di VALERIA ROSSI – Ho appena letto la nota di un amico di FB che è stato bannato da un gruppo perché ha chiesto approfondimenti sul caso “Striscia, collari elettrici & C.”, perché ha chiesto “quale sia lo stato di salute dell’UD” e perché non ha cliccato su “mi piace” in un post che in pratica chiedeva di andarsene a tutti coloro che non approvavano l’uso del collare a strangolo (ipocritamente ridefinito “collare a scorrimento”).
Premetto che a questo gruppo, di cui non faccio il nome perché non mi va neppure di pubblicizzarlo (ma intanto è abbastanza noto, e chi vuole capirà), avevo entusiasticamente aderito poco dopo la sua nascita, visto che nasceva come gruppo di addestratori contrari all’uso del collare elettrico, ma soprattutto dediti all’addestramento che io amo chiamare “etico”. E cioè rispettoso del cane, della sua dignità e delle sue esigenze.
In pratica, ero convinta che potesse riunire addestratori di ogni disciplina, ampiamente compresa l’Utilità e Difesa, escludendo però i cosiddetti “macellai”, che dal mondo cinofilo dovrebbero scomparire al più presto.
Ero anche ben conscia che a questo gruppo appartenessero persone che un po’ macellaie (e anche più di “un po'”) in passato lo erano state, ma che poi avevano capito il valore non soltanto morale, ma anche “pratico” – proprio in termini di risultati – di un lavoro diverso, che permettesse ad ogni cane di arrivare fin dove era in grado di arrivare e non oltre (e qui sto parlando soprattutto delle discipline che comprendono il morso).
Premetto una cosa: sono sempre stata convinta che i sedicenti “folgorati sulla via di Damasco” – ovvero quelli che raccontano di aver lavorato per anni massacrando i cani di botte, e poi di aver scoperto le gioie del gentilismo e di essere diventati “educatori” – fossero o dei gran contaballe tout court, o degli incapaci che si erano dedicati alle Sciuremarie solo perché era quello il loro vero limite, o persone che avevano semplicemente fiutato il business buonista.
Ne sono sempre stata convinta per un motivo molto semplice: anch’io ho iniziato frequentando (per due lezioni) un campo molto coercitivo e violento… ma non c’è mai stata una terza lezione. E non riesco davvero a capire come qualcuno possa continuare impunemente a vedere il proprio cane maltrattato senza scappare a gambe levate.
Alla fin fine, però, ho accettato che le “folgorazioni” di alcuni personaggi potessero essere delle vere prese di coscienza: mi sono voluta convincere che qualcuno, a un certo punto della sua vita, avesse aperto la propria mente.
Per questo ho sempre difeso (e continuo a difendere, perché sono convinta che non tutti mi abbiano mentito) l’addestramento e gli addestratori: purtroppo, in questi giorni, ho avuto una delusione veramente cocente proprio da alcuni membri di quel gruppo, che ritenevo la pensassero come me.
Sia chiaro: non sto parlando di pensiero gentilista e tantomeno buonista.
Sono perfettamente conscia che con certi cani e certi caratterini sia assolutamente impossibile viaggiare sempre e solo a suon di biscottini.
Io non soltanto dico “NO!” ai cani senza sentirmi assolutamente in colpa, ma utilizzo anche la punizione (che solitamente si limita a una sgridata, ma in casi proprio eccezionali può anche comprendere una pacca sul culo. E di nuovo non non mi sento affatto una maltrattatrice, anche perché mi faccio sempre più male io del cane… però mi interessa che lui capisca che mi sono proprio incazzata).
Il mio metodo, se “metodo” si può definire, è in pratica un mix di tutto ciò che è possibile fare, adattandolo al singolo soggetto e alla singola situazione: ma parte sempre e solo da rinforzo positivo, rapporto, cooperazione.
Se poi, durante lo svolgimento del lavoro, succede che il cane ed io litighiamo… allora dipende: può scapparci l’urlaccio, può scapparci la pacca sul culo, ma posso anche pensare che ha ragione lui (a dire il vero succede spesso) e che la pacca sul culo devo darmela da sola perché ho sbagliato io.
E ancora: utilizzo, normalmente, un collare a strangolo (col quale non ho mai strangolato, né impiccato, né strattonato nessuno) ed un normale guinzaglio. Non mi faccio però alcuna pippa mentale se, di fronte a un cane che dovrei strangolare perché incontenibile, preferisco far uso di strumenti diversi che mi permettono di contenerlo senza impiccarlo, anche se un disagio glielo creo. E qui tutti penseranno “eccooooo!!! Sta per dire che usa il collare a punte!”. Invece no: sto per dire che posso avvalermi di qualsiasi mezzo, dalla cavezza di tipo Halti (il Gentle leader non lo so usare, lacuna mia) alla pettorina “Easy walk”, a tutte quelle cosine con nomi tanto carini, ma che in realtà sono strumenti assolutamente coercitivi.
L’importante è saperli usare in modo corretto, gli strumenti: al momento giusto, senza abusarne ma solo per mettersi in condizione di riuscire a comunicare col cane. Dopodiché si mettono rapidamente via e si comincia a lavorare con quelli consueti.
Insomma, personalmente non ho nessuna preclusione verso nulla… escluse due cose, che non potranno MAI succedere su un mio campo:
Le sceneggiate, compresa l’eventuale pacca sul culo “quando ce vo'”, sono un po’ l’equivalente delle risse ritualizzate che scoppiano tra cani: il dolore vero equivale alle risse in cui un cane ha intenzione di uccidere l’altro (e a volte ci riesce pure). Le prime sono assolutamente naturali; le seconde no. Sono indotte dalla selezione umana, o da una pessima gestione – sempre umana – o da stati emotivi particolarmente alterati.
Di “naturale” non hanno nulla, e siccome a me piace cercare di addestrare nel modo più naturale possibile, il dolore lo rifiuto nel modo più assoluto, con la sola ed unica eccezione della legittima difesa (se un cane pensa di mangiarmi via la faccia, allora lo impicco eccome. Ma in quarant’anni di attività mi è capitato così raramente che la cosa resta più nel campo delle ipotesi che in quello del reale);
b) che io utilizzi le maniere forti (anche non eccessivamente violente, ma comunque brusche) per insegnare al cane qualcosa che ancora non sa e non ha capito. Questa è una carognata bella e buona, l’ho già detto mille volte ma lo ripeto ancora.
Se un bambino non ha capito le divisioni, non è dandogli bacchettate sulle mani che gliele farai entrare in testa: avrai solo un bambino ignorante come prima, ma in più terrorizzato da te. L’hanno capito nel mondo scolastico e mi pare che lo si potrebbe capire anche in quello cinofilo. Questo è anche il motivo per cui rifuggo totalmente dall’utilizzo del collare elettrico in addestramento, perché è appunto un modo di insegnare attraverso il dolore. Poco o tanto, intenso o leggero, non mi importa: è il concetto che è sbagliato e che non posso condividere. Diverso è il caso in cui si pensi di utilizzare la punizione remota per salvare la pelle a un cane: io non l’ho mai fatto e credo che non lo farò mai, ma se qualcuno mi dice che utilizzato un collare elettrico con quello scopo, e se me lo motiva in modo credibile, posso anche tacere e non prenderlo a pugni in faccia. Se invece lo usa in addestramento… embe’, allora la voglia di scazzottarlo mi viene proprio su dal cuore.
Ecco, queste sono le basi su cui ho sempre lavorato e che pensavo di condividere con gli addestratori iscritti a quel gruppo di FB.
Invece no. Recentemente sono venuta a sapere cose che non avrei mai voluto sapere.
Cose che possono andare sotto diversi nomi, ma che sono sempre sinonimi di “maltrattamento gratuito” e che quindi sono state un’enorme delusione: soprattutto da parte di una persona a cui avevo dato fiducia (per la seconda volta, dopo che già mi aveva deluso in passato) e dalla quale mi sento doppiamente tradita.
Ma non sono certamente io, l’importante.
Quelli davvero traditi sono i cani. Ed è questo che non posso perdonare.
