domenica 31 Agosto 2025

L’italiano medio odia i cani?

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

excaliburdi VALERIA ROSSI – Il quotidiano più diffuso in Italia è il Corriere della Sera, che batte di poco Repubblica: tutti gli altri stanno a distanza abissale (le statistiche  le ho trovate su  Wikipedia). Il Corriere online dovrebbe quindi essere il quotidiano più letto dagli italiani informatizzati, che si presume (non so se a torto o a ragione) stiano un pelino al di sopra, dal punto di vista intellettuale/culturale, della media generale.
Piccola considerazione preoccupante: i commenti in calce a qualsiasi articolo che parli di cani, sul Corriere, sono all’ottanta per cento cinofobi. Nel migliore dei casi sono improntati al concetto che “l’uomo vale mille volte più di un cane” (e quindi giustificano qualsiasi infamia che riguardi gli animali), nel peggiore sono proprio intinti in una sorta di odio viscerale verso i cani e di riflesso anche un po’ verso i proprietari.
L’ultimo esempio riguarda l’articolo su Excalibur, il cane dell’infermiera spagnola infettata dall’Ebola, che è stato stupidamente e inutilmente soppresso perché sospettato di aver contratto il virus e di poterlo trasmettere.
In realtà colui che ha avuto le maggiori probabilità di beccarsi la malattia è ovviamente il marito dell’infermiera, che infatti se ne sta in quarantena.
Balza immediatamente agli occhi che lo stesso procedimento si sarebbe potuto seguire con il cane, senza rischi per nessuno… invece il cane l’hanno fatto fuori e il Corriere gli ha dedicato questo articolo, che  già di per sé sembra un filino dalla parte delle autorità spagnole (il fatto che “non sia mai stata documentata la diffusione dell’Ebola tramite i cani” sta proprio nelle ultimissime righe): ma quelli che fanno davvero inorridire sono – come al solito – i commenti.
Ci sono quelli chiaramente cinofobi, quelli semplicemente cretini, quelli che vorrebbero essere pacati e intelligenti e invece risultano cretini lo stesso.
Uno in particolare mi ha fatto sorridere amaramente: “Il male del ventunesimo secolo è la superficialità. Noi non sappiamo se ebola infetta gli animali. Il cane sezionato, analizzato studiato a dovere può fornire informazioni preziosissime per il progredire della conoscenza su questo virus letale per l’uomo. Per gli animali può essere letale? Possono gli animali contrarre il virus o solo ospitarlo? e se si, possono ritrasmetterlo agl uomini? Se il cane non è infetto, perchè non lo è? E se lo è dove e come lo è? E che comportamento ha il virus nel cane? Che trofismo ha nel cane? Quali sono gli organi bersaglio? Sono informazioni preziose che potrebbero contribuire a far progredire le conoscenze per questo virus, visto che gli animali delle zone di partenza non sono studiabili, la carcassa di questo cane lo è“.
Perché mi ha fatto sorridere?
Per l’incipit: “il male del ventunesimo secolo è la superficialità“. Dopodiché ci fa tutto lo spiegone su come quando e quanto l’uccisione di Excalibur potrebbe essere utile all’umanità… peccato che nelle primissime righe dell’articolo si legga che il cane è stato soppresso e poi cremato. Nessuna autopsia, nessuno studio, nessuna informazione utile.
Il lettore evidentemente ha letto con molta attenzione: quello superficiale è il resto del mondo!
Certo, il caso di questo povero cane innocente trucidato senza alcuna motivazione valida (quella del possibile contagio ricorda tanto la caccia agli “untori” durante la peste di Milano) è veramente triste: ma il tutto è successo in Spagna, e non è che ci si possa aspettare una grande sensibilità animalista da un Paese in cui lo sport nazionale è la corrida, i levrieri da corsa a fine carriera vengono impiccati e il trattamento riservato ai cani randagi è il vero e proprio orrore delle perreras.
Per questo a me fanno molta più paura i commenti degli italiani (anzi, dell'”italiano medio” che è il lettore del Corriere) che il fatto in se stesso.
L’italiano medio, con commenti come questi, dimostra di non avere il minimo rispetto per la vita (mentre li scorrevo mi chiedevo se prima o poi ne avrei incontrato uno nel quale si suggeriva di far fuori anche il marito dell’infermiera: nessuno l’ha scritto, ma mi piacerebbe sapere in quanti l’hanno pensato); in più dimostra un’ignoranza abissale e una vera e propria incapacità di capire quello che legge.
Un tizio sostiene, bello convinto, che il cane “continuera’, come sua natura, a leccare chi gli è simpatico e a mordere chi gli è antipatico. Tutte e due le azioni, leccata e morso, contribuiranno alla diffusione della malattia che raggiungera’ altre persone e altri animali. Le persone saranno ricoverate e isolate, gli animali continueranno a leccare e a mordere altre persone o animali, secondo natura“. A parte questa strana idea dei cani che vanno in giro mordendo o leccando a seconda di come gli gira, neppure questo tizio ha letto l’articolo fino in fondo, visto che in fondo si dice appunto che non c’è alcun caso documentato di contagio attraverso gli animali. Insomma, non è arrivato neanche a leggere tutto l’articolo – oppure non ci ha capito una mazza – eppure si sente in dovere di dire la sua).
Di fronte a questa gente io mi chiedo ogni volta, molto amaramente, se abbia davvero un senso continuare a cercare di diffondere un po’ di cultura cinofila attraverso la parola scritta. Mi chiedo se ci sia speranza non solo per i cani, ma proprio per l’italiano medio.
E dopo tutta questa amarezza, mi ritrovo addirittura a sorridere (e stavolta apertamente) di fronte all’ultimo commento che dice: “Ma cosa c’entro io con il cane, francamente non l’ho capito“, firmato dal nick Excalibur57.
Almeno il senso dell’ironia, per fortuna, a qualcuno è rimasto. Per tutto il resto… si salvi chi può.

Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

    Visualizza tutti gli articoli

Nella stessa categoria...

191 Commenti

  1. Hai raggione Ellen. Lo stesso succede in Polonia. Che alle fine la gente ha paura dei cani perche ha “conoscuto” un cane che non era addestrato e aveva paura di tutto e non si comportava bene. Pero ci sono anche i proprietari che anno paura DEL SUO cane!!! che non sanno educare etc….

  2. tra l’altro…
    mi piacerebbe molto sapere cosa pensa Lei di chi scrive una cosa del genere:
    “A chi non ha tenerezza verso questo martire, a chi straparla sempre contro e mai dicendo grazie, auguro che si becchi l’ebola, così che venga abbattuto allo stesso modo”.
    A me ha gelato il sangue.
    (ma gli “animalisti” non dovrebbero essere persone sensibili e buone?)

  3. Corro il rischio di scrivere un commento impopolare, giacché mi trovo su “tipresentoilcane.com”.
    Premetto – inutilmente – che non odio i cani, che ho un gatto e gli voglio molto bene.
    Tuttavia, non sono d’accordo su buona parte di quest’articolo.
    Sono sicura che molti commenti mostrino cattiveria, superficialità, ignoranza e tante altre brutte cose, da parte di chi li scrive.
    I commenti in questione, invece, li trovo ampiamente condivisibili.

    1) Il commento della superficialità… certo, non viene specificato con gli opportuni condizionali (e qui forse l’ignoranza potrebbe essere piuttosto una scarsa dimestichezza con il mezzo linguistico), ma io in quelle parole ci leggo un elenco delle le informazioni utili che il cane (vivo, non il suo cadavere) avrebbe potuto fornire sull’ebola. Non mi sembra il commento di un lettore superficiale che vuole fare magie con delle ceneri, perché non sa che il corpo che pretende studiare non esiste, ma quello di una persona che considera superficiale la decisione di sacrificare, e argomenta le sue ragioni.

    2) I cani leccano. E la saliva è un fluido. Il cane libero e in giro è effettivamente pericoloso per il contagio, come spiega questa persona. Certo, esisteva la possibilità della quarantena e degli studi. MA non è questo che lei contesta al commentatore. Bensì il fatto che “non è documentato” che il cane possa contagiare.
    E – vista la situazione – le sembra il caso di correre il rischio? E – soprattutto – crede che un gruppo dirigente (ministra di Sanità in primis) del quale il popolo chiede a gran voce il linciaggio, sia disposto a correre il rischio?

    Infine la invito a conoscere il popolo spagnolo.
    Che nella sua stragrande maggioranza manifesta contro la tradizione delle corride.
    Le dico solo che proprio qualche giorno fa, ero talmente stufa dei commenti di TUTTE le mie conoscenze spagnole, preoccupate e indignate per le sorti di Excalibur, che ho scritto “ma la cosa che vi preoccupa di più in tutta questa situazione, è veramente il cane?!”

  4. p.s. a me venne da piangere soltanto a leggere, in un altro articolo di “Ti presento il cane”, che quando un cane finisce al canile pensa di essersi perso….figuriamoci per il resto. e tanta gente ci prova a farti sentire inadeguato/a solo perchè ami gli animali..ma è assurdo!

  5. Che schifo….i nostri cani ce la mettono in quel posto solo una volta nella vita (quando muoiono…). come è possibile arrivare a tanto? io vorrei mettere un coltello in mano a tutte le persone seriamente contente della morte di un cane e chiedere loro di uccidere personalmente (e in pubblico) il cane di un amico o parente (ma si devono sentire per bene i lamenti….e si devono vedere per bene gli ultimi attimi di vita…e il suo dissanguamento e via così…)…non credo ne sarebbero capaci….dire “devono morire tutti” non vale, devi essere disposto a farli fuori tu…(escludiamo i casi in cui ci si ciba di carne e via così, mi riferisco a morti inutili e senza alcuna ragione)….forse cercare risposte è impossibile…!

  6. Poi come si dice “tutti i nodi vengono al pettine”

    Una riflessione: l’episodio di cronaca sulla violenza inflitta ai danni di un ragazzino di Napoli…… Eppure si giustifica, si minimizza, si comprende, si perdona……

    Quanto allora può valere la vita di un animale?

    • No va be’, questi (o magari anche solo questo) riferendosi all’articolo scrivono:

      “L’italiano medio odia i cani? magari! non avremmo 7,5 milioni di cani (solo quelli registrati) sul territorio a latrare e creare disagi giorno e notte! Ma come per tutte le ideologie degenerate anche in questo caso chi si oppone è malato o fobico…”

      Insomma, siamo noi ad essere dei degenerati. In questi casi non e’ che ci sia molto da dire se non che le benzodiazepine a volte possono aiutare.

    • Devo rimangiarmi quello che ho scritto, le benzodiasepine in questo caso possono poco o niente. Sempre nellas tessa pagina si leggono anche perle di saggezza come quella che riporto qui sotto:

      “L’estinzione della razza umana è prossima…
      i segnali sono evidenti, ma pochi sembrano scorgerli!”

      In questo caso credo che si debba ricorrere alla promazina via endovenosa in dosi da cavalli.

      • Come ho scritto in un altro articolo, una visita dallo psicologo non fa male a nessuno! Secondo me tutte le esagerazioni denotano uno squilibrio. Poi va be’,leggendo l’ultima perla di saggezza che hai citato direi che si, anche i farmaci aiutano!! 😛

  7. Non capisco come si possa provare odio per gli animali…Si può provare odio per un pedofilo, per uno stupratore, per un assassino, per un politico che si è arricchito sfruttando la sua posizione…Ma per un animale che senso ha?

