domenica 5 Ottobre 2025

Aiuto, il mio cane scappa!

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Cani che non obbediscono al richiamo, cani che se ne vanno per gli affari loro appena liberati dal guinzaglio, cani che “scappano di casa”: purtroppo sono situazioni molto frequenti, anche se in realtà contrastano proprio con l’etologia del cane, che dovrebbe essere un animale: a) sociale e di branco (quindi tendenzialmente portato a rimanere proprio dove sta il suo branco, che nei cani domestici è rappresentato dalla famiglia), b) docile (ovvero: disposto ad obbedire all’uomo); c) territoriale (ovvero, poco propenso ad allontanarsi da casa propria e – di solito – interessato a difenderla).
Un cane che scappa, insomma, sembrerebbe… non essere neppure un cane!
Ma siccome la cosa succede molto più spesso di quanto non vorremmo, i casi sono due: o ci hanno riempito le case di misteriosi alieni pelosi, oppure qualcuno sbaglia qualcosa.
E di solito – c’è bisogno di dirlo? – a sbagliare qualcosa siamo noi.
Proviamo, dunque, ad esaminare il problema, iniziando col distinguere i due casi: quello del cane semplicemente disobbediente, che non risponde al richiamo ma resta nei dintorni, e quello del cane che invece se ne va proprio per gli affari suoi e percorre distanze ragguardevoli. Il classico cane, insomma, che “scappa di casa” (caso decisamente più complesso del primo e solitamente assai più difficile da risolvere).
Fermo restando che – come al solito – non esistono “ricette magiche” valide per tutti, e che ogni volta bisognerebbe conoscere il singolo cane e la singola situazione prima di dare consigli, ci sono alcuni errori molto diffusi e molto generalizzati che possono stare alla base di questi comportamenti.
Vediamoli uno per uno.

IL CANE CHE NON RISPONDE AL RICHIAMO

Alla base della mancata risposta al richiamo, anche se potrebbe sembrare strano, c’è spesso un errore lapalissiano: nessuno ha mai insegnato al cane a rispondere!
Il richiamo non è una cosa “che viene in automatico”: è un vero e proprio esercizio di obbedienza, che come tale va insegnato. Ce ne siamo già occupati diverse volte, quindi non ripeto cose già dette ma mi limito ad indicarvi qualche link:  in questo articolo potete trovare alcuni consigli su come impostare l’esercizio.
In quest’altro articolo trovate un altro metodo, utilizzabile sul campo di educazione/addestramento. Infine, questo articolo parla in particolare del problema del mancato richiamo nei cani adottati.
I metodi possono essere diversissimi l’uno dall’altro: l’importante, però, è che se ne applichi uno! Ovvero, che si spieghi al cane cosa significa “richiamo” e cosa deve fare quando lo sente.
Altrimenti non dovrete stupirvi se lo ignorerà!
Qualsiasi metodo si scelga, ricordate sempre la regola fondamentale del richiamo, che è questa: MAI PUNIRE IL CANE se non torna o (peggio ancora) se torna in ritardo.
Mai, per nessuno motivo al mondo. Che siate gentilisti sfegatati o macellai accaniti e convinti che i cani imparino solo a calcioni, se punite un cane perché non è tornato al richiamo sarete sempre e solo degli incompetenti totali. Senza se e senza ma.
Le motivazioni sono già scritte nel primo articolo che vi ho linkato: non le ripeto, ma sottolineo il fatto che quello di punire il cane in fase di richiamo è il modo migliore per ottenere la sua eterna disobbedienza.

Altra possibilità: il cane conosce benissimo il richiamo e di solito arriva… ma non sempre.
Molto frequenti i casi di cani che al campo eseguono un richiamo impeccabile, proprio “da gara”, ma quando vengono liberati in occasioni/situazioni diverse sembrano diventati completamente (o parzialmente) sordi.
In questo caso c’è qualcosa che non funziona nel vostro rapporto e nella vostra leadership, che evidentemente è sentita come tale soltanto sul campo, col cane che pensa qualcosa come: “Siamo sul posto di lavoro, qui conviene obbedire”, mentre in altre situazioni pensa: “Qui non ci sono regole e posso farmi gli affaracci miei”.
Se succede così, è perché spesso gli umani assumono un atteggiamento dominante (sempre inteso come “da figura-guida, da leader” e NON “da soverchiatore-coercitivo”) solo quando sono sul campo. Insomma, sono loro i primi a pensare “qui siamo sul lavoro” (sentendosi forse a loro volta “sotto esame” da parte dell’istruttore!) e a cambiare completamente atteggiamenti, posture, tono di voce e perfino faccia quando invece ci si trova in situazioni diverse.
Piccolo problema collaterale: anche quando il cane ha imparato e conosce benissimo il significato di ordini come “Vieni!” o “Qui!”, lui leggerà sempre PRIMA il nostro linguaggio del corpo, e POI ascolterà le parole. E anche se badasse alle due cose contemporaneamente, darebbe sempre più importanza al linguaggio del corpo, perché quello è il suo modo normale di comunicare.
E’ un po’ come una persona di madrelingua  italiana, che parli perfettamente il tedesco: se gli capita di ascoltare contemporaneamente un conferenziere tedesco e  una traduzione simultanea in italiano, baderà maggiormente a quest’ultima (anche se magari non è perfettissima), perché la lingua madre è quella a cui prestiamo spontaneamente più attenzione.
Pensate a cosa significhi questo nel caso del cane, che in realtà non “sa” l’italiano, ma ha soltanto imparato ad abbinare alcuni suoni a corrispondenti situazioni… mentre parla benissimo il linguaggio del corpo!
Quindi, attenzione a non dire “Vieni!” con la voce e “Vattene”  (o “me ne frego di quello che farai”) con i gesti, la postura e la mimica facciale: perché il cane obbedirà SEMPRE a questi ultimi.

In ogni caso: il mancato richiamo a comando è un problema di obbedienza, che quasi sempre comprende anche un problema di rapporto.
Le fughe vere e proprie (anche da casa), ovvero il fatto che il cane se ne vada lontano dal suo branco indipendentemente dal fatto che venga richiamato o meno, sono quasi esclusivamente un problema di rapporto, che quindi va affrontato in modo un po’ diverso.

IL CANE CHE SCAPPA DI CASA

Il fatto che la cosa interessi molto più frequentemente i maschi fa pensare a molti proprietari che sia legata al sesso: “Ci sarà una cagnetta in calore, quindi scappa”.
In realtà questo non è del tutto vero.
O meglio, è spesso verissimo che il cane scappi perché ha sentito una cagnetta in calore, ma ci sono moltissimi cani che scappano perché hanno manie esplorative, più che sessuali.
La prima cosa da fare, dunque, è quella di stabilire se davvero alla base della fuga c’è il sesso: di solito per capirlo basta fare la posta al cane, seguirlo in una delle sue scorribande e vedere dove si dirige.
Poi bisogna porsi una domanda: quando e come riesce a scappare?
Se è un cane che vive in casa e parte sparato per i sentieri del mondo ogni volta che viene liberato dal guinzaglio, potrebbe trattarsi di un soggetto che non ha abbastanza libertà, che non ha modo di sfogare a sufficienza le sue energie fisiche e mentali.
La soluzione potrebbe essere quella di liberarlo più spesso, in aree recintate e sicure, di dargli modo di socializzare e giocare con altri cani, di fargli praticare uno sport, insomma di dare più senso alla sua vita: a volte le fughe sono una  reazione alla pura e semplice noia.

Se invece il cane scappa da un giardino, o da un cortile…allora il problema potrebbe essere quello opposto: è un cane che si sente un “nano da giardino” e non membro effettivo del proprio branco.
In questo caso il primissimo consiglio è quello di farlo vivere di più con la famiglia, di stringere maggiormente il rapporto (o di crearne uno…!), di dargli compiti precisi (anche  la generica “guardia”, ma facendogli capire l’importanza del suo compito, per esempio complimentandosi con lui quando abbaia agli intrusi).
Ci sono moltissimi cani che, pur essendo considerati “cani di famiglia” dai loro umani, non hanno il minimo senso di appartenenza a quella famiglia: non basta dar da mangiare a un cane due volte al giorno e magari allungargli due coccole ogni tanto per esserne i “padroni”… e tantomeno i leader! Con il cane bisogna interagire, bisogna lavorare, bisogna dare un senso alla sua vita. Altrimenti lui si sentirà sempre e solo il cane di se stesso, non il vostro: ma sarà anche un cane frustrato, perché lui è appunto un animale sociale. Ma se la società non c’è, non può sentirsi a proprio agio: tant’è che alcuni cani scappano proprio per trovare un gruppo sociale in cui sentirsi più inseriti.
In altri tempi capitava spesso che i cani andassero a “cercarsi un branco”, di altri cani o di umani (erano frequenti le apparizioni del cagnolino X o Y ai mercati, alle tombole di paese e così via) e poi tornassero a casa: anche quelli erano cani a cui mancava un riferimento, ma se lo trovavano  in proprio e vivevano più o meno bene.

Oggi un cane con abitudini simili correrebbe tutti i pericoli di un cane randagio: quindi finirebbe probabilmente sotto una macchina, o vittima di cani più grossi (visto che quelli mal socializzati ed aggressivi sono – ahimé – sempre più diffusi)… esclusi forse i rari casi di paesini di campagna in cui si può vivere ancora “come una volta”: quindi è ancora maggiore la responsabilità umana nei confronti dei cani che si sono scelti come compagni di vita. Ma la compagnia non possiamo solo pretenderla: dobbiamo anche darla!
Dobbiamo far sentire/capire al cane qual è il suo gruppo di appartenenza, qual è il suo territorio, qual è il suo ruolo all’interno del gruppo: tutto quello, insomma, che in natura lui troverebbe nel proprio branco.
Dobbiamo fargli sentire non solo che lui è il nostro cane, ma che noi siamo i suoi umani: anche questo si ottiene facendolo lavorare, giocare, interagire il più possibile con noi.
E anche se vive fuori di casa (pessima scelta, dal mio punto di vista: ma devo rispettare anche le idee di chi la compie), dobbiamo farcelo entrare più spesso possibile, facendogli capire che quella è anche casa sua.
Non è obbligatorio che ci passi l’intera giornata, né che ci dorma: ma è assolutamente indispensabile che vi sia ammesso almeno per qualche ora al giorno.
Altrimenti si sentirà sempre e solo un emarginato: e quello che noi interpretiamo come uno “scappare di casa” sarà, per lui, semplicemente un “andare in giro”, visto che quella NON la sente affatto come “casa”, ma solo come “luogo in cui viene regolarmente nutrito”.

Ci tornerà sempre, certo: perché non dovrebbe?  E’ una dispensa ben fornita.
Ma per lui non rappresenta nient’altro: non gli ispira nessuna sensazione di “tana”, di “branco”, di “gruppo”.
Il che è, ovviamente, sbagliatissimo, perché il cane ha bisogno soprattutto di queste cose. Il cibo viene dopo, e anche il sesso viene dopo… ma se tutto questo non c’è, allora i bisogni primari da soddisfare diventano quelli. E se c’è da andare a spasso per soddisfarli, lui lo fa senza sentirsi minimamente in colpa.
Ovviamente, se al suo ritorno venisse ANCHE sgridato e/o picchiato, il problema diventerebbe doppiamente serio: perché è vero che lì c’è la dispensa fornita, ma se per accedervi bisogna anche prendere urlacci o botte forse è il caso di cercare alternative anche per mangiare.
Spesso mi sento dire: “E’ un cretino! E’ idiota! Ogni volta che scappa, al suo ritorno lo riempio di sberle, e ancora non l’ha capita!”
Ma va’?
In realtà ha capito benissimo l’unica cosa che potrebbe capire: che tornare a casa significa urla e botte. Cosa da rimandare, quindi, il più possibile (nessun cane al mondo, neppure l’Einstein dei cani, sarà mai in grado di collegare una punizione a qualcosa che ha fatto in precedenza: lui la collegherà sempre e solo a quello che sta facendo in quel preciso momento… ovvero, tornare a casa).
Il giorno in cui, però capisse davvero che una ciotola di cibo si può trovare anche senza doversi subire ogni volta le ire funeste di un energumeno, non tornerebbe  più del tutto. E farebbe pure benissimo.
Un cane che mi portarono ad addestrare secoli fa, che era scappato qualche volta ed era stato punito, resosi conto che al mio campo si mangiava tutti i giorni senza prender botte, una volta tornato a casa prese il vizio di scappare per presentarsi da ME (7 km di distanza) all’ora di pranzo e  quella di cena.
Il suo umano, incavolatissimo, mi accusò di averlo “viziato” e di avergli “rubato l’affetto del suo cane”.
Quando riuscii (faticosamente) a fargli capire la cosa dal punto di vista del cane (che non si sentiva minimamente “suo”, ma che andava semplicemente a mangiare dove poteva farlo senza prendere sberloni ogni volta), cambiò il suo modo di comportarsi e, nel giro di un mese, riuscì non a “ri-conquistare, ma a “conquistare” ciò che in realtà non aveva mai avuto: l’affetto del cane.
Affetto che, ricordiamolo, NON casca dal cielo e NON è automatico: bisogna saperselo meritare.

