani.a me è morto un cane per colpo di calore mentre faceva la passeggiata in campagna e al fresco,era arrivato semplicemente il suo momento…cominciamo a pensare a loro come pensiamo a noi,la morte fà parte della vita ed è inutile e controproducente dare sempre la colpa a qualcuno….i cani che fanno agility in agosto sono avvantaggiati rispetto ai loro fratelli che sempre in agosto pascolano un gregge senza neanche un albero sotto il quale ripararsi…e sono avvantaggiati anche rispetto a me che stò lavorando in un magazzino dove il termometro segna 42 gradi
Escludendo per un attimo il fatalismo… dubito che in Scozia , in Agosto vi siano 42 gradi. E dubito anche che ancorchè un border che sta pascolando le pecore in montagna patisca lo stesso grado di umidità presente in pianura. Senza contare il fatto che si, l’attività di un border che controlla il gregge è sicuramente stancante.. ma è fatta anche di alcune pause…raramente durante una gara di agility sono previste.
Inoltre, tornando al fatalismo… ok… magari per quella cagnetta era arrivato il suo momento… Diresti la stessa cosa delle persone anziane che si sentono male per via del caldo eccessivo e poi muoiono? Era arrivato anche per loro il fatal momento? Mmmmmm..ho qualche dubbio
se il cane fosse morto nel giartdino di casa non avrebbe fatto scalpore…cè la brutta abitudine che si stà sempre più radicando di pensare che chi ama i cani ha sempre un secondo fine.i cani nascono si ammalano e muoiono proprio come noi…gli anziani che muoiono dal caldo muoiono stando in casa e non facendo un percorso di agility che dura pochi secondi ed i cani vengono ben idratati prima e dopo.i border che lavorano col bestiame non sono solo in scozia…basta andare in calvana dai sardi per trovarne a decine che lavorano a temperature ed umidità proibitive
Roberto, che i cani nascano , si ammalino e muoiano come noi… anzi come qualsiasi altro essere vivente è pacifico. Che però , ai cani come alle persone in tarda età possiamo evitare sforzi inutili o comunque metterli in condizioni che possano gravare sul loro fisico già reso fragile dall’età… credo sia pacifico anche questo.
O vogliamo cominciare a trattare cuccioli, anziani e malati ( di qualsiasi razza/specie appartengono) esattamente come fossero adulti nel pieno delle forze?
Sforzi inutili? la cagnetta era all’obra nel punto più ventilato dove tutti cercavano refrigerio in una gabbia metallica, e non un kennel in plastica che ferma di più l’aria…
non so quanto sarebbe stata più fresca a casa sua non necessariamente di più…
perchè volete far passare per cattivo qualcuno a tutti i costi?
PS: certo in scozia non ci sono 42 gradi ma una prova di agilty dura per un BC mediamente 30-40 secondi… prima sta all’ombra dopo torna all’ombra…e c’era modo ovuqnue di rinfrescare il cane facendolo banare nelle vasche piene d’acqua e spruzzandolo con le gomme…
poi io che faccio agility e ho anche provato a vedere cosa facevano con le pecore, ri posso assicorare che il cane ha più il fiatone dopo una sessione di sheepdog d’inverno che un giro secco di agility a 40 gradi a busto… poi chiaro se parliami di allenamento di agility con ripetizione per via degli errori le cose cambiano e il cane si affatica molto anche li, ma si spera che uno non si alleni in agosto alle 13 sotto il sole giusto?
Che si debba accettare l’eventualità della morte, senza fare il diavolo a quattro e accusare tutto il mondo perché ci è morto il cane, sono d’accordo. Certo però, penso che anche tu possa convenire sul fatto che sarebbe anche carino, se possibile, cercare di posticiparla, la morte. Ovvio che Isabel, come tutti i cani, prima o poi avrebbe dovuto morire comunque: il punto è che questa situazione non era un caso fortuito, come avrebbe potuto essere se Isabel fosse morta perché gli era finito addosso un vaso caduto da un davanzale, ma una situazione che poteva essere evitata. Non ho idea di chi sia maggiornente la colpa, non c’ero e non conosco il padrone del cane, però è certo, e sono sicura che tu capirai, che “colpo di calore durante una manifestazione ad agosto, nella settimana più torrida di tutta l’estate” è ben diverso da “cane che si trova nel contesto più sicuro e meno rischioso possibile, ma che muore per un destino crudele, impossibile da prevedere o immaginare”
Se Isabel fosse morta per un vaso caduto da un davanzale, si sarebbe potuto evitare semplicemente non passando sotto quel davanzale in quel momento. Le possibilità che morisse per il vaso sotto il davanzale o per edema polmonare alla gara di agility (alla quale non ha partecipato e durante la quale non è mai stata messa in situazione di eccessivo calore, non più di quello che poteva subire in una casa senza aria condizionata, quantomeno) erano circa le stesse.