  8. Diceva Ghandi : la civiltà di un popolo si misra da come tratta gli animali. Dico io : l’unica cosa che contraddistingue l’uomo dagli altri animali non è l’intelligenza bensì la CATTIVERIA

  9. L’italiano (e non solo, purtroppo) medio quando si parla di ebola va nel pallone più totale, fomentato anche da giornalisti che di questi argomenti non ne capiscono un tubo… proprio qualche giorno fa in rassegna stampa leggevo su una testata giornalistica – non ricordo quale – di fantomatiche camere a pressione negativa “nelle quali i germi non possono entrare”… peccato che lo scopo di queste stanze sia di non far USCIRE gli agenti patogeni, non il contrario.
    La sorte del povero Excalibur è stata dettata dall’ignoranza dilagante, ma anche da un clima di paura che, per quanto comprensibile, mi lascia abbastanza preoccupata: le cacce alle streghe non possono causare altro che danni.

  10. Oggi ho saputo della morte di Excalibur, e da sole le lacrime sono scese giù lungo il mio viso fino a bagnarmi le mani 🙁 il mondo non ha saputo apprezzarlo, e mi piace pensare che il cielo lo abbia rivoluto con sé.
    A chi non ha tenerezza verso questo martire, a chi straparla sempre contro e mai dicendo grazie, auguro che si becchi l’ebola, così che venga abbattuto allo stesso modo.
    Sorvolo totalmente sull’inciviltà della Spagna, paese retrogrado e violento.

    • Come puoi piangere perché è stato ucciso il cane e augurare lo stesso a chi non ne è ugualmente dispiaciuto!?
      Puoi spiegarmielo?
      Se ami tanto un animale che non conosci, perché non ami altrettanto le persone?
      Ti rendi conto che sei la regina dell’incoerenza?
      Millanti tanta sensibilità… e poi sei capace di mandare queste “maledizioni”?
      Mi hai fatto letteralmente gelare il sangue.
      Pensa, prima di parlare.
      E, per favore, non augurarmi di prendermi l’ebola pure io.

  11. è grazie all’italiano medio che vota con la testa al pallone oad altro che l’italia è il paese che è ora e il disastro che lasceremo ai figli o nipoti: odia il cane perchè ne invidia quello che non ha: l’Anima e l’intelligenza e l’onestà ecc ecc

  12. La toxo é una malattia molto grave se presa in gravidanza quindi é meglio stare attenti non solo ai gatti ( quelli di casa sono in teoria sicuri ma dipende dai padroni ) ma anche a maneggiare la carne cruda e gli insaccati crudi

  13. Cara Valeria, premesso che i cani non sono per tutti, ci sono molti italiani che hanno paura degli animali, in diverse maniere, chi per l’aggressività chi per la trasmissione di malattie e non hanno il coraggio di ammetterlo!

  14. ho letto l’articolo e con dispiacere ho seguito il caso di excalibur.non credo che sia un problema di italiano medio mà di umano medio che a grandi linee e un emerita testa di cazzo privo di identità allevato nel modo piu sbagliato privo di valori…ho seuito con attenzione un interviata alprofessor Massimo Galli, infettivologo dell’università di Milano (Ospedale Luigi Sacco)] l professor Massimo Galli, infettivologo dell’università di Milano (Ospedale Luigi Sacco) che dice testuali parole ABBATTERE EXCALIBUR E STATO UN INUTILE ATTO DI CRUDELTA non c’era nessun motivo di abbatterlo e leggendo i commenti mi rendo conto che se il mondo va a rotoli c’è un perchè..

    • Andrea Marchetti , mi hai anticipato!!! E dopo aver sfanculato tutti i membri di quella fogna mediatica su fb oggi vado per leggere le risposte ai miei commenti e a quanto pare quello schifo di gruppo di “PREGHIERA” è stato FINALMENTE CHIUSO !!!
      Che fosse una trioia …….. ops……. una trollata sorry , era quasi ovvio ma tali bastardate potrebbero fomentare personaggi dotati di poco equilibrio psichico …..e in giro ce ne sono davvero TANTI purtroppo .
      Ovviamente parlo del gruppo : IL CANE è UNA BESTIA SATANICA .

      • I video che pubblicavano pero’ erano raccappriccianti ed inconcepibili in un paese che dice di essere “civile” ……..

        “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)

  15. Buongiorno,
    Io vivo a Parigi e temo che questa città sia ancora peggio delle sue cugine italiane.
    I cani non possono andare da nessuna parte. Divieto nei parchi (a parte al Bois de Boulogne,al Bois de Vincennes e in un campetto lontano da casa mia, dove sembra abbiano creato una zona speciale, comunque tutte distanti a piedi dal centro e difficilmente raggiungibile dalle persone con una mobilità ridotta). I cani piccoli possono entrare in metropolitana, i medio grandi no. non possono andare in treno (cioé, puoi comprare un biglietto per il cane ma se nel vagone, un passeggero solo ha la luna storta, sei costretto a metterti nei corridoi, perché devi avere il permesso di tutte le persone presenti nel vagone. E purtroppo c’é sempre qualcuno con la luna storta.). per strada ti guardano come se fossi l’origine di tutti i mali del mondo, se hai un cane grosso. se é piccolo ti chiamano con tutti gli aggettivi piu’ omofobici possibili (ho un amico con due Chihuahua ed il commento meno offensivo ricevuto é quello di non assomigliare a Paris Hilton. il resto é una serie di aggettivi disgustosi che il povero si deve sorbire praticamente ogni volta che esce coi cani). nessuno si fa i fattacci propri lasciandoti vivere dignitosamente. Il grosso problema non credo sia la cinofobia, ma l’intolleranza estrema della gente oggi. Si odia per il semplice desiderio di prendere una rivalsa contro il mondo. Si odiano i bambini (oltre al cane, ho due bimbe, quindi me li becco in stereo. anzi in Dolby), si odiano le religioni diverse dalla nostra, si odiano tutte le diversità e tutto quello che non entra nello stampo. Si odia in primis, poi (eventualmente) ci si chiede il perché. c’é ignoranza, rabbia, paura (forse) per la situazione che viviamo e temo ci si sfoghi cosi. E tu, proprietario che vorresti solo vivere e lasciar vivere, facendo approfittare un po’ il tuo compagno a quattro zampe, sei in uno stato di perenne frustrazione, dovuta agli schizzi del tuo prossimo pieno di astio. Non mi stupiscono quindi i commenti sull’articolo di Excalibur, anche se fanno male. Spero di leggerne in futuro sempre meno. perché significherà che il mondo ha iniziato a far pace con se stesso.