Se poi il cane scappa nonostante siamo sicuri al cento per cento del suo senso di appartenenza al branco, del legame con il suo territorio e del fatto che abbia ampio modo di sfogare le sue energie mentali e fisiche…allora i casi sono due: o è davvero una questione di sesso, oppure abbiamo un siberian husky.
Non è una battuta, o almeno non del tutto: i cani nordici sono tra i pochissimi cani assolutamente NON territoriali, perché sono stati selezionati per secoli e secoli da popoli nomadi, costantemente in movimento e per di più in spazi infinitamente vasti. Altri cani che possono presentare problemi simili sono i levrieri delle popolazioni nomadi desertiche (che però sono meno diffusi nelle nostre città).
Questi cani, nella loro testa, non “scappano” affatto: vanno semplicemente ad esplorare un territorio che loro intendono come pressoché infinito. Poi tornano, no problem  (sempre nella loro testa: in realtà il “problem” esiste eccome, se finiscono su strade trafficate). A questo tipo di cani la territorialità va letteralmente “insegnata”, di solito con l’aiuto di altri cani territoriali: i miei husky, per esempio, la imparono dai pastori tedeschi e furono sempre molto meno fuggischi della media.
Quando il problema è invece sicuramente il sesso, i casi sono due: o ci si informa per benino sulla popolazione femminile della zona e sui relativi calori, chiudendo il cane nei periodi a rischio, oppure – se proprio il cane rischia di finrie sotto una macchina, o se è aggressivo e quindi rappresenta un pericolo per cani o umani andando a zonzo – si può pensare alla castrazione: che non comporta grossi traumi fisici né psichici (il cane non si sente “ferito e umiliato nella sua virilità”: semplicemente, il sesso non gli interessa più, senza alcuna problematica culturale secondaria) e che, di solito, risolve il problema. Non “sempre”, però: perché a volte ci sono veri e propri “amori” canini che perdurano anche dopo l’intervento: antropomorfizzando potremmo chiamarli “amori platonici”… se non fosse che, sotto sotto, il vero problema è sempre lo stesso. Il cane non si sente parte del branco-famiglia e cerca di farsi un altro branco altrove, con altri cani.
Se riusciamo a convincerlo che il suo branco siamo noi, la simpatia per altri cani rimarrà sicuramente, ma non lo invoglierà più alle fughe: e quasi sempre – non sempre, ma quasi – questo si può ottenere, con un po’ di impegno e di pazienza, anche senza castrarlo.

Postilla: proprio mentre stavo scrivendo questo articolo ho ricevuto l’email di una signora, proprietaria di un cane fuggiasco che rischia veramente la vita ogni volta, abitando vicino a una strada trafficata.
Le ho chiesto  di portare un po’ di pazienza, perché avrei appunto pubblicato qualche consiglio relativo ai cani che scappano, ma intanto lei mi aveva spiegato che il cane “era stato sterilizzato”.
Stasera ricevo una nuova email col resoconto dell’ennesima fuga, che la signora ipotizza legata alla presenza di una cagna in calore.
“Ma non è stato castrato?!?” , obietto io: e mi arriva una risposta agghiacciante.
Il cane è stato vasectomizzato.
Un veterinario particolarmente acuto, di fronte al problema di un cane che scappava in cerca di sesso. rischiando ogni volta la vita, ha avuto la brillantissima idea di lasciargli intatti gli istinti sessuali, MA facendo in modo che non potesse mettere incinta nessuna cagnetta. Un genio.
Ho risposto alla signora d’istinto (e in modo veramente incivile): MA E’ CRETINO?!? Proprio così, tutto maiuscolo e senza aggiungere altro.
Ora mi dispiace di aver avuto questa reazione: quel veterinario non è cretino, anzi è stato sicuramente spinto da un notevole senso di responsabilità che l’ha indotto a fare in modo che non nascessero cucciolate indesiderate (e il pensiero che la vasectomia sia molto più costosa di una normale orchiectomia – che avrebbe anche dato al cane diverse prevenzioni sanitarie che invece così non ha – ovviamente non gli è passato neppure per l’anticamera del cervello: non scherziamo!).
Però io continuo a toccarmi per vedere se ci sono davvero: e anche a  pensare che certi professionisti, forse, farebbero un gran bene alla società se si dedicassero a pregevoli lavori alternativi, quali la coltivazione di zucche o il dissodamento di campi di patate.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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94 Commenti

  1. ciao ,
    io ho due cagnolini in un giardino di circa 150 mq e il piu piccol di stazza dei due scappa nei modi più disparati , addirittura salendo una scala di alluminio , il problema che resat nei paraggi e nei paraggi spesso ci sono delle pecore con relativi cani belli grossi e c’è una strada parecchio trafficata a velocità sostenuta, il cane va e viene in pratica e al ritorno l’altro cane gli dà addosso…potresti aiutarmi dandomi dei consigli sul come comportarmi?

  2. Ciao ho letto l’articolo e ho capito di aver commesso alcuni errori tipo sgridare il cane quando non risponde al comando..infatti è raro che si faccia prendere se è liberato dal guinzaglio..Pensandoci è una cosa che ho fatto diverse volte (quella di sgridarlo), ora ha un anno, come posso risolvere questo problema??

  3. Una soluzione che aiuta molto è un GPS apposito per cani, io ho Kippy e mi torvo benissimo! Ti evita grandi spaventi e riduce la ricerca a pochi minuti…soprattutto nei momenti peggiori (in vacanza o all’estero…) in cui si ha fretta. E intanto gli si può insegnare a non scappare! 🙂

  4. Aiuto io ho un cane lupo cecoslovacco nel giardino obbedisce al richiamo ho provato su tutti i siti di internet ma non sono serviti a niente ma.. appena va fuori non ci vede più l’atra volta per un pelo non è andato sotto alle macchine e più lo chiamavo e lo inseguivo più lui scappava lui ha 6 mesi ma è molto testardo vi prego scrivetemi al più presto qualche rimedio sono disperata.

    • Non c’è “un rimedio”: c’è un lavoro da fare.
      Intanto bisogna sapere che il cane non generalizza: il giardino per lui è una cosa, la casa un’altra, l’esterno un’altra ancora. OGNI esercizio, una volta acquisito in un ambiente tranquillo e senza distrazioni, va poi “trasportato” prima in un ambiente diverso, ma ancora senza distrazioni; poi in un altro ambiente ancora; POI si cominciano ad inserire piccole distrazioni non troppo “appassionanti” (tipo persone ch passeggiano per conto loro) e solo alla fine di tutto questo percorso si inseriscono le distrazioni davvero “forti”, ricominciando però dal primo ambiente e poi allargando agli altri.
      Il richiamo è un esercizio tanto importante quanto complesso.
      Per quanto riguarda le tecniche, noi al Debu usiamo questa:
      https://www.tipresentoilcane.com/2012/12/14/il-richiamo-tecnica/

  5. Barbara in che senso asfissiante? Non conosco la razza ma dal mio punto di vista se un cane è attratto dalla selvaggina (e spesso solo da alcune specie) che tu forse neanche hai mai visto perché notturne, difficilmente potrai reprimere il suo istinto se eccessivamente marcato. Si tenerlo al guinzaglio e liberarlo in aree con confini può essere la soluzione meno rischiosa.

  6. salve io ho un rhodesian ridgeback di 10 mesi.cane asfissiante,vive in casa e ci lavoro anche in un campo.io vivo in una zona di campagna,fino a 6 mesi andavamo a passeggio,sempre libero,ubbidientissimo.poi ha iniziato a inseguire la selvaggina,lo so direte voi è il suo mestiere.da 4 minuti è arrivato a star via 45 oggi,poi torna a casa.non l’ho mai punito lo so,ma non posso certo nascondergli uno stato d’animodi ansia che mi viene,anche perchè in un nano secondo scompare alla vista.se è libero e non trova piste sta li al mio fianco,annusa,pisciotta e risponde sempre al richiamo,se becca una pista lo vedi,va in trans e parte.a questo punto dovro’ tenerlo legato?

  7. Buongiorno!
    Anche io ho una cagnetta che scappa di continuo, e mi crea non pochi problemi!
    Premetto che è “cucciolotta”, di 9 mesi, mezza bassotta e mezza bulldog francese, e che quando è arrivata a casa nostra -nonostante l’amore a prima vista che ho provato per lei- abbiamo subito scoperto che era una delinquente-ma-pacciocca.
    Il primo mese l’ha vissuto praticamente in casa, con la possibilità di uscire in giardino al momento del bisogno (i primi giorni accompagnata, e poi lasciata libera), e ora vive l’80% della giornata in giardino, con un volpino di 12 anni sottomesso a lei (inutile cercar di far capire a lui che la piccola non era la sua “padrona”: appena l’ha vista si è subito arreso, probabilmente causa dentini affilati e senso di sottomissione derivato dalla cagnolina precedente), e rientra solo la sera per dormire o durante il giorno per venire a salutarci.
    Devo dire che è un cane fantastico, e soprattutto molto simpatico ed affettuoso, in particolare con me: mi segue ovunque, e appena mi muovo lei si muove (ho notato che è un poco “maniaca del controllo”, e prende a testate le porte per venire a controllare la situazione in ogni camera), e resta tutto il tempo ad osservare cosa faccio, raramente interrompendo la mia attività, soprattutto ha capito che in bagno deve restare in un angolo e non muoversi.
    In giardino assume un comportamento distruttivo, soprattutto per quanto riguarda i fiori di una inquilina e, raramente, quelli di mio padre. Del resto della famiglia non osa toccare nulla (se non per “regalarmelo”, perfettamente intatto e sbavato a dovere, seguendo la regola “guardare e non toccare”).
    L’unico suo problema è la fuga: abbiamo un giardino recintato, e lei… Morde ferro e tutto, sposta sassi più grandi di lei, rosica pilastri di legno, e fugge. Di solito obbligando, nemmeno troppo gentilmente, l’altro cane a seguirla.
    Di solito succede così: la cucciola dorme, il volpino abbaia e si nasconde (è terrorizzato da tutto, causa cattivi comportamenti della padrona che aveva da cucciolo) e lei esce per cacciare.
    Anche se da cacciare, ovviamente non c’è quasi mai nulla.
    Quando ci sono ricci o rospetti, si allontana quel tanto che le basta per seguirli, prenderli in bocca (anche il riccio grande quanto lei) e portarli a spasso per il giardino come un trofeo.
    Quando non c’è nulla, invece, scappa per gironzolare nel quartiere: abbiamo scoperto che si è fatta un amico (lei è sterilizzata, non scappa per motivi sessuali, e il volpino non ha mai avuto tali istinti, nemmeno quando ci sono cagnette in calore nelle vicinanze: semplicemente sembra non interessargli), da cui va a ordinare cibo per la colazione. E la padrona dell’amico è subito pronta col biscotto perché “o tesoooooro, sono così amiiiiiiici, ma come sono cariiiiiiini”, con tanto di risata da babbo natale.
    Quando la vedo e la chiamo, dopo un attimo per riconoscermi, inizia a galoppare alla velocità della luce verso di me, scodinzolando come una pazza (il volpino torna in giardino appiattendosi al suolo modalità ninja per non farsi vedere).
    Mio padre, che vuole essere il “leader”, la picchia (spesso nemmeno sul sedere, ma solo sul muso!!!) ottenendo solo terrore e piante distrutte, ignorando il volpino “perché è tontolone ed è colpa della stronza”.
    Appena presa la cucciola, è stato deciso che io fossi la sua padrona, e l’intromissione di mio padre sconvolge la cagnolina (più che sconvolger la, la fa diventare vendicativa). Io, invece, forse sono troppo buona: la sgrido e le metto il muso, e facciamo a gara tra noi due per chi sospira più a lungo per riavvicinarsi all’altra. Però il veterinario mi ha consigliato di usare la tecnica di ignorarla quando ha fatto qualcosa di male: senza picchiarla, devo sgridarla e “punirla” con l’impossibilità di avvicinarsi a me o di ricevere coccole. Cosa difficilissima, quando guardi quegli occhioni sempre fissi su di te in ogni istante della giornata e senti i sospiri angosciati ogni volta che le passi davanti.
    In definitiva, credo che scappi per istinto di… Caccia? Che sia caccia al biscotto o al riccio? O caccia di avventura? L’unica cosa che mi salva è il caldo: appena la temperatura si alza, lei dorme, senza potersi muovere di un millimetro. Ma la mattina presto e la sera…
    Al momento non ha procurato guai con le sue fughe, esclusi gli infarti a non trovarla in giardino, ma presto inizierò di nuovo le lezioni all’università, e tornerò a casa tardissimo, senza poterla cercare in caso di fuga.
    Non ho assolutamente idea di come comportarmi, perché col metodo indicatomi dal veterinario (ignorarla) non è cambiato nulla, e il metodo delle botte+catena di mio padre è a dir poco controproducente.
    Posso fare qualcosa? :/
    Mi scuso per il post immensamente lungo!

