giovedì 2 Ottobre 2025

“Costretta” ad educare il cane?!?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Sono tornata stanotte da Napoli (grazie alla “puntualità” di Alitalia… visto che sarei dovuta arrivare un bel po’ prima) e stamattina ho allegramente ronfato, quindi “appaio” in ritardo su Tpic, e solo con la breve constatazione – dopo aver letto la segnalazione di un articolo apparso sul “Mattino di Padova” – di come perfino le iniziative migliori, più civili e sensate, riescano ad essere presentate dai giornalisti in modo distorto.
Leggetevi un po’ questo articolo, partendo da titolo e sottotitolo: “Donna costretta a studiare come si educa il suo cane – Ha un Boxer che ha morso il vicino di casa: la polizia locale la obbliga a un corso per imparare a gestire l’animale”.
Sono solo io a vederci una connotazione critica? A far pensare a un “polizia brutalona, guarda ‘sta poveretta a quali vessazioni viene sottoposta”?
In realtà poi, nel testo, si dicono le cose come stanno: il cane ha morso, la legge obbliga il proprietario a conseguire il patentino (“sono previste almeno 14 ore di frequenza con tanto di esame finale“, ironizza ancora la giornalista, lasciando intendere che si tratti di qualcosa di esagerato…). La chiusa, poi (quella che in pochi arrivano a leggere) è sensata e parla di come sia rischioso innamorarsi del batuffoletto peloso e poi ritrovarsi con un cane che non si è in grado di gestire.
Può darsi che il titolo non sia stato scritto dalla stessa persona che ha redatto l’articolo… anche se la giornalista in realtà sembrerebbe rimpiangere la lista dei “cani pericolosi”; e soprattutto sembra ignorare che sia stata abolita, visto che scrive “di fatto non esiste più”.
No, non “di fatto”: non esiste proprio più per legge, punto.
Esiste invece sempre, ahimé, l’ignoranza crassa, che emerge dai commenti (anche se in questo caso si fatica a trovare quelli che si riferiscono alla notizia in sè, visto che i commentatori cominciano subito ad insultarsi a vicenda): divertitevi a leggerli, se volete… così scoprirete, per esempio, che chi ama i cani “non li tiene né in casa né in giardino: non li tiene!” (e sotto specifica meglio: “i cani dovrebbero stare in natura, o almeno in campagna”. Sapevatelo).

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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16 Commenti

  1. Buongiorno , secondo me l’articolo di per se non è scritto male e , personalmente concordo sul fatto che bisogna saper “affrontare e gestire” il proprio cane .
    Quello che non mi piace è il solito “silenzio” sulla motivazione del morso .
    Perchè il cane ha morso lo sfortunato ? Sarà effettivamente tutta colpa del cane ?
    Buona serata

  2. Scusate per la domanda un pò molto fuori luogo, ma volevo chiedere se qualcuno saprebbe dirmi dei titoli di libri utili e interessanti sul siberian husky, purtroppo quello di Valeria l’ho cercato ovunque senza trovarlo, grazie e scusate l’interruzione.

    • beh, perchè non scrivi direttamente a Valeria sul supporto cinofilo, magari lei ti può consigliare il libro migliorissimo di tutti..dopo il suo:-)

  3. seguo questi articoli praticamente tutti i giorni perchè la maggior parte mi piacciono, sono scritti in modo piacevole e trapela quasi sempre buon senso. poi certi articoli come questo mi danno semplicemente l’impressione che se una donna ha da scrivere per forza un articolo al giorno, a volte per forza di cose butta giù qualcosa tanto per buttare giù qualcosa… e pazienza metterò via le decorazioni di natale al posto di leggere

    • beh, questa mi pare un po’ cattivella..credo piuttosto che nella fretta di dover scrivere in ritardo sulla tabella di marcia, abbia prevalso la sua visione ipercritica – ed a ragione 98 su 100- della categoria giornalisti che si occupano di cani. Non credo che abbia né senta “l’obbligo” di scrivere per forza qualcosa, poi magari sbaglierò ma onestamente il buon senso o ce l’hai o non ce l’hai, non va a targhe alterne..E comunque sì, è arrivato il momento di togliere le decorazioni 😉

      • fatto!! no non era un commento cattivello, sono anche io una donna che ha il suo da fare con lavoro cane gatti e figlia da crescere, non c’è proprio niente di stratosferico nell’essere umani… non sono una persona cattivella o da frecciatine, per carità troppa fatica. è un per parlare

        • scusami allora se ho colto un tono diverso da quelle che erano le tue intenzioni. il fatto è che, lo confesso, quando intuisco- anche sbagliando come in questo caso- un “attacco” vs Valeria, mi parte l’embolo..povera me, sono come quegli animalisti gentilisti sfegatati, sono valerista 😀

    • Credo sia stata la mancanza di sonno e la situazione pregressa. . In Valeria è stata dominante la visione “normale” del giornalista che sui cani spara cavolate… l’articolo è migliore di tanti, il titolo no ed i commenti…. lasciamo stare….