      • Fino a qualche anno fa, Marco , lo era. Poi, per carità, a volte i cani possono ancora andare in certi ristoranti (anche se sfiga vuole, ti siedi sempre accanto a quello che é allergico al monto intero e ti guarda in cagnesco)e ricevono ancora la carezza di una mano gentile, ma succede purtroppo sempre meno. In passato il cane me lo portavo ovunque (a parte al supermercato) e nessuno diceva nulla. ora invece faccio fatica a portarlo per strada, senza commentacci (gratuiti peraltro). Ed infatti, ahimé, in città vedi sempre meno cani (con buona pace per la socializzazione). Io sembro una cretina perché appena ne vedo uno (tipo l’altro giorno un San Bernardo), corro subito verso il padrone per sapere dove lo porta a spasso per incontrarlo e giocare. Solo che oramai anche i padroni sono “dimissionari”.Non ne possono piu’ di essere stigmatizzati quotidianamente per chissà quale colpa e quindi prendono dei dog sitter e li fanno portare a Fontainbleu o altrove, in foresta, lontano. Una tristezza enorme. ed infatti, per questo ed altre ragioni (le mie figlie non vivono molto meglio ti diro”, anche loro sono “scomode” sebbene siano caratterialmente paciose ) ora ci trasferiamo al sud, dove le persone sono meno sclerate. c’é una transumanza del parigino verso la Provenza che fa ormai giurisprudenza. E là, di cani, ne vedi tantissimissimi 🙂

        • Quando mi stancherò di combattere l’ignoranza che ancora è troppo diffusa in Spagna verso i cani e verso chi i cani li ha e li ama, prenderò anche io in seria considerazione la Provenza. La conosco e mi sembra il paradiso per i cani, per questo pensavo che in tutta la Francia ci fosse la stessa civiltà canina.
          Per fortuna in Italia le cose mi sembrano migliorare ogni anno di piú, trovo il Bel Paese sempre piú dog friendly ogni volta che ci torno. Buon trasferimento, ottima scelta !

          • Ciao Smk, anche se in ritardo (ho potuto vedere la tua risposta solo ora!) ti ringrazio moltissimo per i consigli utilissimi!! Darò un’occhiata ai link e penso proprio che ci faremo un viaggetto verso Nizza 🙂 Grazie grazie grazie!

        • Ciao Smk, visto il tuo commento ne approfitto per chiederti una piccola cosa: secondo te la Provenza è quindi una zona adatta per un viaggetto con il cane? Mi piacerebbe visitare di nuovo la Francia, ma ovviamente non senza il mio piccolino 🙂 e pensavo proprio a quelle zone!

          • Ciao Bene,
            io credo proprio di si. al sud, sono molto piu’ cool e di quattrozampe ne vedi molti piu’ che a Parigi. Se poi vai nel Luberon o a Roussillon, potrai fare delle lunghe passeggiate senza che nessuno ti dica beo. E se ti singi sulla costa, a Nizza ci sono alcune spiagge dove i cani sono ammessi
            http://www.plages.tv/chiens/liste-france
            troverai molti hotel ed anche campeggi che accettano i cani
            http://www.toocamp.com/camping-france-acceptant-les-chiens-14401.html
            Insomma, trovera gente piu’ civile che a parigi (dove la vacanza col cane, ahimé, te la sconsiglio proprio)

          • Ciao Bene,
            ti avevo già risposto , ma c’é stato un quak. Ti dicevo che se vai nel luberon potrai trovare molti luoghi bellissimi per passeggiare col cane, camping dove sono più’ che bienvenuti e, se vai verso la costa, anche spiagge dove giocare con loro (e fare il bagno se la temperatura lo permette) 🙂

  16. cosa possiamo sperare quando assistiamo a maltrattamenti di anziani decapitazioni … credo che sia una buona scuola avere contatti amando i nostri pelosetti ci faranno diventare più umani visto che Dio ce li a dati per curarli e per gioire il nostro cuore ormai diventato in sensibile e crudele ..quando vediamo tanta cattiveria fatta ad anime innocenti