  8. buongiorno a tutti ho adottato un anno e mezzo fa una femmina di pastore tedesco mix con so cosa stupenda dolcissima ma dominante con i cani che mal sopporta vivo in campagna quindi lei è libera e va dove vuole ma non esce mai dal cancello sempre aperto a settecento metri dalla mia abitazione conosce bene il territorio e durante il giorno sta in casa quando vuole o fuori davanti alla porta o in iardino non recintato a giocare risponde abbastanza ai richiami durante il giorno ma il problema è la sera quando in lei succede qualcosa ….. all imbrunire e dopo cena si allontana cioe non scappa è nei dintorni ma non risponde se la chiamo secondo me è a caccia di qualcosa… a volte per farla rientrare l unico modo è metter in moto la macchina ( cosa che mi scoccia fare!) perche appena sente il motore arriva al galoppo e solo allora riesco a farla entrare in casa ma è tutto molto faticoso qualchevolta amezzanotte se ancora non si vede la chiudo fuori ma non mi piace cosa posso fare????? e soprattutto cosa significa questo comportamento? aggiungo che lei vorrebbe sempre venire con me in macchina e quando devo uscire e non posso portarla ci rimane malissimo abbiamo un bellissimo rapporto ma la sera…… è un vero problema

    • Alexandra scusami ma forse ho interpretato male la tua descrizione, cioè: che utilità può rappresentare un cancello aperto o chiuso se il perimetro del giardino non è recintato? Sei sicura che sia dominante o è forse solo territoriale? Assicurale degli spazi ampi, circoscritti, gradevoli alle sue esigenze ed invalicabili e la sera non dovrai più richiamarla.

  9. buongiorno.sono stata costretta a far ricoverare un cucciolone di pastore abruzzese di un anno e mezzo che da alcuni mesi stazionava nel mio quartiere,presso l’asl veterinaria della mia città a causa di alcune ferite infette provocate da altri cani.dopo sedici giorni di canile finalmente trovo una splendida famiglia disposta ad adottarlo,ma arrivati sul posto non trovo più il cane.mi dicono che è scappato.quello che vorrei sapere:è possibile che un cane di circa 40 kg riesca a saltare,scavalcare l’inferriata del box alta circa 2 metri e per di più senza rincorsa?e vorrei inoltre domandare,se fosse realmente riuscito a scappare,è possibile che riesca da solo a tornare da dove è stato prelevato senza conoscere la strada? (la distanza è di 4 km).grazie.

    • Claudia ma nei 16 gg. seguenti al ricovero hai avuto modo di contattare o recarti personalmente nel canile ospitante per avere sue notizie?
      Forse un cane di 40 Kg. non riuscirebbe a saltare una barriera di 2 mt. ma scalarla se grigliata si e priva di copertura superiore.
      Un cane di grande taglia non passa inosservato, prova a chiedere nei dintorni e in base a ciò che ti risponderanno potresti ampliare le ricerche e/o affiggere volantini.

    • Claudia ma nei 16 gg. seguenti al ricovero hai avuto modo di contattare o recarti personalmente nel canile ospitante per avere sue notizie?
      Forse un cane di 40 Kg. non riuscirebbe a saltare una barriera di 2 mt. ma scalarla, se grigliata e priva di copertura superiore si.
      Un cane di grande taglia non passa inosservato, prova a chiedere nei dintorni e in base a ciò che ti risponderanno potresti ampliare le ricerche e/o affiggere volantini.

    • ciao rita,sono stata al canile circa 4 volte a settimana x fargli le coccole e dirgli che l’averi fatto uscire,e lui era tranquillo,aveva socializzato con gli altri cani e nn dava alcun segno di insofferenza.il box è si,senza griglia superiore,ma quella laterale troppo stretta,non ci entrava neanche un mio dito.intanto ho messo degli annunci,e sparso la voce e di notte esco a cercarlo x la città xchè di giorno sono sicura che stia in un posto fresco a riposare.ancora però nn riesco a convincermi che sia scappato.

      • Claudia in genere i box sono disposti e collocati all’interno di un’area delimitata che rappresenta il sito della struttura del canile medesimo. Può essere che nelle varie attività di gestione-amministrazione di un canile come ad es. passaggio di persone, transito di mezzi, pulizia box, somministrazione pasti, sgambatoio (se presente), ecc.. qualche cancelletto, porta o altro sia rimasto inavvertitamente aperto eludendo la sorveglianza? Ti risulta se si siano verificati nel periodo della sua permanenza forti temporali da poter spaventare il cane tanto da indurlo a cercare una via di fuga? Che impressioni hai avuto dai responsabili del canile quando hai affidato loro il cane? Al suo accesso è stato registrato? Come si sono giustificati i responsabili del canile? Ti hanno detto quando secondo loro il cane potrebbe essere evaso e all’incirca in che fascia oraria?
        Scusami se ti pongo tutte queste domande, ma sono le stesse che mi sarei posta se fosse capitato a me per tentare di capirci di più.

        • infatti sono tutte domande a cui ho già una risposta.conosco bene le attività di gestione del canile ed è impossibile che il cane sia scappato causa distrazione o cancelletti aperti.temporali e anche fuochi d’artificio ce ne sono stati durante la sua permanenza lì dentro ma il giorno dopo l’ho sempre ritrovato lì calmo e felice di vedermi.il cane nn è stato chippato all’ingresso xchè siccome aveva queste ferite sul collo volevano aspettare. sabato mattina 5 luglio era nel suo box.domenica mattina non c’era più.hanno detto è scappato,può capitare o forse rapito da qualcuno a causa dei troppi annunci che io ho messo x l’adozione anche se non ci sono segni di infrazione.in attesa di adozione avevo inoltrato la domanda x farlo diventare cane di quartiere,x farlo uscire prima….

          • Ok Claudia, quindi se sei certa che non può essere scappato perché conosci le attività di gestione del canile, perché ti hanno detto “è scappato può capitare” ed anche “forse rapito …..” attribuendoti, se pur indirettamente, delle responsabilità dell’accaduto?
            Non conosco il cane ovviamente ma se non di particolare valore/rarità, vendette/ripicche difficilmente si pianificano furti per impossessarsene. Forse e sottolineo forse, o non ti hanno raccontato tutta la verità o il cane aveva un proprietario assente e disinteressato perché gli faceva comodo così … per poi attivarsi vigliaccamente quando ha fiutato che altri si stavano interessando al cucciolone concretamente.

          • già! a questo punto mi piace immaginare che si tratti di questa tua seconda ipotesi perchè quello che in realtà comicio a pensare è orribile.grazie per la tua disponibilità.

  10. Prova con questo tentativo:
    ti accovacci o siedi dove puoi e inizia a rovistare all’interno della tua borsa, fai rumori di robe da scartare, portati le mani alla bocca fingendo di mangiare con gusto, lascia cadere ai tuoi piedi (come involontariamente) qualche piccolissima leccornia che sai piacere al cane. Se lei arriva raccogliendo le briciole non prestarle attenzioni e non parlarle ma alzati e avviati nella direzione di casa continuando a far finta di mangiucchiare e lasciar cadere briciole o frammenti. Se lei ti segue e le mangia riprendi a rovistare in borsa e offrile direttamente dalle tue mani un’ulteriore pezzettino agganciando contemporaneamente il guinzaglio, riprendi a camminare con lei dietro al guinzaglio ignorando le sue proteste ma ogni 3-4 passi lascia cadere un pezzettino di leccornia fino a casa. Sembra un po la favola del pifferaio magico ma a volte riesce 😀
    P.S.: diminuisce leggermente la razione di cibo quotidiano.

  11. Salve!
    ho un problema di “mancata risposta” al richiamo con la mia meticcietta… premetto che ha sei mesi ed è ancora nella fase della “stupidera” e della curiosità, ma quando è ora di tornare a casa le inventa tutte per non venire!
    Passo molto tempo a giocare con lei, a passeggiare e a lavorare insegnandole i comandi di base e qualche cosina in più. Lei partecipa con gusto e ci divertiamo molto, dimostrando di ascoltare e rispondere bene alle richieste… quando esco nei campi della zona la lascio senza guinzaglio e rimane sempre vicino a me, aspettandomi quando va più avanti o correndo quando rimane indietro.
    Insomma.. sembrerebbe una situazione idilliaca ma quando si tratta di tornare a casa la cosa si fa difficile.
    Inizia a correre e a scappare dappertutto, allontanandosi quando mi avvicino ma rimanendo sempre a pochi metri, quasi lo ritenesse un gioco.
    Succede soprattutto quando per qualche motivo riesce ad uscire dalla porta di casa e si intrattiene tranquillamente nello spiazzo che ho davanti, fermandosi a debita distanza da me e fregandosene dei richiami.
    Immagino che preferisca rimanere fuori (e chi la può contraddire) ma purtroppo non ho giardino e tornare a casa prima o poi bisogna, anche se la porto fuori spesso e volentieri.
    Sicuramente sbaglio qualcosa ma come mi devo comportare?Non l’ho mai sgridata quando riesco ad acciuffarla e anzi la lodo per essere venuta (anche se mi verrebbe da strozzarla!!!!)
    Grazie

    • La richiami solo per metterle il guinzaglio e riportarla a casa? Se sì, il problema sta tutto lì: devi chiamarla, metterle il guinzaglio e liberarla di nuovo, più volte… in modo che non colleghi il richiamo al “fine divertimento”.

      • Ci avevo provato ma a questo punto, visti i risultati, penso con troppo poco impegno o facendo poche volte l’attacca/stacca… quando la porto dai miei che hanno un bel giardino e lei può correre tranquilla poi riprenderla è un’agonia..si infila sotto le macchine, scappa in giro, si nasconde.
        E dire che non pensavo di essere una padrona così noiosa!!!!! 🙂

  12. Buongiorno, io ho un cane affettuosissimo e dolcissimo di circa 2 anni.
    Ho una grossa proprietà recintata in cui lui è libero di sfogarsi, ma nonostante questo affetto che ci dimostra e che gli dimostro, le rare volte in cui si vede aprire il cancello di casa non ci pensa 2 volte, schizza fuori come un anguilla e inizia a scappare senza farsi prendere, e nel caso in cui io mi ponga di fronte a lui per fermarlo, lui cercherà sempre il modo di scappare, anche invertendo la direzione di marcia.
    L’inseguimento finisce nel momento in cui si blocca perchè si trova di fronte a qualcosa di insormontabile.
    Secondo te da cosa potrebbe essere data questa sua voglia di scappare che gli prende ogni qualvolta vede aprirsi il cancello?? cosa potrei fare??
    Premetto una cosa, lui è un meticcio che non conosce nessun comando..