??? Guass ma cosa stai dicendo? Come fa uno a sapere se gli sta per cadere addosso un vaso, prima che gli cada addosso? Cammina sempre guardando in su? Cammina in mezzo alla strada, così non ci sono davanzali? Fa a meno di uscire e si tappa in casa? Non è possibile prevedere in anticipo se in dato momento, da dato davanzale, cadrà un vaso esattamente in un certo punto, non diciamo sciocchezze per favore! Mentre le possibilità che un cane muoia, quando viene messo in una situazione a rischio come l’attività fisica col caldo, sono prevedibili ( e evitabili ).
E non sto parlando di Isabel: su quello ti do ragione, la cagna era tenuta all’ombra, a riposo e con acqua a disposizione: avrebbe potuto morire anche nel giardino di casa sua. Il punto è semplicemente che se un cane è morto di colpo di calore, vuol dire che evidentemente era caldo… Nessun cane di quelli che correva è morto, ma è certo che la situazione fosse a rischio.
Io faccio agility e ho già visto gare organizzate in piena estate, di giorno: mai visto un cane morto, è vero, ma solo perché i conduttori si smazzavano a portare taniche di acqua, tappetini rinfrescanti, tendoni, ecc. E, devo dirlo, anche per una parte di fortuna, perché sarebbe bastata un cazzata ( tipo: mentre riscaldo e corro con l’altro cane, nessuno si accorge che il kennel del primo cane è sotto il sole ) per mandare un cane all’altro mondo.
Ora, tutti gli agilisti sono d’accordo che sia giusto che le copetizioni invernali vengano fatte solo al coperto, anche se ciò significa limitare parecchio il numero di gare e costringere molti a un viaggio più lungo, giusto? Nessuno accetterebbe mai di gareggiare all’aperto a dicembre ( almeno dove il clima è più freddo ), tutti dichiarerebbero che è pericoloso: la neve e la pioggia rendono instabile e scivoloso il terreno, col freddo si creano lastre di ghiaccio, il vento forte rischia di far cadere i cani più piccoli dalla passerella, ecc. ecc. Allora non vedo perché non si possa accettare che le gare estive vengano fatte in notturna, o di giorno solo nei posti molto freddi, e le competizioni più intense vengano spostate alla primavera o estate.
Insomma, non vedo cosa ci sia di strano a prendere due precauzioni in più!
Alice, in linea di massima sono d’accordo con tutto quanto dici. Solo alcune precisazioni, che comunque non cambiano la correttezza della sostanza di quanto da te affermato:
1. statisticamente (e parlo di pura statistica), visto che finora mai nessun cane è morto di colpo di calore a una gara di agility, le possibilità che accada sono le stesse di quelle che muoia per un vaso caduto dal davanzale. Quello che intendevo è che l’unico modo per evitare qualsiasi rischio, a noi come ai nostri amici pelosi, è non fare assolutamente niente, mai, né agility né passeggiate né altro… e anche così non si sarebbe al sicuro al 100%.
2. Isabel non è morta di colpo di calore ma di edema polmonare dovuto ad altre cause, non al caldo. Così almeno ha detto il veterinario che è intervenuto, da quanto mi è stato riportato.
3. Gli agilitisti in inverno si rifiutano di gareggiare su terreni troppo fangosi e/o scivolosi (per acqua, neve, ghiaccio) proprio perché tengono ai propri cani e in passato è già successo – e non una volta sola – che un cane si facesse seriamente male durante una gara a causa del terreno in cattive condizioni. Di qui la pretesa di gareggiare in condizioni di sicurezza per i cani. Al contrario, mai nessun cane è morto per un colpo di calore a una gara di agility, quindi il fatto che accada è un rischio sicuramente esistente ma altrettanto sicuramente ben più remoto.
