di CLAUDIO CAZZANIGA – Si è svolto domenica 14 ottobre presso il Paladog di Cologno Monzese (MI) (www.paladog.it) il campionato Italiano di tuffi.
Ma come? L’evento si è svolto il 14 e io ne parlo solo ora? Purtroppo si, aspettavo le foto da correlare all’ articolo e ci è voluto un pochino…
Il Paladog è una gran bella struttura, un capannone coperto su tre piani, con sala conferenze, campi di lavoro ed al piano terra una bella piscina di quelle fuori acqua. Non avevo mai partecipato ad una gara di tuffi, diciamo che in acqua solitamente faccio dell’altro, ma era una “specialità” che mi incuriosiva ed alla prima occasione vicino a casa sono andato a provarla.
Lavorare in acqua al chiuso mi ha fatto uno strano effetto, ma devo dire che c’era un bel calduccio ed al Paladog abbiamo trovato un bell’ambiente, gente tranquilla, amanti dei cani e tanta cordialità.
La gara seguiva il regolamento delle gare di tuffi “lunghezza” dello Csen (alla faccia di chi sostiene che scrivo articoli solo relativi all’associazione di cui faccio parte e parlo male delle altre… ).
Spiego meglio. Lo Csen prevede due tipi di gara dei tuffi, la gara in lunghezza (dove viene premiato il cane che effettua il salto piu lungo: fa fede la parte posteriore del corpo, coda esclusa) e la gara Freestyle dove viene premiato lo stile, il salto ed il desiderio di tuffarsi del cane.
Alla gara erano presenti una ventina di binomi, per lo più cani che lavorano e si allenano lì, ma buona anche la presenza degli esterni. Molte anche le razze: terranova, Labrador, Golden, Australian, Border, Boxer, Malinois e anche meticci, divisi per categorie di altezza.
La gara era divisa inoltre tra cani che rimanevano in posizione di “resta” da soli e si tuffavano a comando e quelli che invece venivano trattenuti da una persona e lasciati prima del tuffo. Per far tuffare i cani viene lanciato in acqua dal conduttore il gioco-pallina- riportello preferito dal cane.
La gara si è svolta molto velocemente e – ripeto – in un gran bel clima.
Ingresso in pedana dei binomi, due minuti di tempo per “acclimatare” i cani alla pedana, posta a 25-30 cm dalla riva e “tuffo gara”. La misurazione della lunghezza viene fatta grazie ad una barra “taggata” posta sul lato lungo della piscina e da tre giudici che valutano il punto di “atterraggio” del cane.
Grandi risultati dei cani di casa, che hanno vinto praticamente in tutte le categorie. Ma se lo sono meritati in pieno. Border e australian che volavano come delle molle, un gran bel vedere.
I cani poco abituati alla piscina e quelli pesanti hanno fatto un po più di fatica, ma da parte mia sicuramente un’esperienza utile e da ripetere con qualche allenamento in più nelle zampe.
Approfitto del “mezzo” pubblico (mi scuserete, ma cuore di papi è cuore di papi…), per dire che per noi è stata una gara importante perchè il nostro piccolo Tommaso di 5 anni ha esordito nel mondo del lavoro in acqua.
Avrebbe dovuto farlo nel mese di ottobre in un brevetto sportivo con una dei nostri terranova, ma purtroppo la piccola Gandi – questo il suo nome – è venuta a mancare nel mese di marzo ed abbiamo dovuto accantonare l’idea.
Poi è arrivato l’invito alla gara di tuffi ed allora abbiamo pensato di riprovarci. Tommaso è andato in gara con Batistuta, una labrador di 4 anni. Lui era emozionatissimo, ma è stato bravo.
Bene i primi due lanci di riscaldamento, poi… l’emozione ed il lancio gara un pò troppo spinto. La palla è finita fuori piscina e la cagnolina si è inchiodata a bordo vasca cercando di capire dove fosse finita. Recuperata un’altra pallina ha fatto il suo tuffo.
Un gran bell’ applauso dei presenti ha fatto il resto… e tante pacche sulle spalle per il piccolo che è tornato a casa felicissimo!



Foto: Paladog – il cane a 360 gradi