  13. MarcoC assicurati principalmente che il cane attualmente non sia di proprietà o avuto un precedente proprietario. Buona norma sarebbe portarlo dal Vet. o altro organo deputato per il riconoscimento o meno all’iscrizione anagrafe canina. Se risultasse di proprietà potresti incorrere in sanzioni se il proprietario lo reclamasse. Diversamente non concedergli solo di frequentare il giardino ma fallo entrare e stazionare con voi in casa. Probabilmente capirà che voi siete il nuovo riferimento e non avrà più interesse ad evadere .

  14. Buonasera,

    ho un problema con un cane ‘quasi randagio’ (non è un randagio ma non so come altro chiamarlo, vaga per alcune vie del paese ma è socievole ed amichevole…) che passa del tempo con altri cani entrando nei recinti di alcuni vicini con cani.
    Il cane è molto socievole, entra senza timore nel mio giardino se glielo permetto, mangia e gioca senza sosta …
    quando però chiudo la porta e torno in casa se ne va sempre (anche se chiudo il cancello in qualche modo riesce ad uscire…) :
    non la vede come una sua possibile casa (anche se per la mia famiglia lo accoglierebbe con piacere).
    Come posso fargli capire che è ben accetto e può restare?

    Per la mia famiglia sarebbe la prima esperienza con un cane …

    grazie

  15. Sono disperata! Da nove mesi ho con me un cane simil-papillon di un anno e mezzo circa: fa parte della famiglia, va d’accordo con gatti e San Bernarda, sta in casa, ogni giorno esce almeno un’ora e mezza a correre, sta sempre con me, risponde al richiamo (ehm quasi sempre), insomma tutto nella norma. Finchè i vicini di fianco non hanno preso una femmina di cane corso, che ora è andata in calore. La lasciano sempre in giardino, con un cancello di legno con buchi larghi e aperti, il mio (essendo alto come un bassotto) come apro la porta di casa esce,in un lampo scava, scappa da sotto la mia rete e si fionda nel loro giardino. Il vicino, piuttosto intollerante, ieri ha fatto una scena da far paura. Ora purtroppo sono in casa con quasi 40 di febbre quindi non sono in grado di portare fuori i cani in questi giorni, ma non posso neppure farlo uscire in giardino (chiuso e regolarmente recintato) per paura che scappi dal vicino. Ma non dovrebbe essere lui a mettere in “sicurezza” il suo cancello? Cioè, uno può tenersi il cane in calore in giardino (non vuole farla neppure entrare in casa), non modificare il cancello (per non rovinare l’estetica) e poi prendersela perchè un cagnino entra? Così, finchè non guarisco, sono costretta a far fare la pipì al mio cane in casa!

    • Graziella non è proprio così, cioè non puoi pretendere che altri adeguino il proprio cancello per evitare che vi entri la tua cagnolina. In realtà sei tu che dovresti mettere in sicurezza la tua recinzione per evitare che la cagnina scavando evada con tutti i rischi che potrebbe incontrare al’esterno oltre al corso in calore. Faccio un esempio: in alcuni periodi dell’anno dei gatti non miei (non so se di proprietà o vaganti) frequentano furtivamente l’area di pertinenza alla mia casa arrampicandosi sulla recinzione (eppure i miei mici sono tutti sterilizzati). Anche se i miei cani e gatti vivono assieme pacificamente non potrei garantire la stessa tolleranza da parte dei cani con mici estranei …. ed evito che avvengano incontri-scontri poiché non ho assolutamente piacere che si manifestino azioni predatorie….

      Potresti prima di aprire la porta di casa metterle il guinzaglio, coprirti molto bene, gironzolare nel giardino il tempo necessario per farla liberare e poi di corsa tutte e due a casa e tu sotto le coperte!

      • Rita, in teoria hai ragione, ma in pratica le cose stanno diversamente. Intanto il mio è un cagnino maschio, l’altra è femmina, si conoscono da mesi perchè Dea (questo il nome del cane corso) è stata abbandonata nel giardino di una casa qui vicino, ed io ed altri andavamo a trovarla, darle da mangiare e farla giocare. L’ho anche portata fuori con i miei cani, a correre nei campi. Ora l’hanno adottata i miei vicini, che non vogliono farla giocare con altri cani (se non al guinzaglio, e pochi minuti), di socializzazione neppure a parlarne, un paio di giretti al guinzaglio al giorno, cibo e qualche coccola e il cane così è felice. Non può entrare in casa perchè sporca e in giardino non può muoversi liberamente perchè potrebbe sporcare il prato. Ora, posto che nessun cane è cattivo, un corso con passato di maltrattamenti (coda tagliata malamente e non cicatrizzata, segni di percosse ecc.), non socializzato, che deve vivere con tutti questi divieti…non sono un’esperta cinofila come voi ma qualcosa ho letto, da cucciola buona e giocherellona potrebbe diventare un cane sociopatico (esattamente come i suoi proprietari…ma c…zo non vuoi sporcare il giardino???ma perchè veini a vivere in campagna a rompere i coglioni a tutti e non te ne stai in città con un bel terrazzo magari di marmo e lucidato a cera???). La recinzione più cancello che hanno non è a norma per un cane potenzialmente pericoloso. La mia sì, anche se il mio San Bernardo è scappata giusto una volta perchè era passata l’ora di cena, io stavo innaffiando, lei aveva fame, e da cane con logica ferrea quale è ha pensato bene di andare a svuotare la ciotola dei gatti dei vicini. Fra le risate di tutti. Devo anche dire che prima che arrivassero questi sociopatici qui vivevamo tollerando a vicenda cani e gatti altrui, a volte entrava da me quello del vicino e viceversa. E comunque, leggendo tutti i commenti di questo post, con tutti questi cani che “scappano”, non è che hanno ragione loro, un giro ogni tanto di esplorazione da soli hanno bisogno di farlo e noi abbiamo semplicemente costruito una società a misura di nevrotici -ossessivi-ansiosi e non di cani e bambini?

        • Graziella tenevo a precisare che non sono un’esperta di cani ma vivendoci assieme da parecchi anni e attratta da tutto ciò che gravita attorno al mondo animali in generale ho necessariamente volente o nolente, nel bene e nel male, che mi piaccia o no razionalizzare tale scelta di vita a parametri di civile convivenza poiché non abito in un isola deserta.
          Cerco di esprimermi meglio e scusami se non riuscirò ma di meglio non so fare:

          Dea attualmente è di proprietà altrui e se ritieni che non sia tenuta adeguatamente segnalalo a chi di competenza, ma attenzione, tu puoi far dormire il tuo San Bernardo nel letto, ma se il dirimpettaio non lo permette al suo Chih non è maltrattamento ma solo un modo diverso di rapportarsi con gli animali;
          Non mi risulta esistano norme (se non tecniche urbanistiche) per la scelta di recinzioni o cancellate, né tantomeno obbligo di istallarle ma sta al buon senso di ogni proprietario di cane dover valutare caso per caso tale necessità e risponderne ad eventuali conseguenze. Se un barboncino riesce a scalare un muro di cinta alto 10 mt. procurando danni a terzi, ne dovrà comunque rispondere il proprietario per malgoverno.

          Mi pare di capire che la Corsa nonostante tutto non sia mai evasa, ma il tuo piccoletto si, eppure ritieni di avere una recinzione sicura …. ma per chi?

          Gabri non è un appunto ma la libertà degli altri non può venir meno alla nostra.

      • Grazie mille Valeria, davvero! Il fatto è che sono venuta a vivere qui, in aperta campagna, in mezzo ai contadini, per potermene stare tranquilla con i miei cani e gatti, e in effetti basterebbe un pò di buon senso per non pestarsi i piedi a vicenda. Quello che mi dispiace di più in questo momento è vedere il mio cagnolino soffrire, passa la giornata a emettere ululati, non mangia, non dorme, e io non posso neppure portarlo fuori a sfogarsi causa febbre. Ma quanto durerà? Tutti i venti giorni del calore della cagnolona? Appena sto meglio vado di corsa a farlo castrare. Lui è quello che Valeria definisce “pometto”, come sente un rumore abbaia subito, la San a seguire (perchè lei di solito sta dormendo), e fa venire in mente quei cani di paese che una volta andavano in giro ed erano “amici” di tutti. Ecco, lui è un “amicone”, prima dell’avvento-psicopatici la mattina si faceva un breve giretto di fianco a casa, salutava leccando spasmodicamente i vicini che lo intercettavano, pisciava davanti al giardino del pittbull che non gli sta simpatico, andava a fare un pò di cagnara con il dogo argentino, così, tanto perchè non si sedesse troppo sugli allori, e tornava soddisfatto. Aveva compiuto il suo compito (capissi quale!!!) e se ne stava (relativamente diciamo) tranquillo fino all’ora della passeggiata in collina. Ora che faccio???

  16. Ciao, il mio cane è un San Bernardo, abitiamo in una casa con un giardino molto grande con tutta attorno un recinzione da almeno un metro e ogni volta che ne ha la possibilità lei, è una femmina, scappa……. Io le voglio tutto il bene del mondo e visto che abitiamo in zona industriale è molto pericoloso per lei……. Ogni volta che scappa la vado a cercare e una volta trovata la porto a casa e la lego….. Niente botte, niente urla…. La lego e basta…….. Io non voglio che lei scappa……. Inoltre li d’hotel sa mangiare una volte al giorno, a sera, e li do 250g di riso soffiato con carne o formaggio…… Che devo fare

    P. S. Ha sei anni, è un cane molto grande e i miei non la vogliono in casa……. Attendo risposta

    Grazie

    • Quello che dovresti fare già lo sai: tenerla di più con voi. Un cane senza branco è un cane insoddisfatto, quindi tende ad andarsene per i fatti suoi (d’altronde, che ci sta a fare lì in giardino da sola? Si annoia e se può se ne va).
      Se però i tuoi non la vogliono in casa, non so che cosa consigliarti 🙁 … se non di controllarla meglio e di non darle la possibilità di uscire.

  17. Buongiorno. Abbiamo recentemente perso per malattia uno dei nostri cani (meticcio 10 anni taglia medio/piccola) e ora vorremmo affiancare alla nostra femmina (meticcia 7 anni stessa taglia) un nuovo compagno. Al canile, il cane che la femmina ha preso subito per il verso giusto è un cagnetto di due anni (meticcio pure lui, taglia analoga alla nostra cagnolina e, dall’aspetto, senza ‘antenati’ da caccia; vagamente ricorda un mini-boxer). Questo cane però è stato portato in canile pochi mesi fa dai padroni ‘perchè scappa’. Al canile sostengono di non sapere altro.
    Vi chiedo: al canile dovrebbero avere il recapito di chi ha abbandonato il cane (visto che si tratta di una rinuncia di proprietà, presumo di sì)? E dunque è mio diritto richiedere che almeno loro approfondiscano la questione delle fughe dfel cane (o al limite loro possono darmi i recapiti dei vecchi padroni, in modo che possa documentarmi di persona)?
    Grazie – Ercole

    • Ercole, la tua richiesta più che un diritto è una facoltà e con la privacy potrebbero non riferirtelo. Chi si occupa di adozioni dovrebbe in realtà procurarsi più informazioni possibile sull’approdo dei cani ospitati per meglio saper consigliare eventuali richieste di adozione. Se comunque una delle sue caratteristiche accertate è la fuga prima di decidere dovresti verificare e valutare se gli spazi esterni offerti siano a prova di evasione. La compagnia della tua tranquilla cagnetta potrebbe essere una attrattiva per fargli mettere la “testa a posto”:.)) ma anche incuriosire la femmina a seguirlo nella sua vita spericolata….

      Penso che per ogni cane, poter accedere alla casa dei proprietari, almeno per i primi periodi, crei un legame più solido.