In ogni caso, in realtà tutta questa discussione mi fa sorridere. Basterebbe guardare il calendario delle gare per sapere e capire un po’ di più di questo mondo invece di fare sterili polemiche e lanciare inutili accuse (non mi rivolgo a te, ovviamente, che mi sembri assolutamente equilibrata e serena nelle tue opinioni, né a Valeria che ha solo preso uno spunto sbagliato per mettere però in guardia contro un rischio reale, benché di sicuro non legato particolarmente all’agility). I mesi di aprile, maggio e giugno sono fittissimi di gare così come settembre, ottobre e novembre. Da gennaio a marzo gare ce ne sono ma quasi tutte al coperto, o al limite al sud, proprio per non mettere a rischio i cani. E a luglio e agosto le gare si contano sulle dita delle mani e la maggior parte sono o in posti freschi per collocazione e/o altitudine (quest’anno Sarnonico TN, Saulze d’Oulx TO, Gradisca d’Isonzo GO) o al coperto, come quella di Voghera, oppure al limite al centro-sud dove il caldo è sì torrido ma l’umidità molto più bassa che in Pianura Padana. E poi ci sono le gare AIA e MASTER, che in estate si tengono quasi tutte in notturna proprio perché ci preoccupiamo dei nostri cani prima di ogni altra cosa. Il fatto che le gare ENCI non vengano praticamente mai organizzate in notturna è dovuto unicamente al fatto che l’alto numero di iscritti (rispetto ai circuiti “minori”) le farebbe finire a orari proibitivi, probabilmente nel cuore della notte.
La BORDER COLLIE CLASSIC è un caso un po’ particolare, si tratta di una gara a cadenza annuale che si svolge ogni volta in estate e in un paese diverso. Quest’anno è toccato all’italia, cosa positiva in quanto ha dato prestigio al nostro paese nell’agility, e si è deciso di organizzarla a Busto Arsizio (VA) per motivi che non conosco. Sicuramente la location scelta, visto il periodo, non è stata delle migliori, Voghera sarebbe stata sicuramente più adeguata essendoci una struttura coperta, ma tant’è, si trattava di una gara particolarmente importante a cui tutto il mondo dell’agility teneva a partecipare e quindi i cani iscritti sono stati comunque oltre 400. E tutto si è svolto nel migliore dei modi, escludendo ovviamente la tragedia di Isabel che non è stata però appunto legata direttamente alla gara o al caldo.
Concludo (per la gioia di molti) ribadendo ancora una volta che la maggior parte degli agilitisti non sono affatto dei pazzi fanatici votati solo al risultato per portarsi a casa la coppetta, senza nessun rispetto per il cane trattato alla stregua di una racchetta da tennis, come qualcuno cerca di dipingerci. Sono al contrario persone che amano profondamente il proprio amico peloso e che hanno scelto di convididere con lui non solo la vita domestica fatta di coccole sul divano, di gioco e di lunghe passeggiate ma anche un’attività sportiva divertente e gratificante per entrambi. Insomma, una cosa in più, che arricchisce l’interazione uomo-cane, e non certo qualcosa con cui si pensa di sostituire tutto il resto dello splendido ed essenziale rapporto quotidiano tra il cane e il suo compagno umano.
Guass… a parte il fatto che non posso che ribadire l’assoluta IMPOSSIBILITA’, per un vet, di escludere il colpo di calore come causa di un edema polmonare, visto che l’edema polmonare è uno dei risultati del colpo di calore (l’ho già scritto almeno tre volte, ma siccome non fa comodo leggerlo… lo si ignora), concordo con quasi tutto ciò che hai scritto, tranne che con i primi due punti.
Ma guarda caso, tutto ciò che ha scritto concorda col mio pensiero: ovvero, non si devono fare gare (nè d’estate né d’inverno) in condizioni sfavorevoli per il benessere dei cani. E infatti, guarda caso, tu stesso dici che d’estate “ce ne sono pochissime”.
Ecco, io aggiungo: facciamo in modo che non ci siano neanche quelle, e siamo a posto.