  4. L’articolo mi sembra molto sopra la media nazionale rispetto ad altri giornalisti che si occupano di casi analoghi, l’unica cosa che da una nota negativa all’articolo è il titolo. Anche la giornalista, per una volta, ha scritto frasi sensate tipo: “spesso perché non ci si prepara adeguatamente e si sottovaluta l’importanza di conoscere la psicologia e il comportamento dell’animale”, “E nei canili capita spesso che arrivino cani che i proprietari non vogliono più tenere proprio perché si scoprono incapaci di gestirli e così la superficialità delle persone finiscono per pagarla, con l’abbandono, le povere bestiole”. A me sembra invece che abbia centrato abbastanza il punto, non è colpa dei cani, è colpa della poca cultura cinofila del proprietario se il cane arriva a mordere. Nella parte delle 14 ore secondo me non ha voluto utilizzare un tono ironico, bensì un tono gravoso, a rimarcare che è un provvedimento a suo avviso importante con tanto di esame finale e non una cosetta cosi’ tanto per fare. Così come anche la parte della lista delle razze pericolose, secondo me da un tono sbagliato chiudere il periodo in quel modo anzichè utilizzare una virgola e proseguire con [… esiste più, ora è previsto che venga inserito in uno speciale elenco di “cani mordaci”…].
    Oh poi magari mi sbaglio eh, pero’ non mi è sembrato di leggere niente di così malvagio in questo articolo, anzi la giornalista sembra anche schierata dalla parte dei cani visto come chiude l’articolo.

    • ma i titoli si sa che servono solo ad attirare il lettore, cioè è così sempre, anche per fatti di cronaca o politica, se uno legge i giornali lo da per scontato non è poi tutta sta stranezza. bisogna appunto leggere l’articolo

  5. secondo me l’articolo si può prestare ad una duplice lettura, Valeria ci ha visto l’ignoranza del giornalista, Silvia (e a dire il vero pure io) non vi trova una connotazione negativa. L’interessante però è la sanzione comminata dai vigili urbani, finalmente a morso del cane corrisponde non isolamento per lui bensì percorso formativo del proprietario. Mi pare di aver capito che dipenda da quanto stabilito dal Regolamento regionale di attuazione delle norme nazionali in materia, se così fosse non è detto che ciò che vale per il Veneto vale anche per altre regioni..e sarebbe un peccato

  6. Bah, articolino decente…come sappiamo se ne scrivono di gran lunga peggiori…chissà, magari frequentando il corso la proprietaria potrebbe scoprire qualche attività cinofila da praticare col suo boxer…io piuttosto vedo il problema sotto un altra luce.. Come mai il boxer ha morso il vicino di casa? Perché se il vicino ha alzato la voce ( o peggio le mani) verso la proprietaria, ha smanacciato il cane, gli è apparso davanti al muso all’improvviso o ha infilato le mani nella rete per ” fargli sentire l’odore della Fufi che è tanto simpatica” allora qui non c’è nulla di strano. C’è un cane che ha fatto il suo mestiere, e che fino a una ventina di anni fa sarebbe stato considerato un gran bravo cane. Ma dal momento che oggi il cane non può più nemmeno fare il suo lavoro ( ricordiamo che ci sono esimi guru che considerano il cane da difesa come un brutto cagnaccio cattivo o come un poverello frustrato da ‘rieducare’) allora se morde si deve fare il corso di educazione…se va bene..
    Resta il fatto che potrebbe non esser successo nulla di tutto questo e che il povero vicino si sia beccato un morso del tutto gratuito da un cane mal gestito…..può darsi…

  7. letto tutto…io non ci riscontro nessuna connotazione negativa, né nel termine “costretta” (un’imposizione di legge è una costrizione, non può scegliere se farlo o no magari convertendo nel pagamento di multa) né nel “con tanto di esame finale” che a me sembra solo voler rimarcare che deve farlo veramente e seriamente, non solo “scaldare il banco”

  8. E la multa serve a far cassa, e l’obbligo del corso è una vessazione, e le frustate in piazza sono splatter… (salvo non siano loro le vittime, altrimenti cadono teste che nemmeno le foglie in autunno) sta gente non è mai contenta!

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