  18. Buongiorno a voi, perché per me. Certamente nn lo è, visto che sono disperata a causa della fuga del mio adoratissimo cagnolino. È scappato da 5 gg, molto probabilmente per assecondare l’istinto sessuale!!! È la seconda volta che lo fa , ma in precedenza dopo un giorno è tornato!. Questa volta sono davvero preoccupata, perché il mio cagnolino è super viziato e coccolato(forse troppo) e ho paura che nn se la sappia cavare.
    Sn andata in giro per mari e monti, ma nulla .sembra sia sia volatilizzato.
    Io abito in campagna dove ci sn spazzi immensi.
    Vi prego,ditemi che ritornerà !!
    Grazie.Giovanna

    • Se non gli succede niente nel frattempo (e qui mettiamoci tutti gli scongiuri del caso) sicuramente tornerà: però il problema che ti dovrai porre subito dopo è come evitare che succeda ancora. Intanto dacci notizie… poi magari vedremo di capire cosa si può fare per evitare il ripetersi di situazioni come questa.

  19. Salve, VI PREGO AIUTATEMI!
    Io e la mia famiglia abbiamo un grosso problema con la nostra cagna… continua a scappare dal giardino! Lei è un incrocio fra un labrador e un aski, e prima di dirvi come sono i fatti ci tengo a precisare che comunque ai richiami risponde e che l’abbiamo addestrata a stare seduta e a dare la zampa, che lei e l’altro cane stanno tutto il giorno insieme e quando devono dormire li mettiamo in garage, tra l’altro ogni tanto li facciamo stare in casa con noi, infatti quando la portiamo a passeggio non scappa, la lasciamo tranquillamente slegata. Inizialmente pensavamo scappasse proprio per il carattere dell’aski quindi la sgridavamo senza gridare, poi abbiamo pensato che fosse infastidita dal cane maschio (dogo argentino) dato che la voleva montare, quindi non le davamo ne botte, ne le urlavamo contro. Poi però ha continuato abbiamo iniziato a sgridarla senza urlare, ma ha continuato a scappare, allora abbiamo iniziato a legarla e a lasciarla da sola per qualche ora, ma niente magari sta tranquilla qualche e poi ricomincia… Anche perché adesso ha preso il vizio di scappare scavalcando il nostro cancello, fa il suo giretto nei dintorni, poi ritorna e salta il cancello del vicino ed entra nel suo giardino! e questo vicino è scorbutico e non credo che sia amante dei cani! Visto che siamo già in argomento… la mia cagna non va per niente d’accordo con gli altri cani, anche se devo dire che è già migliorata confronto al passato… noi non sappiamo più cosa fare!Aiutateci vi prego!

  20. Buongiorno, io ho un meticcio di 2 anni e mezzo che continua a scappare dal giardino pur avendo cambiato più volte la rete per non permettergli ciò.
    Premetto che non rientra in nessuna delle categorie riportate dal Vostro esaustivo articolo.
    Il mio cane vive per lo più in casa con noi e interagiamo molto. Abbiamo due gatte con cui ha creato un branco (infatti le difende dagli attacchi degli altri cani). E’ un cane che ama esplorare e annusare molto. Quando scappa capita che vada sia dalle cagnette nostre vicine, sia che vada in giro a perlustrare. Al richiamo la maggior parte delle volte torna subito, il problema sussiste quando non siamo in casa e lui riesce a scappare lo stesso (fa impressione quanto riesce ad arrampicarsi per scappare), abbiamo paura che si faccia del male. Chiediamo consiglio a Lei per una possibile soluzione, è vero che la castrazione aiuterebbe? E’ il nostro primo cane per cui qualsiasi consiglio è ben accetto. Grazie dell’attenzione e buona giornata

    • ciao sara anch’io ho il cane che scappa come scritto sopra ma credimi la castrazione non è servita a nulla , almeno nel mio caso ….. 🙁

      • Ciao 🙂 avevo pensato alla castrazione perché Rimmel dorme in casa e continua a lasciare pipì sugli oggetti, come se volesse definire il territorio. Abbiamo provato a insegnargli a non farlo ma di notte lo fa spesso. Per cui non saprei… Questi piccoli fuggiaschi 🙂

  21. Ciao
    Io ho un cane, fox terrier, Tyson, che come romane solo in casa, in giardino, scappa…

    Premetto che il giardino é recintato , i buchi nella rete sono stati chiusi…
    É possibile che si arrampichi sulla siepe, stile gatto?

    Cosa potrei fare per abituarlo a non scappare?

    Grazie

  22. i cani devono sentirsi al loro agio se scappano c’è un motivo logico, sentono il dovere di stare un po per conto loro, ma se non ubbidiscono ai padroni è perchè non si fidano!

  23. ciao Valeria
    io con il mio Remy ho il problema che scappa solo se non ci siamo, non regge la solitudine anche se ha insieme la sua mamma, scappa ma rimane nelle vicinanze aspettando che torniamo così siamo obbligati a chiuderlo in casa anche per 6 7 ore quando andiamo a lavorare ….fortunatamente succede di rado , vorrei sapere se c’è rimedio
    grazie

  24. Salve! La mia Maya è una meticcia pastore belga di 3 anni presa al canile quando aveva 3 mesi e molta timidezza. Dolcissima, soprattutto con la mia bimba di un anno e mezzo dalla quale si fa fare di tutto (infatti sto cercando di insegnare a mia figlia di rispettare il cane). Vive in appartamento e da sempre viene con me in ufficio dove c’è un grande terreno recintato e lei svolge egregiamente il ruolo di “avviso” quando arriva qualcuno. Tutti i giorni tutto il giorno (lasciandola anche sola). L’ho educata al richiamo, seduta, terra, ferma, zampa, no….risponde a tutto. Il problema è che ha sempre avuto delle fobie che non riesco a farle superare: mio suocero, che vede tutti i giorni e che muore dalla voglia di coccolarla ed ha cercato (anche con me accanto) ad approcciarla in tutti i modi, la spaventa e gli gira a largo o si avvicina nervosa per allontanarsi subito (raramente si è fatta toccare da lui o gli ha dato la zampa); dentro casa una porta che cigola la spaventa (sebbene non le danno noia tutti gli altri rumori, nemmeno il trapano); non parliamo dei fuochi d’artificio o dei temporali….terrore puro!! Il problema che è nato da qualche mese a questa parte è che Maya ha iniziato a scappare. Ha microcip e medaglietta col telefono, ma io vivo a Roma! Immaginate i pericoli. Scappa dall’ufficio col temporale e ultimamente a prescindere dal meteo, ferendosi le zampe perché si arrampica ovunque. Un paio di volte è tornata a casa (7 km). Una volta è scappata anche da casa dei miei suoceri, che hanno il giardino ed hanno sempre avuto cani e mai problemi. Inutile dire che il problema, a lungo andare, mette a dura prova tutti, specie mio marito che inizia a non reggere la figura del leader “che non urla”. In realtà credo di essere più io il capobranco di Maya, ma anche io inizio a non saper reggere lo stress di non sapere cosa succederà se mi allontano dall’ufficio. Dovrei rinchiuderla a casa? Legarla a una corda quando la lascio nel giardino dell’ufficio dove, ripeto, è cresciuta? Non mi sembra corretto, ma non so come gestire una situazione che accade quando non ci sono. Ha da sempre una cuccia in ufficio, mai usata. Ci sono dei ripari, non li considera. Vorrebbe entrare negli uffici quando ci sono e piove (a volte glielo concedo perché non si ripara e diventa zuppa). Scappa sempre più spesso. Scusate la lunga descrizione, ma volevo dare quanti più dettagli per far sì che mi possiate consigliare al meglio x cercare un recupero. Voglio che Maya abbia più fiducia in sé.. aiuterebbe tutta la famiglia! GRAZIE GRAZIE! Mariella

  25. Ciao,
    ho un grosso problema con la mia canina maggie, meticcia di età 1 anno e 7 mesi.Scappa.
    E’ un cane molto affettuoso, a momenti soffocante e preciso queste caratteristiche per farti capire che non credo sia il genre di cane che non si sente parte del branco.
    L’ho adottata da circa 3 mesi da un’altra famiglia che non poteva più tenerla, mi avevano fatto presente il problema e io forse l’ho preso un pò alla leggera.
    Sono stata anche da un’educatore e sembrava tutto risolto.Quando vuole farsi gli affari suoi però non risponde al richiamo, si allontana e se la trovo e cerco di prenderla non si fa prendere, col rischio di rimanere sotto una macchina se si trova in strade trafficate.
    Io vivo in una casa circondata dal podere senza possibilità di recinzione, la strada è lontana ma a volte ci arriva.
    Cosa devo fare, chiuderla in casa o tenerla a catena?
    Ho avuto 2 cani prima di lei ai quali non mettevo neanche il guinzaglio, vivere il cane come sono costretta a fare con lei non mi piace per niente, soprattuto per lei.
    Non so più che pesci prendere, se puoi consigliarmi qualcosa..
    Grazie

  26. Cara redazione, andare a vivere da solo è una cosa a cui sto pensando da anni, ma essendo disoccupato non so se ci riuscirò in tempi brevi… A volte temo mai. E tanto per la cronaca anche stamattina il cane non è in cortile… Sono già uscito a cercarlo ma non si fa vivo…

  27. Tutto verissimo… se può aiutarmi, le espongo il mio caso:

    – vivo in casa dei miei ed ho il divieto più assoluto di fare entrare il cane in casa, guai a me e a lui;
    – sempre i miei quando escono di casa non controllano praticamente mai che si chiuda del tutto il cancello;
    – la casa dà proprio sulla strada principale del paese dove tra le 5.30 e le 9.30 passano davvero tante macchine;
    – il cane è un meticcio taglia media tipo da caccia che portai dal canile che aveva già 2 anni quasi: ha imparato già delle cose ma appena vede il cancello che si apre cerca sempre di scappare (il cortile peraltro è gigantesco..).
    – quando lo porto in campagna e lo libero, per farlo tornare c’è da chiamarlo in media almeno tre volte;
    E – l’altro cane che abbiamo non scappa se non in periodo di amori (meticcio taglia piccola con caratteri di cane da pastore)
    Ha una soluzione? La mia situazione è limite, ha rischiato diverse volte di essere preso sotto una macchina, non vorrei passare dei guai in caso di sinistro, oltre ovviamente al dispiacere di perdere il mio patatone, quindi oltre il danno anche la beffa…
    La ringrazio INFINITAMENTE
    Claudio

    • Claudio…i cani scappano quando si annoiano, quando non hanno un corretto rapporto con i proprietari, quando il resto del mondo è più interessante del luogo in cui vivono. Evidentemente il tuo cane non trova a casa tua ciò di cui ha bisogno: e non mi stupisce, visto il divieto di farlo entrare in casa (quindi di farlo vivere con il suo branco, esigenza vitale per ogni animale sociale).
      Visto anche il palese menefreghismo dei tuoi genitori che non fanno neanche lo sforzo di chiudere il cancello… l’unico consiglio che posso darti è quello di andare a vivere per conto tuo.
      So bene che non è sempre possibile né facile…ma i miracoli purtroppo non li so fare :-(.

  28. Ciao mia sorella ha addottato da un annetto una setter inglese che veniva maltrattata e viveva in una gabbia in montagna, il padrone la voleva sopprimere e noi l’abbiamo salvata.