Il BBC è un caso a parte, tanto non è che ce l’abbiamo ogni anno… ma quando ce lo danno, se ce lo danno, forse sarebbe il caso di organizzarlo in un posto meno “a rischio” (toh, ci metto anche le virgolette) di Busto Arsizio. Questo pur ribadendo che l’organizzazione ha sicuramente fatto il possibile per limitare il più possibile i rischi: però a me resta la convinzione che, molto spesso, il fatto che non resti secco nessun cane (E NON SOLO IN AGILITYYYYYYYYYYYYYYY!!!!) sia puro culo. E mi resta anche una vaga preoccupazione sul fatto che qualche cane magari non resti secco in gara, ma che patisca in seguito le conseguenze (più o meno gravi) di certe scelte: cosa ovviamente difficilissima da provare, ma… basta porsi qualche domanda, a volte, perché i dubbi arrivino.
E ripeto, NON parlo solo di agility, ma di tutti gli sport: che mi piacciono (tutti) da morire, ma che devono essere presi con la massima serietà e salvaguardando il più possibile i cani. Il che non sempre avviene… e non solo per il caldo: ma qui si andrebbe in un’altra discussione mai più finita, quindi taglio qua!
Valeria, sta a vedere che dopo tanto discutere salta fuori che siamo d’accordo! 😉
Ovviamente io rimango della mia idea sui punti 1. statisticamente durante una gara di agility mai nessun cane è morto per colpo di calore… benché debba ammettere che hai ragione quando dici che non possiamo sapere se però magari in seguito a una gara non sia successo qualcosa di riconducibile all’eccesso di caldo eventualmente patito e 2 Isabel “sembra” (pure io le so mettere, le virgolette 🙂 ) non sia morta a causa del caldo.
E, per essere precisi, non è l’edema polmonare uno dei risultati del colpo di calore bensì il colpo di calore può essere una delle tante possibili cause dell’edema polmonare. Una differenza sottile ma sostanziale. I casi di collegamento tra edema polmonare e colpo di calore pare siano davvero pochissimi… tant’è vero che facendo una (breve e superficiale, lo ammetto) ricerca su google non sono risucito a trovare il colpo di calore come causa dell’edema. Uno dei siti che ne parlano in modo più semplice ed esaustivo tra quelli che ho trovato è questo:
http://www.petsblog.it/post/26505/ledema-nel-cane-e-nel-gatto-i-sintomi-e-la-cura-veterinario-petsblog
e il colpo di calore proprio non è citato tra le possibili cause (nell’elenco c’è però scritto un generico “shock” e può darsi che in questa categoria rientri pure tra i vari anche il colpo di calore… facendo due conti, però, in che percentuale accertata ne è la causa?).
Insomma, tornando a bomba direi che se consideriamo che il colpo di calore è una possibile causa ma in bassissima percentuale dell’edema polmonare, che pare il cane fosse cardiopatico – cosa che invece è indicata come la principale causa dell’edema – e che il veterinario vedendo la situazione in cui era tenuto il cane ha dichiarato non ritenere che il caldo fosse la causa dell’edema, direi che le probabilità che la povera Isabel sia morta a causa del caldo sono davvero remotissime.
E dopo questo pippotto pedante (lo ammetto), ribadisco che in linea di massima concordiamo, il colpo di calore è una brutta bestia, oltre che molto subdola, in estate bisogna sempre stare all’erta e sarebbe meglio se, salvo assoluta impossibilità a fare diversamente (eddai, questa concedimela), le gare in luglio e agosto non venissero organizzate in spazi aperti in pianura durante il giorno sotto il solleone ma in situazioni dove un minimo di fresco sia sempre garantito (spazi coperti, montagna o simile).
Perchè non provi ha buttarti da un cavalcavia….se non è la tua ora mica ti succederà niente!
non vale neanche la pena di rispondere.
lo vedi valeria cosa succede?
tu magari non cel’avevi con l’agility ma la gente questo percepisce…
ma voi siete così sicuri che a casa sua ci sarebbe stato più fresco che sotto un albero all’ombra? oh… convinti voi…
Ho sbagliato a votare… Volevo dare un voto basso!!! No e’ un commento produttivo!!!
Sono ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO con Valeria…ed io sono una vecchia agiliista! Non ho mai fatto gare in piena estate… L’ ultima del calendario querela di Salice D’Ulzio, o di Aosta ..stop! E mai lasciato i cani in condizione di colpi di calore…. Poi, i cani muoiono comunque! La mia dobermann a 7 anni mancata con un infarto prima di una gara il 12 ottobre!!! La B C C fatta in Scozia ha un senso , in Italia, no!!!! Secondo me…