Questa non è una storia di cani, questa è una storia semplice, comune a tante storie sentimentali.
Bè, se non c’è il sentimento che storia sarebbe.
Che non ci siano parole adatte a descrivere cosa accade quando due occhi incrociano lo sguardo di un altro essere vivente, è un’altra storia, direi normale. Descrivere la sensazione che si prova quando qualcuno ti guarda con quell’interesse che ti penetra fino a pungere il cuore… ho!… ve lo dico con certezza, questa è un’altra storia!
…e sappiamo già, che se la storia si ripete, allora sì che una storia è vera.
La storia di un cane con il suo padrone non è una storia vera, la storia vera è quando, due anime che si guardano, litigano, si rispettano e si coccolano, l’uno affondando le mani nel nero lucido manto di peli che in questo momento è aggrappato con le sue zampe sulle mie gambe, guaendo e leccando la mia mano; che forse voglia comunicarmi il suo affettuoso legame?! probabile ma, la realtà vera la scoprirò tra un pò: entro nella stanza accanto e alla mia cagnetta gli è scappata la pipì, una storia comune a tante altre, se non avesse provveduto a trasportare lo straccio dei pavimenti accostandolo al bagnato per terra.
Questa storia non è rilevante, si potrebbero raccontare mille storie di cani, ma ogni storia è un frammento d’amore tra due esseri che apprendono e si comprendono. E pensare che la storia del cavolo, quella che raccontavano gli adulti prima della scoperta del sesso libero, spesso si avvera, anche se il cavolo si trasforma in cespuglio e ci trovi una cucciola impaurita che poi, è una storia che si dimentica, a volte.
Ma a chi importa infine una storia da cani la notte di Natale…
Aldo Lupo