    Lei scappa.. se lasciata libera scappa e sta via delle ore. Normalmente ci chiamano e poi andiamo a riprenderla , in un anno è capiato 3 volte.
    Lei sta iniziando a conoscere il richiamo e il “tocca” quasi sempre lo si ottiene.
    ma se concentrata sugli odori ecc non alza nemmeno la testa.. è brutto non poterla neache una volta poterla lasciare libera

    magari qualcuno di voi ha passato una situazione simile e ci può dare dei consigli..!

    grazie

  29. Aiutooooooooooooo,da quando siamo andati ad abitare con mio suocero… Lui lasciando la porta aperta…. fa scappare di casa il mio Gildino, il quale tutte le mattine girovaga per il paese poi quando vuole ritorna a casa……pur andandolo a cercare non ha una meta ben precisa gira…cammina per i campi….zigzaga in strada…..sono disperata ….sapete tra tutti …darmi qualche consiglio? anche perchè la Polizia municipale già una volta mi ha graziata non facendomi la multa…per mancata sorveglianza…..Vi prego datemi un consiglio……

  30. salve!io ho un siberian husky femmina di 2 anni. A volte succede che salta la recinzione del giardino e del recinto, dove la tengo quando sono via.Le recinzioni sono molto alte eppure lei…nn so come… riesce a saltarle lostesso…e nn so piu che fare..!Quando scappa come e scritto nel’articolo nn scappa lontano ma dai vicini per curiosare in giro…e poi ritorna a casa. La mia paura e che un giorno vada in strada e si faccia male…oppure i vicini chiamino i vigili…il problema e che nn so come risolvere la situazzione! la porto sempre fuori a passeggio e anche a correre con la bici…quindi il suo esercizzio fisico lo fa,ed è sempre a contatto con le persone e con altri cani… essendo molto socievole.Ho altri 2 cani e giocano sempre assieme,sono tutti molto uniti con la famiglia. Uno dei cani è un pastore austaliano ed è molto territoriale invece lei nn lo è per niente….!!Non so piu cosa fare…gia prima di prenderla ero a conoscenza del carattere che hanno questi cani.. per questo l’ho sempre seguita molto.. difatti a casa è molto brava… ma purtroppo resta quella voglia di scappare… che nn mi fa stare tranquilla.. e avere sempre l’idea di sbagliare e non capirla.
    Un saluto!

  31. Grazie per la risposta. Sicuramente hai ragione, tuttavia abbiamo sempre avuto animali e tutte le altre esperienze con i cani non sono state così terribili. Anche gli altri cani (corsi) stavano da soli, eppure non scappavano e non credo che ci poniamo nei confronti di questi meticci in modo diverso. Chi è può stare ore e ore con il proprio cane oggi giorno, a meno che non sia in pensione? Dunque tutti quelli che lavorano tutto il giorno fuori casa non dovrebbero avere un cane? Avremo le nostre colpe, non lo metto in dubbio, fatto sta che sappiamo che il loro papà vive alla catena perchè ha lo stesso vizio e così alcuni dei loro fratelli. Non sarà anche che ce l’hanno nel sangue di andare in giro, come i cani nordici?

    • Certo, può esserci una componente genetica che spinge alla fuga. Però io ho allevato cani nordici per 25 anni e nessuno di loro è mai scappato (esclusi i casi in cui partivano per la loro dannatissime battute di caccia…ma lì c’era un scopo preciso!): il che significa che anche l’impulso più forte si può controllare con un rapporto corretto. Il cane corso, che è sempre stato un cane da guardia, selezionato proprio con questo scopo, è un cane fortemente territoriale e non si allontanerebbe da casa per nulla al mondo (esclusa forse una femmina in calore): evidentemente i suoi cani attuali non hanno la stessa territorialità e quindi se ne infischiano di far la guardia e preferiscono andare in esplorazione!
      Tutti quelli che lavorano non possono avere un cane? Be’, non proprio… ma se non c’è modo di utilizzare un dog sitter, e se si sta via proprio dal mattino alla sera…allora bisogna scegliere, quantomeno, cani che siano in grado (perché sono stati selezionati così) di affrontare lunghe ore di solutidine senza sclerare. Ad un pastore maremmano-abruzzese, per esempio, basta mezz’ora al giorno di (buon) rapporto con gli umani, e per il resto sta benissimo anche da solo: un bolognese, se resta un’ora da solo, è capace di andare in depressione.
      La selezione non è acqua… bisognerebbe sempre scegliere cani adatti al tipo di vita che andranno a fare: il meticcio, purtroppo, è un punto interrogativo gigantesco. Si può trovare tutto e il contrario di tutto, e purtroppo a voi è capitato il contrario di quello che avreste desiderato: per questo dico che “quei” cani sono incompatibili con il vostro stile di vita, e non che voi siete incompatibili con “il cane” in generale!

  32. Ho due cani, meticci, presi al canile circa un anno fa.
    Li abbiamo presi in coppia in modo che si facessero compagnia, visto che durante il giorno nè io nè mio marito siamo a casa. Viviamo in una casa con un giardino enorme, 4000 metri di spazio, eppure non basta. Da mesi ormai scappano e vanno in giro.

    Tornano sempre, fanno solo dei giri, ma non posso permettere che questo accada poichè vivo su una provinciale dove le auto sfrecciano anche a 100 km/h e comunque nelle loro esplorazioni visitano anche altri giardini. Non so quante telefonate ho ricevuto da persone che li hanno trovati, alcuni vicini sono infuriati e minacciano di denunciarci… con quale accusa non lo so, ma comunque la situazione è pesante, anche perchè lavoriamo entrambi fuori città e se scappano poi dobbiamo rivolgerci ad amici e parenti per recuperarli quando la gente chiama.

    La recinzione del nostro giardino purtroppo non è perfetta, sarebbe da rifare completamente ma al momento non possiamo sostenere questa spesa. Continuiamo a chiudere buchi ma loro ne fanno sempre altri. È sopratutto uno dei due che ha la mania di andare in giro, l’altro a volte lo segue, a volte no, ma comunque è molto più ubbidiente.

    A causa di questa situazione non possiamo che tenerli chiusi in garage, li liberiamo solo quando siamo a casa e sotto stretta sorveglianza. Adesso siamo al punto che appena apriamo la porta del garage si fiondano direttamente a scavare un buco per uscire. Siamo al punto che devo tenerli al guinzaglio in giardino!!!!

    Li abbiamo sempre fatti socializzare con noi, quando ci siamo stanno sempre con noi, anche in casa, quando andiamo via li portiamo con noi, abbiamo fatto di tutto per questi due cani. Ma onestamente loro ci hanno creato solo problemi e ci stanno portando all’esasperazione. Io non so più cosa fare e sto pensando seriamente di darli via. A malincuore ma non abbiamo più una vita decente a causa loro, poiché il fatto di tenerli chiusi in garage crea una serie di conseguenze negative come il fatto di dover pulire ogni sera e ogni mattina, il fatto che i cani sono nervosi e stressati dall’essere rinchiusi e appena possono fuggono via, oppure fanno la pipì in casa, sono agitati, non ubbidiscono a nessun comando, distruggono ogni cosa che trovano…

    Mi spiace ma sto pensando seriamente di darli via perché le abbiamo provate tutte ma non c’è verso.

    Grazie per il vostro aiuto e consiglio.

    Un saluto,
    Giulia

    • Giulia, i tuoi cani hanno ragione (lo sai, vero?): vivono in giardino per la maggior parte del tempo, hanno “fatto branco” tra loro ed evidentemente non sentono di far parte del gruppo familiare, o comunque non siete riusciti a dare loro le giuste motivazioni per considerare casa vostra come il loro territorio, da non abbandonare e magari anche da difendere. Il fatto che lavoriate entrambi fuori città mi fa pensare che a casa ci siate veramente poco… quindi i cani, probabilmente, vi considerano “estranei amichevoli” e non certo i leader del loro gruppo sociale, con cui interagire e collaborare. Il fatto di aver preso una coppia “perché un cane non si sentisse troppo solo” ha agevolato questo distacco da voi: i cani tra loro hanno stretto un’alleanza dalla quale siete esclusi.
      I rimedi ci sarebbero, ma temo che siano incompatibili con le vostre esigenze (sicuramente non potrete rinunciare al lavoro per i cani): quindi non posso che appoggiare la scelta di trovare loro una famiglia diversa, più presente e che possa dedicare ai cani tutto il tempo necessario. Purtroppo non sarà facile, non solo perchè sono due meticci ma anche perché, a questo punto, almeno uno dei due è abituato a fuggire e quindi necessita di una rieducazione. Però di sicuro non potete continuare a tenere ‘sti due poveracci rinchiusi in un garage!

      P.S: il reato per cui vi minacciano di denuncia esiste: si chiama “omessa custodia di animali”.

  33. A.A.A.
    Ciao a tutti, ragazzi sono veramente disperata!!!!
    L’anno scorso io e mio marito abbiamo adottato un meticcio maschio intero di circ 20 kg dal canile. Ora il cane ha 4 anni ed ha un attaccamento morboso nei miei confronti… mi segue ovunque anche in bagno. Noi abbiamo una casa con un bel giardino e il cane dorme in casa di notte. Fino ad ora stava qualche ora da solo in giardino quando io e mio marito siamo a lavorare, ma quando io devo uscire all’infuori dell’orario lavorativo il cane va fuori di testa e scappa andando in strada a cercarmi in chissa’ quale posto, si arrampica e salta la recinzione…ora il problema diventa anche più serio perchè scappa anche durante l’orario lavorativo. Ho provato di tutto anche a legarlo ma trova il modo di sfilarsi sia la pettorina che il collare… non vorrei dover ricorrere a metodi bruschi perchè è un cane che ha già sofferto tanto e soffre ancora di ansia da abbandono… ma come posso fare??? sono disperata aiutatemi.

  34. Ciao, io ho un problema che si è presentato poco tempo fa. Il mio cane è un pastore tedesco di 10 anni castrato e ubbidientissimo. Vive in una casa con giardino, di giorno sta fuori e di notte dorme in casa. In giro va due volte al giorno e mai al guinzaglio perché quando è con me ascolta qualsiasi richiamo. Ora il problema è che quando è solo in giardino e nessuno lo osserva scappa, va a farsi un giro (non sempre nello stesso posto) e poi ritorna dopo un’oretta. Io non so come fare a fargli capire che è sbagliato…
    Grazie in anticipo
    Miriam

  35. ciao io ho 3cani sono incrociati con dalmata begol e seguggio. loro scappano regolarmente tutti i giorni come io esco di casa. io abito in una zona residenziale che sta fronte alla spuaggia. questa spiaggia comprende altre località in tutto sono 4.le girano tutte il problema e che entrano dentro gli altri giardini in cerca di gatti.. sono disperata e ho già ricevuto segnalazioni come cani agressivi che nn sono anche perché sono cuccioli di 7mesi e convivono con mio figlio di 3anni che li fa fi tutto!

  36. salve a tutti,
    io ho un problema che sta diventando piuttosto importante!il mio cane la notte scappa,non accade sempre a volte anche a grande distanza di tempo.Non so precisamente quanto sta fuori forse massimo un’oretta conoscendolo poi torna a casa e inizia a piangere perchè non riesce a rientrare alle 4 alle 5 del mattino così i vicini ci chiamano e ci avvertono!ovviamente i problemi sono tanti ,infatti non solo risulta pericoloso per il cane ma disturba anche i vicini e ultimamente fa una cosa che in nove anni non era mai accaduta,cioè mangia i cavi del cancello!mio padre è furente per questa cosa ma non so assolutamente come risolverla,sia perchè non riesco a capire da dove esce sia perchè non so come farlo smettere di mordere questi cavi.secondo voi dovrei portarlo da un addestratore?aiutatemi per favore!

  37. salve a tutti.. il mio cane si chiama gigio ed è con me sin da quando aveva un mese.
    ora ha sei anni però ha preso il vizio di scappare di casa.
    abbiamo uno spazio grandissimo per lui ed è sempre stato trattato come uno di famiglia.
    di solito può fare ciò che vuole perchè se ha voglia di stare in casa sta in casa e se ha voglia di uscire esce..
    in sei anni non è mai successo ma è da qualche mese che ha preso il vizio di scappare anche se abbiamo sempre cercato di stargli il più vicino possibile perchè lo portavo a spasso e lo facevo giocare e poi alla sera lo portavo al parco dove c’era il ritrovo dei cani ma non so proprio come fare per questo problema!!
    mi potete aiutare???

    • Il tuo cane è intero? E ci sono cagnette nei paraggi? Temo proprio che abbia scoperto le gioie del sesso, o almeno che abbia avuto modo di apprezzare il “profumo di donna”.

      • si si non l’ho fatto castrare e ci sono delle cagnette anche in fondo al campo ma a quanto pare preferisce sempre andare in centro paese!!!! cosa potrei fare? più che altro perchè ho paura che prima o poi una macchina lo investa o che qualcuno se lo tenga!