  17. Io vivo a Barcellona da quattro anno, e dopo aver adottato un cane con vari problemini di comportamento sono entrato da testa a piedi nel mondo cinofilo spagnolo, dagli educatori ai proprietari di cani.
    La terribile vicenda di Excalibur ha scosso moltissimo il Paese, centinaia di migliaia di firme e manifestazioni purtroppo non sono bastate per convincere che la quarantena sarebbe stata la decisione migliore. La morte di Excalibur ci ha davvero sbranato un pezzo di cuore.
    Hai ragione Valeria ( spero non ti offenda se ti do del tu ), la situazione in Spagna a livello cani non è delle più rosee, pero vivendola in prima linea ti posso assicurare che questo non è solo il Paese delle corride, dei levrieri da corsa impiccati e delle perreras infernali.
    Visto che, con moltissime altre persone qui, sono tra quelli che cercano poco a poco di migliorare le cose, non vorrei che si dia della Spagna una visione così semplicistica, soprattutto se proviene de una autorità in materia come sei tu.
    Qui in Cataluña, Spagna quindi, le corride di sicuro non sono lo sport nazionale, tant’è che sono vietate !
    Solo in Barcellona ci sono tre associazioni ATTIVISSIME e meritevoli per portare via i levrieri da sciagurati umani e trovar loro una famiglia che li sappia amare e rispettare.
    Per quanto riguarda le perreras ( è la traduzione in spagnolo di canili ), i miei due cani meticci sono stati adottati nel canile municipale di Barcellona, e ti posso assicurare che non lo si può considerare un inferno per i cani, anche grazie al lavoro quotidiano di moltissimi volontari che, mettendo a disposizione il loro tempo, riescono a fare passeggiare per la montagna tutti i cani almeno una volta al giorno.
    Qui i cani per fortuna non possono essere sacrificati, tranne in rarissimi casi di aggressività ( che io credo nella maggior parte dei casi potrebbero comunque essere rieducati ).
    Che in molti casi le situazioni dei canili in Spagna siano gravissime per mancanza di fondi, inciviltà, e furbi che se ne approfittano, è verissimo. Ma neanche in Italia è tutto rose e fiori. Work in progress, ci stiamo lavorando…
    Tra i tanti commenti che ho letto rispetto alla morte di Excalibur sui giornali spagnoli, mi ha colpito uno che, dopo una lunga dissertazione sul perché è stato meglio uccidere il cane per salvare il Paese, concludeva dicendo che capiva che tutto ció implicava un dolore per la famiglia di Excalibur, ma che in fondo era un cane, che ne potevano comprare un altro e in una settimana si sarebbero dimenticati il dolore.
    Questo è la Spagna? No, è solo un imbecille nato in Spagna.
    Tu scrivi Valeria “io mi chiedo ogni volta, molto amaramente, se abbia davvero un senso continuare a cercare di diffondere un po’ di cultura cinofila attraverso la parola scritta”. Cheeeee? Per favore scrivi scrivi scrivi, che ci è indispensabile quello che ci trasmetti, e che bene che fa ai nostri cani !!!
    Io sono un “esportatore” delle tue conoscenze in Spagna, ce ne fossero di tipresentoilcane in Spagna, i quattro zampe avrebbero proprietari molto più “educati”. Dammi il permesso di tradurre qualche cose di tuo e creiamo tepresentoalperro :-). Besos

    • Hai ragione, tendiamo purtroppo sempre tutti a generalizzare; come se dicessero che in Italia odiamo i cani perchè siamo afflitti dal randagismo e negli alpeggi ammazziamo i cani a bastonate… Sono episodi singoli, che accadono in poche, ristrette aree del Paese.
      La Spagna non è fatta solo di corride e perreras.
      Besos.

    • Quoto Marco.
      Anche la Francia avrebbe bisogno del tuo “jeteprésentelechien”. Solo che sarà difficile tradurre tutta la tua carica di energia (e la moltitudine di battutte intelligentissime ed ironiche) che solo in italiano hanno tutto il loro senso .
      Ma se interessa, anch’io mi propongo come traduttrice

      • La versione in italiano ovviamente resterebbe insuperabile, però le informazioni e in generale la cultura cinofila farebbe un gran bene da queste parti. Tradurre concetti come lasciuraeducatrice mi risulta complicato -)

    • Marco non conosco personalmente la cultura spagnola seppur notizie che riguardano gli animali mi hanno coinvolta. Penso comunque che in Spagna o in qualsiasi paese dove gli animali sono considerati meno di niente, chi si schiera dalla loro parte abbia una forza interiore superiore.

      • Rita in Spagna bisogna riconoscere che da pochissimo inizia a formarsi una corretta “cultura” del cane, ci sono dei grossi ritardi rispetto ad altri Paesi. Fare molte cose è piuttosto complicato, come le vacanze per dirne una, ma non impossibile. Dobbiamo impegnarci tutti perché le cose migliorino, a partire da chi non saprebbe vivere senza i suoi amati cani.
        E ci sono anche le buone notizie, da qualche giorno a Barcellona si può andare col cane in metropolitana, e tutti noi “proprietari” ci stiamo mobilizzando per essere i primi a vigilare che nessuno faccia il furbo e tutti rispettino le regole.
        Portarsi in uno zaino acqua con disinfettante e un mini sacchettino di segatura non fa parte delle regole per viaggiare con il cane, ma chiediamo a tutti di farlo, non si sa mai ! Dimostrando di essere i primi a non voler creare disagi non forniremo “armi” ai detrattori dell’iniziativa.
        E così per molte altre cose…
        Ci sono tante persone che considerano i cani meno di niente da queste parti, ma crescono ogni anno quelle che invece li amano o che perlomeno non li ritengono un “problema”.

        • E’ una bellissima notizia Marco e spero che questa nuova cultura si diffonda a macchia d’olio.

          Quello che proponi “……Dimostrando di essere i primi a non voler creare disagi non forniremo “armi” ai detrattori dell’iniziativa…….” è veramente importante per far breccia negli animi.

  18. Buona parte dei commentatori dei giornali on line, che siano sul sito oppure su facebook, si limita a leggere il titolo e non apre neanche di striscio l’articolo.

  19. Bello spunto di riflessione.

    Io non credo che il commentatore su web sia rappresentativo dell’italiano medio, forse lo e’ di quello mediocre. Il problema e’ che anch’io, in questo momento, sto commentando sul web e non mi sento per niente mediocre cosi’ come non mi definirei propriamente un “commentatore web”. Diciamo che sono uno che tra le altre cose che fa, ogni tanto commenta anche qualcosa che trova di suo interesse.

    Per altri, evidentemente, quella di “commentatore” e’ una missione e mi viene da pensare che il problema sia mal posto: non e’ che chi commenta sia l’italiano medio ma mi sembra piu’ verosimile che l’italiano mediocre (non medio) si riversi sul web per commentare compulsivamente qualunque cosa.

