di CLAUDIO CAZZANIGA – Week-end intenso, quello passato, per il lavoro in acqua.
Iniziamo da Farra d’Alpago-Lago Santa Croce dove il gruppo di lavoro in acqua dello “Snatt99” capitanato da Renato Penzo ha organizzato in collaborazione con la SAT (Società Amatori Terranova) una sessione di Brevetti di lavoro in acqua sportivi.
Suggestivo lo scenario, un lago alpino immerso tra le montagne… con una particolarità: ogni ora, più o meno, calava l’altezza dell’acqua!
Eh sì, probabbilmente il tappo messo in fondo al lago non teneva bene… o forse la centrale Enel posta dalla parte opposta ci “rubava” l’acqua per creare energia elettrica. Sta di fatto che se non fosse stata per l’abilità dei piloti messi a disposizione dal gruppo organizzatore che hanno veramente fatto i numeri tra le “secche”, questo brevetto probabilmente sarebbe stato annullato. Bravi!!!
Presenti una ventina di cani su quattro livelli. Gare sia al sabato che la domenica, per permettere poi a tutti i partecipanti di rientrare la domenica nelle proprie abitazione in orari decenti.
Presenti tra i binomi labrador e golden (la stragrande maggioranza) ed un solo terranova. I binomi sono giunti da Piombino, Pisa, Varese oltre chiaramente ai locali.
Giudici di gara Giorgio Pettini (Resp. Nazionale SAT) e lo scrivente.
Un paio di appunti mi piace segnalarli, vista la veste assegnatami in questi Brevetti.
E’ sempre bene ricordarsi che lo SPORT in acqua è appunto… uno sport. Lo si fa per divertirsi, per stare in compagnia e chiaramente con un minimo di sana competizione.
Chi sta sul gommone e guida per 6-7 ore, lo fa per passione, chi si butta in acqua e grida “aiuto-aiuto” lo fa per passione, chi sta in segreteria a compilare montagne di moduli lo fa per passione, chi ci prepara il caffè a metà mattino… lo fa per passione.
Capita che le cose non possano sempre andare per il verso giusto: capita, come è capitato di portarci a 200 metri da riva ed avere l’acqua alle caviglie.
Non è colpa di nessuno, ci si ingegna un pò, si ragiona e si cerca di portare a casa la giornata.
Tutto quello che succede viene derubricato alla voce “esperienza”: lo si mette da parte e si cerca di tenerlo buono per una prossima volta.
La seconda cosa che mi preme sottolineare è che quando si parla di gare sportive, il dettaglio fa la differenza.
Il cane che parte in acqua viene penalizzato, il cane che non riesce a star fermo non viene considerato con “alta attitudine al salvataggio” ma è un cane mal gestito che non sa stare al suo posto. Il cane che dopo tre volte che gli dici “tuffo” non si tuffa…non è un cane flemmatico, è un cane che al primo comando non ti ascolta.
Nei brevetti sportivi il cane parte in posizione piede e chiude l’esercizio nella stessa posizione. E a chi viene a muso duro a chiedermi dove sta scritto nel regolamento, io rispondo… dove sta scritto che non è così???
Concludo: il giudice non è l’orco cattivo venuto dalla foresta per punirti e vi giuro, fortunatamente ha un lavoro ed una famiglia splendida che non gli fa mancare nulla… non ha bisogno di gratificarsi scagliandosi contro di voi, tranquilli.
Il giudice osserva il vostro cane lavorare e ne dà un giudizio espresso in numeri.
Giudica ciò che vede avendo quasi vent’anni di esperienza, state sereni e tranquilli…
Oh, mi sento decisamente meglio.
Durante le prove del sabato abbiamo anche assistito ad un bel gesto da parte di una concorrente che, vista la sua cagnolina in palese difficoltà, ha preferito ritirarla piuttosto che continuare la gara e rischiarne la salute.
Brava Alessandra!
Le gare sono state tutte di buon livello, soprattutto nel terzo grado, menziono solo un binomio che ha raggiunto il massimo del raggiungibile nelle competizioni SAT cioè il quarto grado.
Ad arrivarci sono stete Alessandra de Lollis e la sua Luna. Complimenti.
Per la SAT è stata anche l’occasione di premiare i tre migliori cani da lavoro del 2012. Al terzo posto Alessandra de Lollis con Luna del gruppo Snat99, al secondo posto Eva dall’Oca con Era del gruppo Saucs Costa d’Argento, al primo posto lo scrivente con Batistuta.
Ma non siamo stati in Veneto solo per cazzeggio: nella giornata di sabato, insieme a Giorgio Pettini, abbiamo raggiunto Longarone, che dista pochi chilometri dal Lago Santa Croce.
In settimana ricorreva il 50° anniversario della tragedia del Vajont dove 1900 persone – tra cui 450 sotto i 15 anni – hanno perso la vita. E’ stato incredibile vedere quei luoghi… veramente emozionante.
Torniamo a noi.
Nello stesso week-end in Francia, esattamente a Lure, si è disputata la “Coupe de France 2013” la seconda manifestazione cinofila (in acqua) francese per importanza.
Un lago, come da tradizione, il campo di gara. Quindici binomi si sono contesi l’ambito trofeo.
Per accedervi bisogna che nell’anno precedente un binomio abbia messo insieme almeno tre gare di selettivi: i migliori quindici vanno in finale. Niente nuoto, ma tre esercizi di lavoro a terra ed in acqua, un esercizio obbligatorio e tre ad estrazione.
Vince la “Coupe 2013” Vanilla Sky (golden) condotta da Jeanne la Berre (Francese), seconda Ami Swan (golden) condotta da Marie Charlot Rougier (Francese) e terza la nostra amica Lien Moeys (Belga) con Dottie, una terranova.
Chiudo con il botto, anzi il super botto.
In Svizzera, esattamente a Beckenried, Toni Fidanza del gruppo Hollydays e la sua golden Kaly hanno vinto la classe 2 di lavoro in acqua con 286 punti su 300 e la qualifica di eccellente. Non contento, il Fidanza ha portato a casa anche il premio per il punteggio più alto realizzato nella giornata in tutte e quattro le classi in gara. Bravissimi!!!
Ma il top del top del top del week-end lo assegnamo ad honorem a quel ciclista Bellunese che sabato pomeriggio, presso il Lago Santa Croce, mentre io e Giorgio Pettini ci allenavamo in acqua nel recupero del figurante tramite salvagente, vedendo il Pettini annaspare bene-bene… ha scaraventato la bici per terra, si è catapultato in spiaggia e si è lanciato in acqua.
Alle urla del Pettini che gli diceva “Stiamo simulando!” ha risposto: “‘ndì in mona!!!”
Ciclista… ti stimo!
Lella, che dirti… grazie, grazie mille!!!
Davanti a questi cani, davanti a tutti voi per quello che fate e quello che scrivete, faccio un inchino (anche al ciclista ovviamente) 😉 siete delle persone speciali e io sono orgogliosa di conoscervi anche se solo virtualmente. Buon lavoro