  38. Salve. Da circa 5 anni abbiamo Lampo, un simil labrador di taglia media, abbandonato all’età di circa sei mesi. E’ un cane perfetto, docile ed educato con le persone, ma dominante nei confronti degli altri cani. Fino all’anno scorso abbiamo vissuto in un appartamento e qui si comportava molto bene, era educato e rispondeva ai comandi e lo portavamo a spasso 4 volte al giorno…ma quando lo liberavamo avevamo spesso problemi a richiamarlo, perchè non tornava da noi, ma nel frattempo lo portavamo anche nella casa in campagna che stavamo finendo di far costruire per andarci poi a vivere, ci soggiornavamo anche per diverse notti e andava tutto bene, Lampo non scappava anche se il giardino non era recintato e ci stava tutto il giorno perchè i miei genitori non volevano entrasse in casa, dato che fuori si sporcava facilmente e a lui ciò non è mai dispiaciuto perchè aveva un grande spazio tutto per sè! Da circa un anno viviamo dunque in questa casa e i primi mesi andava tutto molto bene..potevamo anche lasciarlo libero quando andavamo via, perchè sapeva saremo tornati..finchè abbiamo saputo che (circa 2 mesi dopo il nostro trasferimento) Lampo se ne andava scorrazzando per il piccolo paese vicino a casa nostra, causando guai perchè non si rendeva conto del pericolo delle macchine..allora gli abbiamo costruito un box in giardino per metterlo lì quando non saremmo stati a casa e per un po è andata bene finchè non cominciò a squagliarsela di nascosto anche quando noi eravamo in casa..così abbiamo ultimato la costruzione del recinto intorno a tutto il giardino, ma anche in questo caso è andata bene fino ad un certo punto, quando Lampo ha scoperto che se avesse scavato, in certi punti dove il terreno è più scosceso, poteva scappare facilmente..al che, io ogni volta lo vado a riprendere in paese e lo sgrido, riportandolo a casa, (tra l’altro ci hanno fatto anche la multa perchè causa problemi) e ogni volta mi viene istintivo metterlo nel box, e vado poi a fare la perlustrazione del giardino per vedere dove ha fatto la buca e la copro con qualcosa di pesante..a volte mi sono anche appostata fino a seguirlo nel momento in cui scavava sgridandolo ma rilasciandolo libero, ma basta una minima distrazione e scappa…anche perchè è abbastanza impegnativo seguirlo per tutta la giornata!..sostanzialmente sono stata sempre io ad occuparmi della sua educazione, e mi dispiace molto vederlo comportarsi così anche perchè intuisco che non abbiamo in lui una grande autorità..ad un primo impatto la soluzione potrebbe sembrare semplice: mettere ostacoli per tutta la recinzione al fine di non fargli scavare buche..solo che il giardino è molto grande e lui le trova veramente tutte per andarsene a scorrazzare per il paese..ho provato di tutto, a farlo giocare, a comperargli qualcosa da rosicchiare, a portarlo a fare una passeggiata, ma prontamente quando entro in casa, passate le ore più calde della giornata, Lampo scappa e di nuovo lo andiamo a riprendere e lo mettiamo nel box. Non sappiamo veramente cosa fare! Perchè si comporta così e cosa devo fare quando lo vado a riprendere, dato che non posso starmene ad aspettarlo perchè lui torna molto più tardi o ce lo riporta la polizia?! Grazie

  39. Salve.
    Il e il mio compagno abbiamo adottato un bellissimo Breton di circa 4 anni che tre mesi fa abbiamo trovato sotto un fortissimo temporale.Ci siamo assicurati che nessuno lo cercasse,anche se era evidentemente stato maltrattato,infatti aveva delle spighe di miglio,penso,nelle orecchie (5 per orecchio)da almeno un anno.Ad ogni modo il nostro Argo,si è affezionato moltissimo a noi,specialmente al mio ragazzo che considera indubbiamente il capo branco.Lo facciamo uscire almeno 3 volte al giorno,giochiamo con lui quando siamo a casa,sempre in casa risponde al richiamo ma,appena il cancello è aperto, lui ne approfitta per uscire e dirigersi verso la strada trafficata più vicina.Se vede che lo stiamo seguendo accellera per seminarci.Quando riusciamo a prenderlo,non lo sgridiamo perchè non capirebbe e il più delle volte,(nella fretta abbiamo dimenticato il guinzaglio a casa) ci tocca tornare a casa tenendolo in braccio.Se invece abbiamo il guinzaglio si impunta e non vuole camminare.In quei momenti ho l’impressione che lui non abbia alcuna intenzione di tornare a casa,e che siamo noi a costringerlo a starci,però,io so che lui è felice con noi,ci fa un sacco di feste quando ci vede tornare,la mattina viene a svegliarci scodinzolando come un matto è palpabile che sta bene.L’unica cosa che non facciamo è portarlo a caccia,diciamo che si accontenta di andare a caccia di lucertole.Come possiamo risolvere questo problema?

    Grazie in anticipo!

    Simona Davide e Argolino!

  40. Buonasera, vorrei un consiglio sulla mia cagnolina, anche lei ampiamente dedita alle “fughe”…Sono davvero disperata, perchè non so più come fare! Diva, un incorcio beagle-bretone, ogni volta che resta a casa da sola scappa per venirmi dietro. Se sono uscita a piedi o in bicicletta lei mi raggiunge, ma le volte che esco in macchina è un vero disastro, perchè poi si perde e soprattutto rischia la vita attraversando strade trafficate…inizialmente pensavo che scappasse per noia, quindi ho cambiato gli orari delle passeggiate in modo che quando sono fuori lei sia abbastanza stanca da non voler scappare, ma non è servito. Se la chiudo in casa si accanisce sulle finestre cercando di uscire, oppure distrugge tutto ciò che è a portata di bocca…Non so davvero più cosa fare!! Consigli?

    • Oltre a quello scontato di portarla con te…mi sembra che ci siano tutti i sintomi dell’ansia da separazione, quindi la farei vedere a un bravo comportamentalista.

  41. Io non l’ho mai capita sta storia del “cane che scappa di casa in continuazione”! Potrei capire un singolo episodio (è successo anche a me), ma come fa un cane a “scappare in continuazione”? Ha le chiavi del cancello?

  42. Ma che una stringa un bel rapporto con il cane anche se questo vive fuori casa è proprio impossibile?
    Ci sono persone che magari per altri membri della famiglia non possono farli mai entrare in casa…La vedo dura farli entrare una volta al giorno anche se per poco. Poi,se è la persona stessa a non voler fare entrare in casa il cane,non ha senso farlo entrare tutti i giorni per un’ora e poi rispedirlo fuori. O entrano e possono starci(e magari tornare fuori se vogliono),o non entrano. E non è giusto neanche che queste persone siano private di un cane solo per questo.
    Tant’è poi che ci sono persone che li tengono in casa ma i cani sono lo stesso dei “nani da giardino”,nel senso che magari stanno tutto il giorno a poltrire sul divano,escono solo mezz’ora al giorno e appena citofona qualcuno si alzano un attimo per abbaiare,tornando poi al divano. (e infatti anche questi sono cani che quando possono scappano)
    Quello che conta è il rapporto…di certo in casa ce n’è di più,ma poi dipende dalle situazioni…

  43. Spezzo una lancia a favore per la gente di campagna 😉

    Premettiamo che in ogni insieme umano ci sono tutti gli estremi e quindi ci sarà sia chi si comporta con amore sia chi con disprezzo.

    Per conoscenza diretta vi posso dire che ci sono (la maggior parte sotto il 45 anni) persone che in campagna tengono i loro cani completamente liberi e senza alcuna recinzione o muro durante il giorno.

    Questi esemplari rispondono al richiamo, sono ben socializzati non scappano e sono sicuramente dei cani felici di poter scegliere liberamente di voler stare con i loro padroni. Tra questi: Pastori tedeschi, Volpini, Jack Russell, Border Collie, Barboncini e meticci vari.

    • Io ho un jack russell di 3 anni, ogni giorno lo porto a passeggio senza guinzaglio nei campi dietro casa, in un luogo che per un raggio di qualche chilometro è al riparo dal traffico. Generalmente si allontana e poi si volta ad aspettarmi, ma qualche volta, sentendo odore di lepri o altra selvaggina è scappato, inseguendo la traccia olfattiva, sparendo alla mia vista. Con il cuore in gola ho aspettato pazientemente che tornasse, quando lui lo riteneva più opportuno. Solo una volta si è allontanato tantissimo, non sappiamo perchè..lo ha ritrovato dopo circa 4 ore una mia conoscente, se ne stava tranquillo in un parco giochi con dei ragazzini..quando l’abbiamo ripreso non era per niente turbato e nemmeno troppo entusiasta di rivederci.
      Quest’anno al mare eravamo in un villaggio con una casetta con giardino non recintato, non vi dico quante volte si è allontanato in esplorazione, alla fine abbiamo dovuto legare il guinzaglio alla ringhiera, con grande tristezza di tutti. Lui è per carattere molto dominante e parecchio indipendente, ma sicuramente sente la mia insicurezza, come posso fare per migliorare questa situazione?

  44. ho letto con molta attenzione il suo articolo,ALLORA dove sbaglio? ho tre rotteweiller una coppia e una figlia sono tutti adulti, vivono con noi da sempre abitiamo in una villetta con uno spazio di circa 6000 metri ci gioco spessissimo, rispondono sempre ai miei richiami,assolvono bene il loro ruolo di difesa specialmente di notte sono molto attenti e guardinghi, ma se trovano uno spazio nella rete scappano ( anche di notte) e ritornano dopo diverse ore generalmente nelle ore notturne, DOVE SBAGLIO??????

    • Dove sbaglia non lo posso sapere, non conoscendola :-)…ma evidentemente i suoi cani hanno “fatto branco”. Quindi, se il cane alfa di quel gruppo decide di andare a farsi un giro, lo seguono tutti.
      Può anche essere che lei o un’altra persona di famiglia siate considerati i leader dallo stesso cane alfa…ma le gerarchie sono sempre relative: tu comandi si du me, ma se non ci sei io comando gli altri due. E siccome, quando scappano, lei non c’è… il leader “del momento” decide per tutti.
      Trattandosi di tre rottweiler le consiglierei grande attenzione e prudenza, perché purtroppo si sa quanto sia malvista questa razza dalla gente comune: quindi le suggerirei, almeno di notte, di tenere i cani dentro casa.
      Primo, perché non credo che le interessi che facciano la guardia alle rose: e se un malintenzionato volesse veramente entrare in casa sua, ormai i metodi per far fuori uno o più cani sono abbastanza facili da reperire. Se invece i cani stanno IN casa, voglio vedere come se la cava il ladro!
      Secondo, perché in casa ci siete anche voi e quindi il “capocane” si sentirebbe comunque meno libero di prendere decisioni in proprio. Terzo, perché tre rott che girano liberi significano, prima o poi, guai certi per il proprietario: anche quando sono buonissimi ed equilibratissimi.

      • La ringrazio per la sua risposta davvero sollecita e cortese, seguirò il Suo consiglio, effettivamente se un malfattore decidesse di entrare in casa troverà dei tesori anzi troverà TRE tesorini ad aspettarlo. grazie ancora.

  45. Sulla bonaria gente di campagna non ho alcuna illusione, ma tutti hanno cani (quasi nessuno ha un cane solo) e tutti li lasciano liberi (sempre) non solo ogni tanto come faccio io che vado il collina solo nei we. Sono certa che la maggior parte di loro non ha mai messo un collare o un guinzaglio.
    Nessun fondo è recintato, a parte alcune “villette” con cano da giardino regolamentare (pastori tedeschi abbaioni e -ritengo- abbastanza infelici, a differenza dei loro colleghi liberi che hanno al contrario un’aria abbastanza soddisfatta della vita).
    Non è abitudine quindi, di mettere esche avvelenate per le volpi.