    Perche’? Direi che il web offre tutte le caratteristiche necessarie per vestire i panni di chi non si e’. Vediamo:

    – Il commento web e’ una risposta in differita e quindi ci da’ il tempo di raccattare qualche informazione di base (ovviamente non verificata) da far propria nel nostro commento;
    – Se si assumono posizioni estreme e arroganti, magari insultando chi partecipa alla discussione, non si rischia che gli altri lo gonfino di schiaffi quindi il nostro commentatore compulsivo si sente al riparo del suo avatar e quindi puo’ drizzare il pelo e farsi piu’ grosso di quello che e’, dimostrare a se stesso il coraggio che nella realta’ non ha e bearsi della sua capacità di “leader” che lo riscatta dagli epiteti fantozziani che nella realta’ si beccherebbe piu’ volte al giorno.

    E’ per questo, forse, che il web diventa il ricettacolo della mediocrita’, perche’ offre l’occasione e i mezzi a chi mediocre lo e’, e lo sarebbe comunque anche se non ci fosse il web, di essere re per un notte. Volevo dire re per un commento. Il senso di potenza che ne deriva pero’ da’ assuefazione e quindi i commenti diventano due, quattro, otto… 256, 1024… 8192.

    Chi ha inventato il pulsantino del “like it” questi meccanismi li conosce bene e sa come attrarre e fidelizzare chi e’ gratificato dall’approvazione degli altri e chi e’ gratificato dall’approvaione degli altri sara’ naturalmente spinto dall’impulso di scrivere qualunque cosa, se stupida meglio perche’ piu’ stupida e’ e piu’ “like it” avra’.

  20. Senza offesa, l’italiano medio che conosco io guarda il GF uomini e donne e via dicendo. Non. I stupisco se non si riesce a comprendere la grande lezione di vita, di amore, di rispetto e di dare senza chiedere che ogni essere del mondo animale sa dare. Quanto a me, posso dire che meno sto in mezzo alle persone meglio vivo.

  21. L’italiano medio – e in genere la persona di scarsa cultura di qualsiasi nazionalità – odia ed ha paura dei cani, dei gatti, dei piccioni, dei bambini, dei neri-gialli-rossi-blu-alieni…perchè in fondo teme/odia il diverso. Ma, come ha già detto qualcuno, qui ce la cantiamo fra di noi, certo che sta gente non viene qui a leggere TPIC. Siamo messi male.

  22. ma… dico io… i cinofobi si stizziscono per tutto il casino fatto per salvare il cane…
    ma nessuno pensa… ha un po di empatia… per i due coniugi, che già hanno la sfiga dell’ebola che incombe, gli strappano pure di braccio il cane per sopprimerlo perchè “tanto è solo un cane” e si fa prima a distruggerlo che metterlo in quarantena e poi magair far eun test per vedere se ha sti benedetti anticorpi fra un 30-60 gg?
    no dico io… qui parlaimo di empatia verso un conspecifico, per la perdita di un grosso affetto, e non SOLO di animalismo estremo…
    a quesot nessuno ci pensa no?
    la realtà è che questo odio denota proprio il fatto che l’empatia nessuno sa cosa sia neache verso gli umani

  23. Se la civiltà di un popolo si misura da come tratta gli animali, il popolo spagnolo dovrebbe sparire. Non che negli altri paesi vada meglio purtroppo. Ancora troppe persone pensano agli animali come a esseri inferiori, se a questo aggiungiamo il panico da ebola, la vedo dura, sarà meglio chiudere i nostri animali in casa 🙁

  24. Mentre passeggio i miei cani ( meticci di taglia media) Attiro l’attenzione di qualche bimbo che comincia ad indicare i cani sfoderando tutti i tipi di BAU BAU possibili e immaginabili… Sapete la reazione dell’italiano medio qual’è? dire ai figli nonostante io li rimproveri tutti dicendo che così li fanno diventare cinofobi… Loro si limitano a fare spallucce… Quindi non mi sorprende neanche questa reazione del piffero per la morte di “un cane”

  25. io ne sono convinta, visto quello che mi sono sentita dire, i miei cani liberi nel giardino condominiale (di cui nessun condomino si è mai lamentato per la profusione di sbaciucci, ugiolini e cerimeniette varie che ricevono da loro), si presenta questo signore al cancello dicendomi ” come si permette di lasciare liberi questi cani! Io li conosco bene i cani possono impazzire da un momento all’altro e aggredirmi”. Lì per li son rimasta a bocca aperta poi la mia reazione è stata guardi che anche io posso impazzire da un momento all’altro e dato che stavo lavorando al giardinetto, gli ho fatto ben notare che in mano avevo la zappa. Quindi si la maggior parte rompe le palle sia che tua abbia cani gatti uccelli come se il mondo fosse solo loro, ma non si rendono conto che noi siamo la peggiore forma di vita infestate su questo pianeta!

  26. ho portato la mia bassottina al mare ad Albisola. Non si è mai mossa dall’ombrellone non un abbaio non un bisognino, pareva non ci fosse eppure un cretino 30enne , qualificandosi come “finanziere” ha chiamato le guardie raccontando di come la belva avesse fatto il bagno ( la belva ha paura dell’acqua) e girato tutta la spiaggia infastidendo tutti i bagnanti. Ovvio che oltre a dirgliene di ogni, non ci siamo mossi di là fino a sera. Mi è stato detto che c’era un’ordinanza nel bar che vietava l’ingresso dei cani in spiaggia. Ho risposto che allora avrebbero dovuto chiedere al sindaco di fare un’ordinanza che obbligasse la gente ad andare al bar a leggere l’ordinanza! e poteva venire pure tutto l’esercito che non ci saremmo mossi da lì ! E non è venuto!

  27. ormai i commenti agli articoli sono solo pieni di odio, odio verso chiunque… basta leggere quanti scrivono che si augurano di vedere tutti gli immigrati morire affogati, anche i bambini. perchè questa gente dovrebbe mostare empatia verso gli animali?