Poi, per carità: certe motivazioni le capisco pure. So benissimo che spesso l’uso di certi metodi nasce solo dall’esigenza di ottenere risultati rapidi, e che sono i clienti a volerli. Sono loro che vogliono tutto e subito, sono loro che devono fare il brevetto rapido a qualsiasi costo (anche a costo di “bruciare” il cane, in più di un senso) per fare i risultati, fare le monte o le cucciolate, fare tutto quello che porta soldi.
Sì, perché c’è un giro di soldi, intorno al cane sportivo e a quello da show, che purtroppo spinge certa gente – gentaglia, forse sarebbe più appropriato – a richiedere certe prestazioni. Però, se non ci fosse altra gentaglia ad offrirgliele, la cinofilia cambierebbe.
Certo, cambierebbe anche se non ci fosse nessuno a richiederle: le colpe stanno da ambo le parti.
Però, da addestratrice, io sono ancora convinta che debba essere il professionista cinofilo (se è davvero cinofilo) a saper dire NO di fronte a certe richieste.
E lo so che si trova da solo la scusa che “deve pur campare”, o mantenere la sua famiglia: ma guarda caso, è la stessa scusa accampata dai cagnari che producono cuccioli in serie.
E la vogliamo chiamare “cinofilia”, questa roba immonda?
“Cinofilia”, fino a prova contraria, è sinonimo di “zootecnia”: e la zootecnia non si fa barando.
“Costruire” cani obbligandoli – con la violenza – ad andare oltre i propri limiti genetici significa distruggere l’allevamento, la selezione e tutto ciò che i veri cinofili, ovvero quelli che il cane lo amano, cercano di portare avanti con fatica, impegno, sacrificio.
I maltrattatori non sono soltanto dei delinquenti dal punto di vista etico: lo sono anche da quello tecnico. Non danneggiano solo i cani, ma danneggiano anche chi con i cani lavora seriamente e rispettosamente.
E se è vero (come probabilmente è) che i cani vincenti sono tutti “costruiti”, allora la cinofilia è in mano a un branco di cretini, e qualcosa deve cambiare al più presto.
Questa marmaglia deve sparire. Bisogna che le si faccia il vuoto intorno.
Questa marmaglia mi fa profondamente schifo, ma me ne fa doppiamente se si mette la maschera del “rispettoso e gentile”, per poi comportarsi come un macellaio.
Quindi bisogna svegliarsi.
Bisogna che gli addestratori “realmente” etici, rispettosi del cane e veramente interessati al miglioramento genetico delle razze, e non a quello fasullo indotto da risultati costruiti, facciano fronte comune ed eliminino la marmaglia.
Bisogna che il privato che arriva su un campo e si sente dire “metti il cane a terra e prendilo a botte ogni volta che prova ad alzarsi”, a botte ci prendano l’addestratore.
O almeno che risalgano in macchina e filino il più lontano possibile da quel campo.
Io continuo a credere – anche perché lo so – che esistano ancora molte persone per bene nel settore addestrativo: però, ogni volta che scopro un pezzo di merda proprio laddove pensavo che ci fosse una persona per bene, mi incazzo come una iena.
Perché questa sottospecie di gente, oltre a fare tutti i danni elencati sopra, offre anche spazi infiniti a coloro che si sono buttati a capofitto nel business buonista: danno loro ragione quando affermano che gli addestratori sono tutti bastardi.
Danno loro motivi validi per diventare buonisti talebani che fanno le guerre di religione – non solo stupide, ma immensamente controproducenti per il benessere animale – e per volersi tenere alla larga da discipline che non sono soltanto belle, divertenti ed appassionanti, ma sono anche quelle che possono rendere davvero felici moltissimi cani.
I maltrattatori fanno una serie di danni veramente mostruosa a tutti: cani e umani, allevatori e addestratori etici, appassionati ed amatori.
Questa è la feccia della cinofilia, e dalla cinofilia deve assolutamente sparire.
Basta, non dico altro, anche perché non c’è molto altro da dire.
Posso solo aggiungere che personalmente mi impegnerò in prima persona, e con tutta l’energia possibile, per combattere questo stato di cose: e invito tutti gli addestratori che la pensano come me a farsi vivi, affinché si possa costruire qualcosa che non sia soltanto un gruppo “di facciata” su FB, ma un insieme di persone con lo scopo comune di dimostrare che ai risultati si può arrivare anche senza maltrattamenti, e che certi metodi non hanno nessunissimo motivo di esistere.
Concludo questo articolo (o forse questo sfogo, o questa dichiarazione di intenti, chiamatela come preferite) con parole non mie: perché un amico, che preferisce non apparire con il suo nome, mi ha mandato proprio ieri un suo pensiero che trovo estremamente condivisibile.
Lo pubblico qui sotto, senza alcun commento. Quelli, se volete, metteteceli voi.
Se, trovandoti in un campo di addestramento, nel momento in cui l’addestratore – sebbene “titolato” – o un suo aiutante, ti insultano esortandoti a picchiare il tuo cane perché non sta in “resta”, decidi di prendere il tuo amico e portarlo via da quei macellai;
se puoi studiare le teorie che stanno alla base del comportamento del cane, senza fare delle teorie i tuoi padroni;
se puoi fare esperienza sul campo, senza gettare discredito su chi approfondisce la filogenesi e l’ontogenesi;
se sai applicare sul campo quello che hai studiato sui libri;
se sai sopportare le critiche, continuando a percorrere la tua strada, pur tenendo in considerazione quanto ti è stato detto;
se sai avere pazienza e costanza e sai fare un passo indietro quando tutti hanno fretta e vogliono subito vedere il risultato;
se sai di non essere arrivato e pensi che chiunque possa avere qualcosa di nuovo da insegnarti, soprattutto il cane;
se cominci questo lavoro pensando di insegnare al cane e finisci la giornata capendo che hai imparato qualcosa da lui;
se sei in grado di “… essendo calunniato, non ricambiare con calunnie. O essendo odiato, non dare spazio all’odio, senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio”;
se sai che non sono gli strumenti a danneggiare il cane, ma chi non sa usarli;
se riesci a “montare” un morso senza ricorrere all’aggressività;
se sai la differenza tra coercizione e dolore e ti rendi conto che impedendo al cane di fare quello che vorrebbe lo stai “costringendo”, ma riesci a farlo senza maltrattarlo;
se sei in grado di sopportare le osservazioni sul tuo operato senza ricorrere ai probiviri o alla santa inquisizione, ma hai voglia di discutere, sicuro di non avere conflitti di interesse che possano minare l’obiettività del tuo punto di vista;
se tieni a mente che chi viene nel tuo campo lo fa perché ha bisogno di aiuto, quindi riesci a non trattarlo con arroganza o superficialità…
… allora, caro amico, mi piace pensare che per la cinofilia italiana ci sia ancora speranza.
Buongiorno Alice scusami forse ho capito male e nel caso ti chiedo scusa ma uno dei problemi per usare il collare elettrico sarebbe un cane che rincorrre le auto trascinandosi il proprietario? Sai io ho avuto questo inchippo con Dark era un alano oltretutto trovato abbandonato e con varie altre problematiche e il “problema” non l’ho certo risolto con il collare elettrico… Si si devo aver capito male.. è impossibile tu abbia detto una cosa simile.
a Cinzia:
esano solo 2 esempi tanto x dire:
avevo speificato che trovo ABERRANTE L?idea di usare il collare elettrico in addestramento (ancor + in addestramento sportivo), ma che lo trovo accettabile come ULTIMA SPIAGGIA, quando tutti gli altri metodi sono falliti, x risolvere problemi che mettono in serio pericolo la vita stessa del cane (ad es un cane che abita dove ci sono m,olti serpenti velenosi e che ha il vizxio di cacciarli, e che sta in un contesto in cui tenerlo sempre al guinzaglio determinertebbe un netto peggiotamento della sua qualità di vita o ad es l’impossibilità a svolgere il suo “lavoro” che lo appaga, vedi cane da pèastore ad es), o ne minino moltissimo la qualità della vita (ad es costringendolo a rimanere sempre in un recinmto o alla catena o chiuso in casa quando potrebbe girare x ad es una fattoria seguendo il proprietario, tanto x fare un altro esempio), o minaccino gravemente la vita di altri esseri viventi (vedi ad es il cane doi un maneggio che molesta i cavalli richiando sia di farsi ammazzare con un calcio sia di far ferire cavalli e cavalieri e la cui alternativa sarebbe essere dato via non si sa a chi o essere rinchiuso tutto il giorno)…e fra i cani che mettono in grave pericolo se stessi ed altri ho mezionato solo come ESEMPIO un cane (chiaramente refrttario ad ogni altro tratatmento rieducativo, e x la rieducazione a mio parere bidsogna sempre cercare di partire con il metodo + gentile e passare oltre solo se non funziona, e prima di arrivare al collare elettrico ce ne sono di passaggi…) talmente ossessionato dall’inseguire auto in movimento da farlo non solo quando è libero ma perfino quando è attaccato al guinzaglio rimanendo sordo ad ogni comando e che non ha avuto miglioramenti con le tecniche precedentemente usate (e se continua così finisce che si fa investire lui, spacca il naso al proprietario e magari causa un incidente a catena..).
Gran parte dei cani anche affetti da gravi “ossessioni predatorie” (l’istinto predatorio x quanto forte non dovrebbe far andare fuori di testa il cane del tutto diventando la sua fissa sistematica a dispetto di qualsiasi altra cosa accada intorno) reagisce a tecniche riabilitative ben meno spinte del collare elettrico, ma ci può essere una minima parte di soggetti che x via di ossessioni o di istinto predatorio verso prede particolarmente pericolose e frequenti nel loro ambiente (istrici, serpenti velenosi ecc), poitrebbero non risolversi con mezi normali, e allira piuttosto che lasciare che un cane o richi la vita, o abbia una qualità della vita molto + bassa di quella che potrebbe avere, forse è meglio prendere in consideraione COME ULTIMA SPIAGGIA quando tutto il resto (provato da persone COMPETENTI) non ha funzionato, anche mezzi duri e potenzialmente pericolosi come il collare elttrico.
Intendevpo questo, un uso limitato solo ed esclusivamente alla riabilitazione (fatta SOLO da personale + che esperto x evitare ad es le associazioni indesiderate che possono generare sytrane fobie nrei cani, e chiaramente candidando solo cani di tempra abbastanaza alta da non rischiare ancor + l’equilibrio psichico x via del tratatmento, che debve essere assolutamente personaliozzato non solo al disturbo ma anche alla taglia, tempra e indole dell’animale e fatto all’intensità + bassa possibile x avere risultati duraturi con il numero minimo di ripetizioni) di alcuni casi molto gravi di cani refrattari ad ogni altra tecnica e che x via dei loro problermi hanno la vita in pericolo o gravemente rovinata.
No assolutamente no anche nei casi estremi che hai citato l’uso del collare non è necessario e se un addestratore in questi casi estremi usa il collare elettrico vuole dire che non è capace di fare di meglio e che non è un addestratore,e non è neanche un capobranco con i suoi cani(ammesso che ne abbia)come ho già scritto altre volte a tutti questi super maghi li metterei a confronto con un Caucaso bello tosto di linea Russa o un Abruzzese puro sangue(non i maremmani da mostra ENCI)e allora ammesso che ci riescano ad infilarlo il famigerato collare,al primo scosso elettrico il cane si gira e gli pota una mano e sarebbero c….. amari perciò se uno è veramente un buon addestratore anche a costo di metterci molto tempo ma quelle cose li le lascia stare perchè non ne ha bisogno,discorso differente è il collare a strangolo,ma in genere lo adoperano persone con poca forza fisica per trasmettere un impulso forte al cane,e li va benissimo basta saperlo adoperare,io che ho due braccia come due prosciutti non ne ho bisogno , saluti a tutti dopo una notte di ronda nei boschi io e i miei cani ce ne andiamo a dormire Aquila della notte
Da inguaribile romantica e ottimista mi piacerebbe che tutti quei se fossero dei si…Ma se poi lascio i panni di Alice nel paese delle meraviglie per guardarmi attorno vedo ben poco che si avvicini alla cinofolia e troppo simile alla cinofollia. Il punto è sempre solo uno si perdono sempre, troppo spesso di vista i cani.
Avendo fatto parte una volta della unita cinofile ha adoperato i cani per fare un certo tipo di lavoro(li adopero pure ora per fare un certo tipo di lavoro che ho già spiegato) ma il mio era veramente lavoro di utilità, facevano antirapina e ricerca dispersi, non certo uno SPORT dove si ci corrono molti soldi ma il tutto poi alla fine è utilizzato per il guadagno, compreso il gestire i cosi detti campi di addestramento, neppure allora ho mai adoperato collari elettrici o altri apparati, neppure il collare a strangolo,con i cani che avevo io non ce ne era bisogno,forse qualche esemplare ci metteva più di un altro a raggiungere il TOP della performance ma con il tempo tutto si aggiustava(ed erano pastori tedeschi tosti credetemi),ho sempre pensato che il cane carezzato funziona meglio del cane schiaffeggiato , poi con i cani che adopero ora (dei corsi tradizionali molto somiglianti al PUGNAX dei romani come carattere)la costrizione sarebbe controproducente,perciò sentire tutte queste scannate fra addetti ai lavori mi lascia perplesso, in fondo è solo SPORT di quei cani solo pochi andranno a fare un lavoro utile, ora io penso che la Rossi posa avere ragione perche adopera un metodo intermedio e funzionante ,ma tutti gli altri quelli che lei nomina senza nominalrli, mi piacerebbe vederli questi signori con un bel Caucaso bello cazzuto di carattere che se frega del collare elettrico e se ha deciso che vale la pena di morderti tira dritto e lo fa ,ti morde perche ti fa capire che per farsi obbedire da un cane con i coglioni ci voglionoi coglioni non un collare eletrico e allora per farsi obbedire i suddetti dovrebbero tirare fuori la vera cinofilia che non conoscono , quanti ne rimmarebbero ? meditateci sopra prima di rispondere a botta calda .Ciao dal rapace notturno
Veder un cane che attacca un uomo e’ innaturale, mi fa schifo vedere cani addestrati a questo. E non raccontiamoci cazzate del cane da guardia…. mettete un antifurto serio e rispettate il cane!!!!!!
Innaturale?!? I cani da guardia e da difesa sono selezionati da millenni per questo… innaturali saranno i cani da divano, semmai.
E comunque nell’attività sportiva i cani attaccano la MANICA, non l’uomo. Giocano, non aggrediscono. Forse sarebbe meglio che andassi a vederti qualche prova, anziché trarre conclusioni così clamorosamente sballate!
Sono d’accordo sul opinione dei cani da guardia e da difesa esistono da migliaia di anni e sono la naturale evoluzione del cane cacciatore utilitario antico ,sono molto meno naturali i cani da divano,e tutti quelli che li vogliono fare diventare dei bravi bambini,ci manca che gli mettano il grembiulino con i fiocchi e poi siamo a posto(o forse ce lo hanno già messo?),non mi piacciono i cani che attaccano la manica e tutto l’andebaran che c’è dietro,tipo il giro di soldi e cose varie e il dove siamo arrivati con certe linee di sangue che ormai vivono solo per mordere una manica, che poi i cani si divertano me lo auguro,(se li porti nei boschi ad inseguire una preda si divertono di più sta sicuro) con il collare a punte e quello elettrico credo proprio di no che non si divertano per niente, ma se in nome dello SPORT siamo arrivati a questo, chiamiamolo pure SPORT, ma lo ripeto secondo me il lavoro da utilità è un altra cosa ciao dal Rapace notturno PS mi piacerebbe sentire un cane che alla sera pensa prima di andare a dormire: ma perche per farlo contento devo fare lo sciocchino con questa manica tutti i giorni?
Sballate ? A me fa ribrezzo vedere un cane che “gioca” ad attaccare una manica. Li chiami cinifilia ? A cosa serve ? X placare gli istinti repressi di addestratori? Questo è maltrattamento …. Spero vietino queste pratiche . Ripeto , mi fa schifo
Non sai di cosa stai parlando. Quindi ti invito a tornare a discuterne quando l’avrai scoperto.
a luigi:
quindi tu come faresti a selezionare dei cani adatti x i compiti di polizia (e non intendo solo cercare droga o esplosivbi o dispersi, ma cani che debbamno ache attaccare se serve, e x averi devi mantenere la seleione dei caratteriu da difesa di almeno alcune linee di sangiuue di pastorei tedeschi e pastori belga, sennò non hai cani da cui prendere gli esemplari da utilkizzare in polizia…l’unico modo x avere un bacino di cani a cui attingere che abbiano ancora attitudini alla difesa è selezzionarli tramite prove di morso come si fa ad es nell’UD, che permette di mantenere le attuitudini della razza senza insegnare ad ogni cane a mordere realmente l’umano)?
Oppure elimineresti d’un colo le razze da difesa perchè non ti piacciono e tanti saluti?
a luigi:
Maltrattamento?
questi cani sono stati selezionati x secoli x provare piacere in ciò che fanno, mica bispgna costringerli!
Esattamente cpome un Border prova piacere a radunare le pecore e un Labrador provbva piacere a riportare un selvatico abbattuto andando a prenderlo in una palude e un lrebriero prova piacere a inseguire una finta preda nel coursing!
Quale maltrattamento?
Maltrattamento è costringere un cane da difesa a fare solo giochi che non prevedano il morso ne la minima eccitazione (ad es solo il gioco di “trova il boccone sotto i 3 bicchieri”, e giochi di attivazione mentale, bandendo i giochi fisici e in cui si usa la bocca), negandogli magari perfino il tira e molla con uno straccetto o il rincorrere una pallina x timore che diventino troppo predatori, come fanno alcuni gentilisti estrmisti che secondo me maltrattano i cani psichicamente DECANIZZANDOLI!
Quello è maltrattamento!
a Luigi:
PS: se hai dei cani avrai notato che a molti cani piacciono moltissimo i giochini che fanno “que-que” quando li schiacci (e che se li rompono e il giochino non fa + “que” il cane spesso perde gran parte dell’interesse):
beh, notizia bomba, al cane piace quel giochino ruumoroso perchè gli “ricorda” il disperato guaito di una preda ferita e terrorizzata, e la cosa lo eccita moltissimo e lo diverte altrettanto!
anche giochi come il “Tira e Molla” (che a te probabiolmente faranno schifo poichè “violenti” o altre stupidaggini, quando invece sono una grande opportunità x insegnare al cane ad essere sotto controllo anche se eccitato, e se si ha qualcosa di diverso da un Cavalier o al limite da un Labrador la cosa potrebbe servire, ma magari tu vorresti eliminare x “maltratatmento genetico” tutte le razze dotate di un minimo di istinto predatorio e combattività, prime fra tutte quelle da giuardia e da difesa…in tal caso meglio che ti prendi simpatiche caprette nane e non cani) rappresentano x il cane o la compretizione con un suo simile x il possesso ad es del cibo, o la lotta con una preda che si dibatte (x la mia pitbulla rappresentano di + la lotta di una preda che si dibatte, in fondo i suoi antenati venivano usati x aiutare a macellare i tori); anche il riporto rappresenta una sequena di caccia e il riportello o la pallina sono la preda che è stata inseguita catturata e riportata (x questo se lo si fa come gioco e non come esercizio, spesso molto cani dopo aver riportato gradiscono rosicchiare x un po’ il giochino).
I lupi in natura non solo x mangiare cacvciano e uccidono le prede, ma se incontrano un’altro branco di lupi può scoppiare una lotta x difendere ad es una preda appena catturata da uno dei 2 branchi o x non far avvicinare gli intrusi alle tane con dentro i cuccioli: x questo i cani in media sono territoriali e tendono a difendere la loro casa/tana e la loro famiglia/branco (istinti che insieme alla predazione vengono usati in sport come l’UD o nei cani della polizia e dell’esercito, anche se nella moderna UD è usato molto di + l’istinto predatorio e il gioco).
I cani derivano dai lupi, e come loro sono PREDATORI (infatti hanno una dentatura tipica da predatori, non da prede, idem la loro conformazione fisica a parte razze molto modofiucate dall’uomo), territoriali, inclini alla difesa sia del terrotorio che delle risorse loro e della famoiglia/branco che alla difesa della famiglia/branco in generale e come animali gerarchici e sociali sono inclini a prendere ordini dall’Alpha/Leader del gruppo (nei lupi si tratta della coppia Alpha).
Quindi x un cane , soprattutto se appartenente ad una razza allevata da secoli o millenni x la difesa personale, è del tutto naturale difendere il suo proprietario e la sua famiglia anche dalla minaccia di altri umani, come un lupo difenderebbe il branco dalla minaccia di altri lupi di un clan rivale.
Poi la selezione ha creato cani che si divertono anche molto a mordere la manica, e allora la difesa diventa uno sport (nato x selezionare i cani da usare in riproduzione x poter avere un bacino da cui prelevare cani da difesa personale e x la polizia e l’esercito e x mantenere le qualità delle razze da difesa intatte nel tempo) x cui il cane, se addestrato in modo etico, prova immenso piacere sia dall’atto in se che a rendersi utile come la parte lupina del suo DNA gli dice (i lupi sanno che DEVONO essere utili al breanco x non essere esiliati e morire, x questo un cane da dovano è non solo innaturale ma spesso molto stressato e frustrato, da qui i tanti cani nevrotici che vediamo in giro).
Se tutto ciò ti fa schivo, veramente: sarebbe meglio che tu prendessi al tuo fianco NON un cane (e spero che il tuo cane sia di una razza da compagnia o un mix di razze da compagnia e non un animale da lavoro ne tantomeno un cane da guardia o da difesa), ma un animale vegetariano, assolutamente poco aggressivo e inadatto a qualsiasiu compito utile, come un criceto o una capretta tibetana se hai un giardino, o uno di quei carinissimi maialini vietnamiti, sempre se hai il giardino (dicono che siano intelligenti e affettuosi come cani, ne ho visti alcuni perfino fare agility in dei filmati)..
e l’uomo che pratica la boxe? e il bambini che giocano a fare la lotta? è lo stesso identico principio!!
la mia boxerina si attacca a qualunque cosa possa sostituire il manicotto… e non abbiamo mai praticato UD! io ho letto qualche articolo e visto al pc, lei non credo nulla di tutto ciò!
solamente è l’unico modo di giocare che conosce… prova a tirarle la pallina, quando ti avrà girato le spalle annoiata e disgustata perché lei vuole fare SOLO la lotta in qualsiasi modo possibile e immaginabile, capirai che è tutto più naturale di quel che credi…
ci sono cani che sanno giocare solo di potenza, è nel loro DNA..
a Luigi:
la guardia e la difesa (che sono 2 cose diverse fatte da cani dui razze diverse generalmente) sono fra i + antichi “mestieri” x cui sono stati selezionati i cani, insieme alla caccia e sucxcessivamente alla pastorizia…quindi non li definirei affatto innaturali x i cani di raze adatte (sarebbe innaturale cercare di addestrare un labrador o un border x la difesa personale o x sport come l’UD, questo si, come sarebbe innaturale cercare cdi addestrare un levriero come pasore da conduzione o x il lavoro in acqua: magari ci riesci, ma x tali razze quella non è l’occupazione + adatta e che li rende + felici).
Per come la pensi tu allora bisognerebbe estinguere TUTTE le razze di cani da difesa E da guardia (che sono 2 tipologie diverse, solo in parte sovrapponibili), poihè secondo te “innaturali” (quindi niebte + cani della poliia x intenderi…se non FORSE quelli addetti a rovare bombe, droga, cadaveri e dispersi)?
A me le uniche tipologie di cani “innaturali” paiono quelle talmente ipertipioche da avere problemi nella vita di ogni giorno e nella riproduzione, ma NOn ne auspico l’estinzione, ma solo un ritorno ad una morfologia un tantino + funzionale e meno ipertyipica che li aiuti a vivere meglio…
A me sa che il tuo giudizio non sia dettato da conocenza delle razze da difesa e del loro lavori, ma da “pregiudizi PSEUDO-etici buonisti”, che vedono le “discipline da morso” (che a livello sportivo sono poi basate sul gioco e la predazione + che sull’aggressività, ma se ben fatte servono a testare la qualità genetica dei riproduttori che potrebbero essere usati x fare cani da far lavorare in polizia o nell’esercito, x cui quindi serve una predisposizione caratteriale ottima e un eccellente fisico, ecc..) come “brutte cattiuve e inutuili” a priori, senza aver analizato ad es il fatto che x cereti cani sono le discipline + appaganti e che x certi compiti, ad es di polizia sono ancora molto utili.
Vorresti davvero spazzare via tutto questo solo perchè non ti piacciono le discipline da morso, e quindi nemmeno le razze allevate x questo e il loro uso in polizia e nell’esercito?
Questo x voi autorizza ad utilizzare dollari a strozzo o elettrici ??? Sono metodi che gratificano il cane ? Strano modo di rispettare il cane ……
ahahah DOLLARI a strozzo o elettrici? Fantastico
Comunque sono due cose completamente diverse, il COLLARE elettrico utilizza il dolore per educare il cane (qualunque razza sia il dolore lo sente).
Il COLLARE a strozzo invece è uno strumento che può fare male se è usato male, per esempio su un cucciolo di due mesi o tirando talmente tanto che il cane si strozza.
Questo strumento va usato con cognizione di causa ed è per questo che è importante saperlo usare (per esempio sapere che c’è un lato giusto e uno sbagliato di infilarlo) e inoltre la pressione che viene esercitata è un pò come un colpetto che ci danno gli amici sulla spalla per richiamare la nostra attenzione quando noi non li ascoltiamo e per il cane deve essere più o meno lo stesso (ripeto: va usato con cognizione di causa).
Ovviamente non dovrebbe essere venduto (almeno secondo la mia opinione) a chi non si rende nemmeno conto quando come e perchè serve ma qui torniamo sempre al problema del “patentino” prima di prendere un cane (obbligatorio per tutti).
Evelyn ci vuole poco a farti ridere …. Ma non mi aspetto molto da chi usa su un cane un collare elettrico . Gettito in mezzo alle gambe e poi premi il pulsante sul telecomando . Siete repressi
a Luigi:
personalmente sono solo una proprietaria di un cane, non addestro cani da UD e il mio cane non è molto adatto a tale pratica (ppoi non avendo pedigree sarebbe fuori da ogni competiione e le prove di fiuto le farebbe pietosamente conoscendola), anche se il tira e molla è il gioco che le piace di + e credo che troverebbe divertente giocare ad addentare una manica.
Quindi io non uso alcuno strumento x addestrare cani da UD visto che non addestro e non pratico UD (ho solo insegnato i comando di base al mio cane con il metodo gentile, ma x l’educazione se un NO serve lo dico).
Sono contraria all’uso del collare elettrico in addestramento: secondo mke, ha senso solo come ultima spiaggia x la rieducazione di cani con problemi che ne pregiudichino gravemente la qualità della vita o la vita stessa e che con altri metodi non siano risultati trattabili (cane che si avventa sulle auto in corsa trascinando il proprietario o che da la caccia a serpenti velenosi ad es).. Per il collare a strozzo se usato senza strangolare il cane (se non x autodifesa nel caso di cani mordaci in riabilitazione che ti stanno attaccando, o x difesa se il cane che hai al guinzaglio sta attaccando un’altro animale o si sta buttando sotto un’ auto ecc) non mi pare demoniaco, il problema è che tanti lo comprano nei pet-shop credendo che serva a non far tirare il cane e non avendo idea di come usarlo danneggiano il cane tenendolo sempre in tiro e non ottenendo nulla se non un cane che tira e rantola (come comprano anche pettorine che irritano e danneggiano i linfonodi credendo siano + gentili di un collare fisso) e che alcuni macellai ci impiccano il cane sul serio e non solo in situazioni di emergenza estrema ma come metodo educativo (ma se hai quell’indole trovi il modo di far male al cane anche con una pettorina, magari dandogli calci o pugni); io con la mia utilizzo un semistrozo di nylon tenuto largo in quanto posso lasciarlo così assai + largo di come sarebbe un collare fisso e il cane sta + comodo, uso il semistrozzo e non lo strozo perchè non avendo un verso preferenziale va bene anche se x qualche metro faccio passare il cane da sinistra a destra ad es x passare in un marciapiede stretto vicino alla carreggiata o x farla annusare quando deve fare i bisogni.
scusa Luigi, qual è il collegamento?
Ciao, io ho due molossi, tra cui un mastino francese, e posso assicurarti che seppur sia preferibile non fomentare l’attitudine al morso di questo cane, non per decanizzarlo, ma solo per viverci meglio insieme, questo si fa solo nel primo anno di età del cane. Non per tutta la sua vita. Dopo i 12 mesi, quando il cane è più maturo e avrete consolidato una relazione di rispetto reciproca ben vengano anche i tiraemolla, e i giochi più di lotta. Sono cani un fortissimo istinto di questo tipo, ma siccome vengono ormai da decenni selezionati sul versante equilibrio e vita in famiglia, non più per combattimenti e guardia della proprietà tout court, è ovvio andare anche nell’educazione verso questo obiettivo. Dipende quello che vuoi ottenere quando lo prendi in casa. E’ la selezione che vuole cani più equilibrati, e la sicurezza pubblica, non una pazzia dei “gentilisti”. Per di più che è una razza senza prove di lavoro 😉 La mia è un cane felice e soddisfatto, che morde i suoi giochi e basta. Spero di essere riuscita a spiegarti bene il mio punto di vista.
a Anna:
non conosco i Mastini Francesi, e quindi non so quali speciali esigenze educative possano avere (ad es x la mia pitbulla io ho voluto rendere prioritario l’indsegnamento di un ottimo LASCIA copminciando già in giovane età molto progressivamente, sapendo che è un tipo di cane che se va in presa può rimanete attaccata a lungo e x staccarla a forza serve un cuneo: il risultato è che con un metodo assolutamente gentile ho insegnato un ottimo LASCIA al mio cane, che funziona anche in situazioni di emergenza; nella mia il gioco del tira-molla è stato fondamentale x insegnarle progressivamente ad effettuare un LASCIA istantaneo anche da molto eccitata, ma si è sempre trattato di un giocare controllato in cui la lasciavo vincere non + di una volta su 3 o una volta su 5 circa; il gioco di corda x il tira-molla, esendo il suo gioco preferito, è stato anche il premio x insegnarle un comando importante come il VIENI), e non contesto decisioni ponderate dovute all’indole di una razza o di un certo cane che spingono a posticipare un certo gioco dopo l’anno di età (se sono basate su osservazioni ben venga, quello che non mi piacciono sono certe posizioni preconcette non basate su osservazioni dei cani, ma su pregiudizi di natura ideologica).
Purtroppo leggendo qua e la in rete, anche articoli in inglese (di autori vari ultragentilisti e un po’ fanatici a giudicare ciò che ho trovato, ma si è trattato di articoli trovati x caso in vari anni di letture in rete, se qualcuno sapesse di chi erano sarei felice che scrivesse gli autori con queste idee tanto x permetterte a tutti di leggere senza fare 3 ore di ricerca online), in cui gli autori dicevano che il tira e molla non si doveva MAI fare su alcun cane in quanto incoraggiava l’aggressività (e mai e poi mai su raze specializzate nella difesa personale o seleionate un tempo x i combattimenti, che sono le raze a cui piace di +), senza manco menzionare il fatto che tale gioco può esere fatto invece x controllare meglio il cane ed insegnargli a controllarsi e a lasciare a comando anche se è eccitato; si diceva che npon bisognava MAI far giuocare un cane a ricorrere palline o frisbee o altro poichè sennò “non ci si doveva stuèpire se il cane stimolato il predatorio inparava a rincorrere ciclisti e bambini”, cosa in buona parte falsa perchè esistono molto cani che giocano con la pallina ma non inseguono i bambini poichè sono socializzati con loro, e poi un conto è rincorrere e un conto è rincorrere e atterrare magari mordendo; che non si dovevano far fare mai al cane (soprattutto se di razze da utilità) giochi che lo eccitassero anche minimamente, ma limitarsi a fargli fare esercii di problem solving e prpove di fiuto tranquille come la ricerca di un premietto in cibo sotto uno di 3 bicchieri…oppure cani a cui si insegna che non devonop MAI usare la bocca se non x mangiare o bere, tanto che da adulti non osano prendere in bocca nemmeno un legnetto che gli offriamo noi (rendendoli inutili x qualsiasi sport cinofilo salvo l’agiolity e poco altro e rendendoli totalm,ente decanizati come un bambino a cui si legano x anni le mani dietro alla schiena x impedirgli di dare schiaffi impedendogli così anche di manipolare oggetti, disegnare, scrivere, arrampicarsi ecc) e questo è un caso raccontatp dalla redazione di questo blog tempo fa (si trattava di un Terranova se non erro), vittima di un sistema di educazione che si dice gentile (non che non esistano veri gentilisti anche competenti, ma esistono anche molti fanatici come fra i tradiuzionalisti ci sono ottimi addestratori ma pure macellai) ma che ha decanizzato totalmente dri cani x renderli dei “pupazzetti viventi a prova di persona idiota” che non sanno + comportarsi da cani e non possono essere veramente felici.
Questi eccessi li trovo aberranti come l’uso del collare elettrico in addestramento sportivo, e credo che danneggino il cane a livello psuchico quanto il collare elettrico o forse in alcuni casi estremi perfino peggio.
A me cani tenuti x tutta la vita così, specialmente se si tratta di razze come pastori belga o doby o rott o anche pitbulls ecc, pare un maltrattamento bello e buono volto alla decanizazione del cane atta a renderlo solamente “+ comodo x gli umani anche idioti” e non + educato e felice!.
Ciao. Non riesco a rispondere sotto il tuo commento quindi scrivo qui…
TUTTI i metodi, io credo, se portati all’ESAGERAZIONE dei loro concetti base diventano aberranti. Ne abbiamo la prova sulla discussione dei collari elettrici. Non credo sia giusto citare “i gentilisti” per gli estremi punti di vista di alcuni soggetti, così come sarebbe ingiusto parlare di addestramento con collare a strozzo solo pensando al collare con le punte, alla violenza e a quello elettrico, non credi?
Io mi sono trovata benissimo con il metodo non gentile, ma cognitivo, questo solo per chiarire 😉 Ma ti assicuro che se ti rivolgi a un bravo educatore, non al primo improvvisato e magari neanche educatore, ti dirà che le caratteristiche di razza vanno preservate. Il discorso sulle palline, il tira emolla, ecc…è vero in parte. E’ vero che si analizza anche la gestione della calma del cane, quindi ben vengano ricerche olfattive, attivazioni mentali e così via. Ma non sono le uniche attività! Assolutamente. Certo è che si preferisce educare un cane ad essere un adulto che saprà anche stare calmo e tranquillo vicino a noi al tavolino del bar senza voler inseguire e correre e giocare perchè sono le uniche attività che fa con noi, ma credo sia una priorità che anche i metodi più classici vorrebbero ottenere, con altri metodi appunto. L’importante è la relazione che crei con il cane, ognuno è libero di crearla come preferisce. Preferibilmente senza violenza e dolore, come è giusto che sia. Il mio parere personale è che mi sono trovata talmente bene con questi insegnamenti che mi hanno dato un tale stimolo a comunicare bene con i miei cani, che ora non potrei più farne a meno. Anch’io ho insegnato il lascia, in modo molto semplice, con tanti esercizi fatti insieme loro sono molto attente a me, mi guardano sempre, sanno che è la chiave per tutto. Partendo da quello è possibile fare tutto, o quasi 🙂 Il tira e molla è venuto col tempo, come il gioco con la pallina (seppur non ne vadano matti, non sono cani da riporto eheh), le loro indoli, non al mordere (sono cani da guardia, non hanno prove di lavoro di alcun genere, poi se per indole intendi i combattimenti del passato..beh…quella non è un indole…per fortuna) alla difesa della proprietà, sono sempre state preservate, seppure ammetta che avendole stra-socializzate abbiano perso gran parte della diffidenza iniziale tipica della razza, ma sono felici perchè vicine al padrone, allegre, educate, buone. Non vuol dire cani da divano, perchè fanno un’altra vita, vuol dire cani felici, secondo me.
Vorrei ringraziare Valeria, per il culo che continua a farsi anche per colpa della massa di deficienti che pensano solo ai soldi e maltrattano gli animali o i cani (visto che di questo si sta parlando). Mi preoccupano le code di paglia che saltano fuori quando articoli come questo, vengono diffusi
Invece la frase:
“se sai di non essere arrivato e pensi che chiunque possa avere qualcosa di nuovo da insegnarti, soprattutto il cane” dovrebbe essere usata come test: un esperto cinofilo non ragiona così? allora per me, può avere 10 lauree ed essere Gesù ma i tacchi, li giro comunque. Ma io non sono nessuno, al massimo i cagnari mi daranno della scema. Beh amen e mettetevi in fila XD
C’è un ragazzo specializzato in cani da caccia in Sardegna http://feelingdog.wordpress.com/chi-sono/la-mia-equipe/navarre/
Magari una training-vacanza? (E’ buffo, ha anche insegnato suo setter di fare il bovaro!)
Ma che deve fare il povero canemunito che voglia farsi seguire da una persona brava? Io cerco solo di educare i cani, non di addestrarli, né di rieducarli (non hanno problemi seri) eppure incontro grossissime difficoltà. Ho trovato soltanto gli estremi: 1 supergentilisti fanatici per i quali un “no” equivale ad una bestemmia e che la tirano mooolto per le lunghe, (non nel senso di non ottenere risultati immediati, nel senso di rifare tutto daccapo, pure quello che già funziona, che già il cane sa fare, perché se lo ha imparato con metodi “sbagliati”, cioè approssimativi, non gli stessi dell’educatore, non va bene e bisogna ricostruire tutto)… e soprattutto, temo, per spremermi per più tempo il portafogli. 2 i macellai che il cane me lo impiccano sul serio, o che lo schienano facendolo ruotare come una trottola dopo avergli arrotolato una corda intorno alla pancia, col risultato di lasciargli piaghe che rimangono per due settimane. 3 per me che ho cani da caccia, come ho detto altre volte, i dresseur che per prima cosa mi prelevano il cane e chissà quando lo rivedrò, mi fanno pagare un sacco di soldi perché ci son di mezzo, oltre al lavoro, vitto, alloggio e magari trasferte all’estero, e soprattutto usano TUTTI (segnalatemene uno che non lo fa, se lo conoscete) il collare elettrico e l’impallinata. Alla fine mi sto arrangiando da sola, ma certi risultati ho dovuto rinunicare ad ottenerli perché io non sono in grado, ma alcuni “professionisti” mi sembrano un rimedio peggiore del male. Magari si incontrrassero facilmente delle persone che, come te, si ispirano alle sane vie di mezzo che hai esposto in questo articolo, Valeria!
Valeria, se il metodo Mangini è tanto efficace (e un “metodo” deve essere ripetibile) sono sicura che si diffonderà in breve tempo! I risultati parleranno per se.
Che qualsiasi cane va dal pericolossisimo “red zone” ad agnello in 4 giorni (in modo duratura) sarebbe rivoluzionario davvero. Purtroppo questo e anche quello che la gente sembra di capire dal TV-Millan — risultati instantanei!– e poi combinano casini. Di solito un lavoro serio richiede tempo e pazienza.
Il secondo video non vale niente? Strano. ERA un “durante” come avevo scritto, la cagna stava lavorando allegramente con il e-collar, proprio come è scritto nel video. Tyler infatti adesso sta preparando altri video sulla riabilitazione di Shelly, che è appena tornata a casa — pazienza! Editing i video richiede tempo, già lui lavora 60 ore la settimana!
Friggere i cani? Ma stai scherzando? Tyler Muto è uno dei più rispettati, etici e seri giovani trainers Americani — certamento ne lui ne Ruth Crisler ne Michael Ellis ne Jeff Gellman ecc ecc frigge nessun cane, non ha nulla da vedere con i metodi. Il basso stimolo è, appunto, basso stimolo.
L’uso della scossa dolorosa si trova nei più divertenti sport cinofili, UD o field trials,dove la voglia di vincere umana oltrepassa la soglia etica.
Non ho detto che li frigga: ho detto che la cagna “indossa” l’e-collar, ma questo non significa niente. In un video puoi far vedere il cane tutto scodinzolino e allegro con su il collare, e poi magari lo stendi quando nessuno riprende. Insomma, ritengo che l’unico modo per valutare un lavoro sia quello di seguirlo “dal vivo”. Senza, con questo, voler attaccare nessuno.
Valeria, sono educatrice cinofila con approccio cz, non ho tempo nè voglia di leggere tutti i commenti, ma ci tengo davvero a dirti che, come sempre, ti dimostri persona di buon senso, oltre che di grande esperienza. così come mostra sempre di essere Claudio. Vi seguo con passione e curiosità.
Vedo che hai perfettamente colto il succo dell’articolo. -.-
Credo che la cosa meno importante di tutto il discorso (immagino che tu ti sia fermato alle terza riga) sia proprio il gruppo di Facebook: Valeria parla di etica, di ciò che dovrebbe essere o non essere la cinofilia, di cosa vuole la gente oggi.
Non c’è da stupirsi.
Salve Valeria, ho apprezzato molto il suo articolo. Frequento da 9 anni un centro cinofilo, il cui istruttore è una persona che credo lei conosca, e posso testimoniare che in quel centro mai ho visto utilizzare collari elettrici o altri mezzi vergognosi per “addestrare” cani. E questo anche a discapito del guadagno perchè alcuni dementi che avrebbero voluton l’utilizzo di questi sistemi per velocizzare i tempi di apprendimento dei loro sfortunati cani, sono stati praticamente messi alla porta. Tuttavia non mi trovo d’accordo con lei sul fatto di non nominare il gruppo fb al quale fa riferimento nel suo articolo. Credo che si debba invece divulgare informazioni che consentano ad un numero sempre crescente di persone di sapere chi sono e cosa fanno quelli che lei, correttamente, definisce macellai. E se questo dovesse richiamare l’attenzione delle autorità chiamate a vigilare sui maltrattamenti nei confronti degli animali sarebbe un bene ulteriore. mi piacerebbe conoscere la sua opinione al riguardo ma mi rendo conto che non ha sicuramente il tempo per rispondere a tutti. Tuttavia una piccola speranza voglio nutrirla. Buona giornata
Gianluigi, il gruppo è un gruppo chiuso e quindi nominarlo o meno fa ben poca differenza: e poi mica ce l’ho con tutto il gruppo. Ce l’ho – almeno per il momento – con UNA persona che mi ha sempre raccontato palle sul suo modo di lavorare “etico e rispettoso”. Etico e rispettoso un par di palle, ho scoperto in questi giorni. Anzi, avevo già saputo qualcosa prima e l’ho affrontato chiedendogli spiegazioni, che lui mi ha dato (di nuovo raccontandomi palle, temo) in modo credibile, cosicché gli ho dato ancora fiducia. E adesso sono furibonda.
Purtroppo le autorità chiamate a vigilare, quando vengono chiamate a vedere qualcuno che addestra cani a pugni in testa, non intervengono. Una persona che conosco l’ha fatto e gli è stato risposto che quello era un “normale metodo addestrativo”.
Non mi meraviglio che nessuno sembra di conoscere l’uso del e-collar a basso stimolo, non lo conoscevo nemmeno io fino all’anno scorso. Non possiedo uno, non ho bisogno, ma se fosse necessario non sarebbe un problema.
La tendenza di impregnare uno strumento con una misteriosa aura malefica è stato ampiamente commentato in vari altri articoli qui a TPIC.
Io non parlavo dell’uso NON etica come alcuni dell’UD, come un famoso addestratore belga che (ho letto) da una scossa al cane già durissimo per farlo mordere di più.
Parlavo dell’uso nella riabilitazione, e non dirmi che Fastidio = Dolore, se fosse vero i Pronti Soccorsi umani sarebbero ancora più affollati!
Fastidio può essere un avversivo un “no”, una negazione della palla, un piccolo strattone al guinzaglio, uno stimolo equivalente o meno quello usato nella fisioterapia umana, una lieve veloce pressione del prong, ecc. ecc. Dipende cosa funziona.
I trainer bravi usano tutti i modi per communicare, incluso il BAT o cibo, il cocktail varia secondo il cane che ha davanti. Un vantaggio del e-collar è il fatto che il cane non associa l’avversivo con l’addestratore ma con le sue propri decisioni. Uno svantaggio nelle mani inesperti e che il cane potrebbe non capire, o generalizza male.
Valeria, lo stesso discorso con il prong — è più etico tenere un cane ingestibile/pericoloso in gabbia per 10 anni? O chiuso in casa, mai una passeggiata? Mentre con il diabolico prong e un lieve pressione usando anche due dite sul guinzaglio il cane potrebbe imparare a camminare bene in pochi minuti, calmarsi –e così cominciare un vero addestramento che di solito richiede una ri-educazione del padrone soprattuto.
Sto collezionando pollici rossi, avanti tutti!! Intanto un paio di video da Tyler Muto.
Prima e dopo: (il “prima” brevissimo a 1:21 è preso dal video precedente di Shelly durante la sua valutazione). http://youtu.be/SbXyRN0DD-g
Durante –ohhh, povera Shelly, soffrendo i dolori dei dannati… http://youtu.be/iw2PnCD0RgY
Mah.. Alison, io non criminalizzo niente e nessuno: però che una scossa elettrica (per quanto bassa, per quanto solo “fastidiosa”) serva a comunicare con il cane, lo trovo piuttosto assurdo. Chettedevo di’: io comunico in modo diverso.
Poi lo sai, io non appendo nessuno per le palle, se lavora sapendo quello che fa e se rispetta il cane.
P.S.: ottimo risultato con Shelly. Però ho visto risultati identici lavorando per quattro giorni (e non per quattro settimane) con i cani tutor 🙂
L’idea stessa della elettricità fa paura a molta gente, credo. (Basta ricordare la polemica sulla terapia elettroshock per la depressione!)
Beh, Tyler e altri hanno anche avuto buoni risultati in breve tempo con la socializzazione large-field, cani tutor, ecc. (che molti addestratori USA usano da tempo) ma NON è una panacea — o lo farebbero tutti! Shelly come 90% dei cani che arrivano lì è già stato da vari addestratori è non aveva funzionato niente. Per questo è stato portato a Buffalo da New Jersey per un “board-and-train”. Ogni cane ha la sua storia/genetica diverso, no?
Se tu sei convinta che per QUALSIASI caso di cane aggressivo bastano 4 giorni con i cani tutor, perchè non scrivere a Tyler, è un professionista molto serio in una professione che richiede una formazione continua. O meglio –invitalo qui!
Sì, ogni storia è diversa, ma dubito che i cani tutor che usano in USA siano la stessa cosa che ha creato Mangini qui. E finora tutti – e dico TUTTI – i casi di aggressività intraspecifica che ho visto (anche parecchio seri) sono stati risolti. Forse è un metodo diverso che funziona meglio, forse abbiamo sempre avuto culo (può essere, eh!), o forse in USA non tutti li usano per lo stesso motivo per cui non tutti li usano in Italia: non sanno neanche cosa siano ma ci sputano sopra a priori e preferiscono usare altri metodi.
In ogni casi, non dico che siano la panacea: dico che non lo è neppure il collare elettrico. E che prima di usare quello preferirei usare tutti i metodi possibili in alternativa.
Invitare Tyler qui? Non mi sembra carino dire a qualcuno “vieni un po’ a vedere come lavoriamo noi”.
Se uno vuole si informa, le cose le scopre…e se gli interessano, è lui che se le va a vedere.
P.S.: a me non fa paura l'”idea” dell’elettricità. E’ che le scosse elettriche le ho prese – come tutti, credo – e anche quelle a bassa intensità FANNO MALE. Almeno, a me fanno male: poi è sempre questione di sensibilità individuale. Però io NON intendo “comunicare” col cane facendogli male.
Forse sono più aperti in America, in tutti i campi qui (incluso il mio) vedo che la gente è molto gelosa della sua tecnica. Forse non vanno sempre d’accordo (c’è un detto in inglese, che fra due addestratori di cani l’unica cosa di cui sono d’accordo è che il terzo sta sbagliando tutto!) ma è normale condividere e imparare. Anche se alla fine ognuno fa quello che funziona meglio per lui/lei!
Riguarda i cani tutor, non saprei –aspettiamo i tuoi video, se tuo metodo è diverso dalla tecnica Americana, potresti esportarlo subito e salvare molti cani!
I cani tutor non sono cosa mia: sono una “creazione” di Claudio Mangini, che già la sta esportando in alcuni Paesi. Comunque, alcuni video li ha fatti: poca roba, perché giustamente si preoccupa dell’effetto emulazione fatto ad capocchiam dopo aver visto un video e non averci capito presumibilmente un tubo. Siccome è già successo, capisco la sua ritrosia a pubblicarli: peraltro anche Tyler non è che si sia sforzato a far vedere quello che fa, eh… fa vedere “prima”e “dopo”, ma il “durante” non lo mostra neppure lui. Quindi questi video valgono più o meno zero: tra il “prima” e il “dopo” ci può stare di tutto, dalla scossettina a bassa intensità al cane fritto. Che il risultato ci sia stato è fuori discussione… ma finchè non mi fa vedere “come”, se permetti, non è che mi fidi così ciecamente. Mangini invece lo vedo lavorare in continuazione con i miei occhi: e lì quello che succede lo so!
Questa volta non posso che ringraziarti per le parole che hai scritto. Brava, è questa la Valeria che mi piace, quella riflessiva, non impulsiva costi quel che costi.
Se avessi scritto questo articolo in seguito alla vicenda Striscia la notizia avresti fatto un figurone super dignitoso e condivisibile da tutta la cinofilia sana di questo paese, mettendo veramente alla corda i maltrattatori di ogni specie e schieramento.
Invece mi sento di dire a Alison Frank che i cognitivisti, nei quali mi colloco, possono dormire sonni tranquilli finche c’è qualcuno che pensa che la comunicazione possa passare per il collare elettrico.
Quando è uscito il servizio di Striscia non sapevo ancora le cose che ho saputo adesso 🙁
Buongiorno a tutti io non sono un addestratore,non sono un educatore,un’istruttore non sono niente sono solo una bipede che ha sempre avuto un cane accanto nulla di più e desidero dire questo. Io sono veramente stanca che dopo un articolo come questo dover leggere che l’unica vera preoccupazione sia difendere la propria categoria e non dire magari “si vediamo cosa fare uniamoci e facciamo in modo che la cinofilia diventi un’altra cosa” La verità e che non interessa a nessuno di voi voi inteso tutte le categorie,ok forse a pochissimi, perchè quel che conta è solo curare il vostro orticello.. fare nomi,fatti … può essere impegnativo..meglio tacere… quindi smettetela tutti di parlare di amore per i cani finchè non farete questo in modo concreto. e non mi scuso per lo sfogo.
Cinzia Paltenghi
Gentilissima Valeria, ti leggo sempre con attenzione, ma questa tua crociata perenne non la capisco. Non questo ultimo articolo sull’UD e alcuni macellai, anzi, condivido e approvo, ma in ogni articolo devi metterci un riferimento al “gentilismo e al suon del biscottino” o altre ironie e discrediti verso i moderni metodi di educazione…Sarebbe bello vedere un po’ di separazione, e di pace, non credi? Liberi di pensarla diversamente, ma restando sul tenore di reciproco rispetto. Credo che tu riesca a costruire una buona relazione con i tuoi cani, perchè amante degli stessi, ed esperta conoscitrice. ALtri purtroppo restando sul mero addestramento non ce la fanno. Detto questo il biscottino da solo non fa niente, e non serve a niente. E chi usa solo il biscottino non ce la farà mai. E’ la relazione e il rapporto con il proprio peloso che conta, il biscottino è un ausilio, una motivazione. Ma ti parlo da appassionata di zooantropologia. Sarebbe solo bello riuscire a vedere un po’ di rispetto e tolleranza, c’è modo e modo di dire che secondo te i metodi gentili e quelli cognitivi (diversi, e spero che tu apprezzi la differenza) sono dei fallimenti, apprezzerei, e credo che ormai tutti ne abbiano abbastanza di queste lotte e diffamazioni reciproche (non da tutti per fortuna) un po’ di stima e silenzio. Che ne dici? E’ una cosa fattibile? 🙂 Sarebbe bello impegnarsi a risolvere ognuno i problemi della propria branca piuttosto che continuare a sparare a zero e lanciare frecciatine sulle altre. Buon giornata, ho scritto di fretta spero di non essere sembrata troppo polemica, è solo un piccolo sfogo all’ennesima frecciata!
Anna, il confronto è sempre bene accetto. Purtroppo tu (e molti altri) avete il difetto di sentirvi toccati nel vivo ogni volta che parlo di cinofilosofi, di biscottinari eccetera eccetera: ma “io” non metto tutti nello stesso calderone. Ho molto rispetto per alcune persone che pur utilizzando il metodo gentile (che non mi vede d’accordo su alcuni punti) ottengono risultati apprezzabili: non ne ho, invece, per quelli che vendono fumo e biscottini (e spesso anche psicofarmaci, ahimé…), e che del gentilismo hanno fatto una facciata esattamente come le persone con cui ce l’ho nell’articolo hanno fatto una facciata dell’addestramento etico.
Dalla cinofilia devono sparire tutti: maltrattatori e biscottinari senza esperienza, senza neppure la voglia di farsela, spinti solo dal desiderio di arraffare soldi alle Sciuremarie giocando la carta del buonismo.
Io non ce l’ho con l’una o con l’altra categoria: ce l’ho con gli “individui” che rovinano cani, in un modo o nell’altro.
E se si smettesse di fare corporativismo, forse questa battaglia saremmo in tanti a farla, anziché in quattro gatti.
Se la metti in questo modo sono d’accordissimo con te! Mi è sembrato giusto dirlo, solo perchè leggo sempre i tuoi articoli e ho notato queste frecciatine, non è per tirare acqua ad alcun mulino, non sono un’educatrice, ma solo una mamma di due molossi 🙂
Eh, Anna… se fossi un’educatrice, forse ti renderesti conto da sola dei danni pazzeschi che fanno i venditori di fumo. Esattamente come i maltrattatori. Serve un’altra cinofilia, più etologica, più seria, più competente e soprattutto più attenta al benessere dei cani che a quello dei portafogli. Qui “è tutto sbagliato, tutto da rifare”, purtroppo.
Cara Anna, Ma perchè tanti “gentilisti/cognitivisti” d’improvviso diventano tutti San Sebastiano quando leggono un articolo razionale come questo?! Fra altro scritto da qualcuno con esperienza?
Allora, perchè non metti i link dei TUOI video sul ricupero con metodo “puro positivo” di cani duri morsicatori/ condanatti alla gabbia per la vita perchè tenuti ingestibili? Dove sono i RISULTATI? I metodi sono inutili se non funzionano!
I balanced trainers non hanno paura di dire “no” al cane, ma usano anche bocconcini per motivare un cane se è “food-motivated”; molti usano anche large-field socialization e il prong o collare elettrico (basso stim) per communicare con il cane. Questi metodi stanno allargandovelocemente nell’USA perchè producano RISULTATI con cani reduci di inutili mesi o anni con educatori gentilisti/cognitivisti. E’ possibile che quest’ultimi cominciano a sentirsi minacciati?
Alison, grazie per l'”articolo razionale”, ma permettimi di dissentire dall’uso del prong collar “per comunicare con il cane”. Questo sì che mi sembra MOLTO irrazionale (o meglio, è razionalissimo se vuoi ottenere i risultati di corsa: perché funzionare, funziona. Ma l’etica?!?)
mio Dio…Non credevo esistessero persone come te…
è evidente che non hai letto una sola parola dell’articolo!