    A parte questo è ovvio che il cane libero qualche rischio lo corre ma non mi sembra giusto privare il mio cane di una cosa che gli piace tanto perché è moderatamente rischiosa.
    Ho ritenuto opportuno sterilizzarlo, questo sì, sia per un senso di responsabilità generale (la bonaria gente non sterilizza le cagne e non voglio essere responsabile di cuccioli indesiderati che non sempre vanno a finire bene) e anche per una maggior sua sicurezza: perché non vada troppo lontano, dove non lo conoscono, e dove per cacciarlo via potrebbero fargli del male. I pollai sono abbastanza sicuri: dopo l’aviaria c’è stato l’obbligo di recinzioni con copertura superiore, il che si è rivelato utile anche per i predatori selvatici, così che anche ora che non è obbligatorio vengono mantenute e la bonaria gente non vede un pericolo nel cane.

    • Boh, qui ognuno ha un pollaio ma c’è sempre qualche bestiola al di fuori, tipo nell’aia, e sicuramente nessuno è un bunker (c’è solo la classica rete verde/baracca che ad un cane con istinto predatorio normale non fa né caldo né freddo, ci si avvicina lo stesso e le galline di solito fanno un gran baccano. Ed è questo che i rispettivi proprietari campagnoli non vogliono: non è che gli freghi se il cane non può arrivare ai suoi animali; l’importante prevenire una volta per tutte il malanno conciando il cane intruso per le feste! Tanto non è che abbiano rispetto per i propri cani (io qui li vedo legati e basta), e lasciandoli del tutto liberi come hai detto tu indica che non gli importa nemmeno se non torneranno mai più, quindi figurati se ammazzare un cane estraneo (=possibile problema) per loro vuol dire qualcosa!

      • Dimenticavo: ovviamente se pensi che i tuoi cani siano in sicurezza dove li liberi, ben venga… Ma i fatti capitati personalmente a me e il mio cane purtroppo mi hanno costretta a pensarla così! Magari qui ci fossero zone fatte apposta per i nostri animali… Invece no. I lati pessimi della campagna :/

      • Sì, io mi sento relativamente sicura.
        Del resto il beagle del mio compagno scorrazzava per mezze giornate intere (quelle sì erano fughe) e non gli è mai successo niente di brutto (è morto di tumore, non di incidente o veleno).
        In linea di massima, a modo loro, i contadini vogliono bene ai loro animali (anche alle capre e alle mucche, per dire) e pur non avendo il rapporto che abbiamo noi con i nostri cani, non posso dire che abbiano un cattivo rapporto. E i cani li rispettano, pur senza essere particolarmente obbedienti. E’ un altro modo di intendere il rapporto coi cani, ma non è di per sé deprecabile. Non li ho mai visti picchiare un cane (né altro animale) e non è raro che vadano in giro a poter le viti o altre faccende, con un seguito di cagnolini, che normalmente sono tutti equilibrati e ben socializzati sia con umani che con altri animali.
        Certo: dormono nel pagliaio, mangiano avanzi e scarti di carni (compresi gli ossi di pollo), non vedono un veterinario in tutta la loro vita e ignorano l’esistenza dei microchip. Non dico che sia un esempio da seguire, per carità, ma non si può dire neppure che siano “mal trattati”
        Il loro “lavoro” è abbaiare rumorosamente quando qualcuno si avvicina: lo fanno egregiamente e questo è tutto quello che si chiede loro.

        Non credo proprio che il mio cane corra dei reali rischi anche perché nella zona che frequenta, non è “estraneo”. E anche quando sono passati di lì dei cani vaganti (nella stagione della caccia qualche cacciatore si perde sempre il cane) sono stati o adottati o segnalati al canile (raro però, di solito c’è sempre qualcuno che se li tiene).

        Insomma: la bonaria gente non è disneyana, ma non è nemmeno l’orco… almeno nelle colline dove vado io.

        • Io non sto dicendo che la gente di campagna maltratta i propri animali tirandogli calci in bocca 😀 Sono nipote di contadini, che abitano esattamente di fianco a me, e da bambina ci sono sempre stati cani, tenuti esattamente come dici tu: legati fuori, con la loro cuccia, niente veterinario, avanzi come cibo 365 gg/anno, lasciati liberi dalla catena periodicamente per andare a zonzo, e legati nuovamente quando tornavano (se erano grossi), o lasciati direttamente liberi (se erano piccoli). Ma questo non vuol dire che si facesse una tragedia quando un cane spariva per sempre, perché tanto si rimpiazzava subito. Stessa cosa quando tornava zoppicante perché picchiato da qualcuno: “Sarà andato in casa di qualcuno”, si diceva, e basta. E, per inciso, se qui arrivava qualche cane estraneonon ci si faceva tanti problemi a trattarlo allo stesso modo, tanto a chi poteva importare? 🙂 Vedasi tizio ben più giovane dei miei nonni che aveva già la pala pronta!
          Se il cane però è conosciuto ed è noto che non faccia danni, forse la gente sa di poterlo lasciare in pace!

          Anche il mio fidanzato aveva un beagle, lo lasciavano andare in giro tutto il giorno ed è morto di vecchiaia, nonostante avesse combinato così tanti danni in giro da doversi aspettare sempre una morte ingloriosa a base di veleno o botte (in città). Gli è andata bene, e non so neanche come! xD

  46. aggiungerei i segugi… io ho una (ormai) vecchietta, trovata su una statale dell’Oltrepo, che sospetto essere un piccolo lepraiolo italiano a pelo duro (nata prima che la razza fosse riconosciuta), anche perchè è stata trovata molto vicina al paese dove viveva uno dei fondatori della razza. Mi ha fatto, e se ci riesce mi fa ancora oggi, che è 14-15enne, letteralmente perdere anni di vita. Abitavamo in campagna nell’Oltrepo Pavese, dove la strada finiva e cominciavano boschi e ruscelli abitati da cinghiali, volpi e lepri/conogli selvatici. E’ furbissima e riusciva a trovare SEMPRE il modo di evadere dal giardino per andarsene a spasso. Ha avuto anche avventure poco raccomandabili, se l’è cavata grazie alla sua buona stella e all’aiuto di umani cinofili (per esempio è caduta dentro una vasca di lavaggio dei serbatoi di prodotti chimici in un’industria elettrochimica, distante da casa diversi km in linea d’aria; salvata da operaio che faceva il giro di ispezione al mattino). Vi assicuro che le faccio e le facevo fare un sacco di moto e passeggiate nei boschi, vive ed è sempre vissuta in casa (con uno o più compagni di altre razze), ubbidiente in situazioni “normali” (al parco, per esempio), ma se le partiva il naso… non c’era niente da fare. Quest’estate (ora ha circa 14-15 anni, ha una cataratta in un occhio ed è anche un po’ sorda, ma è molto arzilla) dopo due ore che eravamo arrivati nella casa di villeggiatura, con grande parco, ha scoperto un buco nella rete e se n’è andata a zonzo (altro anno di vita perso). Notare che in quell’occasione avevamo altri 4 cani – da pastore-, che si sono ben guardati dal seguirla, e con cui lei si è ben guardata da restare. Le voglio bene così com’è, ma… mai più segugi!

  47. Solo siberian husky? Io ho un samoiedo ed è esattamente la stessa cosa, nell’esplorare TUTTI i territori 😀 ma sospetto ci sia anche qualche problema nel nostro rapporto, purtroppo, visto che a volte non si ferma nemmeno ai richiami più disperati. Qui in campagna non ci sono luoghi ampi e recintati, ma solo campi delimitati al massimo da fossetti; più volte mi è capitato che il cane partisse dietro ad una lepre, e addio, dovevo andarlo a recuperare nel cortile di casa dei padroni del campo (dove il mio cane deve aver cercato di far fuori le galline e innervosito parecchio il cane che era lì). Inutile richiamarlo quando c’è di mezzo una preda (o un altro cane)… Sordità totale. -_-
    Comunque non è proprio vero che in campagna i cani non corrono nessun pericolo: ricordate che i contadini/allevatori di vecchio stampo non staranno a leggere la targhetta del vostro cane se lo beccheranno nel loro territorio o, ancora peggio, nel recinto dei loro animali: se va “quasi bene” il cane verrà scacciato a bastonate, se va male verrà semplicemente ammazzato con un colpo di fucile… E via il problema.
    Un esempio? L’ultima volta il mio Loki è schizzato fuori dalla porta, attraversando moltissimi campi in corsa continua (non avete idea della fatica a stargli dietro sulla terra arata!), e infatti aveva sempre almeno un paio di campi di vantaggio… Lo vedevo solo grazie al paesaggio spoglio e la sua bianchezza 😀 E’ finito di nuovo in un’altra casa, terrorizzando un cucciolo di cane con cui voleva sicuramente giocare (il mistero è il perché si sia fermato proprio lì, dato che qui intorno è pieno di case con cani)… Sono arrivata qualche minuto dopo completamente senza fiato e, beh, e il padrone di casa l’aveva già rinchiuso e lo minacciava con una pala -cosa che Loki non sapeva minimamente cosa fosse-: lui continuava a fare l’esagitato col cucciolo facendo arrabbiare ancora di più l’uomo- pronto per dargliela sulla testa. Un’altra volta così e perdo 10 anni di vita… Non fidatevi troppo della “bonaria” gente campestre, soprattutto se non conoscono i vostri cani :/

    • Sorry, ho scritto “siberian husky” per deformazione professionale…però poi ho specificato “cani nordici” in generale 🙂
      Sulla bonaria gente campestre hai ragione da vendere: la campagna è “sicura” solo dove non ci sono case, pollai, pecore e relativi umani.

      • la bonaria gente campestre mette veleni nel bosco per sterminare le volpi. Mi spiace per le volpi, ma mi spiace ancora di più per i cani e i gatti che ci vanno di mezzo. Ho subito 16 avvelenamenti, la metà sventati vuoi per i veterinari che si alzavano alle tre del mattino, vuoi perché ad un certo punto ho iniziato a tenere in casa l’antidoto.

      • Ciao bello l’ articolo mi è servito nel far abituare al meglio il cane con la sua nuova famiglia..
        Però avrei bisogno di un email per parlare personalmente di una situazione un delicata per i miei due cani.. 🙁
        (Scrivo a quest’ora perchè sono disperato)
        Grazie in anticipo
        La mia email:
        samuelpfeifer78@gmail.com

        Scrivetemi il prima possibile
        Grazie

  48. L’ho sempre pensata cosi’, Max, povero cucciolone mio. Non volevo che tu restassi solo in giardino.Non sono stata capace di battermi per te, tu scappavi e io ti ritrovavo….non ti sgridavo mai,io…..in giardino ti hanno avvelenato, non ho perdonato mai il mio”capobranco” di allora.

  49. Nel gruppo delle razze “fuggiasche” includerei anche i terrier,che selezionati da secoli per lavorare in proprio,quando sentono la traccia di un selvatico escludono tutti gli altri sensi e diventano realmente sordi.

    • Sylvie, io però quelle non le chiamo “fughe”: quello è fare il proprio mestiere! Che poi la gente si prenda un terrier per fargli fare il cane da salotto…è un problema loro, non del cane.

  50. Sciuramaria,le fughe sono “fughe” quando non sono autorizzate! Se voi gli permettete di andare a fare le sue “zingarate” in compagnia, se nessuno lo richiama indietro, se può farlo perché non ci sono pericoli…allora no, non sono fughe. E’ uno dei casi in cui parlavo nell’articolo, un tempo frequentissimi e oggi, purtroppo, ad alto rischio quasi ovunque. Ma se tu vivi in un posto senza rischi, perché no? Andare a giocare con gli amici non è peccato.

  51. Molto interessante, Valeria.
    Vorrei proporre però un’alternativa al cane che al campo risponde bene al richiamo mentre altrove è più incerto: al campo non c’è praticamente nulla di meglio da fare. In un bosco, o in campagna o al parchetto… hai voglia…

    Quanto alle “fughe” dei cani sono un po’ incerta, perché il mio cane, quando siamo in collina (in una casa in mezzo a un bosco) ogni mattina, dopo la nostra lunga passeggiata, se ne va in giro per i fatti suoi, a annusare le tracce dei selvatici, ma soprattutto va a trovare i cani del vicino con cui giocare. Alle volte sono i cani del vicino che lo vengono a “chiamare” (un po’ come i bambini di una volta) e poi corrono tutti insieme nel bosco. Massimo dopo un’ora torna (molto festeggiato). Tu le considereresti “fughe” queste?
    Non ci sono strade asfaltate intorno, ma solo strade bianche.

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