  28. Mariateresa Lamanna fai la psicologa? Forse non hai mai avuto un animale o meglio se lo hai avuto non gli hai prestato molta attenzione. …poi ognuno è libero di pensare ciò che vuole

  29. Purtroppo la cosa peggiore di questa storia è che la morte del cane sia stata DAVVERO completamente inutile, essendo poi l’animale stato cremato (una sua analisi, anche post mortem avrebbe evitato altre fini stupide se si fosse dimostrato che non era contagioso, cosa assai probabile).

    Riguardo ai cuccioli d’uomo invece conosco un papà molto orgoglioso che dichiara di avere tre cuccioli, due a due zampe ed uno peloso:D… e così l’inferiorità è negli occhi di chi guarda come sempre è stata…

  30. Il vero problema del 21° secolo (ed anche del 20°) è l’italiano medio… e l’atavica, odiosa, straripante ed unica qualità in cui eccelle: l’ignoranza.

    Perché così gli piace e perché così, soprattutto, piace a chi deve amministrarlo e gestirlo.
    La cultura è un’arma potente, e lo sanno bene le dittature come le pseudo-democrazie di questi tempi. Per questo è importante, in tutte le discipline, umanistiche come scientifiche, avere divulgatori che – in modo serio ed obiettivo – continuino l’opera di diffusione della conoscenza e dell’esperienza.

    Valeria non demorda: la resistenza è con lei! 😉

    • Dicono che chi ama gli animali ama anche il suo prossimo. Non è sempre così, personalmente amo solo quel mio prossimo che se lo merita

  31. Infatti non si spiega la decisione (comunque discutibile) della soppressione del cane se prima non sono stati eseguiti accertamenti clinici circa l’avvenuto o meno contagio! Forse la mia innata diffidenza verso le autorità tutte mi induce a sospettare “di ingranaggi” ben più contorti…..

  32. Chi non ha rispetto per gli animali,cani compresi non ha rispetto per la vita,ogniuno di noi è libero di essere amico di un cane o di un gatto ecc.oppure no ma ha il dovere di rispettare chi invece lo vuole fare.e non ha il diritto di esercitare il potere di sopprimere nessuno.Chi non capisce questo secondo me ha dei seri problemi.

  33. il problema e’ piu’ vasto. Qui da noi a Savona le associazioni animaliste han dovuto battersi per modificare un regolamento comunale assurdo, tutto dalla parte di chi odia gli animali. Gia’ , perche’ non dimentichiamo che l’odio per i gatti e’ ancora piu’ diffuso. Qualcuno ci aggiunge le piante. In sostanza, le nostre popolazioni invecchiate e rancorose, che vivono in un contesto urbano alienato dal troppo cemento, dalla diffidenza reciproca, dalla depressione generale, dall’alterazione degli equilibri (gabbiani in citta’, topi e sporcizia, pochi spazi verdi, troppe auto..) trovano facili capri espiatori nelle colonie feline e nel pane gettato alle paperelle del fiume. O negli odiati piccioni, che dopotutto defecandoci in testa rappresentano cio’ che la natura pensa di noi. Tabula rasa, niente verde che sporca, niente cibo agli animali che attira i topi, niente pipi’ dei cani (quando il problema grosso comincia a essere, nei vicoli e non solo, la pipi’ umana), spiazzi desolati ma vuoti, ergo puliti, e il savonese mugugnone o lo svernante padano e’ contento.

  34. Due giorni fa in un post su FB una persona ha chiamato “cuccioli d’uomo” i bambini, un “signore” stizzito gli ha risposto di andarci piano coi termini, che l’ uomo è l’essere superiore, quello più in alto nella scala evolutiva e non va nemmeno lontanamente avvicinato, come termine di paragone, agli animali (che poi l’intento non era di paragonare niente a nessuno). Quindi ha intimato l’altro utente di chiamarli correttamente, ovvero bambini e non cuccioli d’uomo.

  35. Credo sia vero perché quando sn arrivata in Italia 13 anni fa nn ho mai sentito dire al mio paese che i cani fanno skifo o in genere tutti gli animali, al mio paese i bambini corrono verso i cani perché vogliono giocare qui scappano ! Se si cambia l educazione dei bambini si cambia ank mentalità di adulti. Tutto parte dal piccolo,dal principio.
    Detto da una che un cane.

  36. Povero cane e poveri i padroni… cioè oltre ad essere una malata e uno in quarantena gli uccidono pure il cane… non hanno proprio cuore né verso gli animali ma nemmeno verso gli umani… a questi della diffusione del virus non interessa niente: è dovuta andare lei a dire che era sospetta di ebola… per i medici era solo influenza. .. (stando a quanto riportano i giornali)

  37. Non credo sia un discorso di ignoranza ….. !è questo che ci distingue gli uni dall altri , sono fermamente convinta che i sentimenti o una coscienza interiore o ce l hai o no ,non te la insegna nessuno !!!!!e soprattutto considero ridicoli quelli che si definiscono fobici per un esperienza negativa pregressa con un cane magari ….. vuol dire che non sono dotati di raziocinio ,le fobie non hanno senso in generale ,fate lavorare i neuroni piuttosto .

  38. Hai colto nel segno. Sono abbonato da 15 anni al Corsera e non solo negli articoli ma anche nella posta vengono pubblicate lettere di cinofobi senza un senso tralasciando argomenti più interessanti, logici e sviluppati ma forse questi danneggerebbero proprietari della testata, inserzionisti e qualche pubblico amministratore intoccabile. La cosa fatta più volte notare alla redazione ma oramai anche la categoria dei giornalisti quasi in toto rispecchia il livello del paese. Oggi cancello l’abbonamento.

  39. Certo che l’italiano medio odia i cani e ne è fobico, poi credo che in Spagna abbiano un problema generale con gli animali tutti (dalla corrida alle perreras agli animali lanciati dai campanili durante le cerimonie religiose… eccetera).

  40. Certo che l’italiano medio odia i cani e ne è fobico, poi credo che in Spagna abbiano un problema generale con gli animali tutti (dalla corrida alle perreras agli animali lanciati dai campanili durante le cerimonie religiose… eccetera).

  41. brava Valeria, sagace, analitica, puntuale, come sempre! questa mattina anche i commenti dei lettori de “il Fatto Quotidiano” erano prevalentemente cinofobi o forse sono io ad essere “superficiale”!

  42. Valeria Rossi continua a scrivere fin tanto che scriverai così, diffondere la cultura cinofila è un imperativo perchè l’ignoranza fa odiare tutto ciò che sembra “diverso”….succede anche con le persone …

  43. Purtroppo l’italiano, ma non solo, direi l’uomo medio, ha una visione del mondo antropocentrica. E in questi casi, mi piace riportare un commento di un ragazzo che dice: “io non ammazzo lo squalo che ha ucciso un uomo, io ammazzerei tutte le persone che vanno a fare il bagno dove sanno che ci sono gli squali”. Come non posso dargli torto?! Noi umani ci comportiamo sempre cosi. Poi se sulla Terra siamo più di 7 miliardi e le risorse non sono sufficienti per tutti, a nessuno importa. Guai a toccare una vita umana! Quando invece sarebbe bastato non mandare nessun esterno nelle zone colpite dall’Ebola. Obama ha mandato delle truppe dichiarando che sì, non possono somministrare farmaci agli ammalati, ma possono comunque salvare vite. Questo è stato fatto per mettersi in mostra davanti agli occhi del resto del mondo, a parer mio. Un soldato che salva le vite da una malattia? Ma dai! Risultato: ci sono stati casi di Ebola anche in patria. Ma va?! Poi quando è morto si scopre che è stato in Africa.
    La natura è spietata e noi ci ostiniamo ancora a negarlo davanti all’evidenza e diamo la colpa al primo espediente che troviamo.

  44. Quello che non riesco a capire è perché il cane non sia stato messo in quarantena come il marito della signora, magari fargli qualche analisi del sangue per vedere se aveva contratto il virus avrebbe avuto una qualche utilità, ucciderlo e cremarlo certamente non ha nessuna utilità per nessuno.
    Le persone che sono venute in contatto con la signora sono molto più pericolose di questo povero cane, poi c’è gente che legge solo il titolo degli articoli, non lo capisce e commenta lo stesso, anche questa è una dimostrazione della superiorità umana.

  45. Ma no, dai. Ormai i commenti in rete sono solo lo “sfogatoio” dei problemi psichiatrici dell’ italiano medio, che, secondo me, più che cinofobo è cinoignorante o ( e non so che cosa sia peggio) cinotrallallero… 🙂
    Per favore non smettere di fare sana divulgazione, con me ha funzionato. Recentemente mi hanno fatto i complimenti e, ti assicuro, la mia cana ringrazia. E sono pure contagiosa, ho coinvolto un’amica e altri ne coinvolgeremo.

  46. Questa storia è assurdo. Trovo assurdo che le persone le curiamo, le mettiamo in quarantena….e invece il cane nulla? Zac! Ucciso! Cane che probabilmente era sanissimo, ucciso solo perché era stato a contato con la padeona malata; allora uccidiamo tutti quelli che sono stati a contato con lei, no?
    Assurdo! Sono veramente indignata da questa supeeficialità con la quale si toglie la vita a esseri innocenti.

  47. Credo che i conmentatori di notizie sui quotidiani online non rappresentino l’italiano medio (almeno lo spero)… ho la sensazione che chi si prende la briga di commentare una notizia spesso è uno dei classici “mi nascondo dietro ad un nick e sparo a zero”, troll eccetera… mooolto pochi hanno letto l’articolo senza fermarsi al titolo (lo sai bene!) e intendono dare il proprio parere ragionato sulla vicenda… spero di NON sbagliarmi! 🙂

    • Ho paura che tu abbia ragione a metà, sicuramente tanti si nascondono dietro ad un nickname per sparare c@##te a zero, e ci sono anche i troll, ma l’ignoranza in Italia, oggi come oggi è diffusissima e non è più una vergogna, bensì un vanto.

      • Questa e’ purtroppo un’amara verita’: l’ignoranza e’ diventata un vanto. Come si fa a combattere l’ignoranza se chi e’ piu’ ignorante piu’ se ne vanta?

        Pero’ nel caso dei commenti, questo puo’ valere per quelli piu’ lapidari che sono quasi sempre frasi fatte ripetute a sproposito… pero’ in fondo e’ cosi’: il commento sul web e’ l’unico posto dove “non esiste piu’ la mezza stagione” viene accettato come un’acuta intuizione, ovviamente da chi risponde che “i treni arrivavano in orario”.

        Che desolazione, pero’, il lavoro di intere generazioni dedicato ad archiviare Lombroso buttato alle ortiche. I commentatori selvaggi saranno caratterizzati da fronte sfuggente, zigomi sporgenti, ciinismo, apatia e assenza di senso morale?

      • Non credo sia solo ignoranza, in alcuni casi l’odio o la paura per i cani deriva proprio dai proprietari di cani che NON SANNO GESTIRE UN CANE e infastidiscono la quotidianità degli altri. Se tutti i proprietari fossero in grado di esserlo e di meritare questo compito, allora tanta intolleranza svanirebbe…

    • Si infatti. l’italiano medio raramente commenta se non con un laconico “sono/non sono d’accordo”. C’è invece un numero di persone che passa il tempo a commentare notizie/post su facebook/eccetera.
      Di solito i commenti sono o di rabbia/odio, se chi li scrive è la classica persona che nella vita reale è troppo pavida e sottomessa, e che sfoga la sua aggressività protetto dal nickname, o sono commenti controcorrente giustificati da pseudo spiegazioni scientifiche (come quello riportato in questo articolo) nel tentativo di crearsi un’immagine da persona più saggia e più avanti degli altri.
      In ogni caso ignorarli a mio parere è una buona idea.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico